"babilonia"
Blob di stralci senza citazioni
di Nadia Scardeoni
"Las palabras van más allá de lo que queremos decir, muestran verdaderas intenciones, deseos y temores"
" Questa nostra civiltà della forza bruta è un albero con i frutti che si merita"
"Il concetto fondamentale del costruttivismo è che la conoscenza umana, l'esperienza, l'adattamento, sono caratterizzati da una partecipazione attiva dell'individuo. Siamo noi che letteralmente creiamo le "realtà" alle quali poi rispondiamo. "
"Ma l'obiettivo centrale è quello di domandarci come si possa imparare, insieme, a convivere con il caos, con l'imprevedibilità, l'instabilità e il disordine riuscendo a gestire la complessità."
"Di fronte all’universo infanzia del terzo millennio, il Bambino supernovo sorge come una stella, meraviglia dell’ignoto su cui convergono nuove incerte conoscenze ed antiche ansie non sopite.
Ci chiediamo se i bambini di oggi sono diversi da quelli di ieri, o se i tratti di novità che percepiamo in loro, come per un’immagine virtuale, non siano altro che i riflessi di mutamenti profondi. "
"Parolacce, incitazioni alla violenza. Atteggiamenti e gesti osceni, tatuaggi porno, slang da strada. Icone trash, immagini spazzatura, le più affascinanti per i teenager. Musica, cinema, fumetti hard. Il trash secondo i coolhunter, i cacciatori di tendenze, sa aggregare e stupire più di ogni altra cosa. E mentre linguisti, sociologi, neuropsichiatri interpretano il fenomeno......uno studio della società psicoanalitica internazionale con sede a Vienna descrive i ragazzini italiani come i più volgari in tutta Europa....Su un campione di duemila teenager fino ai17 anni di età i nostri hanno raggiunto i risultati peggiori. Sono aggressivi, dicono parolacce, gridano, frequentano locali rumorosi e stanno troppo davanti alla tv»."
«In questo periodo di benessere diffuso, di permissivismo manca un orientamento morale. I giovani devono dare un senso alla vita. Un compito difficile: come diceva Freud è più facile ribellarsi all'autorità, è più difficile in assenza di guida costruire il bene o il male. E' la società degli eccessi possibili. C'è spazio per il conformismo ma anche per i sogni negativi. Io bravo ragazzo posso sognare di essere Hannibal o una persona perversa.
Il paradosso è questo.
Il giorno dopo c'è un altro modello e poi un altro ancora.
Le icone sono creazioni mediali che al massimo durano qualche mese».
"Si può proteggere solo ciò di cui si conosce l'esistenza e il valore"
" Questa contraddizione mi pare di estremo interesse per il futuro: da un lato, Internet è interessantissimo, potentissimo e tutto il mondo ne è a conoscenza; ma dall'altro, contiene in nuce la morte della concreta diversità umana, la quale non si lascia ridurre a standard, norme, formule logiche, a pratiche, leggi, a sistemi di riferimento che in definitiva non fanno altro che l'interesse di certi gruppi di pressione".
"Le telecomunicazioni favoriscono una prossimità temporale, che forma - lo si voglia o no - il centro assoluto del mondo. Quindi questa specie di città virtuale delle telecomunicazioni è il vero centro. Ma non è più un centro geometrico e tutte le città reali non sono che la periferia di questo iper-centro delle telecomunicazioni. Una specie di città delle città che non è situata in nessun luogo, ma che sta da per tutto ed è il luogo del potere"
"Un aspetto rilevante del mutamento è costituito dalle innovazioni tecnologiche nei processi di comunicazione di massa. La televisione, i videogiochi, la stampa, i nuovi prodotti multimediali offrono ai più piccoli quantità finora impensabili di informazioni, finendo per diventare di fatto percorsi di socializzazione e di costruzione delle conoscenze, alternativi o complementari ai sistemi formativi tradizionali.
Di fronte all’abbondanza e alla relativa disponibilità di offerte di informazione e divertimento emerge la difficoltà delle famiglie e della scuola a proporsi come elementi di mediazione nei flussi comunicativi che raggiungono l’infanzia, indirizzando e valorizzando le esperienze conoscitive dei minori. Gli adulti avvertono difficoltà e incertezze nel rapporto educativo: temono di non capire più i bambini, "perché - affermano - non sono piùgli stessi".
