Atto di indirizzo 10 luglio 2007
Registrato alla Corte dei Conti il 9 agosto 2007- reg. 6,
foglio 105 Prot. n. 7325 DI/ORD/VIII VISTO l'articolo 21
della legge 15 marzo 1997, n. 59, concernente delega al Governo per il
conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la
riforma della P.A. e per la semplificazione amministrativa;
VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 con il quale è stato emanato il
Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni
scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della predetta legge n. 59 del
1997;
VISTA la legge 28 marzo 2003 n. 53 di delega al Governo per la
definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale;
VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004 n. 59 emanato in
attuazione dell'articolo 1 della legge n. 53 del 2003, per la
definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al
primo ciclo dell'istruzione;
VISTO il decreto legislativo 15 aprile 2005 n. 76 con il quale sono
state definite le norme generali sul diritto-dovere all'istruzione ed
alla formazione;
VISTO il decreto legislativo 15 aprile 2005 n. 77 concernente la
definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro;
VISTO il decreto legislativo del 17 ottobre 2005 n. 226 emanato per la
definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle
prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e
formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003 n. 53 e successive
modificazioni ed integrazioni che prevedono, altresì, la proroga
dell'avvio dei relativi percorsi liceali e di istruzione e formazione
professionale dall'anno scolastico formativo 2009-2010;
VISTA la direttiva ministeriale n. 38 del 13 aprile 2006 con la quale
sono state individuate le priorità strategiche per consentite all'INDIRE
di programmare la propria attività per l'anno 2006;
VISTO l'articolo 1, comma 610, della legge 27 dicembre 2006, n. 296
(legge finanziaria 2007) che istituisce presso il Ministero della
pubblica istruzione l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia
scolastica, di seguito denominata Agenzia, definendone le funzioni;
CONSIDERATO che il comma 611 del predetto articolo di legge stabilisce
l'emanazione di un apposito regolamento per la definizione
dell'organizzazione dell'Agenzia, demandando ad essa anche i compiti e
le funzioni svolti dall'ex Istituto nazionale di documentazione per
l'innovazione e la ricerca educativa (INDIRE) e dagli Istituti regionali
di ricerca educativa (IRRE) e prevedendo, in attesa della costituzione
dei relativi organi, la nomina di uno o più Commissari straordinari;
VISTI i commi 622, 631 e 632 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006
che prevedono, rispettivamente, norme in materia di adempimento
dell'obbligo di istruzione e per prevenire e contrastare il fenomeno
della dispersione scolastica, fatta salva l'autonomia delle istituzioni
scolastiche, di riorganizzazione del sistema dell'istruzione e
formazione tecnica superiore (IFTS) e di riordino dei Centri
Territoriali per l'istruzione degli adulti;
VISTI i DD.P.C.M. 10 gennaio 2007 e 11 giugno 2007 relativi alla nomina
dei Commissari straordinari, al fine di assicurare l'avvio dell'attività
dell'Agenzia;
RILEVATO che, ai sensi del comma 4 del D.P.C.M. 10 gennaio 2007, il
Ministro individua le strategie e gli indirizzi cui devono uniformarsi i
predetti Commissari Straordinari nell'esercizio delle loro funzioni;
TENUTO CONTO delle dichiarazioni programmatiche del Ministro della
Pubblica Istruzione al Parlamento che configurano obiettivi e missioni
dell'Amministrazione scolastica, sulla base del nuovo quadro politico ed
istituzionale;
CONSIDERATO che con la circolare n. 76 del 28 dicembre 2006 sono state
fornite prime indicazioni operative, ed in particolare è stata disposta
una ricognizione dell'attività in corso presso l'ex INDIRE e presso gli
ex IRRE al fine di consentire ai Commissari Straordinari di valutare
quali progetti potevano essere portati a conclusione in relazione alla
funzioni assegnate dalla legge all'Agenzia;
VISTA la legge 2 aprile 2007, n. 40, di conversione del decreto-legge 31
gennaio 2007, n. 7, recante, fra l'altro, misure urgenti per la
valorizzazione dell'istruzione tecnico-professionale, per il
potenziamento dell'orientamento agli studi universitari e al sistema
dell'istruzione e formazione tecnica superiore;
CONSIDERATO che con l'atto d'intesa del 20 luglio 2004, e le successive
modifiche e integrazioni, il Ministero e le OO.SS. hanno definito il
sistema della formazione continua del personale ATA in servizio;
CONSIDERATO che il regolamento di attuazione dell'art. 69 della legge 17
maggio 1999 n. 144, adottato con decreto interministeriale 31 ottobre
2000 n. 436, prevede l'istituzione della banca dati nazionale relativa
al sistema dell'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS);
TENUTO conto, altresì, delle indicazioni e delle proposte manifestate
dagli stessi Commissari straordinari e dalle Direzioni generali del
Ministero, appositamente interpellati nella fase preliminare
all'adozione del presente atto;
RILEVATA, pertanto, la necessità di dover definire le linee di azione
per orientare l'attività dell'Agenzia; EMANA
il seguente atto di indirizzo per l'individuazione delle priorità
necessarie ad orientare la fase di avvio dell'attività dell'Agenzia
nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, quale nuovo
soggetto promotore di ricerca educativa e di innovazione didattica
nell'ambito del sistema scolastico.
