Circolare Ministeriale 17 ottobre 2000, n. 231
Prot. n. 9511/B/1/A
Oggetto: Piano di attività relativo all'anno scolastico 2000-2001 - Interventi di formazione del personale
Il "nuovo" modello di esame di stato conclusivo dei corsi di studio di scuola secondaria superiore, ormai entrato nel terzo anno di vita, richiede ancora una serie programmata e mirata di interventi di sostegno, sensibilizzazione e promozione volti a implementarne e a migliorarne l'attuazione nonché a creare le condizioni culturali, organizzative, gestionali e più idonee per il definitivo e ottimale varo dell'importante riforma.
E' pur vero che nei due anni decorsi, grazie agli apporti congiunti e partecipati dell'Amministrazione scolastica nelle sue articolazioni centrali e periferiche, delle istituzioni scolastiche interessate e delle relative componenti, dei soggetti e degli organi a vario titolo coinvolti e responsabili, del personale scolastico dei diversi ruoli e livelli operativi è stato prodotto uno sforzo veramente notevole nel senso della diffusione e del consolidamento dell'esame, come provano, d'altra parte, i significativi esiti che hanno caratterizzato le sessioni di esami 1998-99 e 1999-2000.
Tuttavia, nonostante l'impegno fin qui profuso, molto ancora rimane da fare in funzione di ulteriori adeguamenti e della messa a regime di importanti aspetti dell'esame e, più in generale, di un miglioramento complessivo della qualità dello stesso.
E ciò per diverse ragioni ben note alle SS.LL, delle quali, comunque, per completezza di quadro espositivo, si ritiene opportuno far menzione in questa sede:
1. taluni profili dell'esame vivono ancora una fase transitoria e sono disciplinati con provvedimenti "a tempo limitato" o "a termine": si fa riferimento, a titolo di esempio, a quelli relativi allo svolgimento della prima e seconda prova, allo svolgimento della terza prova, all'adozione dei modelli di certificazione, alla materia delle sperimentazioni, alla valutazione delle conoscenze, competenze, capacità, ecc.;
2. non sono state ancora sufficientemente assimilate tutte le numerose e complesse fattispecie attraverso le quali si articola l'esame, fattispecie che, per converso, per la loro portata fortemente innovativa, abbisognano di tempi di rodaggio non brevi e di esperienze collaudate;
3. l'esame non costituisce un momento autonomo e a se stante del percorso scolastico, ma è parte integrante e organica di esso, tanto che i suoi effetti retroagiscono sull'impianto e sull'articolazione dell'intero curricolo;
4. l'esame chiama in causa, innovandoli profondamente, tutti i tratti più rilevanti e qualificanti dell'offerta formativa (programmazione, contenuti, modalità di organizzazione e gestione della didattica, tipologie e ambiti di esplicazione delle prove, valutazione, ecc.), sicché si pone in stretto raccordo con l'intero assetto e con tutta la serie di attività che caratterizzano l'anno scolastico;
5. l'esame si colloca in una posizione strategica di primaria importanza rispetto all'ampio scenario delle riforme in atto (autonomia, innalzamento dell'obbligo scolastico, riforma dei cicli, attivazione di percorsi integrati tra istruzione e formazione, apertura a nuovi parametri e criteri di valutazione, ecc.) e richiede, pertanto, una continua e attenta opera di allineamento, di interazione e di "manutenzione" rispetto all'intero processo di riordino e innovazione;
6. nell'attuale fase di attuazione del "nuovo" modello debbono essere opportunamente potenziati e valorizzati gli aspetti qualitativi della conduzione dell'esame, sì da assumere preminenza su quelli quantitativi, inizialmente più assorbenti in relazione alla vastissima platea di destinatari, al gran numero delle istituzioni coinvolte e alla mancanza di esperienze pregresse.
Tenuto conto delle sopra accennate esigenze e sulla base delle indicazioni, dei suggerimenti e dei riscontri raccolti negli anni scolastici 1998-99 e 1999-2000, questo Coordinamento, anche a seguito di numerosi incontri effettuati con i rappresentanti delle Direzioni Generali, dei Servizi e degli altri Coordinamenti interessati, ha predisposto un articolato piano di iniziative e di interventi da realizzare nel corso del corrente anno scolastico; piano che, sia pure con gli opportuni adattamenti, ricalca e sviluppa, nell'impostazione, le linee organizzative e operative di quello relativo all'anno 1999-2000, ponendosi rispetto ad esso in una logica sequenziale.
