"Casto"
Cornelius
Castoriadis
(1922-1997)
Cornelius
Castoriadis voyait une " parenté profonde " entre l'art, la
philosophie et la science qui " essayent de donner une forme au chaos
[...] cette indétermination profonde de l'être dans ses profondeurs,
corollaire de sa puissance de création dont les feuillets infinis du
cosmos incarnent les déterminations successives ".
Per la morte dell’amico Cornelius Castoriadis
di Serge Latouche
Omaggio del
vizio alla virtù, i media che lui infastidiva e detestava
gli hanno consacrato una volta scomparso, la giusta collocazione che non
gli avevano riconosciuto in vita.Troveremo in una qualsiasi cronaca
necrologica a lui dedicata la sintesi della vita e dell’opera di questo
"Titano dello spirito (Edgar Morin nel "Le
monde" del 30/12/97).
Io vorrei semplicemente come ultimo
sguardo all’amico scomparso evocare le complicità fra i suoi pensieri e
quelli degli amici di Francois Partant. E’ probabile che egli non avesse
né letto né conosciuto Francois Partant e che per conto suo, Francois
non l’avesse né incontrato né letto nemmeno lui. Anch’io mi sono
imbattuto tardi su di lui. Nel tassì che ci conduceva da Fiumicino a
Roma dove noi partecipavamo entrambi ad un convegno, nel 1995. Ci siamo
riconosciuti subito come se fossimo stati amici di vecchia data. Per
quanto mi riguarda il suo pensiero mi era familiare da lungo tempo. Il
destino ha voluto che la sua morte troncasse un dialogo amicale appena
abbozzato e che la mia ultima lettera rimanesse senza risposta. Era
stato così anche con Jacques Ellul, con Bernard Charbonneau e Francois
Partant stesso.
Benché avesse scritto poco sullo
sviluppo, il suo principale contributo su questo tema (un intervento
in un convegno organizzato da Candido Mandes i cui atti sono stati
pubblicati a Seuil sotto il titolo suggestivo : il mito dello sviluppo,
Parigi, 1997) costituisce una referenza di grande rilievo e
ancor oggi attuale per chiunque abbia la volontà di demistificare questo
mostro teorico e pratico. Con la particolare acutezza di sguardo
del grande filosofo , egli, che aveva una competenza economica acquisita
nella sua esperienza professionale di esperto dell’OCDE, aveva messo a
nudo tutte le parti artificiose della modernità adoperandosi a
denunciarne i pericoli. Il suo grande testo "L’istituzione
immaginaria della società" (Seuil 1974) nonostante sia di stile un
po’ tecnico resta pur sempre un insostituibile strumento di critica. Ed
è stato per me , sempre, la risorsa fondamentale cui attingere per
delineare la mia visione del mondo , un discorso sul metodo che mi ha
fatto da specchio.
Come noi, Castoriadis faceva sua una
società alternativa. Egli vedeva la soluzione all’impasse attuale nella
creazione di una società autonoma con la riscoperta della democrazia
diretta. In una delle sue ultime pubblicazioni (l’avanzata del non
senso, dove s’incrocia il labirinto) egli ricordava tutto ciò che
implicava questa trasformazione in termini che non potevano lasciare
indifferenti gli amici di Francois Partant.
"Ciò che è necessario è una nuova
creazione immaginaria di una importanza senza confronti nel passato, una
creazione che ponga al centro della vita umana significati diversi dalla
produzione e dal consumo, che possa proporre obiettivi riconoscibili da
tutti noi come ciò per cui vale la pena di vivere. Questa è la grande
difficoltà che dobbiamo affrontare. Noi dovremmo volere una società
nella quale i valori economici cessino di essere centrali (o unici),
dove l’economia venga rimessa al suo posto giusto come semplice mezzo
della vita umana e non fine ultimo. Una società in cui si rinunci
pertanto a questa corsa folle verso un consumo sempre più diffuso. Tutto
ciò non è solo necessario per evitare la distruzione definitiva
dell’ambiente terrestre ma anche e soprattutto per uscire dalla miseria
psichica e morale che definisce l’umanità contemporanea". La sua
intransigenza intellettuale non escludeva una grande capacità di
ascolto, accresciuta senza dubbio dalla pratica del suo ultimo mestiere,
quello dello psicanalista, ed una squisita gentilezza nelle relazione
sociali. Colui che i suoi famigliari chiamavano
"la corneille" e i suoi adepti
semplicemente "Casto" ha
conquistato l’immortalità così come la concepivano i suoi antenati
greci : "Egli vive nella nostra
memoria".
Hablando con Cornelius Castoriadis
.....LNP.- A diferencia de Edgar Morin, aunque
usted esté preocupado por los valores, no plantea la cuestión de la
ética y de su rehabilitación, a la que parece subordinar enteramente a
la política.
C.C.- La
ética -o, más bien, la charlatanería sobre la ética- sirve hoy para
esconder la miseria de la impotencia política. ¿Qué es más importante,
no matar a una persona o a un millón de personas? La muerte de millones
de personas depende de la política, no de la ética: guerras, hambruna,
epidemias que diezman países sin medios sanitarios, etc. Hemos pasado de
una mistificación a la mistificación simétrica y opuesta. Durante tres
cuartos de siglo el comunismo ha pretendido, en nombre de una «política»
monstruosamente embustera, que el fin po lítico justicaba todos los
medios, lo que es intrínsecamente absurdo: una política que pretende
ambicionar la liberación de la humanidad no debería utilizar más que
medios que apuntan en esa dirección y no que la destruyen, como el
terror y la mentira. Cuando esta mistificación explotó en la cara de
todos, al mismo tiempo que la política reformista o conservadora mostró
su impotencia cara a los problemas de la época, se redescubre la ética,
como si pudiera responder a todas las cuestioncs. Ciertamente, la
problemática ética está siempre ahí, y siempre lo estará, pero ésta
concierne a la vida y a las actitudes personales de cada uno. No permite
a un gobierno orientarse en los dominios económicos, educativos, de
sanidad pública, de medio ambiente....
«Figures du pensable», di Cornelius Castoriadis
L'immaginazione radicale
Robert Redeker
Cornelius Castoriadis è il filosofo che ha pensato
l'immaginazione come una facoltà politica. Figures du pensable
(1), l'ultimo volume dei «Carrefours du labyrinthe», permette di
comprendere l'unità e l'originalità del pensiero dell'autore attraverso
i diversi campi a cui si è dedicato: la poetica, l'economia, la
politica, la psicanalisi e la logica.
Questa filosofia, fondamentalmente politica, è una teoria
dell'immaginazione: l'immaginazione radicale è ciò che differenzia
l'uomo dagli altri animali al punto che «gli esseri umani si definiscono
prima di tutto non per il fatto che sono ragionevoli, ma per il fatto
che sono dotati di un'immaginazione radicale». L'immaginazione è alla
radice dell'umano: società, istituzioni, norme politiche e morali,
filosofia, opere estetiche.
Una grande idea si articola con questa radicalità dell'immaginazione:
gli uomini e le società sono delle autocreazioni. La maggior parte delle
civiltà sono eteronome e mascherano questa autogenerazione.
Alcune hanno preso il rischio dell'autonomia. È nell'antica Grecia che,
per la prima volta, gli uomini (lo illustrano le sublimi analisi di
Sofocle) si sono resi conto dell'origine semplicemente umana dei grandi
significati (immaginari) che strutturano la vita sociale; da questa
scoperta, vera «rottura storica», scaturiranno la politica («la messa in
questione delle istituzioni esistenti e il loro cambiamento attraverso
un'azione collettiva deliberata») e la filosofia («la messa in questione
delle rappresentazioni e dei significati dati e il loro cambiamento
attraverso l'attività riflessiva del pensiero»).
La democrazia è la possibilità politica di realizzare questa rottura;
ma, costretta a inventare in tutta consapevolezza le proprie leggi (ad
auto-limitarsi), è un regime tragico, angosciato dalla permanente
rimessa in causa delle proprie istituzioni. L'Europa post-medievale è
l'erede della scoperta greca dell'autonomia.
L'ideale democratico è minacciato dal capitalismo. La creatività
politica sembra oggi in panne. Tutto avviene come se l'immaginario
costituito dal capitalismo avesse durevolmente bloccato l'immaginazione
radicale creatrice. Questo libro straordinario si chiude con un enigma:
l'uomo dell'inizio del XXI secolo troverà le risorse per emanciparsi dal
capitalismo, riprendendo la strada dell'autonomia, oppure continuerà ad
essere inghiottito da questo «conformismo generalizzato» che
caratterizza i nostri tempi di «privatizzazione dell'individuo»?
L'immaginazione, facoltà politica, si rimetterà in marcia?
Creatività e immaginario
http://www.filosofia.unina.it/tortora/sdf/Quattordicesimo/XIV.6.html
nell’opera di
Cornelius Castoriadis
di
Francesca Esposito
1. L’itinerario di Cornelius Castoriadis
Sarebbe certamente un errore definire Cornelius
Castoriadis un intellettuale, etichetta che egli stesso giudica qualcosa
da evitare. Infatti, egli considera intellettuali filosofi come Sartre e
Heidegger, in quanto giustificatori e razionalizzatori dell’ordine
stabilito e, rispettivamente, dei regimi stalinisti e del nazismo.
Per Castoriadis il compito del pensatore è quello della critica del già
istituito, del pre-stabilito, di ciò che si presuma dato una volta per
tutte e, di conseguenza, di ogni ideologia e totalitarismo che minaccino
l’autonomia individuale e collettiva. Egli senza dubbio ha incarnato nel
corso della sua vita l’ideale di di pensatore solitario che adotta una
posizione impopolare e vi resta aggrappato malgrado lo scherno pubblico
e le difficoltà private [1].
Il lavoro critico di Castoriadis ha assunto il
significato di una ricerca mai paga, mai definitiva di un pensiero
rivoluzionario, di un pensiero altro da quello ereditato, tradizionale,
sia nell’ambito della teoria politica che in quello della teoria
filosofica, di un pensiero rivolto al progetto di autonomia individuale
e collettiva.
Nel proponimento di delucidare i limiti e le
aporie di quella che egli ha definito la logica-ontologia ereditata, con
cui ha inteso l’intero quadro del pensiero filosofico ereditato,
Castoriadis ha sviluppato la categoria di psiche e ha operato, tra il
1965 e il 1968, la rielaborazione della psicoanalisi. Frutto maturo di
questo percorso è l’opera intitolata L’istituzione immaginaria della
società (1975).
La rielaborazione della psicoanalisi non ha avuto, per Castoriadis, come
obiettivo principale un nuovo apporto teorico a questa disciplina
specifica, ma il rinnovamento in toto della filosofia tradizionale.
Gli anni dedicati al riesame della teoria psicoanalitica subentrano agli
anni di un fervido impegno militante, prima nel PC greco (1941), poi
nelle file del partito trotzkista francese, all’indomani del suo
trasferimento in Francia nel 1945, e infine, a partire dal 1948, nel
gruppo Socialisme ou Barbarie, fondato con Claude Lefort ed esprimentesi
nella rivista omonima dal 1949 al 1966.
Gli anni che precedettero la stesura de L’istituzione immaginaria della
società, furono per Castoriadis molto fervidi. In una prima fase egli è
stato impegnato nella elaborazione del concetto di sociale-storico,
contenuta nella prima parte de L’istituzione immaginaria della società,
intitolata "Marxismo e teoria rivoluzionaria" (1964-1965); tale
elaborazione ha avuto luogo attraverso un’attenta rilettura critica
dell’economia e della teoria marxiste. In una seconda fase egli ha
compiuto prima, tra il 1968 e il 1971, un’ampia riflessione sul
linguaggio, e poi, tra il 1971 e il 1974, un vasto ripensamento della
filosofia tradizionale.
Già nella delucidazione della questione del "sociale-storico"
– che non è altrimenti se non la questione della società e quella della
storia –, come pure nelle osservazioni che vertono sul linguaggio, si fa
sempre più prepotente il convincimento, da parte di Castoriadis, di
quanto il pensiero ereditato sia adeguato al mondo che l’ha prodotto e,
cioè, di quanto esso sia dovuto ad uno determinato modo di intendere
l’essere, di un modo consustanziale ad una determinata civiltà: quella
greco-occidentale. L’influenza che la società greco-occidentale ha
esercitato sugli schemi cognitivi dell’umanità ha fatto sì che venisse
disconosciuto, innanzitutto, il ruolo primario che rivestono
l’immaginario, nella società, e l’immaginazione, nella psiche
individuale. Infatti ciascuno di essi è stato ridotto a mera immagine
speculare del reale. In verità, come scrive Castoriadis, l’immaginario
di cui parlo non è immagine di. È creazione incessante ed essenzialmente
indeterminata (sociale-storica e psichica) di figure/forme/immagini, a
partire da cui soltanto si può parlare di "qualche cosa". [2]
Elaborare la nozione di immaginario radicale,
significa, per Castoriadis, riconoscere come fondamento ultimo di
individuo e società la "creatività", intesa come capacità di creare
forme e figure che non esistevano precedentemente e riconoscere,
altresì, nelle istituzioni sociali e in tutti i prodotti del soggetto
psichico come dell’individuo sociale, delle creazioni immaginarie.
La nozione di immaginario radicale ritorna in tutta la riflessione
filosofica di Castoriadis come un’idea quasi ossessiva, funzionale alla
necessità di sottrarla al disconoscimento/occultamento che di essa ha
operato la filosofia occidentale nell’affrontare le tematiche che
vertono sulla società, sul mutamento o divenire storico, sul linguaggio,
sulla psiche, inconscia e conscia.
2. Filosofia e società .....
3. La riflessione sul linguaggio......
4. La psiche come immaginazione radicale
Al bienno 1964-65 risale non solo
l’elaborazione delle idee relative alla storia come creazione ex nihilo,
alla società istituente e istituita, all’immaginario sociale, al
sociale-storico come modo d’essere misconosciuto dal pensiero ereditato,
bensì anche la constatazione che lo psichismo umano non possa essere
spiegato attraverso fattori biologici, né considerato come un automa
logico. [12]
Psiche e società rivelano la specificità del loro essere nel fatto
stesso di coesistere, pur essendo poli irriducibili l’uno all’altro.
Contributo essenziale alla delucidazione critica del rapporto tra psiche
e società, in vista del progetto d’autonomia, è apportato dalla
rielaborazione dei postulati fondamentali della psicoanalisi ad opera di
Castoriadis, all’indomani della decisione di interrompere la
pubblicazione di Socialisme ou Barbarie e di dedicarsi ad una
ricostruzione teorica che andasse ben al di là del marxismo e che
chiamasse in causa tutto il pensiero ereditato.
Peso non secondario, nel passaggio di testimone dalla politica alla
filosofia, ha avuto il riconoscimento che psicoanalisi e politica
confluiscono sul terreno comune dell’autonomia dell’uomo. Infatti
l’avvento del soggetto umano, in quanto soggetto autonomo, è ciò che
caratterizza l’obiettivo del progetto psicoanalitico.
Freud proponeva come massima della psicoanalisi: "Dove c’era l’Es, l’Io
deve divenire" […]. L’Io è qui, in prima approssimazione, il conscio in
generale. L’Es, rigorosamente inteso come origine e luogo delle pulsioni
("istinti"), dev’essere preso in questo contesto come rappresentante
dell’inconscio nel senso più ampio. Io, coscienza e volontà devono
prendere il posto delle forze oscure che, "in me", dominano e agiscono
per me – mi agiscono […]. [13]
Il postulato freudiano indica, quale obiettivo psicoanalitico,
l’instaurarsi di un "altro" rapporto del soggetto alle sue istanze
psichiche; di un rapporto "diverso" tra coscienza e inconscio, che non
veda né il dominio dell'inconscio sulla cosienza né della coscienza
sull'inconscio; di un rapporto diverso tra lucidità e funzione
immaginaria: in altri termini, l’avvento del soggetto umano, come
caratterizzato da riflessività e capacità deliberativa.
Per riflessività Castoriadis intende
la possibilità di rappresentare se stesso come attività rappresentativa
e di mettersi come tale in discussione; [14]
per capacità deliberativa di un soggetto umano la possibilità di far
entrare nei circuiti che condizionano i suoi atti i risultati del suo
processo di riflessione. [15]
Se, quindi il soggetto umano e il suo avvento
costituiscono ciò a cui mira il progetto psicoanalitico, quest’ultimo
non è riconducibile al mero adattamento sociale degli individui, alla
fabbricazione di individui automaticamente adeguati alla società e alle
sue esigenze. Il soggetto umano è altro da un robot e da uno zombie
incapace di mettere in discussione se stesso e l’istituzione sociale:
piuttosto, esso va considerato come capacità emergente di accogliere il
senso dell’interpretazione psicoanalitica, fornitagli dall’analista, e
di farne qualcosa per sé riflettendoci.
È proprio nell’accoglienza (o nel rigetto) dell’interpretazione il
soggetto si manifesta fonte non determinabile di senso, come capacità
(virtuale) di riflessione e (re)azione. [16]
L’obiettivo della "riflessività" e della "capacità deliberativa" non è
perseguibile attraverso una sterile teorizzazione dell’oggetto specifico
della psicoanalisi, di cui l’attività analitica sarebbe mero riflesso.
L’analisi è per Castoriadis attività che fa parlare direttamente
l’analizzando, attività che egli definisce pratico-poietica: attività
che non deriva da alcun sapere preliminare e che implica l’immissione di
analista e di analizzando in un circolo, in cui non sono distinguibili
un soggetto che opera l’analisi ed un oggetto che la subisce.
Alla luce di ciò, solo in un’accezione errata potremmo considerare da un
lato, la psicoanalisi come scienza del suo oggetto e, dall’altro, il suo
oggetto come oggetto.
Tuttavia è accaduto che l’attività psicoanalitica procedesse di pari
passo con una volontà di delucidare il suo oggetto in termini
universali, finendo nella rete delle aporie che derivano dalla pretesa
di formalizzare oggetti-non oggetti, tra i quali la psiche ribelle alle
determinazioni della logica dell’identità e dell’insieme, a quelle del
pensiero logico-formale.
