Comunicazione Dir. Gen. Istr. Elementare 25 maggio 2000
Prot. n. 484
Oggetto: Corso di formazione a distanza sui temi dell'educazione interculturale. CertificazioneCome già comunicato con le note n.17 del 14.1.2000 e n. 130 del 21.2.2000, - visibile sul sito internet del Ministero della Pubblica Istruzione: www.istruzione.it - questa Direzione Generale è da tempo impegnata nella promozione e nella realizzazione di iniziative tendenti a sviluppare, nella scuola, una cultura attenta agli aspetti interculturali dell'attività educativa anche attraverso attività di formazione del personale delle scuole di ogni ordine e grado. In tale prospettiva è stato costruito un itinerario di formazione con la realizzazione di tre seminari di studio, con la produzione di un cd-rom, che costituisce una raccolta organica di esperienze e con la programmazione di una serie di trasmissioni, attualmente in corso, in diretta, sul canale satellitare di Rai Educational.
Nel sito internet, istituito presso la RAI in concomitanza con le trasmissioni, sono riportati materiali relativi al cd-rom e alle trasmissioni che intendono costituire la base per un continuo e implementabile percorso di aggiornamento.
Sulla base di tali opportunità, la Direzione Generale ha previsto una attività di formazione sperimentale che viene descritta nel percorso allegato. L'accesso al percorso formativo avverrà attraverso il sito internet, specificamente dedicato all'iniziativa dalla Rai e che si prevede attivo per due anni a partire dall'inizio delle trasmissioni (www.educational.rai.it/corsiformazione/).
L'iscrizione è possibile effettuarla accedendo al sito entro il 10 giugno. L'attività di formazione prevede il rilascio di certificazione finale delle competenze. Nello stesso sito saranno fornite, di volta in volta, tutte le ulteriori informazioni utili .
Si rammenta che le scuole dotate di antenna satellitare sono state individuate per la loro capacità di porsi nel territorio come centri di promozione della formazione anche per le scuole viciniori e che pertanto è indispensabile mettere a disposizione strumenti multimediali per la fruizione della formazione a distanza. Il percorso di formazione potrà essere fruito anche individualmente con computer personale.
Sull'iniziativa di formazione nel suo complesso, infine, questa Direzione Generale ha promosso un monitoraggio in collaborazione con i Provveditorati agli studi.
Stante la rilevanza innovativa dell'iniziativa si confida nella massima diffusione ed adesione possibile ad essa.
PERCORSI SPERIMENTALI CERTIFICATI DI AGGIORNAMENTO
in modalità FAD
FORMAZIONE A DISTANZA
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Indice
1. Le ragioni della proposta
2. Il percorso di formazione
3. Gli itinerari
4. Le modalità
5. Sperimentazione e costruzione di prototipi di formazione
1. LE RAGIONI DELLA PROPOSTA
1.1. Un percorso formativo personale
Ogni professionista della scuola è titolare di una biografia personale sulla quale non possono essere calate proposte di formazione omologate su un unico modello, su un unico percorso e su un unico itinerario.
La sfida della crescita professionale degli insegnanti non mira all’omologazione delle conoscenze ma alla crescita di competenze che migliorano le persone ed il servizio.
1.2. La cooperazione: testimonianza di una metodologia interculturale
Un contesto cooperativo rappresenta una manifestazione evoluta e matura della collegialità. E’ il luogo dove ognuno rende operativa la propria disponibilità alla formazione ed il proprio patrimonio di competenza; dove le differenze individuali divengono risorse per lo sviluppo personale e professionale. Diventa anche il luogo in cui la crescita personale di ogni professionista della scuola si trasforma in qualità del servizio.
1.3. Cooperazione locale e cooperazione in rete
Le scuole sono laboratori di sviluppo professionale e sede di quella cooperazione locale che rappresenta un basilare elemento di qualità perché il sapere esperto personale si trasformi nel sapere esperto di un servizio.
La cooperazione in rete rappresenta una risorsa per la crescita di ognuno e per la cooperazione locale e, connettendo saperi esperti, produce lo sviluppo del sistema.
