Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di
Istruzione e per l’Autonomia Scolastica
- Ufficio X -
Avviso 17 dicembre 2008
Oggetto: Finanziamenti dei progetti sulle lingue di
minoranza
La Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale
d'Istruzione e per l'Autonomia Scolastica ha approvato anche quest’anno
un piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di
progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle
tradizioni culturali appartenenti alle minoranze linguistiche storiche,
ai sensi della Legge 15 dicembre 1999, n. 482.
I 235 progetti presentati dalle scuole sono stati valutati dal
competente Gruppo di studio che, seguendo i criteri esplicitati nella
Circolare n. 64 del 23 luglio 2008, ha prioritariamente privilegiato
quelli che, avvalendosi di tecniche veicolari, integrando la lingua con
il contenuto, trasformano le lingue minoritarie storiche in lingue
“vive” e realmente parlate.
Molta rilevanza è stata, inoltre, attribuita anche ai progetti
presentati da reti territoriali di scuole, ai progetti innovativi o
cofinanziati ed alle iniziative di interazione con il territorio. In
base a tali criteri sono stati finanziati 194 progetti e di tanto è
stata data comunicazione con C.M. n.12767 dell’11 dicembre 2008.
I progetti finanziati per l’a.s. suddivisi per minoranze linguistiche
sono così ripartiti:
* 25 appartenenti a minoranze di lingua ALBANESE
* 1 appartenente a minoranza di lingua CROATA
* 4 appartenenti a minoranze di lingua FRANCOFONA
* 58 appartenenti a minoranze di lingua FRIULANA
* 5 appartenenti a minoranze di lingua GERMANOFONA
* 11 appartenenti a minoranze di lingua GRECA
* 10 appartenenti a minoranze di lingua LADINA
* 17 appartenenti a minoranze di lingua OCCITANA
* 52 appartenenti a minoranze di lingua SARDA
* 11 appartenenti a minoranze di lingua SLOVENA
I progetti finanziati per l’a.s. 2008/09 suddivisi per Regione sono così
ripartiti:
* 1 riferito alla regione ABRUZZO
* 4 riferiti alla regione BASILICATA
* 18 riferiti alla regione CALABRIA
* 72 riferiti alla regione FRIULI VENEZIA GIULIA
* 3 riferiti alla regione MOLISE
* 15 riferiti alla regione PIEMONTE
* 13 riferiti alla regione PUGLIA
* 52 riferiti alla regione SARDEGNA
* 1 riferiti alla regione SICILIA
* 2 riferiti alla regione TRENTINO ALTO ADIGE
* 3 riferiti alla regione VALLE D'AOSTA
* 10 riferiti alla regione VENETO
Allegati
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di
Istruzione e per l’Autonomia Scolastica
- Ufficio X -
Nota 11 dicembre 2008
MIUROODGOS prot.n.12767
Oggetto: Piano di interventi e di finanziamenti per la
realizzazione dei progetti nel campo delle lingue di minoranza ex Legge
482/99
Si fa seguito alla C.M. n.64 del 23 luglio 2008 per comunicare che la
scrivente Direzione Generale ha approvato il piano di interventi e di
finanziamenti per la realizzazione dei progetti presentati dalle
istituzioni scolastiche, nel campo dello studio delle lingue e delle
tradizioni culturali appartenenti alle minoranze linguistiche storiche.
Sono infatti pervenuti a questa Direzione Generale ben 235 progetti in
lingua minoritaria; questi, dopo attenta istruttoria dell’Ufficio
competente, sono stati esaminati e valutati dal comitato ristretto,
delegato dal Gruppo di lavoro sulle minoranze linguistiche, costituito
con Decreto del Capo Dipartimento n. 54 del 17 ottobre 2008, in linea
con i criteri esplicitati nella circolare 64 del 23 luglio 2008.
Dall’esame dei progetti si è rilevata una significativa crescita nello
sviluppo della cultura di rete delle scuole partecipanti, una indubbia
ricchezza progettuale ed un diffuso impegno nella salvaguardia e nella
promozione delle lingue minoritarie che, spesso, si avvale di tecniche
veicolari che, integrando la lingua con il contenuto, trasformano le
lingue minoritarie storiche in lingue “vive” e realmente parlate.
All’uopo si allega l’elenco dei progetti finanziati, divisi per Regioni
di appartenenza, con preghiera di darne notizia alla scuole interessate.
