Dipartimento per l'Istruzione
Circolare Ministeriale 23 dicembre 2005, n. 93
Prot. n. 2471/Dip./segr. Oggetto: Iscrizioni alle
scuole dell'infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado
relative all'anno scolastico 2006/2007 Nel quadro delle
attività propedeutiche all'inizio dell'anno scolastico, le iscrizioni
alla scuola dell'infanzia e alle classi delle istituzioni scolastiche di
ogni ordine e grado costituiscono un adempimento di fondamentale
importanza, alla cui puntuale e corretta definizione si legano la
configurazione ed il regolare assetto delle platee scolastiche, nonché
l'efficace organizzazione e funzionamento dei relativi servizi.
Tale adempimento, per la sua complessità, coinvolge una molteplicità di
soggetti, livelli istituzionali, organi ed espressioni rappresentative
di interessi diffusi, a vario titolo competenti e responsabili.
In particolare, come si è avuto modo più volte di precisare, le
iscrizioni, oltre a impegnare in maniera diretta e partecipata le
istituzioni scolastiche e l'Amministrazione nelle sue articolazioni
centrali e territoriali, chiamano in causa il ruolo delle Regioni e
delle Autonomie locali, titolari di importanti attribuzioni quali, ad
esempio, quelle relative all'erogazione di servizi intesi a garantire la
piena e generalizzata fruizione del diritto allo studio, gli interventi
legati alle misure di razionalizzazione delle strutture scolastiche e
alla distribuzione dell'offerta formativa nelle rispettive realtà
territoriali, alla messa a disposizione dei locali e delle relative
dotazioni.
Attribuzioni che si sono progressivamente arricchite e ampliate nel
tempo, per effetto di una sempre più accentuata devoluzione di funzioni
e dell'assunzione di nuove e qualificate incombenze, in ossequio al
principio di sussidiarietà, richiamato dalla legge n. 15 marzo 1997, n.
59, dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e dalla legge
costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. Nell'ottica su accennata si
collocano, altresì, gli specifici compiti assegnati alle Regioni in base
all'Accordo quadro del 19.6.2003 e ai protocolli d'intesa stipulati con
gli Uffici Scolastici regionali, finalizzati all'attivazione, attraverso
l'ampliamento dell'offerta formativa, di percorsi di istruzione e
formazione professionale; compiti richiamati dall'articolo 28 del
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, relativo al secondo ciclo.
Giova ribadire, inoltre, che le iscrizioni non si concretizzano in un
procedimento di carattere meramente burocratico, ma consistono in un
evento di più ampia e rilevante portata, come prova il fatto che
costituiscono per le famiglie e gli stessi alunni un importante momento
di esame, valutazione e scelta di percorsi e opportunità educative e
formative, spesso destinato a produrre effetti oltre l'ambito scolastico
e ad incidere sulle ulteriori scelte di vita e professionali.
I nuovi modelli didattici e organizzativi individuati dai processi di
riforma in corso e la personalizzazione dei percorsi di studio rendono
ancor più attuale il momento delle iscrizioni che diviene occasione e
motivo di riflessione da parte delle famiglie e ricerca di soluzioni che
possano meglio e più efficacemente corrispondere alle vocazioni e agli
interessi dei propri figli.
In relazione a ciò, si rivela indispensabile che le famiglie e gli
alunni siano sostenuti e guidati da una puntuale e mirata opera di
informazione, sensibilizzazione e indirizzo da parte degli Uffici
scolastici, delle scuole e di quanti, direttamente o indirettamente,
sono investiti di funzioni e compiti connessi alla delicata materia. Il
complesso delle attività e delle procedure attraverso le quali si
concretizzano le iscrizioni, è, altresì, funzionale a tutta una serie di
fasi e di operazioni da cui dipende il regolare avvio dell'anno
scolastico. Si citano, a titolo di esempio, la determinazione delle
consistenze della popolazione scolastica, la previsione e l'elaborazione
delle quantità e delle tipologie delle dotazioni di organico, la
mobilità del personale, il conferimento degli incarichi.
Ciò premesso, il termine di scadenza per la presentazione delle domande
di iscrizione alle scuole dell'infanzia e alle classi delle istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado, per l'anno scolastico 2006-2007, è
fissato al 25 gennaio 2006.
Con specifico riferimento ai diversi settori scolastici interessati, si
forniscono di seguito opportune istruzioni ed indicazioni.
Scuola dell'infanzia
Tenuto conto della crescente rilevanza educativa e sociale della scuola
dell'infanzia e che la stessa legge 28 marzo 2003, n. 53 e il decreto
legislativo 19 febbraio 2004 n. 59 ne hanno previsto la graduale
generalizzazione, questo Ministero, anche al fine di corrispondere alle
crescenti diffuse richieste della famiglie, già da tempo sta provvedendo
a progressivi, significativi incrementi delle dotazioni di organico, con
conseguente ampliamento delle opportunità di fruizione di tale
importante servizio.
Gli anticipi di iscrizione
L'articolo 2 del citato decreto legislativo n. 59/2004 prevede che le
bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile
dell'anno scolastico di riferimento possono essere iscritti al primo
anno della scuola dell'infanzia. Tale istituto, ai sensi dell'articolo
7, comma 4 della legge n. 53/2003, sta trovando nei diversi contesti
attuazione graduale attraverso interventi e soluzioni di carattere
sperimentale, in relazione "alla disponibilità dei posti ed alle risorse
finanziarie dei Comuni secondo gli obblighi conferiti dall'ordinamento e
nel rispetto dei limiti posti alla finanza comunale dal patto di
stabilità."
