1. Tipologie e standard delle apparecchiature
Nel leggere le indicazioni che seguono si tenga presente che nel settore dei sistemi multimediali l'evoluzione delle attrezzature è molto veloce. L'elenco delle tipologie di apparecchiature da acquistare e i criteri di scelta, pur mantenendo una certa validità nel medio periodo, richiedono dunque una revisione periodica alla luce di possibili nuove soluzioni. Gli standard di prestazione (dimensionamento, velocità) sono addirittura soggetti ad essere superati nel giro di pochi mesi e a volte di poche settimane.
Per questa ragione le indicazioni qui fornite non sono troppo dettagliate per quanto riguarda gli aspetti tecnici e intendono sopratutto mettere in evidenza gli aspetti funzionali.
La SM è, allo stato attuale della tecnologia presente sul mercato, l'elemento di base delle attrezzature.
- l'unità centrale e le memorie di massa
Ogni SM ha al proprio interno una "scheda madre" (un dispositivo con un insieme di componenti elettronici), che contiene fra l'altro il microprocessore, la memoria principale (RAM) e la memoria "cache".
In un sistema multimediale tipico devono essere presenti almeno il disco rigido (Hard Disk - HD) il lettore di dischetti (Floppy disk), il lettore di disco a lettura ottica (CD-Rom) e scheda audio.
Per quanto riguarda le caratteristiche e le prestazioni, a titolo indicativo, i valori minimi ai quali ci si può attenere attualmente sono così riassumibili per le piattaforme tipo PC (per gli altri si raccomandano prestazioni analoghe):
per le stazioni di lavoro base
Dimensione minima della RAM 16 Megabyte
Velocità del microprocessore 133 Megaherz
Dimensione della memoria "Cache" 256 Kilobyte
Dimensione dell'Hard Disk 1,2 Gigabyte
Velocità del CD-ROM 8x
Scheda grafica 2 Mb Ram
stazioni di lavoro principali con funzioni di stazione di sviluppo
o di server (vedi oltre)
Dimensione minima della RAM 32 Megabyte
Velocità del microprocessore 166 Megaherz
Dimensione della memoria cache 512 Kilobyte
Dimensione dell'Hard Disk maggiore di 1,2 Gigabyte
Velocità del CD-ROM 12x
Scheda grafica > 2 Mb Ram
- le periferiche delle singole stazioni di lavoro
Alcune periferiche fanno parte di ogni sistema multimediale.
Il monitor deve avere una dimensione di almeno 15 pollici
per le singole stazioni di lavoro e di 17 pollici per quelle destinate
alla funzione di stazione di sviluppo. E' importante, per quanto
riguarda la salvaguardia della vista, che l'immagine sia ferma:
si richiede pertanto una frequenza verticale non inferiore
a 60 Khz con 0,28 dpi non interlacciato per il 15" e oltre
70 Khz con 0,26 dpi per il 17" .
Le periferiche per la ricezione sonora per ogni SM possono
essere due casse acustiche (a volte incorporate nella SM o nel
monitor) oppure cuffie per ascolti individuali o a piccoli gruppi.
Il Mouse e la tastiera non richiedono particolari
indicazioni
- le periferiche delle stazioni di sviluppo e le periferiche
condivise
Per quanto riguarda le stampanti per le applicazioni didattiche
lo standard di base è oramai costituito dalle stampanti
a getto di inchiostro a colori. Le stampanti laser sono più
costose, ma generalmente più veloci e di qualità
migliore, e quindi utili se si vogliono stampare testi lunghi,
ma senza colori. Per quanto riguarda il numero e la dislocazione
delle stampanti si veda oltre.
Il microfono è necessario per registrare suoni:
ad esempio commenti da associare alle immagini o da trasmettere
via Internet.
Lo scanner di tipo piano (formato A4) consente, con opportuni
programmi di riconoscimento di caratteri, di "leggere"
pagine e quindi di acquisire testi e immagini stampate trasformandoli
in file che possono essere poi manipolati all'interno della SM
e incorporati nei propri prodotti.
