Lettera Circolare 24 gennaio 2001
Oggetto: Progetto pilota "Satellite didattico" - Collaborazione Ministero della PI - Agenzia Spaziale Italiana
Il Ministero della PI e l'Agenzia Spaziale Italiana hanno iniziato una collaborazione che prevede un programma di attività finalizzate all'educazione scientifica e tecnologica e, in particolare, alle tematiche dello spazio e all'uso dei satelliti per scopi didattici. In tale ambito viene promosso un progetto pilota Satellite Didattico che impegnerà alcune scuole in attività concordate.
In una prima fase il progetto prevede esperienze didattiche che hanno per tema il satellite stesso e i dati relativi al suo funzionamento e quindi le attività formative previste si inscrivono nell'ambito dell'educazione scientifica e tecnologica. L'adesione al progetto è quindi per ora limitata alle scuole che hanno curricoli di tale tipo: Istituti Tecnici Industriali, Istituti Professionali per l'Industria e l'Artigianato, Licei Scientifici e scuole sperimentali assimilabili. Il dettaglio del progetto è descritto nel documento allegato.
L'Istituto Tecnico Industriale "Mattei" di Maglie ha il compito di curare il coordinamento della rete di scuole destinate alla sperimentazione di attività didattiche sull'uso di dati satellitari e sulle tecnologie relative nell'ambito del progetto.
Le scuole che intendono proporre la propria partecipazione al progetto possono farlo compilando in linea la scheda di richiesta disponibile nel sito della scuola http://web.tiscalinet.it/itismaglie/satellite/form.htm
Si precisa che il progetto non prevede finanziamenti specifici per l'acquisto di attrezzature. Gli istituti che chiedono di partecipare dovranno quindi provvedere alla creazione delle postazioni di lavoro, in una delle forme previste dal progetto allegato, con i loro mezzi, eventualmente anche utilizzando apparecchiature già in loro possesso.
E' previsto un finanziamento per attività di tutoraggio secondo le modalità che saranno concordate nel corso del progetto.
Le richieste dovranno essere registrate entro il 20 Febbraio c.a.
Un gruppo di lavoro istituito da questo Servizio sceglierà le scuole partecipanti, entro il limite massimo di 50, con criteri di rappresentatività delle diverse regioni e a seconda delle risorse impegnate e del livello di partecipazione.
LINEE GUIDA PER LA PARTECIPAZIONE DELLE SCUOLE ITALIANE AL PROGETTO PILOTA (FASE 1) DEL PROGRAMMA ASI/MPI
Satellite Didattico
Introduzione
A 40 anni dal lancio del primo satellite artificiale, lo Spazio è una realtà importante e per certi aspetti decisiva dell’economia ed è divenuto parte del comune modo di vivere nella società contemporanea. E’ il campo dove si applica e si sperimenta la più alta tecnologia, ma dove si esercita anche, sospinta da crescenti interessi economici, una forte competizione internazionale.
Come in tutti gli altri Paesi, le attività spaziali sono state finanziate fin dall’inizio prevalentemente, per non dire esclusivamente, dallo Stato. Dal 1988 lo strumento operativo principale della politica d’intervento pubblico nel settore è l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Nel Piano Spaziale Nazionale, redatto dall’ASI, e approvato dal CIPE, la formazione costituisce una linea programmatica rilevante e viene identificata come uno degli strumenti che concorrono a raggiungere l’obiettivo della competitività internazionale per rafforzare le competenze cosiddette distintive.
Tra le iniziative di formazione sono previsti anche interventi, promossi in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione, per la predisposizione di materiale didattico, la formazione del personale docente nelle tematiche spaziali e per la creazione di un apposito programma per i giovani delle ultime classi delle scuole secondarie superiori.
Il progetto " Satellite didattico" per le scuole italiane, nasce a valle della collaborazione tra il Ministero della Pubblica Istruzione e l’ASI in occasione del primo corso nazionale di aggiornamento dei docenti di geografia, aprile 1999.