Come è noto, per l'anno scolastico 2005-2006 è stato possibile dare
attuazione soltanto parziale all'istituto degli anticipi nella scuola
dell'infanzia, a causa della mancata realizzazione di alcune preliminari
condizioni di fattibilità. In dipendenza di tale situazione si è
convenuto, in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie
locali, di prorogare il termine di messa a regime degli anticipi fissato
dal citato art. 7 della legge n. 53/2003, mediante apposito intervento
legislativo, attualmente all'esame del Parlamento.
Conseguentemente, per l'anno scolastico 2006-2007 deve intendersi
prorogata la fase sperimentale che caratterizza il periodo transitorio
definito dall'art. 7, comma 4 della legge n. 53/2003, fermo restando
l'impegno di questa Amministrazione di attivare tutte le iniziative (ivi
comprese quelle di cui all'art. 43 del CCNL) e gli interventi atti a
rimuovere gli impedimenti che ancora si frappongono alla regolare
attuazione dell'istituto degli anticipi.
Pertanto, per l'anno scolastico 2006-2007 i genitori delle bambine e dei
bambini che compiranno i tre anni di età entro il 28 febbraio 2007
potranno avvalersi della facoltà di presentare domanda di iscrizione
anticipata, alle condizioni e nei limiti esplicitati nelle circolari
sulle iscrizioni n. 2/04 e n. 90/04, che, ad ogni buon conto, si
ripropongono all'attenzione delle SS.LL.:
* esaurimento delle liste di attesa (costituite a livello di
singola istituzione scolastica o a livello comunale, secondo
l'organizzazione localmente adottata) delle bambine e dei bambini in
possesso dei requisiti di accesso previsti dalla previgente
normativa;
* disponibilità dei posti nella scuola interessata sia sul piano
logistico che su quello della dotazione organica dei docenti,
secondo le istruzioni che saranno successivamente fornite con lo
specifico provvedimento annuale sugli organici;
* assenso del Comune nel quale è ubicata l'istituzione scolastica
interessata, qualora lo stesso sia tenuto a fornire, con riguardo
all'attuazione degli anticipi, servizi strumentali aggiuntivi:
trasporti, mense, attrezzature, ecc..
È appena il caso di far presente che, rispetto ai posti disponibili,
avranno diritto di precedenza nell'ammissione alla frequenza le bambine
e i bambini che compiranno i tre anni entro il 31 dicembre 2006.
Le richieste di ammissione anticipata alle quali non potrà darsi esito
positivo, saranno inserite in liste di attesa, secondo i criteri fin qui
adottati in ciascuna realtà locale.
I Direttori Generali Regionali, dal canto loro, acquisiranno tutti i
dati e gli elementi inerenti le richieste eventualmente non soddisfatte,
affinché questa Amministrazione, previa attenta e programmata
ricognizione, possa valutare le possibilità e le iniziative da assumere
ai fini dell'accoglimento delle stesse.
Gli orari di funzionamento
Come è noto, gli orari annuali di funzionamento della scuola
dell'infanzia, previsti dal decreto legislativo n. 59/2004, sono
compresi tra un minimo di 875 ore ed un massimo di 1.700 ore. All'atto
dell'iscrizione le famiglie esprimeranno, come per il passato, la loro
opzione per le articolazioni orarie di cui al citato decreto
legislativo, anche sulla base delle opportunità educative e dei modelli
organizzativi offerti dalle scuole.
Di tali opzioni si terrà debito conto ai fini della determinazione delle
dotazioni organiche relative all'anno 2006/2007.
Scuola primaria
In via preliminare è opportuno evidenziare che, ai sensi dell'articolo
2, comma 1, lettera f) della legge n. 53/2003, sono soggetti al vincolo
di iscrizione coloro che compiono sei anni di età entro il 31 agosto
2006.
Ciò posto, va precisato che le innovazioni introdotte dalla riforma
della scuola primaria, aventi diretta attinenza con le operazioni di
iscrizione, si riferiscono, in particolare, a tre fattispecie: gli
anticipi di iscrizione alla prima classe, gli orari di funzionamento,
gli insegnamenti e le attività facoltativi e opzionali.
Gli anticipi di iscrizione alla prima classe
La legge n. 53/2003 stabilisce che, una volta a regime, le famiglie
hanno la facoltà di iscrivere alla scuola primaria le bambine e i
bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno di
riferimento; tale facoltà, per l'anno scolastico in corso, è stata
limitata al compimento dei sei anni di età entro il 31 marzo.
Per l'anno scolastico 2006-2007, tenuto conto delle risorse disponibili,
il termine per il compimento dell'età di ammissione anticipata alla
prima classe della scuola primaria è fissato, come da decreto
ministeriale, al 30 aprile 2007 e riguarda, pertanto, tutte le bambine e
i bambini nati entro il 30 aprile 2001.
È opportuno sottolineare che la domanda d'iscrizione anticipata alla
prima classe della scuola primaria costituisce, una volta esercitata
tale facoltà, un diritto delle famiglie, cui consegue l'obbligo di
accoglimento da parte delle scuole.
