Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici - Uff. 6
Avviso 7 giugno 2006
Oggetto: Legge 15 dicembre 1999, n. 482 - Art. 5 -
Progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle
tradizioni culturali degli appartenenti ad una minoranza linguistica -
MONITORAGGIO INIZIATIVE A.S. 2005/06
Si rammenta ai Dirigenti scolastici e ai docenti referenti
interessati a quanto segnalato in epigrafe che, in conformità alle
disposizioni di cui alla nota di questo Ufficio prot. n. 3392 in data 06
aprile 2006, il termine ultimo per la riconsegna della scheda
monitoraggio debitamente compilata è il 30 giugno 2006.
Nel fare presente che la succitata documentazione è già stata a suo
tempo inviata sia per e-mail, sia per posta ordinaria, si prega, per
quanto concerne le modalità di riconsegna della scheda, di attenersi
scrupolosamente a quanto indicato nella nota cui si fa riferimento.
IL DIRIGENTE
Elisabetta Davoli
Nota 6 aprile 2006,
Prot. n. 3392
Progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle
tradizioni culturali degli appartenenti ad una minoranza linguistica
(Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5) - Monitoraggio iniziative a.s.
2005/2006
Dipartimento dell'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia
Avviso 20 marzo 2006
Prot. n. 2755
Oggetto: Minoranze linguistiche - Il finanziamento
annuale ai progetti delle scuole per l'anno scolastico 2005-2006 -
Integrazione
Ad integrazione della precedente nota informativa annuale e consueta,
di cui all'intestazione della presente, si rende noto che, a seguito
dell'acquisizione dei dati necessari per l'accredito delle somme
relative alla realizzazione dei loro progetti, sono state finanziate,
con i fondi assegnati sul capitolo di bilancio del Ministero ai sensi
della Legge n. 482/99, ulteriori 7 (sette) scuole della Regione Puglia,
Provincia di Lecce, di minoranza Grika.
All'uopo si fa presente che i progetti di cui trattasi erano stati
approvati in prima istanza, insieme a tutti gli altri, dal competente
Gruppo di Studio in fase di istruttoria e se ne allega l'elenco,
completo di tutti i riferimenti.
Detto elenco integra e completa il precedente, per cui, per l'anno
scolastico 2005-2006, il finanziamento annuale ai progetti presentati
nel campo dello studio delle minoranze linguistiche, è stato erogato,
tra scuole materne, elementari e medie, ad un totale di 166 Istituti.
AllegatI
Dipartimento dell'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia
Avviso 28 dicembre 2005
Oggetto: Minoranze linguistiche Il finanziamento
annuale ai progetti delle scuole per l'anno scolastico 2005-2006
La Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, per il quinto
anno consecutivo, ha approvato un piano di interventi e di finanziamenti
per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello
studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti alle
minoranze linguistiche storiche, ai sensi della Legge 15 dicembre 1999,
n. 482.
I 185 progetti presentati dalle scuole sono stati valutati dal
competente Gruppo di studio che, seguendo i criteri esplicitati nella
Lettera Circolare n. 50, prot. 4394 del 13 maggio 2005, ha
prioritariamente privilegiato quelli strutturati sullo specifico
insegnamento della lingua minoritaria. Sul piano innovativo, sono state
favorite le iniziative di "respiro" europeo presentate dalle scuole, in
relazione anche all'ambito dei programmi di finanziamento che l'Unione
Europea sviluppa su progetti basati, tra l'altro, sulla tematica della
tutela delle minoranze linguistiche. Inoltre, essendo giunti al quinto
anno di applicazione della Legge 482/99, si è tenuto conto, in
particolar modo, delle proposte pervenute da quelle regioni dove gli
effetti della legge, nel pregresso, hanno avuto sviluppi meno
significativi. Molta rilevanza è stata attribuita anche ai progetti
presentati da reti territoriali di scuole e nei quali erano previste
spese esclusivamente necessarie per la realizzazione delle iniziative
primarie, quali gli obiettivi, le azioni di monitoraggio, la valutazione
delle attività e la diffusione dei risultati. Sono stati esaminati con
molta attenzione, infine, i progetti cofinanziati e le iniziative di
interazione con il territorio.
In base a tali criteri, le scuole alle quali è stato approvato il
progetto, sono state finanziate con i fondi che annualmente, con la
Legge n. 482/99, vengono assegnati sul relativo capitolo di bilancio del
Ministero.
