“APOPTOSIS “ : idee e
considerazioni sulle scienze della vita.
Di Paolo Manzelli <pmanzelli@gmail.com
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< Capire la correlazione inversa
tra la morte cellulare e la sopravvivenza degli organismi significa
divenire coscienti del valore della vita in modo da essere capaci di
migliorarne la qualita’. >
EGOCREANET organizza in collaborazione con vari enti
pubblici e privati, il SEMINARIO DI STUDI dell' OPEN NETWORK FOR NEW
SCIENCE “INN-OVATION” , del 13 NOV 2006 a Firenze in Palazzo Strozzi
Sala VIEUSSEUX al fine di predisporre una aggregazione di competenze
per i Bandi Europei del 7 PQ , su FOOD , AGRICULTURE & BIOTECHNOLOGY
. Come contributo al dibattito abbiamo predisposto alcune
considerazioni sull’ Era-Post Gnomica e su nuove ipotesi di ricerca
innovativa nel settore della Genetica, in modo da stimolare un
avanzamento anche critico delle conoscenze sia nella ricerca che
nella diffusione e formazione permanente nel settore delle scienze
della vita .
Questo ulteriore contributo di riflessione sull’ APOPTOSI ( cosi e’
chiamata la morte programmata delle cellule) , e finalizzato a
comprendere come la biologia tradizionalmente abbia privilegiato un
ragionamento “produttivo” nel quale il DNA e’ stato visto come un
sistema di codificazione limitato a definire la produzione di
proteine . Tale impostazione scientifica rappresenta in se una
limitazione cognitiva ; sappiamo infatti che di il DNA incluso in
ogni cellula eucariota, svolto linearmente ha una lunghezza di 2 .0
metri circa , ed inoltre sappiamo che per la codificazione delle
proteine se ne utilizza solo un 2 % . Cioe’ soltanto 4 centimetri di
DNA sono codificanti per proteine .
In
seguito a tale constatazione diviene necessario domandarsi a quali
funzionalità possa servire tutto il resto del DNA che l' evoluzione
"stupidamente ??" si porta dentro ogni cellula come JUNK-DNA (
ovvero DNA-Spazzatura ) . Pertanto abbiamo ritenuto proporre una
ricerca innovativa che abbiamo denominata DNA-ANTENNA, ritenendo
che le vibrazioni del DNA possano determinare un sistema di onde
sonore ( INNER-CELLULAR-SOUND) , capace di immettere nella cellula
vivente un sistema di segnali vibrazionali ,cosi da attivare o
disattivare per risonanza varie funzionalita’ indotte necessarie
alla organizzazione temporale del metabolismo cellulare ,
permettendo quindi al DNA di agire anche come attivatore/inibitore
interattivo alle attivita’ programmate di Apoptosi che sono
regolate sia da alcuni costrutti genetici ( Apoptotic –genes) che
da apposite proteine di distruzione del DNA che inizia la propria
decomposizione , tra cui e' attiva la Capsaicina che si trova in
abbondanza nel peperoncino piccante.
L’
idea del DNA come antenna di emissione di BIO-FONONI potra essere
verificabile da studi di spettroscopia RAMAN e di spettroscopia di
BRILLOUIN, e da altre indagini utili , quali le tecniche di
Fluorescence Resonance Energy Transfer ( FRET) , che analizzano le
proprietà elastiche del DNA. Quest’ultimo e’ assimilabile ad un
Nano-struttura Bio-fisica in quanto possiede due canali laterali , (
bio-nanotubi) , cosi che i biofononi prodotti dai cambiementi di
flessibilita strutturale del DNA, ed accellerati nei nanotubi
polarizzati alla rottura dei legami ad idrogeno, divengono capaci
di sviluppare una interferenza con i vari fenomeni di reattivìta’
biochimica, indotti per risonanza. I biofononi di varia frequenza
sono relativi alle varie dinamiche di twisting rotazionale e
stretching vibrazionale, delle coppie di basi appaiate (AT – CG) nel
DNA. L’ indagine della reattività biochimica delle onde sonore che
generano BIO-FONONI e’ un campo innovativo di ricerca molto
avanzato, proprio in quanto il sistema di apertura e chiusura del
DNA, che permette la rottura dei legami ad idrogeno, avviene in
tempi brevi o brevissimi dell’ ordine dei nanosecondi.
