Il G8

COS’E’ ?

Il G8 è un gruppo informale (non è una Istituzione Internazionale) che riunisce annualmente i capi di stato e di governo delle maggiori democrazie industriali (Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Italia, Russia e Stati Uniti) in accordo con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) coadiuvati dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), dalla Banca Mondiale (BM) e dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).

Esso è nato da una idea di Giscard d’Estaing (presidente francese) e di Schmitd (cancelliere tedesco) negli anni ’70 al fine di trovare nuove forme di coordinamento tra le politiche monetarie. I sei paesi del primo summit, tenutosi a Ramboillet in Francia nel 1975 erano la Francia, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Germania, il Giappone e l’Italia; in seguito nel 1976 si aggiunse il Canada diventando così G7. Dal vertice di Birmingham del 1998 la Russia partecipa pienamente alle attività del G7 dando origine al G8. Gli ultimi summit si sono tenuti a Colonia (Germania) nel 1999 ed a Okinawa (Giappone) nel 2000;il summit del 2001 si terrà a Genova dal 20 al 22 Luglio.

A COSA SERVE ?

Le riunioni del G8 servono per discutere sulla gestione economica del mondo, sul commercio internazionale e sui rapporti con i paesi in via di sviluppo. Spesso l’ordine del giorno delle riunioni si è ampliato considerevolmente includendo le questioni relative all’occupazione, alle comunicazioni informatiche e le conseguenze planetarie di problemi quali l’ambiente, il crimine e le droghe.

In realtà i summit dei G8 sono "spettacoli mediatici" in cui si tenta di far pensare alla gente che il mondo sia governato dai rappresentanti di otto Stati democratici; nella realtà chi comanda il mondo non è il popolo sovrano, seppure con la mediazione di uomini e donne eletti nelle sedi istituzionali, ma una ristretta aristocrazia economica che ha acquisito il controllo della finanza, del commercio e dei mezzi di informazione.

Esiste quindi una contraddizione tra la pretesa dei G8 di apparire determinanti nel processo di globalizzazione e gli effetti che tale processo genera espropriando i singoli stati ed i loro rappresentanti dei poteri decisionali. Nei fatti quindi il modo di operare dei G8 è totalmente asservito alla sovranità del mercato mondiale, alla privatizzazione totale, alla deregolamentazione ed al libero commercio di tutto e di tutti : è a questo modo di operare che è necessario opporsi.

COME FUNZIONA?

Prima del summit, i ministri del G8 sviluppano una rete di riunioni di sostegno a livello di Ministeri del Commercio, degli Affari Esteri, delle Finanze, dell’Ambiente e del Lavoro. In base a queste riunioni e ad altre, i summit dei G8 vogliono fornire un orientamento alla Comunità internazionale stabilendo le priorità di intervento e definendo le nuove problematiche di cui dovrebbero occuparsi le Organizzazioni Internazionali.

I Governi del G8 si incontrano inoltre per cercare di coordinare le politiche dei singoli Stati, che rappresentano, sui temi che essi ritengono di volta in volta più importanti.

E’ evidente che, rappresentando il G8 gli Stati più ricchi e quindi più potenti del pianeta, i loro comportamenti avranno comunque, di fatto, ripercussioni sul resto del pianeta. Le loro scelte quasi mai verranno ratificate dai parlamenti che presiedono, ma diventeranno accordi politici che condizioneranno ineluttabilmente le decisioni degli organismi sovranazionali di governo, e quindi gli sviluppi complessivi dell'intero pianeta.

CHE EFFETTI HA ?

I G8 nei loro summit hanno adottato soluzioni ed interventi neoliberisti, in linea con le politiche degli organismi internazionali, ma che stanno creando profondi scompensi. E' in atto un processo di globalizzazione, diretto dai paesi più potenti, che non ha precedenti nella storia umana e che determina l'affermazione di un modello dominante di convivenza tra e nelle nazioni, fondato sulla competitività.

Naturale effetto di una tale politica è il consolidamento di una società diseguale e squilibrata che è sotto gli occhi di tutti: il 20% della popolazione mondiale - quella dei Paesi a capitalismo avanzato – consuma l'83% delle risorse planetarie; 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per denutrizione e 1 miliardo e 300 milioni di persone hanno meno di un dollaro al giorno per vivere.