L'elenco dei progetti, riportato in allegato completo di tutti i
riferimenti, include, ad oggi, 159 ipotesi che riguardano scuole
materne, elementari e medie di cui:
- 62 appartenenti a minoranze di lingua friulana;
- 18 appartenenti a minoranze di lingua arbereshe;
- 1 appartenente a minoranze di lingua greca;
- 3 appartenenti a minoranze di lingua croata;
- 18 appartenenti a minoranze di lingua ladina;
- 12 appartenenti a minoranze di lingua occitana;
- 32 appartenenti a minoranze di lingua sarda;
- 5 appartenenti a minoranze di lingua slovena;
- 2 appartenenti a minoranze di lingua germanica (1 walser - 1 saurana);
- 1 appartenente a minoranze di lingua francese;
- 1 appartenente a minoranze di lingua francese-occitana-franco/provenzale;
- 4 appartenenti a minoranze di lingua franco/provenzale.
Di questi:
- n. 1 Progetto si riferisce alla regione Abruzzo;
- n. 3 Progetti si riferiscono alla regione Basilicata;
- n. 10 Progetti si riferiscono alla regione Calabria;
- n. 2 Progetti si riferiscono alla regione Campania;
- n. 68 Progetti si riferiscono alla regione Friuli Venezia Giulia;
- n. 4 Progetti si riferiscono alla regione Molise;
- n. 13 Progetti si riferiscono alla regione Piemonte;
- n. 7 Progetti si riferiscono alla regione Puglia;
- n. 32 Progetti si riferiscono alla regione Sardegna;
- n. 1 Progetto si riferisce alla regione Sicilia;
- n. 18 Progetti si riferiscono alla regione Veneto.
A conclusione dell'istruttoria, dopo il dovuto e approfondito esame, è
stata operata la necessaria decurtazione sulle spese ritenute eccessive
e/o non finanziabili e una riduzione proporzionale per tutti i progetti,
al fine di rientrare nel limite finanziario massimo a disposizione del
Ministero.
In generale, la tendenza da parte delle scuole a riproporre progetti già
adottati senza novità di rilievo si è manifestata, per l'anno in corso,
in maniera ridotta rispetto agli anni precedenti. Viceversa, sono
aumentate le ipotesi veramente innovative. I territori di minore
potenzialità sono stati, come sempre, molto sobri e contenuti nelle
richieste.
Infine, come sopra riportato e diversamente da quanto era accaduto lo
scorso anno, la "possibilità" europea è stata recepita e alcune scuole
hanno formulato, su questo versante, iniziative valide e interessanti.
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca
Dipartimento per l'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Ufficio VI
Nota 31 agosto 2005
Prot. n. 7975
Oggetto: Piano di interventi e di finanziamenti per la
realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio
delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza
linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5). a.s. 2005/2006
In data 19 maggio 2005 è stata pubblicata sulle news
del sito del MIUR la lettera circolare n. 50 prot. 4394 del 13/05/05
riguardante l'oggetto.
Con la presente si ricorda che i progetti dovranno
essere presentati improrogabilmente entro il giorno venerdì 30 settembre
2005 secondo le modalità previste dalla citata lettera circolare e alla
quale si rimanda per le proposte innovative introdotte.
IL DIRIGENTE
Elisabetta Davoli
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia - Ufficio 6
Lettera Circolare 13 maggio 2005, n.
50
Prot. n. 4394
Oggetto: Piano di interventi e
di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel
campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali
appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482
art. 5). a.s. 2005/2006
Premessa
La scuola dell'autonomia e ancor più oggi la scuola della riforma è
chiamata a recepire le istanze formative di cui sono portatori gli
alunni, le famiglie e, più in generale il territorio, per trasformarle
in bisogni formativi attraverso i piani di studio personalizzati.
In particolare i piani di studio personalizzati, strettamente collegati
con le realtà locali, concretizzano gli obiettivi nazionali in
percorsi/strategie volti a contestualizzare, personalizzare e integrare
riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di
ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del
successo formativo. Inoltre, le indicazioni nazionali per i piani di
studio personalizzati nella scuola primaria evidenziano che tale scuola
"favorisce l'acquisizione da parte dell'alunno sia della lingua
italiana, indispensabile per tutti i fanciulli alla piena fruizione
delle opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche, sia di una
lingua comunitaria, l'inglese, privilegiando, ove possibile, la
coltivazione dell'eventuale lingua madre che fosse diversa
dall'italiano".
In tal senso si ravvisa la necessità dell'utilizzo delle lingue
minoritarie accanto a quella ufficiale in uno spirito di tolleranza e
comprensione e nel rispetto delle differenze.
Le diversità linguistiche, infatti, costituiscono per l'Italia e per
l'Europa una risorsa: "la tutela e la promozione delle lingue
minoritarie rappresentano un contributo importante per l'edificazione di
una Europa fondata sui principi della democrazia e della diversità
culturale, nel quadro della sovranità nazionale e della integrità
territoriale".
