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AGRI-TRACCIA- -BIOTECNOLOGIE STRUMENTO PER LA SALVAGUARDIA DELLA TRADIZIONE ECONOMICO-CULTURALE E DEL PATRIMONIO GENETICO E AMBIENTALE DELLA TOSCANA Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale (DISAT) Università di Firenze Ple,. Cascine 18 . in Collaborazione con -- EGO-CreaNET – Dip. Chimica Universita di Firenze e con il - PIN –Polo della Universita’ di Firenze in Prato. Projecr Manager : Paolo Casini (DISAT) Paolo.Casini@unifi.it Resp. Relazioni e sviluppo: Paolo Manzelli LRE@UNIFI.IT Collaborazione Scientifica ed Economica : Prof. ri : Sefano Benedettelli, Donato Romano – Universita’ Firenze- Fac. Agraria - Tracciabilita’ prodotti cerealicoli , Biodiversita’ e Sviluppo PMI alimentari in Toscana Bando RT : www.unipi.it/ricerca_file/allegati/61_Bando%2020_3.doc Innovazione Tecnologica: http://www.regione.toscana.it/pro/prs/innovazionetec/innovazionetec.htm
La messa a coltura di aree marginali di media e alta collina della Toscana con popolazioni locali e vecchie varietà di cereali (frumento e farro), caratterizzate da basse rese, ma con parametri qualitativi superiori alle varietà selezionate più produttive, genera un plusvalore "eco-economico" ai prodotti derivati (pane,pasta e prodotti da forno), incentivando la coltivazione di aree altrimenti abbandonate e minimizzando l’erosione della biodiversitàdel genere Triticum. Le attuali biotecnologie molecolari, in grado di valutare la diversità dei genotipi coltivati, consentono nell’ambito di un protocollo di tracciabilità, di certificare le materie prime da trasformare, per ottenere prodotti di qualità tipici toscani competitivi in importanti nicchie di mercato nazionali ed internazionali. La creazione, confronto e messa a punto di uno specifico codice seriale elettronico diffuso in rete, consentira’ al consumatore il controllo di tutte le informazioni sulla filiera del prodotto finito. 1.) DESCRIZIONE della PROPOSTA 1.1 - Panoramica : Esigenze Sociali ed Economiche In un mercato sempre più integrato e globale, i prodotti alimentari tradizionali rischiano di perdere visibilità e di essere sostituiti dai prodotti industriali. Se da un lato i progressi tecnici delle produzioni agroalimentari hanno prodotto nei paesi industrializzati grandi benefici: un aumento della disponibilità e varietà dei cibi, una progressiva riduzione dei costi relativi dell’alimentazione, un miglioramento generale dell'igiene, da un altro lato tale evoluzione tende a far scomparire prodotti legati alle tradizioni locali e frutto di lunghe evoluzioni selettive. La varietà delle tradizioni alimentari è una ricchezza, un patrimonio biologico-culturale che andrebbe protetto con la stessa determinazione con cui vengono protette le specificità della flora e della fauna di un territorio. Esiste dunque una tensione fra due modelli di sviluppo diversi, fra i quali si instaura un equilibrio continuamente mutevole in relazione alle opportunità che la legislazione, il progresso tecnologico, la cultura del mercato, creano per l'uno o per l’altro modello. Nell’intento di far acquistare maggiore visibilità sul mercato a tutte quelle piccole e medie imprese che sono coinvolte nelle produzioni alimentari tipiche e locali della Toscana, il presente progetto propone, attraverso azioni coordinate tra più soggetti, di valorizzare i loro prodotti con un sistema di tracciabilità che garantisca la qualità, l’origine delle materie prime e la sicurezza del processo di trasformazione. La messa a coltura di aree marginali di media e alta collina della Toscana con popolazioni locali e vecchie varietà di cereali (frumento e farro), caratterizzate da basse rese ma con parametri qualitativi superiori alle varietà migliorate, garantirebbe un plusvalore sia alle produzioni cerealicole che ai prodotti derivati (pane, pasta e prodotti da forno), incentivando al tempo stesso la coltivazione di aree altrimenti abbandonate e minimizzando l’erosione della biodiversità del genere Triticum. 1.2 - Tecnologie di trasferimento e grado di innovativita’ Per rispondere alla assunzione di una necessaria responsabilita’ sociale ed economica riguardante il settore della sicurezza e della qualita’ alimentare, il progetto - AGRI-TRACCIA si propone di attuare una consapevolezza "socialmente competente" attuata mediante un network "Universita'-Impresa", finalizzato ad avvalorare la qualita' della produzione della filiera cerealicola in Toscana in un contesto "eco-economico" del mercato orientato alla preservazione delle identita genomiche delle produzioni cerealicole in Toscana . Pertanto considerando che la "Identity Preservation" e’ la premessa originaria per la tracciabilita’ di filiera e che la piu’ completa tracciabilita’ si origina dalla "Generic Finger-print" delle specie cerealicole edibili, il