Questa prima esperienza ha confermato che l’ASI può offrire un servizio di supporto ai docenti e, allo stesso tempo, catturare l’interesse dei giovani, con realizzazioni di strumenti multimediali, di visualizzazione e simulazione di esperimenti spaziali a carattere educativo, stimolare la curiosità, l’apprendimento e la crescita culturale su temi e argomenti ad elevato contenuto tecnologico, offrendo loro informazioni e formazione mirata.
Associare le missioni spaziali alle grandi imprese dell’uomo ed ai veloci progressi del terzo millennio può risultare, a prima vista, solo un’immagine affascinante che omette, nell’immediato, la stretta connessione che esiste tra imprese quali quelle dell’uomo nello spazio e le materie d’insegnamento presso le scuole nazionali. In realtà la cultura dello spazio è trasversale ed entra a supporto delle discipline d’insegnamento tradizionali quali fisica, astronomia, biologia, geografia, o materie d’insegnamento per gli istituti tecnico- professionali, quali l’elaborazione del segnale, le telecomunicazioni via satellite o l’elaborazione e interpretazione dei dati di osservazione della terra.
Con il Programma " Satellite Didattico" e la realizzazione del presente Progetto Pilota (fase 1), l’ASI e il Ministero della Pubblica Istruzione, intendono avviare una prima sperimentazione di quello che viene codificato come " alfabetizzazione allo spazio".
Le scuole italiane avranno l’opportunità di approfondire e sperimentare tecniche e dinamiche del volo spaziale, della telecomunicazione, del controllo dei sistemi spaziali di volo e di terra, e di tecniche di monitoraggio ambientale attraverso l’elaborazione dei segnali dei dati tele - rilevati .
2 L’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI), qualche informazione
L’ASI nasce nel 1988 con legge del Parlamento e ha tra i compiti istituzionali quelli della promozione e realizzazione di programmi spaziali. L’ASI rappresenta l’Italia nei consessi internazionali e promuove e cura gli interessi dell’industria di settore nella competizione europea e mondiale.
Tra i compiti istituzionali di grande rilievo è la formazione di specialisti nel campo delle scienze e tecnologie spaziali oltre che fornire competenze e formazione a supporto delle istituzioni pubbliche e private che lo richiedono.
2.1 Indirizzi
Web: www.asi.it
Presidenza: Sergio De Julio
Viale Liegi, 26
00198 Roma, Italy
Ph.: (39.6) 8567.401
Direttore Generale Alessandro Bellman e Uffici:
Viale Liegi, 26
00198 Roma, Italy
Ph.: (39.6) 8567.208
Fax: (39.6) 8567.267
Tlx: 616162 ASIRO I
Centri operativi:
Centro di Geodesia Spaziale "Giuseppe Colombo"
Località Terlecchia
75100 Matera (MT), Italy
Ph.: (39.835) 3779
Fax: (39.835) 339005
Base di Lancio palloni stratosferici
s.s.113 N.174 Contrada Milo
91100 Trapani, Italy
Ph.: (39.923) 539928/539036
Fax: (39.923) 538493
Tlx: 911253 - 910263
2.2 Principali programmi e date di lancio
Nella seguente tabella viene riportata una lista dei principali eventi che hanno caratterizzato l’attività dell’ASI sin dalla sua nascita. La descrizione di ogni singolo evento è riportato nel sito web dell’agenzia sopra riportato.
Le attività in generale sono state svolte sia in ambito nazionale (Italsat e MITA), che europeo in sede ESA (European Space Agengy le cui missioni non sono riportate nella lista), che internazionale (es. TSS, LAGEOS, X-SAR, MPLM, Cassini, etc.). Per quest’ultimo impegno internazionale l’ASI ha cooperato sia con NASA che con agenzie minori (es. quella argentina).
