Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici
Circolare Ministeriale 14 dicembre 2007, n. 110
Prot.n. AOODGOS 1032 Oggetto: Iscrizioni alle scuole
dell'infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado relative
all'anno scolastico 2008/2009 Al fine di rendere più funzionali
gli adempimenti per le iscrizioni per l’anno scolastico 2008-2009 e
facilitare, da una parte, ogni opportuna predisposizione organizzativa
delle istituzioni scolastiche e, dall’altra, l’acquisizione di adeguate
informazioni per le famiglie, viene diramata l’annuale circolare per le
iscrizioni alla scuola dell’infanzia e ai diversi ordini e gradi di
istruzione delle scuole statali e paritarie.
Le iscrizioni sono propedeutiche alla gestione del servizio scolastico;
rappresentano anche un momento importante che, nei rapporti tra
genitori, studenti, docenti e scuole, è opportuno vada oltre la semplice
procedura organizzativa. Possono rappresentare l’occasione per avviare
un dialogo positivo dell’istituzione scolastica con i genitori e con gli
studenti che per la prima volta entrano in contatto con la scuola.
Scuola e famiglia
La fase delle iscrizioni rappresenta la base propedeutica dell’azione
educativa e formativa sia per la scuola che per le famiglie.
Le istituzioni scolastiche presenteranno la propria offerta (POF),
eventualmente ridefinita anche sulla base della progettazione della
quota di istituto del 20% del curricolo (compensazione tra discipline,
introduzione di nuove attività o discipline e progetti di
recupero/arricchimento), e particolarmente attenta ai bisogni formativi
della comunità locale.
In particolare, le istituzioni del primo ciclo d’istruzione potranno
fornire una essenziale informativa alle famiglie sulla attività
sperimentale di ricerca e applicazione delle Indicazioni per il
curricolo, finalizzata agli obiettivi educativi e di apprendimento
individuati nell’adattamento del POF.
Per i genitori l’iscrizione costituisce un momento importante nel
rapporto con l’istituzione scolastica. Un rapporto che si concretizza,
tra l’altro, nell’esercizio di scelta delle opportunità formative
offerte dalle scuole e nella consapevole condivisione del POF, che viene
consegnato, in forma essenziale, ad ogni genitore al momento
dell’iscrizione.
Per gli studenti l’ingresso nella scuola oppure il passaggio ad un altro
ordine di istruzione segna l’avvio o la continuità del percorso di
crescita. Per gli studenti di lingua madre non italiana è anche la presa
di contatto con una nuova cultura, una diversa lingua e l’avvio
dell’impegnativo percorso dell’integrazione.
Per i genitori e gli studenti il nuovo Statuto delle studentesse e degli
studenti prevede la sottoscrizione del Patto educativo di
corresponsabilità per sancire l’impegno reciproco di diritti e doveri
con l’istituzione scolastica.
In questo contesto si evidenzia la necessità di richiamare l’attenzione
dei genitori e degli studenti sulla particolare rilevanza che assume, in
relazione agli indirizzi dell’Unione europea, l’attuazione del nuovo
obbligo di istruzione (D.M. n. 139/07), della durata di dieci anni, ai
fini dell’acquisizione di quelle competenze chiave di cittadinanza che
possono aiutare i giovani al pieno sviluppo della loro personalità. Va
richiamata l’attenzione delle scuole sulla opportunità di promuovere
apposite iniziative per sostenere la collaborazione dei genitori e delle
famiglie e il protagonismo degli studenti al riguardo.
Questo impegno potrà facilitare il loro percorso di crescita attraverso
la progressiva acquisizione ed il consolidamento di quelle conoscenze di
base e di quelle competenze indispensabili per imparare ad imparare,
progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo
autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e
relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
È altresì opportuno che le famiglie e gli studenti siano informati sulle
nuove misure di sostegno che gli istituti e le scuole secondarie
organizzano a favore degli studenti per il recupero dei debiti formativi
manifestatisi in corso d’anno.
Al momento dell’iscrizione alla prima classe degli istituti di
istruzione secondaria tutti gli studenti riceveranno copia del nuovo
statuto degli studenti e delle studentesse oggetto di recente intervento
modificatore.
Per l’Amministrazione scolastica le operazioni di iscrizione sono
propedeutiche ad una serie di adempimenti e procedure di programmazione
da cui dipende il regolare avvio dell’anno scolastico (determinazione
della consistenza della popolazione scolastica, previsione ed
elaborazione delle quantità e delle tipologie delle dotazioni di
organico, mobilità del personale, conferimento degli incarichi, ecc.).