La scuola è al centro dei cambiamenti e delle trasformazioni e gli insegnanti sembrano vivere, come gli altri lavoratori, un periodo di grandi incertezze. Eppure proprio a loro è richiesta la capacità di fornire agli allievi gli strumenti per muoversi in questo mondo in evoluzione e per governare le novità. "
Il luogo dell'identità planetaria "dei luoghi senza identità" come esito progressivo dell'implosione della metropoli si presenta dunque come un insieme di nuovi territori in cui avventurarsi con nuova consapevolezza.
"Ho la sensazione che l'umanità sia ormai costretta a rincorrere alla cieca le sue stesse invenzioni tecnologiche".
"Ma non è colpa della televisione: editoria e scuola veri responsabili Semmai c'era da sperare che proprio lei, la televisione, la quale ha indubbiamente favorito o forse addirittura creato una qualche forma di unità linguistica là dove prima regnavano la separatezza e quasi l'incomunicabilità tra la lingua ufficiale dei potenti e dei privilegiati e gli infiniti dialetti delle classi subalterne, potesse compiere un ulteriore miracolo: indurre gli italiani a leggerlo, l'italiano, dopo avere imparato, bene o male, a capirlo e a parlarlo......"
"Il pensiero nasce come sogno spontaneo e cresce con ripetizioni e sviluppi di reverie; i fantasmi inconsci assumono forme immaginali, divengono "simboli interni". La spinta dell'azione diviene mimesi ed inizia a produrre suoni e segni, che vengono ripresi e ripensati come "forme simboliche esterne". Cosi il soggetto si estende fuori di se, vive nelle produzioni simboliche; inizia l'illusione del gioco.
L'attivita di giocare, che si organizza nel gioco, richiama l'altro, che diviene spettatore, partecipe, interprete. Allora il gioco si trasforma in teatro, in intreccio di immaginazioni, in comunicazione. Attraverso il gioco si sviluppano i processi di identificazione che definiscono la personalita e la rappresentazione del mondo."
"Credo che sia dovere della cultura e della pedagogia favorire lo sviluppo delle funzioni corticali critiche del cervello che in. fondo sono le uniche che ci differenziano dagli altri mammiferi. La comunicazione visiva e, in particolare quella della televisione va considerata o riconsiderata a cervello sgombro, cercando di usare la maggior parte delle aree cerebrali per distinguere vantaggi e svantaggi di essa, se il fine è quello di avere un uomo più critico e quindi più buono.........."
"È vero, il problema tecnico non è soltanto tecnico. È un modo di rivolgersi alle potenze naturali e umane per controllarle. Quindi nell'idea di tecnica è compresa anche quella di dominio, che si manifesta nel coinvolgimento che la tecnica fa di determinati sistemi naturali. Tutto è interrelato. Ormai esiste un'integrazione tra l'uomo e la tecnica irreversibile, gli oggetti tecnici sono delle nostre protesi e davvero l'immagine del centauro applicata ai motociclisti è un'immagine più vasta".
"Pedofilia. Un giudice accusa: 'Una lobby anche politica la protegge'."
"Anche la politica: non governa più, né progetta: piuttosto accompagna i processi dell'economia e della tecnica, ingenuamente intesi come progressivi e neutrali. Rinnega se stessa davanti al senso della tecnica e dell'economia. Rinunciando a ogni progetto sociale."
«Qualsiasi ostentazione esteriore di potenza provoca l'istupidimento di una gran parte degli uomini. Sembra anzi che si tratti di una legge socio-psicologica. La potenza dell'uno richiede la stupidità degli altri.
Il processo secondo cui ciò avviene non è tanto quello dell'atrofia o della perdita improvvisa di determinate facoltà umane, ad esempio quelle intellettuali, ma piuttosto quello per cui, sotto la schiacciante impressione prodotta dall'ostentazione di potenza, l'uomo viene derubato della sua indipendenza interiore e rinuncia così, più o meno consapevolmente, ad assumere un atteggiamento personale davanti alle situazioni che gli si presentano.
