INTERCULTURA /programmi di
ospitalità
Intercultura vi offre la possibilità di accogliere all'interno delle
vostre mura domestiche uno studente straniero e condividere con lui
costumi e abitudini diversi. Figura del volontario Intercultura mette a
disposizione i propri volontari, peparati ad affiancare gli studenti e
le famiglie durante tutto il periodo del soggiorno.
Intercultura, associazione culturale che ha come intento quello di
rendere gli studenti liceali studenti del mondo, permette agli studenti
di scuola secondaria di studiare all'estero, senza perdita dell'anno,
con programmi di studio annuali, semestrali, trimestrali e bimestrali in
numerosi paesi del mondo, mettendo a disposizione diverse borse di
studio.
Intercultura assicura la frequenza delle scuole pubbliche del luogo,
la sistemazione in famiglie selezionate, l'assistenza dei volontari
locali e la possibilità di scoprire Paesi anche meno noti come la Cina,
la Russia, l'Ecuador o la Tailandia.
Programmi offerti da Intercultura
Annuali
Si svolgono da luglio-agosto fino a giugno-luglio dell'anno
successivo. Permettono di frequentare la scuola pubblica del Paese
ospitante, senza perdere l'anno scolastico in Italia. In alcuni casi
sarà necessario sostenere una prova integrativa su alcune materie
concordate con il Consiglio di Classe, per essere ammessi all'anno
accademico successivo
Semestrali
Le partenze sono comprese tra luglio e agosto. Ed è prevista l'accolgienza
di un coetaneo straniero nei sei mesi successivi il rientro in Italia.
L'accoglienza reciproca è obbligatoria per i programmi in Australia,
Nuova Zelanda
Trimestrali
Le partenze sono comprese tra la fine di agosto e gli inizi di
settembre. I programmi trimestrali sono sempre reciproci: mentre si è
all'estero, la famiglia ospita un coetaneo di un altro Paese. Solo per
il Canada l'ospitalità avviene nei mesi successivi
Bimestrali
Si svolgono tra luglio e agosto nell'emisfero Sud del Mondo dove le
stagioni sono invertite e di conseguenza il calendario scolastico è
ribaltato. In questo modo, durante le vacanze estive, è possibile
frequentare delle scuole pubbliche all'estero
Estivi di lingua e natura
Questi programmi permettono di frequentare un corso di lingua e
svolgere attività ricreative a diretto contatto con la natura nel Paese
ospitante
Scambi di classe
Permettono di andare all'estero con i compagni di classe, ospiti
nelle famiglie degli studenti del posto che frequentano la scuola.
Si accede ai Programmi di Studio all'Estero dopo aver superato la
selezione motivazionale e aver pagato una quota di partecipazione. E'
possibile inoltre beneficiare di una delle oltre 400 Borse di Studio
messe a disposizione ogni anno.
Per avere tutte le inormazioni necessarie su come iscriversi e sulla
scelta del Paese ospitante consultare il sito nazionale
www.intercultura.it
I programmi
Intercultura vi dà la possibilità di ospitare all'interno delle vostre
mura domestiche uno studente straniero, che ha il desiderio di conoscere
l'Italia e di condividere la vostra quotidianità.
Perché scegliere Intercultura
Cinque i motivi che rendono unica l'offerta di Intercultura:
la famiglia ospitante non è retribuita, ma ha desiderio di confrontarsi
con un nuovo figlio che arriva da lontano, di aprirsi alla ricchezza
della diversità culturale
l'assistenza costante di volontari locali
la frequenza all'estero di scuole superiori pubbliche, e non di istituti
di lingua o per stranieri
la selezione motivazionale dei partecipanti
la possibilità di conoscere Paesi e culture anche meno noti, come
l'Ecuador, la Russia, la Cina o la Tailandia.
Programmi di studio all'estero
Intercultura offre a vostro figlio l'opportunità di conoscere il mondo e
di crescere nel rispetto della diversità, grazie a un soggiorno in un
Paese straniero.
Cosa ne dicono
Sono tante le famiglie che hanno ospitato uno studente straniero:
un'esperienza unica e indimenticabile che ha contribuito ad arricchire
la loro vita.