Programmi |
Lanciatore |
Data di lancio/o consegna |
Italsat F1 |
Ariane |
15 gennaio 1991 |
TSS-1 |
STS 46 |
31 luglio 1992 |
LAGEOS II |
STS 52/IRIS |
22 ottobre 1992 |
X-SAR I |
STS 59 |
9 aprile 1994 |
X-SAR II |
STS 68 |
30 settembre 1994 |
UV-STAR |
STS 69 |
5 aprile 1995 |
TSS-1R |
STS 75 |
22 febbraio 1996 |
SAX |
Atlas 1 |
30 aprile 1996 |
Italsat F2 |
Ariane 4 |
8 agosto 1996 |
SAC-B |
Pegasus |
4 novembre 1996 |
UV-STAR |
STS |
luglio 1997 |
Cassini/Huygens |
Titan IV |
ottobre 1997 |
MPLM 6A |
STS |
Gennaio 1999 |
SAR-STRM |
STS |
11 febbraio 99 |
MPLM UF1 |
STS |
Marzo 1999 |
MPLM UF2 |
STS |
Agosto 1999 |
MITA |
Cosmos |
15 Luglio 2000 |
MPLM UF3 |
STS |
Dicembre 2000 |
2.3 Acronimi
ASI: Agenzia Spaziale Italiana
CPU: Unità Centrale di Processamento
GaAs/Ge: Arsenurio di Gallio/ Germanio
GEO: Geostazionario
H/W: Hardware
KVA: Kilo Volt Ampere
LNC: "Low Noise Converter"
MPI: Ministero della Pubblica Istruzione
NOAA: National Oceanic and Atmospheric Administration
PI: Investigatore Principale
RF: Radio Frequenza
SCC: Centro Controllo Satellite
SHF: S Band High Frequency
STK: Satellite Tool Kit
S/W: Software
TLC: Telecomunicazioni
TLM: Telemetria
TT&C : Telemetria e Telecomando
TX: Trasmettitore
UHF: Ultra High Frequency
VAC: Volt Ampere
VHF: Very High Frequency
3 Descrizione e obiettivi dell’iniziativa
Questo progetto ha come obiettivo la realizzazione di un satellite didattico per le scuole italiane articolato in tre fasi.
La fase (1) prevede la formazione prima dei docenti e poi degli studenti delle scuole superiori, istituti tecnici industriali e scientifici "Brocca" mentre le successive fasi (2) e (3) prevedono rispettivamente la progettazione di una nuova missione e la successiva realizzazione (vedi dettagli nei para. 8.1, 8.2 e 8.3).
L’obiettivo dell’intervento formativo è quello che l’ASI, in collaborazione con il MPI, identifichi un "percorso di alfabetizzazione allo spazio", attraverso il quale, studenti e docenti, con l’ausilio delle necessarie apparecchiature di terra, sperimentino tecniche e dinamiche del volo satellitare nonché i comportamenti di un primo satellite in ambiente a pressione atmosferica e gravità pari a zero.
In particolare la fase (1) si suddivide a sua volta in due sotto-fasi 1a) di formazione propedeutica e 1b) di sperimentazione.
Nella sotto-fase 1a) l’ASI renderà disponibili degli esperti sia per permettere l’approfondimento sulle tematiche generali riguardanti i sistemi satellitari (Telecomunicazione, Osservazione della Terra, Missioni Scientifiche), sia per preparare la successiva sotto-fase.
Nella sotto-fase 1b) l’ASI metterà a disposizione delle scuole che risponderanno positivamente alla presente iniziativa, un mini satellite chiamato MEGSAT-1, che sarà lanciato in agosto 2000 dalla base Russa di Baikonour in Kazakistan come carico primario a bordo del vettore russo DNEPR.
Il periodo di vita utile del satellite MEGSAT 1 è previsto essere di 4 anni circa.
Tale sotto-fase 1b) prevede la ricezione di dati sia in tempo reale che riprodotti, l’analisi degli stessi dati (telemetria), la partecipazione al controllo del satellite, compresa la funzione di accensione e spegnimento del carico utile dedicato. Il tutto per un periodo di un anno circa che potrà essere collocato all’interno del periodo di vita utile del satellite.
