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CONSIGLIO
NAZIONALE
SULLA
DISABILITA'
Urgente richiesta di azione sulla Convenzione per il futuro dell’Europa
IntroduzioneIl Presidium della Convenzione ha presentato lo scorso 26 maggio il testo completo della bozza del futuro Trattato. Questo documento è stato sviluppato dal Presidium in base ai commenti e agli emendamenti ricevuti, alle discussioni emerse in seduta Plenaria, e ai contributi del gruppo di lavoro degli esperti legali nominati dalla Commissione Europea, il Consiglio ed il Parlamento Europeo ed incaricati di preparare il settore sulle politiche.
La bozza è stata riscritta ed ora è numerata nel seguente modo: I (al posto di Parte I) seguita dai numeri di specifici articoli, per esempio 3. Così che la stesura degli articoli con gli obiettivi EU è ora identificato: I-3 Parte II del Trattato sarà ora la Carta dei Diritti Fondamentali Parte III avrà le aree delle politiche specifiche Parte IV conterrà i provvedimenti generali e finali
La prima parte del Trattato ( quello Costituzionale) può essere reperito al: http://european-convention.eu.int/bienvenue.asp?lang=EN&Content=
La seconda, la terza e la quarta Parte (Carta dei Diritti Fondamentali e Politiche) sono disponibili su:: http://european-convention.eu.int/docs/Treaty/cv00725.fr03.pdf
Parte I Struttura Costituzionale
Nonostante le conclusioni del Gruppo di Lavoro sull’Europa Sociale, i numerosi tentativi di pressione anche attraverso lettere, questa nuova bozza della Parte Prima del Trattato non menziona la disabilità.
C’è solo un generico riferimento alla non discriminazione nell’articolo sui valori.
La Parte I nella struttura Costituzionale è la sezione del futuro Trattato nel quale sono ordinati i valori e i fini principali che sottostanno alle politiche EU
Attualmente la non discriminazione nel campo della disabilità è tra i principi fondamentali dell’Europa. E’ estremamente deludente il fatto che la futura Costituzione non includa un riferimento alla non discriminazione sulla base della disabilità nella sua prima parte costitutiva
La non discriminazione e l’uguaglianza sono state incluse nell’articolo I-2 sui valori, che definisce, appunto, su quali di essi l’Unione è basata. Non discrimanzione ed uguaglianza non sono parte dei valori fondanti ma sono aggiunti come generico riferimento in un secondo periodo.
“L’Unione è fondata sui valori del rispetto della dignità umana, democrazia, del ruolo della legge ed il rispetto dei diritti umani. Questi valori sono condivisi dagli Stati Membri in una società di pluralismo, tolleranza, giustizia, solidarietà e non discriminazione”.
Non è chiaro il motivo per cui il Presidium ha scelto di includere il riferimento alla non discriminazione in questo articolo piuttosto che inserirlo negli scopi (articolo I-3) stabilendo così l’esistenza di una base legale per la non discriminazione nella Parte III (politiche)
Gli scopi devono essere promossi da concrete intenzioni, mentre il riferimento ai valori è più vago e garantisce un livello più basso di protezione.
Inoltre, stabilito che il rispetto dei valori fondanti sia relativo alle decisioni di accesso o esclusione dei governi, il Presidium ha preferito non includere un diretto riferimento all’uguaglianza e alla non discriminazione potendo creare problemi ad alcuni paesi candidati all’accesso.
Parte II sulla Carta dei Diritti Fondamentali
La Carta dei Diritti Fondamentali è stata inclusa nella sua interezza. Questa sezione include l’articolo 21 sulla proibizione della discriminazione sulla base della disabilità e l’articolo 26 sulla possibilità di azioni positive per assicurare pari opportunità alle persone con disabilità.
La Carta contiene una clausola che limita la sua applicazione nell’Unione Europea o negli Stati Membri quando essi sono nella fase di implementazione delle politice Europee. Non può essere che……i cittadini agiscano contro i loro paesi.
Alcuni Paesi Membri hanno espresso alcune riserve sulla inclusione dell’intera Carta nel Trattato. Questi sono UK, Danimarca, Irlanda, Lituania, Olanda e Svezia che hanno manifestato l’intenzione di decidere solo quando avranno esaminato l’intero testo della bozza del Trattato costituzionale.