Finalità e obiettivi generali
Obiettivi prioritari dell'Agenzia sono lo sviluppo e il sostegno
dell'autonomia scolastica delle scuole statali e paritarie, di ogni
ordine e grado, con particolare riferimento all'attuazione
dell'autonomia didattica e di ricerca ed alla loro capacità di
innovazione per innalzare i livelli culturali della popolazione
scolastica, nonché al consolidamento dell'autonomia di gestione ed
amministrativa. Il sostegno all'autonomia viene realizzato mediante
attività di ricerca, indirizzata all'attuale situazione della scuola e
alle sue problematiche, attività di formazione, per il personale
dirigente, docente ed ATA e attività di documentazione, in una visione
nazionale ed europea dei sistemi educativi e formativi.
A partire dall'anno 2007 e sino alla messa a regime dell'obbligo di
istruzione, l'Agenzia sviluppa, in collaborazione con il Dipartimento
per l'istruzione, un piano di intervento negli ambiti della ricerca
educativa e della consulenza pedagogico-didattica nonché della
formazione e dell'aggiornamento per sostenere e assistere, a livello
territoriale attraverso i nuclei ( ex-IRRE), le istituzioni scolastiche
impegnate nella fase di prima attuazione dell'obbligo di istruzione.
Tali attività, coerentemente orientate al raggiungimento degli obiettivi
concordati a livello europeo, potranno rappresentare un fattore
indicativo della crescita del paese nella valorizzazione del capitale
umano.
1. Ricerca educativa e consulenza pedagogico-didattica.
1.1 La ricerca in campo educativo è articolata nei seguenti ambiti
tematici:
a) innovazione del sistema educativo e metodologie di
insegnamento/apprendimento, con particolare riferimento alle più recenti
ICT e alla loro sperimentazione in campo didattico;
b) individuazione ed elaborazione di contenuti didattici, in rapporto
alla definizione degli ordinamenti scolastici, alle Indicazioni
nazionali in corso di revisione, al complesso normativo relativo
all'obbligo di istruzione e agli ambiti disciplinari;
c) consulenza con riferimento ai fondamenti epistemologici delle
discipline e individuazione dei nuclei essenziali per l'organizzazione
dei curricoli secondo il più recente indirizzo dell'Unione Europea;
d) organizzazione di convegni scientifici, anche in collaborazione con
le Regioni, gli enti locali, nazionali e internazionali, sulle
principale tematiche dell'istruzione e della formazione, nonché della
storia della scuola e dell'istruzione in Italia e in Europa.
1.2 Nell'ambito della ricerca nazionale e internazionale, con specifica
attenzione all'innovazione educativa nelle sue varie componenti,
tecnologica, didattica, organizzativa, dovrà essere avviata una "Ricerca
sull'innovazione scolastica", che permetta di mettere in evidenza
l'innovazione promossa dalla scuole e di valorizzare quanto le scuole
italiane stiano realizzando nell'ambito dell'innovazione, della
metodologia didattica, dei contenuti e degli apprendimenti. La ricerca
documentale dovrà tener conto anche dell'analisi dei piani dell'offerta
formativa, delle esperienze condotte nel settore dell'handicap e dello
sviluppo delle competenze di base. La ricerca potrà offrire
documentazione utile alla realizzazione di iniziative tese a evidenziare
le esperienze positive e propositive della scuola italiana e potrà
confluire in un "Rapporto annuale sull'innovazione scolastica".
