Circolare Ministeriale 3 febbraio 2000, n. 30
Prot. n. 1790
Oggetto: Progetto Nazionale Musica - Richieste notizie e indicazioniCom'è noto agli uffici competenti nell'anno scolastico 1998/99, sono stati attivati i primi laboratori musicali nelle scuole di ogni ordine e grado nel quadro degli ampliamenti dell'offerta formativa resi possibili dalla sperimentazione dell'autonomia (nota n.158 del 25.9.1998 dell'Ufficio del Consigliere Ministeriale per l'autonomia).
L'iniziativa, finalizzata alla diffusione della cultura musicale all'interno del sistema scolastico come fattore educativo, ha ricevuto una sua definizione più sistematica con la circolare ministeriale n.198 del 6 agosto 1999, attraverso la omogeneizzazione dei finanziamenti, quantificati in £.40.000.000 indivisibili per ciascun laboratorio, e la indicazione degli elementi essenziali dell'arredo laboratoriale, sia pure da realizzare, ove necessario, in progress. L'ampio documento programmatico allegato alla predetta circolare indica i punti essenziali cui i progetti delle singole scuole debbono irrinunciabilmente ispirarsi. Tali punti costituiscono anche parametro di riferimento per le SS.LL. ai fini della selezione fra i progetti presentati e debbono intendersi integralmente richiamati con la presente circolare.
Il "Progetto Nazionale Musica" ha evidenziato l'esistenza di un fortissimo interesse sia nel tessuto scolastico che parascolastico ed è destinato ad assumere un ruolo centrale nel quadro delle molteplici iniziative assunte nello scenario delle opportunità offerte dagli istituti autonomistici. Ciò è da riconnettere sia all'evidente carattere di originalità dello stesso, novità assoluta perlomeno per quanto riguarda il segmento dell'istruzione secondaria di 2° grado, sia alla recente entrata in vigore della Legge 23 dicembre 1999, n,508 di riforma delle istituzioni di alta cultura e quindi anche dei Conservatori Statali di Musica e degli Istituti Musicali pareggiati.
La previsione di una progressiva trasformazione di tali istituzioni in Istituti Musicali Superiori preposti a percorsi formativi collocabili nella fascia di scolarità post-diploma, carica il progetto di nuove valenze sistematiche. Pur essendo esclusa una funzione professionalizzante dei laboratori musicali, funzione che dovrà essere attribuita ad istituzioni da individuare nel corso delle linee di evoluzione degli ordinamenti formativi del settore, è evidente che la diffusione della cultura musicale all'interno delle scuole di ogni ordine e grado si caratterizza per nuovi aspetti di opportunità che si aggiungono al valore, già rilevante in se, di importante fattore educativo.
Si è ritenuta pertanto sussistente la necessità di integrare le disposizioni e le indicazioni già fornite ed a tale esigenza intende corrispondere la presente circolare.
RILEVAZIONE DEI LABORATORI MUSICALI ESISTENTI
Con la citata circolare ministeriale n. 198 del 6 agosto 1999 è stata ripartita la somma di 8.000.000.000 (ottomiliardi) per consentire l'attivazione di duecento laboratori musicali secondo il piano di quantificazione contenuto, per ciascuna provincia, nella tabella A annessa alla circolare di cui trattasi. Questi duecento laboratori musicali vanno ad aggiungersi a quelli già realizzati nell'anno scolastico precedente, sia pure al di fuori dei parametri omogenei poi individuati.
L'esame e la selezione dei progetti presentati dalle Istituzioni Scolastiche per l'anno scolastico 1999/2000, dovrebbe già essere stato effettuato da parte degli uffici competenti e si rende indispensabile per questo Ispettorato conoscere in dettaglio la nuova mappatura dei laboratori musicali sia in rapporto alla loro ubicazione , sia in rapporto alle attrezzature possedute.
Si pregano pertanto gli uffici competenti di voler comunicare al Ministero della Pubblica Istruzione - Segreteria Ispettorato per l'Istruzione Artistica, le Scuole cui è stato attribuito il previsto finanziamento di £.40.000.000-. Gli uffici competenti sono altresì pregati di rappresentare i motivi che, eventualmente, abbiano determinato, nella scelta delle istituzioni da finanziare scostamenti rispetto ai criteri indicati nella citata C.M. 198 del 6.8.1999.
La scrivente provvederà poi direttamente a chiedere alle istituzioni interessate i dati tecnici utili.
IL COORDINATORE DEI LABORATORI MUSICALI E LE RETI DI SCUOLE
Lo sviluppo dell'iniziativa e l'importanza strategica che alla stessa si attribuisce ha reso centrale il tema delle risorse umane impegnate nell'esperienza ed ha indotto questo ispettorato ad organizzare un apposito convegno, cui è personalmente intervenuto l'On. Ministro, una delle cui finalità essenziali era proprio quella di delineare le abilità e le competenze professionali che dovrebbero caratterizzare il "Coordinatore del laboratorio musicale" per rendere efficace la sua azione in rapporto ai risultati attesi.