Si rende noto, inoltre, che questa Direzione, in vista del decennale
dell’emanazione della Legge 482/99, contenente norme in materia di
tutela delle dodici minoranze linguistiche storiche, intende promuovere
un progetto di ricerca nazionale, che effettui un primo bilancio sullo
stato di applicazione della legge in questione, un monitoraggio dei
progetti e delle iniziative varate in questi anni dalle scuole, nonché
una valutazione dell’impatto reale che l’applicazione di questa norma ha
determinato sugli studenti, sulla comunità scolastica e sul territorio.
Il progetto di ricerca che è stato affidato all’Istituto Nazionale per
la Valutazione del Sistema Educativo d’Istruzione e di Formazione
(INVALSI) e che si svilupperà entro quest’anno scolastico, riguarderà
non soltanto i progetti in corso, ma anche parte di quelli finanziati ed
attuati nell’arco di questi dieci anni.
Gli esiti del progetto di ricerca saranno presentati in occasione del
decennale della Legge n.482 del 15 dicembre 1999.
Con l’occasione, al fine di favorire la realizzazione del progetto di
ricerca anzidetto, si invitano gli Uffici Scolastici in indirizzo a
sensibilizzare i rispettivi rappresentanti, a suo tempo indicati e indi
nominati nel Gruppo di lavoro sulle minoranze linguistiche, a fornire la
necessaria collaborazione al team di ricerca, sia per avviare i contatti
con le scuole, che per ricercare i materiali oggetto dell’indagine in
parola.
Si ringrazia per la consueta collaborazione.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Mario G. Dutto
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di
Istruzione e per l’Autonomia Scolastica
Uff. X Circolare Ministeriale 23
luglio 2008, n. 64 Prot. n° 8372 OGGETTO:
Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti
nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle
tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15
dicembre 1999, n. 482 art. 5) a. s. 2008/09 Premessa
Nel 2009 si celebreranno i 10 anni dall’entrata in vigore della legge n.
482, provvedimento che disciplina in forma organica la tutela di dodici
minoranze linguistiche insediate nel territorio italiano, dando
applicazione al dettato costituzionale e alla normativa europea.
Come è noto con la promulgazione in Italia, dopo lunghe e complesse
trattative, della legge 15 dicembre 1999 n. 482 - in attuazione
dell'art. 6 della Costituzione ed in armonia con i principi generali
stabiliti dagli organismi europei ed internazionali – all’art. 2 viene
disposto che: "La Repubblica tutela la lingua e la cultura delle
popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e
di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il
ladino, l'occitano e il sardo".
Tutelare l’apprendimento delle lingue minoritarie è indice di
salvaguardia dell’esercizio del diritto all’istruzione nella lingua
della comunità alla quale l’alunno appartiene, del trasferimento dei
valori di tolleranza nei confronti di altre culture e tradizioni, del
rispetto per la diversità linguistica e l’identità socio-culturale di
ogni europeo.
Il principio cardine a cui tutta l’azione messa in campo in questi anni
si è ispirata è che le diversità linguistiche costituiscono per l'Italia
e per l'Europa una risorsa: "La tutela e la promozione delle lingue
minoritarie rappresentano un contributo importante per l'edificazione di
una Europa fondata sui principi della democrazia e della diversità
culturale, nel quadro della sovranità nazionale e della integrità
territoriale" (Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie –
Strasburgo, 5 novembre 1992).
La diversità linguistica è quindi un elemento fondamentale di cultura e
democrazia.
La Legge n. 482 ha introdotto, in particolare, agli articoli 4 e 5,
specifiche disposizioni in materia di promozione della lingua delle
minoranze sia come strumento di svolgimento delle attività didattiche
nella scuola materna e di insegnamento delle discipline nella scuola
elementare e secondaria di 1° grado, sia come oggetto specifico di
apprendimento nei predetti gradi di scuola.
Tali disposizioni, integrate dal Decreto del Presidente della Repubblica
2 maggio 2001 n. 345, contenente il Regolamento di attuazione della
citata Legge, hanno consentito alla scuola dell’autonomia la
realizzazione di importanti obiettivi nella salvaguardia e nel
mantenimento delle lingue regionali a livello nazionale ed europeo,
attraverso la costruzione di una rete di rapporti con le comunità di
appartenenza, locali, nazionali ed europee, attraverso l’offerta di
proposte di formazione durante tutto l’arco della vita -life long
learning-, in attuazione del paradigma “educare istruendo” e in un
ottica di tolleranza.