1.3 Per una ricerca educativa più qualificata, si dovrà, inoltre,
curare:
a) lo sviluppo di servizi e materiali a sostegno dell'autonomia
didattica, con particolare riferimento agli ambienti di apprendimento on
line e alla verifica della loro efficacia;
b) il potenziamento della ricerca didattica a favore degli adulti anche
attraverso lo sviluppo di materiali formativi dedicati;
c) la creazione di collaborazioni e intese con Regioni ed enti locali,
Università, gli Enti di ricerca e Istituti storici e culturali, Società
di studi disciplinari, nonché istituzioni artistiche e musicali, quali
Musei, Teatri stabili, Accademie artistiche e musicali.
2. Formazione e aggiornamento
Per una progressiva valorizzazione dell'autonomia scolastica, l'attività
di formazione riguarderà in primo luogo i dirigenti scolastici, sia in
vista del reclutamento dei nuovi dirigenti sia per lo sviluppo
professionale di quelli in servizio e dei loro collaboratori. Si dovrà
avviare un programma pluriennale di formazione e ricerca, caratterizzato
dall'integrazione di diverse metodologie di formazione, finalizzato:
- all'individuazione dei processi innovativi e di cambiamento della
dirigenza scolastica, alla conoscenza dei nuovi strumenti di gestione,
organizzazione, monitoraggio e valutazione di cui il management
scolastico avrà bisogno per fronteggiare in modo dinamico il
cambiamento;
- alla promozione di corsi di formazione "mirati" sulle problematiche
chiave dell'autonomia, anche con riferimento allo sviluppo dei rapporti
con il territorio, il sistema della formazione professionale e il mondo
del lavoro;
- alla promozione e alla gestione dell'innovazione nei percorsi per
l'istruzione degli adulti. Questo ambito riguarda, in particolare, i
dirigenti degli istituti ove funzionano i centri territoriali permanenti
e i corsi serali;
- alla valorizzazione della ricerca-azione e dell'apprendimento
cooperativo tra i docenti come metodologia di formazione e
aggiornamento;
- all'utilizzo dei percorsi di formazione/sperimentazione di personale
in grado di svolgere funzioni di tutor.
2.1 In collaborazione con la Direzione generale del personale della
scuola, si dovrà sviluppare un sistema nazionale di documentazione e di
diffusione dei materiali di formazione finalizzato ai seguenti ambiti di
intervento:
a) formazione iniziale, in ingresso e in servizio dei dirigenti
scolastici;
b) valorizzazione delle attività, degli oggetti d'apprendimento, dei
materiali di studio già realizzati nell'ambito dell'attività di
formazione attraverso la creazione di un ambiente di formazione
permanente - denominato FOR - aperto a tutti i dirigenti scolastici.
L'ambiente dovrebbe in particolare valorizzare la banca dati sul
contenzioso,che nasce dalla collaborazione dell'U.S.R. dell'Emilia
Romagna con l'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bologna, oltre a
promuovere attività e funzioni anche attraverso i nuclei territoriali (ex-IRRE),
in collaborazione con Università e Associazioni professionali;
c) formazione in ingresso e in servizio del personale docente della
scuola, impegnato anche all'estero, sugli aspetti metodologico-didattici,
approfonditi in collaborazione con associazioni professionali e
disciplinari, anche in attuazione di protocolli di intesa, per il
sostegno all'attività didattica e al processo di autonomia e di ricerca
delle istituzioni scolastiche;
d) formazione permanente del personale docente sulle competenze
linguistiche e sugli aspetti della didattica della lingua inglese nei
primi anni della scuola primaria, nell'ambito delle convenzioni in atto
con Rai Educational;
e) promozione e gestione dell'innovazione nei percorsi per l'istruzione
degli adulti. Questo ambito riguarda, in particolare, i docenti degli
istituti ove funzionano i centri territoriali permanenti e i corsi
serali;
f) valorizzazione delle attività, degli oggetti d'apprendimento, dei
materiali di studio già realizzati nell'ambito dell'attività di
formazione attraverso la creazione di un ambiente di formazione
permanente, denominato FOR - aperto a tutti i docenti italiani, anche
attraverso la verifica della possibilità di avviare sinergie con la
mediateca digitale MEDITA di RAI Educational. Le diverse attività e
funzioni presenti nell'ambiente dovrebbero essere sviluppate, anche
attraverso i nuclei territoriali (ex-IRRE), in collaborazione con
Università, reti di scuole e Associazioni disciplinari e professionali;
g) formazione permanente del personale docente sui temi della
cittadinanza e dello sviluppo sostenibile, al fine di promuovere
comportamenti individuali e collettivi più consapevoli e responsabili
nei consumi e negli stili di vita, declinati nella dimensione regionale,
nazionale ed europea, in collaborazione con i soggetti istituzionali
nazionali di rappresentanza europea.