Il piano in questione trova illustrazione nel fascicolo che si allega alla presente perché possa costituire per codesti Uffici un'utile guida e strumento di lavoro in relazione ai molteplici adempimenti da porre in essere.
La prima parte del fascicolo in predicato tratta delle iniziative di adeguamento e di riordino della produzione normativa concernente l'esame, con specifico riguardo ai provvedimenti riproposti o da riprodurre con o senza modifiche, nonché della elaborazione di una serie di sussidi di lavoro e di consultazione da porre a disposizione delle istituzioni scolastiche e del relativo personale (raccolta e sistematizzazione degli atti di normazione, realizzazione e ulteriore aggiornamento del repertorio dei quesiti e delle relative risposte, produzione di una nuova edizione delle "linee guida", elaborazione di prodotti monotematici su specifici aspetti dell'esame, ecc.).
La seconda parte del ripetuto fascicolo si occupa dei profili di merito dell'esame e delle azioni di formazione, destinate al personale dirigente, docente e non docente dell'istruzione secondaria superiore.
Tenuto conto della rilevante importanza che la formazione assume, anche nel corrente anno scolastico, nel contesto dell'esame di stato, si impartiscono, nei paragrafi seguenti, indicazioni ed istruzioni in ordine alla progettazione, organizzazione e gestione delle attività formative riservate ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale non docente.
Si ritiene, comunque, opportuno precisare che le citate attività di formazione vanno collegate al più ampio piano di formazione provinciale che codesti Uffici, durante il corrente anno scolastico, porranno in essere nelle rispettive realtà territoriali con riferimento ai temi e alle problematiche generali dell'istruzione e della formazione, sicché le SS.LL., nella propria competenza, potranno valutare anche la possibilità, in relazione alle situazioni e ai bisogni emergenti, di destinare all'esame di Stato ulteriori risorse oltre quelle individuate e messe a disposizione da questo Ministero, rilevandole da quelle relative a tale piano.
Giova considerare che, perché il complesso delle attività riferite al corrente anno scolastico possa trovare regolare e compiuta attuazione e sortire gli esiti preventivati, si rendono necessari, come per gli anni decorsi, il coinvolgimento e la collaborazione piena e convinta di tutti i soggetti, gli organi e le componenti dell'Amministrazione e delle istituzioni scolastiche interessate.
In tale ottica il Coordinamento per gli esami di Stato, le Direzioni, l'Ispettorato e i Coordinamenti a vario titolo interessati (Servizio per la comunicazione, Coordinamento per le problematiche giovanili, task-force e supporto delle esigenze degli alunni, ecc.) assicurano la loro piena disponibilità in appoggio all'azione di codesti Uffici.
FORMAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DI ALCUNI DOCENTI PER CIASCUN ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Come nei due anni decorsi questo Ministero ha previsto la realizzazione, in ciascuna provincia, di uno o più corsi di formazione in relazione al numero degli istituti di istruzione secondaria superiore e artistica funzionanti nelle rispettive province.
In tale ottica, nel prospetto allegato A è stato riportato, in corrispondenza di ogni provincia, il numero degli istituti interessati, il numero dei corsi assegnati, l'importo destinato alla realizzazione dei corsi stessi.
Ciascun dirigente scolastico parteciperà all'attività di formazione unitamente a due o tre docenti della propria scuola, scelti fra coloro che, per competenza ed esperienza, potranno offrire la loro collaborazione nelle rispettive sedi di servizio, all'atto dello svolgimento degli interventi di formazione da riservare ai docenti. Qualora l'istituto sede di servizio comprenda più ordini e/o indirizzi di studi, i docenti saranno prescelti in maniera da rappresentare ciascun ordine e/o indirizzo di studi.
L'importo sopra menzionato dovrà coprire le spese di organizzazione, di direzione, di docenza, di riproduzione dei materiali, nonché i costi occorrenti per la corresponsione di eventuali indennità di missione (all. B).
Si evidenzia che i dati sopra citati, in dipendenza del ritardo con cui in talune Regioni sono state effettuate le operazioni di dimensionamento e del fatto che non recano gli ultimi aggiornamenti in materia di funzionamento delle classi scolastiche e di definizione degli organici, potrebbero rivelarsi, in qualche caso, non del tutto precisi.
