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Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca Nota 20 febbraio 2006 Prot. n. 1650 Oggetto: Progetto “La polifonia della traduzione” Si fa seguito alla nota prot. n. 11765 del 16 dicembre 2005 con cui la scrivente Direzione Generale ribadiva le strategie operative da mettere in campo per promuovere in modo efficace sui vari territori regionali il progetto in oggetto, strategie peraltro già concordate con gli IRRE nel corso della specifica riunione del 5 dicembre 2005. Si fa riferimento, in particolare, alla data del 10 febbraio c. a., fissata come termine per una prima valutazione e monitoraggio delle schede di adesione delle scuole interessate al progetto stesso. Al fine di garantire la coesione dell’operazione avviata si chiede alle SS.LL di comunicare entro il corrente mese di febbraio:
Pur consapevole delle oggettive difficoltà degli Istituti allo stato attuale, si segnala che il riscontro che verrà dato alla presente costituisce un importante momento valutativo, anche in relazione all’intendimento di estendere, nel prossimo anno scolastico, l’opportunità a tutti gli IRRE.
Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca Nota 16 dicembre 2005 Prot.11765 Oggetto: Progetto " Polifonia della Traduzione" - strategie concordate riunione 5 dicembre 2005 Il giorno 5 dicembre 2005 si è svolta presso la scrivente Direzione Generale una riunione per mettere a punto le strategie più adatte per operare una adeguata diffusione del progetto segnalato in oggetto ed affidato alle SS.LL. con nota del 31 ottobre 2005 prot. n 10075. Nel corso della citata riunione è stata fatta una ricognizione sulle finalità del progetto stesso ed è stato definito ruolo e funzioni degli IRRE, nonché una prima strategia operativa comune, che si riporta qui di seguito in estrema sintesi:
Per realizzare una sinergia efficace ed efficiente con la scrivente si richiede la designazione ufficiale di un referente IRRE per il progetto "Polifonia della Traduzione", da segnalare entro la meta di gennaio p.v. . Si confida in una promozione del progetto sui vari territori e si resta in attesa di comunicazione delle scuole selezionate e che intendono aderire al progetto. Si conferma quanto già evidenziato durante la riunione del 5 dicembre in merito alle scuole pilota e ai progetti già realizzati nel decorso anno scolastico, dei quali si fornisce elenco completo di tutti i dati:
Resta inoltre inteso che per ogni ulteriore chiarimento i referenti del MIUR sono la prof.ssa Maria Rosaria Migliaccio e la prof.ssa Domenica Di Sorbo. Si confida nella sperimentata ed alta professionalità di ricerca.
Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca Nota 31 ottobre 2005 Prot. n. 10075 Oggetto: Polifonia della Traduzione – Progetto nazionale finalizzato individuazione delle intersezioni tra discipline dell’area umanistica e quelle scientifiche La Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, impegnata a promuovere attività finalizzate al rinnovamento delle metodologie e al sostegno dell’innovazione didattica nella scuola dell’autonomia, intende dare impulso alla diffusione del progetto in oggetto. Polifonia della Traduzione offre la possibilità di costruire, nella pratica dell’attività didattica, percorsi interdisciplinari che, superando la logica della giustapposizione delle discipline consente di scoprire la profonda unitarietà del sapere. Il progetto, realizzato in una fase pilota in quattro scuole del Lazio, della Toscana, della Campania e della Calabria, è stato allargato ed accolto con grande entusiasmo nel corso dell’anno scolastico 2004-05 da altre quattro scuole delle regioni Veneto, Sardegna e Sicilia. Nei giorni 21 e 22 settembre c.a. , nel corso del Seminario nazionale organizzato dalla Direzione scrivente, sono stati presentati i progetti già realizzati dalle scuole coinvolte con una produzione di propri CD relativi alle singole esperienze didattiche. Le relazioni dei docenti referenti nelle scuole hanno evidenziato la forte valenza innovativa del percorso formativo intrapreso, che ha permesso di scoprire energie e talenti nascosti. Gli studenti, spesso disorientati rispetto alla parcellizzazione disciplinare, hanno acquisito, in generale, un metodo di lavoro più coinvolgente e motivante; d’altra parte l’impiego del cooperative learning ha determinato la partecipazione attiva anche da parte degli studenti più deboli. Rompere gli stretti confini delle discipline e lavorare in modo sistemico offre una efficace chiave di lettura per l’interpretazione della complessità della realtà. Alla luce, dunque, dell’entusiasmo con cui nel corso del Seminario nazionale le scuole hanno riportato le loro esperienze, si intende procedere progressivamente a una disseminazione del progetto in tutte le realtà regionali e il contributo degli IRRE in questa fase è determinante per ottenere una capillare diffusione e promozione del progetto, partendo dalla regioni nelle quali si sono materializzate le esperienze pilota delle scuole e programmando una progressiva estensione alle altre regioni. A tale scopo si ritiene opportuno organizzare, presumibilmente dopo la prima decade di novembre del c. a. , una riunione per una prima condivisione del senso e degli obiettivi dell’operazione , alla quale saranno invitati i Direttori degli IRRE delle Regioni cui si riferiscono le esperienze-pilota del progetto (Lazio, Toscana, Campania, Calabria, Veneto, Sardegna , Sicilia) con i referenti IRRE designati, che si occuperanno del progetto Polifonia della Traduzione. Si confida in un attivo coinvolgimento e in tal senso si invia in allegato un documento tecnico relativo alla filosofia del Progetto. Si resta in attesa di riscontro positivo e di segnalazione del nominativo del proprio referente per fissare luogo e data della preannunciata riunione di avvio delle attività con gli IRRE.