Il Convegno si è tenuto a Castiglione della Pescaia nei giorni 13,14 e 15 dicembre 1999 e gli elementi di approfondimento da esso emersi sono contenuti nel documento allegato. Il profilo che emerge costituisce ovviamente quello "ideale" ed è comune la consapevolezza che, nella realtà operativa, ben difficilmente i soggetti coinvolti possiedono tutte le abilità e le competenze individuate. Tuttavia esso deve costituire parametro di riferimento per le scelte che gli uffici competenti dovranno continuare ad operare anche nel prossimo futuro, nelle ulteriori scansioni temporali del piano pluriennale di istituzione dei laboratori musicali. Nel contempo il riferimento è indispensabile anche per le scuole che si proporranno nel seguito dell'esperienza nonché per le attività di aggiornamento e formazione la cui realizzazione ed il cui coordinamento saranno affidate agli Istituti Regionali di Ricerca Sperimentazione ed Aggiornamento Educativo.
Senza entrare in dettagli, rinvenibili nel citato documento convegnistico, rileva in questa sede richiamare l'attenzione su due aspetti specifici.
1. Non essendo possibile, perlomeno nella fase attuale di transizione agire a livello curriculare, l'unica possibilità di conseguire l'obiettivo di diffusione della musica nelle scuole, come fattore educativo, su larga scala, è affidato alla creazione di un certo numero di laboratori musicali (tendenzialmente 1500) che possano servire in rete tutte le istituzioni scolastiche. Essenziale appare altresì il coinvolgimento nell'iniziativa degli enti locali per i supporti che gli stessi possono fornire alle scuole nell'ambito delle loro iniziative in materia scolastica. Tale linea di indirizzo che deve costituire per le SS.LL. ulteriore elemento discriminante per le scelte, anche sul piano della collocazione territoriale delle istituzioni aspiranti, manifesta la sua influenza anche sul piano delle risorse umane consentendo di inquadrare il tema legato alla figura del coordinatore del laboratorio musicale anche sotto una diversa prospettiva.
Una rete di istituzioni scolastiche consente infatti di allargare il terreno dei docenti coinvolti nelle attività laboratoriali in modo tale da rendere possibile reperire le competenze necessarie anche all'esterno dell'istituzione in cui è ubicato il laboratorio. In quest'ottica sfuma la necessità di avere a disposizione un soggetto portatore di tutte le abilità delineate in quanto, al di la dei compiti di coordinamento e di progettazione, tali abilità possono essere riferite ad una pluralità di soggetti all'interno della rete che, agendo in sintonia possono surrogare efficacemente eventuali deficit formativi del coordinatore sotto taluno degli aspetti individuati.2. Le scuole che hanno chiesto ed ottenuto l'attivazione del laboratorio musicale introducono nei loro percorsi formativi un elemento caratterizzante che, attraverso il sistema di rete, conferisce loro la qualità di scuola di riferimento per un progetto di notevole impegno. Ne deriva che la funzione di coordinatore dei laboratori musicali, anche nel caso di collaborazione di docenti di altre scuole, si inquadra in un ambito riconducibile alla gestione dell'offerta formativa, al sostegno al lavoro di altri docenti e ad interventi e servizi per gli studenti. Essa si presta dunque ad essere ricondotta nell'ambito delle funzioni - obiettivo di cui all'art. 28 del C.C.N.L. del comparto scuola del 26.5.1999.
Su tale apetto della questione gli uffici competenti vorranno richiamare l'attenzione di tutte le scuole (essendo in futuro tutte potenzialmente interessate) ferma restando la piena autonomia delle scelte, contrattualmente sancita, per tenere l'indicazione in debita considerazione.
COSTITUZIONE DI CORI NELLE SCUOLE
Il progetto musica si impernia essenzialmente sui laboratori musicali come luogo fisico attrezzato che costituisce spazio operativo per l'insegnamento/apprendimento della musica che dia luogo ad un'attività espressiva, partecipata e creativa,. In tal senso, come già precisato, la sua diffusione sarà necessariamente limitata salvi gli effetti di diffusione derivanti dal sistema di rete.
Esiste peraltro un'ulteriore possibile area che può efficacemente contribuire a realizzare le valenze formative della musica e precisamente quella che si esprime nella creazione di Cori che, per loro intrinseca natura, si prestano ad una diffusione che non presuppone necessariamente strutture laboratoriali.
Su tale questione ci si riserva di fornire indicazioni più precise soprattutto in ordine ai soggetti esterni che possono interagire con le istituzioni scolastiche su tale aspetto. Nelle more si ravvisa però l'opportunità che le scuole in condizioni di poterlo fare in rapporto alla disponibilità di risorse umane fornite di specifica professionalità, reperibili , autonomamente anche all'esterno, costituiscano cori , fin da ora. Ovviamente anche per questi ultimi prevalgono le finalità educative e formative, restando estraneo all'iniziativa ogni intento professionalizzante. In tal senso si prega di compiere un'opera d'impulso adeguata presso le istituzioni scolastiche.
La presente circolare (ed il documento allegato) sarà resa disponibile su internet e su intranet. Peraltro gli uffici competenti sono pregati di attivarsi con ogni mezzo ritenuto opportuno per una sua diffusione fra tutte le istituzioni scolastiche amministrate per una compiuta riflessione sulla stessa che vada al di la di una conoscenza meramente formale.
Si ringrazia per l'ulteriore collaborazione richiesta e si confida nel grande senso di responsabilità e dedizione al servizio sempre dimostrato dagli uffici competenti