Rapporti con la scuola
1. L'iscrizione alla scuola italiana è necessaria anche mentre lo
studente si trova all'estero?
La legge (art.192, comma 3, del D.L.vo 297/94 anche
conosciuto come Testo Unico) recita: "il consiglio di classe può
consentire l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero...".
Sembrerebbe quindi che la legge non preveda necessariamente l'iscrizione
durante l'assenza. Tuttavia in alcuni casi le scuole preferiscono
"lasciare traccia" dell'assenza del loro studente. Quando questo accade
lo iscrivono e sul registro delle presenze scrivono "assente perché
frequentante all'estero".
In questo caso però il giovane va ritirato a marzo perché altrimenti
risulterebbe bocciato. Da noi appositamente consultato, un
rappresentante dell'ANP (Associazione Nazionale Presidi) ritiene che
tale procedura sia in effetti preferibile alla non iscrizione perché in
un certo senso obbliga i docenti a ricordare che c'è uno studente di
quella scuola all'estero ed è un modo per mantenere il legame.
Per questo motivo, l 'indicazione di Intercultura è di concordare con il
Preside e il consiglio di classe la procedura e farla verbalizzare a
futura memoria.
top 2. Qual è la normativa di riferimento?
Il secondo capoverso dell'Art.14 del Regolamento
dell'autonomia scolastica stabilisce che "le istituzioni scolastiche
provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica
degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, le
iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la
valutazione, il riconoscimento degli studi compiunti in Italia e
all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la
valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti
territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi educativi
internazionali. (...)"
I documenti normativi che regolano i soggiorni di studio all'estero sono
essenzialmente tre:
art.192, comma 3, del D.L.vo 297/94 - che prevede:
- l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero
- la presentazione del titolo di studio conseguito all'estero
- un esperimento da parte del Consiglio di Classe che deciderà
l'ammissione diretta
oppure subordinata a esperimenti e prove su materie non studiate
all'estero.
Da noi appositamente consultato, un rappresentante dell'ANP
(Associazione Nazione Presidi) suggerisce di iscrivere il ragazzo a
scuola e registrare la sua assenza in quanto frequentante all'estero. La
sua iscrizione in un certo senso obbliga la scuola (i docenti, la
classe) a ricordare che c'è uno studente di quella scuola all'estero ed
è un modo per mantenere il legame. Per questo motivo, l'indicazione di
Intercultura è di concordare con il preside e il consiglio di classe la
procedura e farla verbalizzare a futura memoria.
Circolare n.181 del marzo 1997 - che:
- riconosce la validità delle esperienze di studio all'estero "per
periodi di studi che non possono avere durata superiore all'anno
scolastico"
- invita il consiglio di classe ad acquisire direttamente dalla scuola
straniera informazioni sui piani e sui programmi di studio e sul sistema
di valutazione affinché
il consiglio di classe, visto l'esito degli studi compiuti presso la
scuola straniera e il
risultato di un'eventuale prova integrativa, deliberare circa la
riammissione
dell'alunno.
Circolare n.236 del 8 ottobre 1999 - che:
- conferma quanto espresso nella circolare 181
- stabilisce l'attribuzione dei crediti scolastici che riconoscano il
valore GLOBALE
dell'esperienza, tenendo conto anche dell'esito delle prove di
accertamento fatte
dalla scuola italiana e delle valutazioni ottenute nella scuola estera
- stabilisce che agli alunni che partono con un debito formativo, viene
attribuito il
punteggio più basso della banda di oscillazione e che il Consiglio di
Classe può
integrare, in sede di scrutinio finale, il punteggio minimo in caso di
accertato
superamento del debito.
top 3. In che tipo di scuole vengono iscritti i ragazzi, e
che programma porteranno avanti?
I partecipanti ai programmi "scolastici" vengono iscritti
nelle stesse scuole dei loro coetanei in loco (e dunque non in strutture
speciali per stranieri).
Molto spesso le scuole all'estero sono di tipo "comprehensive", ovvero
più generaliste e con meno distinzioni rispetto ai diversi tipi di
scuole italiane (Licei classico, scientifico, linguistico, istituti
tecnici, commerciali ecc.).