Nell'allegato C è stato riportato un "modello - tipo" di corso di formazione contenente l'indicazione del monte-ore complessivo di lezioni ritenuto rispondente alle finalità da raggiungere, della relativa articolazione in relazione ai temi specifici, della durata presumibile di ciascun modulo.
Rimane ferma, ovviamente, la possibilità che le SS.LL. utilizzino modelli organizzativi e operativi diversamente strutturati e articolati, in rapporto alle differenti necessità legate agli specifici contesti territoriali e alle situazioni logistiche, organizzative e operative dei contesti stessi.
Come per il passato, le SS.LL, a seconda del numero dei corsi assegnati, individueranno uno o più istituti di istruzione secondaria superiore insistenti nelle rispettive province e dotati delle occorrenti risorse professionali, strutturali e tecnologiche e, perciò, in grado di garantire la tempestiva e proficua gestione del corso o dei corsi.
A tal fine le SS.LL., una volta acquisite le risorse finanziarie, provvederanno a destinarle all'istituto o agli istituti prescelti, impartendo tutte le istruzioni occorrenti per il sollecito inizio e attuazione delle iniziative di formazione.
Le SS.LL. si avvarranno della collaborazione dei Gruppi di lavoro costituiti presso i rispettivi Uffici in funzione dell'attuazione del nuovo modello di esame di stato.
E' appena il caso di richiamare l'importanza del contributo degli ispettori tecnici operanti nelle rispettive realtà territoriali in termini di consulenza, assistenza, supporto alle attività, ecc. Gli stessi, infatti, anche sulla base delle esperienze maturate negli anni scolastici 1998-99 e 1999-2000 potranno offrire un apporto veramente qualificato e aggiornato di professionalità e di esperienza. In tale ottica si rappresenta l'esigenza che gli ispettori facciano parte stabilmente dei Gruppi di lavoro funzionanti presso i Provveditorati.
Si ritiene di dover rappresentare alle SS.LL. l'esigenza di predisporre subito gli adempimenti per l'avvio dei corsi riservati ai capi di istituto, affinché gli stessi possano avere inizio entro il mese di novembre.
E' bene sottolineare che nel corrente anno scolastico gli interventi di formazione dei capi di istituto finalizzati all'esame di Stato acquistano un'importanza particolare, in dipendenza della notevole mobilità di dirigenti dalla scuola di base alla scuola media superiore.
In appoggio alle attività seminariali in questione, questo Ministero sta predisponendo "un pacchetto formativo" che, appena pronto, sarà fatto recapitare alle SS.LL.
Una volta ricevuto tale sussidio le SS.LL. ne disporranno la riproduzione in numero sufficiente di esemplari utilizzando le risorse finanziarie destinate all'iniziativa e ne cureranno l'invio ai responsabili della conduzione del corso o dei corsi.
Il "Pacchetto formativo" più volte menzionato sarà inviato alle SS.LL con le modalità che saranno al più presto indicate con apposita comunicazione.
Esso presumibilmente comprenderà:
FORMAZIONE DEI DOCENTI
La formazione dei docenti assume un'importanza preminente nel complesso programma di attività finalizzate ad una corretta conoscenza e applicazione della disciplina del nuovo esame.
Le iniziative di formazione dell'anno in corso, come si è accennato, sono finalizzate soprattutto al raggiungimento di parametri e di standard di alto e qualificato profilo. Esse dovranno essere realizzate in tutti gli istituti secondari di secondo grado delle province di competenza, nell'ambito di appositi corsi da affidare alla direzione dei rispettivi capi di istituto, opportunamente collaborati dai docenti che hanno partecipato alla fase di formazione riservata ai dirigenti scolastici.
Ai fini suddetti e in rapporto alle consistenze di organico degli istituti funzionanti nelle diverse realtà territoriali, sarà assegnata alle SS.LL, con rimessa a parte e sulla base di un articolato piano di ripartizione, un apposito finanziamento.
Le SS.LL., una volta a conoscenza delle risorse assegnate, provvederanno a ripartirle tra le istituzioni scolastiche di rispettiva competenza, tenendo presente, per quanto possibile, la diversa consistenza degli organici delle stesse, nonché l'eventuale presenza in esse di più ordini e/o indirizzi di studio.
Per un più razionale e proficuo utilizzo delle risorse le istituzioni scolastiche interessate potranno anche consorziarsi tra loro, cogestendo l'intero percorso formativo o parte dello stesso.
