Nota MPI 8 marzo 2000
Prot. 2855
Oggetto: Valutazione dei capi d'istituto - art. 41 CCNI
In relazione al comunicato stampa diffuso a seguito dell'incontro in data 3 marzo u.s. con le Organizzazioni sindacali, disponibile nella sezione News del sito Internet www.Istruzione.it, si comunica che il termine di presentazione da parte dei capi d'istituto della documentazione prevista dalle CC.MM. n. 312 del 21 dicembre 1999 e n. 18 del 18 gennaio 2000 è prorogato al 2 maggio 2000.
Questo Ministero avvierà nel più breve tempo possibile il confronto con le Organizzazioni sindacali per definire le forme e le modalità di attuazione di quanto convenuto con le medesime Organizzazioni con particolare riferimento agli effetti connessi all'esito della valutazione.
Si fa riserva di fornire ulteriori indicazioni.
Comunicato stampa 3 marzo 2000
Nel corso dell'incontro che si è svolto oggi 3 marzo al Ministero della pubblica istruzione, il Ministro Berlinguer, i Segretari Generali di CGIL CISL UIL SNALS e il Presidente dell'ANP hanno esaminato le problematiche relative alla procedura di valutazione dei capi di istituto.
Le parti, nella consapevolezza che la progressiva attuazione dei processi di cambiamento in atto del sistema scolastico - autonomia, riforma degli ordinamenti e dell'amministrazione, dirigenza scolastica - determina un'evoluzione del sistema di governo della pubblica istruzione, hanno ribadito la valenza dei principi normativi di natura pattizia posti dal contratto a disciplina della valutazione dei capi di istituto.
Le parti, nella considerazione dell'avanzata fase di svolgimento dell'anno scolastico e della conseguente riduzione dei tempi per gli adempimenti posti a carico dei nuclei di valutazione, hanno, inoltre, convenuto sull'opportunità di considerare l'esito della valutazione, da effettuare nel corso del corrente anno, come credito professionale, da far valere nell'ambito del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, come sarà definito nel primo contratto nazionale di lavoro della categoria, di imminente avvio all'ARAN e, conseguentemente, di trasferire in esso gli effetti economici di tale valutazione.
In tale prospettiva, le attuali disponibilità finanziarie - 15 miliardi - saranno utilizzate contestualmente alle ulteriori nuove risorse che il Governo metterà a disposizione dell'ARAN per il finanziamento della retribuzione accessoria dei dirigenti della scuola.
Infine, le parti hanno concordato di estendere alla fine del mese di aprile il termine per l'invio da parte degli interessati della documentazione richiesta. Nel frattempo i nuclei di valutazione potranno iniziare il proprio lavoro esaminando il materiale già pervenuto o che via via perverrà agli uffici territoriali, predisponendo il piano delle attività e delle visite presso le istituzioni scolastiche per approfondire con il capo di istituto gli aspetti oggetto della valutazione.
Le parti hanno anche convenuto di incontrarsi in tempi brevi per un esame approfondito delle tematiche riguardanti gli impegni e i carichi dì lavoro dei capi di istituto in questa particolare fase di transizione.
Le parti sociali hanno rivolto un pressante invito al Ministro Berlinguer per la definizione in tempi brevi dell'atto di indirizzo per l'apertura delle trattative per il contratto della dirigenza scolastica, con la indicazione delle necessarie risorse finanziare. Il Ministro ha convenuto sulla richiesta delle parti sociali, impegnandosi a rappresentarla nelle competenti sedi istituzionali.
Nota MPI 15 febbraio 2000
Prot. n. 1787
Oggetto: Valutazione capi istituto - Differimento del termine di presentazione della documentazione
Con circolare ministeriale n. 18 del 18 gennaio 2000 è stato fissato al 29 febbraio 2000 il termine entro il quale i capi d’istituto debbono trasmettere agli Uffici scolastici regionali la documentazione richiesta per la valutazione da parte dei Nuclei.
In considerazione dei numerosi impegni ai quali sono chiamati i capi d’istituto in questo periodo dell’anno scolastico, tenuto conto anche di quanto rappresentato dalle Organizzazioni sindacali della scuola, si ritiene opportuno differire il termine di presentazione della documentazione al 15 marzo p.v.
