Quali
sono i sintomi ?
L’ aspetto
predominante della Sindrome di
Moebius è l’
animia facciale ovvero l’assenza di movimento dei muscoli
facciali. Nei neonati il primo sintomo che solitamente si
riscontra è la difficoltà di suzione. Sempre a causa del blocco
dei muscoli facciali molti pazienti non riuscendo a chiudere
bene la bocca presentano problemi di salivazione/bava. Sono
frequenti i casi di strabismo e di persone che presentano
malformazioni alla lingua, alla mascella, alle mani, ai piedi
(piede torto). Molti bambini presentano una bassa tonicità dei
muscoli, soprattutto nella parte superiore del corpo.
In
definitiva i sintomi/aspetti generali
possono essere così riassunti:
o
mancanza
di espressività facciale, impossibilità a sorridere, fare
smorfie;
o
problemi
di alimentazione, difficoltà di deglutizione con rischio di
soffocamento (a volte sono necessari tubi speciali per nutrire
i pazienti; si deve prestare particolare attenzione con
cibi solidi);
o
sensibilità
dell’ occhio a causa dell’impossibilità a chiudere gli occhi
(spesso sono consigliati l’ utilizzo di occhiali da sole e di
cappellini);
o
assenza
di movimento laterale degli occhi;
o
ritardo
nello sviluppo della motorietà
generale causato dalla scarsa tonicità dei muscoli della
parte superiore del corpo (in genere i bambini colpiti dalla
Sindrome di Moebius iniziano a
gattonare più tardi);
o
strabismo
(correggibile con la chirurgia);
o
bava;
o
palato
alto, palato schisi;
o
lingua
corta o deformata, movimento limitato della lingua;
o
problemi
dentali;
o
problemi
d’udito (causa fluido nelle orecchie, a volte si deve ricorrere
all’utilizzo di particolari tubi);
o
difficoltà
a parlare (specialmente con le lettere labiali m, p, b).
Perché si verifica la Sindrome di
Moebius ?
La Sindrome
di Moebius si presenta subito dalla
nascita. La causa per cui si verifica
sembra sia di natura genetica anche se non ne esiste la
certezza; la letteratura medica presenta infatti teorie diverse.
La Sindrome di Moebius colpisce
maschi e femmine in maniera uguale, e
sembra che ci sia, in alcuni casi, un rischio maggiore di
trasmissione della malattia da genitori affetti ai loro
bambini. Anche se nessun test prenatale atto
a individuare il possibile
verificarsi della Sindrome di Moebius
è attualmente disponibile in alcuni casi analisi genetiche
potrebbero fornire delle indicazioni utili ad una eventuale
diagnosi della malattia.
Come viene curata la Sindrome di
Moebius ?
Per i
problemi di suzione i bambini piccoli
a volte possono essere nutriti con biberon speciali o con
tubi appositi atti a garantire una alimentazione sufficiente.
Lo strabismo è solitamente correggibile con chirurgia. In molti
casi con apposite terapie fisiche si
ottengono dei miglioramenti nella motorietà
dei muscoli; con la Logopedia in genere si riesce raggiungere
una buona capacità di dizione.
All’ estero
sono in uso particolari terapie quali:
“Body-brushing”;
“Oral-motor-therapy”;
finalizzate al miglioramento della
motorietà dei muscoli soprattutto del viso.
Per
correggere le malformazioni degli arti e
della mascella molto spesso si può ricorrere alla
chirurgia. Sempre con la chirurgia, più precisamente con la
; “Smile-surgery” all’ estero
vengono eseguiti interventi che permettono un buon recupero del
movimento di alcuni muscoli del viso tra i quali quelli che
permettono di sorridere.
Qual è la conoscenza in Italia della Sindrome di
Moebius?
La Sindrome
di Moebius è poco conosciuta in
Italia. Proprio per la scarsa conoscenza della malattia,
spesso la sindrome non viene diagnosticata se non dopo
mesi/anni dalla nascita.
La rarità
della Sindrome di Moebius diventa
quindi una complicazione in più oltre alle problematiche fisiche
della malattia stessa. La mancanza di conoscenza causa agli
individui affetti dalla Sindrome di Moebius
ed alle loro famiglie insicurezza, sconforto e angoscia. La
mancanza di informazione limita anche
la diagnosi e la ricerca col risultato che non vengono
sviluppate le conoscenze sulle possibili cure, terapie
esistenti nel mondo.
Descrizione dei 12 nervi cranici :
·
Primo
= nervo Olfattivo – responsabile del riconoscimento degli
odori;
·
Secondo
= nervo Ottico – trasmette le informazioni visive;
·
Terzo
= nervo
Oculomotore – supporta i muscoli esterni del bulbo oculare con
fibre motorie e sensoriali;
·
Quarto
= nervo Trocleare – anche questo
nervo supporta muscoli esterni del bulbo oculare con fibre
motorie e sensoriali;
·
Quinto
= nervo Trigemino – supporta i muscoli
relativi alla masticazione e trasmette le
sensazioni tattili dal viso;
·
Sesto
= nervo Abducente – responsabile del
movimento laterale degli occhi e della chiusura delle
palpebre;
·
Settimo
= nervo Facciale – controlla i muscoli
dell’espressività facciale, serve le cellule del gusto
dei due terzi anteriori della lingua.
·
Ottavo
= nervo Uditivo – resposabile delle
funzioni dell’ udito e dell’
equilibrio;
·
Nono
= nervo Glossofaringeo –
trasmette le sensazioni e i sapori dalla parte posteriore della
lingua e della gola, controlla la funzione di
deglutizione;
·
Decimo
=
nervo Vago – trasmette i collegamenti sensoriali e motori a
molti organi nel petto e nell’addome;
·
Undicesimo
=
nervo Accessorio-Spinale –
responsabile della funzionalità di due muscoli del collo, lo
sternomastoideo e il
trapezio;
·
Dodicesimo
= nervo Ipoglosso – supporta i
muscoli della lingua ed alcuni muscoli minori del collo.
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