Il
rapporto tra DNA e assorbimento di microonde e stato ben studiato e
cio conferma che le attivita’ biologiche funzionali delle proteine
sono ben connesse con i mutamenti di flessibilita conformazionale.
Da cio abbiamo iniziato a ritenere possibile che, le proprieta'
biochimiche dei centri attivi di enzimi e coenzimi e proteine
funzionali, potessero rispondere alla emissione di bio-fononi emessi
dal DNA, quali attivatori o inibitori di specifiche funzionalità del
tipo interruttore molecolare .Pertanto tale ipotesi di ricerca e
quella di studiare le capacita di risonanza di un modello di
nanotubo biologico compresso elicoidalmente , capace di emettere
bio-fononi ( onde elastiche fluttuanti di bassa frequenza), ed in
tal modo comprendere come i bio-fononi possono agire da messaggio
codificato , per attivare o disattivare per risonanza i vari
interruttori molecolari che organizzano il programma metabolico
delle cellula , conducendolo gradualmente le varie cellule da una
prima fase staminale alla loro differenziazione fino alla
successiva programmazione della Apoptosi. Con un tale modello
teorico sara’ possibile concepire il DNA nella sua utilita di
insieme e cioe in tutta la sua lunghezza attribuendogli funzioni di
controllo temporale della dinamica di evoluzione della vita
cellulare , anziche ritenerlo utile solo e soltanto per il 2% nelle
sua veste di codificatore di proteine.
Il
fatto che il DNA emetta impulsi fononici differenziati dal rapporto
“frequenza-lungezza” delle aperture e chiusure del DNA , ha avuto
gia’ buone evidenze sperimentali, mentre ancora risulta necessario
valutare le capacita risonanti che permettano di concepire una
complessa correlazione tra il DNA e la programmazione metabolica che
in tal guisa verrebbe a dipendere essenzialmente dalle modalita
co-evolutive di comunicazione ( PROTEINE//DNA) variabili a seconda
delle esigenze di costruzione/ distruzione proteica ordinata, in
ciascuna cellula ed ad ogni suo stadio di sviluppo ed infine
relative alla completa Apoptosi della cellula che si compie tra le
24 e le 48 ore.
L'
APOPTOSI e un termine utilizzato da Ippocrate di COS che viene dal
greco antico : APO = Fuori e PTOSIS = Caduta , ed indica la caduta
dei petali dei fiori e delle foglie delle piante verdi e la morte
delle cellule adulte, necessaria per permettere di esprimere il
ciclo vitale alle nuove cellule. Egli distinse cosi la APOPTOSI
dalla NECROSI , infatti per quest’ultima la morte cellulare avviene
per mancanza di sangue o per gravi infezioni e non e’ quindi
programmabile.
In
particolare Ippocrate gia’ ritenne che il cervello nell'
apprendimento si ricostruisse in modo dinamico .Infatti oggi
sappiamo che la morte programmata dei neuroni cerebrali e regolata
da stimoli e segnali bio-elettrici ,la cui deprivazione per mezzo la
stimolazione sensoriale e cognitiva conduce ad una regressione della
neurogenesi , che accelera la morte di gran parte delle cellule
cerebrali. Piu’ in generale pertanto e necessario acquisire l' idea
di un elevato dinamismo e transitorietà cellulare tra vita e morte
programmata ; questa idea purtroppo si e perduta perseguendo in
epoca moderna modelli meno naturali e piu meccanici in quanto
finalizzati alla produzione di oggetti, cosi che anche la scienza e
stata concepita socialmente nel quadro di una mentalita’ che e’
stata propria di tutta l' epoca industriale in cui la morte e
considerata per lo piu’ un accidente e non tanto una necessita
naturale della vita.
In
tale contesto storico sociale la Biologia tradizionale dopo la
scoperta del DNA (1953) ha utilizzato un modello genetico dedito
principalmente a comprendere come il DNA codificasse Proteine ,
riconoscendo un rapporto tra triplette di BASI dette CODONI, e i 20
amminoacidi fondamentali proprio allo scopo sostanziale di produrre
le proteine.
Questa logica "industrialistica" , che ha ridotto la funzione del
DNA essenzialmente a codificare le Proteine , ha di fatto posto
minor attenzione al sistema di MORTE PROGRAMMATA delle CELLULE.
