|
|
A un anno dalla scomparsa
La Nostra Famiglia ricorda Zaira Spreafico Il 3 luglio 2004 moriva a Ponte Lambro Zaira Spreafico, già
Responsabile Generale dell'Istituto Secolare delle Piccole Apostole
della Carità e Presidente per tanti anni dell'Associazione La Nostra
Famiglia. Zaira SpreaficoNata a Lecco il 6/4/1920 Deceduta a Ponte Lambro il 3/7/2004 Dopo aver prestato servizio come crocerossina volontaria negli ospedali militari, tra le prime, Zaira Spreafico si è interamente dedicata all’Opera di don Luigi Monza. Con adeguata preparazione specifica (Istituto Magistrale, specializzazione in psicometria, fisioterapia, logoterapia), si è prodigata nell’assistenza ai bambini abbandonati del dopo-guerra, orfani o figli di giustiziati e detenuti politici, in collaborazione con la P.O.A (Pontificia Opera di Assistenza). Dal 1947 si è dedicata all’organizzazione di servizi per la diagnosi, cura e riabilitazione delle disabilità infantili, dando vita, su richiesta e in collaborazione con l’Istituto Neurologico Besta di Milano, al primo centro di riabilitazione di Vedano Olona (Va). Dal 1948 al 2004 è stata Presidente dell’Associazione “La Nostra Famiglia”, Ente ecclesiastico riconosciuto can D.P.R. n. 765 del 19.6.1958, che si occupa del recupero di soggetti portatori di varie disabilità. Sempre dal 1948 è stata Responsabile Generale dell’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità, fondato dal Servo di Dio don Luigi Monza, di cui è in corso il Processo per la Causa di Beatificazione. Tale mandato le è stato conferito direttamente dal Fondatore ed è cessato nel novembre 1989 per sua reiterata richiesta. E’ stata consigliera nazionale di diritto dell’A.I.A.S. (Associazione Italiana per l’assistenza agli spastici) e della S.I.A.M.E. (Società italiana per l’assistenza Medico-psico-pedagogica ai disabili psichici). Vice Presidente della F.I.C.I.R. (Federazione italiana cattolica Istituti riabilitazione), successivamente membro del direttivo dell’ARIS. Ha partecipato alla commissione per la programmazione della legge quadro in favore degli invalidi. Per 56 anni, l’Associazione è cresciuta sotto la sua guida illuminata e carismatica e lo sviluppo dell’attività, fedele alla raccomandazione di don Luigi “il bene va fatto bene”, ha superato ogni previsione, sia per le dimensioni che per la riconosciuta qualità delle realizzazioni e del servizio prestato. “La Nostra Famiglia” presente in Italia con 33 Centri specializzati per la riabilitazione in età evolutiva, con l’Istituto Scientifico IRCCS “Eugenio Medea” attivo in Lombardia, Veneto, Friuli, Puglia, con cinque corsi di laurea e un’attività di formazione professionale significativa, con case famiglia e centri di lavoro guidato. Altre aggregazioni sono nate e si sono consolidate nel tempo: il Gruppo Amici di don Luigi Monza, l’Associazione Genitori de La Nostra Famiglia, la Fonos, Fondazione Orizzonti Sereni, che opera a favore dei soggetti con disabilità divenuti adulti, l’Associazione di Volontariato Don Luigi Monza, molti gruppi di animazione giovanile e di spiritualità familiare. “La Nostra Famiglia” inoltre, grazie alla guida di Zaira e fedele alla profezia del fondatore, ha ampliato la propria attività attraverso l’Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale (OVCI), presente in Sudan, Brasile, Ecuador e con vari progetti in altri Paesi in via di sviluppo. Zaira SpreaficoNata a Lecco il 6/4/1920
Note Biografiche Zaira Spreafico incontra don Luigi il 2 Novembre 1936, al suo ingresso nella Parrocchia di S. Giovanni alla Castagna di Lecco, frequentata da lei e dalla sua famiglia. Affascinata dalla presenza di Don Luigi avvertì fino dai primi tempi di vita parrocchiale di Don Luigi l’importanza della sua proposta di vita: “una santità per tutti”.
