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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

INTERCULTURA /programmi di ospitalità

Intercultura vi offre la possibilità di accogliere all'interno delle vostre mura domestiche uno studente straniero e condividere con lui costumi e abitudini diversi. Figura del volontario Intercultura mette a disposizione i propri volontari, peparati ad affiancare gli studenti e le famiglie durante tutto il periodo del soggiorno.

Intercultura, associazione culturale che ha come intento quello di rendere gli studenti liceali studenti del mondo, permette agli studenti di scuola secondaria di studiare all'estero, senza perdita dell'anno, con programmi di studio annuali, semestrali, trimestrali e bimestrali in numerosi paesi del mondo, mettendo a disposizione diverse borse di studio.

Intercultura assicura la frequenza delle scuole pubbliche del luogo, la sistemazione in famiglie selezionate, l'assistenza dei volontari locali e la possibilità di scoprire Paesi anche meno noti come la Cina, la Russia, l'Ecuador o la Tailandia.

Programmi offerti da Intercultura

Annuali

Si svolgono da luglio-agosto fino a giugno-luglio dell'anno successivo. Permettono di frequentare la scuola pubblica del Paese ospitante, senza perdere l'anno scolastico in Italia. In alcuni casi sarà necessario sostenere una prova integrativa su alcune materie concordate con il Consiglio di Classe, per essere ammessi all'anno accademico successivo

Semestrali

Le partenze sono comprese tra luglio e agosto. Ed è prevista l'accolgienza di un coetaneo straniero nei sei mesi successivi il rientro in Italia. L'accoglienza reciproca è obbligatoria per i programmi in Australia, Nuova Zelanda

Trimestrali

Le partenze sono comprese tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. I programmi trimestrali sono sempre reciproci: mentre si è all'estero, la famiglia ospita un coetaneo di un altro Paese. Solo per il Canada l'ospitalità avviene nei mesi successivi

Bimestrali

Si svolgono tra luglio e agosto nell'emisfero Sud del Mondo dove le stagioni sono invertite e di conseguenza il calendario scolastico è ribaltato. In questo modo, durante le vacanze estive, è possibile frequentare delle scuole pubbliche all'estero

Estivi di lingua e natura

Questi programmi permettono di frequentare un corso di lingua e svolgere attività ricreative a diretto contatto con la natura nel Paese ospitante

Scambi di classe

Permettono di andare all'estero con i compagni di classe, ospiti nelle famiglie degli studenti del posto che frequentano la scuola.

 

Si accede ai Programmi di Studio all'Estero dopo aver superato la selezione motivazionale e aver pagato una quota di partecipazione. E' possibile inoltre beneficiare di una delle oltre 400 Borse di Studio messe a disposizione ogni anno.

Per avere tutte le inormazioni necessarie su come iscriversi e sulla scelta del Paese ospitante consultare il sito nazionale www.intercultura.it

 

I programmi

Intercultura vi dà la possibilità di ospitare all'interno delle vostre mura domestiche uno studente straniero, che ha il desiderio di conoscere l'Italia e di condividere la vostra quotidianità.

Perché scegliere Intercultura

Cinque i motivi che rendono unica l'offerta di Intercultura:

la famiglia ospitante non è retribuita, ma ha desiderio di confrontarsi con un nuovo figlio che arriva da lontano, di aprirsi alla ricchezza della diversità culturale
l'assistenza costante di volontari locali
la frequenza all'estero di scuole superiori pubbliche, e non di istituti di lingua o per stranieri
la selezione motivazionale dei partecipanti
la possibilità di conoscere Paesi e culture anche meno noti, come l'Ecuador, la Russia, la Cina o la Tailandia.
Programmi di studio all'estero

Intercultura offre a vostro figlio l'opportunità di conoscere il mondo e di crescere nel rispetto della diversità, grazie a un soggiorno in un Paese straniero.

 
Cosa ne dicono

Sono tante le famiglie che hanno ospitato uno studente straniero: un'esperienza unica e indimenticabile che ha contribuito ad arricchire la loro vita.  