La psicoanalisi si trova così a dover fare i conti con una sorta di
sdoppiamento di sé su due piani: quello dell’analisi, dove l’individuo,
il paziente rimane irriducibile e non formalizzabile, e quello della
teoria dove non viene riconosciuta questa irriducibilità.
Nonostante queste aporie proprie del modello d’interpretazione
psicoanalitica, Castoriadis se ne è servito come di un modello teorico
di critica dell’intero quadro del pensiero ereditato, oltre che di
"esplorazione" dell’individuo, per quanto riguarda il suo nucleo
fondamentale: la monade psichica.
Merito di Freud e della psicoanalisi, in genere, è stato quello di aver
riconosciuto il ruolo primario dell’immaginazione, sebbene quest’ultima
sia stata colta all’opera solo nel fantasma.
Per fantasma della psiche si intende lo scenario cui è presente il
soggetto e che raffigura, in modo più o meno deformato dai processi
difensivi, l’appagamento di un desiderio e in ultima istanza di un
desiderio inconscio. [17]
Freud scorge, quindi, tra fantasma e fantasia, da un lato, e desiderio,
dall’altro, un rapporto sui generis, in virtù del quale il desiderio
drammatizza, mette in scena nel fantasma un vissuto di soddisfacimento,
che è stato interrotto dall’insorgenza di un bisogno. Proprio in quanto
Freud e i suoi seguaci hanno colto l’immaginazione all’opera unicamente
nel fantasma, che è un prodotto derivato, si sono come fissati ad uno
stadio precedente dell’elaborazione della questione dell’immaginazione.
Così Freud scriverà che il fantasmare si riduce agli eventi successivi
all’instaurazione del principio di realtà, e che precedentemente vi è
sempre stata realizzazione "in guisa allucinatoria del pensato
(desiderato)", cioè del rappresentato. [18]
In altre parole, Freud ha pensato il problema dell’immaginazione e del
fantasma, sul modello del prodotto dell’immaginazione, che pressato
dalla pulsione o anche dal bisogno, giunge ad occultare una mancanza col
riprodurre la rappresentazione di una scena di soddisfacimento, fornita
di un antecedente in una percezione reale.
In questo modo è stata occultata la creatività della psiche, il suo
essere capacità originariamente formante a partire da nessun dato
naturale. Il carattere originariamente "poietico" dell’immaginazione
della psiche è stato appiattito sul modello di un evento di
soddisfacimento accaduto realmente, appartenente, quindi, al passato
effettivo della storia del soggetto psichico in questione.
Se lo stato di tranquillità psichica – cui Freud fa riferimento e nel
quale ciò che era desiderato (rappresentato) era ipso facto realizzato
in guisa allucinatoria – è stato psichico, allora esso esiste
necessariamente come rappresentazione e la sua interruzione da parte di
un bisogno interno o dall’urgenza vitale viene messo in discussione da
questa stessa rappresentazione. In altre parole, se la psiche è in
primis immaginazione, essa crea immagini/figure/forme che non ripetono
il già vissuto e che, di più, disconoscono l’urgenza vitale dei bisogni.
Quindi, più che mettere in scena un vissuto di soddisfacimento già
effettivamente accaduto (in tal caso l’immaginazione della psiche
sarebbe mero riflesso del reale), la psiche cerca di far ritorno ad uno
stato di quiete psichica, di beatidudine, che è, a ben vedere, solo
un’immagine elaborata in modo differito e retrospettivo dal desiderio
della psiche medesima.
Questo stato primigenio, in quanto stato psichico, esiste
necessariamente come rappresentazione, dove rappresentazione non
significa ri-presentazione di uno stato effettivamente accaduto e
precedente, bensì posizione inaugurale di una immagine, di una
rappresentazione a partire da una fondamentale inexistentia del "percetto",
di una fondamentale assenza di ciò che è percepito.
Quando Freud scrive, nella Metapsicologia, che solo in quanto la
pulsione è ancorata ad una rappresentazione possiamo apprendere qualcosa
di essa, egli si riferisce ad una rappresentazione di cui la pulsione
necessita come delegato presso la psiche e che quest’ultima attinge dal
fondo di una riserva di rappresentazioni originaria, primordiale.
In definitiva, è la psiche, come formazione e immaginazione, a
presiedere ad ogni organizzazione della pulsione, anche della più
primitiva.
La psiche è certo "ricettività di impressioni", capacità d’essere
affetta da…; ma, inoltre, dal momento che questa ricettività delle
impressioni da sola non produrrà mai nessun risultato, la psiche è
soprattutto insorgenza della rappresentazione come modo d’essere
irriducibile e unico, nonché come organizzazione di qualcosa entro e
attraverso la sua raffigurazione, la sua "messa in immagine". [19]
Ciò che del desiderio della psiche resta irrealizzabile al di là di ogni
fantasmatizzazione, allucinazione, rappresentazione e capacità
immaginativa radicale, è il recupero dell’irrapresentabile di uno stato
primigenio, in cui il desiderio ancora non si articolava come tale e in
cui la ricerca di senso era assoluta e totalizzante, il prima non
raffigurabile in un’immagine, seppur originaria, della
separazione/rottura della monade psichica.
Una volta che la psiche ha subito la rottura del suo "stato monadico",
impostale dall’"oggetto", dall’altro, dal corpo proprio, è per sempre
decentrata rispetto a se stessa […]; La psiche è il proprio oggetto
perduto. [20]
Il ritorno a sé sarà ciò a cui mirerà la psiche a partire dalla rottura
del suo essere monade, sottraendosi ad una totale
alterazione/deformazione ad opera della società e attraverso ciò che
essa istituisce. Ciò, ancora una volta, pone l’accento sulla polarità
non componibile, non di individuo e società, bensì di psiche e società.
Unico contraltare dell’istituzione sociale è la psiche, in virtù della
radicalità della sua immaginazione.
5. Psiche e società
L’immagine di un’originaria pienezza mitica, da
cui il desiderio della psiche presume di provenire e che il desiderio
assume come proprio paradigma, modello a cui conformarsi, impedisce al
desiderio stesso di aprirsi del tutto al tessuto dei valori istituiti,
mettendo a repentaglio la sua stessa sopravvivenza.
Radicalmente inadatta alla vita, la specie umana sopravvive creando la
società e l’istituzione. È quest’ultima che permette alla psiche di
sopravvivere imponendole un’altra fonte e un’altra modalità del senso:
la significazione immaginaria sociale, l’identificazione mediata ad essa
(e alle sue articolazioni), la possibilità di ricondurre tutto a tale
significazione. [21]
Dal punto di vista psichico, la socializzazione della psiche, la sua
trasformazione in individuo sociale, ha una sua peculiare modalità nel
processo di sublimazione, che consiste in una ripresa da parte della
psiche delle forme, eide, socialmente istituite e dei significati che
esse implicano, cioè nell’appropriazione del sociale da parte della
psiche, mediante la costituzione di un’interfaccia di contatto tra mondo
privato e quello pubblico o comune. [22]
Ciò implica, da un lato, la psiche come
immaginazione, possibilità di porre/vedere questo al posto di quello, di
vedere al posto del proto-senso del suo essere monade, il senso offerto
dalle significazioni immaginarie sociali; dall’altro lato, il
sociale-storico come immaginario sociale, cioè come posizione di forme e
significati che la psiche non può far essere.
Ciò che la psicoanalisi, a cominciare da Freud, ha ignorato, secondo
Castoriadis, è stato il contenuto sociale-storico della sublimazione. Un
unico e sempre uguale processo non può rendere ragione di istituzioni
tanto diverse tra loro, quali il lavoro e l’ordine, il danaro e la
pittura. È la società a rendere obbligatori per gli individui sociali
quelli che divengono oggetti di sublimazione, con esclusione di altri.
Non può esservi fabbricazione dell’individuo sociale, se non in quanto
gli oggetti di sublimazione sono già stati istituiti dalla società
istituente.
Nonostante il fatto che la socializzazione della psiche sia necessaria a
che possa sopravvivere il suo supporto vivente e la psiche medesima,
psiche e società rimangono irriducibili l’una all’altra.
L’istituzione non può assorbire la psiche come immaginazione radicale, e
d’altra parte ciò fornisce una condizione positiva dell’esistenza e del
funzionamento della società. [23]
La rappresentazione e, in generale, l’immaginazione radicale, che è a
fondamento dello psichico, escludono di per sé la possibilità del
medesimo, del comune, nella misura in cui sono, nel loro esser-proprio,
insorgenza dell’Alterità, insorgenza, cioè, di figure, immagini,
significati altri da quelli socialmente riconosciuti.
La società, dal canto suo, si auto-istituisce sempre entro una chiusura,
ovvero ogni società è questa e non un’altra istituzione, che fa essere
questo e non un altro magma di significati immaginari, in questo e non
in un altro modo.
Ciò non toglie che psiche e società siano in un rapporto di
interdipendenza dell’una all’altra: infatti, da un lato, la creazione di
un mondo di cose esiste perché c’è follia/creatività della psiche,
dall’altro, è in virtù del fatto che siamo del tutto immersi nel
sociale-storico, che possiamo mirare al di là di ogni istituzione, ad
una verità altra da quella sancita ufficialmente.
All’interrogativo che verte sulla possibilità
di rinvenire una valida alternativa all’opposizione tra creatività della
psiche ed esigenze imperiose della realtà, tra attività psichica e
passivo adeguamento della psiche alla realtà sociale, tra mondo privato
e pubblico, tra patologia e normalità, Castoriadis risponde:
I due percorsi […] sono essenziali, ineliminabili, irriducibili,
indissociabili. Il primo, partendo dall’ideogenesi e dalla koinogenesi,
mostra il radicamento della cosa, della percezione, del mondo, della
logica, del pensiero, al tempo stesso nel magma rappresentativo della
psiche e nell’istituzione sociale-storico […]. E l’altro percorso
ritorna instancabilmente su tutti questi punti per interrogarli in un
altro modo […]; entro e attraverso le differenze e le alterità dei mondi
privati e dei mondi sociali-storici, esso tenta di mirare a un
significato ‘mondo’ e a un mondo, tenta di mettere alla prova la sua
istituzione e ogni istituzione data […].[24]
In altri termini, se da un lato – ripercorrendo
l’itinerario che dalla monade psichica ha condotto alla fabbricazione
dell’individuo sociale, e quello che vede l’istituirsi del sociale come
orizzonte comune, collettivo di riferimento – possiamo scorgere
l’immaginario come radice ultima di ciò che per noi, come soggetti
psichici o come individui sociali, e per la società in cui siamo
immersi, è indubitabile, vitale, irrinunciabile, perché dotato di senso;
dall’altro lato, proprio il riconoscimento del radicamento di ciò che è
presunto essere indubitabile nell’immaginario radicale apre uno spazio
di possibilità di una sua riconsiderazione, di una sua interrogazione e
di una sua messa in discussione perpetue.
6. L’eredità di Cornelius Castoriadis
Il contributo
fondamentale che la lezione propria di Castoriadis ha apportato
all’intero quadro del pensiero filosofico occidentale verte, in ultima
istanza, sulla necessità di guardare alla filosofia come a un fare
pensante o a un pensiero storico, come a una teoresi mai scissa dalla
prassi, che si commisuri all’istituzione sociale e che, allo stesso
tempo, ne sia l’interrogazione permanente, mai paga di uno sguardo che
si presuma fisso e definitivo sulle cose., sul mondo, sul significato di
ciò che ha valore, di ciò che è vitale e irrinunciabile.
Certamente vitale e irrinunciabile è, altresì, avere certezze e verità
come appigli sicuri che evitino il naufragio nel mare dell’a-sensato, di
ciò che è avvertito come rischio e pericolo. Ma altrettanto vitale e
irrinunciabile ha da essere la possibilità di sempre nuove aperture, di
sempre nuovi investimenti affettivo-cognitivi su valori, verità,
immagini altre, rinnovate o innovative rispetto a quelle oramai
consolidatesi. E ciò vale anche per l’ambito del pensiero filosofico.
Se fosse possibile determinare in modo esaustivo l’essere del mondo e
l’essere che noi siamo, la passione del conoscere si esaurirebbe nel
pieno possesso dell’oggetto o della cosa, sottratta ad ogni possibilità
di auto-alterazione e trasfigurazione di sé.
Perché ci sia conoscenza è necessario che almeno qualcosa dell’essere
sia conoscibile, poiché palesemente un soggetto, quale che sia, non
potrebbe mai conoscere nulla di un mondo assolutamente caotico. Ma è
necessario anche che l’essere non sia "trasparente" e neppure
conoscibile in modo esaustivo. [25]
Oggetto d’investimento affettivo del campo della conoscenza, deve
essere, in ultima istanza, un’idea di verità altra da quella impostaci
fino ad ora dalla filosofia tradizionale, un’idea di verità non come
oggetto bensì come oggetto/non-oggetto, fonte inesauribile del vero,
linfa vitale della passione del conoscere o del pensiero come Eros.
L’unico valore, che per Castoriadis deve rimanere immutato e deve essere
salvaguardato e investito come imperituro, è il confronto con l’Alterità,
sia essa rappresentata da società altre dalla propria, da individui
sociali o da soggetti psichici altri da quelli che noi siamo.
È in rapporto a questo valore che uomini e società sono chiamati a
trasfigurarsi in vista di un altrove migliore e ciò è realizzabile
grazie alla potenzialità immaginativa che ciascuno di essi serba in sé.
Presentificazione più evidente dell’insorgenza dell’Alterità,
l’immaginario sociale e l’immaginazione individuale costituiscono un
possesso che non può esaurirsi in se stesso, ma che si impone anche come
un compito e una promessa di mutamento e trasformazione.
Conversazione
di Sergio Benvenuto con Cornelius Castoriadis
Sergio Benvenuto
Cornelius Castoriadis
(1922-1997):
la interrogación permanente
Juan Manuel Vera
Reading
Cornelius Castoriadis: Philosophy, Politics, Autonomy (excerpt)
Let us
return now to politics, and start, so as to facilitate understanding,
with what is proteron pros hemas, first with respect to ourselves: the
individual. In what sense can an individual be autonomous? There are two
sides to this question, the internal and the external.
The
internal side: the nucleus of the individual is the psyche (the
Unconscious, the drives). Any idea of eliminating or "mastering" this
nucleus would be plainly ridiculous; that task is not only impossible,
it would amount to a murder of the human being. Also, at any given
moment, the individual carries with itself, in itself, a history which
cannot and should not be "eliminated," since the individual's very
reflectiveness and lucidity are the products of this history. The
autonomy of the individual consists in the instauration of an other
relationship between the reflective instance and the other psychical
instances as well as between the present and the history which made the
individual such as it is. This relationship makes it possible for the
individual to escape the enslavement of repetition, to look back upon
itself, to reflect on the reason for its thoughts and the motives of its
acts, guided by the elucidation of its desire and aiming at the truth.
This autonomy can effectively alter the behavior of the individual, as
we positively know. This means that the individual is no longer a pure
and passive product of its psyche and history and of the institution. In
other words, the formation of a reflective and deliberative instance,
that is, of true subjectivity, frees the radical imagination of the
singular human being as source of creation and alteration and allows
this being to attain an effective freedom. This freedom presupposes, of
course, the indeterminacy of the psychical world as well as its
permeability to meaning. But it also entails that the simply given
meaning has ceased to be a cause (which is also always the case in the
social-historical world) and that there is the effective possibility of
the choice of meaning not dictated in advance. In other words, once
formed, the reflective instance plays an active and not predetermined
role in the deployment and the formation of meaning, whatever its source
(be it the radical creative imagination of the singular being or the
reception of a socially created meaning). In turn, this presupposes
again a specific psychical mechanism: to be autonomous implies that one
has psychically invested freedom and the aiming at truth. If such were
not the case, one could not understand why Kant toiled over the
Critiques instead of having fun with something else. And this psychical
investment-"an empirical determination"-does not diminish in the least
the possible validity of the ideas in the Critiques, the deserved
admiration we feel toward the daring old man, the moral value of his
endeavor. Because it neglects all these considerations, the "freedom" of
the inherited philosophy is bound to remain a sheer fiction, a fleshless
phantom, a constructum void of interest fur uns Menschen, to use the
same phrase Kant obsessively repeats.
The external side of the question throws us into the deepest waters of
the social-historical ocean. I cannot be free alone; neither can I be
free in each and every type of society. Here again we encounter
philosophical self-delusion, exemplified this time by Descartes-though
he is far from alone in this respect-when he pretends that he can forget
he is sitting upon twenty-two centuries of interrogation and doubt and
that he lives in a society where, for centuries, Revelation as well as
naive faith by no means suffice any longer, since a "proof" of the
existence of God is henceforth required by those who think, even if they
believe.......
Cornelius Castoriadis
(1922-1997):
la interrogación
permanente
Juan Manuel Vera
La desaparición de Cornelius Castoriadis deja un vacío en el pensamiento
contemporáneo que sólo será apreciado en sus justos términos cuando se
profundice adecuadamente en sus aportaciones. No es exagerado afirmar
que ha sido uno de los intelectuales más capaces y creativos de la
segunda mitad del siglo XX y uno de los pocos con la audacia necesaria
para enfrentarse a las piedras angulares de nuestro ser social.
Su aventura intelectual resulta fascinante porque representa un genuino
proceso de liberación mental, de destrucción de mitos, de deconstrucción
del pensamiento heredado y de reconstrucción y replanteamiento de las
preguntas originarias de una acción y de un pensar liberadores........