Il termine indicato tiene conto della esigenza di non comprimere ulteriormente i tempi a disposizione per la realizzazione del processo nelle sue diverse fasi.
E’ conseguentemente differito al 25 agosto 2000 il termine entro il quale i Nuclei debbono trasmettere i risultati della valutazione ai dirigenti degli Uffici scolastici regionali.
Circolare Ministeriale 18 gennaio 2000, n. 18
Prot. n. 476
Oggetto: Valutazione dei capi di istituto (art. 41 del C.C.N.I comparto scuola). Disposizioni attuative e trasmissione modelli
Con circolare n. 312 del 21 dicembre 1999 sono stati definiti i criteri e le modalità applicative delle disposizioni contrattuali che hanno previsto la valutazione periodica dell’attività del capo di istituto e l’abolizione dei rapporti informativi e dei giudizi complessivi annuali.
Il nuovo sistema configura la valutazione come atto di apprezzamento della qualità dei processi attivati dai capi di istituto. Esso mira a realizzare un passaggio graduale, senza volerne anticipare gli istituti, al futuro sistema di valutazione della dirigenza scolastica.
Il sistema che viene attivato presenta forti elementi di innovazione in quanto prevede la diretta partecipazione dei capi di istituto al processo di valutazione, l’intervento di un soggetto terzo (i Nuclei di valutazione) e un colloquio di restituzione degli esiti della valutazione agli interessati che lo richiedano.
Come preannunciato con la circolare n. 312/99, con il presente provvedimento vengono definiti i punteggi di valutazione dell’attività dei capi di istituto e vengono fornite alcune indicazioni operative per la realizzazione delle procedure previste.
Vengono inoltre trasmessi:
ASPETTI PROCEDURALI
1.1 Adempimenti dei Sovrintendenti Scolastici
I sovrintendenti scolastici costituiscono, entro il 31 gennaio 2000, i Nuclei di valutazione nel numero e con le modalità previste al punto 1) della circolare n. 312/99 dopo aver acquisito i dati necessari dai provveditori agli studi.
L’allegato prospetto (allegato D) indica il numero dei Nuclei di valutazione stimato per ciascuna regione, sulla base dei criteri indicati al paragrafo 1 della circolare citata e dei dati forniti dal sistema informativo.
I sovrintendenti sono pregati di confermare entro la data del 15 febbraio 2000 il numero effettivo dei Nuclei costituiti, al fine dell’assegnazione dei fondi necessari per il funzionamento dei Nuclei stessi e per l’attività di formazione dei componenti.
Particolare attenzione si richiede nell’individuazione del personale esperto in tecniche di valutazione e controllo di gestione, che va reperito in ambito regionale all’esterno dell’Amministrazione scolastica , avendo cura di accertare che si tratti di personale di provata competenza, in possesso dei requisiti culturali e professionali indicati nella suddetta circolare ministeriale.
Qualora sia necessario reperire fuori dell’ambito regionale i componenti i Nuclei appartenenti al ruolo dell’Amministrazione, i provvedimenti di nomina dovranno essere congruamente motivati.
Con nota a parte verranno fornite indicazioni circa i compensi da corrispondere agli esperti esterni e l’ammontare delle risorse finanziarie destinate alle attività di formazione dei Nuclei.
I sovrintendenti individuano, all’interno dell’Ufficio scolastico regionale, un ufficio amministrativo che svolga compiti di segreteria organizzativa per assicurare il corretto ed efficace funzionamento dei Nuclei di valutazione.
I sovrintendenti curano l’assegnazione ai Nuclei delle unità da valutare, mettendo a disposizione la documentazione presentata dai capi di istituto nonché i curricoli culturali e professionali degli stessi acquisiti in occasione dei corsi di formazione per l’attribuzione della qualifica dirigenziale.
1.2 Adempimenti dei Provveditori agli Studi
I provveditori agli studi mettono tempestivamente a disposizione dei capi di istituto la presente circolare comprensiva dei modelli strutturati avvalendosi dei mezzi di comunicazione più rapidi.
