Comunicazione MPI 23 settembre 1999
Prot.n. 184/AUT
Oggetto: L. 440/97 - Progetto Lingue 2000, potenziamento e arricchimento dell'insegnamento/apprendimento delle lingue straniere. Piano di formazione
PREMESSA
Con Circolare ministeriale n.197 del 6 agosto 1999 sono state fornite
indicazioni in merito alle procedure di attuazione della sperimentazione
dell'insegnamento/apprendimento delle lingue straniere dalla scuola materna fino
all'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, secondo i contenuti e le
modalità previste dal Progetto nazionale Lingue 2000.
Nella citata Circolare si preannuncia un piano specifico di informazione /formazione da
definire con successiva comunicazione.
La presente nota vuole delineare sinteticamente il piano formativo che l'Amministrazione
centrale intende attivare in collaborazione con le SS.LL. nel corrente anno scolastico.
Gli interventi di formazione si articolano su due distinti livelli:
A. Il livello informativo/formativo destinato ai componenti dei gruppi lingue provinciali;
B. Il livello formativo destinato ai formatori e ai docenti di ogni ordine e grado.
A.IL LIVELLO INFORMATIVO/FORMATIVO
In analogia con altre tipologie di progetti innovativi promossi dall'Amministrazione centrale, nella prospettiva dell'entrata a regime dell'autonomia scolastica, appare opportuno avviare interventi destinati ai soggetti impegnati sul territorio per gli aspetti tecnico-organizzativi connessi alla piena realizzazione del progetto.
A.1 - I referenti provinciali
Allo scopo di favorire la condivisione di strategie organizzative e
gestionali per l'attuazione del Progetto Lingue 2000, sarà previsto prioritariamente un
modulo formativo/informativo a carattere nazionale destinato ai referenti provinciali che
operano presso i Provveditorati agli Studi.
I referenti, infatti, sono i soggetti di raccordo tra l'amministrazione centrale e
periferica e di coordinamento delle diverse istanze caratterizzanti il processo formativo
(progettazione, organizzazione, realizzazione, valutazione, verifica), espresse
unitariamente dal Gruppo lingue.
A.2 - Il gruppo lingue unitario
Un secondo modulo informativo/formativo è destinato ai componenti del
Gruppo Lingue unitario, al fine di condividere modelli di progettazione, organizzazione e
realizzazione dei piani di formazione per i docenti.
I Gruppi lingue costituiscono a livello periferico il riferimento per l'istruttoria delle
richieste formulate dalle scuole e la necessaria struttura di collegamento tra esigenze
didattiche e risorse disponibili o attivabili sul territorio (Università, Associazioni
professionali, Istituti culturali etc.)
Considerata la consistenza numerica dei partecipanti, si prevedono seminari di lavoro
regionali e/o interregionali.
Gli ispettori tecnici che intendano contribuire allo sviluppo delle iniziative
progettuali, anche se non formalmente designati quali componenti del gruppo lingue
unitario, vengono ugualmente invitati a partecipare agli incontri. Ciò permetterà loro
di svolgere al meglio le funzioni istituzionali di assistenza, supporto e monitoraggio.
B.LIVELLO FORMATIVO
B.1 - La formazione continua dei formatori
Come è noto con C.M. n. 345/98 relativa al piano di formazione
promosso dalla Direzione Generale dell'Istruzione secondaria di primo grado è stata
avviata e realizzata la formazione di oltre 300 formatori, individuati tra i docenti a
tempo indeterminato di inglese, francese, tedesco e spagnolo in servizio nelle scuole
secondarie di primo e secondo grado (vedi elenco riportato nell'allegato A).
Tali risorse appaiono adatte agli interventi di formazione dei docenti in quanto
specificamente aggiornate sulle innovazioni metodologico-didattiche contenute nei
documenti del Consiglio d'Europa e previste dal progetto Lingue 2000.
Seminari di studio a livello interregionale, promossi dall'Amministrazione, consentiranno
l'approfondimento sia sugli aspetti specifici dei vari ordini e indirizzi di scuola, sia
sulle tematiche di carattere trasversale quali la valutazione, la misurazione degli esiti,
la certificazione dei crediti.
B.2 Selezione nuovi formatori
Nel caso in cui in alcune province il numero dei formatori risulti
insufficiente o si ravvisi la necessità di prevedere l'impiego di formatori esperti
nell'insegnamento precoce delle lingue, le SS. LL. vorranno attivare le procedure di
selezione delle risorse già esistenti sul territorio avvalendosi dell'unita scheda
(All.B) in analogia a quanto già realizzato nell'a.s. 98/99 (c.m.345/98).
I docenti di scuola elementare e materna per candidarsi devono essere in possesso della
laurea in lingue straniere.
La graduatoria dei docenti selezionati secondo i requisiti descritti nella scheda di cui
sopra dovrà essere comunicata a questo ufficio entro e non oltre il 30 novembre 1999, per
la programmazione delle successive e specifiche azioni di formazione.
B.3 - La formazione dei docenti
Le risorse assegnate a ciascun Provveditorato agli Studi secondo
l'unita tabella (All.C) sono destinate alla formazione dei docenti di tutti gli ordini e
gradi di scuola impegnati ad attuare le azioni del Progetto Lingue 2000.