Texto publicado en Iniciativa
Socialista número 48, marzo de 1998
http://caosmose.net/castoriadis/
CASTORIADIS ET L'IMAGINAIRE
Perspectives radicales sur la philosophie, le
politique, la psychanalyse et l'histoire
RÉSUMÉS :
Johann ARNASON : Autonomie, maîtrise et création: conflits et
métamorphoses de l'imaginaire moderne
L’analyse de l’imaginaire chez Castoriadis peut être lue comme une
approche nouvelle du conflit culturel entre les lumières et le
romantisme, et comme une esquisse de synthèse des thèmes critiques des
deux côtés. Le rapport avec l’imagination créatrice souligne la
dimension “romantique” de l’idée d’autonomie; en même temps, les
projections imaginaires de la maîtrise rationnelle distinguent la
logique de la domination des courants contestataires qui remontent aux
lumières. Mais “l’institution duale” de la quête de la maîtrise
rationnelle et du projet d’autonomie exige une analyse approfondie qui
mettrait l’accent sur les conflits des interprétations. Les
significations imaginaires de la maîtrise et de l’autonomie, ainsi que
leurs rapports mutuels, sont ouverts à de multiples interprétations qui
ont influencé les formations idéologiques et institutionnelles de la
modernité. Les métamorphoses du capitalisme moderne doivent être
comprises comme des combinaisons changeantes des deux significations,
plutôt que comme des expressions d’une poussée constante à la maîtrise;
plus généralement parlant, on ne peut pas comprendre les vicissitudes du
libéralisme — y compris sa remontée récente — sans tenir compte de sa
capacité de développer et d’imposer des interprétations de l’autonomie.
Fabio
CIARAMELLI : La question de la signification entre création et
interprétation
Ce qui rend la vie humaine et qui, par là même, assure la médiation
originaire entre le psychique et le social-historique (contrairement au
discours qui domine aujourd'hui sur la soi-disant "biopolitique", visant
d'une manière incohérente à une relation directe et immédiate entre "bios"
et "polis"), c'est l'institution. Castoriadis a insisté à maintes
reprise sur la source radicalement imaginaire de celle-ci, à savoir du
symbolique. Cela signifie que le domaine de la signification ne relève
pas de l'ordre de l'interprétation (présupposant forcément un sens
prédonné, se livrant progressivement au regard herméneutique), mais bel
et bien de l'ordre de la création. Ma contribution s'attachera à
développer les implications philosophiques de cette préséance
ontologique de la création collective des significations par rapport à
l'ordre dérivé de l'interprétation.
Olivier
FRESSARD : Puissance de l'imaginaire: perspectives pratiques
" Institution imaginaire de la société " signifie que chaque société
vient à l’existence par la création ex nihilod’un monde social propre
qui est l’incarnation d’un " magma de significations imaginaires
sociales ".
Castoriadis propose ainsi une théorie où l’imaginaire acquiert une
puissance de création proprement démiurgique. Ce pouvoir de faire être
des mondes radicalement autres est ipso factola source de la clôture
culturelle de chaque société.
Cette conception, pour laquelle les significations sont irréductibles à
l’explication causale, met l’accent pour la compréhension de l’autre sur
la cohérence interne des totalités singulières et sur les ruptures
historiques.
On s’interrogera ici, en particulier, sur les conséquences pratiques de
cette thèse pour l’action orientée vers autrui, plus précisément pour
les relations entre les sociétés dès lors que celles-ci sont réputées
être radicalement autres.
Andreas KALYVAS
: Hétéronomie, aliénation, idéologie: Castoriadis et la question de
domination
Le point central de l’œuvre de Castoriadis est le concept d'autonomie.
On ne saurait contester l’importance de sa redécouverte de l’autonomie ;
mais il manque à sa compréhension de la politique et de la démocratie
une élucidation de l’hétéronomie qui ait la même force. Ce manque
affaiblit la radicalité de son projet politique de trois façons
intimement liées. Premièrement, l’approche théorique de Castoriadis ne
prend pas pleinement en compte les formes de domination et les relations
asymétriques de pouvoir. Deuxièmement, l’effet critique de ses analyses
du capitalisme, du libéralisme et de la représentation politique dans l’Etat
moderne reste incomplet dans la mesure où elles minimisent le rôle des
structures matérielles d’oppression. Enfin, le dépassement de l’hétéronomie
semble être dans son approche essentiellement une question de perception,
d’éducation et d’imagination éclairée, plutôt qu’un problème d’élimination
de relations concrètes, économiques et socio-politiques, d’assujettissement
et d’exploitation. Ma présentation se conclura par une tentative de
reconstruction utilisant les concepts et les arguments de Castoriadis
pour développer à travers son approche théorique une notion de l’hétéronomie
qui intégrera les fonctions coercitives de l’Etat libéral et du marché
capitaliste...
Philippe
RAYNAUD : Castoriadis et l'héritage grec
Dans les débats contemporains sur les rapports entre "Anciens et
Modernes", Castoriadis occupe une place singulière ; il est profondément
" grec " par sa manière d’affirmer le caractère "architectonique" de la
politique et par son affirmation de l’autonomie de la philosophie à l’égard
du "nomos", mais il ne s’inscrit dans aucune des deux traditions
dominantes chez ceux qui plaident pour le "retour aux Anciens": il
insiste sur les divisions de la philosophiegrecque et sur le conflit
entre Platon et Athènes, il ne fait pas de la Cité une " belle totalité
". On s’attachera à analyser le rapport original de Castoriadis à la
tradition grecque, en insistant sur sa vision des rapports — et du
conflit — entre Platon et Aristote.
Gérassimos
STEPHANATOS : Repenser la psyché comme imagination radicale
À partir de la conception freudienne et l'apport "antinomique" de Freud
à la question de l'imagination, l'Einbildung, Castoriadis thèmatise l'élément
imaginaire constituant de la psyché. Sa définition de la psyché comme
imagination radicale, c'est-à-dire essentiellement comme émergence de
représentations ou flux représentatif/affectif/intentionnel non soumis à
la déterminité, implique des conséquences ontologiques, logiques,
métapsychologiques, mais aussi une redéfinition de la psychanalyse comme
activité pratico-poétique et une nouvelle conception du sujet.
Nous insisterons sur l'apport de Castoriadis à la psychanalyse, et plus
précisement à sa théorie de la représentation et de la fantasmatisation
qui rencontre, à notre sens, celle de l'activité représentative
pictographique chez Piera Aulagnier. Nous envisagerons également la
relation du "Je" avec des significations "imaginaires sociales", dans le
cadre de sa théorisation du processus de la socialisation nécessaire de
la monade psychique.
Fernando
URRIBARRI : Les carrefours de la sublimation: de la socialisation à
l'autonomie
La notion freudienne de sublimation, centrale dans la pensée de
Cornelius Castoriadis, est reprise et re-élaborée tout au long de son
œuvre d’une façon très originale mais pas très systématique. Dans le
chapitre VI de L'Institution Imaginaire de la société la notion de
sublimation est replacée et modifiée à travers sa double articulation
avec l'imagination radicale de la psyché et le processus de
socialisation. Par conséquent certaines dimensions fondamentales du
processus sublimatoire sont revisitées méta-psychologiquement : son
objet — défini comme "signification imaginaire sociale"— sa topique,
son économie etc. Dans son œuvre ultérieure la notion de sublimation
sera enrichie, directement et indirectement, par le rôle que
Castoriadis lui confère dans sa théorisation du sujet humain, notamment
dans son rapport avec la passion, la réflexion et la subjectivité
autonome. Je voudrais donc d'abord présenter et argumenter l'idée selon
laquelle il y a, chez Castoriadis, une conception élargie de la
sublimation, que j'essaierai d'esquisser et d'articuler
méta-psychologiquement. Puis, je discuterai les conséquences décisives
de cette conception sur l'élucidation de la question de la créativité et
l'autonomie individuelles.
Harald WOLF :
Renouvellement ou crise de l'imaginaire capitaliste ?
Cette contribution met en question l’imaginaire capitaliste : son noyau
chez Castoriadis — maîtrise (pseudo)rationnelle, organisation
bureaucratique — et ses métamorphoses contemporains. On a parlé d’un "nouvel
esprit du capitalisme“ (Boltanski/Chiapello) : organisation en réseau
des projets, autonomie relative du travail. Ces mutations de l’idéologie
managériale et le développement correspondant de l’institution de l’organisation
et du travail signifient-ils un véritable renouvellement de l’imaginaire
capitaliste ? Ou bien ces changements, avec leurs contradictions et
leurs limites, sont-ils, au contraire, l’indice d’une crise profonde de
la capacité d’innovation et de mobilisation des significations
imaginaires sociales centrales du capitalisme ?
Cornelius Castoriadis
Juan Manuel Vera
Biblioteca filosófica, Ediciones del Orto
Bibliografia delle traduzioni italiane degli
scritti di e su Cornelius Castoriadis
Bibliographia delle
traduzioni italiane degli scritti di Cornelius Castoriadis
(Italian Bibliography of Writings by Cornelius Castoriadis)
IT1968A La Comune di Parigi del 1968 (= FR1968B La Brèche). Trad. ## ##.
Milano: Mondadori, 1968. ##pp.
IT1971A "Sul contenuto del socialismo" (= FR1957C "Sur le contenu du
socialisme, II"). Trad. ##. Socialisme ou Barbarie. Le radici storiche
della nuova sinistra. Antologia a cura di Mario Baccianini e Angelo
Tartarini. Parma: Guanda, 1971: 53-122.
IT1971B "Capitalismo moderno e rivoluzione" (= FR1960B / FR1961B /
FR1961D "Le mouvement révolutionnaire sous le capitalisme moderne").
Trad. ##. Ibid.: pp.123-224.
IT1971C "Proletariato e organizzazione" (trad. parz. di FR1959D "Prolétariat
et organisation (suite et fin)"). Trad. ##. Ibid.: pp. 251-279.
IT1971D "Risposta al compagno Pannekoek". Trad. ##. Ibid.: pp 294-300.
IT1975A "La burocrazia yugoslava" (trad. parz. di FR1950A "La
bureaucratie yugoslave" avec G. Dupont). Trad. Bruno Bongiovanni.
L'antistalinismo di sinistra, a cura di B. Bongiovanni. Milano:
Feltrinelli, 1975: pp. 326-334.
IT1978A La società burocratica. I rapporti di produzione in Russia (=
FR1973A La société bureaucratique I). Trad. parz. di Giovanni Ferrara
degli Uberti. Prefazione di Massimo L. Salvadori. Milano: SugarCo, 1978.
239 pp.
IT1979A La rivoluzione contro la burocrazia. La società burocratica vol.
II (= FR1973B La société burocratique II). Trad. parz. di Gabriele
Ranzato. Milano: SugarCo, 1979. 158 pp.
IT1979B "Socialismo burocratico. Intervista a Castoriadis". Trad. di
Andrea Chersi. Volontà, marzo-aprile 1979: pp.97-102.
IT1982A "U.R.S.S.: la società militare" (brani tratti da FR1981B Devant
la guerre). Trad. di Fausta Bizozzero. Volontà, n.1/1982: pp.18-42.
IT1984A "L'istituzione immaginaria della società" (brani tratti da
FR1964D / FR1964E / FR1964F / FR1965A / FR1965B "Marxisme et théorie
révolutionnaire" e da FR1975AL'Institution imaginaire de la société).
Trad. di Tiziana Ferrero. Volontà, n.1/1984: pp.58-86.
IT1985A "Psicoanalisi: natura rivoluzionaria e pratica
conservatrice"(brani tratti da FR1978ALes Carrefours du labyrinthe e da
FR1975A L'Institution imaginaire de la société). Trad. di Luciano Lanza.
Volontà, n.2/1985: pp. 71-78.
IT1986A "La questione della storia e il movimento operaio" (= trad. parz.
di = FR1974A3 "La question de l'histoire du mouvement ouvrier").Trad.
##. Classe, nuova serie, n.1/1986: pp.105-126.
IT1987A "Il razzismo e l'istituzione immaginaria della società" (=
FR1987F "Réflexions sur le racisme"). Trad. non firmata [= pas signée].
Micromega, n.2/1987: pp. 151-162. Vedi IT1998A8 .
IT1987B "Così pensò il Sessantotto" (= FR1986D "Les mouvements des
années soixante"). Trad. non firmata [=pas signée]. Micromega, n.4/1987:
pp.131-138.
IT1987C Oltre la pace: saggi di critica al complesso politico militare/
Cornelius Castoriadis[et al.]; a cura di F. Magni e S. Vaccaro - Milano,
1987: F. Angeli. 282 pp.
IT1988A Gli incroci del labirinto (= FR1978A Les carrefours du
labyrinthe). Trad. di Maria Gloria Bicocchi e Fortunato Lepore. Firenze:
Hopeful Monster, 1988. 311 pp.
IT1988B "Physis, creazione, autonomia" (= FR1997A4 "Phusis, création,
autonomie". Fait et à faire). Trad. ##. Physis: abitare la terra. Ed. a
cura di Mauro Ceruti e E.Laszlo. Milano: Feltrinelli, 1988. pp.42-50.
IT1989A "Weber rivisitato: individuo, società, razionalità, storia" (=
FR1988H "Individu, société, rationalité, histoire"). Trad. di Gianfranco
Gabetta. Micromega, n.1/1989, pp. 107-132.
Vedi IT1998A4 .
IT1989B "Potere, politica, autonomia" (= FR1988G "Pouvoir, politique,autonomie").
Trad. di Fabio Ciaramelli. Micromega, n.5/1989, pp. 129-151. Trad. di
Ceciclia Gallotti. Volontà, n.4/1989, pp. 59-89.
IT1990A "L'idea di rivoluzione ha ancora senso?" (= FR1989D "L'idée de
révolution"). Trad. di Gianfranco Gabetta. Micromega, n.1/1990, pp.190-202.
IT1990B "La fine della filosofia?". Trad. di Grazia Farina. Micromega, n.3/1990:
pp.193-209.
IT1990C "L'immaginario economico" (brani tratti da FR1975A L'Institution
imaginaire de la société e da FR1986B Domaines de l'homme: Les
carrefours du labyrinthe II). Trad. di Donatella Zazzi.Volontà, n.2/1990:
pp.25-45.
IT1992A "Logica del magma" (= FR1983G "La logique des magmas et la
question de l'autonomie"). Trad. di Donatella Zazzi. Volontà, n.1/1992,
pp.57-88.
IT1992B "Gli ultimi fuochi del capitalismo. Quale futuro per la
democrazia? Parla Castoriadis". Intervista di Maurizio Blondet.
Avvenire, 26-2-1992, Terzapagina, pp.15.
IT1993A (= IT1998A9 ) "L'impossibile tecnocrazia" (= FR1987D "Voie sans
issue?"). Trad. di Daniela Socrate. Democrazia e diritto, n.3/1993: pp.3-27.
IT1993B "Passione e conoscenza" (= FR1992D "Passion et connaissance").
Trad. di Maria Chiara Nielsen. La passione del conoscere. Ediz. a cura
di Lorena Preta. Roma-Bari: Laterza, 1993: pp. 89-111.
IT1994A "Il caso Atene" ( =FR1993H "La démocratie athénienne: fausses et
vraies questions"). Trad. di Guido Lagomarsino. Volontà, n.4/1994: pp.137-149.
IT1995A L'istituzione immaginaria della società, parte seconda (=
FR1975A2 "L'imaginaire social et l'institution" in L'Institution
imaginaire de la société). Trad. di Fabio Ciaramelli e Fabrizio Nicolini.
Ediz. a cura di Fabio Ciaramelli. Introduzione di Pietro Barcellona.
Torino: Bollati Boringhieri, 1995. I-XXIX; 289 pp.
IT1995B "La creazione del tempo" (= FR1990C4 "Temps et création"). Trad.
di Guido Lagomarsino. Volontà, n.1/1995: pp.9-32.
IT1995C "La cultura in una società democratica" (= FR1994B "La culture
dans une société démocratique"). Trad. di Fabio Ciaramelli. Micromega, n.2/1995:
pp.182-204.
IT1996A "Logica, immaginazione, riflessione". Trad. di Carlo Traversa.
L'inconscio e la scienza, Roma: Borla, 1996. pp.15-47.
IT1997A "Il vero padre del totalitarismo si chiama Lenin" (trad. parz.
di FR1990F "L'effondrement du marxisme-léninisme" Le Monde, 25 avril
1990: 2). Trad. di Giuliano Capecelatro.L'Unità, 28-12-1997, L'Unità 2 -
Le idee, pag.4.
IT1998A L'enigma del soggetto. L'immaginario e le istituzioni. Trad. di
Riccardo Currado, a cura di Fabio Ciaramelli. Insieme con una
Postfazione di Fabio Ciaramelli ("La creazione dell'autonomia e i suoi
presupposti"). Bari: Dedalo, 1998.
IT1998A1: "Istituzione della società e religione" (= FR1982H "Institution
de la société et religion", DH: 364-84): 9-30.
IT1998A2: "L'istituzione e l'immaginario" (= FR1965A / FR1965B "L'institution
et l'imaginaire: premier abord", IIS: 159-230): 31-96.
IT1998A3: "Lo stato del soggetto oggi" (= FR1986G "L'état du sujet
aujourd'hui", MM: 189-225): 97-132.
IT1998A4: "Individuo, Società, Razionalità, Storia" (= FR1988H "Individu,
société, rationalite', histoire", MM: 39-69): 133-164. Vedi IT1989A .
IT1998A5: "Il progetto dell'autonomia" (= FR1965A "Autonomie et
aliénation", IIS: 139-57): 165-180.
IT1998A6: "La polis greca e la creazione della democrazia" (= FR1986B11
"La polisgrecque et la création de la démocratie", DH: 261-306):
181-224.
IT1998A7: "Natura e valore dell'uguaglianza" (= FR1982A "Nature et
valeur de l'égalité", DH: 307-24): 225-44.
IT1998A8: "Riflessioni sul razzismo" (= FR1987F "Réflexions sur le
racisme", MM: 25-38): 245-258. Vedi IT1987A .
IT1998A9 (= IT1993A ): "L'impossibile tecnocrazia" (= FR1987D "Voie sans
issue?", MM: 71-100): 259-288. Trad. di Daniela Socrate.
IT1998B "L'individuo privatizzato" (= FR1998C "De l'autonomie en
politique. L'individu privatisé") Trad. di P.M.. Le Monde diplomatique,
Febbraio 1998: pag. 23.
