Premessa.
Nelle trasformazioni tra
energia e materia si evolvono forme variamente complesse di
interazione tra onde elettromagnetiche, generando strutture
caotiche. In seguito il caos emergente in seguito a interazioni
coerenti di risonanza , va ad assumere nell’ ambito di selezionati
valori critici, un nuovo ordine superiore di simmetrie spaziali e
di sincronia temporale generato dalla comunicazione di sistemi di
informazione coerente.
Per comprendere le
difficoltà delle scienza ad ammettere la formazione di sistemi
coerenti di informazione condivisa sia di livello locale che globale
e’ necessario innanzitutto capire i limiti dei modelli scientifici
derivanti da una concettualita’ meccanica, i quali risultano ormai
obsoleti, ogni qualvolta si voglia comprendere la realizzazione di
processi di comunicazione di informazione che producono il
coordinamento di simmetrie e sincronie risonanti .
Pertanto per assurgere ad
una maggiore completezza ed unitarieta’ del sapere, diviene oggi
necessario capire la formazione di sinergie
spazio temporali tra mondo fenomenico e mondo del pensiero cosi da
poter realizzare una visione olistica delle scienza , la quale non
potra’ fare piu’ riferimento alla base concettuale della scienza
meccanica classica, quella che cioe’ considera lo spazio ed il
tempo come entita’ separate ed relativamente incommensurabili ,
come se esse pre-esistessero alle interazioni tra energia e materia
ed informazione.
La non esistenza
di uno spazio ed un tempo assoluti ed universali e’ conseguenza del
fatto biologico che una adeguata selezione di eventi vibrazionali
provenienti dalle emissioni di onde di materia ed energia, viene
recepita dai ricettori sensoriali che inviano al cervello
informazione sotto forma di impulsi elettromagnetici. Questi ultimi
vengono elaborati entro uno schema cognitivo spazio-temporale
necessario ad organizzare cerebralmente la dinamica delle
informazioni che riceviamo dal mondo esterno. Spazio e tempo
appartengono quindi ad un processo di descrizione relativamente
capace di collocare le informazioni sensoriali in una
rappresentazione biologica correlabile alle capacita evolutive di
elaborazione della conoscenza proprie di ciascuna specie.
Sulla base di
una tale premessa divengono concepibili nuovi orizzonti generativi
delle scienza nel nuovo paradigma della informazione , proprio in
quanto il soggetto e la sua capacita evolutiva di elaborazione del
sapere vengono inclusi entro nuovo modello cognitivo, corrispondente
a mettere in evidenza l’ articolazione sinergica del sistema globale
di interazioni tra “Energia Materia ed Informazione”
Il cervello infatti attua la complementarietà tra la realtà del
mondo esterno e la propria realta’ , producendo onde
elettromagnetiche (rilevabili dall’'Elettro
Encefalo Gramma) , che si pongono in risonanza con quelle
provenienti dalla ricezione sensoriale dell’ osservabile. Le
sinergie di interazione tra questi due tipologie di provenienza
delle onde elettromagnetiche permettono successivamente di
indirizzare le attivita’ biochimiche di decodificazione e
ri-codificazione della informazione nelle varie aree cerebrali,
specializzatesi per attuare funzionalita’ biologiche complementari
di elaborazione significativa della informazione . Il risultato
complessivo delle l'attività
delle singole aree cerebrali viene infine "sincronizzato" secondo
schemi spazio – temporali coerenti con la formazione mentale ed
interpretativa , culturale e scientifica storicamente acquisita.
Pertanto per attuare il necessario cambiamento
generativo della scienza contemporanea , suggeriamo a quanti si
accingano oggi a re-interpretare il mondo fenomenico, di evitare
di pensarlo sulla base concettuale che ammetteva un netto distacco
tra soggetto osservante ed oggetto osservato. Infatti oggigiorno il
dualismo mente e materia deve essere ricondotto a un sistema di
comprensione scientifica meno riduzionistica, in quanto
fondamentalmente determinato sulla base dalle complesse interazioni
tra Energia Materia ed Informazione.