I sistemi per proiettare la schermata della SM su uno schermo sono indispensabili per lezioni in aula. Il sistema in genere più costoso è il videoproiettore che proietta direttamente l'immagine presa, tramite apposito cavo di collegamento, dalla SM. Più economico è in genere il "Data display": si tratta di uno schermo trasparente a cristalli liquidi connesso alla SM che, messo sopra una normale lavagna luminosa, consente la proiezione come quella di un lucido. Anche un normale televisore può essere connesso alla SM e usato come sistema di proiezione. In tale caso la SM deve essere dotato di opportuno adattatore.
b) Il collegamento con la linea telefonica
La stazione di lavoro, abilitata a server, deve essere attrezzata
per il collegamento ad una linea telefonica. Per questo vi sono
due alternative:
linea commutata e
linea digitale ISDN. Quest'ultima è più veloce,
indispensabile per applicazioni di videoconferenza. Richiede un
maggior costo di installazione e per il canone mensile. Il costo
degli scatti è invece lo stesso della linea commutata.
A seconda della linea scelta la stazione di lavoro deve essere dotata o di un modem o di una scheda ISDN. Tali apparecchiature possono avere anche la funzione fax/voice.
c) Gli audiovisivi tradizionali, i sistemi TV e il loro collegamento
alla SM
La lavagna luminosa è un dispositivo sempre utile sia per proiettare trasparenti sia, come si è visto, per proiettare schermate della SM.
La telecamera può essere uno strumento multiuso.
Oltre a costituire il dispositivo di ingresso dei sistemi televisivi,
può essere collegata alla SM per l'acquisizione di immagini
in movimento. Se opportunamente installata su apposito supporto
e dotata di un obiettivo macro, può anche essere usata
per l'acquisizione di immagini ingrandite e costituire un'alternativa
allo scanner. Naturalmente l'uso della telecamera richiede l'installazione
di una apposita scheda.
Anche la macchina fotografica digitale può essere
usata come tale oppure come sistema di acquisizione delle immagini
fisse per la SM
Il televisore è un elemento essenziale di un sistema
multimediale, sia per il suo uso tradizionale, sia come proiettore
delle schermate della SM.
Il videoregistratore è anche esso utilizzabile in
modo tradizionale, ma può anche essere connesso alla SM
sia per trasferire immagini dalle videocassette alla SM sia per
registrare sulle videocassette immagini della SM con una scheda
video per il riversamento.
L'antenna parabolica può essere utile per catturare
trasmissioni in lingua straniera. Il segnale di antenna può
essere introdotto direttamente nella SM, che ovviamente deve essere
dotata di una scheda video con lettura del segnale TV.
Il masterizzatore di CD-ROM, preferibilmente di tipo esterno
per essere utilizzato da tutte le stazioni, è utile per
la conservazione permanente dei dati.
d) collegamento in rete locale
Le SM possono essere collegate fra loro in rete locale.
Questa possibilità deve essere presa in attenta considerazione
perchè consente alle singole stazioni di lavoro di utilizzare
risorse (memorie di massa, periferiche, software applicativo)
installate in una sola esse.
La creazione di una rete richiede l'installazione di una apposita
scheda in ogni SM, il collegamento fisico tramite cavi, e l'uso
di un sistema operativo di rete che, almeno per le soluzioni client-server,
è diverso da quello delle stazioni di lavoro isolate.
Una importante caratteristica del sistema client/server è
che il server può funzionare da instradatore (router) delle
comunicazioni telefoniche e che quindi con un solo collegamento
dello stesso alla linea è possibile consentire l'accesso
a tutte le stazioni di lavoro collegate.
2. Il software
Le SM devono essere corredate di:
3. Il sistema di ricezione "Data broadcasting"
Il "Data broadcasting" è un sistema che consente
di ricevere dati tramite il normale segnale televisivo. Occorre,
per questo, installare in un computer una specifica scheda elettronica,
alla quale si deve collegare il cavo connesso ad una normale antenna
televisiva o a una antenna parabolica, e un software fornito dalle
stesse società che forniscono la scheda. Il computer non
deve avere caratteristiche particolarmente avanzate: basta un
Personal Computer con un microprocessore 486 e 4 Mbyte di RAM
e stampante. Gli standard indicati per le nuove stazioni di lavoro
in questo documento sono quindi più che adeguati.