Rapporti con la scuola

 1. L'iscrizione alla scuola italiana è necessaria anche mentre lo studente si trova all'estero? 
    La legge (art.192, comma 3, del D.L.vo 297/94 anche conosciuto come Testo Unico) recita: "il consiglio di classe può consentire l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero...".
Sembrerebbe quindi che la legge non preveda necessariamente l'iscrizione durante l'assenza. Tuttavia in alcuni casi le scuole preferiscono "lasciare traccia" dell'assenza del loro studente. Quando questo accade lo iscrivono e sul registro delle presenze scrivono "assente perché frequentante all'estero".
In questo caso però il giovane va ritirato a marzo perché altrimenti risulterebbe bocciato. Da noi appositamente consultato, un rappresentante dell'ANP (Associazione Nazionale Presidi) ritiene che tale procedura sia in effetti preferibile alla non iscrizione perché in un certo senso obbliga i docenti a ricordare che c'è uno studente di quella scuola all'estero ed è un modo per mantenere il legame.
Per questo motivo, l 'indicazione di Intercultura è di concordare con il Preside e il consiglio di classe la procedura e farla verbalizzare a futura memoria. 
  
top   2. Qual è la normativa di riferimento? 
    Il secondo capoverso dell'Art.14 del Regolamento dell'autonomia scolastica stabilisce che "le istituzioni scolastiche provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studi compiunti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi educativi internazionali. (...)"
I documenti normativi che regolano i soggiorni di studio all'estero sono essenzialmente tre:

art.192, comma 3, del D.L.vo 297/94 - che prevede:
- l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero
- la presentazione del titolo di studio conseguito all'estero
- un esperimento da parte del Consiglio di Classe che deciderà l'ammissione diretta
oppure subordinata a esperimenti e prove su materie non studiate all'estero.

Da noi appositamente consultato, un rappresentante dell'ANP (Associazione Nazione Presidi) suggerisce di iscrivere il ragazzo a scuola e registrare la sua assenza in quanto frequentante all'estero. La sua iscrizione in un certo senso obbliga la scuola (i docenti, la classe) a ricordare che c'è uno studente di quella scuola all'estero ed è un modo per mantenere il legame. Per questo motivo, l'indicazione di Intercultura è di concordare con il preside e il consiglio di classe la procedura e farla verbalizzare a futura memoria.

Circolare n.181 del marzo 1997 - che:
- riconosce la validità delle esperienze di studio all'estero "per periodi di studi che non possono avere durata superiore all'anno scolastico"
- invita il consiglio di classe ad acquisire direttamente dalla scuola straniera informazioni sui piani e sui programmi di studio e sul sistema di valutazione affinché
il consiglio di classe, visto l'esito degli studi compiuti presso la scuola straniera e il
risultato di un'eventuale prova integrativa, deliberare circa la riammissione
dell'alunno.

Circolare n.236 del 8 ottobre 1999 - che:
- conferma quanto espresso nella circolare 181
- stabilisce l'attribuzione dei crediti scolastici che riconoscano il valore GLOBALE
dell'esperienza, tenendo conto anche dell'esito delle prove di accertamento fatte
dalla scuola italiana e delle valutazioni ottenute nella scuola estera
- stabilisce che agli alunni che partono con un debito formativo, viene attribuito il
punteggio più basso della banda di oscillazione e che il Consiglio di Classe può
integrare, in sede di scrutinio finale, il punteggio minimo in caso di accertato
superamento del debito. 
  