Titoli di studio:
Attività: 1940 – 42 in servizio come crocerossina volontaria negli ospedali militari 1942 – 45 insegna religione presso l’Istituto Magistrale “Carlo Tenca” di Milano. Sfollata a Varese si occupa di attività ricreativo – educativa per studenti 1945 – 46 si dedica all’assistenza ai fanciulli abbandonati del dopo-guerra, orfani o figli di giustiziati e detenuti politici, in collaborazione con la P.O.A (Pontificia Opera di Assistenza). Si occupa personalmente dell’insegnamento e dell’attività infermieristica. Dal 1947 si dedica completamente all’organizzazione di servizi per la diagnosi, cura e riabilitazione delle disabilità infantili: su richiesta e in collaborazione con l’Istituto Neurologico Besta di Milano ha contribuito alla creazione del primo centro di riabilitazione a Vedano Olona. Dal 1948 al 2004 è stata Presidente dell’Associazione La nostra Famiglia, Opera concepita per il recupero di soggetti portatori di disabilità. E’ stata consigliera nazionale di diritto dell’A.I.A.S. (Associazione Italiana per l’assistenza agli spastici) e della S.I.A.M.E. (Società italiana per l’assistenza Medico-psico-pedagogica ai disabili psichici). Vice Presidente della F.I.C.I.R. (Federazione italiana cattolica Istituti riabilitazione), successivamente membro del direttivo dell’ARIS. Ha partecipato alla commissione per la programmazione della legge quadro in favore degli invalidi. I centri della Nostra Famiglia si sono, grazie alla sua instancabile attività moltiplicati: Anno di apertura: 1947: Vedano Olona Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1948: Ponte Lambro Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1952: Ponte Lambro Centro di Rieducazione motoria per disabili fisici 1952: Varazze Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1957: Ostuni Centro di Rieducazione motoria per disabili fisici 1960: S. Vito al Tagliamento Centro di Rieducazione motoria per disabili fisici 1961: Olda di Valtaleggio Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1962: S. Vito al Tagliamento Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1962: Bosisio Parini 1° padiglione Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1964: Bosisio Parini 2° padiglione Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1965: Roma Procura Generale. Pensionato per studentesse universitarie 1966: Bosisio Parini 3° padiglione Centro per soggetti epilettici 1967: Ostuni Istituto medico pedagogico per disabili psichici 1968: Conegliano Veneto Istituto di Educazione speciale per disabili fisici e psichici 1968 Alberobello Istituto a carattere di “focolare” per ragazze prive di nucleo famigliare 1968; Candriai di Trento, soggiorno climatico montano 1969: Lecco Centro di Rieducazione motoria per disabili fisici 1970: Carole Istituto elioterapico 1970: Carovigno (Brindisi) soggiorno elioterapico 1971: Como Centro di Riabilitazione ambulatoriale 1971: Brindisi Centro polivalente di riabilitazione 1971: Carole Centro di Riabilitazione 1971: Bosisio Parini 4° padiglione Centro di Rieducazione motoria per soggetti disabili fisici 1972: Udine Centro ambulatoriale di Rieducazione motoria per disabili fisici 1972: Bosisio Parini 5° padiglione Centro di oftalmologia per disabili della vista 1973: Treviso Centro di riabilitazione per soggetti pluriminorati 1973: Castiglione Olona Istituto di Riabilitazione e Formazione professionale 1974: Padova Centro di Rieducazione motoria per soggetti disabili fisici e pluriminorati 1974: Carate Brianza ambulatorio per disabili fisici e psichici 1974: Vicenza Centro di Riabilitazione ambulatoriale 1975: Cava dei Tirreni Centro di Riabilitazione 1975: S. Donà di Piave Centro di Riabilitazione ambulatoriale 1976: Como Casa famiglia e Centro di Lavoro Guidato 1976: Brindisi nuovo edificio 1976: Capiamo Intimiano Casa per soggiorni estivi 1979: S. Vito al Tagliamento ampliamento con Piscina 1980: Carole Casa mamm1980: Endine Casa Famiglia