Tracce di sviluppo concettuale
della scienza nel secolo XX.
Gli sviluppi delle scienza del secolo scorso, che introducono alla
comprensione della precedente premessa, sono molteplici. Tra i piu
significativi ricordiamo il passaggio tra la meccanica classica alla
quantistica. Quest’ultima in relazione alla ossevabilita del
microcosmo e’ stata costretta, sulla base delle relazioni di
indeterminazione di W.Heisemberg, a mettere in crisi la distinzione
tradizionale dello spazio dal tempo, la quale permetteva una
rigorosa separazione del mondo in soggetto conoscente ed oggetto
conosciuto e di conseguenza di realizzare una formulazione
apparentemente quantitativamente esatta delle leggi causali della
fisica classica.
Niels Bohr
(1885- 1962) sulla base del principio di complementarieta’ tra
osservabile ed osservatore, considero’ come il principio di
indeterminazione poneva la necessita di una riflessione attenta
sulle concezioni delle relativita’ spazio temporale introdotte da
Einstein. Cio’ in quanto il limite costante delle velocita di
trasmissione e trasferimento della informazione, non permetteva di
concepire la simultaneità di eventi, quali ad es. quello di vedere
con semplice sguardo verso il cielo, le stelle di fatto situare a
considerevole distanza dall’ osservatore. La riflessione critica
sulla costanza della velocita’ delle onde elettromagnetiche
relativamente al vuoto, divenne pertanto un elemento necessario
per capire ch, nell’ ambito della corrispondenza biunivoca tra
osservato osservatore , l’ osservabile non puo’ essere considerata
assolutamente oggettiva dato che la realtà conoscibile e’ solo
quella percepibile relativamente alla struttura biologica e
cognitiva dell’ osservatore. Di conseguenza per N.Bohr , una
rigenerazione della scienza necessita di un immaginario
scientifico creativo , capace di tenere in considerazione la
complementarieta’ tra il fattore biologico umano con una rinnovata
“Forma Mentis” di riferimento concettuale della scienza.
Albert Einstein (1879- 1955) fu contrario all’ idea che in sostanza
fosse l’ osservatore quello che determina il conoscibile, come
emergeva dall’ accettazione completa del principio di
complementerieta’ di N.Bohr. Infatti Einstein non credeva alla
possibilità di caratteristiche fisiche "non-oggettive", ma riteneva
che i valori delle osservabili esistessero oggettivamente nello
spazio tempo, anche prima che se ne eseguisse la misura Lo spazio ed
il tempo, se pur relativi nelle loro misurazioni in riferimento alla
posizione variabile dell’ osservatore, per Einstein esistevano
oggettivamente, indipendentemente dal fatto che venissero misurati o
meno. Quindi per un criterio di realismo, Einstein sostanzialmente
considero’ la “meccanica quantistica” una concezione
sostanzialmente incompatibile con ogni ragionevole oggettivita’
dell'universo. In vero la critica sulla necessita di mantenere un
realismo fondante della scienza per Einstein fu molto radicale:
infatti egli sostenne che la meccanica quantistica era da ancora
considerarsi una teoria incompleta e provvisoria, che quindi avrebbe
dovuto essere perfezionata dalla ricerca di "variabili nascoste" in
modo tale da permettere di descrivere la realtà oggettiva,
indipendentemente cioe’ dal qualsiasi soggetto che esegua la misura
su sistemi quantistici. Di fatto tali variabili nascoste non sono
mai state sufficientemente definite e rese interpretabili dalla
successive teorie sulla “Relativita Generale Quantistica”.
Diversa e’
stata la impostazione di altri scienziati che cercarono di
comprendere non solo la complementarietà ma anche la completezza di
relazioni tra osservato ed osservabile. Tra essi David Bhom
(1917-1992) produsse una visione “Olistica della Scienza”, tendente
al superamento dei limiti cognitivi della Meccanica Quantistica.