DIPARTIMENTO PER L'ISTRUZIONE Nota 11 novembre 2004 Prot. n. 16010 Oggetto: "Polifonia della traduzione" L'ampio processo di riforma in atto poggia
sulla consapevolezza del ruolo prioritario della scuola e della
formazione quale fattore complessivo di sviluppo della società civile.
La Polifonia della Traduzione E' il progetto nazionale che nasce con l'intento di migliorare la
natura e le tecniche dell'insegnamento-apprendimento al fine di rendere
più accattivante lo studio delle discipline umanistiche e scientifiche. Il Coordinamento Nazionale
POLIFONIA della TRADUZIONE Premessa La Legge n. 53 del 28 marzo 2003, che ha definito le norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, prevede nell’art. 2, comma 1.l, l’attuazione di Piani di Studio Personalizzati nei quali lo studente è posto al centro dell’attenzione educativa non solo sul piano organizzativo, ma anche su quello educativo. Nel profilo educativo, culturale e professionale dello studente è data importanza rilevante alla flessibilità organizzativa e metodologica e alla individuazione di nuclei di aggregazione interdisciplinare (tematici, problematici, progettuali) che promuovano paradigmaticamente l’unità e l’organicità del percorso formativo e che siano garanzia di una adeguata attenzione anche metodologica agli aspetti interdisciplinari del “sapere” e della “cultura”. Tali nuclei costituiscono un punto di riferimento importante per l’autonoma progettazione didattica della scuola e dei docenti. La fonte normativa è costituita dal D.P.R. n. 275, 8 marzo 1999: “Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche”, con particolare riferimento agli articoli 1. (Natura e scopi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche), 4.(Autonomia didattica), 5. (Autonomia organizzativa), 6. (Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo), 9. (Ampliamento dell'offerta formativa), 11. (Iniziative finalizzate all'innovazione), 13. (Ricerca metodologica). Nella tradizione consolidata della scuola italiana sono state assicurate le interconnessioni tra discipline affini, come dimostra la stessa organizzazione delle classi di concorso (italiano e storia, italiano e latino, matematica e fisica, storia e filosofia, ...), più difficile, invece, è risultata la ricerca di possibili intersezioni tra discipline dell’area umanistica e quelle dell’area scientifica. D’altra parte è indispensabile che lo studente scopra quella profonda unitarietà del sapere che non può scaturire né dagli apporti esclusivi delle discipline storico-umanistiche (magari in opposizione alle discipline di matrice naturalistica) né da una giustapposizione di discipline linguistico-letterarie, estetico-espressive, storico-filosofiche, matematiche, fisico-naturalistiche e tecnico-tecnologiche, ma dall’incontro e dal dialogo integrato ed armonico di queste prospettive. Infatti, è l’unitarietà del sapere che dà senso ai singoli ambiti disciplinari. Idea - progetto Le trasformazioni intervenute nel mondo della comunicazione hanno moltiplicato le fonti informative a disposizione degli studenti. La scuola, quindi, si trova a convivere e a competere con molti altri Enti educativi, per cui deve cercare strumenti adeguati per catturare l’attenzione degli studenti e coinvolgerli in un percorso di apprendimento che susciti interesse e dia risposte tempestive alle esigenze di un’età cruciale nella formazione dell’individuo. La presenza della rete informatica con la ricchezza e la complessità delle conoscenze messe a disposizione di tutti si pone per la scuola sia come modello efficace di pluridisciplinarità, ma anche come sfida culturale da non rifiutare, nell’ottica di stimolare la ricerca di nuove e appropriate metodologie didattiche al fine di migliorare l’insegnamento-apprendimento. Quindi, “Polifonia della traduzione” nasce con l’intento di migliorare la natura e le tecniche dell’insegnamento-apprendimento al fine di rendere più accattivante lo studio delle discipline umanistiche e scientifiche, ma anche da una riflessione sulle reali motivazioni allo studio di queste discipline e come argine contro la parcellizzazione del sapere. Il Progetto offre la possibilità di costruire, nel concreto dell’attività didattica quotidiana, percorsi