Centro di lavoro guidat 1982: Mareno di Piave entro di Lavoro guidato 1983: S. Vito al Tagliamento Centro di lavoro guidato 1982: Fondazione organismo di volontariato OVCI- La Nostra Famiglia 1983: Juba (Sudan) Centro di Usratuna 1983: Sesto S. Giovanni centro di riabilitazione per disabili fisici e psichici 1983: Bosisio Parini inizio attività IRCCS 1983: Barzanò centro di riabilitazione ambulatoriale (chiuso il?....) 1984: Pasian di Prato Centro di Riabilitazione 1984: Mandello Lario Casa Famiglia e Centro di Riabilitazione 1989: Oderzo Casa Famiglia e Centro ambulatoriale di riabilitazione 1990: Lecce Centro di accoglienza e di Riabilitazione 1993: Lecco Centro di Psicoterapia 1993: Bosisio Parini 6° padiglione scuole di specializzazione 1993: Santana (Brasile) Centro di salute pediatrico 1994: Cislago per bambini con disagio sociale 1994: Conegliano Sede della Scuola di Fisioterapia 1996: Sesto S. Giovanni nuova sede 1996: Esmeraldas (Ecuador) Centro per disabili psichici e otologopatici 2000: Pordenone casa per sorelle anziane 2001: Pieve di Soligo Centro per post traumatici adulti 2004: Bosisio Parini 7° padiglione per ricoveri IRCCS
Dal 1948 al 1989 è stata Responsabile Generale dell’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità, fondato dal Venerabile Servo di Dio don Luigi Monza, di cui è in corso il Processo per la Causa di Beatificazione.
Non c’è dubbio che la sua storia personale coincida di fatto con quella de La Nostra Famiglia e più in generale con quella della riabilitazione in Italia.
Zaira Spreafico è venuta meno due mesi o poco più prima del 50° anniversario della scomparsa di Don Luigi Monza.
Ricordava spesso le ultime parole che il fondatore de “La Nostra Famiglia” Le rivolse dal letto di morte e Lei subito intuì e visse come una consegna: quel “vedrai, vedrai…” che alludeva profeticamente allo sviluppo di un’opera che aveva iniziato il suo cammino, ma era ancora piccola cosa perché, umanamente, si potesse prevederne l’espansione ininterrotta cui Zaira Spreafico per mezzo secolo ha dedicato ogni Sua energia.
Ha già una intensa vita di studio e di impegno assistenziale – in particolare come crocerossina volontaria negli ospedali militari – quando, dal 1947, si dedica completamente alla organizzazione di servizi per la diagnosi, cura e riabilitazione dei bambini disabili.
Lo fa, fin da allora, in stretta collaborazione con l’Istituto Neurologico “Besta”, nel segno di una straordinaria modernità, cioè secondo quella capacità di cogliere sul nascere, quasi anticipandole, le nuove opportunità che, via via, i tempi e la scienza offrono per essere sempre all’altezza dell’invito di Don Luigi: “il bene va fatto bene”.
Zaira Spreafico è all’origine di questa intuizione che potrebbe oggi sembrare scontata, ma fu davvero rivoluzionaria a quel tempo: anche i bambini affetti da patologie gravi e particolarmente invalidanti, come sono spesso quelle che invadono la sfera neurologica e neuropsichica, hanno diritto non solo all’assistenza, ma alla salute.
Nasce così nel nostro Paese, nel primo centro di riabilitazione di Vedano Olona e poi negli altri che via via seguono sull’intero territorio nazionale, la stessa concezione di “medicina dell’handicap”.
Decine di migliaia di bambini, le loro famiglie, la comunità intera devono a Zaira Spreafico ed al Suo impegno per “La Nostra Famiglia”, il merito di questo autentico salto di qualità: la convinzione profonda della dignità inalienabile della persona diventa fondamento di una consapevolezza più lucida e matura anche sul piano civile.
Peraltro, chiunque l’abbia conosciuta ha potuto comprendere cosa significhi davvero credere nella Provvidenza, o meglio viverla come una presenza costante, così concreta da toccarla con mano, da saperne descrivere i percorsi, da decifrarne le sollecitazioni, gli indirizzi, con la sicurezza di chi interiormente ne aveva pienamente assimilato, perfino codificato il linguaggio.