1.4. Sviluppo professionale, cooperazione e innovazione
L’innovazione che si produce nelle istituzioni scolastiche è il prodotto dell’impegno personale e dell’impegno cooperativo. L’utilizzo della rete per la diffusione dell’innovazione prodotta dalla crescita professionale consente di attivare un più ampio processo innovativo e di utilizzare al meglio le risorse per una sempre più evoluta riflessione sulle prassi educative e didattiche.
1.5. Formazione, sviluppo professionale e innovazione: mettersi in gioco
Mettersi in gioco e giocare con gli altri e per gli altri. E’ questa la ragione profonda del percorso di formazione. Acquisire competenze che si traducono in percorsi educativi da consegnare alla comunità di professionisti dell’educazione attraverso la rete. Riflettere sulla proprio biografia; identificare i propri bisogni formativi, rispondere con l’intelligenza singola e collettiva. Elaborare proposte con gli altri e per gli altri per accrescere la qualità del servizio.
2. IL PERCORSO DI FORMAZIONE
2.1. Educazione interculturale e Piano dell’Offerta Formativa
L’educazione interculturale rappresenta uno dei possibili sfondi integratori del P.O.F. Essa non è compito di alcuni docenti; è compito dell’intera comunità educativa che, nei curricoli della scuola dell’autonomia, attraverso i campi di esperienza, gli ambiti disciplinari e le discipline, fornisce alle giovani generazioni gli elementi per costruire una nuova cittadinanza, adeguata alle richieste di una società plurale.
2.2. La formazione di docenti esperti
Ogni organizzazione, per raggiungere i propri scopi, differenzia i compiti in un’ottica cooperativa e sviluppa competenze alle quali attinge l’intera comunità. Non si tratta di replicare istituti di delega: si tratta di disporre di professionalità esperte su tematiche "connettive" per mettere in grado l’istituzione di virare la prassi didattica verso quelle tematiche di crescita che la collettività ritiene fondamentali.
2.3. Il percorso di formazione
Il percorso che si propone mette a disposizione strumenti e materiali che saranno, di seguito, illustrati nella sezione Itinerari. Le fonti sono il CD "Educazione interculturale nella scuola dell’autonomia", le 10 trasmissioni RAI Educational sull’educazione interculturale ed il sito RAI-MPI http://www.educational.rai.it. Le fonti consentono di scegliere tempi e modalità di uso. Ogni insegnante è messo in grado, analizzando l’offerta di formazione, di effettuare il bilancio di competenze, di valutare il percorso più adeguato e di scegliere gli l’itinerario che si ritiene più rispondente ai bisogni propri e del contesto di riferimento.
2.4. Il percorso di formazione e la cooperazione in rete
Ogni docente potrà definire il percorso che intende scegliere (fra i tre percorsi) e, dopo aver effettuato un bilancio delle competenze, ognuno potrà seguire il proprio itinerario, per giungere ad un "prodotto" finale.
I docenti iscritti al corso di formazione oltre alle "piste" individuate nella sezione Itinerari, dispongono di un apposito forum nel quale attivare una prima modalità di cooperazione in rete.
Il docente in formazione definisce il "prodotto" che vuol raggiungere, sulla scorta delle indicazioni che sono fornite nella sezione Modalità. Alla fine del percorso il docente invia, con modalità di acquisizione che saranno successivamente indicate, il lavoro effettuato come esito della formazione.
Il lavoro – e questo è il valore aggiunto della formazione - sarà immesso in rete come contributo a disposizione dell’intera comunità educativa.
2.5. La certificazione delle competenze
Alla messa in rete del prodotto della formazione - che da una parte attesta la competenza raggiunta e dall’altra contribuisce allo sviluppo del sistema - corrisponde la certificazione di competenza che sarà rilasciata, in automatico, ad ogni docente iscritto ed all’istituzione scolastica o alle istituzioni scolastiche di riferimento.
3. gli itinerari
Sono stati predisposti tre itinerari di formazione che, partendo da una base comune. Affrontano tre diversi e specifici ambiti dell’educazione interculturale:
educazione interculturale e convivenza democratica
educazione interculturale ed alunni stranieri
educazione interculturale, saperi e campi di esperienza
Per ogni percorso sono state identificati gli obiettivi d’area, le competenze da formare, le conoscenze necessarie, i materiali su cui lavorare
Il percorso di formazione prevede l’utilizzo di
puntate RAI Educational
CD-ROM Educazione interculturale nella scuola dell’autonomia (MPI)
sito internet www.educational.rai.it
Per la presentazione analitica dei percorsi si veda l’allegato n.2.
