|
|
Circolare Ministeriale 23 giugno 1992, n. 206 Oggetto: Nuovi programmi ed orari d'insegnamento negli istituti professionali di Stato Introduzione Attraverso la sperimentazione assistita "Progetto '92" si è teso a verificare in concreto la possibilità di rilanciare l'offerta formativa degli istituti professionali di stato adeguandola, in termini di equilibri culturali, di professionalità, di obiettivi, alle istanze sociali ed economiche che oggi si connettono ad un valido sistema di formazione iniziale. La crescente espansione dei processi sperimentali e la valutazione dei risultati conseguiti, hanno determinato il convincimento dell'Amministrazione dell'opportunità di istituzionalizzare il nuovo impianto formativo nella totalità dei corsi di qualifica. Il Consiglio Nazionale della P.I., a tal fine interpellato, nell'adunanza del 23 aprile 1992, ha espresso parere positivo per la messa a regime del "Progetto '92" rilevando che "la trasformazione proposta è innovazione opportuna". E' stato pertanto adottato l'allegato D.M. 24 aprile 1992, pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 77 della G.U. del 21 maggio 1992, con il quale è stata definita la struttura complessiva del nuovo quadro formativo dell'Istruzione Professionale e sono stati stabiliti i programmi e gli orari d'insegnamento dell'area comune a tutti i corsi di qualifica nonché le modalità di utilizzo dell'area di approfondimento. Com'è noto l'area comune si riferisce a quegli insegnamenti che anche a seguito del dibattito della riforma dell'istruzione secondaria sono stati individuati come indispensabili per garantire l'acquisizione, a prescindere dall'ordine e dal tipo di studi seguiti, di quel bagaglio culturale di base da ritenere imprescindibile per un corso di studi di ordine superiore alla scuola media. Il citato D.M. prevede altresì un'esplicita riserva in ordine ai programmi ed orari d'insegnamento relativi alle aree d'indirizzo ritenendosi che tali aree debbano essere soggette con grande elasticità alle continue modificazioni necessarie ad assicurare una costante congruenza con le esigenze del mondo produttivo. Con comunicazione successiva saranno comunque trasmessi, a breve termine, i programmi e gli orari relativi alle aree d'indirizzo nella attuale stesura che rappresenta il punto di riferimento per successivi sviluppi e integrazioni. Il passaggio al nuovo ordinamento di studi degli Istituti professionali di Stato ovviamente richiede un impegno sicuramente rilevante dell'Amministrazione e delle istituzioni scolastiche al fine di risolvere nel migliore dei modi le complesse problematiche che una trasformazione di tale rilevanza sicuramente comporterà. Si forniscono di seguito le istruzioni e i chiarimenti necessari precisando che ulteriori disposizioni saranno successivamente impartite. I - CRITERI GENERALI Il D.M. 24 aprile 1992 ha previsto una gradualità nella estensione dei programmi e degli orari a tutti i corsi di qualifica sulla base di una programmazione triennale che determinerà entro l'anno scolastico 1994-95 la messa a regime del nuovo ordinamento nella totalità delle prime classi. Tale programmazione si svilupperà secondo le linee di seguito indicate: a.s. 1992-93 - Tutti i corsi nei quali già è attuata la sperimentazione "Progetto '92" seguiranno i nuovi programmi; le richieste, già avanzate secondo le modalità previste dalla C.M. 30 luglio 1991, n. 231 di attivazione della sperimentazione "Progetto '92", devono ritenersi acquisite e nei corsi interessati, individuati da una successiva comunicazione ai singoli istituti, saranno adottati i programmi e gli orari di cui al citato D.M. 24 aprile 1992. a.s. 1993-94 - L'attuazione dei nuovi programmi ed orari dovrà interessare il maggior numero di classi possibile e comunque non meno del 40% di tutte le