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IMPRESA SOCIALE - Riflessioni in
seguito alla realizzazione del Progetto Europeo “FORCOPRECANET” In qualita di attivo
promotore del Progetto d’impresa ad alta responsabilità sociale,
ambientale ed etica, denominato MONDOGIT/ONLUS , tengo a
sottolineare la necessita di favorire lo Sviluppo Europeo della
Economia della Conoscenza, mediante una visione “creativa e condivisa”
che sappia recuperare il penoso regresso di civilta' civile e culturale
, che purtroppo evidentemente tende a degradare costantemente nel quadro
della attuale situazione di transizione tra la vecchia societa’
industriale e la nuova Societa’ Europea della Conoscenza.
Purtroppo attualmente
sembra che la maggior parte dei cittadini oggi sia piu’ propensa a
temere le idee innovative , mentre il disastro sociale ed economico,
dovuto essenzialmente alla sotto occupazione e disoccupazione di chi e’
andato a scuola, viene a dipendere dal salvaguardare idee obsolete. Percio' ognuno di noi
dovrebbe aver paura piu di applicare idee vecchie ed obsolete in
proposito della a struttura sociale ed economica del lavoro, cioe’
quelle che tradizionalmente sono state proprie della “societa
industriale” , invece di pensare alle strategie ed ai programmi
innovativi capaci di favorire idee creative necessarie per determinare
uno sviluppo responsabile della "IMPRESA SOCIALE" , in modo che quest’
ultima diventi capace di favorire salvaguardare ed espandere l' impiego
di giovani Laureati e Diplomati nel nostro Paese.
Il lavoro industriale
di tipo manifatturiero , si sta rapidamente trasferendo paesi ad
industrializzazione emergente, dove la industria trova una sua
predominante potenzialita’ economica e di sviluppo proprio nella
possibilita’ di disporre di mano d'opera a basso costo e di una ampia
accettazione sociale e culturale dell' inquinamento ambientale prodotto
dalla industria. Sostanzialmente questo
trasferimento delle divisione internazionale del lavoro produttivo ,
comporta per i paesi ad industrializzazione avanzata , la necessita di
impegnarsi in una nuova strategia di crescita in favore del lavoro
intellettuale, in modo da reperire una dimensione appropriata dello
sviluppo della Società delle Conoscenza, basata sulla valorizzazione
delle " risorse immateriali" , in maniera che tale nuova
prospettiva di sviluppo , non entri in una impossibile ed inappropriata
concorrenza con le esigenze di sviluppo dei paesi che transitano dalla
societa’ agricola a quella industriale. In questo contesto di
transizione tra la societa industriale e quella post industriale della
Economia della Conoscenza e' evidentemente necessario cambiare quanto
prima possibile la finalita’ della impresa acuendone la
responsabilita’ sociale , proprio al fine di formulare uno sviluppo
effettivamente sostenibile coerente con il potenziamento e l’ impiego di
risorse umane ad elevato potenziale di conoscenza. Quest'ultima strategia socio-economica e' indubitabilmente alla portata dalle potenzialita' culturali e scientifiche di un Paese ,che come l' Italia, per tradizione ha dato un grande impulso alla crescita della Società industriale che quindi puo’ recuperare celermente per dar vita ad una propria rinnovata ed originale dimensione creativa nella scienza , nelle tecnologia nell’ arte nel mondo contemporaneo. Sappiamo dagli studi
piu’ recenti sulla l’ evoluzione biologica della mente, che l’
innovazione cognitiva sviluppa la attenzione delle attivita' cerebrali e
favorisce pertanto la attuazione attivita’ creative di grande ampiezza
comunicativa, le quali si riflettono nella organizzazione condivisa
delle conoscenze . Infatti il nostro cervello e divenuto piu’ evoluto
di quello degli animali proprio in quanto, pur utilizzando la stessa
biochimica molecolare e cellulare propria delle attivita’ neuronali
degli altri esseri viventi meno evoluti, l’ uomo attiva di circuiti
neurali a maggior ampiezza di integrazione, in merito alla comunicazione
interattiva del linguaggio , che ha permesso lo sviluppo cosciente
della correlazione tra la attivita di stimolo prodotta dalle
informazioni sensoriali e la loro significazione creativa.