Fase propedeutica
Nella fase di predisposizione delle operazioni di iscrizioni vere e
proprie le scuole sono invitate a:
- curare la documentazione del progetto educativo della scuola e
l’informazione sulle esperienze condotte;
- fornire un semplice quadro di contesto del sistema di istruzione
in cui i ragazzi iscritti vengono ad inserirsi con particolare
riferimento alle maggiori novità legislative intervenute nell’ultimo
biennio rispetto ai singoli settori scolastici di iscrizione (es.
riforma esami Stato, prova nazionale per esami finali I ciclo,
indicazioni per il curricolo per infanzia e I ciclo, innalzamento
dell’obbligo di istruzione, ecc.);
- predisporre strumenti informativi sintetici per fornire alle
famiglie adeguati elementi di conoscenza per orientare la scelta di
iscrizione;
- organizzare adeguati momenti di incontro con le famiglie, anche
d’intesa con le istituzioni scolastiche (o educative) attualmente
frequentate dai ragazzi;
- concordare in rete con le altre istituzioni scolastiche del
territorio modalità, criteri e tempi di svolgimento delle
operazioni, anche al fine di razionalizzare e coordinare le scelte
delle famiglie, con particolare riferimento anche agli alunni con
cittadinanza non italiana;
- riservare una particolare attenzione alla presentazione del
nuovo obbligo di istruzione da parte soprattutto delle istituzioni
scolastiche del I grado, adottando opportune iniziative per
sostenere, al riguardo, la collaborazione dei genitori e delle
famiglie e il protagonismo degli studenti.
Per parte sua, anche l’Amministrazione scolastica, ai vari
livelli territoriali, è impegnata a sostenere l’informazione per le
famiglie nei modi ritenuti più adeguati. In particolare è attivo sul
portale del Ministero della pubblica istruzione uno speciale
“iscrizioni” da cui le famiglie possono trarre utili informazioni
con possibilità per le stesse istituzioni scolastiche di procedere
alla riproduzione delle schede informative predisposte.
Da gennaio a marzo
L’Amministrazione e le istituzioni scolastiche, statali e paritarie,
vorranno riservare particolare cura alle operazioni di iscrizione e
ai loro effetti, in considerazione del fatto che da esse dipende la
definizione degli assetti organizzativi e funzionali del sistema
scolastico, nonché la programmazione e destinazione delle risorse
umane e la predisposizione dell’accoglienza.
In particolare, l’accuratezza delle procedure di iscrizione è
fondamentale per il controllo dell’assolvimento dell’obbligo di
istruzione, in quanto esse sono alla base della costruzione delle
anagrafi scolastiche, importante strumento per prevenire i fenomeni
di evasione e di dispersione.
Anche i soggetti istituzionali dei diversi livelli territoriali
(Regioni ed Enti locali), in sinergia col sistema scolastico, sono
chiamati a svolgere una importante opera a supporto e sostegno
dell’organizzazione del servizio (diritto allo studio, anagrafi
territoriali, integrazione dell’offerta formativa, servizi
complementari di trasporto e di mensa, disponibilità di strutture
edilizie, ecc.).
L’andamento delle iscrizioni rivela, altresì, tendenze e
orientamenti di cui i diversi soggetti interessati possono tener
conto per una equilibrata e funzionale determinazione degli assetti
e della distribuzione dei percorsi di istruzione e di formazione e
dei servizi sul territorio.
Da aprile a giugno
A completamento dell’intera fase delle iscrizioni e dei conseguenti
assetti di organico della scuola, gli organi collegiali delle
istituzioni scolastiche provvedono alla conferma o ridefinizione dei
criteri di formazione delle classi e alla predisposizione, di
massima, della loro composizione, dedicando particolare attenzione
all’inserimento degli alunni con disabilità e all’integrazione degli
alunni con cittadinanza non italiana.
Per i primi, una volta acquisita la certificazione della Asl di
competenza, dovranno essere avviati procedure e contatti per
l’attivazione della unità multidisciplinare preposta alla stesura
del profilo dinamico funzionale, e per la predisposizione di massima
del piano educativo individualizzato.
Per gli alunni con cittadinanza non italiana è opportuno fare
riferimento alle disposizioni contenute nel DPR 394/99 che
disciplinano la materia e alla “Carta dei valori, della cittadinanza
e dell’integrazione”, predisposta dal Ministero degli Interni.
Per quanto attiene in generale alle attività connesse alla
composizione delle classi, si raccomanda particolare attenzione alla
determinazione dei criteri definiti dal consiglio di
circolo/istituto, affinché non si creino condizioni di esclusione o
squilibri immotivati.
Per l’anno scolastico 2008-2009 il termine di scadenza per la
presentazione delle domande di iscrizione alle scuole dell’infanzia
e alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado è fissato al
30 gennaio 2008.
L’iscrizione riguarda esclusivamente le classi prime delle scuole di
ogni ordine e grado e le sezioni di scuola dell’infanzia. Per gli
studenti delle classi successive al primo anno di corso,
l’iscrizione è disposta d’ufficio.
Con specifico riferimento ai diversi settori scolastici interessati,
si forniscono le seguenti opportune istruzioni e indicazioni.
1. Scuola dell'infanzia
L’offerta relativa alla scuola dell’infanzia è garantita da Stato,
Comuni e scuole paritarie. Anche per tale ragione, gli Uffici
Scolastici Regionali concorrono, attraverso i propri Uffici
provinciali e d’intesa con gli Enti Locali, all’attivazione di
opportune forme di coordinamento, in modo da:
- consolidare la generalizzazione del servizio nelle diverse
realtà territoriali, tenendo conto della dinamica della domanda;
- razionalizzare l’offerta da parte delle scuole coinvolte,
valorizzando compiutamente le risorse disponibili;
- contenere e controllare il fenomeno delle doppie iscrizioni
per rispondere al meglio alle richieste dei genitori.