4 Architettura del progetto
L’architettura di sistema del satellite didattico di fase 1 è mostrata in figura 1.
Essa si basa sulla disponibilità dei seguenti fattori:
di una stazione ricevente per la scuola cosiddetta "pilota" (indicata nella figura 1 con P.I.), e di stazioni riceventi di tipo diverso per le altre scuole;
di un canale radio a 64 Kbs su un satellite geostazionario, per il "broadcasting" dei dati Megsat-1 sulle scuole del territorio nazionale.
Tale architettura prevede il collegamento via terra tramite opportuna connessione (dedicata o no) tra il centro di controllo di satellite (SCC), operato da personale dell’industria e una scuola che farà da punto di contatto per tutte le altre. Nella scuola "leader" dovrà risiedere sia il principale investigatore che raccoglierà, selezionerà ed implementerà le esigenze di sperimentazione, dandone comunicazione all’SCC, sia la stazione ricevente per il collegamento in tempo reale con il satellite Megsat ed infine gli apparati per l’invio dei dati registrati da trasmettere con il satellite geostazionario di telecomunicazioni. Si fa notare che le antenne della stazione che ricevono il segnale di telemetria Megsat dovranno essere mobili e dotate di dispositivo di autopuntamento (tipo a in fig.1). La diffusione dei dati registrati da Megsat permetterà alle scuole di verificare i risultati della sperimentazione richiesta.
Le altre scuole che partecipano alla sperimentazione didattica saranno equipaggiate con stazioni simili a quella della scuola "leader" laddove si prevede la ricezione diretta da satellite Megsat (tipo a in fig.1), mentre quelle di ricezione del canale radio da satellite geostazionario (tipo b in fig.1), saranno di tipo fisso o semplicemente con connessione Internet per il dialogo e ricezione dati con la scuola pilota (tipo c in fig.1).
5 Modalità di adesione da parte delle scuole e ricadute didattiche
Modalità di adesione
L'adesione al programma "Satellite didattico" da parte delle scuole è possibile nelle seguenti forme differenziate:
adesione tipo "A": la scuola acquista le apparecchiature necessarie alla connessione diretta via radio con il satellite MegSat (costo totale massimo circa 14 M£); in questo modo la scuola può avere accesso diretto ai dati trasmessi da satellite;
adesione tipo "B": la scuola accede indirettamente ai dati trasmessi dal satellite tramite la parabola collegata ad un sistema satellitare Geostazionario, la parabola deve essere disponibile nella scuola;
adesione tipo "C": la scuola accede indirettamente ai dati trasmessi dal satellite tramite collegamento Internet (e-mail o http) con la scuola di riferimento e con il sito della NASA;
Evidentemente le forme di adesione non sono alterative tra loro ma possono essere adottate congiuntamente.
Ricadute didattiche
Possono essere individuati tre ambiti d’intervento didattico:
trattamento dei dati,
il satellite come sistema complesso,
il volo del satellite
In ognuno di questi ambiti gli studenti possono acquisire particolari conoscenze e competenze, alcune delle quali sono elencate a titolo puramente esemplificativo. Infatti, si ricorda che, con autonomia scolastica, la determinazione delle implicazioni didattiche spetta alle singole scuole nell'ambito del P.O.F.,
AMBITI |
CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE |
Trattamento dei dati |
conoscenze:
competenze:
|
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Conoscenze:
competenze:
|
|
conoscenze:
competenze:
|
Si ritiene che le attività sopra indicate possano anche contribuire ad abituare gli allievi a:
partecipare utilmente al lavoro di gruppo;
indagare la realtà ricorrendo al metodo scientifico con osservazioni, misure e raccolta di dati; partecipare a lavori in rete, con reperimento e/o scambio di informazioni via Internet.
6 Descrizione del lavoro richiesto alle scuole
Il lavoro richiesto alla scuola pilota consiste nella messa a punto dell’esperimento, della stazione di tipo a) (v. fig.3), del coordinamento delle altre scuole e dell’interfacciamento per un periodo di un anno con il centro di controllo del satellite (per quanto concerne il carico utile di telecomunicazioni).