I medesimi provveditori, entro il 31 gennaio 2000, forniscono ai sovrintendenti scolastici della regione:
1.3 Adempimenti dei capi di istituto
Destinatari della valutazione sono i capi di istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio presso le istituzioni scolastiche o presso l’Amministrazione della Pubblica Istruzione e i presidi incaricati.
Tra i capi di istituto in servizio presso l’Amministrazione scolastica sono compresi quelli che prestano servizio presso gli IRRSAE, il CEDE e la BDP trattandosi di enti strumentali della stessa Amministrazione.
I capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche e i presidi incaricati trasmettono al sovrintendente scolastico della regione in cui prestano servizio, entro il 29 febbraio 2000, termine che rettifica quello indicato con la C.M. 312/99, la richiesta documentazione secondo le modalità indicate al punto 5.1 della circolare citata.
Entro la stessa data i capi di istituto in servizio presso gli uffici dell’Amministrazione scolastica, l’IRRSAE, il CEDE e la BDP inviano la documentazione alla sovrintendenza scolastica della regione di titolarità corredata dalla valutazione dei risultati ottenuti effettuata dal dirigente responsabile dell’ufficio presso il quale operano.
LA VALUTAZIONE
2.1 Valutazione dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche
Criteri di valutazione e punteggi
I Nuclei procedono alla valutazione delle attività dei capi di Istituto secondo i criteri stabiliti dalla C.M. n.312 del 21 dicembre 1999 emanata in attuazione dell’articolo 20 del CCNL e dell’articolo 41 del CCNI. Pertanto, rispetto ad ognuno dei dodici processi individuati come maggiormente caratterizzanti le cinque aree oggetto di apprezzamento, i Nuclei esaminano le iniziative descritte, nel numero massimo di due per ogni processo, dai capi di istituto attraverso l’autoanalisi e procedono alla valutazione secondo le modalità indicate e i punteggi e gli indici di ponderazione contenuti nelle apposite tabelle.
La presentazione di detti processi, predefiniti in riferimento alla presente procedura di valutazione, è riportata all’interno del modello di autoanalisi di cui all’allegato A.
I Nuclei possono acquisire ulteriori elementi di valutazione attraverso la richiesta di documentazione aggiuntiva e attraverso colloqui con i capi di istituto.
A tal fine i componenti dei Nuclei, collegialmente o singolarmente, compatibilmente con il rispetto del termine fissato per la conclusione delle procedure, effettuano visite presso le istituzioni scolastiche.
Criteri
completezza delle iniziative intraprese in termini di:
specificità, rispetto alle finalità di ciascun processo considerato e alla prospettiva dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Nella tabella di valutazione tale variabile è stata declinata secondo le seguenti voci:
- iniziative per nulla specifiche;
- iniziative scarsamente specifiche;
- iniziative specifiche.
sistematicità, rispetto alla strutturazione e continuità nel tempo delle iniziative. Nella tabella di valutazione tale variabile è stata declinata secondo le seguenti voci:
- iniziative realizzate in forma episodica e non sistematica
- iniziative realizzate con buon livello di sistematicità
- iniziative realizzate con buon livello di sistematicità e, sulla base degli indicatori di monitoraggio rilevati, di efficacia.
qualità delle iniziative intraprese in termini di strutturazione delle modalità di monitoraggio, che possono prevedere:
monitoraggio effettuato in modo informale o attraverso riunioni di lavoro interne
monitoraggio realizzato attraverso sistemi e strumenti di rilevazione ad hoc (es. incontri periodici/sistematici, interviste, rilevazioni di opinione qualitative o attraverso questionari, rilevazioni statistiche, etc.).
Ulteriore elemento di valutazione da tenere presente è la coerenza delle iniziative intraprese, con :
- contesto socio-economico della scuola
- piano dell’offerta formativa.
b) Punteggi
La valutazione da parte del Nucleo di Valutazione segue tre momenti.