La diversità linguistica è quindi un elemento fondamentale di cultura e
democrazia dell'Unione europea, che si adopera anche per tutelare le
lingue regionali e minoritarie presenti sul suo territorio.
In particolare, in Italia la legge 15 dicembre 1999 n. 482, integrata
dal Regolamento attuativo emanato con decreto del Presidente della
Repubblica 2 maggio 2001 n.345, prevede all'art. 2 - in attuazione
dell'art. 6 della Costituzione ed in armonia con i principi generali
stabiliti dagli organismi europei ed internazionali: "La Repubblica
tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane,
germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese,
il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo". La
legge introduce, in particolare, agli articoli 4 e 5, specifiche
disposizioni in materia di promozione della lingua delle minoranze sia
come strumento di svolgimento delle attività didattiche nella scuola
materna e di insegnamento delle discipline nella scuola elementare e
secondaria di 1° grado, sia come oggetto specifico di apprendimento nei
predetti gradi di scuola.
A tale riguardo, a consuntivo del triennio di finanziamenti erogati e in
considerazione di quanto previsto al comma 2 dell'art. 2 del Regolamento
di attuazione della legge 15 dicembre 1999, n. 482 e cioè che "le
istituzioni scolastiche, anche avvalendosi della collaborazione delle
università delle regioni interessate, possono avviare una fase di
sperimentazione con l'attivazione di corsi di insegnamento di cui
all'articolo 4 della legge, per una durata massima di tre anni a
decorrere dalla comunicazione da parte dei consigli provinciali degli
adempimenti di cui al comma 1 dell'articolo 3 della legge medesima", a
partire dall'anno scolastico 2005/2006 si intende:
-
invitare le scuole che hanno sviluppato in questi
tre anni di sperimentazione percorsi educativo-didattici, che curino
la salvaguardia delle lingue e delle culture di minoranza a utilizzare
tutti gli spazi organizzativi-didattici messi a disposizione dalla
normativa su citata al fine di proseguire l'azione intrapresa con una
progettazione curricolare di unità di apprendimento definite poi nei
piani di studio personalizzati e che vadano a confluire nel portfolio
di ciascun allievo;
-
destinare una prima quota di finanziamento a
progetti più "strutturati" sullo specifico insegnamento delle lingue
di minoranza, per le quali le scuole possono valutare le competenze
acquisite, rilasciando opportune certificazioni, che fanno parte della
registrazione e documentazione degli apprendimenti da far confluire
nel Portfolio prefigurato dalla legge n. 53/2003;
-
includere nella quota preindicata il supporto
finanziario alla produzione di materiali didattici trasferibili,
purché non siano connessi ad attività editoriali;
-
accantonare una seconda quota di finanziamento per
sviluppare una progettualità da parte delle scuole di "respiro"
europeo, da realizzare con i programmi di finanziamento che l'Unione
Europea, nell'ambito delle politiche comunitarie di promozione della
diversità linguistica attraverso l'insegnamento e l'apprendimento
anche delle lingue minoritarie, sviluppa su progetti basati, tra
l'altro, sulla tematica della tutela delle minoranze linguistiche.
Tale linea di sviluppo dovrà essere perfezionata dalle scuole e
perseguita con la individuazione da parte delle stesse di
finanziamenti delle iniziative relativi alla legge 482/99 presso
Comune, Provincia, Regione, Cassa rurale, Industria locale, a cui
potrà essere poi aggiunta una somma che il MIUR intende mettere a
disposizione come cofinanziamento a copertura delle necessità
economiche derivanti dai progetti europei prefigurati dai relativi
bandi di concorso. Le scuole che intendano accedere ai finanziamenti
di programmi messi a disposizione dall'Unione Europea nell'ambito
delle politiche comunitarie, sono pertanto invitate a documentarsi fin
d'ora sulle prospettive aperte dai programmi Socrates, indicazioni già
a disposizione nella sezione del sito MIUR e, per la tempistica, ad
assumere informazioni sia dal sito INDIRE sia dai responsabili
incaricati dei vari progetti dello stesso INDIRE, in modo da iniziare,
per quanto possibile, una seria programmazione di massima, da proporre
nei tempi dei bandi.
Le scuole alle quali sono stati assegnati i
finanziamenti della legge 482/99 negli anni scolastici 2001/02 e/o
2002/2003 e/o 2003/2004 e/o 2004/2005, ai sensi della lettere circolari
rispettivamente n. 89 del 21 maggio 2001, n. 90 del 31 luglio 2002, n.