interdisciplinari organizzati intorno ad un nucleo centrale, dal quale partano itinerari integrati di apprendimento tra l’area umanistica e l’area scientifica. Polifonia della traduzione Realizzare la traduzione di un “testo” in più linguaggi significa costruire un percorso polifonico in cui la polifonia “traduce” efficacemente l’interdisciplinarità permettendo anche una eventuale rivisitazione del programma secondo molteplici punti di vista. Tradurre è un’operazione che intrinsecamente coinvolge almeno due “linguaggi”. Se la traduzione è un processo che parte da un testo (A) e arriva a un altro testo (B), il trasferimento di elementi significativi da un “luogo” ad un altro riguarda più discipline secondo due aspetti: · sia perché molte discipline (come quelle linguistiche o quelle matematiche) la definiscono al loro interno come un’operazione fondamentale del loro statuto; · sia perché la traduzione, mettendo in relazione almeno due linguaggi, si presta naturalmente ad uno studio pluri-interdisciplinare. D’altra parte il linguista Roman Jakobson (in: Saggi di linguistica generale) distingue tre tipi di traduzione, a seconda delle caratteristiche dei testi A e B. “Noi distinguiamo tre modi di interpretazione di un segno linguistico, a seconda che lo si traduca in altri segni della stessa lingua, in un’altra lingua, o in un sistema di segni non linguistici. Queste tre forme di traduzione debbono essere designate in maniera diversa: 1. la traduzione endolinguistica o riformulazione consiste nell’interpretazione dei segni linguistici per mezzo di altri segni della stessa lingua; 2. la traduzione interlinguistica o traduzione propriamente detta consiste nell’interpretazione dei segni linguistici per mezzo di un’altra lingua; 3. la traduzione intersemiotica o trasmutazione consiste nell’interpretazione dei segni linguistici per mezzo di segni non linguistici”. La traduzione, quindi, se viene assunta come una grande metafora di trasferimento del senso, può riguardare tutte le discipline, anche se nella scuola è percepita comunemente come un’operazione che riguarda le lingue, e in modo particolare le lingue classiche (Greco e Latino). Anche in ambito matematico sono utilizzate costantemente operazioni linguistiche di traduzione; in particolare è evidente la sua funzione nella costruzione di enunciati che rappresentano definizioni, proposizioni e teoremi. Nel processo traduttivo, a seconda del tipo di traduzione e della diversa natura del testo di partenza (terminus a quo) e del testo di arrivo (terminus ad quem), si possono valutare: · le convenzioni per la corrispondenza di senso ( latino Û italiano, problema Û equazione); · il grado di correttezza e la soglia di adeguatezza; · gli obiettivi didattici. Obiettivi In linea con i Profili Educativi, Culturali e Professionali degli studenti, fissati dalla legge n.53/2003, il progetto si pone i seguenti obiettivi: * possedere i linguaggi necessari per l’interlocuzione culturale con gli altri, nella società contemporanea caratterizzata prevalentemente dall’immagine; * possedere un adeguato numero di strumenti formali e saperli applicare ai diversi ambiti disciplinari; * riconoscere, nella complessità della cultura contemporanea, gli elementi che legano la tradizione umanistica e quella scientifica; * superare i limiti di prospettive di analisi troppo parziali che impediscono la scoperta delle connessioni tra i vari campi del sapere; * individuare i problemi e la loro natura pluri o interdisciplinare, isolarne gli aspetti fondamentali e definirne i confini; * comprendere e utilizzare la modellizzazione inquadrandola nel processo più generale di conoscenza e razionalizzazione della realtà; * comprendere il ruolo che il linguaggio matematico ricopre in quanto strumento essenziale per descrivere, comunicare, formalizzare, dominare i diversi campi del sapere; * conoscere criticamente concetti matematici e operare con essi in modo da saper porre e risolvere problemi non solo legati allo specifico della disciplina ma soprattutto quelli che si presentino nella realtà del quotidiano; * sviluppare, attraverso il contatto diretto con i testi, gli strumenti per l’analisi letteraria e il piacere della lettura; * avere memoria del