Gli orari di funzionamento
Come è noto, gli assetti ordinamentali della riforma prevedono la
seguente articolazione dell'orario delle attività didattiche:
- una quota oraria annuale obbligatoria delle lezioni di 891 ore
(comma 1, articolo 7 del decreto legislativo n. 59/2004),
corrispondenti ad una media settimanale di 27 ore;
- una ulteriore quota di 99 ore annue, opzionali, facoltative e
gratuite per gli alunni (comma 2 del medesimo articolo 7),
corrispondenti ad una media settimanale di tre ore, destinate ad
attività e insegnamenti coerenti con il profilo educativo, da
organizzare nell'ambito dell'offerta formativa, tenendo conto delle
prevalenti richieste delle famiglie.
A tale monte ore complessivo va aggiunto, ai sensi del comma 4 del
citato articolo 7, il tempo eventualmente riservato alla mensa e al dopo
mensa (nel limite massimo di 330 ore annue, corrispondente ad una media
settimanale di massimo 10 ore), concorrente anch'esso alla
determinazione dell'organico di istituto; tempo durante il quale è
assicurata l'assistenza da parte del personale docente.
All'atto delle iscrizioni le famiglie possono determinarsi per la scelta
del solo orario obbligatorio o dell'orario obbligatorio integrato con
quello facoltativo e opzionale, nonché del tempo eventualmente riservato
alla mensa e al dopo mensa.
Le attività e gli insegnamenti facoltativi e opzionali
L'articolo 7, comma 2 del decreto legislativo n. 59/2004 prevede che, a
sostegno della personalizzazione dei piani di studio, le istituzioni
scolastiche organizzano, nell'ambito del piano dell'offerta formativa,
attività facoltative opzionali e insegnamenti coerenti con il profilo
educativo, tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie, da
formulare all'atto dell'iscrizione.
In coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa di istituto, secondo una
logica di progressivo ampliamento e arricchimento finalizzata alla
personalizzazione dei piani di studio e per agevolare le richieste delle
famiglie, si raccomanda alle istituzioni scolastiche interessate di
presentare alle famiglie, in occasione delle iscrizioni e secondo
modalità rimesse alla propria autonoma determinazione, il repertorio
delle attività e degli insegnamenti facoltativi e opzionali predisposti
dalle stesse istituzioni per il prossimo anno scolastico, sulla base
delle risorse professionali disponibili.
Le famiglie potranno esercitare facoltà di scelta delle attività e degli
insegnamenti offerti dalla scuola entro le 99 ore annue.
Le scuole, dal canto loro, potranno, nella loro autonomia, organizzarsi
anche in rete, al fine di ampliare e razionalizzare la scelta delle
famiglie.
Scuola secondaria di primo grado
Nella scuola secondaria di I grado nel prossimo anno i nuovi assetti
ordinamentali educativi e didattici introdotti dalla riforma si
applicheranno anche alle terze classi.
Inoltre, sempre dal prossimo anno scolastico, per effetto dell'art. 25
del decreto legislativo n. 226/2005, che ha previsto alcune disposizioni
integrative delle norme relative al primo ciclo di istruzione, la scuola
secondaria di I grado sarà interessata a significative modifiche del
quadro orario obbligatorio delle lezioni, fatta eccezione, per le
ragioni che di seguito si preciseranno, per l'insegnamento "potenziato"
della lingua inglese.
Anche in riferimento a quanto sopra, si richiamano all'attenzione delle
SS.LL. i seguenti profili della riforma della scuola secondaria di I
grado che assumono particolare rilievo in relazione agli adempimenti
delle iscrizioni.
Gli orari di funzionamento
Rispetto all'attuale orario obbligatorio delle lezioni, corrispondente
ad una media di 27 ore settimanali, le due ore aggiuntive risultanti
dalle integrazioni apportate dal citato art. 25 del decreto legislativo
n. 226, sono destinate ad incrementare, per l'intera durata del corso,
di un'ora settimanale l'insegnamento della lingua inglese, per un totale
complessivo settimanale di tre ore, e di un'ora l'insegnamento della
tecnologia, per un totale complessivo di due ore settimanali.
Ne deriva che dal prossimo anno scolastico l'orario di funzionamento
obbligatorio annuale sarà di 957 ore, corrispondenti ad una media
settimanale di 29 ore, cui si aggiungeranno ulteriori 132 ore annuali,
opzionali facoltative e gratuite per gli alunni, corrispondenti ad una
media settimanale di quattro ore, destinate ad attività e insegnamenti
coerenti con il profilo educativo, da organizzare nell'ambito
dell'offerta formativa, tenendo conto delle prevalenti richieste delle
famiglie.
A tale monte ore di insegnamenti e attività didattiche può essere
aggiunto, come è noto, ai sensi del comma 4 del citato articolo 10, un
ulteriore tempo dedicato alla mensa e al dopo mensa, per un massimo di
231 ore annuali, corrispondenti ad una media settimanale di 7 ore.
Le famiglie degli alunni delle prime classi delle scuole secondarie di I
grado potranno, pertanto, esprimere le loro scelte, all'atto
dell'iscrizione, tra l'orario annuale obbligatorio delle lezioni e
l'orario articolato sul tempo aggiuntivo di ulteriori 132 ore annue,
nonché sul tempo eventualmente dedicato alla mensa e al dopo mensa.
Per l'anno scolastico 2006/2007, tenuto conto di quanto previsto dall'
articolo 14 del decreto legislativo n. 59/2004, restano confermati, per
tutte le classi, i criteri di costituzione dell'organico fissati dal DPR
14 maggio 1982, n. 782 e successive modifiche e integrazioni; di
conseguenza gli organici verranno determinati secondo la citata,
pregressa normativa e sulla base delle indicazioni ed istruzioni che
verranno diramate a parte.