4. LE MODALITA’
4.1. Iscrizione
Mediante apposita form i singoli docenti si iscrivono al percorso formativo: contratto formativo.
4.2. Attivazione forum
Sul sito internet vengono attivati 4 forum di discussione e scambio. Tre forum hanno lo stesso titolo dei tre percorsi di formazione. Ad essi si aggiunge un forum specifico sui progetti europei. Il forum funge da tutor nei confronti degli iscritti ma, in particolare, incentiva il lavoro di rete tra i docenti iscritti.
4.3. Prodotto finale
I docenti, al fine di ottenere la certificazione delle competenze, devono elaborare un prodotto finale secondo le indicazioni fornite.
Il prodotto finale richiede l’utilizzo di alcuni concetti, strumenti, metodi che costituiscono i punti salienti dei diversi percorsi.
I prodotti finali devono rientrare entro una tipologia fissata quale:
costruzione di un percorso educativo interculturale in situazione data
modalità di utilizzo di strumenti didattici specifici e loro analisi
modalità di analisi dei bisogni formativi della propria scuola e proposte in ordine alla revisione del POF in chiave interculturale
I prodotti finali devono essere costruiti utilizzando la griglia allegata (cfr. allegato 3) anche al fine di una loro più semplice immissione in rete
4.4. Messa in rete del prodotto
Il prodotto finale deve essere costruito secondo standard predefiniti al fine di rendere possibile la sua pubblicazione sul sito rai mediante uno specifico form di acquisizione.
4.5. Validazione
La messa in rete dei prodotti implica la loro validazione. La validazione viene effettuata da appositi staff (sia a livello di ministero che a livello regionale) identificati ad hoc dalla Direzione Generale Istruzione Elementare.
4.6. Certificazione delle competenze
Vengono attestate
10 ore per fruizione corso RAI
attività di ricerca e studio personale (lavoro su cd-rom, partecipazione al forum,...). Tali ore, computate in numero di 20, sono assolutamente necessarie al fine di poter elaborare il prodotto finale secondo le specifiche richieste
competenze che il corso ha permesso di raggiungere (le competenze sono segnalate all'allegato 1)
L’attestazione viene spedita via internet ai singoli docenti.
In aggiunta alle modalità di percorsi formativi individuali certificati, è allo studio la possibilità - da realizzare in occasione della messa in onda in differita delle puntate del corso di formazione - di sperimentare progetti formativi elaborati e redatti in gruppo opportunamente validati.
5. Sperimentazione e costruzione di prototipi di formazione
Il percorso di formazione qui proposto ha carattere di innovazione e sperimentazione. Esso infatti utilizza in modo innovativo le risorse della comunicazione a distanza (trasmissione televisiva, internet) mettendole in connessione con il nuovo modo di concepire la formazione e l'aggiornamento.
Il percorso indicato assume valenza innovativa in quanto prevede la presentazione, da parte dei docenti, di un proprio personale elaborato che implichi la ricaduta sulla situazione educativa della propria scuola dei contenuti e delle competenze acquisite. Nel contempo il lavoro dei singoli docenti viene messo in rete in modo da costituire una banca dati di proposte e progetti, utilizzabile in rete da quanti intendano confrontarsi con i percorsi elaborati da docenti esperti.
Da ultimo viene valorizzata al massimo grado la cooperazione in rete ed il rispetto dei personali tempi di lavoro e di apprendimento.
Il percorso indicato può così costituire (grazie al suo costante monitoraggio) un prototipo di percorso di formazione da verificare e valutare anche al fine di una sua riproposizione su più vasta scala. I costi del percorso sono estremamente ridotti in quanto vengono utilizzati in chiave sinergica materiali che sin dalla loro progettazione sono stati pensati come momento e luogo di formazione a distanza.