64 del 29 luglio 2003 e n.65 del 28 luglio 2004, che volessero proporre
progetti in continuità ed in eventuale evoluzione rispetto al piano
progettuale finanziario approvato a suo tempo, sono invitate ad
evidenziare i risultati ottenuti e le carenze riscontrate, specificando
gli obiettivi che si intendono proseguire con il progetto presentato per
l'a.s. 2005/06.
L'invio dei progetti da parte delle istituzioni scolastiche dovrà essere
effettuato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca - Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, Ufficio 6,
V.le Trastevere 76/A - 00153 Roma, entro e non oltre il 30 settembre
2005.
Le proposte saranno prese in considerazione se corredate dei seguenti
elementi:
a. progetto redatto in lingua italiana e in lingua
minoritaria;
b. nuova scheda-formulario, allegata alla presente
lettera circolare, debitamente compilata in tutte le sue sezioni (una
scheda per ogni progetto), da inviare all'indirizzo di posta elettronica
segnalato nella scheda medesima;
c. delibera del Consiglio provinciale di cui all'art.
3 comma 1 della precitata Legge n. 482/99.
La Commissione tecnica ricostituita con Decreto Ministeriale n.113 del
23 ottobre 2002 con il compito di offrire indicazioni per la definizione
dei criteri generali per la redazione di progetti nazionali e locali nel
campo dello studio delle minoranze linguistiche storiche e incaricata di
valutare i progetti, procederà alla selezione delle proposte presentate,
privilegiando quelle elaborate da reti di scuole e che prevedano altri
eventuali contributi da parte degli Enti locali, nel quadro di un'ampia
e consapevole responsabilità del territorio e nel rispetto dei criteri
stabiliti dalla Legge n.482/1999.
INIZIATIVE DI FORMAZIONE
Le istituzioni scolastiche, nell'esercizio dell'autonomia di ricerca,
sperimentazione e sviluppo potranno prevedere nell'ambito del medesimo
progetto iniziative di formazione da destinare al personale insegnante
coinvolto nel progetto, da realizzare contestualmente all'attuazione del
progetto didattico nel caso in cui nell'istituzione scolastica sia in
servizio personale docente già in possesso di competenze specifiche
nelle lingue minoritarie e che richieda ulteriori approfondimenti in
materia ed un perfezionamento delle competenze già in possesso.
Analogamente ai progetti didattici saranno prescelte le proposte
provenienti da reti di scuole anche appartenenti a minoranze
linguistiche diverse.
Nella programmazione e realizzazione degli interventi formativi le
istituzioni scolastiche potranno avvalersi della consulenza e della
collaborazione delle Università e delle loro diverse articolazioni
(Dipartimenti e Facoltà), destinatarie di specifici finanziamenti
previsti dalla Legge, anche per la produzione di materiali didattici
trasferibili.
RACCOMANDAZIONI FINALI
Il MIUR, in considerazione di quanto già emerso dal monitoraggio
effettuato sulle scuole destinatarie dei finanziamenti nelle tre annate
scolastiche decorse, intende assumere le seguenti linee di indirizzo e
di azione per il futuro.
Nell'esame dei progetti proposti per l'anno scolastico 2005/2006 e da
finanziare, saranno privilegiati in modo prioritario quelli relativi a
significative attività didattiche per gli alunni, sempre accompagnate da
coerenti e congruenti interventi di formazione per i docenti impegnati
nelle esperienze in lingua minoritaria. Grande importanza sarà riservata
alla costituzione di reti territoriali (reti di scuole e non reti di
progetti) che comprendano non solo scuole che operano nell'ambito delle
proprie minoranze, ma anche scuole nelle quali siano rappresentate
eventualmente altre minoranze linguistiche. Si raccomanda di focalizzare
con particolare attenzione nei progetti gli obiettivi, e curare che
siano indicate le azioni di monitoraggio e di valutazione dell'attività,
nonché di diffusione dei risultati. Le scuole, nell'elaborazione delle
proposte, dovranno rapportarsi ad uno "standard" di costi entro cui
siano previste esclusivamente spese necessarie per la realizzazione
delle iniziative, tenendo sempre conto dei criteri precedentemente
esposti.
Il finanziamento che sarà disposto dalla presente lettera circolare sarà
pertanto opportunamente ripartito e assegnato rispetto alle esigenze
progettuali espresse dalle scuole e in relazione alle effettive
disponibilità di cassa, del relativo capitolo della spesa in base alle
determinazioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Si prega di voler dare la più ampia diffusione alla presente lettera
circolare.
IL DIRETTORE GENERALE
Silvio Criscuoli
Allegato |