top   3. In che tipo di scuole vengono iscritti i ragazzi, e che programma porteranno avanti? 
    I partecipanti ai programmi "scolastici" vengono iscritti nelle stesse scuole dei loro coetanei in loco (e dunque non in strutture speciali per stranieri).
Molto spesso le scuole all'estero sono di tipo "comprehensive", ovvero più generaliste e con meno distinzioni rispetto ai diversi tipi di scuole italiane (Licei classico, scientifico, linguistico, istituti tecnici, commerciali ecc.).
All'interno di una scuola, la scelta delle materie del piano di studi viene fatta dalo studente, in base ai suoi interesse e alle sue capacità. In particolare gli studenti Intercultura potranno chiedere al loro Tutor un aiuto a scegliere le materie che intenderanno frequentare, in base alle conoscenze, agli interessi e alle particolari inclinazioni personali. È chiaro che va tenuto in considerazione anche il parere dei professori della scuola ospitante.
Una cosa è molto importante: alcune materie normalmente frequentate in Italia (l 'esempio classico è il latino) a volte non vengono impartite nelle scuole del Paese ospitante. In questo caso è bene concordare un programma di recupero con il proprio insegnante italiano. Bisogna sempre tenere un occhio rivolto al programma contestualmente svolto dalla classe d'origine in Italia, alla quale ad un certo punto bisogna pur tornare... Viceversa, capita spesso che all'estero si abbia la possibilità di studiare materie che non trovano spazio o che vengono trascurate nella scuola italiana e che possono costituire un elemento distintivo nella formazione scolastica e personale del partecipante.
  
top   4. Che rapporti è bene mantenere con la scuola italiana durante l'assenza di vostro figlio? 
    Sia la famiglia italiana sia il partecipante al programma di studio all'estero devono mantenere uno stretto contatto con la scuola italiana, informando il Consiglio di Classe dell'andamento dell'esperienza, delle materie frequentate, dei successi ottenuti, delle difficoltà incontrate e di eventuali altri aspetti educativi affrontati. Questo scambio di informazioni serve a "mantenere vivi" i rapporti con la scuola italiana nonostante l'assenza, a valorizzare l'esperienza all'estero e soprattutto a preparare il reinserimento al rientro in Italia.
  
top   5. È possibile ottenere il diploma all'estero? e in questo caso, è riconosciuto in Italia?
    Alcune scuole all'estero rilasciano un diploma, valutando in piena autonomia l'intero curriculum scolastico del partecipante. In alcuni casi questi diplomi sono riconosciuti a seconda di quali sono gli accordi stipulati fra l'Italia e il Paese ospitante. Intercultura tuttavia non può garantire in nessun modo il rilascio del diploma all'estero e -a termini di legge- promuove il reinserimento dei partecipanti ai programmi nella scuola italiana al termine dell 'esperienza. Anche nel caso in cui la scuola non rilasci un diploma, il candidato dovrà comunque richiedere la documentazione (in genere un certificato di frequenza e di valutazione) che attesti la frequenza e il profitto dello studente all'estero e che, congiuntamente al colloquio integrativo consenta il reinserimento scolastico senza perdere l'anno. È responsabilità del partecipante procurarsi questi documenti e portarli personalmente alla scuola italiana al suo rientro.
  
top   6. Come bisogna regolarsi con la traduzione dei documenti scolastici esteri?
    Alcune scuole italiane chiedono ancora che i documenti degli studenti italiani che tornano da soggiorni di studio all'estero siano tradotti e legalizzati dal competente Consolato Italiano. Purtroppo su questo argomento la legge italiana si presta ad interpretazioni diverse.
La traduzione e legalizzazione da parte dei consolati italiani erano necessarie quando la riammissione andava sottoposta per la ratifica al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. Pur non essendo mai stata esplicitamente abrogata, nella maggior parte dei casi questa procedura oggi non è più richiesta; si ritiene infatti che essa possa essere considerata superata per due motivi:

- perché la scuola dello studente italiano -ai sensi della Circolare Ministeriale 181 -
dovrebbe controllare in prima persona l 'inserimento nella scuola estera
- perché nel frattempo è stato adottato il principio dell'autocertificazione.