Allegati
Allegato 1. Gli itinerari formativi (obiettivi e competenze)
Allegato 2. Gli itinerari: presentazione analitica dei percorsi di formazione
Allegato 3. Griglia per la elaborazione-presentazione del prodotto finale da parte dei corsisti
Allegato 1.
Gli itinerari formativi (obiettivi e competenze)
Ogni docente è chiamato a definire il proprio itinerario formativo specifico (legato pertanto alla propria situazione reale) scegliendo una delle tre proposte di formazione sotto specificate (indirizzi) a cui va premessa l'area comune.
parte comune | L’educazione interculturale | ||
i tre indirizzi |
Educazione Interculturale e convivenza democratica |
Educazione interculturale ed alunni stranieri |
Educazione interculturale saperi e campi di esperienza |
Nelle pagine seguenti sono esplicitati obiettivi, competenze (generali e specifiche), conoscenze. La presentazione analitica dei percorsi permette di correlare obiettivi, competenze e conoscenze ai contenuti specifici proposti.
Nella progettazione si è tenuto conto delle proposte e delle osservazioni del Coordinamento Formazione Insegnanti (in particolare del quadro 2 : Sviluppiamo la formazione continua degli insegnanti), del Documento sulla formazione delle Funzioni Obiettivo (Osservatorio di Orientamento e monitoraggio della formazione, 30/12/1999 - M.G. Dutto) e del documento sugli standard organizzativi e di costo della formazione del personale del comparto scuola(gennaio 2000)
Obiettivi generali o d'area
1. Acquisire la consapevolezza che l’educazione interculturale costituisce la "normalità" della educazione nelle società multiculturali
2. Educare nella differenza come progetto di educazione alla convivenza democratica
3. Conoscere le principali problematiche educative poste dall’inserimento di alunni stranieri e saper progettare adeguati percorsi educativi
4. Conoscere le principali problematiche educative riferite alla costruzione di un curricolo impostato in chiave interculturale
5. acquisire competenze generali e specifiche in ordine alla progettazione, realizzazione, valutazione di percorsi educativi interculturali
Competenze generali
Area comune
1. Acquisizione di capacità di lettura dei bisogni formativi del contesto socioculturale in cui la scuola è inserita
2. Utilizzare la normativa come risorsa
3. Utilizzare la riflessione teorica come momento di valutazione critica delle prassi educative
4. Utilizzare i concetti acquisiti mediante il corso di formazione per progettare-realizzare percorsi educativi che prevedano come sfondo integratore l’educazione interculturale
Area 1. Educazione Interculturale e convivenza democratica
5. Riconoscere e valorizzare le differenze entro il progetto educativo
6. Conoscere le problematiche relative alla tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia
7. Conoscere le problematiche relative al dialogo interreligioso
8. Professionalità docente come consapevole mettersi in gioco in ordine alla educazione alla convivenza democratica
Area 2. Educazione interculturale ed alunni stranieri
1. Lettura dei bisogni formativi dell’ambiente educativo con particolare riferimento ai processi di accoglienza di alunni stranieri
2. Lettura dei bisogni formativi dell’ambiente educativo con particolare riferimento ai processi di apprendimento dell’italiano come L2
3. Conoscere le problematiche relative al dibattito sui mediatori linguistico-culturali
4. Conoscere le problematiche relative al dibattito sul mantenimento della cultura di origine degli studenti stranieri
Area 3. Educazione interculturale saperi e campi di esperienza
1. L’interdisciplinarità e la logica interculturale
2. La pluralità di linguaggi come approccio interculturale
3. Gli strumenti ed i sussidi in ottica interdisciplinare
4. Conoscere le potenzialità offerte dai progetti europei
5. Competenze riferite alla progettazione
Competenze specifiche
Area comune
1. Progettare il POF a partire dall’educazione interculturale come suo sfondo integratore entro gli scenari delle società multiculturali
2. Conoscere la normativa riferita all’educazione interculturale ed utilizzarla come risorsa positiva
3. Saper interpretare un progetto educativo identificando l’ottica alla quale si ispira:
4. Utilizzare le 13 dimensioni dell’educazione interculturale come fonte progettuale e direzione di senso nella costruzione di progetti educativi
Area 1. Educazione Interculturale e convivenza democratica
1. Progettare percorsi interdisciplinari tesi alla prevenzione dei fenomeni di razzismo, intolleranza, pregiudizio e antisemitismo