I summit dei G8 terminano sempre con dichiarazioni ufficiali orientate allo sviluppo dei popoli ma nei fatti essi operano ed agiscono affinché sia il mercato a regolamentare ogni aspetto della vita creando così quegli squilibri che affamano i due terzi dell’umanità. Vediamo di seguito gli argomenti più importanti da loro trattati e come ad essi non è stata data nessuna reale risposta.

Il G8 ed il debito estero dei paesi poveri

Nel vertice dei G8 tenutosi a Colonia nel 1999, le Istituzioni Finanziarie Internazionali (FMI e BM) in seguito alle critiche a loro mosse dai G8 e di fronte al fallimento delle loro strategie, erano state costrette a rinforzare le proposte di riduzione del debito estero dei paesi poveri maggiormente indebitati (HIPC1). L’anno successivo, a Okinawa, i G8 si sono limitati a confermare le decisioni precedentemente prese e ad ufficializzare i risultati dell’HIPC che rimangono pesantemente insufficienti : ad oggi, un solo paese ha ottenuto la cancellazione totale del debito, l’Uganda, solo 12 paesi su 41 del gruppo HIPC stanno ora beneficiando di una riduzione del servizio2 del debito; per questi paesi in ogni caso, la riduzione del debito è stata in media del 30 % e la spesa per il servizio del debito continua ad essere superiore a quella per l’assistenza sanitaria.

Il G8 e l’ambiente

La Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici con il relativo protocollo di Kyoto del 1997 rappresenta, a livello internazionale, il tentativo più avanzato di affrontare una tematica ambientale di interesse planetario in un’ottica di sostenibilità, anche se le riduzioni di inquinamento in esso richieste (5-6 %) sono decisamente inferiori a quelle richieste dagli scienziati (60-80%).

Purtroppo la Conferenza dell’Aia del 2000, che avrebbe dovuto definire le procedure di attuazione del Protocollo di Kyoto, ha messo chiaramente in evidenza che non tutti i paesi industrializzati sono pronti ad impegnarsi per una riduzione del proprio impatto sul sistema climatico. Nonostante la gravissima situazione ambientale sia sotto gli occhi di tutti, i G8 sembra non abbiano nessuna intenzione di dare risposte serie a questo problema.

Il G8 e la finanza

Anche nel summit di Genova i G8 parleranno della cosiddetta "architettura finanziaria globale" e quindi del bisogno di ridefinire il ruolo, il mandato e gli strumenti delle Istituzioni Finanziarie Internazionali quali la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale.

Tale esigenza è sempre più sentita di fronte alle frequenti crisi finanziarie, al tracollo delle economie del sud est Asiatico, della Russia e del Brasile, alla crescente diffusione della povertà ed alla emarginazione dei paesi più poveri. Da più parti della società civile si chiedono regole di equità, trasparenza ed accesso alle informazioni per il FMI, politiche economiche socialmente giuste ed ecologicamente sostenibili (l’applicazione delle prescrizioni del FMI e della BM hanno avuto effetti devastanti sullo sviluppo sociale e sull’ambiente), trasparenza e controllo dei movimenti di capitale.

Il G8 e le tecnologie informatiche

Ad Okinawa i G8 hanno enfatizzato l’importanza dell’Information Technology (IT) e come l’accesso ad essa deve essere consentito a tutti. Come si fa a pensare alle nuove tecnologie informatiche aperte a tutti se i paesi in via di sviluppo non hanno ancora accesso all’energia elettrica?

Il G8 e le malattie

Nel summit di Okinawa i G8 hanno affrontato il problema delle malattie infettive (in particolare l’AIDS) e parassitarie che colpiscono mortalmente soprattutto le popolazioni più povere le quali hanno grossi problemi all’accesso ai farmaci per il loro elevato costo.

Quindici milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie infettive: è la prima causa di morte nel mondo. I G8 si sono impegnati a facilitare l’accesso ai farmaci ma a tutt’oggi i risultati sono deludenti. Basta pensare a quello che succede nel Sud Africa ove 39 multinazionali farmaceutiche hanno attivato azioni legali contro il governo sudafricano, "colpevole" di avere varato norme che consentono la produzione, in forma economica, di medicinali anti-AIDS.