È bene tuttavia chiedere al Preside qual è la sua opinione in proposito. Qualora il preside decidesse di richiedere la traduzione e legalizzazione dei documenti, consigliamo di provvedere a tali traduzioni prima del rientro per motivi economici (costa meno) e burocratici (in Italia bisogna rivolgersi a traduttori autorizzati e legalizzare i documenti in tribunale). 
  
top   7. Come funziona il reinserimento nella scuola italiana d'origine?
    Gli scambi individuali sono regolati da:

art.192, comma 3, del D.L.vo 297/94 - che prevede:
- l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero
- la presentazione del titolo di studio conseguito all'estero
- un esperimento da parte del Consiglio di Classe che deciderà l'ammissione diretta
oppure subordinata a esperimenti e prove su materie non studiate all'estero.

Circolare n.181 del marzo 1997 - che:
- riconosce la validità delle esperienze di studio all'estero "per periodi di studi che non possono avere durata superiore all'anno scolastico"
- invita il consiglio di classe ad acquisire direttamente dalla scuola straniera informazioni sui piani e sui programmi di studio e sul sistema di valutazione affinché
il consiglio di classe, visto l'esito degli studi compiuti presso la scuola straniera e il
risultato di un'eventuale prova integrativa, deliberare circa la riammissione
dell'alunno.

Circolare n.236 del 8 ottobre 1999 - che:
- conferma quanto espresso nella circolare 181
- stabilisce l'attribuzione dei crediti scolastici che riconoscano il valore GLOBALE
dell'esperienza, tenendo conto anche dell'esito delle prove di accertamento fatte
dalla scuola italiana e delle valutazioni ottenute nella scuola estera
- stabilisce che agli alunni che partono con un debito formativo, viene attribuito il
punteggio più basso della banda di oscillazione e che il Consiglio di Classe può
integrare, in sede di scrutinio finale, il punteggio minimo in caso di accertato
superamento del debito.

È innanzi tutto necessario riconoscere il ruolo centrale del Consiglio di Classe e sottolineare che queste procedure vogliono facilitare e non porre ostacoli agli scambi: viene infatti proposto un approccio comunicativo e collaborativo ed è dunque importante che il contatto con esso venga sostenuto durante tutto l'anno, pianificato con la massima trasparenza e condivisione di obiettivi nonché "aiutato" dai partecipanti e dalle loro famiglie. In particolare il Consiglio di classe deve assicurare, per il rientro, allo studente che intende frequentare un anno all'estero (possibilmente -come già detto - lasciando traccia delle azioni previste nel verbale degli incontri):

- l'ammissione all'ultimo anno a seguito di un accertamento serio sulle materie non
studiate all'estero (non esame di idoneità). L 'accertamento serve innanzi tutto a
riconoscere ciò che lo studente ha fatto e si deve attenere al principio che non va
"sanzionato" ciò che manca quanto identificato al fine di porre gli strumenti per un
eventuale recupero.
- la valorizzazione dell'esperienza fatta, prevedendo almeno che il giovane presenti e
discuta in classe una relazione sul suo soggiorno di studio nella scuola e nella
comunità straniera. 
  
top   8. Come verrà calcolato il credito scolastico dell'anno passato all'estero?
    Per l 'anno scolastico trascorso all'estero, il credito scolastico verrà assegnato dal consiglio di classe tenendo conto delle valutazioni riportate presso la scuola estera e dei risultati delle prove di accertamento sulle materie NON in comune tra i due programmi.
Il consiglio di classe potrà inoltre riconoscere come credito formativo esperienze svolte in "in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione ...." ((DL 10.2.99) purché coerenti con gli studi seguiti e adeguatamente documentate (per esempio corsi di lingua, sport, seminari, attività teatrali, conferenze, test e saggi da lui elaborati).
È bene concordare con il consiglio di classe quali attività verranno riconosciute e quale documentazione deve essere prevista. Intercultura rilascia infatti una attestazione di partecipazione al programma, ma se questa non fosse sufficiente, a norma dello stesso Decreto citato, " ...le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all 'estero sono convalidate dall 'autorità diplomatica o consolare ". 
  
top   9. Al rientro bisogna sostenere degli esami di riammissione?
    La dicitura "esami di riammissione" è da ritenersi decisamente superata. L'accertamento sulle materie che il Consiglio di Classe può prevedere o meno, non è di norma condizionante ai fini della riammissione, ma serve invece ad accertare il livello di preparazione dello studente e, dunque, a programmare conseguentemente l'eventuale recupero.