2. Conoscere la normativa
3. Conoscere il proprio territorio e la presenza in esso di minoranze linguistiche storiche
4. Saper gestire, dal punto di vista educativo, una interazione tra diverse religioni impostata al rispetto nella laicità
5. Conoscere i principali elementi caratterizzanti delle diverse religioni
6. Saper costruire un ambiente didattico accogliente e rispettoso
7. Utilizzare le 13 dimensioni dell’educazione interculturale come fonte progettuale e direzione di senso nella costruzione di progetti educativi di educazione alla convivenza democratica
8. Identificazione delle competenze specifiche richieste ai docenti
Area 2. Educazione interculturale ed alunni stranieri
1. Progettare percorsi specifici di accoglienza di studenti stranieri
2. Progettare percorsi specifici riferiti alla didattica delle lingua italiana come L2
3. Mediazione educativa e mediatori l.c.: il ruolo dei docenti
4. L’interazione tra docenti e mediatori
5. Saper progettare percorsi di interazione tra cultura di accoglienza e cultura di origine
6. Saper progettare percorsi tesi al consolidarsi della cultura di origine
Area 3. Educazione interculturale saperi e campi di esperienza
1. Conoscere le diverse opzioni e valenze interculturali presenti attualmente nei curricoli
2. Saper utilizzare la pluralità di linguaggi come approccio interdisciplinare
3. Conoscere i più significativi strumenti e sussidi atti ad approntare un curricolo interdisciplinare in chiave interculturale
4. Utilizzare le risorse offerte dai progetti europei nella costruzione di un progetto curricolare
5. Costruzione di un curricolo interdisciplinare interculturale. Sue modalità realizzative e di valutazione
Contenuti
Per i contenuti si rimanda alla presentazione analitica dei percorsi formativi.
I contenuti sono desunti da:
1. 10 puntate del corso di formazione a distanza RAI-MPI
2. cd-rom Educazione interculturale nella scuola dell'autonomia. Il cd-rom, costruito con i materiali provenienti dai 4 seminari di studio-produzione organizzati dal MPI nell'anno scolastico 1998/99, è organizzato a partire dai 13 nodi dell'educazione interculturale e contiene 35 approfondimenti teorici, oltre 300 sintesi di progetti di educazione interculturale realizzati dalle scuole, 60 progetti presentati in modo completo, tutta la normativa di riferimento, link a istituzioni, scuole, enti, associazioni impegnate nel campo dell'educazione interculturale
3. il volume a stampa che accompagna il cd-rom che costituisce il quadro di riferimento entro cui si colloca l'educazione interculturale in Italia
4. il sito RAI educational che oltre a presentare i materiali di approfondimento riferiti alle diverse puntate del corso (scaffale, con indicazioni e recensioni bibliografiche e link a istituzioni ed enti che possono fornire un valido aiuto nella costruzione di percorsi educativi interculturali) si caratterizza per la presenza di forum di discussione aperti ai docenti. Tali forum costituiscono anche il momento di confronto e tutor telematico per quanti intendono seguire il percorso di formazione qui proposto.
Allegato 2
Gli itinerari
presentazione analitica dei percorsi di formazione
Si precisano 3 diversi itinerari formativi. Ogni percorso prevede una parte comune di fondamento. I tre itinerari sono così specificati:
parte comune |
L’educazione interculturale | ||
i tre indirizzi |
Educazione Interculturale e convivenza democratica |
Educazione interculturale ed alunni stranieri |
Educazione interculturale saperi e campi di esperienza |
Nelle pagine seguenti sono esplicitati sia la parte comune che i tre diversi percorsi. Nella loro progettazione si è tenuto conto delle proposte e delle osservazioni del Coordinamento Formazione Insegnanti (in particolare del quad. 2 : Sviluppiamo la formazione continua degli insegnanti), del Documento sulla formazione delle Funzioni Obiettivo (Osservatorio di Orientamento e monitoraggio della formazione, 30/12/1999 - M.G. Dutto) e del Documento sugli standard organizzativi e di costo della formazione del personale del comparto scuola (gennaio 2000)
Note
1. I tre percorsi di avvalgono in modo prioritario dell’interazione telematica mediante il sito educational.rai.it ove vengono costituiti tre forum di discussione e supporto al percorso di formazione dei docenti
2. Le indicazioni - nella sezione materiali - riferite ai nodi del CD-ROM sono da intendersi comprensive sia degli approfondimenti che della normativa e dei progetti ed esperienze ad essi connesse.