h) qualificazione e formazione del personale ATA, in attuazione
dell'intesa del 20 luglio 2004 e successive modifiche ed integrazioni,
anche in relazione alla procedura prevista dall'art. 7 del Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto scuola, sottoscritto il 7
dicembre 2005, per l'attribuzione di una specifica posizione economica
finalizzata alla valorizzazione professionale;
i) valorizzazione delle attività, degli oggetti d'apprendimento, dei
materiali di studio già realizzati nell'ambito dell'attività di
formazione attraverso la creazione di un ambiente di formazione
permanente - denominato FOR - aperto a tutto il personale ATA.
L'ambiente dovrebbe in particolare promuovere attività e funzioni anche
attraverso i nuclei territoriali (ex-IRRE), in collaborazione con
Università e Associazioni professionali;
j) interventi sulla cultura della qualità, dell'autovalutazione e della
valutazione.
2.2 In collaborazione con la Direzione Generale per gli affari
internazionali dell'istruzione scolastica, dovrà essere avviata
un'attività di formazione del personale della Scuola in funzione
dell'attuazione di programmi e progetti comunitari finanziati con i
fondi europei.
2.3 Si avrà, altresì, cura di supportare l'orientamento scolastico,
anche in relazione al raccordo fra Università e istituzioni scolastiche,
con iniziative specifiche e mirate ai bisogni del territorio.
3. Servizi di documentazione
L'attività di documentazione dovrà essere orientata alla conservazione,
all'aggiornamento e allo sviluppo delle banche dati esistenti,in
coerenza con le funzioni dell'Agenzia, ed all'integrazione sistemica con
altre banche dati di soggetti ed organismi operanti in campo regionale,
nazionale ed internazionale. Ciò consentirà di offrire strumenti
conoscitivi per la diffusione delle buone pratiche, l'integrazione con i
sistemi formativi delle Regioni e degli Enti locali e l'orientamento dei
giovani e delle loro famiglie.
In particolare, si dovrà operare per:
3.1 il consolidamento e l'aggiornamento della banca dati per il sistema
dell'istruzione e della formazione tecnica superiore ( IFTS), con
riferimento ai compiti affidati all'ex-Indire con decreto
interministeriale n. 436 del 2000 e successivi accordi raggiunti in sede
di Conferenza unificata. La banca dati dovrà essere aggiornata sulla
base dell'attuazione degli interventi di riforma del sistema IFTS
previsti dal comma 631 dell'art. 1 della legge n. 296 del 2006 e
dall'art. 13 della legge n. 40 del 2007;
3.2 la gestione ed il consolidamento della banca dati per l'istruzione
degli adulti, comprendente il monitoraggio on line della attività dei
Centri Territoriali e dei corsi serali. La banca dati dovrà tenere conto
degli interventi di riforma dei Centri Territoriali prevista dal comma
632 dell'art. 1 della legge n. 296 del 2006;
3.3 lo sviluppo di un sistema di banca dati documentale per la gestione
ed attuazione di progetti finanziati con fondi strutturali;
3.4 la trasformazione in banca dati dell'attuale servizio di
documentazione dei progetti relativi all'alternanza scuola-lavoro,
comprendente anche le attività dell'area di "professionalizzazione degli
istituti professionali ( c.d. "3^ area");
3.5 la conservazione e la catalogazione del patrimonio librario e
documentario dell'ex Indire e degli ex Irre, anche mediante la creazione
di un catalogo unitario e la collaborazione, per quanto riguarda il
materiale d'archivio, con l'Archivio di Stato;
3.6 la realizzazione di progetti collegati alla gestione delle
biblioteche scolastiche e dei centri di documentazione nelle scuole, ai
sensi dell'articolo 15, comma 4, del D.P.R. 21 novembre 2000 n. 415.
4. Iniziative internazionali
4.1 Si dovrà partecipare alla realizzazione delle iniziative e programmi
comunitari e internazionali, d'intesa con la Direzione generale per gli
affari internazionali dell'istruzione scolastica.