Comunque sappiamo che il controllo del cosi detto suicidio cellulare
e’ sicuramente programmato in modo differenziato per ogni tipo di
cellula ed inizia con l' inibizione dei cosi detti GROW FACTORS , e
in seguito con la distruzione del vecchio DNA.
Se
pertanto pensiamo che la vita di ogni cellula va da pochi minuti a
vari giorni e che pertanto ricambiamo il 90 % delle cellule ogni
semestre , ci possiamo accorgere come l' idea del DNA come molecola
statica e poco reattiva sia del tutto fuorviante nei confronti di
una piu ampia comprensione dell' andamento dinamico naturale della
vita.
Ricordo per inciso che ai bambini delle elementari si andava
dicendo che se uno aveva gli occhi , blu , verdi, marroni, o neri ,
cio’ era dovuto esclusivamente alla sua personale genetica In vero
la variazione dei colore degli occhi e dovuta alla quantita’ di
melanina; infatti dove la melanina e in grande quantita’ l' iride
appare nero, mentre se la quantita’ di melanina e bassa l' occhio
riflette l' azzurro come quando , per una simile ragione di
rifrazione della luce , vediamo il cielo colorarsi di azzurro. La
costruzione della melanina serve a proteggere il DNA e la sua
quantita non dipende esclusivamente dalla codificazione del DNA, ma
dall' ambiente in cui viviamo e varia con la crescita di un bambino,
il quale puo’ cambiare colore degli occhi; inoltre la natura del
colore degli occhi possiede un elevato carattere epigenetico , e
cio’ rende conto del perche’ gli africani hanno normalmente l' iride
di colore nero mentre nei popoli che vivono al nord della terra
hanno spesso iridi colorate di blu.
Di
fatto abbiamo attribuito alla genetica un potere decisionale sulla
vita , che probabilmente va al di la della sua potenzialita di
controllo del sistema vivente;… oppure dobbiamo ancora capire come
il DNA funzioni nella sua dinamica molecolare in modo interattivo ,
cioe' come struttura capace di inviare e di ricevere massaggi e
segnali in relazione alla organizzazione temporale del complesso
sistema metabolico che si correla sia alla differenziazione delle
cellule staminali (la quale avviene in tutti gli stadi di
riproduzione ed invecchiamento cellulare), ed infine si definisce
nella Apoptosi programmata delle cellule che hanno raggiunto la loro
massima capacita di coordinamento e cooperazione per il mantenimento
della vita. Ormai sappiamo che il DNA che conosciamo oggi non e piu
tanto una struttura statica e regolare come e stata descritta in un
primo tempo dai NOBEL James WATSON e Francis CRICK (1953) proprio
in quanto il DNA non solo e' dinamicamente aperto e chiuso ,
riparato ed infine distrutto; inoltre la sua struttura ad elica e
in gran parte irregolare ed estremamente flessibile cosi che se ne
potrebbero descrivere piu di 1000 configurazioni statiche differenti
; cio da l’ idea della enorme capacita’ di differenziazione dello
spettro di frequenze che il DNA come antenna possa emettere e
ricevere.
Di tutta questa problematica ne parleremo durante il Convegno
EGOCREANET/ON-NS del 13 -NOV .2006 sia per predisporre un progetto
EUROPEO su FOOD ,AGRICULTURE & BIOTECNOLOGY, sia per attivarci nel
migliorare la cultura scientifica in relazione agli sviluppo delle
scienze della vita nel quadro del nostro progetto INN-OVATION, di
innovazione cognitiva condivisa e diffusa, finalizzato a fornire e
discutere sulle varie priorità ritenute essenziali per lo sviluppo
della Societa’ EUROPEA della Conoscenza .
BIBLIOGRAFIA :
-SEMINARIO DI STUDI
dell' OPEN NETWORK FOR NEW SCIENCE del 13 NOV 2006:
http://www.egocranet.it
-Era
Post Gnomica :
https://www.edscuola.it/archivio/lre/era_post_genomica.htm
-
DNA antenna rice-trasmittente .:
https://www.edscuola.it/LRE.html
-BRILLOUIN SCATTERING
OF PHONONS IN PROTEINS ( vedi ad es BIOPHYS , 2003 NOV,85 (5) ,
3202-13 )
- APOPTOSI :
http://www.portfolio.mvm.ed.ac.uk/studentwebs/session2/group28/links.html