IT1998C "Fermare l'insignificanza per ridare senso alla politica" (=
FR1998A Post-Scriptum sur l'insignifiance. Entretiens avec Daniel Mermet
[novembre 1996] ). Trad. di P.M.. Le Monde diplomatique, Settembre 1998:
pp. 26-27.
IT1999A "Quel bipede che inventò la società" (tratto da FR1997A5 "Imagination,
imaginaire e réflexion", FAF: 227-81). Trad. di Grazia Regoli.
Libertaria, n.1/1999: pp. 104-117.
IT1999B "Antropogonia in Eschilo e autocreazione dell'uomo in Sofocle"
(= FR1999C3 "Anthropogonie chez Eschyle et autocréation de l'homme chez
Sophocle"). Trad. Raffaele Vitiello. Micromega, n.4/1999: pp.235-255.
IT2001A Cornelius Castoriadis, La rivoluzione democratica. Teoria e
progetto dell'autogoverno. Trad. Grazia Regoli, a cura di Fabio
Ciaramelli. Milano, Eleuthera 2001. 208 pp. Introduzione di Fabio
Ciaramelli ("Lo spazio simbolico della democrazia"), pp. 7-29.
IT2001A1 "L'istituzione della società e le istituzioni sociali" (=
FR1986C* "Institution première de la société et institutions secondes"),
pp.35-48.
IT2001A2 "Potere, politica, autonomia" (= FR1988G* "Pouvoir, politique
autonomie"), pp. 49-78.
IT2001A3 "Immaginario e immaginazione al bivio" (= FR1999C5 "Imaginaire
et imagination au carrefour"), pp. 79-101.
IT2001A4 "Psicoanalisi e politica" (= FR1989B* "Psychanalyse et
politique"), pp. 103-117.
IT2001A5 "Quale democrazia?" (= FR1999C7 "Quelle démocratie?"), pp. 119-
157.
IT2001A6 "Eredità e rivoluzione" (= FR1999C6* "Héritage et révolution"),
pp. 159-175.
IT2001A7 "La ´razionalitઠdel capitalismo" (= FR1997D "La ´rationalitéª
du capitalisme"), pp. 177- 206.
Bibliografia
italiana degli scritti su Cornelius Castoriadis
(Italian Bibliography of writings about Castoriadis)
IT1983a Fabio Ciaramelli, "Una critica libertaria al marxismo: C.
Castoriadis". Il tetto XX(1983): pp.601-621.
IT1987a Fabio Ciaramelli, "´Socialisme ou Barbarieª e la questione
sovietica". Mondoperaio, gennaio 1987: pp.100-106.
IT1987b Jürgen Habermas, Discorso filosofico sulla modernità. Trad. di
E. Agazzi. Roma-Bari: Laterza, 1987: pp. 327-335.
IT1990a Fabio Ciaramelli, "Castoriadis e l'istituzione immaginaria
della società". Paradigmi(Fasano, Schena Editore) VIII (1990), n.24:
pp.521-548.
IT1990b Attilio Mangano, "Castoriadis e il marxismo" in Giovanni
Busino (a cura di), Autonomie et auto-transormation de la société. La
philosophie militante de Cornelius Castoriadis, Genève: Droz, 1990, pp.59-67.
IT1993a Fabio Ciaramelli, "Il problema del senso e il rapporto tra
psiche e società in Castoriadis" in Democrazia e diritto, XXXIII
(1993), n.4: pp.105-122.
IT1993b Richard Rorty, "Unger, Castoriadis e l'immaginazione del
futuro nazionale" in Scritti filosofici, a cura di Aldo G. Gargani,
voll.2, Roma-Bari: Sagittari Laterza, 1993: vol. 2, pp.239-256.
IT1995a Pietro Barcellona, "Introduzione" a L'istituzione immaginaria
della società, Torino: Bollati Boringhieri, 1995: pp. VII-XL. Vedi
IT1995A.
IT1997a1 Francesca Borrelli, "Il potere dell'immaginario". Il
Manifesto, 28-12-1997, Ricordi, pag.25.
IT1997a2 "La militanza critica dalla politica alla psicoanalisi". Il
Manifesto, 28-12-1997, Ricordi, pag.25.
IT1997b1 Giuseppe Cantarano, "E' morto Cornelius Castoriadis. Con lui
l'´immaginarioª divenne storia", L'Unità, 28-12-1997, l'Unità 2 - Le
idee, pag. 4.
IT1997b2 "Una battaglia appassionata contro la barbarie". L'Unità,
28-12-1997, L'Unità2 - Le idee, pag. 4.
IT1997c Carlo Donati, "La morte di Castoriadis. Da Totzkij a Freud
contro il mito URSS", La Nazione, 28-12-1997, Cultura, pag. 20.
IT1997d Tullio Pollini, "Addio Castoriadis nemico storico di ogni
stalinismo", Il Messaggero, 28-12-1997, Cultura & Spettacoli, pag. 17.
IT1997e Michele Rossena, "Addio Castoriadis, psico-filosofo", Il
Mattino, 28-12-1997, Cultura e Spettacoli, pag.14.
IT1997f Gianni Vattimo, "Castoriadis, l'immaginazione madre della
democrazia", La Stampa, 28-12-1997, Società e Cultura, pag.21.
IT1997g Edoardo Vigna, "Castoriadis, un filosofo contro la barbarie",
Corriere della Sera, 28-12-1997, Terza Pagina, pag. 29.
IT1997h Franco Volpi, "Il filosofo che sfidò il Cremlino", La
Repubblica, 28-12-1997, Cultura, pag. 34.
IT1998a Fabio Ciaramelli, "La creazione dell'autonomia e i suoi
presupposti", Postfazione a C. Castoriadis, L'enigma del soggetto.
L'immaginario e le istituzioni, trad. di R. Currado, revis. a cura di
F. Ciaramelli, Bari: Dedalo, 1998: pp.289-309. VEDI IT1998A .
IT1999a Fabio Ciaramelli, "L'immaginario libertario in Castoriadis".
Libertaria, n.1/1999: pp.90-103.
IT1999b Paul Berman, "Cornelius e l'eresia permanente". Micromega, n.4/1999:
pp.256-279.
IT2000a Robert Redeker, "L'immaginario radicale". Trad. ##. Le Monde
diplomatique, giugno 2000: p. 27.
IT2001a Fabio Ciaramelli, "Il logos dell'autonomia. A partire da un
convegno su Castoriadis", in Filosofia e questioni pubbliche, vol. VI
(2001), n. 1, pp. 269-279.
31 x 2001
--------------
Cornelius
Castoriadis
Freud e l'origine della società
.....Credo che chiunque, oggi, conosca il mito
fabbricato da Freud per spiegare l'origine della società; e questo
mito, come del resto tutta la ricerca di Freud, sono molto strane.
Innanzitutto, perché Freud si pone il problema dell'origine della
società unicamente come un problema negativo, cioè come il problema
dell'origine delle due proibizioni maggiori: la proibizione
dell'incesto, e la proibizione dell'omicidio intra-tribale. Non
dell'omicidio in generale, perché da nessuna parte mai l'omicidio è
proibito in generale. Se uccidete i nemici dell'Italia o della
Francia, avete ragione, fate bene, e vi danno una decorazione. Ma non
bisogna uccidere all'interno, potete uccidete all'interno solo se
siete un boia, per esempio, o se siete un poliziotto nell'esercizio
delle sue funzioni, là allora avete il diritto di uccidere. Ma Freud
non vede che il problema dell'origine della società non è il problema
della creazione delle due proibizioni soltanto; è il problema della
creazione di istituzioni positive: la creazione del linguaggio, la
creazione di norme del comportamento, la creazione delle religioni,
dei significati, ecc. .....
Agora International Website
Livres et revue (abréviations)
(Books and Journal Abbreviations)
- CL (
=FR1978A* ) Les
Carrefours du labyrinthe. Paris: Éditions du Seuil, 1978. 318pp.
- CMR 1 (
=FR1979A** ) Capitalisme
moderne et révolution. Tome 1: L'impérialisme et la guerre.
Paris: Union Générale d'Éditions, 1979. 443pp.
- CMR 2 (
=FR1979B** ) Capitalisme
moderne et révolution. Tome 2: Le mouvement révolutionnaire
sous le capitalisme moderne. Paris: Union Générale d'Éditions,
1979. 318pp.
- CS (
=FR1979D** ) Le Contenu
du socialisme. Paris: Union Générale d'Éditions, 1979. 441pp.
- D (
=FR1999A ) Dialogue.
La Tour d'Aigues: Éditions de l'Aube, 1998. 112pp.
- DEA (
=FR1981A** ) De
l'écologie à l'autonomie. Avec Daniel Cohn-Bendit et le public de
Louvain-la-Neuve. Paris: Éditions du Seuil, 1981. 126pp.
- DG (
=FR1981B** ) Devant la
guerre. Tome 1: Les Réalités, 1e éd. Paris: Librairie
Arthème Fayard, 1982. 285pp. 2e éd. revue et corrigée, 1983. 317pp.
- DH (
=FR1986B** ) Domaines de
l'homme: Les carrefours du labyrinthe II. Paris: Éditions du
Seuil, 1986. 460pp.
- EMO 1 (
=FR1974A** ) L'Expérience
du mouvement ouvrier. Tome 1: Comment lutter. Paris:
Union Générale d'Éditions, 1974. 445pp.
- EMO 2 (
=FR1974C** ) L'Expérience
du mouvement ouvrier. Tome 2: Prolétariat et organisation.
Paris: Union Générale d'Éditions, 1974. 445pp.
- FAF (
=FR1997A** ) Fait et à
faire. Les carrefours du labyrinthe V. Paris: Éditions du Seuil,
1997. 284pp.
- FP (
=FR1999C** ) Figures du
pensable. Les carrefours du labyrinthe VI. Paris: Éditions du
Seuil, 1999. 308pp.
- IIS (
=FR1975A* ) L'Institution
imaginaire de la société. Paris: Éditions du Seuil, 1975. 503pp.
- M68 (
=FR1968B** ) Edgar Morin,
Claude Lefort et Jean-Marc Coudray. Mai 68: la brèche. Premières
réflexions sur les événements. Paris: Librairie Arthème Fayard,
1968. 142pp.
- M68/VAA (
=FR1988B** ) Edgar Morin,
Claude Lefort et Cornelius Castoriadis. Mai 68: la brèche
suivi de Vingt Ans après. Paris: Éditions Complexe, 1988.
212pp.
- MI (
=FR1996A** ) La Montée
de l'insignifiance. Les carrefours du labyrinthe IV. Paris:
Éditions du Seuil, 1996. 245pp.
- MM (
=FR1990C** ) Le Monde
morcelé. Les carrefours du labyrinthe III. Paris: Éditions du
Seuil, 1990. 281pp.
- P-SI (
=FR1998A ) Post-Scriptum
sur l'insignifiance. Entretiens avec Daniel Mermet (novembre
1996). La Tour d'Aigues: Éditions de l'Aube, 1998. 37pp.
- SB 1 (
=FR1973A** ) La Société
bureaucratique. Tome 1: Les rapports de production en Russie.
Paris: Union Générale d'Éditions, 1973. 317pp.
- SB 2 (
=FR1973B** ) La Société
bureaucratique. Tome 2: La révolution contre la bureaucratie.
Paris: Union Générale d'Éditions, 1973. 441pp.
- SB(n.é.) (
=FR1990B** ) La Société
bureaucratique (nouvelle édition). Paris: Christian Bourgois
Éditeur, 1990. 492pp.
- SF (
=FR1979E* ) La Société
française. Paris: Union Générale d'Éditions, 1979. 315pp.
- S. ou B. Socialisme ou
Barbarie. Organe de Critique et d'orientation révolutionnaire.
Paris. 1949-1965.
- SPP (
=FR1999B ) Sur Le
Politique de Platon. Avec: "Préface. Castoriadis et Le
Politique". Pierre Vidal-Naquet: 7-13. Et avec: "Présentation.
'La pensée vivante au travail'". Pascal Vernay: 15-19. Paris: Éditions
du Seuil, 1999. 199pp.
- SV (=
FR2002A ) Sujet et
vérité dans le monde social-historique. Séminaires 1986-1987.
La Création humaine, 1. Texte établi, présenté et annoté par
Enrique Escobar et Pascal Vernay. Paris: Éditions du Seuil, 2002.
496pp.
Écrits de Cornelius Castoriadis en
français
(Writings of Cornelius Castoriadis in French)
- FR1946A*
Pierre Chaulieu. "Sur le régime et contre la défense de l'URSS".
Bulletin Intérieur(du Parti Communiste Internationaliste), 31
(numéro spécial ["août 1946"]): 3-5.
- SB 1: 63-72.
- SB(n.é.): 57-64.
- FR1947A*
Pierre Chaulieu. "Le problème de l'URSS et la possibilité d'une
troisième solution historique". L'URSS au lendemain de la guerre
et la politique des Partis communistes. Matériel de discussion
préparatoire au [IIe] Congrès mondial de la IVe Internationale.
Tome 3 ("février 1947"): 26-30.
- SB 1: 73-89.
- SB(n.é.): 65-77.
- FR1947B
Anon. "Résolution sur la question de l'URSS et du stalinisme mondial.
Présentée à la Conférence nationale du P.C.I. par Chaulieu, Marchesin,
Montal et Robert". Bulletin intérieur (du Parti Communiste
Internationaliste), 41 (août 1947): 25-33.
- "Sur la question de l'URSS et du
stalinisme mondial". SB 1: 91-100, sans le chapitre 6.
- La tendance Chaulieu-Montal du
PCI français, et Antony du groupe Octobre d'Indochine. " L'URSS et
le stalinisme mondial. Résolution soumise au congrès mondial" (version
partielle de FR1947B).Les Congrès de la IVe Internationale (manifestes,
thèses, résolutions). Tome 3: Bouleversements et crises de
l'après-guerre (1946-1950). Paris: La Brèche-PEC, 1988: 211-##.
- "Sur la question de l'URSS et du
stalinisme mondial". SB(n.é.): 78-85, sans le chapitre 6.
-
http://www.marxists.org/francais/4int/postwar/1947/08/chaulieu_194708.htm.
- FR1947C**
Chaulieu, Marchesin, Mercier, Montal et Robert. "La crise du
capitalisme mondial et l'intervention du parti dans les luttes" ("Projet
de rapport pour le IVe Congrès du Parti Communiste Internationaliste...rédigé
par" Castoriadis). Bulletin intérieur (du Parti Communiste
Internationaliste), 42 (octobre 1947). 50pp.
- CMR 1: 15-116, avec les
notes a à n, ibid.: 116-118.
- FR1947D
Pierre Chaulieu et Montal. "La situation française et la politique du
P.C.I." (avril 1947). Bulletin intérieur (du Parti Communiste
Internationaliste), 42 (octobre 1947). 24pp.
- SF: 15-51 ("partie
finale" du FR1947C).
- FR1948A
Anon. "La situation du prolétariat et les tâches des révolutionnaires.
Projet de résolution politique soumis à la discussion pour le Congrès
mondial par la tendance Chaulieu-Montal" ("Daté du 16 mars 1948, ce
texte a été diffusé, hors Bulletin intérieur, dans le P.C.I.
et parmi les délégués au 'IIe Congrès mondial' de la IVe
Internationale....Élaboré en étroite collaboration avec Claude Lefort").
8pp.
- "La situation du prolétariat et
les tâches des révolutionnaires". CMR 1: 119-37.
- FR1948B
Anon. "Rapport politique pour le Ve Congrès, présenté par les
camarades Chaulieu, Fabre, Marc, Marchesin, Mercier, Montal, Paget,
Seurel, Tève" ("Rédigé par [Castoriadis à la fin du] printemps 1948").
Bulletin intérieur, 53 (pas de mois indiqué, 1948). 28pp.
- "Rapport politique pour le Ve
Congrès du P.C.I.". CMR 1: 139-216, avec les notes a
à f, ibid.: 216.
- FR1948C
"Présentée par Chaulieu (France) et Bergson [Grace Lee (Boggs)] (États-Unis)".
"Résolution sur les tâches et la construction de la IVe Internationale".
Les Congrès de la IVe Internationale (manifestes, thèses, résolutions).
Tome 3: Bouleversements et crises de l'après-guerre (1946-1950).
Paris: La Brèche-PEC, 1988: 127-30.
- FR1948D
Bergson [Grace Lee (Boggs)] et Chaulieu. "Motion sur le Programme de
transition en ce qui concerne le stalinisme". Les Congrès de la
IVe Internationale (manifestes, thèses, résolutions). Tome 3:
Bouleversements et crises de l'après-guerre (1946-1950). Paris:
La Brèche-PEC, 1988: 152-54.
- FR1948E
Bergson [Grace Lee (Boggs)] et Chaulieu. "Résolution sur la question
russe". Les Congrès de la IVe Internationale (manifestes, thèses,
résolutions). Tome 3: Bouleversements et crises de l'après-guerre
(1946-1950). Paris: La Brèche-PEC, 1988: 209-11.
- FR1948F
Munis, Chaulieu, Gallienne, Antony, Pedro et Armstrong. "Motion et
résolution préalables". Les Congrès de la IVe Internationale (manifestes,
thèses, résolutions). Tome 3: Bouleversements et crises de l'après-guerre
(1946-1950). Paris: La Brèche-PEC, 1988: 309-12; avec Déclaration,
ibid.: 312-13.
- FR1949A*
Anon. "Présentation". S. ou B., 1 (mars-avril 1949): 1-6.
- SB 1: 131-37, avec la
note a, ibid.: 137.
- SB(n.é.): 106-10, avec
la note a, ibid.: 110.
- FR1949B*
Anon. "Socialisme ou Barbarie". S. ou B., 1 (mars-avril
1949): 7-46.
- SB 1: 139-83, avec
Postface à Socialisme ou Barbarie(1972), ibid.: 184 (voir
FR1973A6*
).
- SB(n.é.): 111-43, avec
Postface à Socialisme ou Barbarie (1972), ibid.: 144 (voir
FR1973A6*
).