All'interno di una scuola, la scelta delle materie del piano di studi
viene fatta dalo studente, in base ai suoi interesse e alle sue
capacità. In particolare gli studenti Intercultura potranno chiedere al
loro Tutor un aiuto a scegliere le materie che intenderanno frequentare,
in base alle conoscenze, agli interessi e alle particolari inclinazioni
personali. È chiaro che va tenuto in considerazione anche il parere dei
professori della scuola ospitante.
Una cosa è molto importante: alcune materie normalmente frequentate in
Italia (l 'esempio classico è il latino) a volte non vengono impartite
nelle scuole del Paese ospitante. In questo caso è bene concordare un
programma di recupero con il proprio insegnante italiano. Bisogna sempre
tenere un occhio rivolto al programma contestualmente svolto dalla
classe d'origine in Italia, alla quale ad un certo punto bisogna pur
tornare... Viceversa, capita spesso che all'estero si abbia la
possibilità di studiare materie che non trovano spazio o che vengono
trascurate nella scuola italiana e che possono costituire un elemento
distintivo nella formazione scolastica e personale del partecipante.
top 4. Che rapporti è bene mantenere con la scuola italiana
durante l'assenza di vostro figlio?
Sia la famiglia italiana sia il partecipante al programma di
studio all'estero devono mantenere uno stretto contatto con la scuola
italiana, informando il Consiglio di Classe dell'andamento
dell'esperienza, delle materie frequentate, dei successi ottenuti, delle
difficoltà incontrate e di eventuali altri aspetti educativi affrontati.
Questo scambio di informazioni serve a "mantenere vivi" i rapporti con
la scuola italiana nonostante l'assenza, a valorizzare l'esperienza
all'estero e soprattutto a preparare il reinserimento al rientro in
Italia.
top 5. È possibile ottenere il diploma all'estero? e in
questo caso, è riconosciuto in Italia?
Alcune scuole all'estero rilasciano un diploma, valutando in
piena autonomia l'intero curriculum scolastico del partecipante. In
alcuni casi questi diplomi sono riconosciuti a seconda di quali sono gli
accordi stipulati fra l'Italia e il Paese ospitante. Intercultura
tuttavia non può garantire in nessun modo il rilascio del diploma
all'estero e -a termini di legge- promuove il reinserimento dei
partecipanti ai programmi nella scuola italiana al termine dell
'esperienza. Anche nel caso in cui la scuola non rilasci un diploma, il
candidato dovrà comunque richiedere la documentazione (in genere un
certificato di frequenza e di valutazione) che attesti la frequenza e il
profitto dello studente all'estero e che, congiuntamente al colloquio
integrativo consenta il reinserimento scolastico senza perdere l'anno. È
responsabilità del partecipante procurarsi questi documenti e portarli
personalmente alla scuola italiana al suo rientro.
top 6. Come bisogna regolarsi con la traduzione dei
documenti scolastici esteri?
Alcune scuole italiane chiedono ancora che i documenti degli
studenti italiani che tornano da soggiorni di studio all'estero siano
tradotti e legalizzati dal competente Consolato Italiano. Purtroppo su
questo argomento la legge italiana si presta ad interpretazioni diverse.
La traduzione e legalizzazione da parte dei consolati italiani erano
necessarie quando la riammissione andava sottoposta per la ratifica al
Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. Pur non essendo mai stata
esplicitamente abrogata, nella maggior parte dei casi questa procedura
oggi non è più richiesta; si ritiene infatti che essa possa essere
considerata superata per due motivi:
- perché la scuola dello studente italiano -ai sensi della Circolare
Ministeriale 181 -
dovrebbe controllare in prima persona l 'inserimento nella scuola estera
- perché nel frattempo è stato adottato il principio
dell'autocertificazione.
È bene tuttavia chiedere al Preside qual è la sua opinione in proposito.
Qualora il preside decidesse di richiedere la traduzione e
legalizzazione dei documenti, consigliamo di provvedere a tali
traduzioni prima del rientro per motivi economici (costa meno) e
burocratici (in Italia bisogna rivolgersi a traduttori autorizzati e
legalizzare i documenti in tribunale).
top 7. Come funziona il reinserimento nella scuola italiana
d'origine?
