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DELOCALIZZARE LA SCUOLA Mettere in comune le risorse in rete per progettare la Societa’ della Economia della Conoscenza Paolo Manzelli LRE@unifi.it
E’ necessario che la scuola sappia collocarsi nel nuovo scenario dello sviluppo contemporaneo in Europa , che e’ quello di un irreversibile processo di cambiamento, che sta mutando l’economia della societa’ industriale, nella "e.Society" post industriale, caratterizzata della incipiente condivisione di conoscenze tra Scuola Universita’ ed Impresa. (1) Lo sviluppo della decentralizzazione e della integrazione delle conoscenze nelle reti è l'elemento centrale di questa nuova architettura tecnologica della comunicazione interattiva a cui conseguira’ un elevato valore aggiunto sociale, come risultato finale prevedibile ed auspicabile della societa’ della economia della conoscenza. Putroppo ancor oggi coesistono ancora le due tipologie di societa’, quella industriale, quella post-industriale; quest’ultima si sviluppera’ accreditando in maggior valore economico ai beni immateriali ed alla conoscenza. A ciascuna di queste tipologie corrispondono due mentalita’ di organizzazione sociale ed educativa per generare la crescita della economia, che sono in gran misura contrapposte, dato che la prima, (old –Economy) e’ caratterizzata da una struttura della produzione centralizzata nella fabbrica, luogo in cui vengono integrate le conoscenze in valore produttivo, mentre l’ altra (e.Economy), necessita di una diffusa capacita di costruzione di conoscenze integrate, che crea valore aggiunto come conseguenza dalla possibilità di accedere ad un crescente numero di risorse cognitive, che si sviluppa coerentemente alla estensione delle economie di scala, rese possibili da una globalizzazione dei mercati, non piu’ disgiunta dallo sviluppo organico delle conoscenzee da un ampio confronto culturale internazionale per uno sviluppo sostenibile e solidale. (2) Il nodo del contendere tra i due assetti economico/culturali, evidentemente provoca notevoli contraddizioni, che si concentrano attorno alla metamorfosi delle antiquate modalita’ lavorative e professionali , le quali dovranno adeguarsi, alle caratteristiche innovative della tecnologia digitale della comunicazione interattiva , sviluppando un esteso cambiamento cognitivo , tendente a favorire una rinnovata divisione del lavoro, nonche’ dei ruoli e delle aree di competenza cognitiva. È questa la grande sfida per tutti dato che l’ evoluzione della "e.Society" e’ difficilmente arrestabile e localizzabile, proprio a causa delle elevata velocita’ della competizione sollecitata dal contagio di Internet sullo sviluppo internazionale della "e. economy". Pertanto sono responsabilmente convinto che dovremo dare indicazioni operative per realizzare progettazioni educative adeguate al superamento della parcellizzazione disciplinare delle conoscenze nella scuola, in quanto ormai tale prassi antiquata della istruzione, oggi produce una nuova alienazione sociale, causata dalla incapacita di una comprensione integrata dei giovani a riguardo degli sviluppi della "societa' della economia della conoscenza ", dato che quest’ultima si trovera’ certamente in una fase piu’ avanzata, quando le giovani generazioni odierne si confronteranno con le necessita’ di lavoro nella loro vita socialmente produttiva. Al TED 2002 sulle Tecnologie Didattiche Educative c/o la Fiera del Mare di Genova, ho presentato la proposta di NET-LEARNING (2), ma in vero ho incontrato notevoli difficolta' nel far comprendere l’ importanza del suddetto cambiamento ai docenti della scuola e della Universita', al fine di attivare strategie di utilizzazione delle reti per l' innovazione dell' apprendimento interattivo nel quadro della integrazione delle scienze. Comunque in qualita’ di Direttore del LRE-EGO-CreaNET della Universita' di Firenze (3) ,non demordo dall’ intenzione di favorire lo sviluppo di una cultura di delocalizazione della Scuola in rete, proprio in quanto a mio avviso l’Università ha ancora il compito storico di dare vita ad una ricerca & sviluppo, capace di riconfermare una propria