Ulteriori condizioni per qualificare l’organizzazione
didattica sono individuate dal protocollo sottoscritto in data 5
ottobre 2005 da ANCI e coordinamento interassociativo per le
scuole dell’infanzia (www.anci.it), che può costituire utile
base di riferimento per le intese locali.
Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini e le
bambine che abbiano compiuto o compiano, entro il 31 dicembre
2008, il terzo anno di età. Possono altresì essere iscritti, a
conferma della consolidata prassi amministrativa, i bambini e le
bambine che compiano i tre anni di età entro il 31 gennaio 2009.
Per questi ultimi, l’ammissione alla frequenza può essere
disposta in presenza di disponibilità di posti e previo
esaurimento delle eventuali liste di attesa; pertanto, nel caso
in cui il numero delle domande di iscrizione sia superiore al
numero dei posti disponibili, hanno la precedenza le domande di
coloro che compiono tre anni di età entro il 31 dicembre 2008.
Rientra nell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche,
sulla base delle delibere degli organi collegiali, la
possibilità di consentire la frequenza fin dall’inizio dell’anno
scolastico anche per i bambini e le bambine che compiono i tre
anni a gennaio 2009.
È comunque esclusa la possibilità di iscrivere a scuole
dell’infanzia bambini che compiano i tre anni di età dopo il 31
gennaio 2009. L’iscrizione di bambini che compiano il terzo anno
dopo tale data è consentita solamente all’interno di sezioni
primavera regolarmente costituite e autorizzate.
Particolare attenzione va anche riservata alla gestione delle
liste d’attesa al fine di assicurare pari condizioni,
trasparenza nelle procedure e funzionalità del servizio.
Il dirigente scolastico, in caso di eccedenza di domande
rispetto ai posti disponibili, curerà l’informazione sollecita
alle famiglie per consentire altra opzione verso scuola diversa.
1.1 Sezioni primavera
Da questo anno scolastico 2007-2008 è stato avviato, in forma
sperimentale, il nuovo servizio integrato per bambini di età
compresa tra i 24 mesi (compiuti entro il 31 ottobre 2007) e i
36 mesi, previsto dalla legge 296/2006 e disciplinato
dall’Accordo sancito in Conferenza unificata Stato-Regioni e
Autonomie Locali il 14 giugno 2007.
Le nuove sezioni in cui si struttura il nuovo servizio sono
state costituite presso scuole dell’infanzia statali, paritarie
e comunali o asili nido comunali o convenzionati.
Tale offerta educativa si realizza mediante specifica sezione
appositamente costituita, con un proprio progetto educativo,
spazi propri e personale dedicato, differenziandosi, pertanto,
dall’istituto dell’anticipo che si fondava sulla domanda
individuale delle famiglie.
La particolarità di questa offerta educativa e la sua
connotazione sperimentale che la colloca tra i servizi per la
prima infanzia (0-3 anni) e quelli propri della scuola
dell’infanzia (3-6 anni) non consentono, allo stato attuale, di
definirne con precisione una configurazione ordinamentale.
Anche per questa ragione, l’apertura di nuove sezioni per
bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi e l’iscrizione ad
esse non potrà seguire le normali cadenze temporali di
iscrizione proprie degli altri profili istituzionali.
Verranno pertanto fornite opportune informazioni in una fase
successiva, d’intesa con gli altri Ministeri interessati, con le
Regioni e con le rappresentanze nazionali dei Comuni.
1.2 Gli orari di funzionamento
Gli orari annuali di funzionamento della scuola dell'infanzia
sono compresi tra un minimo di 875 ore ed un massimo di 1.700
ore, corrispondenti, in linea di massima, rispettivamente a 25 e
a 50 ore settimanali. All'atto dell'iscrizione i genitori
esprimono la propria opzione per le articolazioni orarie, anche
sulla base delle opportunità educative e dei modelli
organizzativi offerti dalle scuole, nel rispetto delle dotazioni
organiche.
2. Scuola primaria
Hanno l’obbligo di iscrizione alla prima classe della scuola
primaria i bambini e le bambine che compiono sei anni di età
entro il 31 agosto 2008; possono iscriversi, altresì, quelli che
li compiono entro il 31 dicembre 2008 e, per anticipo, coloro
che li compiono entro il 30 aprile 2009.
I genitori o i soggetti che esercitano la potestà sul minore
possono iscrivere l’alunno alla scuola del territorio di
appartenenza o ad altra istituzione scolastica, prescelta in
base alla offerta formativa e agli orari di funzionamento.
Le domande di iscrizione sono accolte, entro il limite massimo
dei posti disponibili, sulla base dei criteri stabiliti dai
consigli di circolo/istituto e resi pubblici prima delle
iscrizioni.
Per una funzionale programmazione del servizio, i genitori
possono presentare domanda di iscrizione ad una sola istituzione
scolastica.
Il dirigente scolastico, in caso di eccedenza di domande
rispetto ai posti disponibili, curerà l’informazione sollecita
alle famiglie per consentire altra opzione verso scuola diversa.