Egli propose una seria riflessione sul fatto che l’universo esiste
oggettivamente ma inoltre che anche l’ osservatore non esiste in
modo indipendente dall’ intero universo. L’ Olismo – dal greco
olos: il tutto, l’intero – è indice del superamento del
dualismo tra mente soggettiva e realta’ oggettiva e quindi
corrisponde all'idea che le proprietà di un sistema integrato non
possono essere determinate o spiegate esclusivamente come somma
riduttiva delle sue componenti; quindi la scienza non avrebbe
potuto progredire sulla base dalla arbitraria separazione tra il
soggetto e l’ oggetto della osservazione. La visione olistica
pertanto è il frutto dell’esperienza unitaria di sé stessi nell’
universo dove le diversità sono percepite come parti integranti di
un tutto organico e indivisibile e quindi non localizzabile ne sul
soggetto ne sull’ oggetto della osservazione.
David Bohm, sostenne infatti una
concezione dell’
Universo detto “Olografico” ( “Olografia” - dal greco significa
“completa scrittura”). L’universo è pertanto concepito come un
immenso ologramma in movimento e tutte le cose che ci appaiono
statiche e gli eventi dinamici del nostro mondo sono solo proiezioni
“ordine esplicato”
) provenienti da un altro livello di base della realta’ , non
localizzabile, proprio in quanto e’ tale livello fondamentale non e
direttamente osservabile ma solo coscientemente concepibile (
“ordine implicato o nascosto”).
Come nell’ uomo della
caverna di Platone, la scienza puo’ divenire cosciente di un mondo
reale indivisibile, indagando sull’ universo sotteso alla
proiezione esplicitamente osservabile dai sensi, cosi da renderla
coscientemente re-interpretabile sulla base di un fondamento
Olistico .
Questo modello cognitivo di
D. Bohm, nacque in analogia alle proprietà di ricostruzione
tridimensionale del “cronotopo” spazio-temporale ( Crono = tempo e
Topos = Spazio) di un ologramma, nel quale nulla è separato dal
tutto ed ogni più piccola parte contiene sempre il tutto. In
correlazione a tale impostazione teorica, il neuropsicologo
Karl Pribram
(1877-1973) dedusse che anche il cervello generasse, nella
sua capacita percettiva, delle trasformazioni olografiche nel
definire la miglior prospettiva di osservazione del mondo esterno.
Di conseguenza a tali
impostazioni cognitive delle scienza Olistica , Mente e Materia,
divengono inseparabilmente intrecciate in un sistema dinamico di
interazione evolutiva tra il sistema vivente ed inanimato, nel quale
la fonte della vita è “celata” in ogni parte dell'intero universo.
Viviamo pertanto in un Universo in cui tutto è infinitamente
interconnesso; quindi anche tutte le coscienze debbono divenire
interconnesse. Questo approccio innovativo della scienza, non piu
disciplinare , tenta di fatto il superamento di ogni dualismo tra
interiore- esteriore, fisico-mentale, ecc….. in modo da correlare il
mondo percettivo e significante della mente, con
il mondo fisico reso manifesto dal cervello collocandolo in un unico
continuum evolutivo.
Pertanto con il finire del
secolo scorso la fisica principalmente mediante il contributo di D.
Bohm, autore di "Wholeness and the implicate order" (Il
tutto e’ l'ordine implicito),
propone una nozione unificante tra soggetto e oggetto della
osservazione fondata, sul superamento della impostazione
meccanicista della fisica quantistica, tale da permettere una
sincronia percettiva tra la osservazione delle stelle e la vita
dell’ uomo.
Il nuovo
paradigma della Informazione
Un nuovo modo di pensare
della scienza sta quindi emergendo agli inizi del secolo XXI , nel
quadro del passaggio tra l’ epoca industriale basata sulla
interpretazione meccanica della fisica e la società post industriale
della economia della conoscenza.
