Circolare n. 161
Prot. n. 440 / V
Roma, 11 marzo 1997
I cambiamenti organizzativi e didattici che si prefigurano fanno ritenere quanto mai opportuna, anche per il settore dell'istruzione artistica, la predisposizione di un sistema di reti scolastiche interprovinciali e regionali.
La tipicità e la ridotta consistenza numerica di queste istituzioni, che rispondono a qualificate e peculiari esigenze formative, determinano una sorta di isolamento delle stesse che rafforza l'utilità di sperimentare nuove modalità operative.
Ciò consentirà, tra l'altro, di non disperdere la ricchezza delle esperienze che si vanno maturando e faciliterà l'individuazione delle esigenze di rinnovamento che si manifestano nel naturale evolversi del contesto storico e sociale nel quale vivono gli alunni e le istituzioni.
Attraverso un rapporto istituzionalizzato tra le singole scuole, inoltre, aumentando le occasioni di confronto a livello territoriale e centrale, si potranno evitare eventuali, futuri processi di frazionamento e situazioni di separazione.
Il rafforzamento dell'autonomia delle singole istituzioni scolastiche, che si traduce soprattutto in una loro maggiore capacità di progettazione, richiede comunque un miglioramento dell'organizzazione locale e un potenziamento dei livelli di comunicazione.
In questo modo si agevolerà il passaggio degli elementi progettualmente e organizzativamente positivi da una realtà all'altra del territorio e, nello stesso tempo, si renderà più facile la disseminazione delle innovazioni promosse dal centro.
In pratica, la costituzione delle reti di scuole dell'istruzione artistica si pone non solo come momento di valorizzazione delle energie locali, che entrano in un circuito positivo di diffusione e di incremento reciproco, ma anche come supporto per la trasmissione degli impulsi che provengano dal centro.
Nella rete troveranno il terreno più fecondo i processi di innovazione, le attività formative e di aggiornamento, la cultura dell'autovalutazione, le iniziative di consulenza e di sostegno attivati dagli uffici centrali, gli strumenti di verifica e valutazione delle attività avviate e realizzate sul territorio.
Venticinque istituzioni scolastiche (c.d. scuole polo) svolgeranno la funzione di referenti delle venticinque reti interprovinciali e regionali, nelle quali rientreranno tutti gli Istituti d'Arte e i Licei Artistici statali esistenti sul territorio nazionale.
Esse sono state individuate sulla base della collocazione geografica ed in riferimento alla disponibilità del personale direttivo e docente, all'esistenza di adeguate risorse di base e alle esperienze pregresse.
I Capi di Istituto delle scuole polo, o docenti da loro delegati, saranno i referenti di rete presso questo Ispettorato, secondo modalità e procedure di volta in volta comunicate.
Alle scuole polo potrà essere affidato il coordinamento degli interventi organizzativi, di progettazione, di produzione di materiali per l'aggiornamento, di monitoraggio dei processi di formazione, di progettazione, verifica e valutazione di iniziative comuni.
Saranno anche promossi incontri finalizzati all'approfondimento degli obiettivi dell'operazione, all'individuazione di specifiche possibilità operative ed alla definizione dei compiti dei referenti interprovinciali e regionali, sia in rapporto al territorio, sia in rapporto alla struttura centrale.
Il complesso delle reti interprovinciali e regionali costituite
viene indicato nel prospetto allegato alla presente nota. Nell'elenco
sono inclusi, oltre ai nominativi dello staff di riferimento,
alcuni dati informativi fondamentali delle scuole polo.