4.2 Il sostegno all'autonomia delle istituzioni scolastiche, nell'ambito
delle azioni di promozione e sviluppo della dimensione europea
dell'educazione, sarà finalizzato:
a) allo sviluppo e alla diffusione della documentazione europea, con
particolare riguardo ai prodotti elaborati nell'ambito di progetti
finanziati con i fondi strutturali e ai risultati di programmi
comunitari e internazionali;
b) alla definizione e realizzazione di banche dati per la diffusione di
buone pratiche e materiale didattico a supporto di programmi e
iniziative europee e internazionali;
c) al supporto delle scuole nella progettazione di iniziative finanziate
con i fondi europei;
d) allo sviluppo delle tematiche inerenti la "Cittadinanza europea".
4.3 Si dovrà dare attuazione al nuovo Programma europeo Lifelong
Learning (LLP), in affidamento da parte del Ministero della pubblica
istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca.
5. Istruzione per gli adulti e istruzione e formazione tecnica superiore
Le relative attività dovranno mirare alla:
5.1 prosecuzione dell'attività di sostegno alla realizzazione del
programma per l'alfabetizzazione degli adulti, comprendente il supporto
tecnico-scientifico ai laboratori per la produzione di materiali
didattici, fruibili on line;
5.2 valorizzazione delle opportunità educative non formali ed informali
grazie al rafforzamento del sistema delle certificazioni e dei crediti;
5.3 promozione dello sviluppo dei Poli Formativi IFTS sul territorio
nazionale.
6. Collaborazione con le regioni e gli enti locali
6.1 Si avrà cura di promuovere azioni a sostegno dell'autonomia delle
istituzioni scolastiche per individuare fattori d'integrazione con i
bisogni del territorio, in sinergia con gli enti locali, con il mondo
del lavoro e con gli altri soggetti che operano nell'ambito sociale, con
particolare riferimento all'istruzione tecnica e professionale.
6.2 In una visione di sistema formativo integrato con le Regioni e gli
Enti locali, occorrerà individuare forme innovative d'intesa e
comunicazione, al fine di contribuire al progressivo innalzamento dei
livelli qualitativi dei processi formativi, di condividere metodologie e
sperimentazioni didattiche e di analizzare gli esiti delle attività
formative in termini di motivazione e percezione dell'utenza coinvolta.
6.3 Sarà, inoltre, necessario favorire il confronto delle esperienze tra
quanti operano con gli adulti, sia all'interno dei Centri Territoriali
sia con il sistema della formazione professionale.
7. Realizzazione progetti
7.1 Si dovrà procedere al completamento ed alla realizzazione dei
progetti già programmati dall'ex INDIRE, in attuazione della direttiva
ministeriale n. 38 del 16 aprile 2006, e dagli ex IRRE su propria
iniziativa, tenendo conto della loro coerenza con le funzioni assegnate
all'Agenzia;
7.2 Saranno, altresì sviluppate le altre azioni affidate dalle Direzioni
generali del Ministero, oltre quelle strettamente connesse gli obiettivi
generali individuati col presente atto di indirizzo. In tal caso le
Direzioni generali interessate dovranno motivare adeguatamente le
iniziative commissionate provvedendo ad assegnare le relative risorse
finanziarie.
Gli esiti delle attività realizzate per perseguire gli obiettivi
prioritari indicati nel presente atto di indirizzo dovranno essere
oggetto di apposita relazione.
La relazione dovrà, altresì, evidenziare le azioni che restano da porre
in essere alla fine del periodo di riferimento, rispetto a quelle
programmate, ed i motivi della loro parziale realizzazione.
Ai fini della predetta programmazione sono assegnate le risorse
finanziarie stabilite in sede di ripartizione del capitolo 1260 dello
stato di previsione del bilancio di questo Ministero, relativo alla
contribuzione ordinaria agli enti, e quelle eventuali derivanti dalla
ripartizione del fondo di cui alla legge 18 dicembre 1997 n. 440, per
quegli interventi prioritari fissati nella relativa direttiva
ministeriale coincidenti con i compiti istituzionali dell'Agenzia.
L'Agenzia utilizzerà, altresì, le economie derivanti dai progetti in
affidamento agli ex IRRE già realizzati e i finanziamenti dei progetti
di ricerca già commissionati agli stessi ex IRRE, ma non più attuati,
previa autorizzazione del competente Centro di responsabilità
amministrativa del Ministero.
Il presente atto di indirizzo è soggetto ai controlli di legge.