- FR1949C
Anon. "Lettre ouverte aux militants du PCI et de la 'IVe
Internationale'" (Paris, le 28 février 1949; "Texte écrit en
collaboration avec Claude Lefort"). S. ou B., 1 (mars-avril
1949): 91-101, avec une Note, ibid.: 90.
- SB 1: 187-204 avec une,
Note, ibid.: 185-86.
- SB(n.é.): 146-58, avec
une Note, ibid.: 145-46.
- FR1949D
Chaulieu, Marc, Seurel, Valois. "Rectification" (Paris, le 26 février
1949). S. ou B., 1 (mars-avril 1949): 102-104.
- FR1949E
Pierre Chaulieu. "Les bouches inutiles" (28 février 1949) S. ou B.,
1 (mars-avril 1949): 104-11. (Voir
FR1949a
.)
- FR1949F*
Pierre Chaulieu. "Les rapports de production en Russie". S. ou B.,
2 (mai-juin 1949): 1-66.
- SB 1: 205-81, avec
Postface aux Rapports de production en Russie(1972), ibid.:
282-83 (voir
FR1973A7*
).
- SB(n.é.): 159-214, avec
Postface aux Rapports de production en Russie (1972), ibid.:
215-16 (voir
FR1973A7*
).
- FR1949G
Anon. "La vie de notre groupe". S. ou B., 2 (mai-juin 1949):
95-99.
- EMO 1: 163-72, dans "Postface
au Parti révolutionnaire et à La direction
prolétarienne", ibid.: 163-78 (voir
FR1974A4**
; voir aussi FR1949H, FR1949I,
FR1952C
ET
FR1952D
).
- FR1949H
Anon. "Le parti révolutionnaire (résolution)". S. ou B., 2 (mai-juin
1949): 99-107.
- "Le parti révolutionnaire".
EMO 1: 121-43, avec "Postface au Parti révolutionnaire
et à La direction prolétarienne", ibid.: 163-78 (voir
FR1974A4** ; voir aussi
FR1949G, FR1949I,
FR1952C ET
FR1952D ).
- FR1949I
Anon. "Résolution statutaire". S. ou B., 2 (mai-juin 1949):
107-108.
- EMO 1: 173-77, dans "Postface
au Parti révolutionnaire et à La direction
prolétarienne", ibid.: 163-78 (voir
FR1974A4**
; voir aussi FR1949G, FR1949H,
FR1952C
ET
FR1952D
).
- FR1949J
Anon. "La situation internationale". S. ou B., 2 (mai-juin
1949): 109-12.
- "Notes sur la situation
internationale I". CMR 1: 281-88.
- FR1949K
Pierre Chaulieu. "La consolidation temporaire du capitalisme mondial"
("rédigé pour l'essentiel au début de l'année 1949"). S. ou B.,
3 (juillet-août 1949): 22-67.
- FR1949L
Anon. "La situation internationale". S. ou B., 3 (juillet-août
1949): 93-94.
- "Notes sur la situation
internationale II". CMR 1: 281-92.
- FR1949M
Anon. "Trois grèves". S. ou B., 3 (juillet-août 1949): 95-98.
- FR1949N*
Pierre Chaulieu. "L'exploitation de la paysannerie sous le capitalisme
bureaucratique". S. ou B., 4 (octobre-novembre 1949): 19-44.
- SB 1: 285-314, avec
Postface à L'exploitation de la paysannerie(1972), ibid.:
315 (voir
FR1973A8*
).
- SB(n.é.): 217-38, avec
Postface à L'exploitation de la paysannerie (1972), ibid.:
239 (voir
FR1973A8*
).
- FR1949O
Anon. "La deuxième réunion de lecteurs de 'Socialisme ou Barbarie'".
S. ou B., 4 (octobre-novembre 1949): 59-65.
- "Discussion sur Les rapports
de production en Russie" ("Compte rendu d'une réunion publique
tenue en juillet 1949"). SB 2: 11-23, avec les notes a
àc, ibid.: 24.
- "Discussion sur Les rapports
de production en Russie" ("Compte rendu d'une réunion publique
tenue en juillet 1949"). SB(n.é.): 240-46, avec les notes
a à c.
- FR1949P
Anon. "La situation internationale". S. ou B., 4 (octobre-novembre
1949): 71-85.
- "Notes sur la situation
internationale III". CMR 1: 300-20.
- FR1950A**
Pierre Chaulieu et Georges Dupont. "La bureaucratie yougoslave".
S. ou B., 5-6 (mars-avril 1950): 1-76.
- SB 2: 25-152, avec
Postface à La bureaucratie yougoslave(1973) et les notes
a à f, ibid.: 153-56 (
FR1973B3** ).
- SB(n.é.): 247-311, avec
Postface à La bureaucratie yougoslave (1973) et les notes
a à f, ibid.: 312-13 (
FR1973B3** ).
- FR1951A
Anon. "La situation internationale". S. ou B., 8 (janvier-février
1951): 73-83.
- "Notes sur la situation
international IV". CMR 1: 320-342.
- FR1951B
P. C. "Nationalisation et productivité". S. ou B., 8 (janvier-février
1951): 90-92.
- FR1952A
Editorial. "La guerre et la perspective révolutionnaire". S. ou B.,
9 (avril-mai 1952): 1-14.
- FR1952B
Pierre Chaulieu. "Sur le programme socialiste". S. ou B., 10
(juillet-août 1952): 1-9.
- FR1952C
Anon. "Discussion sur le problème du parti révolutionnaire". S. ou
B., 10 (juillet-août 1952): 10.
- EMO 1: 176-77, dans "Postface
au Parti révolutionnaire et à La direction
prolétarienne", ibid.: 163-78 (voir
FR1974A4**
; voir aussi
FR1949G
,
FR1949H ,
FR1949I
et FR1952D).
- FR1952D*
Pierre Chaulieu. "La direction prolétarienne". S. ou B., 10 (juillet-août
1952): 10-18.
- EMO 1: 145-61, avec "Postface
au Parti révolutionnaire et à La direction
prolétarienne", ibid.: 163-78 (voir
FR1974A4**
; voir aussi
FR1949G
,
FR1949H ,
FR1949I
et FR1952C).
- FR1952E
Anon. "La situation internationale". S. ou B., 11 (novembre-décembre
1952): 55-59.
- "La politique du bloc occidental".
CMR 1: 363-73.
- FR1953A
Pierre Chaulieu. "Sur la dynamique du capitalisme (I)". S. ou B.,
12 (août-septembre 1953): 1-22.
- FR1953B*
Anon. "La situation internationale". S. ou B., 12 (août-septembre
1953): 48-59.
- "La bureaucratie après la mort de
Staline" ("écrit en collaboration avec Claude Lefort"). SB 2:
157-87, avec les notes a et b, ibid: 188.
- "La bureaucratie après la mort de
Staline" ("écrit en collaboration avec Claude Lefort"). SB(n.é.):
317-32, avec les notes 1 et 2.
- FR1953C*
Pierre Chaulieu. "Sartre, le stalinisme et les ouvriers". S. ou B.,
12 (août-septembre 1953): 63-88.
- EMO 1: 179-247, avec les
notes a à d, ibid.: 247-48.
- FR1954A
Anon. "1953 et les luttes ouvrières". S. ou B., 13 (janvier-mars
1954): 1-2.
- CMR 1: 375-77, avec la
note a, ibid.: 377.
- FR1954B
Pierre Chaulieu. "Sur la dynamique du capitalisme (II)". S. ou B.,
13 (janvier-mars 1954): 60-81.
- FR1954C*
Pierre Chaulieu. "Situation de l'impérialisme et perspectives du
prolétariat". S. ou B., 14 (avril-juin 1954): 1-26.
- FR1954D
Pierre Chaulieu. "Réponse au camarade Pannekoek". S. ou B.,
14 (avril-juin 1954): 44-50.
- EMO 1: 249-59, avec les
notes a et b, ibid.: 259, et Postface à la
Réponse au camarade Pannekoek" (1973), ibid.: 261-77 (voir
FR1974A5
).
- Cahiers du communisme de
conseils, 8 (1971): 27-32, avec "Première lettre d'Anton
Pannekoek à Pierre Chaulieu", ibid.: 23-27, et "Deuxième lettre d'Anton
Pannekoek à Pierre Chaulieu", ibid.: 32-35. (Voir
FR1974A5
et
FR1971b
.)
- FR1954E
Pierre Chaulieu. "Mendès France: velléités d'indépendance et tentative
de rafistolage". S. ou B., 15-16 (octobre-décembre 1954):
1-21.
- SF: 53-81, avec les
notes 1 à 10, ibid.: 87-88 et les notes a et b.
- FR1955A*
Pierre Chaulieu. "Sur le contenu du socialisme". S. ou B., 17
(juillet-septembre 1955): 1-25.
- "Sur le contenu du socialisme,
I". CS: 67-102, avec la note a.
- FR1955B
Anon. "La réunion des lecteurs de 'Socialisme ou Barbarie'". S. ou
B., 17 (juillet-septembre 1955): 78-82.
- FR1956A*
Anon. "Les grèves sauvages de l'industrie automobile américaine".
S. ou B., 18 (janvier-mars 1956): 49-60.
- EMO 1: 279-303, avec les
notes a et b, ibid.: 302.
- FR1956B
Anon. "Les grèves des dockers anglais". S. ou B., 18 (janvier-mars
1956): 61-74.
- EMO 1: 305-32, avec la
note a, ibid.: 331.
- FR1956C*
Pierre Chaulieu. "Les ouvriers face à la bureaucratie". S. ou B.,
18 (janvier-mars 1956): 75-86.
- EMO 1: 333-56, avec la
note a, ibid.: 356.
- Socialisme ou Barbarie.
Organe de Critique et d'Orientation Révolutionnaire. Anthologie.
Grèves ouvrières en France 1953-57. Mauléon: Acratie, 1985:
164-75.
- FR1956D
Pierre Chaulieu. "Les élections françaises". S. ou B., 18 (janvier-mars
1956): 100-102.
- SF: 89-95, avec les
notes a et b.
- FR1956E*
Pierre Chaulieu. "Les grèves de l'automation en Angleterre". S. ou
B., 19 (juillet-septembre 1956): 101-15.
- FR1956F*
Pierre Chaulieu. "Khrouchtchev et la décomposition de l'idéologie
bureaucratique". S. ou B., 19 (juillet-septembre 1956):
131-38.
- SB 2: 189-209.
- SB(n.é.): 333-42.
- FR1956G
Anon. "Un parti de vieux bureaucrates". S. ou B., 19 (juillet-septembre
1956): 140.
- SB 2: 211-12.
- SB(n.é.): 343.
- FR1956H*
Pierre Chaulieu. "Rideau sur la métaphysique des procès". S. ou B.,
19 (juillet-septembre 1956): 153-59.
- SB 2: 213-30, avec la
note a, ibid.: 230.
- SB(n.é.): 344-52, avec
la note *, ibid.: 352.
- FR1956I
Anon. "L'insurrection hongroise: questions aux militants du P.C.F.".
S. ou B., 20 (décembre 1956 - février 1957): 65-84.
- SB 2: 231-64, avec les
notes a et b, ibid.: 265.
- SB(n.é.): 353-70, avec
les notes a et b.
- FR1956J*
Pierre Chaulieu. "La révolution prolétarienne contre la bureaucratie".
S. ou B., 20 (décembre 1956 - février 1957): 134-71.
- SB 2: 267-337, avec la
note a.
- SB(n.é.): 371-406, avec
la note a.
- FR1957A
Anon. "Bilan, perspectives, tâches". S. ou B., 21 (mars-mai
1957): 1-14.
- EMO 1: 383-408, avec la
note a, ibid.: 408.
- FR1957B
Pierre Chaulieu. "La voie polonaise de la bureaucratisation". S.
ou B., 21 (mars-mai 1957): 59-76.
- SB 2: 339-70, avec les
notes a à d, ibid.: 371.
- SB(n.é.): 407-23, avec
les notes a à d.
- FR1957C*
Pierre Chaulieu. "Sur le contenu du socialisme". S. ou B., 22
(juillet-septembre 1957): 1-74.
- "Sur le contenu du socialisme, II".
CS: 103-221, avec la note a.
- FR1957D
Pierre Chaulieu. "La situation française". S. ou B., 22
(1957): 145-48.
- SF: 97-104, avec la note
a.
- FR1958A
Anon. "Comment lutter?". S. ou B., 23 (janvier-février 1958):
1-20.
- EMO 1: 409-44, avec les
notes a et b, ibid.: 444.
- Socialisme ou Barbarie.
Organe de Critique et d'Orientation Révolutionnaire. Anthologie.
Grèves ouvrières en France 1953-57. Mauléon: Acratie, 1985:
239-61.
- FR1958B*
Pierre Chaulieu. "Sur le contenu du socialisme". S. ou B., 23
(janvier-février 1958): 81-125.
- "Sur le contenu du socialisme,
III: La lutte des ouvriers contre l'organisation de l'entreprise
capitaliste". EMO 2: 9-88, avec la note a, ibid.:
88.
- FR1958C
Pierre Chaulieu. "Sur la dégénérescence de la révolution russe".
L'École émancipée, 15 (5 avril 1958): 169-74.
- SB 2: 373-93, avec la
note a.
- SB(n.é.): 424-33, avec
la note 1.
- FR1958D
Pierre Chaulieu. "Perspectives de la crise française". S. ou B.,
25 (juillet-août 1958): 41-66.
- SF: 105-39, avec la note
a, ibid.: 138.
- FR1958E
Pouvoir ouvrier. "Tract diffusé le 27 mai par le groupe
Pouvoir ouvrier". S. ou B., 25 (juillet-août 1958):
92-96.
- FR1958F
Anon. "Bilan". S. ou B., 26 (novembre-décembre 1958): 1-19.
- FR1958G
Pierre Chaulieu. "Note sur Lukàcs [sic] et R. Luxembourg [sic]".
S. ou B., 26 (novembre-décembre 1958): 20-22.
- "Lukács et Rosa" (extraits).
Daniel Guérin. Rosa Luxembourg et la spontanéité révolutionnaire.
Paris: Flammarion, 1971: 157-58.
- "Note sur Lukàcs [sic]
et Rosa Luxembourg [sic]". EMO 2: 117-21.
- FR1959A*
###. #"Ce qui est important". Pouvoir ouvrier, 5 (mars 1959):
##-##.
- FR1959B
Jean Delvaux. "Les classes sociales et M. Touraine". S. ou B.,
27 (avril-mai 1959): 33-52.
- FR1959C*
Paul Cardan. "Prolétariat et organisation". S. ou B., 27 (avril-mai
1959): 53-88.
- "Prolétariat et organisation, I".
EMO 2: 123-186, avec la note a, ibid.: 186-87.
- FR1959D*
Paul Cardan. "Prolétariat et organisation (suite et fin)". S. ou
B., 28 (juillet-août 1959): 41-72.
- "Prolétariat et organisation, II".
EMO 2: 189-248.
- FR1959E
Anon. "Les élections anglaises". S. ou B., 29 (décembre
1959-février 1960): 106-108.
- FR1960A
##. #"Conceptions et programme de Socialisme ou Barbarie" (version
"comprimé[e]"). Études, 6 (octobre 1960): ##-##.
- SB 2: 395-422 (version
intégrale).
- SB(n.é.): 434-48 (version
intégrale).
- FR1960B*
Paul Cardan. "Le mouvement révolutionnaire sous le capitalisme
moderne". S. ou B., 31 (décembre 1960-février 1961): 51-81.
- CMR 2: 47-105, avec la
note a.
- FR1961A*
Paul Cardan. "La signification des grèves belges". S. ou B.,
32 (avril-juin 1961): 1-4.
- EMO 2: 255-61, avec la
note a, ibid.: 256.
- FR1961B*
Paul Cardan. "Le mouvement révolutionnaire sous le capitalisme moderne
(suite)". S. ou B., 32 (avril-juin 1961): 84-111.
- CMR 2: 105-45, avec la
note a.
- FR1961C
Jean Delvaux. "Crise du gaullisme et crise de la 'gauche'". S. ou
B., 33 (décembre 1961 - février 1962): 1-9.
- SF: 151-64, avec la note
a.
- FR1961D*
Paul Cardan. "Le mouvement révolutionnaire sous le capitalisme moderne
(fin)". S. ou B., 33 (décembre 1961-février 1962): 60-85.
- CMR 2: 145-203., avec la
note a.
- FR1962A*
##. #"Pour une nouvelle orientation. #Introduction" ("diffusé à l'intérieur
du groupe S. ou B. (octobre 1962)"). ##pp.
- ##. EMO 2: 263-67 (version
abrégée), avec les notes a et b.
- FR1962B*
##. #"Pour une nouvelle orientation. #"Sur l'orientation de la
propagande" ("Octobre 1962 (texte diffusé à l'intérieur du groupe S.
ou B.)"). ##pp.
- ##. EMO 2: 269-89 (version
abrégée), avec les notes a et b.
- FR1963A*
##. #"Pour une nouvelle orientation. #Sur l'orientation des activités"
("mars 1963 (texte diffusé à l'intérieur du groupe S. ou B.)").
##pp.
- FR1963B*
Claude Martin. "La jeunesse étudiante" ("Écrit [par Castoriadis] en
collaboration avec Claude Chabrol"). S. ou B., 34 (mars-mai
1963): 44-56. (Voir
FR1968D
.)
- FR1963C*
Alain Gérard et Marc Noiraud. "L'éducation sexuelle en URSS". S.
ou B., 34 (mars-mai 1963): 63-71.
- SB 2: 423-39.
- SB(n.é.): 449-57.
- FR1963D
Anon. "Fissures dans le bloc occidental". S. ou B., 34 (mars-mai
1963): 75-86.
- FR1963E*
##. "La grève des mineurs" ("Proposé comme éditorial pour Pouvoir
ouvrier, 30 (avril 1963)").