Gli scambi individuali sono regolati da:
art.192, comma 3, del D.L.vo 297/94 - che prevede:
- l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero
- la presentazione del titolo di studio conseguito all'estero
- un esperimento da parte del Consiglio di Classe che deciderà
l'ammissione diretta
oppure subordinata a esperimenti e prove su materie non studiate
all'estero.
Circolare n.181 del marzo 1997 - che:
- riconosce la validità delle esperienze di studio all'estero "per
periodi di studi che non possono avere durata superiore all'anno
scolastico"
- invita il consiglio di classe ad acquisire direttamente dalla scuola
straniera informazioni sui piani e sui programmi di studio e sul sistema
di valutazione affinché
il consiglio di classe, visto l'esito degli studi compiuti presso la
scuola straniera e il
risultato di un'eventuale prova integrativa, deliberare circa la
riammissione
dell'alunno.
Circolare n.236 del 8 ottobre 1999 - che:
- conferma quanto espresso nella circolare 181
- stabilisce l'attribuzione dei crediti scolastici che riconoscano il
valore GLOBALE
dell'esperienza, tenendo conto anche dell'esito delle prove di
accertamento fatte
dalla scuola italiana e delle valutazioni ottenute nella scuola estera
- stabilisce che agli alunni che partono con un debito formativo, viene
attribuito il
punteggio più basso della banda di oscillazione e che il Consiglio di
Classe può
integrare, in sede di scrutinio finale, il punteggio minimo in caso di
accertato
superamento del debito.
È innanzi tutto necessario riconoscere il ruolo centrale del Consiglio
di Classe e sottolineare che queste procedure vogliono facilitare e non
porre ostacoli agli scambi: viene infatti proposto un approccio
comunicativo e collaborativo ed è dunque importante che il contatto con
esso venga sostenuto durante tutto l'anno, pianificato con la massima
trasparenza e condivisione di obiettivi nonché "aiutato" dai
partecipanti e dalle loro famiglie. In particolare il Consiglio di
classe deve assicurare, per il rientro, allo studente che intende
frequentare un anno all'estero (possibilmente -come già detto -
lasciando traccia delle azioni previste nel verbale degli incontri):
- l'ammissione all'ultimo anno a seguito di un accertamento serio sulle
materie non
studiate all'estero (non esame di idoneità). L 'accertamento serve
innanzi tutto a
riconoscere ciò che lo studente ha fatto e si deve attenere al principio
che non va
"sanzionato" ciò che manca quanto identificato al fine di porre gli
strumenti per un
eventuale recupero.
- la valorizzazione dell'esperienza fatta, prevedendo almeno che il
giovane presenti e
discuta in classe una relazione sul suo soggiorno di studio nella scuola
e nella
comunità straniera.
top 8. Come verrà calcolato il credito scolastico dell'anno
passato all'estero?
Per l 'anno scolastico trascorso all'estero, il credito
scolastico verrà assegnato dal consiglio di classe tenendo conto delle
valutazioni riportate presso la scuola estera e dei risultati delle
prove di accertamento sulle materie NON in comune tra i due programmi.
Il consiglio di classe potrà inoltre riconoscere come credito formativo
esperienze svolte in "in ambiti e settori della società civile legati
alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale
quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali,
artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro,
all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione ...."
((DL 10.2.99) purché coerenti con gli studi seguiti e adeguatamente
documentate (per esempio corsi di lingua, sport, seminari, attività
teatrali, conferenze, test e saggi da lui elaborati).
È bene concordare con il consiglio di classe quali attività verranno
riconosciute e quale documentazione deve essere prevista. Intercultura
rilascia infatti una attestazione di partecipazione al programma, ma se
questa non fosse sufficiente, a norma dello stesso Decreto citato, "
...le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all 'estero sono
convalidate dall 'autorità diplomatica o consolare ".
top 9. Al rientro bisogna sostenere degli esami di
riammissione?
La dicitura "esami di riammissione" è da ritenersi
decisamente superata. L'accertamento sulle materie che il Consiglio di
Classe può prevedere o meno, non è di norma condizionante ai fini della
riammissione, ma serve invece ad accertare il livello di preparazione
dello studente e, dunque, a programmare conseguentemente l'eventuale
recupero.
