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Smau 2003 Un successo non previsto né prevedibile quello del servizio civile nazionale che conta 20mila volontari nel 2003 e 3300 progetti presentati fino al giungo di quest’anno. Un impulso straordinario, molto più evidente nel Sud del paese, ha commentato Massimo Palombi, direttore generale dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, intervenuto a Smau 2003 ad un convegno presso il Social Innovation Villane. Non c’è problema di mancanza di attenzione o carenza di progetti, ha spiegato Palombi, e al momento neanche una emergenza economica anche se nel 2005 saranno necessari 360milioni di euro (valore stimato sulla previsione di 50mila volontari impiegati). Il triplo rispetto al finanziamento attuale di 119milioni di euro. Ma qualcosa cambierà presto, quando agli enti dovranno seguire criteri di accreditamento. “Abbiamo dovuto ricostruire un po’ tutta la catena che si realizza in presenza di sistemi complessi in cui ci sono piccoli enti che presentano progetti di 4 volontari, ma ci sono anche enti che fanno progetti a rete. Abbiamo dovuto prevedere una divisione per il livello di accreditamento in cui gli enti si accrediterranno in base alla loro capacità organizzativa e in termini di personale e di qualità del personale, di formazione e monitoraggio. – ha spiegato Palombi - L’accreditamento sarà fatto rispetto ad una valutazione delle caratteristiche organizzative dell’ente e a questo corrisponderà il riconoscimento di tante sedi e di tanti possibili volontari da chiedere. Per fare ciò c’è bisogno di tutta una serie di cose che fino ad ora non abbiamo mai chiesto”. I tempi di realizzazione della circolare sono brevi. “Entro il mese di ottobre contiamo di completare l’accreditamento. Già il prossimo bando per i progetti quindi che partirà all’inizio dell’anno prossimo - relativo al secondo semestre 2004 -, sarà condizionato dall’accreditamento: chi si sarà accreditato avrà riconosciuto un punteggio e avrà qualche priorità rispetto a chi non si sarà accreditato”, ha precisato Palombi. In cantiere anche una carta del servizio civile, una carta etica che definisce con maggiore precisione le finalità del servizio civile in fase di elaborazione attraverso un confronto tra gli enti ed il Cnesc. E la questione di ridefinire i valori del Servizio civile volontario è stata sottolineata anche da Cristina Nespoli presidente del Cnesc che ha ricordato come a volte manchi consapevolezza rispetto al senso di questo impegno.
Nel prossimo bando una corsia preferenziale per l'attività di assistenza agli anziani
Il 15% dei ragazzi italiani in servizio civile volontario si occupa di assistenza agli anziani, ma su questo fronte si può fare di più. L’emergenza estiva che ha provocato decessi soprattutto tra la popolazione anziana, sottolineando con forza una situazione già evidente, ha spinto il Ministro Sirchia a tentare anche questa strada invitando al confronto i ministri competenti e l’Unsc. Saranno interessate soprattutto le città di Torino, Genova e Milano, dove si è registrato un aumento di decessi di anziani del 60% nell’estate, ma non solo. La ricerca svolta dall’Ufficio statistico del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Istituto superiore di sanità per il ministero della Salute infatti ha segnalato un raddoppio di morti tra i “grandi anziani” nel periodo estivo a Torino (+108%), L’Aquila (+105,3%), Genova (+79,4%), Perugia (+75,4%), Milano (+69,3%), Bologna (54,5%), Roma (51,5%).
APPROFONDIMENTI:
SERVIZIO CIVILE - Come cambiano le regole dell’esercito dei volontari L’approvazione della legge di riforma del servizio civile era molto attesa. La norma apporta alcune significative novità, stabilendo soprattutto la sopravvivenza del servizio civile nonostante la cessazione del servizio militare obbligatorio e aprendosi stabilmente anche alle donne, fatto questo già previsto dalle norme in vigore. Ulteriore aspetto importante, e non solo formale, è la definizione di “servizio civile nazionale” apportata dal provvedimento, quasi a conferire una dignità di struttura stabile ad un ambito spesso sottovalutato. Fulcro del provvedimento è la delega al Governo per l’emanazione di decreti legislativi che disciplinino alcuni aspetti economici, quali il trattamento giuridico ed economico. Un piano d’azione e di confronto altrettanto importante e strategico. Cambiano inoltre le finalità del servizio civile volontario che opereranno per favorire i principi costituzionali di solidarietà e per la salvaguardia del patrimonio storico-artistico e ambientale. Cori di approvazione si sono alternati a pareri tutt’altro che positivi sul nuovo disposto normativo. E mentre dagli esponenti politici sembra arrivare un giudizio decisamente lusinghiero sul testo approvato, diverse sono le perplessità tra gli operatori del sociale e tra i responsabili nazionali degli stessi obiettori. Il sunto sembra essere: l’approvazione deve rappresentare solo un primo passo, adesso serve far crescere in forza e dignità l’intero settore.
Servizio civile: porte aperte alle donne La legge prevede che, entro un anno dall'entrata in vigore, il governo emani dei decreti legislativi per disciplinare la materia. In attesa di tali decreti la legge prevede un periodo transitorio, durante il quale possono svolgere 12 mesi di servizio civile, su base volontaria, le donne (di età compresa tra i 18 e i 26 anni) e i maschi riformati per inabilità al servizio militare. Con un decreto del Presidente del Consiglio del 10 agosto 2001, poi, è stato fissato il contingente di donne e uomini che possono essere ammessi al servizio civile volontario nel 2001: si tratta di 790 unità, di cui 600 in Italia e 190 all'estero
55.000 obiettori nel 2003 Pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 Febbraio 2003 che rivela il numero previsto per il contingente obiettori di coscienza e di volontari in servizio civile per l’anno 2003. Si è deciso che la consistenza massima del numero di obiettori di coscienza da avviare al servizio per l’anno 2003 è definita in 55.000 unità, di cui massimo 200 unità da impiegare all’estero. Per i volontari, da impiegare sempre in attività di servizio civile, il numero è definito in 15.200 unità, di cui 15.000 in Italia, 200 all’estero.
Servizio civile: una scuola di cittadinanza La leva non è più obbligatoria, ma resta la possibilità di svolgere il servizio civile. Un'occasione importante per i giovani, anche se con alcuni aspetti da chiarire Vedi testo completo in formato PDF
ORGANIZZAZIONI
CNESC - Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile Indirizzo:Viale Baldelli, 41 - 00146 - Roma (RM) Tel: 06/54192265, Fax: 06/5410300
responsabile:Diego Cipriani addetto alla comunicazione:Cristina Nespoli, Licio Palazzini Costituitasi nel 1994 grazie ad esperienze di collaborazione nel campo del servizio civile e dalla convergenza di pensiero sui principali temi dell'obiezione di coscienza. Di fatto, dal 1986 si è rivelata l'unica esperienza di un coordinamento nazionale di enti convenzionali che accolgono obiettori, impegnata in un rapporto costante con il Parlamento e con il Ministero della difesa, oltre che con altri soggetti attivi nel servizio civile e nel terzo settore. Tra le finalità: costituirsi quale centro di promozione culturale sui temi dell'obiezione di coscienza e del servizio civile; promuovere l'azione legislativa in ambito di servizio civile; coordinare e promuovere iniziative per la qualificazione del servizio degli obiettori di coscienza; dare forza giuridica alla presenza degli enti del servizio civile e nel rapporto con l'amministrazione pubblica. Gli enti che aderiscono alla CNESC sono: Acli, Anpas, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnos, Federsolidarietà, Italia Nostra, Legacoop, Misericordia, Wwf
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