autorevolezza nella elaborazione culturale, ed anticipare le trasformazioni in atto nella società, al fine di utilizzare natura reticolare del WWW per l' apprendimento delle giovani generazioni, nel quadro di un costruttivismo cognitivo, capace di di trasformare lo schema tradizionale della Istruzione , che e’ stato appropriato all’ epoca industriale ma che oggi da’ evidenti segni di obsolescenza. Infatti la centralita’ produttiva della fabbrica in epoca industriale, ha decretato una complementare separazione tra saperi socialmente produttivi e saperi scolastici, che oggi, proprio in conseguenza del progressivo decadimento della organizzazione tayloristica del lavoro in fabbrica, generata dalla automazione della produzione e dagli sviluppi aziendali nel contesto dell’ evoluzione del capitale azionario, non ha piu’ ragione di esistere. (4) Pertanto per superare le difficolta’ e la diffidenza di comprensione gran parte dei docenti della scuola, in questa fase preliminare dello sviluppo di iniziative di NET-LEARNING, mi sono riproposto di stimolare una strategia di "Problem SETTING" cognitivo, che ritengo sia la giusta condizione per attuare una coscienziosa premessa di riflessione al fine di definire il corretto quadro delle domande a cui rispondere per il successivo PROBLEM SOLVING - finalizzato ad attuare operativamente un NET-MASTER sul tema CERVELLO-INFORMAZIONE ed APPRENDIMENTO (in sigla CIeA), i cui obiettivi di formazione permanente on line, sono sostanzialmente orientati a integrare le conoscenze relative alle strutture e funzioni neurologiche del cervello, con quelle della psicologia della mente e dei sistemi artificiali intelligenti, proprio perche’ tali saperi di recente sviluppo, nel loro insieme vengono direttamente implicati nei processi formativi in rete; quanto sopra al fine di formulare rinnovate competenze multidisciplinari nella progettazione e realizzazione di progettazioni creative, da svolgere nell’ambito di una "Delocalizzazione in rete della Scuola". A tal proposito abbiamo aperto in collaborazione con "EDULAB" un ambiente di lavoro on line (5) , ove si discutera’ la proposta per attuarla qualora verra' condivisa da un partenariato di Autori ed Editori on line, nelle sue finalita' di sviluppo del "Knowledge Transforming" della scuola, in modo tale che tale iniziativa sia una funzione organica del cambiamento sociale ed economico della "Societa' Europea della Economia della Conoscenza.". Un precedente dibattito si e’ sviluppato nel Forum del TED-2002 di Genova su NET-Learning, di cui sono stato coordinatore, ha preso preso in considerazione due recenti miei articoli su :La Scuola del Divenire (6) e su Riformare la Scuola (7), appositamente scritti per dare un avvio a gestire cognitivamente il cambiamento come opportunita’ per il divenire della scuola. Ho poi risposto alle numerose domante del FORUM TED 2002, prospettando l’ evoluzione di una logica di costruttivismo cognitivo, capace di anticipare il profilo di sviluppo mutuato dall'avanzamento delle conoscenze sui fondamenti ed applicazioni della scienza delle trasformazioni di "sistemi complessi" che riassumo di seguito. "Il futuro di una societa’ in trasformazione pur essendo un sistema altamente complesso non puo’ sfuggire alle logiche catgorizzazioni della ragione, proprio in quanto i giovani sono portatori del diritto ad essere preparati a contribuire con la loro formazione alla vita socialmente produttiva che da adulti dovranno affrontare con criteri, valori e cognizioni che saranno ben diversi da quelli del passato." E’ quindi opportuno cercare di comprendere ed applicare con ragionevolezza le conoscenze piu’ avanzate che fanno parte degli studi di trasformazione dei sistemi complessi. E’ noto dagli studi di Ilya Prigogine, che la "Scienza della Complessità" insegna come un sistema altamente "disordinato", in condizioni lontane dall’ equilibrio possa sviluppare spontaneamente, mediante modalita "auto-catalitiche", la riorganizazione di nuovi sistemi "ordinati" in grado di adattarsi all'ambiente di trasformazione che li circonda. Tali modelli concettuali di "ORDINE dal CAOS" , sono ampiamente