L'insegnamento della lingua inglese
Il comma 2 dell'art. 25 del già citato decreto legislativo n. 226/2005,
con riferimento all'insegnamento della lingua inglese, ha previsto che
le famiglie possano richiedere per i propri figli l'utilizzazione anche
del monte ore dedicato alla seconda lingua comunitaria, per un una media
complessiva di 165 ore annue (pari a cinque ore settimanali), risultanti
dall'accorpamento degli orari dei due insegnamenti; tanto al fine di
offrire agli studenti l'opportunità di conseguire un livello di
apprendimento della lingua inglese analogo a quello della lingua
italiana.
La norma dispone, altresì, che tale scelta abbia graduale attuazione a
cominciare dalla prime classi e sia vincolante per l'intera durata della
scuola secondaria di primo grado e per tutto il percorso del secondo
ciclo di istruzione e formazione. In considerazione del fatto che, ai
sensi dell'art. 14, comma 1 del decreto legislativo n. 59/2004, la
riforma degli ordinamenti per quanto riguarda la scuola secondaria di I
grado andrà compiutamente a regime al termine dell'anno scolastico
2006-2007, e che, con riferimento al secondo ciclo, avrà avvio graduale
soltanto dall'anno scolastico 2007-2008, il citato art. 25, 2 comma, del
decreto legislativo n. 226/2005 potrà trovare applicazione solo
dall'anno scolastico 2007-2008.
Le attività e gli insegnamenti facoltativi e opzionali
L'articolo 10, comma 2 del decreto legislativo n. 59/2004, nel prevedere
che le istituzioni scolastiche organizzino, nell'ambito del piano
dell'offerta formativa, attività e insegnamenti coerenti con il profilo
educativo, in relazione ai quali le famiglie esercitano facoltà di
scelta, dispone che le predette richieste siano formulate all'atto
dell'iscrizione da parte delle famiglie stesse.
Sarà cura, pertanto, delle istituzioni scolastiche interessate, in una
logica di ampliamento e di arricchimento dell'offerta formativa
finalizzata alla personalizzazione dei piani di studio, presentare alle
famiglie, secondo modalità assunte nella propria autonoma
determinazione, il repertorio degli insegnamenti e delle attività
opzionali che le istituzioni medesime, sulla base delle risorse
professionali disponibili, avrà predisposto per il prossimo anno
scolastico. Le famiglie potranno esercitare le proprie scelte tra le
varie opportunità offerte dalla scuola, entro il limite delle 132 ore
annue, esprimendo opzione tra le diverse tipologie di insegnamenti e di
attività presentate.
Le scuole, dal canto loro, al fine di ampliare e razionalizzare la
scelta delle famiglie, potranno, nella loro autonomia, organizzarsi
anche in rete. Specifica menzione merita l'insegnamento dello strumento
musicale per il quale, per effetto dell'articolo 23 del decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, è assicurata una quota oraria
obbligatoria non inferiore a quella prevista per i corsi ad indirizzo
musicale. Tale quota oraria è obbligatoria per gli studenti che
frequentano tali corsi ed è aggiuntiva rispetto alle 957 ore
obbligatorie previste dall'art. 10 comma 1 del predetto decreto
legislativo n. 59 del 2004, così come modificato dall'art. 25 del citato
decreto legislativo n. 226/2005; conseguentemente, l'orario annuale
rimesso alla scelta facoltativa e opzionale degli studenti, di cui al
comma 2 del predetto articolo 10, è ridotto di un corrispondente numero
di ore.
Istituti comprensivi
Si conferma, come per gli anni precedenti, che nell'ambito degli
istituti comprensivi della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria
di I grado, non è richiesta la domanda di iscrizione alla prima classe
della scuola secondaria di I grado da parte delle famiglie degli alunni
che hanno frequentato nello stesso istituto la quinta classe della
scuola primaria.
L'obbligo di presentare formale domanda di iscrizione sussiste soltanto
quando le famiglie intendono far frequentare ai propri figli un istituto
scolastico diverso da quello comprensivo, nel quale stanno concludendo
l'ultimo anno del corso di scuola primaria.
In tutti gli altri casi di istituti non comprensivi le domande di
iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado, da
indirizzare al dirigente scolastico della scuola prescelta, dovranno
essere presentate per il tramite di quello della scuola primaria di
provenienza, che provvederà a trasmetterle, entro i cinque giorni
successivi alla scadenza del termine del 25 gennaio 2006, alla
istituzione scolastica interessata.
Scuola secondaria di secondo grado - percorsi sperimentali di istruzione
e formazione professionale
Ai sensi del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, coloro che
concludono nel presente anno scolastico il percorso del primo ciclo di
istruzione con il superamento dell'esame di Stato hanno l'obbligo di
iscrizione agli istituti secondari di secondo grado o, come da art. 28
decreto legislativo n.226/2005, ai percorsi sperimentali di istruzione e
formazione professionale.
È opportuno premettere che l'iscrizione ad uno dei due percorsi preclude
la possibilità di presentare contestualmente domanda di iscrizione
all'altro percorso. Nel primo caso, gli alunni frequentanti l'ultimo
anno della scuola secondaria di I grado negli istituti statali, paritari
e legalmente riconosciuti, ai fini della prosecuzione del proprio
percorso di studi nel sistema dell'istruzione, indirizzeranno le domande
di iscrizione alla prima classe al Dirigente scolastico dell'istituto
secondario di II grado prescelto.