E’ RICHIESTA UNA TUA AZIONE E’ importante che la Carta sia inclusa totalmente nel nuovo Trattato.
Part III sulle politiche
E’ RICHIESTA UNA TUA AZIONE Il Presidium proporrà che la legislazione sulla non discriminazione, basata sulla disabilità, sarà decisa all’ unanimità solo dal Consiglio.
L’attuale articolo 13, che permette all’Unione Europea di adottare una legislazione che combatta la discriminazione basata anche sulla disabilità, è stata rinumerata come articolo III-5.
Il Presidium proporrà che questo articolo sia deciso all’unanimità e solo dal Consiglio.
In una Unione di 25 Stati Membri e più, introdurre tale regola significa impedire ogni futura legislazione sulla non discriminazione.
Sarà impossibile avere una specifica direttiva sulla disabilità se ognuno dei 25 Stati Membri potrà porre un veto su tale decisione.
La Convenzione non ha ancora discusso la Parte III del Trattato. Sono previste riunioni questo Venerdì 30, Sabato 31 maggio e mercoledì 4 e giovedì 5 giugno.
E’ di vitale importanza che tu contatti i membri della Convenzione del tuo paese per chiedere di esprimersi in favore all’articolo III-5 sulla non discriminazione basata sulla disabilità (così come sul sesso, razza, origine etnica, religione o credo ed età).
Siamo stati informati dalla Commissione Europea (la persona che si occupa della Task force sulla Convenzione) che UK ed Irlanda potranno essere i più contrari a procedere ad una scelta attraverso la maggioranza qualificata nella votazione quando questa si riferisse alla non discriminazione.
Tuttavia è importante contattare tutti i Membri della Convenzione.
Ai membri della Convenzione sul futuro dell’europa
Luogo e data
Oggetto: Eliminare il veto alla legislazione che protegge i diritti delle persone con
Gentile Onorevole,
Lei ha ricevuto la proposta da parte del Presidium sulla terza parte del futuro Trattato costituzionale inerente le politiche europee.
L’attuale articolo 13 sulla non discriminazione, basata sulla disabilità( tra e con le altre), è stata inclusa sotto un capitolo sulla non discriminazione e cittadinanza rinominato articolo III-5.
Malgrado un generale movimento all’interno della Convenzione verso una maggioranza qualificata ed alla co-decisione, la proposta per l’aricolo III-5 prevede che le proposte di legislazione debbano essere adottate solo dal Consiglio ed all’unanimità.
Le decisioni all’unimità saranno quasi impossibili da raggiungere in una più grande Europa.
Le persone con disabilità non sono una minoranza in Europa, esse rappresentano 48 milioni di donne e uomini della futura Unione Europea.
Vi chiediamo, alla prossima riunione della Convenzione, di parlarae contro tale proposta che mira a mettere il veto ad ogni futura legislazione sulla disabilità.
Mentre stiamo celebrando l’Anno europeo delle Persone con Disabilità nel 2003 confidiamo nel Suo supporto alla nostra battaglia per le pari opportunità e i diritti.
Sinceramente.
To the Members of the Convention on the Future of Europe
Brussels, 27 May 2003 Ref. YV-CB 99-003
Re: Remove veto on legislation protecting the rights of disabled people
Honorable Member,
You have received the proposal of the Presidium on the third part of the future constitutional Treaty on policies.
Current article 13 on non discrimination on the ground of disability (among others) has been included under a chapter on non discrimination and citizenship and renamed article III-5.
Despite a general move within the Convention towards qualified majority and co-decision, the proposal for article III-5 foresees that proposals for legislations will have to be adopted by the Council only and at unanimity.
Decisions by unanimity will be almost impossible to achieve in a greater Europe.
People with disabilities are not a minority in Europe, they will represent 48 women and men in the future European Union.
We call on you to speak at the next Convention meetings against such a proposal, aiming at putting a veto on any future legislation on disability.
While we are celebrating the European Year of People with disabilities in 2003, we are confident that you will support our combat for equal opportunities and rights.
Yours sincerely, Yannis Vardakastanis President of the European Disability Forum
The EU institutions have appointed the following officials to represent them at the Convention:
The EU Member States have appointed the following representatives to the Convention:
The candidate countries have appointed the following representatives to the Convention (with limited voting rights):
The candidate countries' National Parliaments have appointed the following representatives to the Convention:
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