19/12/2001
Da oggi si riuniscono gli Stati Generali della
scuola, in una Roma blindata, per discutere delle riforme possibili,
auspicabili e, de facto, implementabili. Anche se una riforma (quella
dei cicli dell'ex ministro De Mauro), già c'era. Rapidamente
elaborata e, altrettanto rapidamente, messa da parte dall'attuale
governo. A favore del nuovo deus ex machina innovatore, che di nome fa
Bertagna. Speriamo bene.
Ma tra tante parole, confronti, dibattiti e discussioni, ci si
dimentica sempre delle fasce più deboli. tanto che la Fish
(Federazione italiana superamento handicap) non è neanche stata
invitata alla discussione dei cosiddetti Stati Generali. Come se il
problema della disabilità scolastica non esistesse...
'E' certo. La condizione dei disabili nelle scuole pubbliche italiane
non migliora, anzi...'. A parlare è Salvatore Nocera, vicepresidente
della Fish, visibilmente contrariato per la scarsa sensibilità nei
confronti dell'handicap da parte del ministro Moratti che, da luglio,
rifiuta ogni confronto.
D'altronde persino il presidente Ciampi li ha ascoltati, mentre
perdura l'indisponibilità di donna Letizia all'incontro con le 28
associazioni Nazionali dei disabili e dei loro familiari e con le
sette Federazioni regionali aderenti alla Fish.
Che però è tornata alla carica sui temi che rappresentano da anni un
problema per l'istruzione pubblica italiana. In primis i numerosi e
gravi disservizi concernenti le nomine d'insegnanti specializzati
insufficienti nel numero. 'La legge attesta che ogni disabile dovrebbe
ricevere assistenza.
In realtà, e siamo a fine dicembre, molti non hanno ancora un
insegnante di sostegno che li coadiuvi nello studio', precisa Nocera.
Altra nota dolente è la mancata assistenza di base dei collaboratori
scolastici, i bidelli che, è accaduto anche nel recente passato, si
rifiutano sovente di accompagnare i disabili gravi ai servizi,
ritenendo che ciò non rientri nelle loro mansioni.
Resta poi il sovraffollamento delle classi frequentate da alunni con
handicap e l'eccessiva concentrazione degli stessi nella medesima
classe. Sempre per legge le classi con un disabile dovrebbero essere
formate da massimo venti alunni. In realtà, nella scuola pubblica
italiana anno 2001-2002, ciò spesso è solo una pia illusione.
Mentre si contano numerosi i casi di classi con più handicappati (e
con disabilità di tipo differente), che sono affidati ad un unico
docente di sostegno. Tali disservizi, verificatisi fin da inizio
dell'anno scolastico, incidono pesantemente sulla qualità
dell'integrazione scolastica e non sono stati ancora risolti, malgrado
alcune tardive circolari del ministero dell'istruzione.
Senza tener conto della girandola dei supplenti per il sostegno,
ancora in atto a più di tre mesi dall'inizio dell'anno scolastico,
né dei titoli di specializzazione rilasciati recentemente da alcune
Università ed in netto contrasto con le disposizioni ministeriali...
Agli Stati generali della scuola non ci siete. Come mai?
'Non solo non siamo stati invitati ma, espressamente, non siamo stati
voluti. La nostra preoccupazione, adesso, è per l'art. 17 (della
Finanziaria, ndr), approvato dalla Camera e che, presto, sarà
definitivo perché il Senato si limita ormai a ratificare. Che prevede
la soppressione del rapporto 1 a 138 per i posti di sostegno e,
quindi, è tutto rimesso alla discrezione del decreto ministeriale che
dovrà essere emanato in merito. E, comunque, non saranno più
consentite deroghe perché il comma tre del suddetto articolo dice
che, nei limiti delle disponibilità degli organici assegnati alle
Regioni, si garantirà anche la presenza di insegnanti di sostegno per
gli studenti handicappati effettivamente frequentanti'.
In pratica uno sprone affinché restino a casa...
'Esattamente. E questo è ciò che ci preoccupa di più. Quindi c'è
la discrezionalità del decreto, di cui ignoriamo i contenuti, e
comunque non ci saranno più deroghe. La nostra ipotesi è che
vogliano sbattere gli handicappati di una certa gravità fuori dalle
scuole pubbliche, creando scuole speciali. Come sembra suggerire il
documento Bertagna'.
Oggi com'è la situazione degli insegnanti di sostegno?
'E' disastrosa perché ne hanno nominati meno del previsto. C'è stata
una circolare che, apparentemente chiariva ma, in verità ha lasciato
tutti i dubbi ai capi d'istituto. Che si guardano bene dall'applicare
la 146 del 4 ottobre 2001. Che dice che i presidi possono nominare
nuovi insegnanti, il tutto a spese del Ministero del Tesoro. Piccolo
particolare il Ministero del Tesoro ha subito detto ma quando mai
in Italia s'impegna il Tesoro a pagare chicchessia con le circolari?'.
Quindi la circolare è stata una presa per i fondelli?
'Esattamente. Perché si applica per quei soli casi in cui le nomine
effettive siano state fatte, per nuove iscrizioni, dopo il 4
ottobre...Quindi saranno casi che si conteranno sulle dita di una
mano'.
I vostri rapporti con il ministero Moratti?
'Per ora improntati al tentativo di dialogo. Noi abbiamo sempre detto,
in ogni relazione, di non essere schierati con nessuno. Abbiamo
appoggiato il precedente governo quando era sulle nostre posizioni, lo
abbiamo criticato duramente quando ciò non accadeva. Adesso stiamo
tentato un dialogo costruttivo ma, ciò che ci preoccupa, è
l'invisibilità della problematica dell'integrazione scolastica da
tutto questo grande bailamme sulla riforma della scuola. Praticamente
gli handicappati non esistono. E questo è gravissimo'.
Avete in programma delle iniziative per farvi 'notare' dal
ministero dell'istruzione?
'IL 12 gennaio ci riuniremo col nostro Direttivo e decideremo'.
In conclusione sarebbe davvero auspicabile che,
agli Stati Generali della scuola da oggi a Roma, il ministro Moratti
facesse almeno qualche cenno alla condizione dei disabili nella scuola
pubblica italiana. Pur non avendone invitato la Federazione che, da
anni, si batte per una maggior tutela dei loro diritti, sarebbe
apprezzato da molti. Persino dalla Fish...