2.1 Gli anticipi di iscrizione alla prima classe
I genitori hanno la possibilità di iscrivere alla scuola
primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età
entro il 30 aprile dell'anno di riferimento. Per l'anno
scolastico 2008-2009 tale possibilità riguarda, pertanto, i
bambini che compiranno 6 anni di età entro il 30 aprile 2009. In
tal caso la scuola, cui consegue l’obbligo di accettazione, è
impegnata ad assicurare nei confronti degli alunni, i cui
genitori hanno richiesto l’iscrizione anticipata, una
particolare attenzione per una proficua accoglienza ed un
efficace inserimento, soprattutto tenendo conto dei ritmi di
apprendimento e dei tempi di attività.
I genitori potranno avvalersi, a loro richiesta, di indicazioni
e orientamenti da parte delle scuole dell’infanzia frequentate
dai loro figli per una scelta consapevole.
2.2 Gli orari di funzionamento
Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’Offerta
Formativa il tempo-scuola in un quadro unitario come offerta
organica alle famiglie. L’offerta formativa terrà conto delle
risorse professionali di cui la scuola dispone e delle
prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Le dotazioni di organico del personale docente assicureranno
l’organizzazione delle attività didattiche per il tempo scuola
ordinario o, se le risorse assegnate lo consentono, per il tempo
pieno.
Il tempo scuola ordinario, funzionante per un massimo di 30 ore
settimanali, è comprensivo di orario obbligatorio e facoltativo
opzionale a cui può aggiungersi l’eventuale tempo dedicato alla
mensa la cui fruizione è lasciata alla opzione delle famiglie.
L’offerta di tempo pieno, in base alla ripristinata norma
legislativa (cfr. legge di conversione 25.10.2007, n. 176) e nei
limiti di quanto previsto dal tale disposizione, si avvale di un
modello organizzativo unitario senza articolazione di momenti
opzionali e facoltativi, per complessive 40 ore settimanali.
Condizione inderogabile per l’attivazione di tale offerta è
l’esistenza e l’effettivo funzionamento delle strutture e dei
servizi necessari. Il tempo pieno, infatti, richiede, come è
noto, la disponibilità di adeguate strutture edilizie e delle
attrezzature idonee, nonché l’esplicito impegno dell'Ente locale
ad assicurare il servizio di mensa.
All’atto delle iscrizioni, compatibilmente con le disponibilità
di posti, i genitori possono effettuare, in alternativa al tempo
scuola ordinario, la scelta del tempo pieno.
3. Scuola secondaria di I grado
Sono soggetti all’obbligo di iscrizione per l’anno scolastico
2008-2009 alla scuola secondaria di I grado gli alunni che
terminano nel 2007-2008 la scuola primaria con esito positivo.
Le domande di iscrizione alla prima classe della scuola
secondaria di I grado, da indirizzare alla scuola prescelta,
dovranno essere presentate per il tramite della scuola primaria
di appartenenza, che provvederà a trasmetterle, entro i cinque
giorni successivi alla scadenza del termine del 30 gennaio 2008,
alla istituzione scolastica interessata.
Il dirigente scolastico, in caso di eccedenza di domande
rispetto ai posti disponibili curerà l’informazione sollecita
alle famiglie per consentire altra opzione verso scuola diversa.
3.1 Orari di funzionamento
Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’Offerta
Formativa il tempo-scuola in un quadro unitario come offerta
organica alle famiglie. L’offerta formativa terrà conto delle
risorse professionali di cui la scuola dispone e delle
prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Le dotazioni di organico del personale docente della scuola
secondaria di I grado assicureranno l’organizzazione delle
attività didattiche per il tempo scuola ordinario o per il tempo
prolungato, se le risorse assegnate ai sensi dell’art. 15 del
decreto legislativo n. 59/2004 lo consentono.
Nelle scuole secondarie di I grado, nei limiti delle risorse di
organico disponibili, è previsto un orario complessivo per un
massimo di 33 ore settimanali, comprensivo di orario
obbligatorio e facoltativo opzionale.
Nelle discipline obbligatorie rientrano l’insegnamento della
lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria.
L’offerta di tempo prolungato può comportare una durata del
servizio fino a 40 ore settimanali e, secondo le disposizioni di
cui al decreto ministeriale 22 luglio 1983, richiede altresì la
disponibilità di adeguate strutture edilizie e delle
attrezzature idonee, nonché - ove il servizio esiga
l'organizzazione della mensa – l’esplicito impegno dell'Ente
locale ad assicurarla.
All’atto dell’iscrizione, compatibilmente con le disponibilità
dei posti e dei servizi, i genitori possono effettuare la scelta
del tempo scuola, ordinario o prolungato.
4. Istituti comprensivi
All’interno degli istituti comprensivi della scuola
dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado, non è richiesta
la domanda di iscrizione alla prima classe della scuola
secondaria di I grado per gli alunni che hanno frequentato nella
stessa istituzione la quinta classe della scuola primaria.
L’iscrizione, in tali casi, opera d’ufficio.
Nel caso in cui i genitori intendano far frequentare ai propri
figli un istituto scolastico diverso da quello comprensivo, nel
quale stanno concludendo l'ultimo anno del corso di scuola
primaria, presenteranno la domanda di iscrizione alla scuola
prescelta per il tramite dell’istituto comprensivo di
appartenenza che provvederà a trasmetterla, entro i cinque
giorni successivi alla scadenza del termine del 30 gennaio 2008.