prime classi dei corsi di qualifica funzionanti in ciascuna scuola. L'individuazione dei corsi da trasformare sarà effettuata tenuto conto degli elementi di priorità di seguito evidenziati: - corsi per i quali la trasformazione si pone in termini d'urgenza attesa la non rispondenza degli stessi alle esigenze del territorio ed alle strategie di sviluppo; - impatto dell'attuazione dei nuovi orari e programmi sulla consistenza del personale docente in servizio. A tal fine è indispensabile un preventivo raccordo con i Provveditori agli Studi onde assicurare la possibilità di una proficua sistemazione dell'eventuale personale che dovesse risultare in soprannumero, sulla base anche delle cessazioni dal servizio e degli incrementi di organico. Tale individuazione deve ovviamente avvenire in una fase precedente sia alla presentazione delle domande di preiscrizione sia alla definizione degli organici. a.s. 1994-95 - L'attuazione dei nuovi programmi ed orari sarà estesa alla totalità delle prime classi dei corsi funzionanti. La sostituzione delle attuali sezioni di qualifica con quelle previste dal nuovo ordinamento è disposta, nei tempi e nei modi sopra indicati, sulla base dell'annessa tabella. Tuttavia è utile che ciascun istituto verifichi in questa fase di trasformazione globale dell'offerta formativa, la rispondenza delle sezioni di qualifica che sulla base della tabella sopracitata dovrebbero essere attivate in sostituzione dei vecchi corsi alle esigenze del territorio nel rispetto del settore produttivo di riferimento a ciascun istituto. In conseguenza con le modalità e i tempi previsti dall'annuale O.M. recante disposizioni in materia di razionalizzazione e istituzione di scuole e istituti statali di istruzione secondaria ed artistica, si potrà chiedere a questo Ministero, a partire dall'a.s. 1993-94 la sostituzione di una sezione di qualifica con altre. Ciò ove:
Ulteriori precisazioni si rendono infine necessarie in ordine a taluni corsi di qualifica i cui curricoli presentano caratteristiche peculiari, che spesso caratterizzano l'indirizzo di studi dell'intero istituto e che per tale motivo non sono riconducibili al nuovo ordinamento senza una analisi approfondita diretta ad individuare gli opportuni adattamenti. Per tali corsi, di cui si allega l'elenco, è necessaria una valutazione in ordine a:
I Presidi degli istituti interessati vorranno, pertanto, inviare entro il 30 ottobre una dettagliata relazione che fornisca gli elementi per consentire tale valutazione; in particolare dovranno essere indicati il numero dei corsi e degli alunni iscritti, la rispondenza dei corsi alle esigenze del territorio e le indicazioni del collegio dei docenti in ordine ai possibili adattamenti del curricolo. In attesa delle definitive decisioni i corsi continueranno a funzionare, limitatamente all'anno scolastico 1992-93 secondo i programmi ed orari attualmente in vigore. II - RISTRUTTURAZIONE CATTEDRE Gli orari e i programmi previsti dal nuovo ordinamento comportano una riconsiderazione della struttura delle singole cattedre nonché della riconduzione dei singoli insegnamenti alle classi di concorso. In tale contesto saranno poste in atto, secondo le procedure previste, tutte le iniziative per la tutela delle situazioni giuridiche dei docenti, con particolare riguardo all'utilizzazione ed agli eventuali processi di riconversione del personale. Per l'anno scolastico 1992-93, nell'attesa della definizione dei procedimenti relativi alla formalizzazione dei necessari provvedimenti, si continueranno ad applicare i criteri già fissati nei decreti autorizzativi della sperimentazione "Progetto '92". III - SPERIMENTAZIONE L'introduzione del nuovo ordinamento determina naturalmente un superamento di tutte le sperimentazioni, ovviamente diverse da "Progetto '92", già autorizzate