Circolare Ministeriale 11 ottobre 1999, n. 242
Prot. n. 12832/B/1/A
Oggetto: Attività di formazione dei Capi di istituto, dei docenti e del personale ATA dell'istruzione secondaria superiore relativa al nuovo esame di stato. Anno scolastico 1999 - 2000Questo Ministero anche per il corrente anno scolastico ha predisposto un ampio e articolato piano di interventi formativi, relativi al nuovo esame di stato, che ha come destinatari i Presidi, i docenti e il personale ATA degli istituti di istruzione secondaria superiore e artistica.
Tale piano va inquadrato nel più generale programma di attività di informazione - formazione - supporto - consulenza che gli Uffici scolastici territoriali, durante il corrente anno scolastico, avranno cura di porre in essere nelle rispettive province, sullo specifico tema dell'esame di stato, di concerto e con la collaborazione degli altri uffici, organi e soggetti a vario titolo interessati e coinvolti.
Gli Uffici scolastici territoriali, ai fini dell'organizzazione e della gestione delle attività formative sopra indicate, si atterranno alle seguenti istruzioni e indicazioni:
FORMAZIONE DEI CAPI DI ISTITUTO E DI ALCUNI DOCENTI (2 o 3) PER CIASCUN ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Questo Ministero ha previsto la realizzazione, in ciascuna provincia, di uno o più corsi di formazione in relazione al numero degli istituti di istruzione secondaria superiore e artistica funzionanti nelle rispettive province.
In tale ottica, nel prospetto allegato A è stato riportato, in corrispondenza di ogni provincia, il numero degli istituti interessati, il numero dei corsi assegnati, l'importo destinato alla realizzazione dei corsi stessi.
Rispetto all'anno decorso le attività di formazione sopra indicate presentano un aspetto innovativo importante, nel senso che a ciascun capo di istituto si accompagneranno due o tre docenti della scuola, scelti tra coloro che, per competenza ed esperienza, potranno offrire la loro collaborazione nelle rispettive sedi di servizio, all'atto dello svolgimento degli interventi di formazione da riservare ai docenti degli istituti di istruzione secondaria superiore.
L'importo sopra menzionato dovrà coprire le spese di organizzazione, di direzione, di docenza, di riproduzione dei materiali, nonché i costi occorrenti per la corresponsione di eventuali indennità di missione (all. B).
E' bene precisare che i dati sopra citati non tengono conto degli ultimi aggiornamenti in materia di funzionamento delle istituzioni scolastiche e di definizione degli organici e, pertanto, possono rivelarsi, in qualche caso, non del tutto precisi.
Nell'allegato C è stato riportato un "modello - tipo" di corso di formazione da valere come possibile riferimento, recante l'indicazione del monte-ore complessivo di lezioni ritenuto rispondente alle finalità da raggiungere, della relativa articolazione in relazione ai temi specifici, della durata presumibile di ciascun modulo.
Rimane ferma, ovviamente, la possibilità che gli Uffici scolastici territoriali si avvalgano di modelli organizzativi e operativi diversi, eventualmente meglio praticabili in rapporto sia alle differenti situazioni e opportunità presenti nei singoli contesti territoriali, sia in relazione agli impegni legati alla frequenza da parte dei capi di istituto dei corsi di accesso alla dirigenza.
Come per il passato, gli Uffici scolastici territoriali, a seconda del numero dei corsi assegnati, individueranno uno o più istituti di istruzione secondaria superiore insistenti nelle rispettive province e dotati delle occorrenti risorse professionali, strutturali e tecnologiche e, perciò, in grado di garantire la tempestiva e proficua gestione del corso o dei corsi.
A tal fine gli Uffici scolastici territoriali, una volta acquisite le risorse finanziarie, provvederanno a destinarle all'istituto o agli istituti prescelti, impartendo tutte le istruzioni occorrenti per il sollecito inizio e attuazione delle iniziative di formazione.
Gli Uffici scolastici territoriali potranno avvalersi della collaborazione dei Gruppi di lavoro costituiti in funzione dell'attuazione del nuovo modello di esame di stato.
Un contributo particolarmente importante, in termini di consulenza, assistenza, supporto alle attività, ecc., potrà poi essere dato dagli ispettori tecnici operanti nelle rispettive realtà territoriali. Gli stessi, infatti, anche sulla base delle esperienze acquisite nell'anno scolastico 1998-99, potranno offrire un apporto qualificato e aggiornato di professionalità e di esperienza.
