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Lo sviluppo della Autonomia Universitaria nella Societa’ Europea della Conoscenza. PAOLO MANZELLI-<LRE@UNIFI.IT> Sintesi per PER IL CONVEGNO del CNU-Fiorentino-FIRENZE 11/FEB/2004 La rapidita’ della crescita produttiva mondiale degli ultimi 20 anni sta’ radicalmente trasformando struttura, funzionamento e regole dell'economia globale. Il fine socio-economico da conseguire ovunque rimane lo stesso (un innalzamento dei redditi, delle opportunita’ di occupazione e della qualità della vita), ma i mezzi per raggiungerlo sono profondamente cambiati, e dipendono ormai in misura sostanziale dalla costruzione di conoscenze innovative e dalla loro rapida diffusione permessa dal quadro know-how digitale, mediante sistemi di informazione capaci di rendere l’innovazione cognitiva facilmente disponibile, proprio al fine di attuare una formazione intellettuale permanente di elevata qualità, specie in relazione al rinnovamento delle competenze e capacita manageriali, che sono divenute necessarie per valorizzare un contesto di ricerca e sviluppo fondato su una ampia condivisione di conoscenze tra Università, Impresa ed Enti Locali . La "nuova economia", a volte denominata “Glocale” (Globale + Locale), si basa principalmente su una aggregazione di network delle ”risorse intangibili” e cioe’ delle competenze multi-disciplinari innovative, finalizzate a favorire la “Ricerca & Sviluppo” territoriale , nonche’ la gestione condivisa dell'informazione capace di mettere in particolare evidenza gli avanzamenti scientifici e tecnologici; quanto sopra necessita di fatto una ampia riorganizzazione di sistemi di Ricerca e di Formazione Universitari in modo che il cambiamento epocale, conseguente alla Globalizzazione della Economia, stimoli ogni Disciplina cosi come ogni Branca dell'industria o del Commercio a "reinventarsi" ogni precedente logica manageriale ed informativa, in precedenza limitata al proprio settore di sviluppo, per poter favorire l’ aggregazione di Impresa Università ed Enti Governativi territoriali , basando il reciproco coinvolgimento su logiche multidisciplinari e multi attoriali di condivisione delle conoscenze . Nel marzo 2000 a Lisbona il Consiglio europeo ha legittimato un nuovo potenziale ruolo “Universale” delle Universita’, riconoscendo che l'Unione Europea si trova dinanzi ad una svolta epocale risultante dalla necessita di sviluppare una strategia adeguata alla crescita della “ economia basata sulla conoscenza". Pertanto una piu’ attenta e ampia apertura alla dimensione Europea ed internazionale delle Universita’, rappresenta la strategia sostanziale in grado di qualifica ulteriormente l’autonomia delle Universita’, nel quadro di una loro co-organizzazione progettuale Europea , effettuata in stretta collaborazione con i Governi del Territorio , cosi da rafforzare e valorizzarne il ruolo complessivo delle istituzioni-guida della Governance della Ricerca e della Produzione e dello Sviluppo, in un ambito di grande ampiezza comunicativa, necessario a favorire di un management strategico finalizzato alla integrazione delle risorse cognitive e finanziarie. Certamente tale prospettiva va interpretata nel medio e lungo periodo essendo finalizzata alla costruzione di conoscenze innovative nonche’ alla formazione di un sistema di apprendimento di “Ricerca & Sviluppo” capace di contribuire alla definizione di nuove strategie di organizzazione tra Università ed Impresa , pur tenendo in debito e perspicace conto la urgenza dettata dai nuovi scenari della globalizzazione della economia, i quali provocano evidenti e irreversibili scompensi nell’economia e nella divisione del lavoro a livello mondiale. Pertanto in convergenza con le priorità espresse della “European Universities Association” (EUA : http://www.eua.be/eua/index.jsp ) e’ utile porre in evidenza che la nuova “Economia della Conoscenza” corrisponde sostanzialmente ai mutamenti degli scenari del “networking business”, tra Ricerca e Produzione e Commercializzazione, attuabili in ambienti ad elevata velocità di informazione interattiva. In tale contesto di sviluppo ogni comunità universitaria, che voglia rispondere adeguatamente alle esigenze future dei laureati europei, dovrà indirizzare la propria missione di Ricerca e Formazione innovativa verso tre principali obiettivi: - comprendere e diffondere la conoscenza in termini di innovazione dinamica delle relazioni tra scienza e sviluppo economico e sociale contemporaneo, anche mediante l'internazionalizzazione condivisa dei percorsi di studio e di ricerca, realizzando progettazioni Europee capaci di connettere le nuove priorità di sviluppo con le tipologie di ricerca trans-disciplinari e multi attoriali - favorire l'evoluzione delle professioni intellettuali in modo che sia possibile collocarle profittevolmente nell’ ambito di una rinnovata divisone nazionale ed internazionale del lavoro, ritrovando la valorizzazione economica del lavoro intellettuale in termini di capacita di management dei beni intangibili ( organizzazionali , logistici e relazionali) - agire con continuita’ nell’ ambito della promozione delle migliori pratiche e delle nuove prospettive della condivisione della “Governace della Ricerca e Sviluppo” , sia a livello Locale, Europeo ed Internazionale , orientandola nel modo piu appropriato e condiviso allo sviluppo della futura “Economia della Conoscenza”.
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