La spiegazione dei fenomeni
fisici ormai implica anche la conoscenza del funzionamento
biochimico del cervello. Iin tal senso diviene necessario
riflettere, nell’ ambito di una teoria evoluzionistica del sapere ,
come sia stata storicamente possibile l’ attuazione di una
connessione risonante tra percezione sensoriale ed apprendimento
cerebrale vista in relazione alla tradizionale interpretazione di
eventi fenomenici rappresentabili come eventi indipendenti
succedutisi nel mondo esterno.
Diversamente, la percezione e la
conoscenza, secondo l’ approccio innovativo derivabile dalla
primaria impostazione cognitiva di D.Bohm , vengono ad essere il
risultato di una complessa trasformazione della informazione
sensoriale condivisibile con la genetica di codificazione della
informazione propria di ciascuna specie. Pertanto oggigiorno si
sente l’ esigenza di definire una rappresentazione creativa dei
diversi livelli di una realtà Fisico e Biologico , integrando le
relazioni bio-fisiche, tra soggetto percettivo e l’ oggetto
percepito. In questa prospettiva futura della Scienza pertanto non
vediamo ne significhiamo piu’ gli oggetti e gli eventi per come
oggettivamente sono, ma ne interpreteremo solamente determinati
aspetti della “Informazione Attiva “ , che
possono essere attivati in sincronia di fase tra gli eventi fisici e
le onde cerebrali.
Comunque dobbiamo ammettere che se tutto fosse risonante e
coerentemente in fase nell’ ambito delle interazioni tra eventi
fisici e attivita’ cerebrali , espressi in un ambito completamente
olistico , sarebbe possibile una piena conoscenza , e quindi
diverrebbe possibile coscientemente il predire il futuro cosi’ come
il conoscere univocamente il passato. Invece il conseguimento di un
preciso grado di sincronizzazione cerebrale ( “binding resonance function”
), con le diverse popolazioni di neuroni cerebrali , costituisce una
sorta di efficiente sistema di riconoscimento specifico sensorial,
sulla base del quale diviene possibile sviluppare la successiva
riflessione capace di creare un rinnovato sviluppo cognitivo .
In tali condizioni
genetico-strutturali , del funzionamento delle aree cerebrali,
specializzate ad esprimere determinate funzioni vitali e cognitive,
il fenomeno di risonanza bio-elettrica tra onde provenienti dalla
ricezione sensoriale e le onde cerebrali , genera quindi delle
fluttuazioni coordinate tra gli atomi e molecole nei neuroni. Tali
insiemi di neuroni coinvolti in modo sincronico, muovendosi in fase
con una maggior ampiezza e la stessa frequenza vibrazione tendono
ad abbassare il livello energetico di ogni sistema cooperativo,
cosi che la coesione energetica genera la emissione di bio-fononi ,
capaci di trasferire l’ informazione attivare il sistema metabolico
delle trasformazioni biochimiche. La presenza di bio-fotoni e stata
rilevata come radiazione fotonica (specie specifica)
ultradebole in tutti gli organismi viventi dal gruppo di Ricerca
del Prof. F.POPP che ha messo in evidenza il fatto che sebbene la
intensità della corrente bio-fotonica sia estremamente debole, essa
dimostra una coerenza elevatissima la quale conferisce specifità
al messaggio cerebrale. Pertanto la emissione di correnti
biofotoniche ed anche di vibrazioni sonore bio-fononiche, entrambe
emesse dal cervello, corrisponde a poter trasmettere un insieme
di messaggi di informazione per via bio-elettrodinamica.
In sostanza
perseguendo un tale modo di ragionare sulle relazioni bio-fisiche
tra osservato ed osservatore , anche in seguito alle suddette
recenti scoperte di bio-fotonica , si inizia a capire come possa
essere prodotta la informazione biologica per cui diviene possibile
intuire in che modo, nella evoluzione della vita, sia divenuto
possibile elaborare la conoscenza (secondo vari modelli cognitivi
storicizzati) , proprio a partire da un sistema di interazione
coerente di risonanze interagenti tra energia e materia. I
bio-fotoni che vengono emessi dal normale funzionamento
cooperativo cellulare, costituiscono un sistema informativo
ultrarapido, sia intra- che extra-cellulare. L’ allineamento
sintonizzato di fasci coerenti bio- fotonici ( elettromagnetici) e
bio-fononici (acustici) , permette quindi che l’ informazione
biologica venga trasferita distanza, generando messaggi capaci di
non acquisire nè dissipare rapidamente il loro input informativo
anche durante un tragitto relativamente ampio.