5. Scuola secondaria di II grado
Gli studenti che nel presente anno scolastico concluderanno, con
il superamento dell'esame di Stato, il percorso del primo ciclo
di istruzione, per effetto della norma che ha disposto
l’innalzamento dell’obbligo di istruzione devono iscriversi alla
prima classe di un istituto secondario di II grado. L’obbligo
può essere assolto anche mediante iscrizione a percorsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale.
Il Regolamento di istituto prevede, contestualmente
all’iscrizione, la sottoscrizione da parte dei genitori e degli
studenti del Patto educativo di corresponsabilità, per la
definizione di diritti e doveri nel rapporto tra scuola,
studenti e genitori, predisposto dal Consiglio di Istituto (cfr.
nuovo Statuto delle studentesse e degli studenti).
Le domande di iscrizione degli alunni frequentanti l’ultimo anno
della scuola secondaria di I grado negli istituti statali e
paritari, ai fini della prosecuzione del proprio percorso di
studi nel sistema dell'istruzione, andranno indirizzate
all'istituto prescelto.
Le domande vengono presentate alle scuole secondarie di I grado
attualmente frequentate, le quali provvederanno a trasmetterle
agli istituti di destinazione entro i cinque giorni successivi
alla scadenza del 30 gennaio 2008, fermo restando quanto
previsto dal successivo paragrafo 5.1.
Si conferma che la domanda di iscrizione deve essere presentata
ad un solo istituto di istruzione secondaria di II grado. Ciò
anche in considerazione del fatto che una doppia opzione da
parte delle famiglie può alterare le situazioni di organico.
Tuttavia, in considerazione della possibilità che si verifichi
eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili e che,
conseguentemente, si renda necessario dirottare verso altri
istituti le domande non accolte, le famiglie, in sede di
presentazione della istanza di iscrizione, possono indicare, in
subordine, fino ad un massimo di altri due istituti di proprio
gradimento.
Sarà cura del dirigente scolastico dell’istituto presso cui la
domanda non è stata accolta, provvedere all’inoltro immediato
delle opzioni in subordine, d’intesa con le famiglie, verso gli
istituti indicati.
Per gli studenti che intendono avvalersi della possibilità di
accedere ai percorsi di istruzione e formazione professionale,
il dirigente assume agli atti la manifestazione formale della
famiglia di impegno all’iscrizione a tale percorso alternativo
all’istruzione.
In base a tale impegno formalizzato, il dirigente procederà a
suo tempo all’accertamento dell’obbligo.
5.1 Percorsi sperimentali di istruzione e formazione
professionale
La legge finanziaria 2007 ha confermato, in via transitoria, la
prosecuzione, anche per il prossimo anno scolastico, dei
percorsi triennali sperimentali di istruzione e formazione
professionale di cui all’art. 28 del decreto legislativo 17
ottobre 2005, n. 226, realizzati in attuazione dell'Accordo-quadro
sottoscritto in data 19 giugno 2003 cui hanno fatto seguito
specifici Protocolli di intesa stipulati con gli Uffici
scolastici regionali.
I tempi e le modalità di attuazione dei suddetti percorsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale sono
definiti d’intesa tra i competenti Assessorati delle rispettive
Regioni e gli Uffici scolastici regionali e sono oggetto di una
tempestiva e puntuale informazione ai dirigenti scolastici
interessati.
Le suddette intese dovranno comprendere modalità, strumenti e
tempi per consentire ai dirigenti scolastici della scuola
secondaria di I grado l’accertamento dell’obbligo mediante
frequenza dei percorsi sperimentali da parte di alunni
provenienti dalla propria scuola.
6. Domande di iscrizione in eccedenza
Non sempre il rapporto domanda di iscrizione-offerta di servizio
nei diversi ordini di scuola si conclude positivamente, in
quanto la disponibilità di posti, di servizi e di strutture può
ostacolare il pieno accoglimento delle richieste da parte delle
famiglie.
Nella previsione di domande di iscrizione in eccedenza, le
scuole dovranno procedere preventivamente alla definizione dei
criteri di precedenza nella ammissione, mediante apposita
delibera del consiglio di circolo/istituto da rendere pubblica
preventivamente con affissione all’albo.
Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, in particolare,
potranno essere attivate, da parte degli Uffici scolastici
provinciali, d’intesa con le Amministrazioni comunali
interessate, opportune forme di coordinamento tra soggetti
pubblici e privati che gestiscono il servizio sul territorio per
razionalizzare il più possibile il rapporto domanda-offerta.
A iscrizioni avvenute, si invitano i dirigenti scolastici delle
scuole statali interessate ad assumere gli opportuni contatti
con i diversi gestori dei servizi dell'infanzia sul territorio
di competenza, al fine di identificare eventuali situazioni di
doppia istanza prodotta dalle famiglie, procedendo
sollecitamente ad avvicinare le stesse per dirimere le
situazioni pendenti, derivanti da doppia iscrizione, e superare
quanto prima le situazioni di stallo connesse con le liste di
attesa.
Nel caso in cui i dirigenti medesimi accertino definitivamente
l'impossibilità di accogliere le domande in eccedenza presentate
dalle famiglie si adopereranno, d'intesa con le stesse, per
l'inoltro immediato della domanda di iscrizione ad altre scuole
dei territori limitrofi.