3. Si omette, nella sezione materiali, la riproposizione del sito internet, in particolare della sezione Scaffale. Esso infatti dovrebbe apparire in tutte le sezioni.
Specificazione del percorso di formazione a distanza su educazione interculturale - Area comune
Educazione interculturale
Percorso di formazione Area comune |
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Obiettivi d’area
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Competenze generali | Competenze specifiche | Contenuti | Materiali di lavoro |
1. Acquisire la consapevolezza che l’educazione interculturale costituisce la "normalità" della educazione nelle società multiculturali |
1. Lettura dei bisogni formativi del contesto socioculturale in cui la scuola è inserita |
1. Progettare il POF a partire dall’educazione interculturale come suo sfondo integratore entro gli scenari delle società multicuturali |
1a il processo di globalizzazione e sue conseguenze 1b. I processi migratori 1c. Le società multiculturali contemporanee ed i bisogni educativi ad esse connessi |
1a. Volume a stampa "Educazione interculturale nella scuola dell’autonomia", MPI, 2000 1b. Puntata RAI n.1 1c. Sito rai con riferimento ai materiali relativi alla puntata n. 1 e 10 1d. I saperi essenziali (Sintesi del 20 marzo 1998) |
2. Utilizzare la normativa come risorsa |
2. Conoscere la normativa riferita all’educazione interculturale ed utilizzarla come risorsa positiva |
2. la normativa del MPI sull’educazione interculturale. Elementi essenziali, linee di indirizzo e disegno complessivo anche alla luce dell’autonomia, della riforma dei cicli e del dibattito sui saperi |
2. Cm 205/90; Cm 73/94, OM 58/96 ed altra normativa da CD-ROM |
|
3. Utilizzare la riflessione teorica come momento di valutazione critica delle prassi educative |
3. Saper interpretare un progetto educativo identificando l’ottica al quale si ispira:
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3. Le diverse modalità di relazione e interazione tra culture: limiti, pregi e contesto storico delle diverse proposte. Conoscenza delle dinamiche delle relazioni di intergruppo (distanza sociale, pregiudizio, stereotipo) con riferimento alle diverse teorie esplicative ed alle dimensioni didattiche |
3a. Puntate Rai numero 2; 3; 4; 10 3b. Dal CD-ROM nodi numero 1; 2; 3; 4; con relativi approfondimenti e progetti (espansioni) |
|
4. Utilizzare i concetti acquisiti mediante il corso di formazione per progettare-realizzare percorsi educativi che prevedano come sfondo integratore l’educazione interculturale |
4. Utilizzare le 13 dimensioni dell’educazione interculturale come fonte progettuale e direzione di senso nella costruzione di progetti educativi |
4. Momento progettuale. Utilizzare le conoscenze acquisite per valutare e/o elaborare un progetto educativo in una situazione data. |
4a. Volume a stampa 4b.Sito rai (con particolare riferimento allo scaffale ed alle risorse in rete per l’educazione interculturale. 4c. Sito rai forum 1.2.3. |
Educazione interculturale
Percorso di formazione Area specifica n. 1: Educazione interculturale e convivenza democratica |
||||
Obiettivi d’area
|
Competenze generali | Competenze specifiche | Contenuti | Materiali di lavoro |
1. Educare nella differenza come progetto di educazione alla convivenza democratica |
1. Riconoscere e valorizzare le differenze entro il progetto educativo |
1. Progettare percorsi interdisciplinari tesi alla prevenzione dei fenomeni di razzismo, intolleranza, pregiudizio e antisemitismo |
1. Tolleranza/intolleranza 2. Razzismo 3. Pregiudizio 4. Stereotipo 5. Distanza sociale 6. Ipotesi identitarie |
Trasmissioni RAI 4. Dal pregiudizio al dialogo 5. Identità: pluralismo e differenza 5. L’accoglienza CD-ROM Materiali relativi ai nodi: 1. Identità, differenza e nuova cittadinanza 3. Razzismo, antisemitismo, pregiudizio e intolleranza |
2. Conoscere le problematiche relative alla tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia |
2a. Conoscere la normativa 2b. Conoscere il proprio territorio e la presenza in esso di minoranze linguistiche storiche |
2a. la normativa di riferimento. Elementi essenziali, linee di indirizzo e disegno complessivo anche alla luce dell’autonomia, della riforma dei cicli e del dibattito sui saperi 2b. Progettazione percorsi didattici tesi alla tutela della lingua e della cultura delle minoranze storiche |
RAI Trasmissione n. 5: Identità Pluralismo e differenza Forum sito RAI n. 1 CD ROM Materiali relativi ai nodi: 5. Minoranze interne 6. Varietà culturale e spazi urbani Legislazione: Legge n. 482 del 15/12/1999. |
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3. Conoscere le problematiche relative al dialogo intereligioso |
3a. Saper gestire, dal punto di vista educativo, una interazione tra diverse religioni impostata al rispetto nella laicità 3b. Conoscere i principali elementi caratterizzanti delle diverse religioni 3c. Saper costruire un ambiente didattico accogliente e rispettoso |
3a. Aspetti caratterizzanti delle principali religioni presenti nella società italiana 3b. Elementi fondamentali di un progetto educativo improntato all’accoglienza ed al rispetto delle diverse appartenenze religiose |
RAI 3: il Mediterraneo CD-ROM materiali riferiti al nodo n. 11: Il dialogo intereligioso |
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4. Professionalità docente come consapevole mettersi in gioco in ordine alla educazione alla convivenza democratica |
4a. Utilizzare le 13 dimensioni dell’educazione interculturale come fonte progettuale e direzione di senso nella costruzione di progetti educativi di educazione alla convivenza democratica 4b. Identificazione delle competenze specifiche richieste ai docenti |
4. Momento progettuale. Utilizzare le conoscenze acquisite per valutare e/o elaborare un progetto educativo di educazione alla convivenza democratica entro una società multiculturale a partire dal proprio specifico contesto. |
4a. CM 73/94 4b. Pronunce CNPI (CD-ROM) |
Educazione interculturale
Percorso di formazione Area specifica n. 2: Educazione interculturale ed alunni stranieri |
||||
Obiettivi d’area
|
Competenze generali | Competenze specifiche | Contenuti | Materiali di lavoro |
1. Conoscere le principali problematiche educative poste dall’inserimento di alunni stranieri e saper progettare adeguati percorsi educativi |
1. Lettura dei bisogni formativi dell’ambiente educativo con particolare riferimento ai processi di accoglienza |
1. Progettare percorsi specifici di accoglienza di studenti stranieri |
|
Trasmissioni RAI 4. Dal pregiudizio al dialogo 5. L’accoglienza 9. La qualità dell’incontro
CD-ROM Materiali relativi ai nodi: 1. Identità, differenza e nuova cittadinanza 3. Razzismo, antisemitismo, pregiudizio e intolleranza 7. Immigrazione ed emigrazione |
2. Lettura dei bisogni formativi dell’ambiente educativo con particolare riferimento ai processi di apprendimento dell’italiano come L2 |
2. Progettare percorsi specifici riferiti alla didattica delle lingua italiana come L2 |
|
RAI Trasmissione n. 5 Identità pluralismo e differenza n. 8: Parole per comunicare CD ROM Materiali relativi ai nodi: 8. italiano come lingua2 . |
|
3. Conoscere le problematiche relative al dibattito sui mediatori linguistico-culturali |
3a. Mediazione educativa e mediatori l.c.: il ruolo dei docenti 3b. L’interazione tra docenti e mediatori |
3a. Identità e compiti del mediatore l.c. 3b. Modalità di relazione con le famiglie degli alunni stranieri |
RAI Trasmissione n. 5 Identità pluralismo e differenza n. 8: Parole per comunicare CD ROM Materiali relativi ai nodi: 8. italiano come lingua2 |
|
4. Conoscere le problematiche relative al dibattito su sul mantenimento della cultura di origine degli studenti stranieri |
4a. Saper progettare percorsi di interazione tra cultura di accoglienza e cultura di origine 4b. Saper progettare percorsi tesi al consolidarsi della cultura di origine |
4a. Le ipotesi identitarie riferite a ragazzi stranieri in Italia 4b. Azioni positive |