Il fatto che lo stupido sia spesso testardo non deve ingannare sulla sua mancanza di indipendenza. Parlandogli ci si accorge addirittura che non si ha a che fare direttamente con lui personalmente, ma con slogan, motti ecc. da cui egli è dominato. "
" Allora, oggi il problema prioritario è quello del potere: del suo riconoscimento, del suo controllo. Soprattutto della sua critica…… Perché è da questo potere (che plasma l'immaginario collettivo e l'identità di ciascuno) che nasce lo spaesamento, il disincanto, la malattia sociale
"L'ideologia liberale sta provocando solo povertà, disoccupazione, schiavitù, disuguaglianza, ingiustizia. Decine di piccole e grandi società americane ed europee sono costrette a licenziare pur di "convincere le Borse"
"Che follia fare un brindisi alla stampa indipendente. Ognuno, qui presente stasera, sa che la stampa indipendente non esiste, voi sapete meglio di me che la verità non sarà mai stampata. Sono pagato per tenere le mie vere opinioni fuori dal giornale per il quale lavoro. Altri tra di voi sono pagati la stessa somma per un lavoro simile. La funzione del giornalista è di distruggere la verità, di mentire radicalmente, di pervertire, d’avvilire (...),divendere il suo paese e la sua razza per il suo pane quotidiano. Voi lo sapete ed io lo so. Che follia dunque di portare un brindisi alla stampa indipendente! Noi siamo degli utensili e dei vassalli di uomini ricchi che comandano dietro il sipario. Noi siamo le loro marionette: tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità e le nostre vite sono la proprietà di questi uomini. Noi siamo delle prostitute intellettuali...."
"Una autentica società civile è il più essenziale fondamento della democrazia: una verità spesso dimenticata nella foga delle campagne elettorali."
Il messaggio verbale viene recepito e analizzato dal lobo sinistro del cervello.
Il messaggio visivo e' un messaggio unico indiviso e complesso
"Forse, al di là di tutto, il problema più grande è essenzialmente quello di trovare parole e concetti che possano dar forma leggibile ed esaustiva a quello che magari sentiamo già dentro di noi: vuoi in modo oscuro, o embrionale, ma di cui ne abbiamo sufficiente o larvata coscienza, o ancora che, per lunga e approfondita esperienza, ne crediamo di possedere lucidamente tutti i segreti e addirittura l'essenza.
E, nel nostro specifico, come questa definizione ci possa portare nell'itinerario archeologico alla chiave semantica dell'"arte quale linguaggio primo"."
"Il linguaggio dell'arte puo' essere pensato come una metafora complessa di vocazioni che si addensano storicamente , nello spazio e nel tempo, per confluire in un "unicuum" che e' il "corpo singolare e irripetibile" della lingua di ciascun artista. E gli artisti - coloro che sanno " dare forma" alle proprie vocazioni- sono medium di aspetti piu' o meno complessi della realtà che essi hanno la necessita', a volte l'urgenza, di comunicare.
Da che cosa e' data questa "urgenza"?
L'urgenza del comunicare e' sempre una risposta a qualcuno a qualcosa."
" DIALOGO:
a) Secondo me quella sedia lì va spostata.
b) Anche secondo me quella sedia lì va spostata.
a) Facile dirlo quando l'han detto gli altri.
b)Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta.
a) Da una approfondita analisi storica e sociologica viene fuori che quella sedia pesa dai nove ai dieci chili.
b) Non sono d'accordo. Dai sondaggi il 2% degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il 3% dai sei ai sette chili, il 95% non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate.
a) Secondo me per spostarla ci vorrebbe qualcuno che la prendesse delicatamente per la spalliera e la mettesse da un'altra parte.
b) Eccesso di garantismo. Al punto in cui siamo è assolutamente necessario prenderla in qualsiasi modo. Anche a calci.
a) A calci? Ma questo è profondamente antidemocratico e anticostituzionale.
b) Se è così cambiamo la Costituzione
a) Non è una cosa che si può fare da un giorno all'altro. Nel frattempo propongo di indire un referendum.
b) Non si troveranno mai 500.000 firme per spostare una sedia.
a) E allora non c'è scelta: elezioni anticipate.
b) No, le elezioni oggi no. Sarebbe troppo grave per il Paese. Forse domani.
a) Rimane il problema urgente della sedia da spostare.
b) Su questo sono d'accordo. Può essere un punto di incontro.
a) Parliamone.
b) Parliamone. "
"Quando guardiamo i volti dei Moai dell'isola di Pasqua percepiamo chiaramente l'anelito sublime di chi vuole raggiungere e superare l'orizzonte; l'ostacolo infinitamente limitante dell'Infinito perché, e qui apriamo una doverosa parentesi, c'è abissale differenza tra l'Eterno e l'Infinito.
L'Infinito?
Sarà bene parlarne un attimo."
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Solo sulle salde fondamenta di un'inflessibile disperazione si può d'ora innanzi costruire l'edificio dell'anima"