Questa ultima procedura vale anche per la scuola primaria
statale, qualora, soprattutto a causa della particolare offerta
di servizio di talune scuole (es., organizzazione a tempo
pieno), si verifichino domande in eccedenza rispetto ai posti
disponibili.
Per le scuole secondarie, considerato che le domande di
iscrizione vengono presentate direttamente alla scuola
attualmente frequentata dallo studente la quale, a sua volta,
procede d'ufficio al relativo inoltro agli istituti prescelti,
non è consentito alle famiglie presentare una seconda domanda
direttamente ad altri istituti e non è parimenti consentito a
questi ultimi di accoglierle.
Anche in tali casi, il dirigente dell'istituto destinatario
della domanda curerà sollecitamente l'individuazione degli
studenti per i quali, anche in base ai criteri di ammissione
deliberati dal consiglio di istituto, non sia stato possibile
accogliere la domanda di iscrizione ed entro il 15 febbraio
procederà all'inoltro immediato della domanda di iscrizione ad
altro istituto statale, individuato d'intesa con la famiglia.
7. Verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
In una scuola che ha a cuore il percorso di ogni studente, che
non lascia indietro nessuno e che non lascia solo nessuno, si
impone una seria riconsiderazione dell’obbligo d’istruzione come
impegno per il diritto personale di ciascuno. In particolare si
invitano gli Uffici scolastici regionali a sviluppare una
efficace azione di prevenzione e contrasto con attenzione
particolare ai territori maggiormente a rischio di dispersione
scolastica e a quelle fasce di utenza che presentano maggiori
criticità, come, ad esempio, gli alunni con cittadinanza non
italiana. In questa loro azione gli Uffici scolastici opereranno
in sinergia con le Regioni e gli Enti locali valutando
l’opportunità di pianificare gli interventi di prevenzione nei
Piani territoriali.
7.1 Il riemergere dell’evasione scolastica
Nuove emergenze o nuovi aspetti dell’evasione scolastica sono
oggetto di crescente preoccupazione; per quanto limitato sia il
fenomeno, alcune realtà di disagio sociale e culturale stanno
facendo riemergere un problema che si riteneva superato.
Occorre assicurare l’effettivo assolvimento dell’obbligo di
istruzione a livello di scuola del primo ciclo, con una
vigilanza attenta rispetto all’istruzione familiare e alla
frequenza di scuole non statali e non paritarie (anche con
rinnovata attenzione agli esami di idoneità), ai processi di
immigrazione e ad alcuni gruppi di minoranze, allo sfruttamento
del lavoro minorile e alle nuove povertà, di cui si hanno
evidenze soprattutto nei contesti metropolitani.
L’Amministrazione, con rinnovato impegno, assicurerà
tempestività degli interventi e accuratezza nel lavoro di
vigilanza, ponendo in essere le azioni previste dal Regolamento
recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di
istruzione (D.M. 22.08.2007).
7.2 Il ruolo delle scuole
Con riferimento all’assolvimento dell’obbligo di istruzione,
anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione
professionale di cui al citato Accordo quadro, sarà compito dei
dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di
primo grado, dai quali provengono gli studenti interessati:
- verificare il reale assolvimento dell’obbligo di
istruzione e formazione da parte di studenti particolarmente
a rischio, rilevando i casi e le ragioni di inosservanza;
- attivare tutti gli interventi che dovessero rendersi
necessari, ivi comprese le segnalazioni alle autorità
competenti.
7.3 L’anagrafe degli studenti
Lo sviluppo e la messa a punto dell’anagrafe degli studenti
costituiscono una base per una rinnovata azione di controllo
dell’obbligo d’istruzione. A questo scopo gli Uffici
scolastici regionali assicurano la funzionalità delle
operazioni connesse e promuovono iniziative, anche in
collaborazione con gli Enti locali, per favorire
l’integrazione dei dati riferiti anche ai percorsi
sperimentali di formazione professionale.
Data la complessità della materia delle iscrizioni e la sua
rilevanza per il diritto allo studio, è necessario che gli
Uffici scolastici regionali e le istituzioni scolastiche
seguano direttamente le varie operazioni attraverso le quali
si effettuano le iscrizioni ed in particolare svolgano
un'accorta e mirata opera di informazione, sensibilizzazione
e orientamento nei confronti delle famiglie, degli alunni e
di quanti, a vario titolo, sono coinvolti e interessati alla
delicata incombenza. Al riguardo si segnala l’opportunità di
rafforzare la collaborazione con le Regioni e, in
particolare, con gli Enti locali, allo scopo di coordinare
gli interventi sul territorio.
8. Trasferimenti di iscrizione
In caso di trasferimento da una scuola ad un'altra, statale
o paritaria, successivamente all’iscrizione effettuata,
vanno osservate le seguenti istruzioni.
La richiesta di trasferimento, debitamente motivata, va
inoltrata al dirigente scolastico della scuola in cui è
stata presentata l’iscrizione, il quale rilascia al genitore
il relativo nulla osta.
Si richiama l'attenzione sulla necessità del rilascio del
nulla osta da parte della scuola di provenienza, quale
condizione inderogabile per l'accoglimento della domanda di
iscrizione, sulla base della disponibilità dei posti, da
parte del dirigente scolastico della scuola di destinazione.
Le conseguenti rettifiche di anagrafe saranno curate dalle
scuole interessate, previa verifica dell’avvenuta nuova
iscrizione.