Progetto AGRI-TRACCIA , si propone in prima istanza di attuare un trasferimento di conoscenze "on line" sulle Bio-tecnologie dei marcatori , tale che costituisca la base condivisa a fondamento di una competitivita’ del mercato e del marketing della produzione delle PMI di trasformazione del settore, basato sulla garanzia della valisazione della qualita’ di prodotto e di processo. Quato sopra verra’ ottenuto anche in seguito ad una gestione elettronica delle registrazioni di controllo della filiera mediante una apposita codificazione della tracciabilta' degli alimenti fondamentali per la nutrizione quali il pane , la pasta e gli altri derivati dei cereali. Cio’ fornira uno specific modalita collaborativa di assistenza all’ impresa, che prendera’ spunto dalla tipologia di nuove aree di standardizzazione codificata proprio del sistema di auto-controllo dell’ analisi dei punti critici del rischio ( sistema HACCP : Azard –Analisys –Critical -Control - Point) Il grado di innovativita’ sara’ relativo sia all’ utilizzazione di Marcatori molecolari e sistemi Biotecnologici sviluppati e sperimentati dal DISAT della Università di Firenze che alla gestione elettronica dei sistemi di controllo dei prodotti tracciati . 1.3 - Piano delle attivita e principali prodotti Il piano delle attivita’ per l’ anno in cui viene richiesto il cofinanziamento regionale (2003) e’ suddiviso in tre sezioni:
1.4 - Impatto del Progetto sul sistema economico locale e regionale L’ impatto positivo del progetto pilota AGRI TRACCIA sara’ essenzialmente quello derivato dal dare un contributo adeguato a garantire l' equilibrio armonico tra consumo e conservazione del patrimonio genetico delle specie cerealicole, in uno scenario di sviluppo sostenibile della Societa' della Economia della Conoscenza realizzato tramite un network di collaborazione tra Universita’ ed Impresa (PMI) , nel quale la conservazione della diversita' biologica Agro-alimentare verra’ valorizzata al fine di avvalorare e rendere economicamente compatibili le normative in materia di danno ambientale ( LEGGE 14 Febb '94 n° 124 del Min.Agricotura), per la conservazione della " Biodiversita' " relativamente alla elaborazione di strategie e politiche di mercato che adottano il Protocollo di Cartagena sul "Global Environmental Fertiliy". 1.5 - Modalita di sfruttamento dei risultati e prosecuzione della collaborazione tra i partners. La analisi di mercato finale del progetto pilota AGRI-TRACCIA, testata progressivamente durante tutto l’ anno di lavoro e di contemporanea diffusione dei risultati, verra’ condotta con criteri ed indicatori e di verifica del numero di imprese capaci di beneficiare dei risultati , da cui sara’ possibile derivare il valore delle potenzialita' di sfruttamento economico, dimostrabile tramite adeguati business-plan, che avvalorino la potenzialita’ e la sostenibilita’ economica della realizzazione di uno "SPIN-OFF"- (UNIVERSITA’ –PMI del settore di trasformazione dei Cereali ) ,dedicato al trasferimento di tecnologie innovative nella completezza dello specifico settore produttivo dalla "Fattoria alla Forchetta" agente nello scenario "eco-economico" delle politiche di sviluppo della Regione Toscana. 2) -- Obiettivi del Progetto : - Caratterizzare e valorizzare la coltivazione delle aree marginali della Toscana con ecotipi e vecchie varietà locali di cereali; - costruire una filiera integrata per la realizzazione di prodotti cerealicoli tipici della Toscana; - sviluppo locale della società toscana della economia della conoscenza in funzione della soddisfazione del consumatore, attraverso l'integrazione tra comunicazione e conoscenza. 3) -- Innovativita’ della Proposta - Conservare "in situ" la biodiversità del genere Triticum; - utilizzo integrato di tecniche molecolari (marcatori SSR-Finger Printing) al fine di caratterizzare accessioni cerealicole introdotte nel ciclo produttivo; - rendere trasparente attraverso I.T.C. sia al produttore che al consumatore la qualità, l'origine delle materie prime e la tracciabilita’ per la sicurezza del processo di trasformazione dei cereali; - standardizzare e modificare i protocolli produttivi e di tracciabilità per garantire la qualità nutrizionale e le proprietà organolettiche del prodotto cerealicolo trasformato. 4) - - Contributo della Proposta al raggiungimento degli obiettivi del programma - Istituire un centro tecnologico (Spin-off) pilota tra Università e Piccole Medie Imprese (UNI-PMI) che garantisca la sicurezza e la qualità dei prodotti cerealicoli tipici della Toscana ; - realizzare un portale verticale nel quale sia possibile accedere alle informazioni relative sia della tracciabilità del prodotto finito che ai risultati ottenuti dall'applicazione di biotecnologie necessarie a monitorare la biodiversità e le caratteristechje genetichie delle specie utilizzate. - Il progetto Pilota AGRI-TRACCIA prevede anche la partecipazione a reti transregionali ,europee ed internazionali nell’ ottica di realizzare un sistema di certificazione della tracciabilita’ omogeneo e ampiamente condiviso. 