Indicazioni generali
Sulla base dell’esperienze dei progetti pervenuti in questi anni, dei
percorsi sperimentati, delle metodiche che hanno registrato maggiore
incisività ed efficacia nell’insegnamento delle lingue minoritarie,
questo Ministero indica, ai sensi di quanto previsto dal comma 1
dell’art. 2 del Regolamento di attuazione della Legge 15 dicembre 1999,
n. 482, i criteri generali per l’attuazione delle misure contenute
nell’art. 4 della predetta Legge.
Pertanto, con la presente circolare, si intende:
1. segnalare alle scuole il metodo CLIL (Content and Language Integrated
Learning), che ha trovato ampia applicazione nei paesi europei, con
ottimi risultati, sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola
primaria per l’apprendimento della lingua minoritaria e straniera, come
attestano numerosi studi europei a riguardo consultabili sui siti:
http://www.eurydice.org
http://gold.indire.it/datafiles/BDP-
Questa pratica, integrando la lingua con il contenuto, con
l’insegnamento delle discipline attraverso l’uso della seconda lingua,
ha permesso di affrontare i contenuti con un approccio nuovo, originale
e più stimolante per gli alunni. Si è realizzato un’ economia dei tempi,
contestualizzando l’apprendimento e concentrando nello stesso
insegnamento porzioni di curricoli diversi. L’uso veicolare e
contestuale delle lingue minoritarie per l’insegnamento dei contenuti
disciplinari del curricolo come la storia, la geografia etc, ha
trasformato le stesse lingue minoritarie storiche in lingue “vive”
rendendo il loro apprendimento efficace: non si impara solo ad usare la
lingua, ma si usa la lingua per apprendere.
2. incentivare le scuole a sviluppare la cultura di “rete”,
attualizzando l’ impegno per l’insegnamento delle lingue e delle culture
di minoranza, utilizzando tutti gli spazi organizzativi - didattici
messi a disposizione dalla normativa su citata per la promozione del
bilinguismo e la contestualizzazione dell’apprendimento, al fine di
proseguire l'azione intrapresa anche con una progettazione curricolare
pluriennale. Attraverso il collegamento con le realtà locali e con il
territorio le istanze formative emergenti ed i bisogni ad esse sottesi
potranno essere trasformate in percorsi di studio individualizzati;
3. destinare parte del finanziamento da erogare a progetti più
"strutturati" sullo specifico insegnamento delle lingue di minoranza,
per le quali le scuole possono valutare le competenze acquisite, in
linea con le direttive europee e da realizzare con i programmi di
finanziamento che l’Unione Europea sviluppa su progetti inerenti la
tutela delle minoranze linguistiche ed in linea con le indicazioni
correnti. Le scuole sono invitate anche a far riferimento ai
finanziamenti degli enti territoriali di appartenenza per l’attuazione
delle iniziative previste dalla legge 482/99;
4. privilegiare, nell’erogazione dei fondi, il finanziamento per la
produzione di materiali didattici trasferibili, purché non siano
connessi ad attività editoriali, necessari allo svolgimento della stessa
attività didattica e/o corsi di formazione ad essa connessa. Infatti la
produzione di materiali divulgativi non didattici sarà finanziata solo
entro il limite del dieci per cento del totale richiesto.
Progetti elaborati dalle Scuole
Ai sensi delle disposizioni di cui alla presente circolare, sono
invitate a presentare propri percorsi progettuali tutte le scuole
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado interessate, purché
in possesso dei requisiti linguistico – territoriali richiesti dalla
normativa. Le scuole alle quali sono stati assegnati i finanziamenti
della legge 482/99 nei precedenti anni scolastici 2005/06 e/o 2006/2007
e/o 2007/2008, ai sensi delle circolari rispettivamente del 28 luglio
2004, 13 maggio 2005, 31 luglio 2006 e 27 aprile 2007, che volessero
proporre progetti in continuità ed in eventuale evoluzione rispetto al
piano progettuale finanziario approvato a suo tempo, sono invitate ad
evidenziare i risultati ottenuti e le carenze riscontrate, specificando
gli obiettivi che si intendono proseguire con il progetto presentato per
l'a. s. 2008/09. Il gruppo di studio che sarà all’uopo ricostituito, con
il compito di offrire indicazioni per la definizione dei criteri
generali nel campo dello studio delle minoranze linguistiche storiche e
delle linee di sviluppo della legge 482/99, è incaricato di valutare i
progetti.
Nell'esame delle proposte per l'anno scolastico 2008/2009 saranno
privilegiate quei progetti che utilizzeranno lo studio della lingua
minoritaria come strumento per svolgere l’attività didattica nel campo
linguistico, del contenuto e/o trasversalmente all’insegnamento delle
altre discipline. Sarà data rilevanza al numero di discipline, comprese
nel curricolo obbligatorio, interessate allo studio delle lingue e delle
culture delle minoranze.
