Circolare Ministeriale 16 gennaio
2007 Prot n. 533/FR Oggetto: "Giorno della
Memoria" 2007 Come noto, il 27 gennaio (data dell'abbattimento
dei cancelli di Auschwitz) ricorre il “Giorno della Memoria”, istituito
dal Parlamento Italiano con la legge 20 luglio 2000, n. 211, al fine di
ricordare la Shoah e rendere omaggio alle numerose vittime, nonché a
tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al folle
progetto di sterminio.
La legge prevede che, in tale occasione, siano attivate iniziative, in
modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, volte ad
analizzare le circostanze che hanno dato avvio ad uno dei periodi più
oscuri della storia dell’Europa e ad approfondire gli eventi che ne
hanno segnato il tragico sviluppo affinché ne venga conservata la
memoria.
La trasmissione della memoria fra le generazioni è infatti un dovere
morale a cui la scuola non può in alcun modo sottrarsi, tanto più in
un’epoca come quella attuale caratterizzata da rapida evoluzione che,
modificando profondamente la società e le relazioni umane, mette a
rischio il senso della storia e la coscienza collettiva.
Ricordare è un atto doveroso anche al fine di evitare che gli errori del
passato si ripropongano, pur in forme diverse. Come ammonisce Primo Levi
le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: “se
comprendere è impossibile, conoscere è necessario perché ciò che è
accaduto può ritornare”.
La conoscenza e la memoria della Shoah possono aiutare a meglio
comprendere le ramificazioni del pregiudizio e del razzismo e
contribuire alla realizzazione di una pacifica convivenza tra differenti
etnie, culture e religioni, e alla creazione, attraverso la
valorizzazione delle diversità, di una società realmente interculturale.
Facendo emergere le pericolose insidie del silenzio di fronte
all’oppressione, il ricordo della Shoah permette anche di far maturare
nei giovani un’etica della responsabilità individuale e collettiva,
cooperando al processo di promozione dell’esercizio di una cittadinanza
attiva e consapevole, rispetto al quale la scuola è chiamata a svolgere
un ruolo insostituibile.
Le istituzioni scolastiche, nella convinzione che solo da una
approfondita riflessione sulle drammatiche conseguenze delle
discriminazioni può nascere, nelle giovani generazioni, la ferma
determinazione ad impegnarsi per un domani di pace, hanno da tempo
attivato percorsi formativi volti alla valorizzazione della dimensione
della memoria, in particolare quella riferita alle drammatiche vicende
dell’Olocausto. Ne è prova la numerosa partecipazione al concorso “I
giovani ricordano la Shoah”, indetto da questo Ministero in
collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e sotto
l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Il Giorno della Memoria, che costituirà senz’altro per molte scuole il
punto di arrivo di un lungo itinerario di studio e di ricerca, dovrà
costituire, nel rispetto dello spirito della legge istitutiva, un
momento collettivo non di formale commemorazione ma di autentica
compartecipazione e di attenta riflessione perché alle numerose vittime
di questa immane tragedia sia reso il doveroso omaggio e ne sia
conservata la memoria.
Giuseppe Fioroni
Nota 4
agosto 2006, Prot. n. 895/DIP/SEGR |