Il G8 ed il commercio mondiale

Dopo il fallimento della terza conferenza interministeriale del WTO tenutasi a Seattle alla fine del 1999 e le grandi dichiarazioni fatte nel summit di Okinawa sul coinvolgimento dei paesi in via di sviluppo nel WTO e sulla necessità di una sua maggiore trasparenza, nulla è stato fatto in tal senso.

Intanto il WTO prosegue nei negoziati per il rinnovo dell’accordo sull’agricoltura e sul commercio dei servizi (il GATS) concependo l’agricoltura come una fabbrica del cibo che può funzionare con le regole di massimo profitto e puntando all’estensione dell’accordo sui servizi anche ai servizi di base (acqua, sanità e scuole) decretandone la liberalizzazione con il risultato di adottare i criteri di redditività per la loro gestione, escludendo così le fasce più povere della popolazione. Sicuramente i G8 parleranno anche di questo nel summit di Genova.

E TU COSA C’ENTRI ?

Le indicazioni fornite dai G8 hanno fortissime ricadute sulla vita dei cittadini che spesso sono totalmente ignari dei meccanismi con cui vengono attuate, delle istituzioni preposte a renderle operanti (WTO, BM, FMI ), delle conseguenze sociali ed ambientali che queste indicazioni hanno.

Gli accordi che derivano dagli incontri dei G8 condizionano il commercio internazionale e quindi anche il cibo che compare sulle nostre tavole. Gli effetti sull’ambiente dovuti ai mancati accordi sulla riduzione dei gas serra li subiamo costantemente in relazione agli improvvisi mutamenti climatici che causano inondazioni, uragani e devastazioni ambientali. I problemi della fame e del sottosviluppo, che spesso causano forti migrazioni dal Sud al Nord del mondo, rimarranno tali finché i grandi della terra riuniti nei G8 non si decideranno a contrastarli in modo efficace con politiche di drastica riduzione del debito estero che permettano di migliorare le condizioni di vita di queste popolazioni.

Come vedi sono tutti problemi che ci interessano da vicino.

Ed anche tu puoi fare qualcosa per opporti al modello di globalizzazione portato avanti dai G8, intraprendendo azioni concrete come il commercio equo e solidale, la finanza etica, il microcredito, le produzioni agricole biologiche, i gruppi di acquisto solidali, il consumo critico, le iniziative in difesa dei lavoratori sfruttati, la proposta della Tobin tax3, la cancellazione del debito estero dei paesi poveri, la proposta di riforma nel senso di un maggior controllo democratico della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e della Organizzazione Mondiale del Commercio, le Campagne contro il commercio delle armi, per la bonifica delle mine, la lotta per garantire a tutte le popolazioni il diritto ad usufruire dei farmaci essenziali, l’impegno per la salvaguardia della natura, sia per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, sia nell’uso di fonti energetiche pulite e rinnovabili.

Le iniziative contro il G8 sono un mezzo per affermare che "un altro mondo è possibile".

GLOSSARIO

1) HIPC (Heavily Indebted Poor Countries = Paesi Poveri Fortemente Indebitati) :

L’iniziativa HIPC è nata nel 1996 in seno alla BM ed al FMI e consiste in un insieme di provvedimenti mirati a ridurre il peso del debito dei 41 Paesi più indebitati. Prevede la riduzione fino all’80% del debito a patto che il paese beneficiario adotti una serie di drastiche misure economiche che vanno, però, a colpire settori fondamentali per il benessere delle popolazioni: sanità, educazione e spesa sociale.

2) Servizio del debito : somma versata ogni anno per rimborsare i capitali ricevuti e pagare gli interessi

3) Tobin tax : tassa di lieve entità applicata a tutte le transazioni finanziarie, per scoraggiare l'eccesso di speculazione e, nel contempo, procurare alla comunità internazionale delle risorse finanziarie.

APPROFONDIMENTI

Purtroppo sui G8 non sono facilmente reperibili pubblicazioni in italiano. Per maggiori informazioni si può fare riferimento ai seguenti siti :

www.cantieriaperti.org : rete di boicottaggio contro il G8

www.governo.it/g8genova : governo italiano per il G8

www.peacelink.it/users/controg8 : rete contro G8

www.retelilliput.org/g8 : sezione speciale sul G8 della Rete di Lilliput