- FR1963F*
##. #Lettre datée du 28 octobre 1963 annonçant la scission
Socialisme ou Barbarie/Pouvoir Ouvrier. ##pp.
- EMO 2, dans la Postface
à Recommencer la révolution(1974): 376-84 (voir
FR1974C3*
).
- FR1964A*
Anon. "Recommencer la révolution" ("Diffusé à l'intérieur du groupe en
mars 1963"). S. ou B., 35 (janvier-mars 1964): 1-36.
- EMO 2: 307-65, avec
Postface à Recommencer la révolution(1974), ibid.: 373-84 (voir
FR1974C3*
; voir aussi
FR1963F*
).
- FR1964B*
Paul Cardan. "Le rôle de l'idéologie bolchévik dans la naissance de la
bureaucratie (Introduction à l'Opposition ouvrière d'Alexandra
Kollontaï)".S. ou B., 35 (janvier-mars 1964): 37-55.
- "Le rôle de l'idéologie
bolchévique dans la naissance de la bureaucratie". EMO 2:
385-416, avec les notes a à c.
- FR1964C
P. C. "Yvon Bourdet: Communisme et marxisme". S. ou B.,
35 (janvier-mars 1964): 125.
- FR1964D*
Paul Cardan. "Marxisme et théorie révolutionnaire". S. ou B.,
36 (avril-juin 1964): 1-25.
- IIS: 13-39, avec les
notes a, ibid.: 16, 17, 22, 29, 34 et 37
- FR1964E*
Paul Cardan. "Marxisme et théorie révolutionnaire". S. ou B.,
37 (juillet-septembre 1964): 18-53.
- IIS: 39-84, avec les
notes a, ibid.: 40 et 51.
- FR1964F*
Paul Cardan. "Marxisme et théorie révolutionnaire". S. ou B.,
38 (octobre-décembre 1964): 44-86.
- IIS: 84-130, avec la
note a, ibid.: 101.
- FR1964G
Paul Cardan. "La chute de Khrouchtchev". S. ou B., 38 (octobre-décembre
1964): 91-97.
- FR1964H
Paul Cardan. "Quelques remarques sur Riches et Pauvres en Amérique".
S. ou B., 38 (octobre-décembre 1964): 109-111.
- FR1965A*
Paul Cardan. "Marxisme et théorie révolutionnaire". S. ou B.,
39 (mars-avril 1965): 16-66.
- IIS: 130-90, avec les
notes a, ibid.: 133, 137, 146, 154, 161, 162 et 176.
- FR1965B*
Paul Cardan. "Marxisme et théorie révolutionnaire". S. ou B.,
40 (juin-août 1965): 37-71.
- IIS: 190-230, avec les
notes a, ibid.: 196 et 214.
- FR1967A*
##. #"La suspension de la publication de Socialisme ou Barbarie"
("Circulaire adressée aux abonnés et lecteurs de S. ou B. en
juin 1967"). ##pp.
- EMO 2: 417-25, avec la
note a, ibid.: 425.
- René Lourau. Autodissolution
des avant-gardes. Paris: Éditions Galilée, 1980: 144-52; voir
aussi:
FR1980b
.
- FR1968A*
##. "Réfléchir, agir, organiser" ("texte...rédigé...entre le 20 et le
25 mai 1968,...ronéotypé...et diffusé...par des anciens camarades de
S. ou B. à la fin mai"). ##pp. (Voir
FR1968B*
.)
- M68: 89-112.
- SF: 165-88.
- M68/VAA: 89-112.
- FR1968B*
Jean-Marc Coudray. "La révolution anticipée". Edgar Morin, Claude
Lefort et Jean-Marc Coudray. Mai 68: la brèche. Premières
réflexions sur les événements. Paris: Librairie Arthème Fayard,
1968: 89-142 (voir
FR1968A*
).
- M68/VAA: 89-142.
- SF: 165-221.
- FR1968C*
"Epilégomènes à une théorie de l'âme que l'on a pu présenter comme
science". L'Inconscient, 8 (octobre 1968): 47-87.
- FR1968D
"Les étudiants et l'université" (texte basé sur
FR1974A5
). Gabriel et Daniel Cohn-Bendit. Le Gauchisme: remède à la
maladie sénile du communisme. Paris: Seuil, 1968: 39-49.
- FR1971A*
"Le dicible et l'indicible". L'Arc, 46 (1971): 67-79..CL:
125-46.
- FR1971B
C.C. "Benno Sternberg-Sarel". Les Temps modernes, 299-300 (juin-juillet
1971): 2484-85.
- FR1972A
"Le monde morcelé". Textures, 4-5 (1972): 3-40 (voir
FR1973E*
).
- FR1973A*
La Société bureaucratique. Tome 1: Les rapports de
production en Russie (=SB 1). Paris: Union Générale d'Éditions,
1973 (voir aussi SB(n.é.)).
- FR1973B
La Société bureaucratique. Tome 2: La révolution contre
la bureaucratie (=SB 2). Paris: Union Générale d'Éditions,
1973 (voir aussi SB(n.é.)).
- FR1973B1:
Avertissement: 7-8.
- FR1973B2:
Plan d'ensemble de la publication: 9-10.
- FR1973B3**:
Postface à La bureaucratie yougoslave (1973): 153-56, avec
les notes a à i (voir
FR1950A**
).
- Aussi:
FR1949O
,
FR1950A**
,
FR1953B*
,
FR1956F*
,
FR1956G
,
FR1956H*
,
FR1956I
,
FR1956J*
,
FR1957B
,
FR1958C
,
FR1960A
et
FR1963C* .
- FR1973C
"Sur l'histoire de la bourgeoisie et l'institution du capitalisme" (extrait
du
FR1974A3*
). Connexions, 7 (1973): 80-93.
- FR1973D*
"Technique". Encyclopaedia Universalis. Volume 15 (mars
1973): ##-##.
- FR1973E*
"Science moderne et interrogation philosophique". Encyclopaedia
Universalis. Volume 17 (novembre 1973): 64-88 (version "amplifiée"
de
FR1972A ).
- FR1974A*
L'Expérience du mouvement ouvrier. Tome 1: Comment lutter
(=EMO 1). Paris: Union Générale d'Éditions, 1974.
- FR1974A1:
Avertissement: 7-8.
- FR1974A2:
Plan d'ensemble de la publication: 9-10.
- FR1974A3*:
"La question de l'histoire du mouvement ouvrier" (juillet-septembre
1973): 11-120 (voir
FR1973C
).
- FR1974A4**:
"Postface au Parti révolutionnaire et à La direction
prolétarienne": 163-78 (voir aussi
FR1949G
,
FR1949H
,
FR1949I
,
FR1952C
et
FR1952D* ).
- FR1974A5:
"Postface à la Réponse au camarade Pannekoek": 261-77 (voir
FR1954D
et
FR1971b
).
- Aussi:
FR1949G
,
FR1949H
,
FR1949I
,
FR1952C
,
FR1952D*
,
FR1953C*
,
FR1954D
,
FR1956A*
,
FR1956B
,
FR1956C*
,
FR1956E*
,
FR1957A et
FR1958A
.
- FR1974B*
"La hiérarchie des salaires et des revenus". CFDT aujourd'hui,
5 (janvier-février 1974): 24-33.
- FR1974C**
L'Expérience du mouvement ouvrier. Tome 2: Prolétariat et
organisation(=EMO 2). Paris: Union Générale d'Éditions,
1974.
- FR1974C1:
Avertissement: 5-6.
- FR1974C2:
Plan d'ensemble de la publication: 7-8.
- FR1974C3*:
Postface à Recommencer la révolution (1974): 373-84 (voir
FR1964A*
; voir aussi
FR1963F*
).
- Aussi:
FR1958B*
,
FR1958F
,
FR1958G
,
FR1959A*
,
FR1959C*
,
FR1959D*
,
FR1961A*
,
FR1962A*
,
FR1962B*
,
FR1963A*
,
FR1963E*
,
FR1963F* ,
FR1964A*
,
FR1964B*
,
FR1967A*
et
FR1974B .
- FR1974D*
"Le projet révolutionnaire aujourd'hui. Entretien avec Cornelius
Castoriadis (26 janvier 1974)" (APL [Agence de Presse "Libération"/Analyse
et Popularisation des Luttes] Basse Normandie). Roneotypé et distribué
par La Librairie des Deux-Mondes (Paris). 27pp.
- Extraits: "Cent vingt ans d'histoire
du marxisme qui pèsent deux milliards de tonnes". Libération,
13 janvier 1976: 12.
- Extraits: "Un projet
révolutionnaire. Entretien avec Cornelius Castoriadis".
Prétentaine9/10 (avril 1998): 373-76. Bibliographie. Ibid.: 377
.
- FR1974E*
Avec Daniel Mothé. "Autogestion et hiérarchie". CFDT Aujourd'hui,
8 (juillet-août 1974): 64-80.
- CS: 301-22, avec la note
a, ibid.: 322.
- FR1974F
"Rencontre avec C. Castoriadis 12 janvier 1974". Questions pour l'autogestion
socialiste, supplément no 5 aux no 17, 18, 19 de Critique
socialiste (septembre-octobre 1974): 11-33.
- "Discussion avec des militants du
P.S.U.". CS: 261-99.
- FR1975A*
L'Institution imaginaire de la société (=IIS).
Paris: Éditions du Seuil, 1975.
- FR1975B*
"Valeur, égalité, justice, politique: de Marx à Aristote et d'Aristote
à nous". Textures, 12-13 (1975): 3-66.
- FR1976A
"Réflexions sur le 'développement' et la 'rationalité'" (juillet
1974). Trad. Mme de Venoge. Esprit, mai 1976: 897-920 (voir
FR1977B*
).
- FR1977A*
"Existe-t-il un modèle socialiste de développement? Table ronde avec
Lucien Bianco, Cornelius Castoriadis, Jean-Marie Domenach, René Dumont,
Juliette Minces, Edgar Morin". Le Mythe du développement. Éd.
Candido Mendès. Paris: Seuil, 1977: 111-40; Castoriadis, ibid.:
117-21, 124-25, 131, 134, 139.
- "Discussion sur le 'modèle
socialiste' du développement". DH: 162-74, avec les notes
b à d.
- FR1977B*
"Réflexions sur le 'développement' et la 'rationalité'" (juillet
1974). Trad. Mme de Venoge. Ibid.: 205-28 (voir
FR1976A
).
- FR1977C*
"Communication" et "Réponse de Cornelius Castoriadis". Ibid.: 229-35
et 239-40 (voir "Discussion". Ibid.: 235-39).
- "Communication et réponse aux
critiques". DH: 155-62, avec la note a, ibid.:
155.
- FR1977D*
"L'exigence révolutionnaire" ("Entretien avec Olivier Mongin, Paul
Thibaud et Pierre Rosanvallon enregistré le 6 juillet 1976").
Esprit, février 1977: 201-30.
- FR1977E*
"La source hongroise" (août 1976; traduction du manuscrit original d'
EN1976A ). Trad. Maurice
Luciani. Libre, 1 (mars 1977): 51-85.
- CS: 367-411, avec un
nouveau paragraphe, ibid.: 400, et la note 8, ibid.: 410.
- FR1977F*
"La psychanalyse, projet et élucidation. 'Destin' de l'analyse et
responsabilité des analystes". Topique, 19 (avril 1977):
25-75.
- "La psychanalyse, projet et
élucidation". CL: 65-122.
- Extraits (CL: 65, 66,
67-82). "Chapitre II: Les Assocations psychanalytiques n'appartenant
pas à l'A.P.I." Chiliand, Freud, Adler, Rank, Jung, Reich, Horney,
Fromm, Bion, Hartmann, Castoriadis, Aulagnier, Desoille, Lowen,
Janov. Les Écoles psychanalytiques. La psychanalyse en mouvement.
Paris: Tchou, 1981: 205-21; voir aussi: 195.
- FR1977G*
"Les divertisseurs". Le Nouvel Observateur, 658 (20-26 juin
1977): 50-51.
- FR1977H*
"Réponse à André Gorz". Le Nouvel Observateur, 660 (4-10
juillet 1977): 33.
- FR1977I*
"L'évolution du P.C.F." (juillet-octobre 1977). Esprit,
décembre 1977: 41-61.
- SF: 259-92, avec les
notes a et b et une Note de l'auteur (juillet
1978): 92-94 (voir
FR1979E5*
).
- FR1977J
"Entretien avec Cornelius Castoriadis" (avec E. A. Le Maleh). Le
Monde, 13 décembre 1977: 1-2; ibid.: 14 décembre 1977: 2.
- FR1978A*
Les Carrefours du labyrinthe (=CL). Paris: Éditions
du Seuil, 1978.
- FR1978B*
"La découverte de l'imagination". Libre, 3 (1978): 155-89;
avec Avertissement (janvier 1978): 151-55 (voir
FR1983B
).
- DH: 332-63, avec
Avertissement (janvier 1978): 327-31 et les notes a à f.
- FR1978C*
"Le régime social de la Russie" (octobre 1977; "Rapport introductif à
la quatrième journée du Séminaire historique qui s'est tenu à Venise
dans le cadre de la Biennale consacrée à la Dissidence dans les pays
de l'Est (15-18 novembre 1977)"). Esprit, juillet-août 1978:
6-23.
- Les Cahiers du Vent de Ch'min,
no 2. Saint-Denis: Les Cahiers du Vent de Ch'min, 1982. 34pp.
- DH: 177-200, avec
Avertissement (novembre 1985): 175-76 (voir
FR1986B8*
).
- FR1978D
"Les crises d'Althusser. De la langue de bois à la langue de
caoutchouc" (août-septembre 1978). Libre, 4 (novembre 1978):
239-54.
- "De la langue de bois à la langue
de caoutchouc". SF: 295-314.
- FR1979A**
Capitalisme moderne et révolution. Tome 1: L'impérialisme
et la guerre(=CMR 1). Paris: Union Générale d'Éditions,
1979.
- FR1979A1:
Plan d'ensemble de la publication: 7-8.
- FR1979A2:
Avertissement: 10-11.
- FR1979A3:
Note liminaire (octobre 1978): 11-14.
- Aussi: FR1947C**,
FR1948A
,
FR1948B
,
FR1949J
,
FR1949K
,
FR1949L
,
FR1949M
,
FR1949P
,
FR1951A
,
FR1952A
,
FR1952E
,
FR1954A
et
FR1954C* .
- FR1979B**
Capitalisme moderne et révolution. Tome 2: Le mouvement
révolutionnaire sous le capitalisme moderne (=CMR 2).
Paris: Union Générale d'Éditions, 1979.
- FR1979C*
"Transformation sociale et création culturelle" (décembre 1978).
Sociologie et sociétés, 11:1 (avril 1979): 33-48.
- FR1979D**
Le Contenu du socialisme (=CS). Paris: Union
Générale d'Éditions, 1979.
- FR1979E**
La Société française (=SF). Paris: Union Générale d'Éditions,
1979.
- FR1979E1:
Avertissement: 7-9.
- FR1979E2:
Plan d'ensemble de la publication: 11-12.
- FR1979E3:
Note liminaire (mai 1979): 13-14.
- FR1979E4*:
"La gauche et la France en 1978" (juillet 1977): 237-58.
- FR1979E5*:
Note de l'auteur (juillet 1978): 292-94 (voir
FR1977I*
).
- Aussi:
FR1947D
,
FR1954E
,
FR1955B
,
FR1956D
,
FR1957D
,
FR1958D
,
FR1958E
,
FR1961C
,
FR1968B*
,
FR1977G*
,
FR1977H*
,
FR1977I* et
FR1978D
.
- FR1979F
"Entretien avec Cornelius Castoriadis sur l'expérimentation sociale".
Critique socialiste. Revue théorique du PSU, 35 (juin 1979):
65-71.
- FR1979G*
"L'industrie du vide" (réponse à Bernard-Henri Lévy). Le Nouvel
Observateur, 765 (9-15 juillet 1979): 35-37 (voir
FR1979c
,
FR1979d
et
FR1979e ).
- Quaderni di storia, 11 (janvier
1980): 322-29 (voir aussi les lettres de Vidal-Naquet [18 et 25 juin
1979]: ibid.: 315-17 et 319-21; et de Lévy [18 juin 1979]: ibid.:
317-19).
- DH: 28-34.
- FR1979H*
"Illusion du système, illusion de la spécialisation: Entretien avec
Cornelius Castoriadis (I)"; "La barbarie, c'est l'absence de
productivité historique: Entretien avec Cornelius Castoriadis (II)";
"Une interrogation sans fin: Entretien avec Cornelius Castoriadis (III)"
("Entretien avec Emmanuel Terrée et Guillaume Malaurie, réalisé le 1
juillet 1979"). Esprit, septembre-octobre 1979: 29-33, 131-33
et 242-48.
- DH: 241-60, avec la note
a.
- FR1980A
"Devant la guerre (I)" (janvier-février 1980). Libre, 8
(1980): 217-50 (voir
FR1981B**
et
FR1981C
).
- FR1980B
"Francisco Varela, Principles of Biological Autonomy" (compte
rendu). Le Débat, 1 (mai 1980): 126-27.
- FR1981A**
Daniel Cohn-Bendit, Cornelius Castoriadis et le public de
Louvain-la-Neuve. De l'écologie à l'autonomie (=DEA).
Paris: Éditions du Seuil, 1981. G.A. et S.Z. Préface. Ibid.: 9-17;
Castoriadis, ibid.: 20-50, 61n.1, 71, 76, 79-84, 99-103, 104-107,
113-14 et 122-24.
- FR1981B**
Devant la guerre (=DG). Tome 1: Les réalités.
Paris: Libraire Arthème Fayard, 198a (voir
FR1980A
et FR1981C).
- 2e éd. revue et corrigé. 1983.
- FR1981C
"Vers la stratocratie" (extraits de DG: 114-21, 124-27,
169-77, 179-82 et 237-38). Le Débat, 12 (mai 1981): 5-17 (voir
FR1980A
et
FR1981B**
). Introduction du rédacteur. Ibid.: 3-4.