Per ogni processo, valutazione della completezza e della qualità delle iniziative realizzate sulla base della seguente scala di valutazione:
Tabella 1
|
|
|
|
Realizzato in modo informale o attraverso riunioni di lavoro interne ovvero Non Rilevabile |
Realizzato attraverso sistemi e strumenti di rilevazione ad hoc |
Sono state realizzate iniziative per nulla specifiche ovvero Non Rilevabile |
|
0 |
Sono state realizzate iniziative scarsamente specifiche |
|
1 |
Sono state realizzate iniziative specifiche in forma episodica e non sistematica |
|
4 |
Sono state realizzate iniziative specifiche con buon livello di sistematicità |
|
8 |
Sono state realizzate iniziative specifiche con buon livello di sistematicità e, sulla base degli indicatori di monitoraggio rilevati, di efficacia |
|
10 |
Nel caso in cui non siano disponibili elementi sufficienti di conoscenza, si considera Non Rilevabile l’aspetto in considerazione.
Per tenere conto della coerenza con gli obiettivi del piano dell’offerta formativa e con il contesto socio-economico, il punteggio ottenuto per ogni processo viene ‘corretto’ sulla base degli indici della tabella successiva:
Tabella 2
Coerenza delle iniziative realizzate con gli obiettivi del piano dell’offerta formativa |
Coerenza delle iniziative realizzate con il contesto socio-economico |
||
Non appare una relazione evidente |
Ne tengono conto in misura apprezzabile ovvero Non Rilevabile |
Ne tengono conto in modo evidente e coerente |
|
Non appare una relazione evidente |
x 0,8 |
x 0,9 |
x 1,0 |
Ne tengono conto in misura apprezzabile ovvero Non Rilevabile |
x 0,9 |
x 1,0 |
x 1,1 |
Ne tengono conto in modo evidente e coerente |
x 1,0 |
x 1,1 |
x 1,2 |
Nel caso in cui non siano disponibili sufficienti elementi di conoscenza, si considera Non Rilevabile l’aspetto in considerazione.
Si effettua la somma dei punteggi così ottenuti per ogni processo. Si otterrà in questo modo il punteggio per ogni area e il punteggio complessivo della valutazione delle attività dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche.
Il punteggio massimo per ogni processo è pari a 12 punti; il punteggio massimo disponibile per la valutazione è pari a 144 punti.
2.2 Criteri da utilizzare da parte del sovrintendente per la formazione della graduatoria in caso di parità di punteggio tra i capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche
Il sovrintendente predispone, sulla base dei punteggi assegnati dai Nuclei, un’unica graduatoria regionale ed individua i capi di istituto aventi diritto all’indennità aggiuntiva.
In caso di parità di punteggio, ove non sia possibile definire la graduatoria degli aventi diritto alla retribuzione aggiuntiva, sulla base delle risorse assegnate a livello regionale, il sovrintendente, solo per i casi interessati, avvia una nuova procedura di calcolo della ponderazione sulla base degli indici di cui alla tabella 3.
In questo caso la ponderazione relativa al piano dell’offerta formativa e al contesto socio-economico acquista maggior valore in quanto viene calcolata sulla base di indici di riferimento incrementati.
Tabella 3
Coerenza delle iniziative realizzate con gli obiettivi del piano dell’offerta formativa |
Coerenza delle iniziative realizzate con il contesto socio-economico |
||
Non appare una relazione evidente |
Ne tengono conto in misura apprezzabile ovvero Non Rilevabile |
Ne tengono conto in modo evidente e coerente |
|
Non appare una relazione evidente |
x 0,8 |
x 0,9 |
x 1,0 |
Ne tengono conto in misura apprezzabile ovvero Non Rilevabile |
x 0,9 |
x 1,0 |
x 1,2 |
Ne tengono conto in modo evidente e coerente |
x 1,0 |
x 1,2 |
x 1,4 |
La somma dei punteggi così ottenuti per ogni processo dà luogo alla nuova valutazione complessiva dei casi che risultavano a parità di punteggio. Nell’eventuale ulteriore parità prevale l’anzianità di servizio.
2.3 Valutazione dei capi di istituto in servizio presso l’amministrazione della pubblica istruzione
I Nuclei di Valutazione procedono all’apprezzamento delle attività dei capi di istituto secondo i criteri e le modalità di seguito indicate in applicazione a quanto stabilito nella C.M. n.312 del 21 dicembre 1999.