RAI Trasmissione n. 5 Identità pluralismo e differenza n.7 Linguaggi n. 8: Parole per comunicare n. 9. La qualità dell’incontro CD ROM Materiali relativi ai nodi: 8. italiano come lingua2 9. Multimedialità e linguaggi 10. Abitare l’emergenza 12. Adulti e famiglie |
Educazione interculturale
Percorso di formazione Area specifica n. 3: Educazione interculturale, saperi e campi di esperienza |
||||
Obiettivi d’area
|
Competenze generali | Competenze specifiche | Contenuti | Materiali di lavoro |
1. Conoscere le principali problematiche educative riferite alla costruzione di un curricolo impostato in chiave interculturale |
1. L’interdisciplinarità e la logica interculturale |
1. Conoscere le diverse opzioni e valenze interculturali presenti attualmente nei curricoli |
1. Conoscenza di uno specifico curricolo (o parte di esso) ed identificazione delle valenze interculturali in esso presenti |
CD-ROM Materiali relativi ai nodi: 13. Saperi, ambiti disciplinari e campi di esperienza Il documento sui saperi essenziali (sintesi) |
2. La pluralità di linguaggi come approccio interculturale |
2. Saper utilizzare la pluralità di linguaggi come approccio interdisciplinare |
Conoscenza delle valenze specifiche di uno o più linguaggi in chiave interculturale ed utilizzo dei medesimi nella costruzione di un percorso interdisciplinare |
RAI Trasmissione n. 7 Linguaggi. Dalla gestualità alla multimedialità CD ROM Materiali relativi ai nodi: 9. Multimedialità e linguaggi |
|
3. Gli strumenti ed i sussidi in ottica interdisciplinare |
3 Conoscere i più significativi strumenti e sussidi atti ad approntare un curricolo interdisciplinare in chiave interculturale |
3. Lo specifico degli strumenti e dei sussidi interculturali. Loro valutazione ed uso |
CD ROM Materiali relativi ai nodi: 9. Multimedialità e linguaggi Sito internet: Scaffale |
|
4. Conoscere le potenzialità offerte dai progetti europei |
4. Utilizzare le risorse offerte dai progetti europei nella costruzione di un progetto curricolare |
4. I progetti Europei |
RAI trasmissione n. 2 L’Europa CD-ROM nodi n. 2. Dimensione mondiale n.3 Dimensione Europea www.bdp.it |
|
5 Competenze riferite alla progettazione |
5 Costruzione di un curricolo interdisciplinare interculturale. Sue modalità realizzative e di valutazione |
Allegato 3
|
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Elaborato finale presentato da |
Cognome Nome Scuola |
|
1 |
Percorso formativo |
Area comune Area di indirizzo prescelta: |
2 |
Titolo progetto |
|
3 |
Destinatari |
|
4 |
Situazione di partenza |
|
5 |
Motivazioni del progetto riferite a: |
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6 |
Risultati attesi |
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Obiettivi specifici |
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Articolazione del progetto |
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Soggetti implicati nell'attuazione |
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Percorsi educativi, percorsi didattici, interventi da realizzare |
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Procedure di attuazione |
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Strumenti di verifica del progetto |
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Valutazione complessiva del progetto |
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Strumenti e sussidi necessari. Loro breve presentazione |
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Risorse umane necessarie |
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Rapporti e collaborazioni da instaurare (coprogettazione, rapporti con enti, associazioni, amministrazioni del territorio) |
Nb. La griglia, disponibile sul sito internet, deve essere compilata in forma sintetica non superando le 4 pagine. Ciò anche al fine di renderne più semplice la fruizione in rete.
A seconda del tipo di elaborazione non tutte le voce debbono necessariamente essere compilate