IL MINISTRO
Giuseppe Fioroni
Dipartimento per l'istruzione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici
Ufficio VIII
Circolare Ministeriale 23 marzo
2007, n. 33
Prot. 2937/ORD/U08/AA/Vs1
Oggetto: Espletamento funzioni Collegi dei revisori
dei conti ex INDIRE ed ex IRRE
La nomina quale Commissario straordinario dell'Agenzia nazionale per
lo sviluppo dell'autonomia scolastica, disposta con il DPCM 10 gennaio
2007, ha comportato l'assunzione da parte delle SS.LL. degli stessi
poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione già spettanti agli
organi dell'INDIRE e degli IRRE, enti soppressi contestualmente
all'istituzione della predetta Agenzia.
Poiché fra organi in questione era compreso il Collegio dei revisori dei
conti, si è posto il problema se tale organo potesse ancora svolgere la
propria funzione al fine di esprimere il parere di regolarità
amministrativo-contabile sui rendiconti relativi alla gestione
effettuata dagli enti soppressi nell'anno 2006.
In tal senso, e soprattutto al fine di assicurare certezza all'avvio
dell'attività dell'Agenzia, si è ritenuto opportuno formulare apposito
quesito al Ministero dell'economia e delle finanze.
Il competente Ufficio del predetto Dicastero finanziario, condividendo
quanto rappresentato da quest'Amministrazione, ha espresso l'avviso che
il " bilancio di chiusura" della gestione degli Enti di cui si tratta
possa essere esaminato dallo stesso Collegio dei revisori che era in
carica al momento della soppressione.
A sostegno di tale tesi è stato fatto anche un richiamo al contenuto
della circolare-vademecum n. 30 del 1° luglio 2004, riguardante la
revisione amministrativo-contabile negli Enti pubblici, emanata dallo
stesso Ministero dell'economia.
Posto quanto sopra, le SS.LL. potranno invitare i Direttori degl'ex
INDIRE e degli ex IRRE a predisporre il rendiconto generale
dell'attività di gestione del rispettivo ente relativa all'anno 2006.
Il documento contabile dovrà, quindi, essere sottoposto all'esame del
Collegio dei revisori dei conti in carica fino alla data del 31 dicembre
2006, perché lo stesso organo esprima il prescritto parere di
regolarità.
Successivamente, gli atti contabili dovranno essere deliberati
singolarmente dalle SS.LL, ed inviati, per l'approvazione, ai competenti
Uffici regionali per gli ex IRRE ed a questa Direzione generale per
l'INDIRE.
Ai componenti i Collegi dei revisori dei conti, come concordato con
l'Amministrazione finanziaria, spetta solo la corresponsione del
trattamento di missione, ove previsto, ai sensi della vigente normativa
in materia.
Si rimane in attesa di un cortese cenno di riscontro.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Mario G. Dutto
Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 10 gennaio 2007
(in GU 27 febbraio 2007, n. 48)
Nomina dei commissari straordinari dell'Agenzia
nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 1, comma 611, della legge 27 dicembre 2006, n. 296,
legge finanziaria per l'anno 2007, concernente l'istituzione presso il
Ministero della pubblica istruzione dell'Agenzia nazionale per lo
sviluppo dell'autonomia scolastica;
Visti gli articoli 76 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300
e 2 e 3 del decreto legislativo 20 luglio 1999, n. 258;
Visti il decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2001, n.
190, recante il regolamento concernente l'organizzazione degli Istituti
di ricerca educativa, a norma dell'art. 76 del decreto legislativo 30
luglio 1999, n. 300, ed il decreto del Presidente della Repubblica 21
novembre 2000, n. 415, recante il regolamento di organizzazione
dell'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca
educativa, a norma degli articoli 2 e 3 del decreto legislativo 20
luglio 1999, n. 258;
Visto l'art. 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Ritenuta la necessita' di garantire, in attesa della costituzione
dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica e dei
suoi organi, le azioni necessarie a consentire il subentro dell'Agenzia
all'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca
educativa e agli Istituti regionali di ricerca educativa;
Considerato che, a tal fine, l'art. 1, comma 611, della medesima
legge finanziaria prevede la nomina di uno o piu' commissari
straordinari;
Ritenuto che, per le finalita' di cui sopra, ai commissari
straordinari debbano essere attribuite le competenze spettanti, in base
all'ordinamento vigente, agli organi dei predetti enti;
Vista la proposta del Ministro della pubblica istruzione;
Decreta:
1. Il prof. Onorato Grassi, il dott. Flaminio Galli e la dott.ssa
Leopolda Boschetti sono nominati commissari straordinari fino al 30
giugno 2007 ovvero fino alla costituzione degli organi dell'Agenzia
nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, salvo eventuale
successivo rinnovo.