Le attività di formazione di cui trattasi non escludono la realizzazione, nell'anno scolastico in corso, di analoghe iniziative sullo specifico tema dell'esame sempre rivolte ai docenti. Tali iniziative verranno puntualmente partecipate alle SS.LL, nello spirito della consueta collaborazione e per gli adempimenti consequenziali che le SS.LL. medesime saranno chiamate a porre in essere nell'ambito della propria competenza.
I contenuti e il modello dell'intervento formativo potranno essere quelli indicati nel pacchetto formativo predisposto per la formazione dei capi di istituto, dando, ovviamente, preminenza alle parti di esso più strettamente collegate allo svolgimento della funzione docente e alla gestione dell'offerta formativa.
E' bene far presente che i sussidi di cui al citato pacchetto formativo e i contenuti potranno essere integrati e arricchiti anche da contributi e apporti provenienti dagli stessi corsi realizzati per i capi di istituto.
Nella considerazione che il nuovo esame di stato ha come destinatari anche gli alunni delle scuole paritarie, pareggiate e legalmente riconosciute, i quali, com'è noto, hanno la qualifica di "candidati interni", si rivela opportuno contribuire a creare, per quanto possibile, le condizioni più propizie per una corretta e adeguata diffusione della cultura dell'esame stesso nell'ambito delle citate istituzioni.
In tale ottica le SS.LL. vorranno valutare, nella loro competenza, modalità e forme di coinvolgimento del personale interessato.
FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
Si ritiene opportuno prevedere interventi di informazione - formazione nell'anno scolastico in corso anche nei confronti del personale ATA. A tal fine è stata predisposta un'ipotesi di corso di aggiornamento (all. E) alla quale le SS.LL. potranno fare riferimento compatibilmente con le situazioni organizzative e operative delle rispettive province.
IL CEDE
Nel quadro dell'impegno formativo rivolto al personale della scuola, particolare importanza assume il ruolo del Cede che, in attuazione dell'art. 14 del Regolamento emanato con D.P.R. del 23 luglio 1998, ha attivato un Osservatorio nazionale con il compito di monitorare, verificate e valutare l'applicazione della nuova disciplina degli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, nonché "di costituire un supporto permanente per le commissioni d'esame per quanto riguarda la predisposizione della terza prova scritta anche realizzando, in collaborazione con i competenti uffici dell'amministrazione della pubblica istruzione, un apposito archivio nazionale permanente utilizzabile, a tal fine, dalle commissioni".
Anche per l'anno 2000-2001 il Cede ha predisposto e dato avvio ad un articolato programma di attività che comprende tutta una serie di offerte e di opportunità formative, alcune delle quali già fruibili da parte delle istituzioni scolastiche, del personale della scuola o di chiunque abbia interesse alla materia dell'esame, sul sito internet www.cede.it.
ATTIVITA' DI MONITORAGGIO
Le SS.LL. vorranno, non appena conclusi i corsi di formazione dei Capi di istituto, far tenere al Coordinamento operante presso la Direzione Generale per l'istruzione professionale, i modelli di scheda allegato D1 e allegato D2 relativi all'andamento dei corsi, compilati in ogni loro parte.
Resta ferma, ovviamente, la possibilità che le SS.LL. rappresentino, in comunicazioni a parte, alle competenti Direzioni Generali e all'Ispettorato per l'Istruzione artistica questioni, situazioni, casi, problemi, ecc. di particolare rilievo.
Infine si fa presente che a cura delle Direzioni Generali interessate e dell'Ispettorato per l'Istruzione artistica si procederà ad un monitoraggio delle iniziative di cui trattasi e della loro ricaduta anche sul piano dell'organizzazione e dei contenuti delle attività didattiche, secondo criteri e modalità che verranno successivamente comunicati alle SS.LL.
Sempre a cura dei citati Uffici saranno realizzate, nel corso dell'anno scolastico, ulteriori iniziative di formazione riguardanti specifici aspetti e profili dei rispettivi settori.
LA COMUNICAZIONE
Anche nell'anno in corso proseguirà l'azione a sostegno degli esami da parte del Servizio per la comunicazione attraverso iniziative, soluzioni e mezzi di tipo informatico e multimediale. A tal fine è in via di elaborazione un apposito piano di intervento.
Un importante contributo, ai fini di una completa informazione - formazione verrà fornito anche attraverso i sistemi di comunicazione a distanza.
A tale riguardo si fa riserva di più dettagliate ed aggiornate informazioni.
Si confida nella sperimentata e apprezzata collaborazione e si ringrazia per l'attenzione.