generalizzabili, e pertanto possono essere applicati all’ evoluzione di sistemi di comunicazione e di apprendimento interattivo nell'era di Internet finalizzati alla rimozione di pregiudizi cognitivi, (8) cosi’ da assumere un orientamento delle dinamiche relative al passaggio dalla "scuola narrativa del sapere trasmesso" a quella "innovativa del sapere costruito" secondo un approccio "costruzionista". Le teorie costruzioniste considerano infatti che, in un ambiente di trasformazione sociale, le conoscenze non possono piu’ essere semplicemente trasmesse, in quanto l’ apprendimento deve attivare processi mentali di continua ricostruzione cognitiva, attraverso una integrazione finalizzata dei saperi, in modo che essi possano condurre alla condivisione operativa di prodotti culturali innovativi per trasformare i consumatori acritici del sapere , in produttori di conoscenze rielaborate per confronto e impiegate concretamente in una ampia diffusione di comunicazione interattiva, in modo da realizzare quelle evoluzione della intelligenza sociale collettiva, (Encultured Knowledge) necessaria per attuare coscientemente una trasformazione economica epocale. In un tale contesto di costruzione dell’ apprendimento, osserviamo che l’ evoluzione della intelligenza sociale viene ad essere funzione di un sistema di formazione finalizzato verso l’ adattamento creativo permanente, nel rispetto delle modificazioni dello sviluppo dell’ambiente economico e sociale . L’ elemento catalitico di tale procedere nella trasformazione cognitiva e’ generato dalla crescita dellla utilizzabilita' delle reti, la cui struttura agisce da supporto comunicativo nella trasformazione tra la scuola della trasmissione del sapere codificato (Knowledge Saying) per la acquisizione del divenire cognitivo (Knowledge Transforming) . La suddetta trasformazione dinamica della formazione e presumibile che persegua una dinamica, composta sostanzialmente da quattro fasi "oscillanti", proprio come succede in tutte le trasformazioni che non hanno un carattere lineare e progressivo, ma che assumono un andamento di sviluppo paragonabile alla crescita di "Frattali" ad elevato indice di complessita’. Pertanto sulla base di tali conoscenze possiamo tentare di delineare una previsione del futuro delle trasformazione del "navigare in internet" della scuola; per semplicita’ chiamero' "ondate" lo sviluppo delle fluttuazioni oscillanti . (9) La prima "ondata" oscilla per inglobare la innovazione del connessionismo reticolare fisicamente realizzato tra le scuole, nel tentativo di ristabilire e riprodurre il vecchio equilibrio di condivisione di conoscenze, basato sulla reciprocita’ comunicativa del sapere (Knowledge Saying), che resta comunque limitato alla comunicazione frontale della lezione nella scuola, tentando in tal modo di includere nuovi concetti nello scenario tradizionale dell’ insegnamento disciplinare. In questa fase, ad es. la informatica diviene una disciplina essa stessa insegnata da specialisti della nuova materia. Procedendo nel divenire della trasformazione della educazione , viene messa in crisi proprio la modalita’ standardizzata di fare scuola entro il classico quadro di riferimento cognitivo (Classe, Lezione, Interrogazione, Libro di testo) , e pertanto avviene una frattura tra chi da un lato ragiona ancora sulla base della possibile conservazione della comunicazione educativa nell’ ambito della struttura organizzativa di lavoro disciplinare della Scuola, mentre dall’ altro si propone una costruzione di conoscenze operativa piu’ direttamente fondata sulla natura reticolare della rete tramite una nuova condivisione interattiva di conoscenze integrate tra Universita', Scuola ed Impresa , basata sulla Ricerca & Sviluppo per la innovazione della formazione permanente. Pertanto il confronto tra due campi di riferimento paradigmatici differenziati da un riferimento locale da un lato, ed invece un riferimento delocalizzato in rete dall' altro, conduce alla perdita della reciprocita’ di condivisione delle possibili interpretazioni sulla funzionalita dell’ apprendimento, con il risultato che, in una seconda "ondata" del