La valutazione riguarda al massimo tre progetti/processi descritti dal capo di istituto attraverso l’autoanalisi.
a) Criteri di valutazione
La valutazione avviene in conformità ai seguenti criteri:
risultati ottenuti nei progetti/processi realizzati a fronte degli obiettivi assegnati
livello di complessità dei progetti/processi realizzati (anche in relazione ai contesti organizzativi in cui sono stati sviluppati)
livello di connessione dei progetti/processi realizzati con il miglioramento del sistema scolastico
livello di connessione dei progetti/processi realizzati con l’attuazione dell’autonomia
b) giudizio qualitativo
Ogni progetto/processo viene preso in esame alla luce dei criteri sopra espressi e per ogni criterio viene formulato un giudizio qualitativo, secondo la seguente scala di valutazione:
Tabella 4
CRITERI |
|
|||
1. Livello di raggiungimento degli obiettivi |
Obiettivi parzialmente raggiunti |
Obiettivi completamente raggiunti |
Risultati superiori agli obiettivi |
Non Rilevabile |
2. Livello di complessità del progetto/ processo |
Bassa complessità |
Media complessità |
Alta complessità |
Non Rilevabile |
3. Connessione con il miglioramento del sistema scolastico |
Bassa connessione |
Media connessione |
Alta connessione |
Non Rilevabile |
4. Connessione con l’attuazione dell’autonomia |
Bassa connessione |
Media connessione |
Alta connessione |
Non Rilevabile |
Nel caso in cui non siano disponibili sufficienti elementi di conoscenza, non si esprime un apprezzamento (Non Rilevabile).
Per ogni criterio proposto vengono riportati alcuni indicatori da tenere in considerazione ai fini della formulazione del giudizio:
Livello di raggiungimento degli obiettivi
In questo caso occorre far riferimento alle valutazioni espresse dal dirigente responsabile dell’ufficio presso cui il capo di istituto presta la propria opera
Livello di complessità del progetto/processo (anche in relazione al contesto organizzativo in cui è stato sviluppato)
tipologie e quantità dei collegamenti organizzativi previsti
quantità e qualità delle variabili economiche, umane, tecnologiche e organizzative interessate
livello di innovazione degli strumenti utilizzati e delle soluzioni definite
complessità informativa gestita
Connessione del progetto/processo con il miglioramento del sistema scolastico
tipologia e importanza delle dimensioni interessate del sistema scolastico
integrabilità degli esiti di progetto/processo con il sistema scolastico
impatto del progetto/processo su risorse professionali, finanziarie, tecnologiche del sistema scolastico
Connessione del progetto/processo con l’attuazione dell’autonomia
contesto di riferimento dichiarato del progetto/processo
ambito territoriale di applicazione del progetto/processo
contributo degli esiti del progetto/processo ai processi decisionali ed operativi degli istituti
3. L’ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE
Particolare importanza per la realizzazione del processo riveste l’iniziativa di formazione dei componenti i nuclei, della durata di due giorni, che deve essere realizzata, a cura dei sovrintendenti scolastici, prima dell’inizio dei lavori e verterà sui seguenti temi:
le innovazioni contrattuali e normative;
il ruolo atteso del capo di istituto;
la procedura e gli oggetti della valutazione dell’attività del capo di istituto;
gli strumenti di valutazione e la documentazione predisposti a livello nazionale;
simulazione del processo di valutazione.
Le iniziative possono essere effettuate in collaborazione con Università ed Enti che abbiano maturato, a livello territoriale, esperienze relativamente ai contenuti oggetto dell’iniziativa formativa.
La formazione viene realizzata a livello regionale se sono costituiti almeno 5 nuclei. Nel caso di costituzione di un numero inferiore di nuclei, la formazione è realizzata a livello interregionale secondo le indicazioni di cui all’allegato E.
Ogni corso di formazione attivato coinvolge non meno di 5 e non più di 10 nuclei.
4. IL MONITORAGGIO
L’innovazione introdotta relativamente alla valutazione dei capi di istituto è oggetto di un monitoraggio che si configura come:
monitoraggio di processo finalizzato a verificare periodicamente l’andamento del processo promuovendo gli opportuni interventi volti a garantire l’ottimale svolgimento delle procedure di valutazione;
monitoraggio dei risultati volto a verificare, in modo sistematico e strutturato, i risultati complessivi del processo di valutazione, al fine di promuovere e diffondere nel sistema scolastico le iniziative più significative segnalate dai capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche.