La sotto-fase 1b di sperimentazione dovrebbe articolarsi in una serie di passi progressivi che permetteranno agli studenti delle scuole coinvolte ed in particolare alla scuola pilota di esercitarsi su alcuni dei temi sviluppati teoricamente nella precedente sotto-fase 1a), fino ad acquisire dati certi da satellite, elaborarli e proporre modifiche di configurazione del carico utile imbarcato su Megsat-1 ed infine verificare che l’azione di modifica abbia avuto luogo correttamente.
A tale scopo si prevedono in dettaglio, i seguenti passi progressivi:
Verifica dell’esercizio delle eventuali stazioni preesistenti e della dotazione H/W e S/W disponibile per ogni scuola.
Verifica delle connessioni via Internet tra le scuole coinvolte, verifica della connessione con il sistema di trasmissione del segnale radio per satellite GEO e verifica della connessione Internet e linea voce dedicata tra il Centro di controllo satellite Megsat-1 e la scuola pilota per i primi tre mesi di attività.
Verifica del funzionamento dei nuovi gruppi installati presso le scuole a completamento della configurazione di stazione.
Esercitazioni sull’uso dei S/W (STK, NOAA e Visualizzazione & Archiviazione dati).
Esercitazioni per la scuola pilota sulla movimentazione d’antenna Megsat-1 e prime acquisizioni satellitari.
Verifica di trasmissione dei dati acquisiti dalla scuola pilota alle altre scuole (confronto dati ottenuti via Internet con quelli via antenna).
Predisposizione di un piano di sperimentazione con il carico utile di Megsat-1 (acquisizioni telemetrie varie e proposte di modifiche di configurazione compatibili con la missione – accensioni e spegnimenti).
Esercitazioni sulle evoluzioni temporali dei dati acquisiti da telemetria.
Stesura dei rapporti di sperimentazione da parte di ciascuna scuola.
Raccolta dei rapporti da parte della scuola pilota e diffusione.
Tale lavoro si articolerà lungo l’arco di due anni circa. In linea di massima le sopracitate attività prevedono che quelle che vanno fino al punto 5 siano svolte il primo anno e le restanti l’anno successivo, pertanto l’iniziativa è indirizzata alle classi delle scuole superiori al 4° anno.
Alla fine le scuole riporteranno i risultati acquisiti e li distribuiranno al M.P.I.
La società Megsat SpA potrà fornire alle scuole, per conto dell’ASI, sulla base di fondi messi a disposizione dalle scuole stesse, la fornitura di quanto segue:
fornitura e messa in opera presso una scuola pilota (PI) di n.1 stazione di terra completa (tipo a), avente i requisiti di cui ai successivi paragrafi, per l’inseguimento automatico del satellite e la ricezione dei dati;
fornitura e messa in opera (opzionale) di un numero imprecisato di stazioni (tipo a) riceventi, aventi requisiti ridotti rispetto alla stazione di cui al precedente punto;
gestione e interfaccia con lo sperimentatore principale, per l’esercizio del carico utile.
7 Descrizione generale del satellite megsat-1
MEGSAT-1, seconda unità di volo sviluppata, realizzata e testata nei laboratori della MegSat S.p.A. ha una massa di 56 kg e la forma di parallelepipedo con dimensioni di 405 x 435 x 690 mm (vedi fig.2.2).
E’ mantenuto in puntamento da un sistema a gradiente di gravità che sarà dispiegato dopo che il sistema di magnetometri e bobine magnetiche lo avranno correttamente orientato.
MEGSAT opera ad una quota di 650 km percorrendo un'orbita inclinata di 65° sul piano equatoriale.
L’energia necessaria al funzionamento di tutti i sistemi di bordo è ricavata da 4 pannelli solari al GaAs/Ge che forniranno una potenza media costante di 25 Watt.