********
A conclusione di questo breve excursus sul tema delle SIMMETRIE e
SINCRONIE spazio-temporali nel nuovo paradigma della Informazione,
sottolineiamo come la fisica sia passata attraverso una rivoluzione
concettuale per la quale le nozioni di particelle e di traiettoria
hanno smesso di essere fondamentali. Infatti mentre nella fisica
classica il mondo fisico è stato concepito come un aggregato di
oggetti, ognuno localizzato nello spazio e nel tempo, nella fisica
contemporanea ogni elemento fondamentale della realtà è co-esteso
con l’intero universo e quindi possiede una fondamentale
continuita’ (Oneness) intrinseca, che si manifesta tipicamente nelle
proprieta di comunicazione di informazione ottenibile mediante la
attivita’ cooperativa risonante delle interazioni dinamiche della
tra campi di energia e materia .
L’Universo Olistico
, cosi descritto , comprendente pertanto sia il soggetto che l’
oggetto, procedera nel prossimo futuro nel superare anche l’ ultimo
dualismo tra l’ onda e la particella; infatti quest’ ultimo
mantenendo separati gli aspetti fenomenici di tipo ondulatorio e
corpuscolare, ancora si interpone a realizzare una rappresentazione
complessivamente Olistica della stessa essenza unitaria dell’
Universo. Infine, rivolgendomi a quanti vorranno migliorare ed
ampliare questa nuova dimensione cognitiva della scienza, faccio
presente la necessita di far debita attenzione al fatto che ancora
il formalismo matematico e’ tradizionalmente impostato sulla base
di coordinate cartesiane o coordinate ad esse equivalenti. Pertanto
per personale esperienza, mi sono fatto la convinzione che la
matematica ancora contenga in sé la chiave di sopravvivenza del
vecchio ordine della fisica meccanica. Questo determina non poche
delle difficoltà che la scienza contemporanea incontra in relazione
ai propria avanzamenti creativi del sapere , poiche’ le nuove
intuizioni ed idee e progetti di ricerca, rischiano di rimanere di
un livello filosofico descrittivo, se non sapremo modificare
contemporaneamente anche le logiche astratte del pensiero
matematico.
BIBLIO - ON LINE
Risonanza
Planetaria :
http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/co_pa215.htm
Domini di
Coerenza :
http://www.mednat.org/bioelettr/coerenza_elettrod.htm
L’
Osservatore e l’ Osservazione :
http://www.direnzo.it/docs/it/peati.htm
Enciclopedia Olistica :
http://www.globalvillage-it.com/enciclopedia/
Ologrammi
:
http://www.xmx.it/universoillusione.htm
Risonanza
e bio-risonanza:
http://www.health-salute.it/Biorisonanza01.htm
F.A. Popp
:
http://www.lifescientists.de/ib0200e_.htm
Spazio e
tempo nell’ era digitale :
https://www.edscuola.it/archivio/lre/spaziotempo.html
Il tempo
del cervello:
https://www.edscuola.it/archivio/lre/tempo.html
Immaginario e percezione visiva:
http://www.applenewton.it/spazioprof/immepercezione.shtml
Dal Mondo
Degli Atomi al Mondo dei BIT :
https://www.edscuola.it/archivio/lre/atomi.html
Trasformazione :
http://digilander.libero.it/ricercavisiva/CC/catalisi%20e%20trasformazione.htm
Pan-Genomics :
https://www.edscuola.it/archivio/lre/creativita_e_vita.htm
Active Information
Syncronism :
http://xoomer.virgilio.it/a.i.s/Home.html