Le domande in questione saranno presentate ai Dirigenti scolastici delle
scuole secondarie di I grado frequentate, i quali:
- provvederanno a trasmetterle alle scuole di destinazione entro
i cinque giorni successivi alla scadenza del 25 gennaio 2006;
- verificheranno il reale assolvimento del diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione da parte degli interessati,
rilevando i casi e le ragioni di inosservanza;
- attiveranno tutti gli interventi che dovessero rendersi necessari.
Si richiama la particolare attenzione sull'esigenza di informare le
famiglie che l'iscrizione alle prime classi di tutti gli istituti di
istruzione secondaria di II grado, ivi compresi gli attuali istituti
professionali, garantisce la prosecuzione degli studi, secondo il
vigente ordinamento, per l'intera durata del percorso quinquennale; ciò
in considerazione del fatto che la riforma del secondo ciclo prenderà
avvio con gradualità a partire dall'anno scolastico 2007-2008 e che lo
stesso decreto legislativo n. 226/2005, al comma 6 stabilisce che "i
corsi avviati prima dell'attivazione dei nuovi percorsi proseguono fino
al loro completamento".
Si conferma che la domanda di iscrizione deve essere presentata ad un
solo istituto di istruzione secondaria di secondo grado.
Nel secondo caso, va precisato che, in attuazione del citato art. 28 del
decreto legislativo 226/2005, anche per il prossimo anno scolastico è
prevista la possibilità, per gli studenti che concludono la scuola
secondaria di I grado, di accedere ai percorsi sperimentali di
formazione professionale - la cui durata, come è noto, è almeno
triennale -, in attuazione dell'Accordo-quadro sottoscritto in data 19
giugno 2003 da questo Ministero, dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e
Bolzano, dai rappresentanti delle Province, dei Comuni e delle Comunità
montane, cui hanno fatto seguito specifici Protocolli di intesa
stipulati con gli Uffici scolastici regionali.
Poiché le intese sottoscritte con le Regioni prevedono percorsi
formativi differenziati nei diversi contesti territoriali, le famiglie,
per esercitare consapevolmente le proprie opzioni, dovranno fare
riferimento al quadro delle offerte emergenti dai protocolli
sottoscritti a livello regionale.
A tale fine gli Uffici scolastici regionali, d'intesa con i competenti
Assessorati delle rispettive Regioni, definiranno i tempi e le modalità
di iscrizione ai suddetti percorsi sperimentali di istruzione e
formazione professionale e ne daranno tempestiva e puntuale informazione
ai dirigenti scolastici interessati.
Perché il diritto-dovere all'istruzione possa trovare attuazione nella
misura più ampia e partecipata, si raccomanda vivamente di promuovere,
nelle forme ritenute più idonee, tutti gli interventi di sostegno e
orientamento di cui è menzione all'art. 2, comma 2 del decreto
legislativo n. 76/2005, nonché di porre in essere tutte le iniziative
volte a realizzare le condizioni per il conseguimento del titolo di
studio conclusivo del primo ciclo da parte di coloro che ne siano
sprovvisti.
Con l'occasione si evidenzia che i titoli e le qualifiche rilasciati
dalle Regioni al termine del triennio dei corsi sperimentali sono
utilmente spendibili su tutto il territorio nazionale in quanto
rispondenti agli standard minimi formativi relativi alle competenze di
base (aree tecnologica, scientifica, storico-socio-economica e dei
linguaggi), di cui all'Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni del
15 gennaio 2004, nonché alla certificazione finale e ai passaggi tra i
sistemi formativi, di cui alla Conferenza unificata del 28 ottobre 2004.
Con riferimento ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione
professionale di cui al più volte citato Accordo quadro, i Dirigenti
scolastici degli istituti di istruzione secondaria di I grado, dai quali
provengono gli studenti interessati, verificheranno l'assolvimento del
diritto-dovere al fine di rilevare i casi e le ragioni di inosservanza e
di promuovere tutte le azioni che si dovessero rendere necessarie.
Sempre con riferimento ai percorsi sperimentali di istruzione e
formazione professionale di cui al più volte citato Accordo quadro, le
verifiche per l'accertamento delle iscrizioni terranno conto dei termini
e delle modalità definiti in sede regionale, attraverso opportune intese
tra gli Uffici scolastici regionali e i competenti Assessorati
regionali.
Ad ogni buon fine, in considerazione della circostanza che i tempi di
iscrizione ai corsi sperimentali di istruzione e formazione e di quelli
fissati per l'iscrizione alla scuola secondaria di II grado seguono
scansioni diverse e non si legano alle normali cadenze dell'anno
scolastico, le SS.LL., d'intesa con le strutture regionali competenti,
vorranno impartire ai dirigenti scolastici delle scuole secondarie di I
grado, di provenienza degli alunni che abbiano optato per i percorsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale, le opportune
istruzioni intese a verificare l'effettivo esercizio del diritto-dovere
da parte degli interessati. Tale verifica dovrà essere effettuata anche
nei confronti di coloro che hanno presentato o presenteranno domanda per
sostenere gli esami di licenza media in qualità di privatisti, se ancora
rientranti nei limiti di età previsti dalle vigenti disposizioni.
Gli Uffici Scolastici regionali stabiliranno opportuni accordi con le
Regioni per procedere all'implementazione e all'adeguamento delle
anagrafi dei soggetti destinatari degli interventi di formazione fino al
diciottesimo anno di età o fino al conseguimento di una qualifica
professionale.