- FR1981D
"Illusions ne pas garder" (20 décembre 1981). Libération, 21
décembre 1981: 9 (voir
FR1981i
).
- FR1982A*
"Conférence de Cornelius Castoriadis". L'Exigence d'égalité.
Neuchâtel: Éditions de la Baconnière, 1982: 15-34. Introduction.
Giovanni Busino. Ibid.: 11-14.
- "Nature et valeur de l'égalité"
("Conférence prononcée le 28 septembre 1981 aux XX[V]IIIes
Rencontres internationales de Genève"). DH: 307-24.
- FR1982B
"Table ronde. Égalités et inégalités: Héritage ou mythe occidental?"
("Le 29 septembre 1981"). Ibid.: 70-98; Castoriadis, ibid.: 70-72 et
87-88.
- FR1982C
L'exigence d'inégalité dans la société communiste" ("Le 29 septembre
1981"). Ibid.: 99-##; Castoriadis, ibid.: 97-98 et 116-17.
- FR1982D
"Le pouvoir au bout du char" (propos recueillis par Louis-Bernard
Robitaille). Le Nouvel Observateur, ## (2 janvier 1982):
14-19.
- FR1982E
"L'Occident est déjà en retard d'une bataille". Paris-Match,
1706 (5 février 1982): 80-81.
- FR1982F*
"Le plus dur et le plus fragile des régimes" ("Entretien avec Paul
Thibaud, enregistré le 3 février 1982"). Esprit, mars 1982:
140-46.
- FR1982G*
"La crise des sociétés occidentales". Politique internationale,
15 (printemps 1982): 131-47.
- MI: 11-26, avec une note
introductive, ibid.: 11, la note a, ibid.: 26, et sans les
trois premières pages de l'article original.
- FR1982H*
"Institution de la société et religion" (août 1978-mai 1980).
Esprit, mai 1982: 116-31.
- Mélanges Jacques Ellul.
Paris: PUF, 1983: 3-17.
- DH: 364-84.
- FR1982I
"La vraie menace russe" (interview d'Eugène Silianoff).
Paris-Match, 30 octobre 1982: 3-5, 11, 13 et 16.
- FR1982J
"Le régime russe se succédera à lui-même" (11 novembre 1982).
Libération, 12 novembre 1982: 16.
- FR1982K
"La Russie ne veut pas la guerre: elle veut la victoire" (propos
recueillis par Olivier Nouaillas). La Vie, 1942 (18-24
novembre 1982): 51.
- FR1983A
"Pologne, notre défaite" (Tripotamos, Tinos, 11-15 août 1982). Préface
à la Banque d'images pour la Pologne. Paris: Limage 2, 1983:
7-13.
- FR1983B
#"La double découverte de l'imagination par Aristote" (version de
FR1978B*
). Proceedings of the World Congress on Aristotle, vol. 4 (Thessaloniki,
7 août 1978). Athens: Publication of the Ministry of Culture and
Sciences, 1983: 210-14.
- FR1983C*
"Une triple menace" (version abrégée). Le Monde, 26 février
1983: 3.
- "Quelle Europe? Quelles menaces?
Quelle défense?" (version intégrale). Europe en formation,
252 (avril-juin 1983): 18-21.
- "Quelle Europe? Quelles menaces?
Quelle défense?" (version intégrale). DH: 86-90.
- FR1983D
"Le débat du Débat. Union soviétique". Le Débat, 24
(mars 1983): 190-92.
- FR1983E*
"Marx aujourd'hui" ("Entretien avec des militants libertaires,
enregistré le 23 mars 1983"). Lutter, 5 (mai-août 1983):
15-18.
- FR1983F
Cornelius Castoriadis, René Girard et al. "La contingence
dans les affaires humaines. Débat Cornelius Castoriadis-René Girard"
(13 juin 1981 au colloque de Cerisy). L'Auto-organisation. De la
physique au politique. Sous la direction de Paul Dumouchel et
Jean-Pierre Dupuy. Paris: Éditions du Seuil, 1983: 282-301.
Présentation. Ibid.: 281.
- FR1983G*
"La logique des magmas et la question de l'autonomie" (mai-juin 1981).
Ibid.: 421-43. Présentation. Ibid.: 415-16. Michel Gutsatz. "Questions
à Cornelius Castoriadis". Ibid.: 417-20.
- DH: 385-418, avec "quelques
paragraphes restitués...entre crochets" et les notes a à
g, sans la Présentation et sans les "Questions".
- FR1983H*
"Débat". Ibid.: 444-52.
- FR1983I
"Je ne suis pas moins esclave de mon maître". Information et
réflexion libertaire(Lyon), 51 (été 1983): 33-35.
- FR1984A*
"Entretien avec Cornelius Castoriadis" ("Entretien enregistré le 21
novembre 1983"). Synapse, 1 (janvier 1984): 51-56.
Introduction. Ibid.: 50.
- "Psychanalyse et société II".
DH: 91-103, avec la note a.
- FR1985A**
Socialisme ou Barbarie. Anthologie: Grèves ouvrières en France,
1953-57(reproduction des textes de S. ou B., dont
plusieurs articles de Castoriadis). Mauléon: Acratie, 1985.
- FR1985B
"Les oligarchies libérales" (courrier des lecteurs concernant le
colloque "Le Tiers-mondisme en question"; voir
FR1986B5
). Le Monde, 9 février 1985: 2.
- FR1986A*
"La polis grecque et la création de la démocratie" (traduction
partielle d'
EN1983B ). Trad.
Pierre-Emmanuel Dauzat. Le Débat, 38 (janvier-mars 1986):
126-44 (voir FR1986B11*).
- FR1986B**
Domaines de l'homme: Les carrefours du labyrinthe II (=DH).
Paris: Éditions du Seuil, 1986.
- FR1986B1:
Préface (Paris, 1er décembre 1985): 7-15.
- FR1986B2:
"Transition" ("Interview du 30 novembre 1978 avec le mensuel 'gauchiste'
italien Metropoli"): 19-27.
- FR1986B3*:
"Psychanalyse et société I" (traduction d'
EN1981B ; trad. Zoé
Castoriadis): 35-49.
- FR1986B4:
Lettre de protestation du 13 décembre 1981, signée par une vingtaine
de personnalité et envoyée au Monde mais jamais publiée: 51
(voir aussi
FR1981i
).
- FR1986B5*:
"Tiers Monde, tiers-mondisme, démocratie" ("Intervention au cours du
colloque 'Le Tiers-mondisme en question' organisé par Liberté
sans frontières, le 24 janvier 1985"): 104-111.
- FR1986B6:
"La 'gauche' en 1985" ("Interview accordée par écrit au Jornal
do Brasil de Rio de Janeiro le 24 mars 1985"): 112-17.
- FR1986B7:
"Cinq ans après" ("Préface pour l'édition polonaise de Devant la
guerre"; Paris, 5 mai 1985): 118-27.
- FR1986B8*:
Avertissement (novembre 1985): 175-76 (voir
FR1978C*
).
- FR1986B9*:
"Les destinées du totalitarisme" (septembre 1981; traduction d'
EN1983A ): 201-18, avec la
note a.
- Le Totalitarisme. Le XXe
siècle en débat. Textes choisis et présentés par Enzo
Traverso. Paris: Éditions du Seuil, 2001: 733-48. Avec
introduction. Ibid.: 731-33.
- FR1986B10*:
"L'imaginaire: la création dans le domaine social-historique" (septembre
1981; traduction d'
EN1984B ): 219-37, avec
les notes a à d.
- FR1986B11*:
"La polis grecque et la création de la démocratie" (traduction
complète d'
EN1983B ; trad.
Pierre-Emmanuel Dauzat): 261-306, avec les notes a à c
(voir FR1986A.
- FR1986B12*:
"Portée ontologique de l'histoire de la science" (Paris, 9 décembre
1985): 419-55.
- Aussi:
FR1977A*
,
FR1977B*
,
FR1977C*
,
FR1978B*
,
FR1978C*
,
FR1979G*
,
FR1979H*
,
FR1981D
,
FR1982A*
,
FR1982F*
,
FR1982H*
,
FR1982J ,
FR1983A
,
FR1983C*
,
FR1983E*
,
FR1983G* et
FR1984A
.
- FR1986C*
"Institution première de la société et institutions secondes" (conférence
du 15 décembre 1985, sixième journée d'un colloque sur "Psychanalyse
et approche familiale systématique"). Y a-t-il une théorie de l'institution?
Paris: Centre d'étude de la famille Association, pas de date: 105-21.
- FR1986D*
"Les mouvements des années soixante". Pouvoirs, 39 (1986):
107-16.
- M68/VAA: 183-97.
- MI: 27-37, avec la note
a.
- FR1986E
"Les enjeux actuels de la démocratie" ("Extraits d'une conférence
prononcée aux Belles Soirées de la Faculté d'éducation de l'Université
de Montréal le 9 avril 1986"). Possibles, 10:3/4 (printemps/été
1986): 313-29.
- FR1986F
"Castoriadis, un déçu du gauche-droite" (propos recueillis par Michel
Contat). Le Monde, 12 juillet 1986: 15.
- FR1986G*
"L'état du sujet aujourd'hui" ("Conférence faite à Paris, le 15 mai
1986, dans la série des 'Confrontations critiques' du IVe Groupe
O.P.L.F.").Topique, 38 (novembre 1986): 7-39.
- FR1986H
"Les ambiguïtés de l'apolitisme" (publication partielle d'un entretien;
propos recueillis par Jean-Michel Bouguereau et Antoine de Gaudemar).Libération,
11 décembre 1986: 14.
- FR1987A
"L'auto-organisation, du physique au politique" (entretien à
Radio-France avec Gérard Ponthieu). Création et désordre.
Recherches et pensées contemporaines. Paris: L'Originel/Radio-France,
1987: 39-46.
- FR1987B
"Les significations imaginaires" (entretien à Radio-France avec Michel
Treguer). Ibid.: 65-100.
- FR1987C
"Imaginaire social et changement scientifique" (conférence-débat
organisée par l'Action locale Bellevue le 23 mai 1985). Sens et
place des connaissances dans la société. Paris: CNRS, 1987:
161-83.
- FR1987D*
"Voie sans issue?" Les scientifiques parlent.... Sous la
direction d'Albert Jacquard. Paris: Hachette, 1987: 261-98.
- FR1987E
"Libérer la pensée politique" (Paris, 30 mars 1986). Revue
européenne des sciences sociales, 75 (mars 1987): 195-98.
- FR1987F*
"Notations sur le racisme" ("Exposé au colloque de l'ARIP [Association
pour la recherche et l'intervention psychosociologiques] 'Inconscient
et changement social', le 9 mars 1987").Connexions, 48 (janvier
1987): 107-18.
- "Réflexions sur le racisme".
MM: 25-38.
- FR1987G
"Cette course absurde vers le nouveau pour le nouveau" (entretien no 5
dans la série: "La mort des avant-gardes?"; propos recueillis par
Michel de Pracontal). L'Événement du jeudi, 20-26 août 1987:
80-82.
- FR1987H
"L'histoire du savoir nous a pris par la peau du cou et nous a jetés
au milieu de l'océan Pacifique de l'Être en nous disant: 'Maintenant
nagez!'" ("Un entretien [du 18 février 1987] mené par Dominique
Bouchet"). Lettre Science Culture, 28 (octobre 1987): 1-2.
- FR1987I*
"Les intellectuels et l'histoire". Lettre internationale, 15
(hiver 1987): 14-16.
- FR1987J*
"L'improbable Gorbatchev et ses impossibles réformes". Libération,
9 décembre 1987: 7; ibid., 10 décembre 1987: 5; ibid., 11 décembre
1987: 4 (voir
FR1990B2**
).
- FR1988A
Cornelius Castoriadis, Patrick Champagne, Luc Ferry, Bernard Lacroix,
Jacques Lagroye et Didier Lapeyronnie. "La construction intellectuelle,
médiatique et politique du mouvement étudiant de l'automne 1986" ("Actes
du colloque de la Sorbonne, mai 1987, organisé par l'Association des
étudiants en sciences politiques de Paris I"), Politix, 1 (hiver
1988): 8-31; Castoriadis, ibid.: 16-18, 22-24 et 27.
- FR1988B**
Edgar Morin, Claude Lefort et Cornelius Castoriadis. Mai 68: la
brèche suivi de Vingt Ans après (=M68/VAA).
Paris: Éditions Complexe, 1988 (voir
FR1968A*
,
FR1968B*
et
FR1986D* ).
- FR1988C
"L'utilité de la connaissance dans les sciences de l'homme et dans les
savoirs" ("table ronde présidée par Étienne Barilier"). Revue
européenne des sciences sociales, 79 (avril 1988): 87-131;
Castoriadis, ibid.: 91-95, 99-101, 102-03, 106, 107-08, 113-15, 116,
117-18, 122, 128-29 et 130.
- FR1988D
"L'auto-constituante" (entretien). EspacesTemps. Réfléchir les
sciences sociales, 38/39 (1988): 51-55.
- FR1988E
Alain Besançon, Cornélius [sic] Castoriadis, Robert Charvin,
Jean Ellenstein, Marc Ferro, Patrice Gelard, Annie Kriegel, Michel
Lesage, Lilly Marcou. "Débat. De Khrouchtchev à Gorbatchev, le système
soviétique est-il réformable?" Pouvoirs, 45 (1988): 115-##;
Castoriadis, ibid.: 116-18.
- FR1988F
"Une exigence politique et humaine" (propos recueillis par Philippe
Fremeaux et Pierre Volovitch). Alternatives Economiques, 53 (janvier
1988): 26-28.
- FR1988G*
"Pouvoir, politique, autonomie" (Burgos, mars 1978-Paris, novembre
1987). Revue de métaphysique et de morale, 93:1 (janvier-mars
1988): 81-104.
- FR1988H*
"Individu, société, rationalité, histoire" (Tinos, août 1987-Paris,
janvier 1988). Esprit, février 1988: 89-113.
- FR1988I
"Castoriadis: périsse le consensus" (propos recueillis par Sylvaine
Paquier). L'Express, 27 mai 1988: 112 et 114.
- FR1988J
"La Russie, premier candidat à la révolution sociale" (entretien).
Iztok. Revue libertaire sur les pays de l'Est, 16 (septembre
1988): 29-34.
- FR1988K
"Au sujet de 'Parcours du ressentiment' de Nadine Fresco". Lignes,
4 (octobre 1988): 223-24 (voir
FR1988h
).
- FR1989A
"Quelques questions à C. Castoriadis" ("Préparées par J. Terrel et M.
Guile", le 18 décembre 1988). Sous les pinceaux la Révolution.
Lyon: Éditions Catherine Bernard, 1989: 64-65.
- FR1989B*
"Psychanalyse et politique" (Paris, octobre 1987-mars 1989).
Lettre internationale, 21 (été 1989): 54-57.
- FR1989C
"Quand l'Est bascule vers l'Ouest" (propos recueillis par
Jean-François Duval). Construire (Suisse), 44 (1 novembre
1989): 38-39.
- FR1989D*
"L'idée de révolution a-t-elle encore un sens?" (entretien). Le
Débat, 57 (novembre-décembre 1989): 213-24.
- "L'idée de révolution". MM:
155-71.
- FR1989E*
"Fait et à faire". Revue européenne des sciences sociales, 86
(décembre 1989): 457-514.
- Autonomie et
autotransformation de la société. La philosophie militante de
Cornelius Castoriadis. Éd. Giovanni Busino. Genève: Droz, 1989:
457-514.
- FAF: 9-81, avec les
notes a à f.
- FR1989F*
"La révolution devant les théologiens" (octobre 1989). Lettre
Internationale, 23 (hiver 1989-1990): 70-73.
- FR1989G
"Le grand sommeil des démocraties". L'Express international,
1970 (14 avril 1989): 54-55.
- FR1990A
"Pour soi et subjectivité". Colloque de Cerisy. Arguments pour une
méthode (Autour d'Edgar Morin). Sous la direction de Daniel
Bougnoux, Jean-Louis Le Moigne et Serge Proulx. Paris: Éditions du
Seuil, 1990: 118-27.
- FR1990B**
La Société bureaucratique (nouvelle édition) (=SB(n.é.)).
Paris: Christian Bourgois Éditeur, 1990.
- FR1990B1:
Préface à l'édition de 1990 (29 mai 1990): 7-14.
- FR1990B2**:
"L'interlude Gorbatchev" (version amplifiée de
FR1987J*
): 467-90, avec les notes a et b.
- Aussi: Tous les textes de la
SB 1 (
FR1946A* ,
FR1947A*
,
FR1947B
,
FR1949A*
,
FR1949B*
,
FR1949C
,
FR1949F*
,
FR1949N*
,
FR1973A1
,
FR1973A2 ,
FR1973A3*
,
FR1973A4*
,
FR1973A5* ,
FR1973A6*
,
FR1973A7*
, et
FR1973A8*
) et de la SB 2(
FR1949O ,
FR1950A**
,
FR1953B* ,
FR1956F*
,
FR1956G
,
FR1956H*
,
FR1956I
,
FR1956J*
,
FR1957B
,
FR1958C
,
FR1960A ,
FR1963C*
,
FR1973B1
,
FR1973B2
et
FR1973B3** ), ainsi que
FR1964G
.
- FR1990C**
Le Monde morcelé: Les carrefours du labyrinthe III(=MM).
Paris: Éditions du Seuil, 1990.
- FR1990D*
"Anthropologie, philosophie, politique" ("Conférence à l'université de
Lausanne, le 11 mars 1989"). Actes des colloques du Groupe d'études
pratiques sociales et théories. Lausanne: Institut d'anthropologie
et de sociologie, Université de Lausanne, 1990: 26-69.
- FR1990E
"Le grand colloque de la liberté organisé à la Sorbonne par 'Le Nouvel
Observateur'. Cinq pièges pour l'autre Europe" (18 janvier 1990).
Le Nouvel Observateur, 1er février 1990: 10-18; Castoriadis, ibid.:
12 et 18.