processo di cambiamento, si determina una forte "entropia comunicativa", che rischia di degradare la scuola quanto piu’ questa fase viene protratta nel tempo, fino ad un limite in cui si inizia a percepire coscientemente il disastro ed emergono con determinazione piu’ convincente i prerequisiti cognitivi per utilizzare ampiamente delle opportunita della gestione della trasformazione orientata verso una piu’ completa delocalizzazione in rete della attivita di formazione. Procederndo la trasformazione per effetto delle necessita’ di adeguamento al piu’ generale al contesto sociale di cambiamento tra la societa' industriale e la societa' della Economia della Conoscenza , si effettuera', nella scuola e nella societa’ , una definitiva svolta epistemologica che determinera’ una maggior consapevolezza sul cambiamento delle finalita’ dell’ apprendimento nello sviluppo della utilizzazione organizzata dei media comunicativi interattivi, applicati a contesti cognitivi problematici , che condurra' ad una terza "ondata" caratterizzata da un processo retroazione (neg-entropico), il quale corrispondera' ad una progressiva integrazione delle discipline per progetti internazionali di formazione permanente, inerenti a nuove finalita' di sviluppo delle relazioni tra Scuola/Lavoro proprie della societa’ post-industriale, le quali necessitano di soluzioni di apprendimento tecnologicamente innovative e culturalmente creative, prodotte da un sistema cooperativo di "intelligenza collettiva" basata su piu’ stretti relazioni connettive tra Universita’ Scuola ed Impresa. La quarta "Ondata" sara' quindi fortemente smorzata, in quanto e' rappresentata dal raggiungimento di nuovo equilibrio di condivisione paradigmatica della costruzione della conoscenza in rete, che sara' caratterizzato da un superamento definitivo della lezione in classe, dalla perdita di ogni riferimento a libri di testo preconfezionati sulla base dei quali svolgere programma ed interrogazioni, dato che questi verranno sostituiti rispettivamente, dallo sviluppo della autonomia della ricerca ed innovazione educativa , dalla crescita della Editoria Elettronica Scolastica Multimediale ed infine dal colloquio finale di valutazione dei risultati complessivamente ottenuti da ciascun gruppo progettuale di Ricerca e Sviluppo, composto da insiemi di ricercatori docenti e studenti e consulenti tecnologici. Concludendo, spero che questa linea di sviluppo possa essere compresa e discussa nei suoi termini scientifici di riferimento, per accelerare coscientemente la dinamica del processo in atto e poter guardare con ottimismo alla trasformazione culturale e cognitiva della societa’, che comporta come soluzione ottimale, la piu’ completa "DELOCALIZZAZIONE in rete della SCUOLA" . Resto quindi a vs disposizione per ulteriori chiarimenti che saranno orientati a favorire un aperto dialogo finalizzato ad incrementare le capacita’ di conoscenza in modo da anticipare e gestire nonche’ nel tradurre in opportunita’ di sviluppo socio-economico il cambiamento finalizzato alla DELOCALIZZAZIONE della SCUOLA in rete . Quanto sopra si rendera’ possibile proponendoci di realizzare, al piu’ presto, una attivita’ di partenariato tra Scuole Universita’ ed Editoria on line , capace di costruire nuove e condivise strategie. di auto-progettazione, per attuare un percorso NET-Learning di formazione permanente, che ritengo possa essere la base per realizzare in seguito piu’ ampie progettazioni internazionali, presumibilmente co-finanziabili su fondi Europei del VI° Programma Quadro (2003-2006), ma anche da altre fonti, che saranno finalizzate alla creazione di uno spazio europeo della ricerca e sviluppo (11), mirato a riqualificare in una dimensione "costruttivista" le competenze professionali dei docenti, cosi da superare le difficolta’ e le crisi correlate al cambiamento strutturale organizzativo e culturale del loro lavoro di insegnanti, predisporrci a preparare i giovani mediante una educazione adeguata al loro ingresso lavorativo e socialmente produttivo nella Societa’ della Economia della Conoscenza. -BIBLIO LINKS-
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