Le situazioni sopra evidenziate e la complessità della materia delle
iscrizioni impongono che i Direttori Generali regionali e i Dirigenti
scolastici coinvolti seguano direttamente le varie operazioni attraverso
le quali si effettuano le iscrizioni ed in particolare svolgano
un'accorta e mirata opera di informazione, sensibilizzazione e
orientamento nei confronti delle famiglie, degli alunni e di quanti, a
vario titolo, sono coinvolti e interessati alla delicata incombenza.
Ai fini della verifica dell'assolvimento del diritto-dovere sia nel
sistema di istruzione che nel sistema di istruzione e formazione
professionale, saranno effettuate apposite rilevazioni, mediante
l'utilizzo di procedure informatiche, con l'uso di specifica modulistica
e con le soluzioni applicative messe a disposizione dalla Direzione
Generale per i Sistemi Informatici del Miur, secondo le procedure e le
modalità già adottate negli anni decorsi. Al riguardo si fa riserva di
impartire apposite istruzioni.
Alunni con cittadinanza non italiana
Come è noto, la presenza, in continuo aumento, di soggetti con
cittadinanza non italiana ha assunto da diversi anni le caratteristiche
di un fenomeno strutturale, con il quale la nostra società ormai convive
con carattere di normalità ed ordinarietà. È opportuno ricordare che i
minori, presenti in tutto il territorio nazionale e nei diversi gradi e
ordini di scuola, ai sensi dell'articolo 45 del DPR 31 agosto 1999, n.
394, Regolamento di attuazione del decreto legislativo n. 286/1998 sulla
disciplina dell'immigrazione e sulle condizioni dello straniero, hanno
diritto all'istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro
posizione di soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini
italiani, e sono soggetti al diritto-dovere all'istruzione e alla
formazione, secondo le disposizioni di cui al decreto legislativo n.
76/2005.
L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e
grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani.
Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I
minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso
di documentazione irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva
alla classe di assegnazione.
I minori stranieri soggetti al diritto-dovere all'istruzione e
formazione vengono iscritti alla classe corrispondente all'età
anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad
una classe diversa, tenendo conto:
* dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può
determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o
superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;
* dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di
preparazione;
* del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;
* del titolo di studio eventualmente posseduto.
Al fine di realizzare nella maniera più idonea l'integrazione dei
minori stranieri e creare i presupposti per una effettiva funzionalità
ed efficacia dell'attività didattica, il collegio dei docenti delle
istituzioni scolastiche interessate formulerà proposte per la
ripartizione degli alunni stranieri nelle classi, evitando la
costituzione di classi in cui risulti predominante la loro presenza. Per
un ulteriore approfondimento delle misure di accompagnamento consigliate
per favorire l'integrazione dei minori stranieri, si rimanda alla
lettura del citato articolo 45 del DPR 394/2005.
Istruzione parentale
I genitori o gli esercenti la potestà parentale che intendano provvedere
privatamente o direttamente all'istruzione dei minori soggetti al
diritto-dovere nel primo ciclo di istruzione, secondo quanto previsto
dall'articolo 111 del decreto legislativo n. 297/94, debbono rilasciare
al Dirigente scolastico della scuola viciniore alla propria residenza
apposita dichiarazione da rinnovare anno per anno.
Per quanto attiene all'esame di idoneità degli alunni interessati
all'istruzione parentale o comunque frequentanti scuole non statali o
paritarie, si rinvia alle disposizioni in materia, diramate con la
circolare ministeriale n. 85/2004 e integrate con la successiva
circolare n. 10/2005, con riserva di eventuali aggiornamenti, qualora
dovessero rendersi necessari.
Corsi per adulti
Il termine per l'effettuazione delle iscrizioni ai corsi per adulti
finalizzati all'alfabetizzazione culturale, ai corsi di scuola
secondaria di I grado per adulti (150 ore), ai corsi serali presso gli
istituti di istruzione secondaria di II grado, nonché ai corsi aventi ad
oggetto l'attuazione di progetti di sperimentazione finalizzati a
favorire il rientro degli adulti nel sistema formativo, è fissato al 31
maggio 2006.
Tale termine non è ovviamente applicabile ai fini dell'ammissione ai
corsi a carattere modulare rientranti nell'offerta formativa libera e
non curricolare delle istituzioni scolastiche.
La fissazione del succitato termine ordinario mira a consentire
l'ordinato svolgimento, nei tempi previsti, delle attività propedeutiche
all'inizio dell'anno scolastico. Tuttavia, in relazione a specifiche,
eccezionali ragioni impeditive riferite a singoli interessati, è
possibile, attraverso l'adozione di formale provvedimento, accettare
iscrizioni anche dopo la data del 31 maggio 2006 e, comunque, non oltre
l'inizio delle lezioni per l'anno scolastico 2006-2007.
Modulistica e iscrizione on-line
Si forniscono in allegato, a titolo orientativo, i modelli relativi alle
iscrizioni degli alunni alla scuola dell'infanzia e alle scuole di ogni
ordine e grado, nonché concernenti la scelta delle diverse opportunità
formative
La modulistica comprende:
* Modulo unico di domanda valido per tutte le iscrizioni
* Mod. A per la scelta delle opportunità formative nella scuola
dell'infanzia
* Mod. B1 per la scelta delle opportunità formative nella scuola
primaria
* Mod. B2 per la scelta delle opportunità formative nella scuola
secondaria di I grado
* Mod. C per la scelta delle opportunità formative nella scuola
secondaria di II grado
* Mod. D per avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della
religione cattolica
* Mod. E integrativo per le scelte degli alunni che non si avvalgono
dell'insegnamento della religione cattolica.