Dato il basto costo di questo tipo di trasmissione il Ministero
della PI ha in programma di utilizzarlo per un servizio di diffusione
permanente di informazioni e di documenti ufficiali a tutte le
IAC.
L'attrezzatura per la ricezione "Data Broadcasting"
fa parte comunque dello standard di base e deve quindi essere
acquisita qualunque sia il tipo di configurazione scelta per i
progetti Ia e Ib (vedi oltre). E' sufficiente che una sola stazione
di lavoro, fra quelle acquisite nell'ambito del Programma o già
in possesso della IAC, sia attivata per questa funzione.
Le schede e il software per il Data Broadcasting sono forniti
in Italia, al momento, esclusivamente dalla società IBM
e dalla società SKY Data - Olivetti le quali hanno formalmente
comunicato al Ministero una offerta particolare:
Società IBM, (Tel: 167-017001, 06-59664807)
KIT di ricezione Datavideo £ 350.000 + Iva
Il KIT comprende la scheda di ricezione per PC e software di installazione,
ricerca canali, sintonizzazione e ricezione.
Società Olivetti/Skydata (Tel:06-3207300)
Sistema SCATT-Fast £ 290.000 + Iva
Il sistema comprende la scheda, una licenza software con le funzioni
di installazione, sintonia segnale, ricezione e memorizzazione
dati, correzione di errore.
Ai fini della comunicazione nell'ambito dell'Amministrazione le
caratteristiche funzionali delle due schede risultano equivalenti.
Resta naturalmente alla piena discrezione delle IAC la scelta
dell'una o dell'altra opzione.
Nei costi indicati non è inclusa l'installazione e le IAC
che non sono in grado di attuarla in proprio debbono prevedere
il relativo costo nel piano di spesa. Si suggerisce alle IAC la
possibilità di richiedere alle società fornitrici
delle altre attrezzature di includere nell'offerta tale operazione.
4. La configurazione per le Unità per i Docenti (Progetto
I a)
La configurazione delle Unità per i Docenti , nella sua struttura minimale,
dovrebbe includere:
- due stazioni multimediali una delle quali in configurazione-base e una in configurazione server/stazione di sviluppo. E' utile connettere in rete le due stazioni perchè questo consente una migliore condivisione delle risorse; eventualmente la stazione principale può essere dimensionata, se la situazione logistica e il tipo di impianto scolastico (vedi oltre) lo consentono, per funzionare da server anche per le istallazioni per la didattica in corso;
- almeno una stampante di buona qualità; se la stampante è una sola deve essere a colori;
- un sistema di proiezione fra quelli descritti (data display o televisore). Il televisore e il videoregistratore e l'antenna, indipendentemente dal loro collegamento al SM, debbono essere disponibili.
- un sistema di cattura delle immagini e dei suoni fra quelli descritti
- un collegamento in linea : il collegamento ISDN, che
tende a diventare uno standard e che quindi, compatibilmente con
le risorse finanziarie, è preferibile e consente di servire
contemporaneamente le due stazioni di lavoro.
5. Le configurazioni per la Multimedialità ne Corsi
(Progetto I b)
Come già chiarito dal documento di base del Programma di
Sviluppo occorre che le IAC scelgano le configurazioni e gli assetti
prendendo in considerazione diverse ipotesi. Infatti non è
necessario assumere come modello unico quello tradizionale dell'aula
multimediale o laboratorio in cui concentrare tutte le risorse.
Sono possibili diversi modelli di configurazione e distribuzione
delle risorse, di cui si danno, nella tabella allegata, alcuni
esempi.
Lo scopo della tabella non è quello di assegnare modelli
rigidi, ma solo uno schema di ragionamento: è necessario
che le IAC riflettano sui limiti e i vantaggi di ciascuna scelta
e decidano sulla distribuzione delle risorse partendo da un progetto
didattico-organizzativo. Comunque è bene evitare la sottoutilizzazione
delle risorse: è irrazionale, ad esempio mettere tutte
le stazioni di lavoro in una sola aula per poi fare prevalentemente
lezioni frontali (per le quali basta una stazione) o per condurre
progetti che richiedono una interazione con le stazioni di lavoro
non continua (per i quali bastano alcune stazioni multimediali).