Nota: in nessuna circolare si fa riferimento alla tempistica di tali accertamenti e in particolare non si dice MAI che gli stessi debbano essere effettuati prima dell'inizio dell'ultimo anno scolastico (invece che più avanti durante l 'anno). È chiaro che si riesce a concordare con la scuola di posticipare leggermente tale verifica, si dà maggior tempo ai ragazzi per recuperare eventuali lacune presenti (inoltre lo stesso recupero può essere impostato e seguito dai professori della scuola). 


L'AFS è un'organizzazione internazionale di volontariato, non governativa, senza scopo di lucro, che offre occasioni di apprendimento interculturale per sviluppare quelle conoscenze, capacità e comprensione che servono a costruire un mondo più giusto e in pace.

L'AFS mette le persone in situazioni in cui devono comportarsi responsabilmente da cittadini del mondo, superandone le differenze e adoperandosi per la pace e la comprensione. Riconosce che "pace" è un concetto in evoluzione, minacciato dalle ingiustizie, dalle ineguaglianze e dall'intolleranza.

L'AFS vuole affermare la sua fede nella dignità e nel valore di ogni essere umano, di ogni nazione e cultura. Incoraggia il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione o condizione sociale.

Le attività dell'AFS si fondano su questi valori essenziali: dignità, rispetto delle differenze, armonia, sensibilità e tolleranza. 



TESTIMONI
top   Sandro Pertini, da Presidente della Repubblica
    "In particolare ad Intercultura, cui si deve il disegno e l'attiva realizzazione di questo avanzato programma di comunicazione e scambio tra popoli e culture, desidero oggi rinnovare la mia simpatia e il mio piu vivo apprezzamento" 
  
top   Francesco Cossiga, da Presidente della Repubblica
    "Vivere liberamente l'esperienza di culture diverse entro il grande orizzonte di un mondo pacifico e per i giovani un fatto insostituibile di arricchimento e una promessa concreta di riconciliazione e comune progresso per l'umanita intera. Nel salutare con simpatia i giovani che partecipano ai programmi di Intercultura desidero in questa occasione far giungere il mio augurio e sodalizio a quanti ne promuovono e sostengono la meritoria attività"
  
top   Oscar Luigi Scalfaro, da Presidente della Repubblica
    "Mi è anzitutto gradito far giungere a Intercultura l'espressione del mio piu vivo apprezzamento per l'opera di avanguardia che essa ha svolto e tuttora svolge in favore dell'ampliamento degli orizzonti culturali e dello scambio di esperienze e di conoscenze fra i giovani".
  
top   Javier Peres de Cuellar, Segretario Generale delle Nazioni Unite, 8 novembre 1991.
    "I programmi di scambi internazionali dell'AFS hanno dimostrato un impegno eccezionale ed una leale operosità a sostegno del Programma delle Nazioni Unite per la Gioventù ed hanno contribuito senza sosta a migliorare le condizioni dei giovani. Essi hanno segnato una strada, fatta di leadership e dinamismo, essenziali per lavorare con i giovani...". Per questo le Nazioni Unite hanno "attribuito all'AFS un attestato in riconoscimento grato per il lavoro svolto a sostegno del loro Programma per i Giovani". 
  
top   Ministero degli Affari Esteri a tutte le rappresentaze diplomatiche, 19 dicembre 1999:
    "L'Associazione 'Intercultura' è un ente favorevolmente noto, la cui azione è considerata 'meritoria' dalla Direzione Generale delle Relazioni Culturali di questo Ministero. Come segnalato per gli scorsi anni, si informa che anche nel prossimo anno scolastico 2000-2001 numerosi studenti si recheranno in Italia per frequentare corsi presso istituti scolastici nell'ambiro dei progetti di scambio curati dall'Associazione stessa...".


http://www.intercultura.it/P03.001/chisiamo/missione.shtml


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