Per quanto concerne il sistema di telecomunicazioni, sul microsatellite sono operativi:
quattro ricevitori in banda UHF (401 Mhz)
due trasmettitori in banda UHF (401 Mhz)
un ricevitore in banda SHF (2680 Mhz)
un trasmettitore in banda SHF (2510 Mhz) Carico utile dedicato al progetto dell’ASI
un trasmettitore in banda SHF (2510 Mhz) Scorta del carico utile ASI
un ricevitore in banda VHF (137 Mhz)
un trasmettitore in banda VHF (137 Mhz)
Il ricevitore e trasmettitore in banda VHF è adibito a link di dati di telemetria e controllo del satellite verso e dalla stazione di terra, che sono trasmessi in digitale a 1200 bit/sec. Sempre su questo link in VHF, viaggiano i comandi di accensione e spegnimento dei vari moduli, trasmessi dalla stazione a terra verso il satellite.
I ricevitori e trasmettitori in banda UHF sono, invece, adibiti al collegamento da e verso i terminali mobili, per la raccolta dati a 9600 bit/sec.
Il ricevitore e trasmettitore in banda SHF è adibito al link per carico e scarico dati e software da e verso la stazione di terra ad una velocità di 64kbit/sec.Il trasmettitore in banda SHF dedicato all’ASI scaricherà a terra tutti i dati telemetrici del satellite, che saranno a disposizione di chi avrà l’apparecchiatura ricevente e il SW necessario alla comprensione dei dati stessi.
8 Requisiti
8.1 Carico utile e Stazioni di terra
8.1.1 Carico Utile
Il carico utile ASI consiste di un cassetto dedicato montato a bordo del satellite MEGSAT-1 per le telecomunicazioni tra terra e bordo (SHF1) e di un’antenna fissa dedicata in banda S a 2.5 GHz e 4 W di potenza irradiata. Il consumo medio in potenza del carico utile è pari a 1,75 W.
Tale carico utile sarà in grado di ricevere, tramite protocollo MEGSAT-1 e CPU di satellite, i dati dei sensori della telemetria di bordo (temperature, tensioni, correnti etc.), per la successiva trasmissione a terra, con antenna in banda SHF.
Non ci sono linee di comando dirette, in quanto i telecomandi ritenuti necessari per l’esecuzione della sperimentazione arriveranno a bordo tramite il sistema di Telemetria e Telecomando (TT&C) di satellite.
Di conseguenza oltre al trasmettitore e la sua antenna in banda S faranno parte del carico utile il pacco di sensori di satellite in termini di disponibilità dei dati già presenti nella piattaforma di servizio di MEGSAT-1 (vedi fig. 2-1).
Fig.2.2 – immagine tridimensionale del satellite MEGSAT 1
8.1.2 Stazione di terra di tipo a)
Le caratteristiche tecniche della stazione di terra di tipo a) sono quelle indicate nella figura n.3.
La stazione a) consiste in:
un gruppo antenna (Antenna parabolica con a 2.5 GHz, Convertitore a 137 MHz e rotore),
un gruppo radio (Shelter, ricevitore a 137 MHz, registratore a nastro, I/F rotore e scheda modem dedicata con microprocessore e S/W per decodifica dei dati MEGSAT-1),
un gruppo computer (PC pentium 2 - 366 MHz, 128K Cash, HD 4.3 Gb, CD Rom 36X, Scheda audio 8 Mb, SDRAM 64 Mb+ tastiera, mouse, stampante a colori, monitor 15" e gruppo di continuità da 1 KVA)
Il necessario SW per la visualizzazione dei dati, il comando di antenna e l’archiviazione dei dati, che sarà installato nel Personal Computer :
Satellite Tool Kit – modulo base versione 4.1.1- per il calcolo delle orbite;
SW per la ricezione, visualizzazione e archiviazione dati in automatico;
SW visualizzatore per dati atmosferici del NOAA;
e infine di un gruppo NOAA antenna turnstile, preamp 137 MHz.
Il computer permetterà i collegamenti sia verso l’antenna che verso la stazione fissa.