Il monitoraggio di processo si articola su due livelli:
regionale, effettuato dal sovrintendente, che è chiamato a coordinare i presidenti dei Nuclei di valutazione; esso viene avviato all’atto della costituzione dei Nuclei e riguarda l’andamento delle attività, la tempistica delle valutazioni e il rispetto delle scadenze programmate, il rispetto e l’uniformità dei criteri di valutazione adottati;
nazionale, effettuato dalla Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria di I grado, che assicura il coordinamento delle attività poste in essere in ambito regionale, anche attraverso la realizzazione di incontri periodici con i sovrintendenti scolastici. Per sostenere i Nuclei nell’attività di valutazione la Direzione Generale metterà a disposizione un dossier che raccoglie i passaggi salienti del processo di valutazione, le tabelle dei punteggi e degli indici di ponderazione e alcune schede di sintesi.
Il monitoraggio dei risultati si articola su tre livelli:
territoriale, in cui il Nucleo, a conclusione del processo di valutazione, sviluppa un’analisi che evidenzi, per ogni processo, i punteggi medi e massimi attribuiti nelle valutazioni e le iniziative più innovative e che più qualificano il ruolo del capo di istituto nella prospettiva dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Tale analisi si pone l’obiettivo di fornire un supporto per la conduzione del colloquio di restituzione degli esiti della valutazione.
regionale, in cui il Sovrintendente scolastico attiva un gruppo di lavoro con il compito di elaborare un documento di sintesi con i risultati più significativi dell’analisi effettuata dai Nuclei a livello territoriale;
nazionale, in cui la Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria di I grado, a conclusione dell’intero processo di valutazione, raccoglie i documenti di sintesi prodotti dai gruppi di lavoro regionali al fine di coglierne gli andamenti valutativi, delineare il quadro delle migliori pratiche professionali registrate, produrre utili riferimenti e proposte in particolare per l’attuazione dell’autonomia.
* * *
Il nuovo sistema di valutazione si inserisce nei processi di cambiamento in atto nel sistema di istruzione rispetto ai quali il ruolo del dirigente scolastico assume valore strategico.
I quadri di conoscenza e le esperienze maturate nell’applicazione delle attuali procedure di valutazione dei capi di istituto potranno concorrere a definire sia azioni migliorative sia un sistema di valutazione che dovrà trovare i necessari adeguamenti nell’ambito della piena attuazione della dirigenza scolastica.
La presente circolare e i modelli strutturati, che saranno utilizzati dai capi di istituto, sono disponibili anche nel circuito INTRANET e sul sito www.istruzione.it.
Per eventuali comunicazioni dirette a questo Ufficio, si prega di utilizzare il seguente indirizzo di posta elettronica:dg1grado.div1@istruzione.it.
ALLEGATO D
SOVRINTENDENZA SCOLASTICA |
NUMERO STIMATO |
DEI NUCLEI |
|
ABRUZZO |
4 |
BASILICATA |
3 |
CALABRIA |
9 |
CAMPANIA |
18 |
EMILIA ROMAGNA |
8 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
3 |
LAZIO |
14 |
LIGURIA |
4 |
LOMBARDIA |
20 |
MARCHE |
4 |
MOLISE |
2 |
PIEMONTE |
10 |
PUGLIA |
13 |
SARDEGNA |
6 |
SICILIA |
15 |
TOSCANA |
8 |
UMBRIA |
3 |
VENETO |
10 |
TOTALE |
154 |
ALLEGATO E
SOVRINTENDENZE CHE REALIZZANO LA FORMAZIONE A LIVELLO INTERREGIONALE |
||
SOVRINTENDENZE |
NUMERO STIMATO DEI NUCLEI |
|
ABRUZZO |
ABRUZZO |
MOLISE |
4 |
2 |
|
CALABRIA |
CALABRIA |
BASILICATA |
9 |
3 |
|
MARCHE |
MARCHE |
UMBRIA |
4 |
3 |
|
PIEMONTE |
PIEMONTE |
LIGURIA |
10 |
4 |
|
VENETO |
VENETO |
FRIULI V.G. |
10 |
3 |