Il corso tipo, da realizzarsi a livello provinciale, è di norma diretto ad un massimo di
quindici partecipanti elevabile a venti in casi particolari. Compatibilmente con le
risorse a disposizione, le SS.LL. vorranno coinvolgere nell'azione formativa docenti di
lingue straniere del curricolo, in modo da trasferire le metodologie didattiche del
Progetto all'attività di insegnamento curricolare della lingua straniera.
Nell'organizzazione dei corsi le SS.LL. individueranno per le categorie materne,
elementari, medie, superiori - gruppi specifici, prevedendo momenti comuni di formazione
sugli aspetti trasversali del Progetto e qualificanti il suo carattere unitario e
continuo.
Il piano di formazione di base, comune per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado,
si articola secondo i seguenti assi portanti del progetto:
le indicazioni contenute nei documenti di riferimento europei (Quadro comune europeo di riferimento e Portfolio);
la correlazione delle azioni prescelte con il POF d'Istituto anche nell'ottica di estendere alla lingua straniera curricolare le innovazioni didattiche e organizzative del progetto;
lo sviluppo in continuità del curricolo linguistico;
l'innovazione metodologico-didattica (nuove tecnologie e loro integrazione nei processi formativi, didattica modulare, organizzazione dello spazio, dei tempi e dei gruppi, rilevazione degli esiti, ecc );
l'organizzazione di un centro di autoapprendimento nelle scuole;
l'utilizzo del centro risorse territoriale.
Oltre a questi assi comuni, l'azione in continuità tra materna ed
elementare ( vedi az. D per la scuola elementare nella C.M.197/99 ) richiede un intervento
formativo sull'apprendimento precoce attraverso moduli comuni per i docenti coinvolti.
Per la scuola materna il piano di formazione è destinato ai docenti impegnati nelle
azioni del progetto ed eventualmente, in relazione alle disponibilità finanziarie, ad una
ulteriore platea di docenti, previa ricognizione del possesso delle competenze e dei
titoli indicati nella C.M. 197/99.
Per la scuola elementare, la formazione è rivolta ai docenti attualmente impegnati
nell'insegnamento di lingue straniere (specialista-specializzato), anche con l'obiettivo
di migliorarne le competenze linguistico- comunicative e metodologico - didattiche.
All'interno del piano formativo possono essere incluse le azioni rivolte alla eventuale
certificazione dei docenti, come previsto nel progetto Lingue 2000.
Il Gruppo di coordinamento nazionale predisporrà un documento orientativo che delinea un percorso comune di formazione di base per tutti gli ordini e gradi di scuola.
Nelle more della formazione di nuovi formatori, le SS.LL. vorranno attivare i corsi impiegando i formatori di cui al punto B.1. Al fine di tenere conto della peculiarità dell'insegnamento precoce delle lingue straniere, si può, inoltre, prevedere l'impiego di ulteriori competenze professionali all'interno del piano di formazione destinato ai docenti della scuola materna ed elementare.
Agli esperti esterni, che insegnano nei corsi previsti dal progetto Lingue 2000, saranno offerti interventi di informazione iniziale progettati nell'ambito dei corsi di formazione per i docenti.
C.RISORSE DI SUPPORTO ALL'ATTIVITA' DI FORMAZIONE
C.1 - I centri di risorse territoriali
Il centro di risorse territoriale, di norma ubicato presso una scuola,
può essere parte di un centro di servizio polivalente ovvero costituire un centro per
l'aggiornamento in presenza e a distanza specializzato per le sole lingue straniere.
Il centro risorse territoriale è la sede naturale dove:
si riunisce il gruppo lingue con il referente provinciale o in autonomia;
si svolgono di norma le iniziative di formazione destinate ai docenti, incluse le attività di informazione per gli esperti esterni, progettazione, monitoraggio/tutoraggio e valutazione che sono parte integrante del progetto di formazione;
sono raccolti documenti ed esperienze del territorio;
si sviluppano i progetti per la strutturazione di centri di autoapprendimento nelle scuole;
si promuove la formazione di reti di scuole e di rete tra centri risorse;
si attivano scambi di esperienze tra i docenti, con particolare riferimento alla interpretazione, sistematizzazione e supporto dei processi innovativi.
D. I FINANZIAMENTI PER LA FORMAZIONE
Le iniziative a carattere informativo/formativo previste dal paragrafo
A e quelle destinate ai docenti formatori, di cui al paragrafo B1 e B2 della presente
circolare, saranno finanziate, coordinate e realizzate dalla Direzione generale
dell'Istruzione secondaria di primo grado, che comunicherà con successiva nota il
calendario e le modalità di realizzazione degli incontri.
In appendice è riportato il piano di ripartizione dei fondi tra i Provveditorati agli
Studi per la formazione dei docenti di cui al paragrafo B3.
Con l'occasione si comunica, infine, che è in corso di predisposizione il decreto di
assegnazione dei fondi relativi al 10% delle somme accantonate per le azioni perequative e
di supporto al progetto, di cui alla C.M. 197/99. In allegato è riportato il relativo
piano di ripartizione (All. D).
Le SS.LL. sono pregate di dare la più ampia diffusione alla presente comunicazione.