Partendo da tali
considerazioni scientifiche sullo sviluppo mentale si comprende come la
creatività sociale ed economica possa essere viceversa inibita da
attivita’ di comunicazione e di formazione essenzialmente
unidirezionali , tendenti a ottenere un forte condizionamento cerebrale
e a favorire atteggiamenti e comportamenti passivi e ripetitivi ,
capaci di inibire la naturale capacita creativa della gente.
A tal proposito vorrei
sottolineare come sia e sotto gli occhi di tutti come oggigiorno le
Televisioni Pubbliche e Private educhino e disseminano modelli
culturali completamente fuorvianti dalla finalita' di ottimizzare le
capacita intellettiva delle gente, necessaria per rendere i cittadini
capaci di produrre nuovi modelli culturali e sociali in coerenza alle
necessita creative e che sono alla base dello sviluppo Europeo della
Economia della Conoscenza. La Televisione mediante
la rilevazione dell’ ascolto televisivo (AUDITEL), registra infatti
solo la crescita del condizionamento operato dalla TV per ottenere un
consenso all’ esercizio di una attivita cerebrale passiva che e
soltanto necessaria all’ Impresa Televisiva per accumulare profitti
favorendo costantemente una crescente dipendenza mentale delle gente dal
messo televisivo. In tal guisa la TV Pubblica e Privata con i Reality Show ed altri programmi “spazzatura” e' grandemente responsabile di favorire la negazione dello sviluppo culturale e del cambiamento cognitivo che necessita per favorire lo sviluppo della Societa Europea della Conoscenza. Ora dato che le
iniziative ’ imprenditoriali della Impresa Sociale debbono
corrispondere ad contribuire alla attuazione di uno sviluppo creativo
capace di evitare di trattare il tema della sostenibilità dello
sviluppo in una “ notte in cui tutte le vacche sono nere”,
sara’ pertanto necessario proporsi di progettare e produrre assieme
progetti ed azioni tesi a favorire la evoluzione delle potenziali
capacita creative dell' Italia. Pertanto ritengo
necessario che fin dalla fase costituente venga presa da l’
IMPRENDITORIA SOCIALE aderente a MONDO GIT , una netta una decisa presa
di posizione contro ogni tipo condizionamento che conduce a una evidente
degenerazione culturale e politica sostanzialmente perpetrata dalla TV
pubblica e Privata . In seguito a tale considerazione sara poi
necessario in ogni campo, capire e selezionare cio' che e deleterio
per il nuovo tipo di sviluppo ed attivarsi per sostituirlo rapidamente
, senza compromessi, con le nostre iniziative di comunicazione
multimediale capaci di realizzare un fertile connubio tra conoscenza ed
informazione, culturale scientifica e sociale , quelle cioe’ che
effettivamente necessitano per condividere con la gente prospettive di
sviluppo cognitivo delle societa’ della Europea della Conoscenza Quanto sopra e un punto
di forza da sottolineare come Mission del IMPRENDITORIA SOCIALE
MONDO-GIT , proprio in quanto l’ attuale modello della Entertainement
televisiva comporta indubitabilmente ed evidentemente una
accellerazione verso il disastro di ogni sostenibilita’ sociale ed
economica futuro del nostro Paese, che invece necessita di crescere
coerentemente entro entro la logica di sviluppo creativo capace di
trovare le strategie piu’ adeguate a ottimizzare la sostenibilità dello
sviluppo nel quadro della Economia Europea della Conoscenza. A conclusione del mio
intervento vi annuncio che al fine di acquisire uno spazio in TV , e
contemporaneamente di realizzare in rete un programma di formazione
permanente on line , il Gruppo OPEN NETWORK for NEW SCIENCE della
Associazione telematica EGOCREANET aderente a MONDO-GIT /ONLUS sta
progettando in Progetti INN-OVATION sul teme “REGIONI DELLA CONOSCENZA”
, a cui ritengo potrete partecipare come MONDO-GIT ONLUS, proprio al
fine di iniziare a proporre di invertire la rotta di una televisione
"spazzatura" , che e’ assurdamente ed irresponsabilmente artefice di una
deleteria campagna di dequalificazione mentale di massa , che
sinceramente e' agli antipodi di quelle che sono le necessita sociali
culturali scientifiche ed economiche di ogni sensata prospettiva che
miri alla crescita condivisa e consapevole della "Societa' Europea
della Conoscenza nell'ottica di uno sviluppo responsabile della Impresa
Sociale" . Paolo Manzelli -
Firenze - 15/SETT/2006. BIBLIO ON LINE :
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