Chi ha potuto osservare la fermezza del Suo impegno, il rigore con cui avvertiva la Sua responsabilità personale nei confronti dell’opera, ha potuto comprendere come per Lei la Provvidenza non sia mai stata, del resto, un alibi, ma una presenza da assecondare, talvolta perfino da incalzare.
Che fosse, anzitutto sul piano della Sua umanità, una persona straordinaria, lo si intuiva dalla autorevolezza che costantemente accompagnava le Sue parole ed i Suoi gesti.
Zaira Spreafico è stata sicuramente quel che si può chiamare un “leader naturale”, una persona naturalmente dotata, ad un tempo, di grande intelligenza critica e di pari forza morale, ricca di intuizione strategica ed insieme capace di sostenere la fatica umile e nascosta del quotidiano, mai avventata, ma sempre piena di coraggio, prudente, ma mai paralizzata dalle preoccupazioni che pur vedeva lucidamente a fronte di un’opera che cresceva tra le Sue mani come forse Lei stessa non avrebbe osato pensare se non fosse che per quelle parole di Don Luigi.
E da vero “leader” non aveva bisogno di toni autoritari, non conosceva la stizzosità di un capo che mostra la corda; al contrario, infondeva coraggio, trasmetteva fiducia, assumeva su di sè le ansie, gli interrogativi, anche i legittimi timori che pur sempre accompagnano scelte difficili e dava sicurezza a chi le stava vicino, sapeva motivare perché in ogni passaggio rendeva chiaro e trasparente il riferimento al valore di fondo in gioco.
E quest’ultimo per Zaira Spreafico è sempre il bambino, la speranza di vita da mantenere alta al di là dei limiti che lo condizionano, la sofferenza dei genitori che, a sua volta, può diventare fonte di una straordinaria maturità interiore.
Così come straordinariamente ricca era la Sua personale spiritualità e lo si intuiva in ogni espressione, si può dire dall’eleganza di una personalità così armonica, in cui non c’era nulla di recitato, ma tutto trasmetteva una immediata consapevolezza di schiettezza, di sincerità.
Una spiritualità che evidentemente non si aggiungeva, non si sovrapponeva come qualcosa di estrinseco ai mille concretissimi impegni della Sua giornata, ma li attraversava tutti, istante per istante.
Aveva forte il senso delle istituzioni; anche quando affrontava ministri o altre autorità civili con una determinazione forte, sapeva cogliere nel Suo interlocutore il depositario di una autorità che riconosceva e rispettava.
E da cui sempre ha avuto rispetto e considerazione. La Sua scomparsa lascia davvero un vuoto incolmabile, non solo nella Sua opera.
Domenico Galbiati Benemerenze acquisite dall’Ente e dai suoi rappresentanti per le attività della Associazione
Medaglia d’oro a “La Nostra Famiglia” Conferita dall’Amministrazione Provinciale di Como 26 aprile 1961
Medaglia d’oro a “La Nostra Famiglia” Conferita dal Presidente della Repubblica e dal Ministero della Pubblica Istruzione 2 giugno 1965
Medaglia d’oro ai benemeriti delle scuole Conferita dal ministero della Pubblica Istruzione 25 giugno 1966
Medaglia d’oro alla memoria di Eugenio Medea Conferita dal Provveditore agli studi di Como 8 giugno 1968
Medaglia d’oro a “La Nostra Famiglia”, sede di San Vito al Tagliamento Conferita dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale 14 novembre 1970
Onorificenza di Commendatore “al merito della Repubblica Italiana” alla Presidente Zaira Spreafico Conferita dal Presidente della Repubblica 2 giugno 1971
Medaglia d’oro di benemerenza a “La Nostra Famiglia” Conferita dall’Amministrazione Provinciale di Milano 22 dicembre 1973
Medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica alla Presidente Zaira Spreafico Conferita dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della Sanità 21 dicembre 1974
Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, cultura ed arte alla Presidente Zaira Spreafico Conferita dal Ministro della Pubblica Istruzione 2 giugno 1976
Medaglia d’oro a “La Nostra Famiglia”, sede di Ostuni Conferita dal Ministro della Pubblica Istruzione 18 giugno 1983
Medaglia d’oro per la scuola a “La Nostra Famiglia”, sede di Ostuni Conferita dal Provveditore agli Studi di Brindisi 22 febbraio 1985
Riconoscimento dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Eugenio Medea” di Bosisio Parini Provvedimento congiunto del Ministero della Sanità e del Ministero della Pubblica Istruzione 16 novembre 1985
Riconoscimento a “La Nostra Famiglia” per il programma europeo “Helios” Conferito dal Consiglio dei Ministri delle Comunità Europee 18 aprile 1988
Cittadinanza onoraria lourdiana alla Presidente Zaira Spreafico Conferita dal Sindaco di Lourdes 25 maggio 1989
Onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana” alla Presidente Zaira Spreafico Conferita dal Presidente della Repubblica 22 marzo 1996
Medaglia d’oro a “La Nostra Famiglia” Conferita dal Sindaco del Comune di Ponte Lambro (CO) 14 dicembre 1996
“Premio del Lavoro e del progresso economico” a “La Nostra Famiglia” Conferito dalla Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Lecco 2 Marzo 1997
Riconoscimento dei Poli Scientifici Regionali dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Eugenio Medea” di Bosisio Parini, Conegliano, San Vito al Tagliamento e Ostuni Ministero della Sanità 31 luglio 1998
“Premio Sperada” a “La Nostra Famiglia” Conferito dal Comune di Monza (MI) 3 Novembre 1998
Onorofericenza “Paul Harris Fellow” da parte del Rotary Club di Como 10 dicembre 1998
Premio “Rosa Camuna” Alla Presidente Zaira Spreafico Conferito dal Presidente della Regione Lombardia 22 marzo 1999
Sigillo Longobardo alla Presidente Zaira Spreafico Conferito dalla Regione Lombardia 19 marzo 2001
Riconoscimento Internazionale Santa Rita da Cascia 22 maggio 2003 Tutti i meriti che Cristo ci ha acquistati con la sua Passione ci saranno applicati e in essi troveremo la forza - come Lui – di tutto accettare e di saperci mantenere nella pace e nella serenità nascondendo agli altri le nostre pene, perché siano raccolte solo da Lui e renderci capaci di donare agli altri la gioia e comunicare la forza.
Non dobbiamo crearci illusioni: le anime si conquistano con il sacrificio. Tutta la nostra vita offerta in servizio ai fratelli è perché vogliamo che tutti siano partecipi della grazia della redenzione. Ma Cristo ha operato poco, pregato molto e sofferto fino alla morte. Noi, alle volte, operiamo tanto, stentiamo a pregare e non sappiamo approfittare di tutte le circostanze in cui ci troviamo nella sofferenza…. Pensiamo alla fecondità del nostro lavoro, della nostra attività, quando è accompagnata dalla sofferenza (ed è quasi sempre). Cerchiamo di non essere stolti... Forse potremmo raccogliere chissà quali risultati migliori riscontrabili anche sul piano umano, perché la forza che emana dalla Croce di Cristo è inesauribile e agisce sempre purchè noi sappiamo attingervi per unirvi la nostra piccola parte.
Dobbiamo abituarci ad essere meno esigenti con noi stessi, limitando le nostre pretese ed avendo il coraggio di accettare qualsiasi sacrificio, anche quando può far paura alla natura e può sembrare che interiormente ci porti alla morte. Dobbiamo pure abituarci al pensiero della accettazione della morte….Ci formeremmo una personalità matura che sa uscire da certi rifugi dell’inconscio che tendono a farci sfuggire da tutto quello che costa sacrificio, fatica e rinuncia. Diventeremmo esseri forti, capaci di sostenere con animo grande quei momenti in cui il nostro corpo può essere torturato, l’anima spezzata e lo spirito brancolante nelle tenebre.
(da uma lettera di Zaira Spreafico – 5 aprile 1982)
|
La pagina
- Educazione&Scuola©