Si conferma anche per l'anno in corso la possibilità di iscrizione
on-line da parte degli alunni che si iscrivono alla prima classe di
istituti di istruzione secondaria di II grado. Le istruzioni relative a
tale procedura sono fornite direttamente sul sito di questo Ministero
(www.istruzione.it/news/2005/iscrizioni2006.shtml).
Il Capo Dipartimento
F.to Pasquale Capo
Allegati
SPECIALE ISCRIZIONI a.s. 2006 / 2007
A chi è rivolta questa guida - studenti e famiglie
Il 25 gennaio 2006 scadono i termini per la presentazione delle
domande d'iscrizione nelle scuole statali di ogni ordine e grado e su
tutto il territorio nazionale. La scadenza interessa tutti i bambini e i
ragazzi che nel prossimo anno scolastico 2006/07 accederanno per la
prima volta al sistema scolastico statale o transiteranno, al suo
interno, da un ordine scuola al successivo. Il rinnovo delle iscrizioni
per gli alunni che già frequentano classi intermedie è automatico e non
necessita di alcuna azione a carico delle famiglie.
Le iscrizioni sono uno dei procedimenti di maggior rilevanza per questa
Amministrazione, in quanto esse innescano tutta una serie di attività
finalizzate al puntuale avvio dell'anno scolastico (previsione delle
dotazioni organiche, mobilità del personale della scuola, conferimento
degli incarichi...). Sono anche un importante appuntamento per le
famiglie e per gli alunni che devono valutare e scegliere percorsi e
opportunità educative e formative che, probabilmente, incideranno sulle
successive scelte di vita e professionali.
Un evento importante, dunque, per il quale questo Ministero ha diffuso
come ogni anno tutte le istruzioni e la modulistica necessarie
attraverso la circolare n. 93 del 23 dicembre 2005.
Un impegno che coinvolgerà nei prossimi giorni più di 2 milioni di
famiglie e oltre 10mila dirigenti scolastici, incaricati di raccogliere
le richieste di iscrizione e di vigilare sul reale assolvimento del
diritto/dovere all'istruzione/formazione della fascia più giovane della
popolazione italiana.
Chi si deve iscrivere
Gli alunni che dovranno accedere alle prime classi di ogni ordine di
scuola e per la prima volta alla scuola dell'infanzia.
Per le classi intermedie è prevista la conferma di ufficio, a meno che
non si intenda cambiare la scuola al momento frequentata.
La conferma d'ufficio si attiva anche per l'iscrizione al primo anno di
scuola secondaria di I grado (ex-media) per gli alunni che frequentano
l'ultimo anno di scuola primaria (ex-elementare) negli istituti
comprensivi.
I minori con cittadinanza non italiana hanno diritto all'istruzione
nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani,
indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno.
L'iscrizione dei cittadini stranieri può essere richiesta in qualsiasi
momento dell'anno scolastico.
Dove presentare la domanda d'iscrizione
* Per la prima iscrizione nelle scuole dell'infanzia o primarie la
domanda dovrà essere presentata dal genitore alla segreteria scolastica
della scuola scelta.
* La richiesta d'iscrizione alla prima classe dell'ordine scuola o del
ciclo successivo di studi - benché indirizzata al dirigente scolastico
della scuola di destinazione - dovrà essere consegnata alla scuola
attualmente frequentata. Il dirigente scolastico curerà l'inoltro della
richiesta alla scuola di destinazione, entro i 5 giorni successivi alla
scadenza del 25 gennaio.
* I genitori o i tutori che intendano provvedere privatamente o
direttamente all'istruzione dei minori soggetti al diritto-dovere nel
primo ciclo di istruzione, come previsto dall'articolo 111 del decreto
legislativo n. 279/94, devono rilasciare apposita dichiarazione (di
validità annuale) al Dirigente scolastico della scuola più vicina alla
propria residenza.
Preleva il modello per l'iscrizione, unico e valido per tutti gli ordini
scuola.
Cosa scegliere per l'infanzia e primo ciclo
* Orario obbligatorio e orario facoltativo
Le famiglie esprimeranno la propria opzione in merito all'orario di
lezione desiderato (orario obbligatorio e orario facoltativo) e,
nell'ambito dell'orario facoltativo che resta comunque gratuito per
tutti, suggeriranno gli insegnamenti e le attività da svolgere.
Le scuole raccoglieranno le esigenze della propria utenza e metteranno
in atto tutte le azioni volte al soddisfacimento del maggior numero di
richieste nell'ottica di una sempre più ampia diversificazione
dell'offerta formativa e del più favorevole incontro tra domanda e
offerta d'istruzione sul proprio territorio.
Il tutto nel quadro di un rigoroso assetto ordinamentale che assicura,
per tutti gli alunni, pari opportunità di successo e standard educativi
e formativi omogenei su tutto il territorio nazionale.
Gli assetti ordinamentali dell'infanzia e del primo ciclo definiti dalla
legge 53 e dai decreti attuativi variano per gli ordini scuola come
segue e valgono, a partire dal prossimo anno scolastico, per tutte le
classi di scuole statali e paritarie:
SCUOLA DELL'INFANZIA: gli orari annuali di funzionamento previsti dal
DLgs 59/2004 sono compresi tra un minimo di 875 ore ed un massimo di
1.700 ore.
L'opzione che le famiglie possono esprimere riguarda essenzialmente la
frequenza per l'intera giornata o, in alternativa, per la sola attività
antimeridiana.