2. Ai predetti commissari sono conferiti i poteri, di ordinaria e
straordinaria amministrazione, gia' spettanti agli organi dell'Istituto
nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa
(INDIRE) e degli istituti regionali di ricerca educativa (IRRE), e, in
particolare, le seguenti funzioni:
a) al dott. Onorato Grassi: formazione e aggiornamento del
personale della scuola, ricerca educativa e consulenza
pedagogico-didattica, partecipazione alle iniziative internazionali
nelle materie di competenza, attivazione di servizi di ricerca e
sperimentazione;
b) al dott. Flaminio Galli: attivazione di servizi di documentazione
pedagogica e didattica, collaborazione alla realizzazione delle
misure di sistemi nazionali in materia di istruzione per gli adulti
e di istruzione e formazione tecnica superiore, collaborazione con
le regioni e gli enti locali;
c) alla dott.ssa Leopolda Boschetti: definizione delle modalita'
operative del controllo strategico, individuazione, sulla base di
tale controllo, delle cause dell'eventuale mancata rispondenza dei
risultati agli obiettivi e delibera dei necessari interventi
correttivi, supervisione delle attivita' amministrative e
gestionali, svolgimento dell'attivita' di verifica della regolarita'
amministrativa e contabile.
Gli anzidetti commissari restano in carica fino al 30 giugno 2007
ovvero fino alla costituzione degli organi dell'Agenzia nazionale per
lo sviluppo dell'autonomia scolastica, salvo eventuale successivo
rinnovo.
3. Ai commissari spetta altresi' il compito di assicurare l'avvio
delle attivita' dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia
scolastica, ponendo in essere le azioni amministrative utili a
facilitare e rendere efficace il subentro dell'Agenzia stessa nelle
funzioni e nei compiti svolti dagli Istituti regionali di ricerca
educativa e dall'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione
e la ricerca educativa.
4. Nell'esercizio delle funzioni di cui ai precedenti punti 2 e 3 i
commissari opereranno nell'ambito delle priorita' e degli indirizzi
individuati dal Ministro della pubblica istruzione.
5. Nell'ambito delle funzioni di cui ai precedenti punti, i
commissari potranno avvalersi di collaboratori individuati, anche fra i
direttori attualmente incaricati degli Istituti regionali di ricerca
educativa e dell'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione
e la ricerca educativa, in numero massimo pari agli attuali Istituti
regionali di ricerca educativa, ai quali delegare specifici compiti.
6. Al commissario straordinario Onorato Grassi e' inoltre attribuito
il potere di nominare uno o piu' sub-commissari straordinari per
l'esercizio delle competenze gia' esercitate dai soppressi Istituti
regionali di ricerca educativa, di cui al citato decreto del Presidente
della Repubblica 21 novembre 2000, n. 415.
7. A ciascuno dei predetti commissari straordinari spetta un'indennita'
annua lorda pari a 45.000,00 euro; a ciascuno dei sub-commissari
straordinari nominati ai sensi del punto 6, spetta un'indennita' pari al
50 per cento dell'indennita' spettante ai commissari straordinari. La
spesa relativa alla corresponsione delle suddette indennita' e' posta a
carico del bilancio dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo
dell'autonomia scolastica. 8. Il presente decreto sara' trasmesso agli
organi di controllo per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 10 gennaio 2007
p. Il Presidente del Consiglio dei Ministri
Il Sottosegretario di Stato
Letta
Registrato alla Corte dei conti il 3 febbraio 2007
Ministeri istituzionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 1, foglio n. 338
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici
- Ufficio VIII
Circolare Ministeriale 3 gennaio
2007, n. 2 Prot. n.25 /ORD/U08/C/Ac10
Oggetto: Circolare n. 76 del 28 dicembre 2006. Precisazione riferimenti
normativi A seguito della pubblicazione sul Supplemento
ordinario alla "Gazzetta Ufficiale" n. 299 del 27 dicembre 2006 - Serie
generale - della legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni
per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2007), si è constatato che i commi riguardanti l'istituzione
e l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia
scolastica sono stati aggiornati rispetto a quelli previsti nel
maxiemendamento (AS 1183) presentato dal Governo al Senato della
Repubblica in occasione dell'approvazione della stessa legge
finanziaria.