- FR1990F*
"L'effondrement du marxisme-léninisme". Le Monde, 24 avril
1990: 1-2; ibid., 25 avril 1990: 2.
- "Marxisme-léninisme: la
pulvérisation". MI: 38-50.
- FR1990G
"Donner une signification à nos vies" (propos recueillis par Roger-Pol
Droit). Le Monde, 30 novembre 1990: 28.
- FR1990H
"La politique en crise" (propos recueillis par Louis Romeo et Thierry
Cazals). Politis, 6 décembre 1990: 64-66.
- FR1990I*
"La crise du processus identificatoire" ("Intervention à un colloque
organisé en mai 1989 par l'Association de recherche et d'intervention
psychosociologique[s] (ARIP), 'Malaise dans l'identification'").
Connexions, 55 (1990-1991): 123-35.
- FR1991A*
"Logique, imagination, réflexion" (voir
FR1997A5**
). Roger Dorey et al. L'inconscient et la science.
Paris: Dunod, 1991: 9-36.
- FR1991B
Cornelius Castoriadis, Octavio Paz, Jorge Semprun et Carlos Barral.
"L'écrivain et la démocratie" (discussion). Octavio Paz. Détour d'écriture.
Paris: Noël Blandin, 1991: 81-98.
- FR1991C*
"Imaginaire politique grec et moderne" ("Conférence prononcée le 29
octobre 1990 dans le cadre du Deuxième Forum du Monde au
Mans"). Les Grecs, les Romains et nous. L'Antiquité est-elle
moderne? Textes réunis et présentés par Roger-Pol Droit. Paris:
Le Monde Éditions, 1991: 232-58.
- MI: 159-82, avec la note
a.
- FR1991D
"Où en sommes-nous de la démocratie? (suite). Entretien avec Cornelius
Castoriadis" (propos recueillis par Anne-Brigitte Kern).
Transversales Science/Culture, 7 (janvier-février 1991): 18-19.
- FR1991E
"L'invité de Vendredi" (propos recueillis par Bernard Chaouat).
Vendredi. L'hebdomadaire des socialistes, 85 (11 janvier
1991): 23.
- FR1991F
"Entretien. La tragique supériorité de l'Occident" (propos recueillis
par Michel Audétat). L'Hebdo (Lausanne), 10 janvier 1991:
44-45.
- FR1991G
"De toute façon, l'Occident est piégé!" (propos recueillis par
Jean-Claude Raspiengeas). Télérama, 2140 (19-25 janvier
1990): 8-10.
- FR1991H
"Les Occidentaux sont piégés" (propos recueillis par Bernard Le Solleu).Ouest-France,
29 janvier 1991: 3.
- FR1991I*
"La guerre du Golfe mise à plat". Libération, 5 février 1991:
14.
- FR1991J
Cornelius Castoriadis, Alain Touraine et Pierre Vidal-Naquet. "Trois
intellectuels face à la guerre" (propos recueillis par Vincent Jacques;
colloque sur la guerre du Golfe à l'École des hautes études en
sciences sociales, le 11 février 1991). Politis, 14 février
1991: 32-33.
- FR1991K*
"Entre le vide occidental et le mythe arabe" ("Discussion avec Edgar
Morin"). Le Monde, 19 mars 1991: 2.
- FR1991L**
"Qu'est-ce qui est mort samedi?" (propos recueillis par François
Reynaert). Libération, 28 août 1991: 11.
- FR1991M
"Péripéties et illumination..." (propos recueillis par Pierre Ysmal,
1er mai 1991). Humanisme. Revue des francs-maçons du Grand Orient
de France, 199/200 (septembre 1991): 98-104.
- FR1991N
"Fragments d'un séminaire philosophique". Ibid.: 104-6.
- FR1991O*
"Le délabrement de l'Occident" (entretien avec Olivier Mongin, Joël
Roman et Ramin Jahanbegloo). Esprit, décembre 1991: 36-54.
- MI: 58-79, avec
Post-scriptum (juin 1995): 79-81 (voir
FR1996A2*
).
- FR1991P
"Un entretien avec Cornélius [sic] Castoriadis. La
renaissance démocratique passe par la création de nouvelle formes d'organisation
politique". Le Monde, 10 décembre 1991: 2.
- "Un entretien". Les Grands
Entretiens du Monde. Penser la fin du communisme, l'Europe,
l'État, la politique, l'histoire. Paris: Le Monde Éditions,
1994: 208-14.
- "Mettre en cause un mode de vie"
(extrait). Le Monde, 28-29 décembre 1997: 17.
- FR1991Q*
"De la monade à l'autonomie" ("Interview avec Jean-Claude Pollack et
Sparta Castoriadis (15 juin 1991)"). Chimères, 14 (hiver
1991-92): 95-124.
- FR1992A
Sans titre. Jean-Luc Boilleau, Cornelius Castoriadis et al.
De la fin de l'histoire. Paris: Éditions du Félin 1992:
62-71.
- FR1992B
"Débat". Ibid.: 89-91.
- FR1992C
"Depuis quarante ans, la société tourne à vide" (propos recueillis par
Ph. P.). L'Événement du jeudi, ## (26 mars-1er avril 1992):
128.
- FR1992D
"Le capitalisme est-il soluble dans l'écologie? " Le Nouvel
Observateur, Collection Dossiers (Demain la terre), 11 (juin
1992): 16.
- FR1992E*
"Passion et connaissance" ("Conférence prononcée l'été 1991 dans le
cadre du Festival de Spoleto"). Diogène, 160 (octobre-décembre
1992): 78-96.
- FAF: 123-40, avec la
note a.
- FR1993A*
"Complexité, magmas, histoire. L'exemple de la ville médiévale" (octobre
1991-février 1992). Textes rassemblés par Michel Amiot, Isabelle
Billiard et Lucien Brams. Système et paradoxe. Autour de la pensée
d'Yves Barel. Paris: Éditions du Seuil, 1993: 55-73.
- FR1993B*
"La force révolutionnaire de l'écologie" (propos recueillis par
Pascale Egré). La Planète Verte. Paris: Bureau des élèves des
sciences politiques, 1993: 21-25.
- FR1993C
"Faux et vrai chaos". La Nuit de Ville-Évrard. Temps, Mémoire,
Chaos. Colloques 1990-1992. Paris: Descartes et Cie, 1993:
201-10.
- FR1993D*
"La construction du monde dans la psychose" ("Exposé à la Journée d'études
sur Piera Aulagnier et la psychose (3 octobre 1992), organisée par l'École
de propédeutique à la connaissance de l'inconscient").
Psychanalyse à l'université, 18:71 (1993): 41-54.
- FAF: 109-22, avec les
notes a à e.
- FR1993E
"Une société à la dérive" (propos recueillis par Marc Weitzman).
L'Autre Journal, 2 (1993): 10-17.
- FR1993F
"Entretien avec Cornelius Castoriadis" (propos recueillis par Jacques
Ardoino, René Barbier et Florence Giust-Desprairies, 7 février 1991).Pratiques
de formation-analyses, 25-26 (avril 1993): 43-63.
- FR1993G*
"Le cache-misère de l'éthique". Lettre internationale, 37 (été
1993): 2-8.
- FR1993H*
"La démocratie athénienne: fausses et vraies questions" ("Intervention
dans un colloque tenu à Beaubourg le 27 mars 1992, auquel
participaient également Pierre Vidal-Naquet et Pierre Lévêque").
Esprit, décembre 1993: 24-33. Errata, ibid., février 1994: 201.
- MI: 183-93, avec la note
a, ibid.: 183.
- FR1993I
"Le projet de l'autonomie" (propos recueillis par ### le 28 décembre
1992). Propos, ## (## 1993): ##-##.
- FR1994A
"Phusis, Création, Autonomie. "René Thom, Cornélius [sic]
Castoriadis, Jacques Demaret et Dominique Lambert, Guy Rocher, Gilles
Lane. La Magie contemporaine. L'Échec du savoir moderne. Sous
la direction de Yvon Johannisse avec la précieuse collaboration de
Gillet Boulet. Montréal: Éditions Québec/Amérique, 1994: 39-50. "Castoriadis".
Ibid.: 37.
- FR1994B*
"Un monde à venir" ("Entretien avec Olivier Morel le 18 juin 1993,
diffusé par Radio Plurielle"). La République internationale des
lettres, 1:4 (juin 1994): 4-5.
- FR1994C*
"En mal de culture" (Paris, octobre 1991-avril 1994). Esprit,
octobre 1994: 40-50.
- "La culture dans une société
démocratique". MI: 194-205.
- FR1994D
Interview. Interfaces, ## (##): ##-##.
- FR1995A
"Tract " (texte pour une oeuvre d'art). Costis Triandaphylou.
Espace électrique. Athens: Artbook, 1995: 41; voir: 26 (31 en
grec), 63.
- FR1995B
"Sur le jugement politique". La Pensée politique. 3: La
nation. Paris: Gallimard, 1995: 209-212. (Voir:
FR1994a
.)
- FR1995C
Cornelius Castoriadis (Pierre Chaulieu). "Raoul". Cahiers Léon
Trotsky, 56 (numéro spécial; juillet 1995): 187-89.
- FR1995D
"La philosophie comme antidote" (critique de la Philosophie et
démocratie dans le monde de Roger-Pol Droit). Le Monde des
Livres, 24 novembre 1995: X.
- FR1995E
"Ni 'Esprit' ni Bourdieu. Les intellos entre l'archaïsme et la fuite"
(propos recueillis par Philippe Petit). L'Événement du jeudi,
581 (21-27 décembre 1995): 32-33.
- FR1996A**
La Montée de l'insignifiance. Les carrefours du labyrinthe IV
(=MI). Paris: Éditions du Seuil, 1996.
- FR1996A1:
Avertissement (juillet 1995): 7.
- FR1996A2*:
Post-scriptum au Délabrement de l'Occident: 79-81 (voir
FR1991O*
).
- FR1996A3*:
"Freud, la société, l'histoire": 140-55.
- "Psychanalyse".
Dictionnaire de Philosophie Politique. Philippe Raynaud et
Stéphane Rials, éds. Paris: PUF: 518-23.
- FR1996A4*:
"La démocratie comme procédure et comme régime" (1995): 221-41.
- Aussi:
FR1982G*
,
FR1986D*
,
FR1990D*
,
FR1990F*
,
FR1990I*
,
FR1991C*
,
FR1991K
,
FR1991O*
,
FR1993G*
,
FR1993H*
,
FR1994B*
et
FR1994C* .
- FR1996B*
Préface. Jean-Michel Denis. Les Coordinations. Recherche
désespérée d'une citoyenneté. Paris; Éditions Syllepse, 1996:
9-13.
- FR1997A**
Fait et à faire. Les carrefours du labyrinthe V (=FAF).
Paris: Éditions du Seuil, 1997.
- FR1997B
"Conseils à un débutant : apprendre à discerner" (entretien par
Nicolas Truong ), Le Monde de l'Education, de la culture et de la
formation, 244 (janvier 1997): 48-49.
- FR1997C
"Les carrefours du labyrinthe V" (conférence du 22 mars 1997).
Parcours. Les Cahiers du GREP Midi-Pyrénées, 15-16 (septembre
1997): 385-410 (voir
FR1998D
).
- FR1997D
"La 'Rationalité' du capitalisme" (septembre 1996 - août 1997).
Revue internationale de psychosociologie. La Résistible Emprise de la
rationalité instrumentale, 4:8 (automne 1997): 31-51. Florence
Giust-Desprairies , André Lévy et André Nicolaï. Éditorial. Ibid.:
7-12; voir: 8.
- FR1998A
Post-Scriptum sur l'insignifiance. Entretiens avec Daniel Mermet
(novembre 1996). La Tour d'Aigues: Éditions de l'Aube, 1998.
37pp. Daniel Mermet. "Corneille, dissident essentiel 7 février 1998".
Ibid.: 7-9.
- FR1998B*
"Les racines psychiques et sociales de la haine". Sous la
responsabilité de Rada Ivekovic et de Jacques Poulin. Guérir de la
guerre et juger la paix. Avec une préface de Daniel Janicot,
Sous-directeur général de l'UNESCO. Actes du Colloque International de
Philosophie tenu au siège de l'UNESCO du 21 au 23 juin 1995. Paris: L'Harmattan,
1998: 257-73.
- "Haine de soi, haine de l'autre."
Le Monde, 9 janvier 1999: 1, 13.
- FP: 183-96 sous le titre
"Les racines psychiques et sociales de la haine" .
- FR1998C
"La dernière interview de Cornélius [sic] Castoriadis. 'Pourquoi
je suis révolutionnaire'" (propos recueillis par Isabelle Girard;
interview publiée dans une forme non autorisée). L'Événement du
jeudi, ## (8-14 janvier 1998): 80-81. Patrick Girard.
Introduction. Ibid.: 78. Photo. Ibid.: 79. Voir #Rectificatif. Ibid.,
## (## février 1998): ##.
- FR1998D
"De l'autonomie en politique. L'individu privatisé" (propos recueillis
par Robert Redeker). Le Monde diplomatique, février 1998: 23
(voir "une version plus complète":
FR1997C
).
- FR1998E
"Contre le conformisme généralisé. Stopper la montée de l'insignifiance".
Le Monde Diplomatique, août 1998: 22-23.
- FR1999A
Dialogue. La Tour d'Aigues: Éditions de l'Aube, 1998. 112pp.
- FR1999B
Sur Le Politique de Platon (=SPP). Avec: "Préface.
Castoriadis et Le Politique". Pierre Vidal-Naquet: 7-13. Et
avec: "Présentation. 'La pensée vivante au travail'". Pascal Vernay:
15-19. Paris: Éditions du Seuil, 1999. 199pp.
- FR1999C**
Figures du pensable. Les carrefours du labyrinthe VI (=FP).
Paris: Éditions du Seuil, 1999. 308pp.
- FR1999C1:
Avant-propos: 7-8.
- FR1999C2:
Avertissement: 9-10.
- FR1999C3:
"Anthropogonie chez Eschyle et autocréation de l'homme chez Sophocle"
(trad. Zoé Castoriadis): 13-34. (Voir
FR2000A .)
- FR1999C4:
"Notes sur quelques moyens de la poésie" (mai 1984 - juillet 1996):
35-61.
- FR1999C5:
"Imaginaire et imagination au carrefour" (Paris, novembre 1996 -
Tinos, août 1997): 93-114.
- FR1999C6*:
"Héritage et révolution" (traduction d'
EN1996B par Dominique
Walter): 129-44.
- FR1999C7:
"Quelle démocratie?" (exposé au colloque de Cerisy le 5 juillet
1990): 145-80.
- FR1999C8:
"La psychanalyse : situation et limites" (juillet - septembre 1997;
traduction par Myrto Gondicas de "On Psychoanalysis, Talmudism, and
Anything-Goesism", texte "rédigé... pour la conférence 'Building
Bridges: Conference on Psychoanalysis'" à New-York, "et lu par Joel
Whitebook en novembre 1997"): 221-37.
- FR1999C9:
"À nouveau sur la psyché et la société" ("entretien avec Fernando
Urribarri, publié dans Zona Erógena, Revista abierta de
psicoanálisis y pensamiento contemporáneo [Buenos Aires], 28
[mai 1996]: 4-6 et 48-50"): 239-57.
- FR1999C10*:
"Mode d'être et problèmes de connaissance du social-historique" (traduction
d'
EN1991A1 par Olivier
Fressard): 261-75.
- FR1999C11:
"Remarques sur l'espace et le nombre" (juillet-décembre 1993):
285-303.
- Aussi:
FR1986C*
,
FR1993C
,
FR1993F
,
FR1997C
,
FR1998B*
.
- FR1999D
#"Fragments d'un séminaire sur la vertu et l'autonomie". Areté.
Revista de filosophia, 11:1-2 (1999): 293-313.
- FR1999E
"La relativité du relativisme. Débat avec le M.A.U.S.S.". La Revue
du MAUSS semestrielle, 13 (premier semestre 1999): 23-39.
- FR1999F
"La démocratie. Débat avec le M.A.U.S.S.". La Revue du MAUSS
semestrielle, 14 (second semestre 1999): 193-216. Présentation.
Alain Caillé. Ibid.: 5-15; voir: 11, 13.
- FR1999G
"Extraits. Cornelius Castoriadis: 'Se reposer ou être libre'"
(Dossier: L'autonomie, une valeur qui monte). Dirigeant. Revue
Proposée par le Centre des Jeunes Dirigeants d'Entreprise, 38 (Mars
1999): 17.
- FR2000A
"L'Anthropogonie chez Eschyle et chez Sophocle " (transcription de sa
communication au colloque). La Grèce pour penser l'avenir (colloque
interdisciplinaire sur le thème "La Grèce pour penser l'avenir" tenu à
Paris-Sorbonne et au Palais du Luxembourg les 2, 3 et 4 décembre 1996
sous la présidence de Marc Augé). Introduction de Jean-Pierre Vernant.
Paris: L'Harmattan, 2000: 151-71. (Voir
FR1999C3 .)
- FR2000B
"La vérité dans l'effectivité social-historique " ("une première
réécriture par Cornelius Castoriadis lui-même du séminaire donné le 29
avril 1987 à l'EHESS"). Les Temps Modernes, 609 (juin-juillet-août
2000): 41-70.
- FR2002A
Sujet et vérité dans le monde social-historique. Séminaires
1986-1987. La Création humaine, 1. Texte établi,
présenté et annoté par Enrique Escobar et Pascal Vernay. Paris:
Éditions du Seuil, 2002. 496pp.
- FR2004A
"Pensée politique, la rupture grecque". Le Monde, 23 janvier
2004: 1, 18.
- from
http://www.agorainternational.org/
http://flag.blackened.net/revolt/disband/solidarity/bio_castoriadas.html
http://www.shcp.gob.mx/servs/dgpcap/publica/bb0011b.html
http://www.republique-des-lettres.fr/dossiers/castoriadis_cornelius.php
http://www.hemerodigital.unam.mx/ANUIES/itam/estudio/estudio04/sec_3.html
http://www.magma-net.com.ar/home.htm
|