E' bene infine chiarire che i modelli indicati non sono fra loro
alternativi: ad esempio l'uso di reti si combina con ciascuna
delle soluzioni relative alla distribuzione delle macchine.
Configurazioni | Possibilità organizzativo-didattiche |
1 Aule con una sola stazione multimediale L'unica stazione multimediale dell'aula deve comprendere - la SM con periferiche - un sistema di proiezione per rendere visibile la schermata a tutta la corso - un sistema di diffusione del suono adatto all'aula
- possibilmente una linea di collegamento: nel caso di molte aule di questo tipo ciò è fattibile solo realizzando una rete di IAC (7) La utilizzazione di televisori come sistemi di proiezione collegati alla SM appare come il miglior compromesso fra prestazioni e costi. Oltretutto il televisore può essere direttamente collegato a un'antenna e a un videoregistratore. | L'aula attrezzata con una sola stazione multimediale consente la gestione di "lezioni multimediali" con corsi interi.
Il docente ha la possibilità di accompagnare le sue esposizioni con la proiezione da materiali di vario genere: schemi e disegni preparati ad hoc, materiali reperiti in Internet, CD-ROM, film ecc.
Non è detto che la lezione debba essere necessariamente di tipo "versativo": come con i mezzi tradizionali è possibile, anzi è più facile, adottare metodi interattivi che coinvolgano l'intera corso.
E' anche possibile che singoli studenti vengano chiamati a esporre loro materiali o a interagire con la SM. |
2 Aula/laboratorio con alcune stazioni multimediali
Nell'aula vengono installate un numero limitato di stazioni multimediali, tipicamente 3-5, con le periferiche prescelte.
Un sistema di proiezione può non essere necessario se le stazioni sono in rete e se sono opportunamente collocate per consentire la visione a tutti gli studenti (1). Insieme alle stazioni multimediali debbono essere disponibili spazi di lavoro normali e indipendenti in modo tale da consentire sia lezioni a tutta la corso sia lavoro di gruppo. | Un'aula con poche stazioni multimediali, configurata come descritto, può consentire: a) la gestione di lezioni multimediali come nel caso dell'aula con una sola stazione, ma ovviamente con qualche possibilità in più; b) l'uso come laboratorio in cui possono lavorare gruppi di studenti di grosse dimensioni (es: 5-7 studenti per gruppo); questa modalità è utile per attività costruttive che richiedano tempi di studio e preparazione abbastanza lunghi rispetto alla realizzazione multimediale vera e propria. E' il caso, ad esempio, di gruppi studenti che progettano e realizzano un ipertesto o un giornale o creano una banca dati di immagini o partecipano a un gioco di simulazione complesso. |
3 Aula/laboratorio con molte stazioni multimediali.
Le stazioni multimediali sono tipicamente 10-12 (il numero dipende dal numero dei corsi) con le periferiche prescelte.
Si noti che anche in assenza di una rete locale si può utilizzare una sola stampante connessa a tutte le stazioni attraverso la porta parallela. Debbono comunque essere disponibili spazi di lavoro normali. Questi possono essere associati alle stazioni multimediali creando posti lavoro banco+SM, ma sembra preferibile una soluzione meno rigida che consenta sia le lezioni o le esercitazioni sia il lavoro di gruppi più grandi. | Se gli spazi sono opportunemente progettati e dimensionati questa configurazione consente ovviamente sia la lezione sia i lavori per gruppo di grandi dimensioni. La caratteristica di questa soluzione, però, è quella di consentire il lavoro di picoli gruppi (2-3 studenti). Questo è necessario per attività di apprendimento che richiedano una forte e continua interazione per un certo periodo di tempo come le esercitazioni e lo studio per l'acquisizione di abilità di vario genere: scrittura, produzione di documenti, disegno, uso di software didattici interattivi. |
4 il centro-servizi (centro di documentazione)
Un certo numero di stazioni multimediali può essere collocato in un ambiente nel quale non debbono entrare corsi intere, ma che deve comunque avere spazi di lavoro normali.