9. Alunni con disabilità
Le iscrizioni di alunni con disabilità avvengono con
presentazione, da parte della famiglia, della certificazione
rilasciata dalla Asl di competenza, a seguito di appositi
accertamenti collegiali.
Sulla base di tale certificazione, la scuola attiva l’unità
multidisciplinare di cui all’art. 4 del DPR 24 febbraio 1994
al fine di predisporre il profilo dinamico dell’alunno
iscritto e di tracciare le basi del Piano educativo
individualizzato, anche al fine di procedere alla richiesta
di personale docente di sostegno e di assistenti educativi a
carico dell’Ente locale.
10. Alunni con cittadinanza non italiana
La presenza, in aumento continuo, di alunni con cittadinanza
non italiana ha assunto da diversi anni le caratteristiche
di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato
nella sua complessità, con esperienze di innovazione e di
integrazione.
In ragione della rilevanza del problema dovrà essere posta,
pertanto, particolare attenzione a tutta la problematica che
accompagna l’iscrizione scolastica di tali alunni. In
proposito, si raccomanda ai Direttori generali degli Uffici
scolastici regionali e ai dirigenti scolastici di promuovere
opportune intese con gli Enti Locali per assicurare una
equilibrata distribuzione della popolazione scolastica
straniera e di fornire, anche nella prospettiva
dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, adeguate
informazioni sulle tipologie e indirizzi delle scuole
secondarie di II grado.
L’articolo 45 del DPR n. 394/1999 fornisce, tra l’altro,
criteri relativi all’obbligo e all’iscrizione scolastica dei
minori stranieri, alla ripartizione e alla loro assegnazione
alle classi.
Si richiama, innanzitutto, l’attenzione non solo sul diritto
dei minori stranieri di accedere all’istruzione fornita
dalle scuole italiane e al conseguente obbligo delle stesse
di accoglierli, anche in corso d’anno, indipendentemente
dalla regolarità della loro posizione, ma, soprattutto, si
evidenzia il fatto che per diversi di loro vi è il concreto
rischio che non ottemperino all’obbligo, che siano avviati
precocemente al lavoro minorile e, soprattutto nelle grandi
città, vengano sfruttati in forme di accattonaggio.
La scuola non può rimanere indifferente di fronte a tali
situazioni che richiedono una concertata azione
interistituzionale che chiama in causa altri soggetti
pubblici che hanno primaria responsabilità nella gestione
del territorio.
10.1 Assegnazione alle classi
In via ordinaria gli alunni stranieri soggetti all’obbligo
di istruzione sono iscritti d’ufficio alla classe
corrispondente all’età anagrafica. I collegi dei docenti
possono definire comunque le modalità generali
dell’assegnazione dell’alunno straniero alla classe
inferiore o superiore a quella corrispondente all’età,
tenendo conto, come espressamente previsto dalla norma (art.
45 del DPR 394/1999), dei criteri sopra evidenziati
(ordinamento scolastico del paese di provenienza,
accertamento delle competenze possedute, corso di studi
seguito, titolo di studio posseduto, ecc.).
È opportuno che la modalità concreta di assegnazione avvenga
con affidamento delle verifiche e degli accertamenti
preliminari ad un gruppo di docenti, appositamente
individuato dal collegio e preposto all’accoglienza, che dia
attuazione ai criteri di assegnazione e che ne segua
inizialmente l’inserimento, al fine di fornire al dirigente
scolastico ogni utile elemento per l’assegnazione alle
classi. I collegi dei docenti possono valutare altresì la
possibilità che l’assegnazione definitiva alla classe sia
preceduta da una fase di alfabetizzazione strumentale e di
conoscenza linguistica in intergruppo e/o interclasse
finalizzata a favorire un efficace inserimento.
Occorre in ogni modo che la questione dell’inserimento
scolastico degli alunni stranieri venga assunta in termini
interistituzionali, secondo logiche di sistema che, per
quanto riguarda l’istruzione, prendano in considerazione
ogni momento del processo formativo degli alunni, dal loro
ingresso a scuola fino al termine del loro itinerario
scolastico o formativo.
Infine, con riferimento alle iscrizioni degli alunni con
cittadinanza straniera che avvengono in corso d’anno, si
raccomanda l’adozione di particolari forme di accoglienza
che possano facilitare, fin dai primi contatti, un’efficace
azione di integrazione degli alunni stranieri.
Il diritto di inserimento di stranieri in corso d’anno vale
anche per i corsi di alfabetizzazione per adulti di cui a
successivo paragrafo.
10.2 Accordi di rete
È opportuno che le istituzioni scolastiche, al fine di
evitare la concentrazione di iscrizioni di alunni stranieri
su talune scuole con effetti di squilibrio sociale della
popolazione scolastica, attivino accordi di rete per una
razionale distribuzione territoriale delle domande.
L’accordo di rete può, altresì, prevedere, con attenzione
alle fasi di attività scolastica successive alle iscrizioni,
l’impiego in comune di risorse professionali e strumentali,
a cominciare dalla messa a disposizione delle migliori
esperienze di integrazione condotte da talune scuole e alla
istituzione di laboratori finalizzati alla ricerca didattica
e alla sperimentazione.