Il rotore per la movimentazione d’antenna sarà tale da consentire l’inseguimento del satellite MEGSAT-1 durante il periodo di visibilità da terra.
8.1.3 Stazione di terra di tipo b)
Le stazioni di tipo b saranno equipaggiate con antenne fisse cosi come indicato in fig. 4 Inoltre saranno dotate degli stessi Personal computer delle stazioni di tipo a) sia dal punto di vista H/W che S/W. Tali stazioni verranno utilizzate per ricevere sia dal satellite di telecomunicazione GEO che dal NOAA.
Fig. 4: Configurazione Stazione tipo b
La stazione b) consiste in:
un gruppo radio (antenna fissa, amplificatore a basso rumore, convertitore, ricevitore e scheda modem dedicata),
un gruppo computer (PC pentium 2 - 366 MHz, 128K Cash, HD 4.3 Gb, CD Rom 36X, Scheda audio 8 Mb, SDRAM 64 Mb+ tastiera, mouse, stampante a colori, monitor 15" e gruppo di continuità da 1 KVA),
il necessario SW per la visualizzazione dei dati e l’archiviazione dei dati, che sarà installato nel Personal Computer :
Satellite Tool Kit – modulo base versione 4.1.1- per il calcolo delle orbite;
SW visualizzatore per NOAA
e infine
di un gruppo NOAA antenna turnstile, preamp 137 MHz.
9 Piano completo di attuazione
Si riepiloga per completezza il piano completo di attuazione secondo le tre fasi 1, 2 e 3.
9.1 Fase 1
Formazione di docenti e studenti delle scuole superiori sui concetti fondamentali connessi alle attività spaziali (familiarizzazione allo spazio).
Avvio sperimentazione, scelta della scuola pilota, verifica e installazione dell’antenna di terra e dei collegamenti (internet e canale HotBird) con le altre scuole. Sperimentazione tramite la trasmissione, visualizzazione e elaborazione dei dati satellitari. Diffusione dei risultati e predisposizione dei programmi didattici attraverso RAI Educational/Internet su contenuti scientifici e applicativi di missioni spaziali concordati con il MPI.
La diffusione dell’esperienza e dei risultati della fase 1b saranno pubblicizzati attraverso stampa e televisione, coinvolgendo il Ministero della Pubblica Istruzione, in vista del lancio della selezione a livello nazionale che coinvolgerà, quindi, tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado per la definizione della successiva missione e l’indicazione dei relativi programmi didattici associati.
9.2 Fase 2
Selezione a livello nazionale della migliore proposta per la messa in orbita di un nuovo satellite didattico.
La selezione ha l’obiettivo di incentivare studenti e docenti a produrre una proposta di definizione di una missione spaziale a fini didattici. La migliore proposta verrà premiata con la partecipazione della/e scuola/e vincitrici della selezione alle principali fasi di realizzazione del nuovo satellite didattico.
La selezione ha inoltre lo scopo di stimolare la partecipazione dei docenti e studenti e allo stesso tempo risponde all’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di utenti sull’utilizzo del satellite didattico. La relazione tra le prestazioni del satellite con i programmi o discipline d’insegnamento (scienza, matematica, fisica, astronomia, geografia/geodesia) permetterà un indiretto effetto moltiplicatore che coniuga conoscenze tecnologiche e studio dei tradizionali insegnamenti. Si prevede che una volta terminata la selezione e definiti i requisiti di missione i programmi didattici di utilizzo delle tecnologie satellitari saranno adottati in un numero sempre più crescente di scuole.
9.3 Fase 3
A valle della selezione, l’ASI cura e supporta la realizzazione della missione, la realizzazione e il lancio del satellite e la successiva gestione in orbita. In parallelo vengono selezionati e definiti i percorsi didattici necessari al completo utilizzo del satellite.
Questa fase prevede il coinvolgimento degli studenti nella progettazione di dettaglio e nella realizzazione e gestione orbitale del satellite didattico.