Nota: in nessuna circolare si fa riferimento alla tempistica di tali
accertamenti e in particolare non si dice MAI che gli stessi debbano
essere effettuati prima dell'inizio dell'ultimo anno scolastico (invece
che più avanti durante l 'anno). È chiaro che si riesce a concordare con
la scuola di posticipare leggermente tale verifica, si dà maggior tempo
ai ragazzi per recuperare eventuali lacune presenti (inoltre lo stesso
recupero può essere impostato e seguito dai professori della scuola).
L'AFS è un'organizzazione internazionale di volontariato, non
governativa, senza scopo di lucro, che offre occasioni di apprendimento
interculturale per sviluppare quelle conoscenze, capacità e comprensione
che servono a costruire un mondo più giusto e in pace.
L'AFS mette le persone in situazioni in cui devono comportarsi
responsabilmente da cittadini del mondo, superandone le differenze e
adoperandosi per la pace e la comprensione. Riconosce che "pace" è un
concetto in evoluzione, minacciato dalle ingiustizie, dalle
ineguaglianze e dall'intolleranza.
L'AFS vuole affermare la sua fede nella dignità e nel valore di ogni
essere umano, di ogni nazione e cultura. Incoraggia il rispetto per i
diritti umani e le libertà fondamentali, senza distinzione di razza,
sesso, lingua, religione o condizione sociale.
Le attività dell'AFS si fondano su questi valori essenziali: dignità,
rispetto delle differenze, armonia, sensibilità e tolleranza.
TESTIMONI
top Sandro Pertini, da Presidente della Repubblica
"In particolare ad Intercultura, cui si deve il disegno e
l'attiva realizzazione di questo avanzato programma di comunicazione e
scambio tra popoli e culture, desidero oggi rinnovare la mia simpatia e
il mio piu vivo apprezzamento"
top Francesco Cossiga, da Presidente della Repubblica
"Vivere liberamente l'esperienza di culture diverse entro il
grande orizzonte di un mondo pacifico e per i giovani un fatto
insostituibile di arricchimento e una promessa concreta di
riconciliazione e comune progresso per l'umanita intera. Nel salutare
con simpatia i giovani che partecipano ai programmi di Intercultura
desidero in questa occasione far giungere il mio augurio e sodalizio a
quanti ne promuovono e sostengono la meritoria attività"
top Oscar Luigi Scalfaro, da Presidente della Repubblica
"Mi è anzitutto gradito far giungere a Intercultura
l'espressione del mio piu vivo apprezzamento per l'opera di avanguardia
che essa ha svolto e tuttora svolge in favore dell'ampliamento degli
orizzonti culturali e dello scambio di esperienze e di conoscenze fra i
giovani".
top Javier Peres de Cuellar, Segretario Generale delle
Nazioni Unite, 8 novembre 1991.
"I programmi di scambi internazionali dell'AFS hanno
dimostrato un impegno eccezionale ed una leale operosità a sostegno del
Programma delle Nazioni Unite per la Gioventù ed hanno contribuito senza
sosta a migliorare le condizioni dei giovani. Essi hanno segnato una
strada, fatta di leadership e dinamismo, essenziali per lavorare con i
giovani...". Per questo le Nazioni Unite hanno "attribuito all'AFS un
attestato in riconoscimento grato per il lavoro svolto a sostegno del
loro Programma per i Giovani".
top Ministero degli Affari Esteri a tutte le rappresentaze
diplomatiche, 19 dicembre 1999:
"L'Associazione 'Intercultura' è un ente favorevolmente noto,
la cui azione è considerata 'meritoria' dalla Direzione Generale delle
Relazioni Culturali di questo Ministero. Come segnalato per gli scorsi
anni, si informa che anche nel prossimo anno scolastico 2000-2001
numerosi studenti si recheranno in Italia per frequentare corsi presso
istituti scolastici nell'ambiro dei progetti di scambio curati
dall'Associazione stessa...".
http://www.intercultura.it/P03.001/chisiamo/missione.shtml
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