Si rende, pertanto, necessario far presente che i commi dell'art. 1
della predetta legge finanziaria citati nella circolare n. 76 del 28
dicembre 2006, con la quale sono state fornite indicazioni in merito
all'istituzione dell'Agenzia nazionale di cui sopra, sono da intendersi
rispettivamente 610 e 611 anziché 611 e 612.
Si ringrazia per la cortese attenzione.
Il Direttore Generale
f.to Michele Jaccarino
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici
Ufficio VIII Circolare
Ministeriale 28 dicembre 2006, n. 76 Prot. n. 11801/ORD/U08/C/Ac10
Oggetto: Legge finanziaria 2007: Istituzione Agenzia
nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica Com'è noto,
la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), prevede,
all'art. 1, comma 611, l'istituzione dell'Agenzia nazionale per lo
sviluppo dell'autonomia scolastica, definendone le funzioni e
l'articolazione della struttura a livello centrale con sede a Firenze, e
a livello periferico in "nuclei" allocati presso gli Uffici scolastici
regionali.
Contestualmente all'istituzione dell'Agenzia, la cui organizzazione
dovrà essere definita con regolamento adottato ai sensi dell'art. 8,
comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, la stessa
legge, al successivo comma 612 dispone la soppressione dell'Istituto
nazionale di documentazione per la ricerca educativa (INDIRE) e degli
Istituti regionali di ricerca educativa (IRRE), demandando alla predetta
Agenzia le funzioni ed i compiti attualmente svolti dagli stessi Enti.
A decorrere, pertanto, dal 1° gennaio 2007, data di entrata in vigore
della legge finanziaria 2007, sono da ritenersi superati tutti gli
organi di tali Enti, individuati per l'INDIRE dall'art.1 del decreto del
Presidente della Repubblica 21 novembre 2000, n. 415, e per gli IRRE
dall'art.2 del decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2001, n.
190.
In loro sostituzione è prevista la nomina di uno o più Commissari
straordinari da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, su
proposta del Ministro della pubblica istruzione.
In relazione a quanto precede, si rende, pertanto, necessario che
codesti Enti predispongano un'apposita rendicontazione di fine anno che,
sia pur provvisoria, illustri la situazione finanziaria e patrimoniale
anche mediante la determinazione dell'avanzo di amministrazione
presunto, distinguendo la parte disponibile da quella vincolata, e la
consistenza di cassa.
Un ulteriore adempimento riguarda la compilazione di un elenco
contenente la descrizione di tutti i progetti in corso, sia di propria
programmazione che su committenza di soggetti esterni, evidenziandone lo
stato di attuazione ed i relativi movimenti finanziari.
Tali atti dovranno essere consegnati al Commissario straordinario al
momento del suo insediamento mediante apposita verbalizzazione.
Il Commissario straordinario procederà successivamente ad un'attenta
ricognizione dei progetti di cui al predetto elenco, stabilendo quali, a
suo giudizio, devono essere portati a conclusione, anche in relazione ai
compiti ed alle funzioni assegnati dalla legge all'Agenzia nazionale per
lo sviluppo dell'autonomia scolastica.
Compete, inoltre, al Commissario straordinario gestire i rapporti attivi
e passivi in capo all'Ente soppresso, e, quindi, porre in essere anche
gli atti necessari alla risoluzione dei relativi contratti, prestando
particolare attenzione a quello riguardante l'affitto dei locali
utilizzati dallo stesso Ente.
Ciò consentirà di effettuare un'attenta ricognizione del patrimonio, al
fine di curare il successivo trasferimento dei beni mobili presso i
locali dell'Ufficio Scolastico Regionale, presso cui saranno allocati i
"nuclei" periferici dell'Agenzia.
Il Commissario straordinario concorderà, inoltre, con il competente
Direttore Regionale le modalità di trasferimento sia dei beni mobili che
del personale per quegli Enti soppressi che non siano proprietari dei
locali dove sono ubicati.
Si fa riserva di fornire ulteriori indicazioni non appena sarà adottato
il regolamento previsto dal citato art. 1, comma 612, della legge 27
dicembre 2006, n. 296.
Copia della presente nota dovrà essere consegnata al competente
Commissario straordinario.
Si ringrazia per la collaborazione.
Firmato
IL DIRETTORE GENERALE
Mario G. Dutto
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