Si ritiene di dover rappresentare agli Uffici scolastici territoriali l'esigenza di predisporre subito gli adempimenti per l'avvio dei corsi riservati ai capi di istituto, affinché gli stessi possano avere inizio entro il mese di novembre.
Nell'intento, poi, di assicurare alle attività seminariali contenuti e linee di impostazione e di svolgimento univoche ed evitare, per quanto possibile, che si determinino valutazioni e interpretazioni discordanti sugli aspetti e profili più significativi e innovativi dell'esame, questo Ministero sta predisponendo "un pacchetto formativo" che gli Uffici scolastici territoriali, una volta ricevuto, faranno pervenire ai responsabili dell'organizzazione e della conduzione del corso o dei corsi, dopo averne disposto, ovviamente, la riproduzione in numero sufficiente di esemplari, utilizzando le risorse finanziarie destinate all'iniziativa.
Il "pacchetto formativo" più volte menzionato, sarà inviato agli Uffici scolastici territoriali con rimessa a parte e con le modalità che saranno al più presto indicate agli Uffici scolastici territoriali medesimi con apposita comunicazione.
Esso presumibilmente comprenderà:FORMAZIONE DEI DOCENTI
Com'è noto, la formazione dei docenti assume un'importanza preminente nel complesso programma di attività finalizzate ad una corretta conoscenza e applicazione della disciplina del nuovo esame.
L'obiettivo che ora si intende raggiungere è quello di promuovere una più consapevole, partecipata ed estesa conoscenza e cultura degli aspetti più rilevanti e significativi dell'esame, considerati nella loro valenza "retroattiva" e nella loro connessione con la progettazione, l'organizzazione e la gestione delle attività formative dell'anno scolastico conclusivo dei corsi di studio (e, a regime, anche di quelli precedenti).
Non può sfuggire, infatti, che il nuovo esame non costituisce un adempimento a se stante e autonomo rispetto all'iter e alle attività dell'anno scolastico, ma un momento strutturale e organico dell'impegno formativo e del vissuto scolastico dei docenti e degli allievi.
Le iniziative di formazione dell'anno in corso, finalizzate soprattutto al raggiungimento di standard e di livelli qualitativi di alto profilo, dovranno essere realizzate in tutti gli istituti secondari di secondo grado delle province di competenza, nell'ambito di appositi corsi da affidare alla direzione dei rispettivi capi di istituto, opportunamente collaborati dai docenti che hanno partecipato alla fase di formazione riservata ai dirigenti scolastici.
Ai fini suddetti e in rapporto alle consistenze di organico degli istituti funzionanti nelle diverse realtà territoriali, sarà assegnata agli Uffici scolastici territoriali, con rimessa a parte e sulla base di un articolato piano di ripartizione, un apposito finanziamento.
Gli Uffici scolastici territoriali, una volta a conoscenza delle risorse assegnate, provvederanno a ripartirle tra le istituzioni scolastiche di rispettiva competenza, tenendo presente, per quanto possibile, la diversa consistenza degli organici delle stesse.
Per un più razionale e proficuo utilizzo delle risorse, le istituzioni scolastiche interessate potranno anche consorziarsi tra di loro, con riferimento all'intero percorso formativo o a parte dello stesso.
Le iniziative di formazione di cui al presente paragrafo non esauriscono, ovviamente, le attività che sullo specifico tema dell'esame si prevede di realizzare nel corso dell'anno 1999-2000 nei confronti dei docenti e che verranno puntualmente partecipate agli Uffici scolastici territoriali, nello spirito della consueta collaborazione e per gli adempimenti conseguenziali che gli Uffici scolastici territoriali medesime saranno chiamate a porre in essere nell'ambito della propria competenza.
Come nell'anno decorso si ritiene, ad ogni buon fine, di raccomandare che la materia del nuovo esame di stato trovi adeguati spazi di trattazione e approfondimento anche nell'impegno di formazione legato ai piani provinciali o, comunque, nell'ambito delle ricorrenti opportunità che nelle singole dimensioni territoriali potranno essere utilizzate.
Ciò anche per la posizione strategica dell'esame rispetto al contesto delle riforme e delle innovazioni (autonomia, innalzamento dell'obbligo, riforma dei cicli, sperimentazioni di percorsi formativi, valutazione, ecc.).
I contenuti e il modello dell'intervento formativo potranno essere quelli indicati nel pacchetto formativo predisposto per la formazione dei capi di istituto, dando, ovviamente, maggiore evidenza alle parti di esso più strettamente collegate alla funzione docente ed all'offerta formativa.