in alcuni Istituti Professionali in quanto riferite al vecchio impianto formativo. E' evidente infatti che nuovi processi sperimentali, attraverso i quali si tenderà a mantenere la costante coerenza del sistema formativo con le esigenze del mondo produttivo, non potranno non partire dal nuovo consolidato assetto ordinario. In considerazione tuttavia delle esigenze di gradualità sicuramente presenti anche in questa particolare fattispecie, la trasformazione delle prime classi è rinviata all'anno scolastico 1993-94; tale termine deve ritenersi inderogabile. La sperimentazione di matematica informatica (I.I.P.) prevista dalla C.M. del 7 marzo 1992 deve ritenersi, considerato che il relativo programma coincide con il corrispondente previsto nel nuovo ordinamento, assorbita in questo. Peraltro, il Capo Istituto è ai sensi della presente circolare autorizzato ad introdurre nelle prime classi il nuovo programma di matematica ed informatica, a meno che non si tratti di tipo di corso nel cui curricolo tradizionale non sia affatto presente tale insegnamento (es. corsi di qualifica di cucina, quelli funzionanti presso gli istituti professionali per l'agricoltura ecc.). Tale eccezione è giustificata dalla circostanza che, data la complessità della materia, appare preferibile procedere all'attuazione del nuovo programma di matematica contestualmente alla trasformazione del corso secondo il nuovo ordinamento. IV - AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE L'attuazione ottimale del nuovo ordinamento si fonda, al di là dell'impegno organizzativo sicuramente notevole e della ricerca di un quadro normativo-amministrativo che con la presente si è inteso impostare, sulla fattiva partecipazione dei docenti. I docenti infatti non solo sono chiamati ad uno studio sistematico dei nuovi programmi ma devono impegnarsi a rivedere l'impostazione metodologica-didattica del loro insegnamento. A tal fine, si provvederà a trasmettere a tutti i docenti titolari presso istituti professionali la documentazione informativa sull'impianto e le linee metodologiche-didattiche che sostanziano il nuovo ordinamento; saranno, inoltre, potenziate al massimo le iniziative di aggiornamento, già consolidate nella fase sperimentale e che ormai devono riguardare la totalità del personale docente, con particolare attenzione alle necessità di riconversione conseguenti alla modifica dei programmi. In quest'ottica un ruolo determinante sarà affidato all'aggiornamento a distanza. Si rappresenta inoltre ai Provveditori agli Studi, ai Presidenti degli IRRSAE e alle Istituzioni scolastiche di privilegiare, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze in materia di aggiornamento, il perseguimento degli obiettivi sopraindicati, utilizzando a tal fine i fondi assegnati per i piani di aggiornamento di rispettiva competenza. V - QUADRO NORMATIVO Si confermano nel nuovo assetto le disposizioni impartite con:
In ordine a quest'ultimo provvedimento particolare importanza assumono le iniziative di collaborazione fra istruzioni professionale e formazione regionale. TABELLA SETTORI ATIPICI INDUSTRIA DOLCIARIA E ARTE BIANCA
INDUSTRIA DEL LEGNO
INDUSTRIA DEL MARMO
INDUSTRIA DELLA CERAMICA E DELLA PORCELLANA
INDUSTRIA GRAFICA
CORSI DEL SETTORE MARITTIMO
CORSI DEL SETTORE DELLE ARTI AUSILIARE SANITARIE
CORSI DELLA CINEMATOGRAFIA E DELLA TELEVISIONE
CORSI PER NON VEDENTI
CORSI PER
SETTORE AGRICOLTURA INDIRIZZO AGRARIO
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO ABBIGLIAMENTO E MODA
INDIRIZZO CHIMICO BIOLOGICO
INDIRIZZO EDILE
INDIRIZZO ELETTRICO ED ELETTRONICO
INDIRIZZO MECCANICO TERMICO
SETTORE SERVIZI INDIRIZZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
INDIRIZZO ECONOMICO AZIENDALE E TURISTICO
INDIRIZZO PUBBLICITA'
INDIRIZZO SERVIZI SOCIALI
|
La pagina
- Educazione&Scuola©