SCUOLA PRIMARIA: l'assetto ordinamentale prevede la seguente
articolazione oraria delle attività didattiche:
- quota oraria annuale obbligatoria di 891 ore (media di 27 ore
settimanali)
- ulteriore quota di 99 ore annue, opzionali, facoltative e gratuite
(media di ulteriori 3 ore settimanali) destinate ad attività ed
insegnamenti coerenti con il profilo educativo della scuola primaria
- tempo eventualmente riservato alla mensa e al dopo mensa (nel limite
massimo di 330 ore annue, per una media settimanale di massimo 10 ore),
per il quale è assicurata l'assistenza da parte del personale docente.
Le famiglie potranno optare per il tempo breve o lungo e, in questo
caso, scegliere le attività educativo/didattiche di completamento
all'orario obbligatorio.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO: l'assetto ordinamentale, modificato dal
Dlgs 226/2005, prevede la seguente articolazione oraria delle attività
didattiche:
- quota oraria annuale obbligatoria di 957 ore (media di 29 ore
settimanali) - l'orario di funzionamento obbligatorio annuale delle
lezioni (pari ad una media di 27 ore settimanali) è stato incrementato
di altre 2 ore settimanali aggiuntive, destinate a potenziare
l'insegnamento dell'inglese e della tecnologia.
- ulteriori 132 ore annuali, opzionali facoltative e gratuite (media di
ulteriori 4 ore settimanali) destinate ad attività ed insegnamenti
coerenti con il profilo educativo atteso all'uscita della scuola
secondaria di I grado
- tempo eventualmente riservato alla mensa e al dopo mensa
Le famiglie potranno optare per il tempo breve o lungo e, in questo
caso, scegliere le attività educativo/didattiche di completamento
all'orario obbligatorio.
Dovranno indicare anche la seconda lingua straniera, scelta tra le
lingue comunitarie insegnate in Italia (spagnolo, francese, tedesco).
La possibilità annunciata di richiedere per i propri figli
l'utilizzazione del monte ore della seconda lingua comunitaria per
potenziare l'apprendimento della lingua inglese non troverà applicazione
nel prossimo anno scolastico ma solo a partire dal 2007-08.
* Anticipi d'iscrizione
Nelle scuole dell'infanzia e nelle prime classi di scuola primaria è
ammessa l'iscrizione anticipata nelle condizioni chiarite nella
circolare n. 93 e qui sotto richiamate
SCUOLA DELL'INFANZIA:I bambini che compiono 3 anni tra il 1 gennaio e il
28 febbraio 2007 possono presentare domanda di frequenza anticipata.
L'accoglimento dell'istanza è subordinato alla disponibilità di posti,
alla precedenza delle bambine/i non anticipatari, all'esaurimento di
eventuali liste di attesa.
SCUOLA PRIMARIA:I bambini che compiono 6 anni tra il 1 gennaio e il 30
aprile 2007 possono presentare domanda di frequenza anticipata.
La domanda d'iscrizione anticipata alla prima classe della scuola
primaria costituisce, una volta presentata, un diritto delle famiglie
cui consegue l'obbligo di accoglimento da parte della scuola.
I modelli da compilare per indicare le scelte fin qui presentate sono
diversi per i tre ordini di scuola:
* modello A: scelta per la scuola dell'infanzia
* modello B1: scelta per la scuola primaria
* modello B2: scelta per la scuola secondaria di I grado.
Cosa scegliere per il secondo ciclo
I ragazzi che nel corso dell'attuale anno scolastico concluderanno il
percorso del primo ciclo di istruzione con il superamento dell'esame di
Stato potranno proseguire il loro percorso d'istruzione negli istituti
secondari di secondo grado o, in alternativa, accedere ai percorsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale regionale (art 28
decreto legislativo n.226/2005) di durata, come precisato da questo
Ministero, almeno triennale. L'iscrizione ad uno dei due percorsi
preclude la possibilità di presentare contestualmente domanda
d'iscrizione all'altro percorso, ma non esclude il passaggio al percorso
alternativo in tempi successivi.
Per le scuole secondarie superiori restano confermate, anche nel
2006/07, le tipologie d'istituto, gli indirizzi e le sperimentazioni del
precedente ordinamento. La circolare n. 93 ribadisce che "l'iscrizione
alle prime classi di tutti gli istituti d'istruzione secondaria di II
grado, compresi gli attuali istituti professionali, garantisce la
prosecuzione del percorso intrapreso, secondo l'ordinamento vigente, per
l'intero quinquennio di studi".
Esplora il panorama delle materie contemplate e dei quadri orario
specifici di ogni tipo d'istituto accedendo all'apposito servizio di
questo sito.
Fai riferimento, però, alla specifica offerta di indirizzi e di
sperimentazioni attivate dalla scuola a cui intendi rivolgere la tua
domanda d'iscrizione.
Il modello da compilare per indicare le scelte in merito ad indirizzi e
sperimentazioni per le scuole secondarie di II grado è il modello C.
Religione cattolica: esercizio del diritto di scelta
I genitori dell'alunno, o l'alunno stesso se maggiorenne, potranno
scegliere se avvalersi o meno dell'insegnamento della religione
cattolica, compilando il modello D. In caso di rinuncia all'insegnamento
della religione cattolica dovrà essere aggiuntivamente compilato il
modello E che fornirà indicazioni sulle attività scelte per l'alunno in
sostituzione di tale insegnamento.
Il modello D e il modello E, se utilizzato, dovranno essere uniti al
dossier d'iscrizione. |