5) -- Impatto del Progetto: Il progetto si propone di rispondere alle seguenti esigenze sociali ed economiche: - creare rapporti fra Università e Piccole Medie Imprese (PMI) per lo sviluppo della società dell'economia della conoscenza al fine di rispondere alle esisgenze relative alla sicurezza e a alla qualità degli alimenti, al recupero del patrimonio genetico e alla valorizzazione e messa a coltura di aree marginali della Toscana; - valorizzare la produzione della PMI garantendo una materia prima certificata e di qualità ed ottimizzando la tracciabilità e il processo produttivo; - divulgare la cultura dell'alimento al fine di dare un valore aggiunto alla produzione cerealicola mediante la conquista di nuove nicchie di mercato più redditizie; - favorire accordi diretti tra coltivatori e PMI al fine di garantire un prodotto di qualità che favorisca un reddito superiore a tutti gli attori della filiera produttiva. 6) -- Potenzialita’ di sfruttamento dei risultati : "Identity Preservation Economy) - Innovazione e tradizione costituiscono un binomio decisivo per la competitivita’ delle PMI di trasformazione alimentare cerealicola , nell’ ambito di processi e procedure adatte alla integrazione tra la accumulazione di esperienze e di capacita di conoscenza manageriale radicate a livello locale con il traferimento di bio-tecnologie avanzate, nell’ ottica di pervenire alla gestione di strumenti complessi di tracciabilita e rintracciabilita della intero sviluppo di produzione e della filiera produttiva , che conducanno ad una valutazione complessiva della qualita’ e della sicurezza alimentare. 7) -- à Organizzazione dei partners e del management del Progetto : A scopo di garantire la flessibilità e la comunicazione tra i vari partner del progetto, verra costituito un Comitato Paritetico di Progetto organizzato in: a. Comitato Scientifico (trasferimento tecnologico e sviluppo economico), b. Comitato Organizzatore (relazioni e sviluppo progettuale), c. Comitato di Gestione (coordinamento e amministrazione). L'attività integrata dei diversi comitati sarà finalizzata a: - verifica periodica dell'attività svolta e dei risultati ottenuti dai partner; - analisi della domanda e dell'offerta e l'interesse del mercato deli prodotti finiti; - supporto tecnico-scientifico garantito sia dalle competenze dei partner partecipanti che da istituzioni esterne al progetto a livello nazionale e internazionali; - organizzazione della gestione delle conoscenze den network di imprese; - consolidamento e sviluppo della rete; - attività di coordinamento con i progetti finalizzati in ambito nazionale e internazionale. 8) -- Attivita’ di dimostrazione disseminazione diffusione dei risultati e delle metodologie La pubblicizzazione dei risultati delle metodiche utilizzate sarà ottenuta nediante: - organizzazione del portale verticale caratterizzato da quattro aree: 1. AREA PUBBLICA, trasferimento tecnologico al cittadino; 2. AREA CON ACCESSO RISERVATO, inserimento di informazioni specifiche da trasferire alle imprese; 3. AREA MERCEOLOGICA, codificazione e tracciabilità dei prodotti; 4. AREA RISULTATI E DEMO, report delle attività e dei risultati parziali e totali ottenuti in corso d'opera. - organizzazione di tre Workshop suddivisi in: 1. presentazione del progetto (gennaio 2003); 2. presentazione e discussione dei risultati intermedi e revisione delle attività future (luglio 2003); 3. presentazione dei risultati finali (dicembre 2003). - diffusione attraverso i mass media tradizionali (radio, televisione, giornali, riviste specializzate, ecc.) e di rete (partali, web magazine, link ad altri portali). - partecipazioni a fiere locali e nazionali e sagre al fine di divulgare i prodotti e gli obiettivi del progetto. - preparazione di ipertesti, filmati, opuscoli-guide per illustrare le attività ed i prodotti proposti dal progetto. - visite guidate e gilornate dimostrative presso aziende produttrici e di trasformazione. 9) -- Piano di Lavoro: panoramica (seguono 3 Moduli di Lavoro) La tracciabilità di filiera corrisponde alla identificazione documentata che inizia da una caratterizzazione delle materie prime e quindi di tutte le trasformazioni di processo operate dalle delle aziende che hanno partecipato alla formazione di un prodotto. "dal campo alla tavola". Tale tematica necessita lo sviluppo di tre fasi essenziali del Progetto :
10) Draft della Allocazione Piano Finanziario ( da discutere nella Riunione del 03/ 07/2002 ) NB. Cifre in Migliaia di Euro.
Paolo Manzelli – 29/06/02 |
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