10.3 Intese territoriali
Le scuole, possibilmente con azioni di rete, vorranno,
pertanto, sollecitare o assecondare attivamente le
iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti pubblici
per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e
controllo circa l’assolvimento dell’obbligo.
Con riferimento alle situazioni delle città e dei grandi
centri urbani nei quali è presente una ampia rete di scuole,
le iscrizioni di alunni con cittadinanza non italiana
richiedono un governo condiviso e programmato della domanda
e dell’offerta di servizi scolastici.
Nella predisposizione degli accordi sarà quanto mai
opportuno prevedere intese con gli Enti locali per favorire
l’attivazione di ogni misura di accompagnamento (trasporti,
mense, ecc.) utile al conseguimento di un’equilibrata
distribuzione della domanda, nonché con associazione del
volontariato e del privato sociale per specifiche azioni di
integrazione.
Nell’occasione è auspicabile che si instauri un attento
rapporto della scuola con la famiglia dei minori accolti,
eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori
culturali e di operatori del volontariato sociale e di
associazioni interculturali.
11. Istruzione parentale
I genitori o gli esercenti la potestà parentale che
intendano provvedere in proprio all'istruzione dei minori
soggetti all’obbligo di istruzione devono rilasciare al
dirigente scolastico della scuola del territorio di
residenza apposita dichiarazione, da rinnovare anno per
anno, di possedere capacità tecnica o economica per
provvedervi, rimettendo al dirigente medesimo l’onere di
accertarne la fondatezza.
Per quanto attiene all'esame di idoneità degli alunni che si
siano avvalsi dell'istruzione parentale o comunque
frequentanti scuole non statali e non paritarie, si rinvia
alle disposizioni che saranno diramate in materia con
l’apposita ordinanza relativa a scrutini ed esami.
12. Insegnamento della religione cattolica
Al momento dell’iscrizione le famiglie degli alunni
esercitano la facoltà di avvalersi o non avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica. L’esercizio di
tale facoltà si attua mediante la compilazione di apposita
richiesta, secondo il modello D allegato. La scelta ha
valore per l’intero ciclo di studi e comunque in tutti i
casi in cui sia prevista l'iscrizione d'ufficio, fatto salvo
il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo.
La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica è, altresì, esercitata dallo
studente, se maggiorenne o se frequentante istituti di
istruzione secondaria di II grado.
La scelta alternativa all’insegnamento della religione
cattolica trova invece concreta attuazione nella opzione di
diverse possibili attività:
- attività didattiche e formative,
- attività di studio e/o di ricerca individuali con
assistenza di personale docente,
- libera attività di studio e/o di ricerca individuale
senza assistenza di personale docente,
- uscita dalla scuola.
La scelta specifica di attività alternative, operata
mediante l’allegato mod. E all’inizio delle lezioni, ha
effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce.
13. Corsi per adulti
Allo scopo di far conseguire più alti livelli di
istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata, con
particolare riferimento alla conoscenza della lingua
italiana, a partire dal 2008 verrà dato nuovo impulso
all’istruzione degli adulti attraverso la
riorganizzazione e il potenziamento dei centri
territoriali permanenti e dei corsi serali su base
provinciale, secondo le previsioni normative contenute
nella legge 296/2006 (finanziaria 2007) e nel decreto
ministeriale 25 ottobre 2007.
Il termine per l'effettuazione delle iscrizioni ai corsi
per adulti finalizzati all'alfabetizzazione culturale,
ai corsi di scuola secondaria di I grado per adulti (150
ore), ai corsi serali presso gli istituti di istruzione
secondaria di II grado, nonché ai corsi aventi ad
oggetto l'attuazione di progetti di sperimentazione
finalizzati a favorire il rientro degli adulti nel
sistema formativo, è fissato al 31 maggio 2008.
Tale termine non è ovviamente applicabile ai fini
dell'ammissione ai corsi a carattere modulare rientranti
nell'offerta formativa libera e non curricolare delle
istituzioni scolastiche.
La fissazione del succitato termine ordinario mira a
consentire l'ordinato svolgimento, nei tempi previsti,
delle attività propedeutiche all'inizio dell'anno
scolastico. Tuttavia, in relazione a specifiche,
eccezionali ragioni impeditive riferite a singoli
interessati, è possibile, attraverso l'adozione di
formale provvedimento, accettare iscrizioni anche dopo
la data del 31 maggio 2008 e, ordinariamente, non oltre
l'inizio delle lezioni per l'anno scolastico 2008-2009.
14. Privacy e trattamento dei dati sensibili
Nel corso dello svolgimento delle diverse operazioni di
iscrizione precedentemente richiamate e nella fase di
acquisizione delle documentazioni a sostegno della
richiesta di servizi educativi o assistenziali da parte
delle famiglie, le istituzioni scolastiche possono esser
interessate all’acquisizione e al trattamento di dati
sensibili e giudiziari riferiti agli alunni o a loro
familiari.
Si richiama l’attenzione dei dirigenti scolastici su
questo particolare aspetto della privacy e sulla
scrupolosa osservanza delle disposizioni previste in
materia dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196
(Codice in materia di trattamento dei dati personali) e
al Regolamento ministeriale 6 dicembre 2006.
Il Direttore Generale
f.to Mario G. Dutto
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