Il centro può offrire tutta la gamma dei servizi multimediali oppure essere specializzato per alcuni tipi di servizi. Es: stazioni per ricerca in banche dati e sistemi informativi esterni, stazioni per l'edizione avanzata di testi, ipertesti e produzioni video ecc. | Un centro servizi non può ovviamente essere utilizzato per esercitazioni o lezioni. Ad esso possono accedere singoli studenti o piccoli gruppi, generalmente di corsi diverse, quando debbono fare un lavoro che richieda l'uso dei servizi del centro. La situazione è analoga a quella di una biblioteca ben organizzata che prevede spazi di lavoro e può effettivamente essere frequentata dagli studenti. E' infatti plausibile che il centro servizi sia collocato fisicamente in continuità con la biblioteca con la quale potrebbe condividere gli spazi di lavoro. L'uso di un centro servizi implica ovviamente che la IAC organizzi la didattica in un modo che preveda che gruppi di studenti possano, in certe fasi e per lavori specifici, allontanarsi dalle aule o dai laboratori. |
5 Unità mobili
Le stazioni di lavoro possono essere normalmente collocate in un aule in modo da realizzare la soluzione 2 o 3, ma tutte o alcune di esse potrebbero essere mobili e spostate temporaneamente in un'altra aula per realizzare, ad esempio, la soluzione 1.
Questa possibilità è ovvia se si usano SM portatili, che però, in questo momento, costano più di quelli da tavolo. | Il vantaggio della creazione di stazioni multimediali mobili è ovviamente quello della flessibilità e della possibilità di creare, a seconda dei momenti, le soluzioni 1, 2 e 3. Naturalmente aumenta anche la complessità organizzativa e quindi la necessità di un progetto di IAC e di un insieme di regole ben studiato. |
6 Rete locale limitata a un'aula/laboratorio Le stazioni di un'aula-laboratorio possono essere messe in rete.
Per alcune periferiche è possibile installarne anche un solo esemplare di migliore qualità e velocità (es: una stampante laser) condiviso da tutte le stazioni.
La rete in un'aula richiede la soluzione di problemi software ed hardware (cavi e prese di connessione) che possono essere risolti con l'aiuto del fornitore di attrezzature. | Dal punto di vista delle possibilità didattiche la rete locale aggiunge molto alle aule/laboratori non in rete. Vi sono infatti importanti vantaggi organizzativi, come la possibilità di configurare tutte le stazioni di lavoro installando il software direttamente dal server. |
7 Rete locale di IAC estesa a più ambienti (INTRANET)
La rete locale può essere estesa a più ambienti di una IAC fino a consentire, nel caso di IAC con maggiori esperienze e risorse, di creare una "rete di IAC". La situazione che si crea, nel caso di una rete molto estesa, è analoga a quella degli impianti elettrici: ogni ambiente è attrezzato per allacciare apparecchiature e per fornire ad esse il servizio di una risorsa esterna (in questo caso il server di rete).
La rete estesa a più ambienti può avere varie architetture. Una soluzione possibile è quella di un solo server al quale sono allacciate sia stazioni di lavoro singole sia "grappoli" di stazioni, come nel caso di aule/laboratorio, laboratori e centri servizi.
Questa configurazione richiede la soluzione di problemi impiantistici più complessi e ovviamente costi maggiori di quelli della rete limitata a un'aula. Occorre, fra l'altro una analisi del tipo di informazioni che si vogliono far circolare nella IAC (dati, multimediali digitali o miste con segnali TV) per scegliere, con l'aiuto del fornitore, il tipo di impianto. Anche il problema del software è più complesso e richiede una analisi del tipo di prestazioni richieste al sistema. | Dal punto di vista organizzativo la rete di IAC crea una situazione del tutto nuova e di grande flessibilità nella collocazione delle stazioni di lavoro e nella fornitura ad esse di servizi. E' possibile in particolare creare servizi fruibili in tutta la IAC.
Intranet può avere una funzione reale, nel senso che ogni informazione creata all'interno o importata dall'esterno, ma anche ogni materiale didattico, può, in forma ipertestuale, essere fruita da tutti. |
6.Indicazioni specifiche per le diverse tipologie Istituzionali
Si rimanda alle indicazioni specifiche incluse nel Piano di Sviluppo
delle Tecnologie Multimediali previsto per le Istituzioni di Alta
Cultura, Ispettorato per l'Istruzione Artistica (all. E)