E' bene far presente che i sussidi di cui al citato pacchetto formativo e i contenuti potranno essere integrati e arricchiti anche da contributi provenienti dagli stessi corsi organizzati per i capi di istituto.
Nella considerazione che il nuovo esame di stato ha come destinatari anche gli alunni delle scuole pareggiate e legalmente riconosciute, i quali, com'è noto, hanno la qualifica di "candidati interni", si rivela opportuno contribuire a creare, per quanto possibile, le condizioni più propizie per una corretta e adeguata diffusione della cultura dell'esame stesso nell'ambito delle citate istituzioni.
In tale ottica gli Uffici scolastici territoriali vorranno, senza aggravi per l'erario, valutare, nella loro competenza, modalità e forme di coinvolgimento del personale interessato.
FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
Come preannunciato con la circolare n. 233 del 7 ottobre 1999 si è ritenuto opportuno prevedere interventi di informazione - formazione anche nei confronti del personale ATA. A tal fine è stata predisposta un'ipotesi di corso di aggiornamento (all. E) alla quale gli Uffici scolastici territoriali potranno fare riferimento compatibilmente con le situazioni organizzative e operative delle rispettive province.
IL CEDE
Nel quadro dell'impegno formativo rivolto al personale della scuola, particolare importanza va assegnata al ruolo del Cede che, in attuazione dell'art. 14 del Regolamento emanato con D.P.R. del 23 luglio 1998, ha attivato un Osservatorio nazionale con il compito di monitorare, verificare e valutare l'applicazione della nuova disciplina degli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, nonché "di costituire un supporto permanente per le commissioni d'esame per quanto riguarda la predisposizione della terza prova scritta anche realizzando, in collaborazione con i competenti uffici dell'amministrazione della pubblica istruzione, un apposito archivio nazionale permanente utilizzabile, a tal fine, dalle commissioni".
Anche per l'anno 1999-2000 il Cede ha predisposto e dato avvio ad un articolato programma di attività che comprende tutta una serie di offerte e di opportunità formative, alcune delle quali già fruibili da parte delle istituzioni scolastiche, del personale della scuola o di chiunque abbia interesse alla materia dell'esame, sul sito internet www.cede.it.
Di tanto gli Uffici scolastici territoriali vorranno tenere debito conto e dare comunicazione agli operatori scolastici delle rispettive province, attraverso le forme di diffusione più idonee e ampie.
ATTIVITA' DI MONITORAGGIO
Gli Uffici scolastici territoriali vorranno, servendosi dei modelli di scheda allegato D1 e allegato D2, da restituire alla scrivente compilati in ogni loro parte, non appena conclusi i corsi di formazione dei Capi di istituto, riferire al coordinamento operante presso la Direzione Generale per l'istruzione professionale in ordine all'andamento degli stessi, ferma restando la possibilità di rappresentare, comunque, alle competenti Direzioni Generali e Ispettorato per l'istruzione artistica questioni, situazioni, casi, problemi, ecc. di particolare rilievo, ai fini della corretta conoscenza e applicazione della disciplina dell'esame.
Infine si fa presente che a cura delle Direzioni Generali interessate e dell'Ispettorato per l'Istruzione artistica si procederà ad un monitoraggio delle iniziative di cui trattasi e della loro ricaduta anche sul piano dell'organizzazione e dei contenuti delle attività didattiche, secondo criteri e modalità che verranno successivamente comunicati agli Uffici scolastici territoriali.
Sempre a cura dei citati Uffici saranno realizzate, nel corso dell'anno scolastico, ulteriori iniziative di formazione riguardanti specifici aspetti e profili dei rispettivi settori.
LA COMUNICAZIONE
L'intensa attività svolta nell'anno decorso a sostegno della cultura e diffusione del nuovo modello di esame, posta in essere dal Coordinamento per la comunicazione attraverso mezzi e soluzioni di tipo informatico e multimediale, ha sortito esiti ampiamente positivi. Anche nell'anno in corso si proseguirà in tale linea operativa attraverso un piano di attività in corso di elaborazione. Con l'occasione si ritiene utile rammentare che è tuttora in funzione il sito Internet www.istruzione.it.
Un importante contributo, ai fini di una più completa informazione - formazione, verrà a breve fornito anche dai servizi che la Rai - TV sta organizzando sull'esame di stato, attraverso le reti generaliste e quella satellitare.
A tale riguardo più dettagliate ed aggiornate informazioni verranno fornite agli Uffici scolastici territoriali non appena definiti i relativi programmi e calendari di attività.
Si confida nella sperimentata e apprezzata collaborazione e si ringrazia per l'attenzione.