Ulteriore rilievo sarà dato alle iniziative di formazione per i docenti
impegnati nell’esperienza di lingua minoritaria nonché all’ampliamento
dell’offerta formativa, in orario extracurriculare, aperta anche agli
adulti.
Particolare importanza sarà riservata, infine, alla costituzione di reti
territoriali e reti di scuole sia che operino nell’ambito di una stessa
minoranza linguistica sia che siano appartenenti a minoranze
linguistiche diverse e che prevedano altri eventuali contributi da parte
degli Enti locali, nel quadro di un'ampia e consapevole responsabilità
del territorio e nel rispetto dei criteri stabiliti dalla Legge
n.482/1999.
Iniziative di Formazione
Le istituzioni scolastiche, ai sensi di quanto previsto dal D.P.R. n.
345/2001, nell'esercizio della propria autonomia di ricerca,
sperimentazione e sviluppo potranno prevedere nell'ambito del medesimo
progetto iniziative di formazione da destinare al personale insegnante
coinvolto, da realizzare contestualmente all'attuazione dell’attività
didattica nel caso in cui nell'istituzione scolastica sia in servizio
personale docente già in possesso di competenze specifiche nelle lingue
minoritarie e che richieda ulteriori approfondimenti in materia e/o un
perfezionamento delle competenze già in possesso dei docenti stessi.
Gli obiettivi delle attività di formazione dovranno prevedere il
raggiungimento delle seguenti competenze:
* padronanza della lingua minoritaria e conoscenze storico –
linguistiche ad esse correlate;
* conoscenza della storia, della cultura e delle tradizioni delle
comunità linguistiche – minoritarie.
Nella programmazione e realizzazione degli interventi formativi, le
istituzioni scolastiche potranno avvalersi della consulenza e della
collaborazione delle Università e delle loro diverse articolazioni
(Dipartimenti e Facoltà) anche per la produzione di materiali didattici
trasferibili non connessi ad attività editoriali.
Indicazioni Operative
Si raccomanda di focalizzare nei progetti gli obiettivi, e curare che
siano indicate le azioni di monitoraggio e di valutazione dell'attività,
nonché di diffusione dei risultati. Le scuole, nell'elaborazione delle
proposte, dovranno rapportarsi ad uno "standard" di costi entro cui
siano previste esclusivamente spese necessarie per la realizzazione
delle iniziative, tenendo sempre conto dei criteri precedentemente
esposti.
Il finanziamento che sarà disposto da questo Ministero sarà pertanto
opportunamente ripartito e assegnato rispetto alle esigenze progettuali
espresse dalle scuole e in relazione alle effettive disponibilità di
cassa del relativo capitolo della spesa, in base alle determinazioni del
Ministero dell'Economia e delle Finanze.
L'invio dei progetti da parte delle istituzioni scolastiche dovrà essere
effettuato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca - Direzione generale per gli ordinamenti del Sistema nazionale
di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica, Ufficio X, V.le Trastevere
76/A - 00153 Roma, entro e non oltre il 30 settembre 2008.
Le proposte saranno prese in considerazione se corredate dei seguenti
elementi:
1. progetto in originale, redatto in lingua italiana e in lingua
minoritaria;
2. scheda-formulario, allegata alla presente lettera circolare,
debitamente compilata in tutte le sue sezioni (una scheda per ogni
progetto), da inviare all'indirizzo di posta elettronica segnalato nella
scheda;
3. scheda sintetica (in formato excel) formata da tre sezioni:
anagrafica, coordinate bancarie, progetto allegata alla presente lettera
circolare, da scaricare, compilare in tutte le sue parti (una scheda per
progetto) e inviare all’indirizzo di posta elettronica segnalato sulla
medesima scheda;
4. delibera del Consiglio Provinciale di cui all'art. 3 comma 1 della
precitata Legge n. 482/99.
Si raccomanda l’invio all’indirizzo e-mail delle sole schede
allegate;qualsiasi altra documentazione (progetto o delibera) dovrà
pervenire tramite servizio postale all’indirizzo suindicato.
Si ricorda, inoltre che la scheda - formulario è una sintesi del
progetto e non sostituisce il progetto stesso, in mancanza del quale
l’eventuale proposta non potrà essere presa in esame.
Si prega di voler dare la più ampia diffusione alla presente circolare.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Mario G. Dutto
Allegati |