passato, riconoscerne la permanenza nel presente e far tesoro di questa consapevolezza per la soluzione dei problemi che si incontrano e per la progettazione del futuro; * leggere un’opera d’arte, apprezzare e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale del territorio, della Nazione e dell’Europa; * utilizzare efficacemente per l’espressione di sé e per la comunicazione interpersonale anche codici diversi dalla parola, tra loro integrati o autonomi (fotografia, cinema, web, ipertesti, teatro,..); * utilizzare gli strumenti informatici in ambiente di apprendimento;. * collaborare e cooperare con gli altri; * elaborare un autonomo metodo di studio che avvalori sia i propri stili di apprendimento, sia la natura e la complessità dei problemi interdisciplinari e degli argomenti disciplinari incontrati. E’ evidente che ogni scuola può, nell’ambito della propria autonomia didattica, scegliere gli obiettivi prioritari da raggiungere alla fine del Progetto didattico scelto. Destinatari Gli studenti delle scuole del secondo ciclo di istruzione Fasi Il Progetto di ricerca didattica è articolato in tre fasi: 1. ogni disciplina, nel suo ambito, contribuisce a definire il campo di applicabilità della traduzione, ridefinendo le sue operazioni da questo punto di vista; 2. le discipline confrontano, poi, le diverse tipologie di traduzione individuando le affinità e le differenze; 3. si raccolgono, quindi, i risultati delle indagini in un quadro conclusivo. Ogni fase si sviluppa attraverso le seguenti tappe: La traduzione endolinguistica si può realizzare secondo varie tipologie: parafrasi, riassunto e riscrittura secondo “registri diversi”, a seconda degli obiettivi da raggiungere. La traduzione interlinguistica, in quanto traduzione propriamente detta, si realizza nel passaggio da una disciplina all’altra. La traduzione intersemiotica è un’operazione più complessa in quanto coinvolge sistemi linguistici diversi, ma è quella che si adatta meglio a percorsi pluri-interdisciplinari. Può essere attuata con il passaggio dal racconto scritto al racconto dipinto in sequenze, dal romanzo al film, dal teatro di parola al mimo, da un racconto scritto a una sinfonia che lo renda in note musicali, da un’equazione al suo grafico, dall’osservazione di un fenomeno naturale alla sua descrizione, ... e viceversa. Nella fase di confronto tra le discipline, rispettivamente del testo di partenza e del testo di arrivo, intervengono diversi fattori: · la valutazione dei diversi criteri di correttezza esistenti in matematica, fisica, scienze e nelle lingue; · l’individuazione delle competenze che un traduttore “intersemiotico” deve possedere. Þ Costruzione di una dispensa cartacea e/o di un ipertesto multimediale che raccolga e sintetizzi il percorso didattico proposto Ogni studente può contribuire, in sintonia con i Piani di Studio Personalizzati richiesti dalla legge di Riforma della Scuola, a seconda delle proprie attitudini, dei propri interessi, delle proprie conoscenze e abilità, alla costruzione di questi itinerari ipertestuali. Infatti, per la produzione di un ipertesto è necessaria non solo l’attività di ricerca teorica ma sono indispensabili anche la curiosità, la creatività, la manualità, la conoscenza informatica, Scuole pilota Il progetto è stato già realizzato in quattro scuole pilota che hanno prodotto propri specifici percorsi1. Intersezioni culturali nei manifesti del futurismo ITIS “A. Meucci”, Firenze 2. Dal linguaggio naturale al linguaggio simbolico:operazioni linguistiche e operazioni in Matematica Liceo Classico Statale “Virgilio”, Roma 3. Dallo scriba…allo screen, ovvero dal linguaggio verbale a quello digitale dell’informatica Liceo scientifico Statale “G. Galilei”, Napoli 4. Alla ricerca delle nostre radici culturali: Il mito di Apollo e Dafne nel corso del tempo IIS “U. Zanotti Bianco”, Marina di Gioiosa Jonica (RC)
ELENCO SITI
SCUOLE
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Liceo Classico “Virgilio” Roma |
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I.T.I.S. “A. Meucci” Firenze |
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Liceo Scientifico “G. Galilei” Napoli |
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I.I.S. “U. Zanotti Bianco” Marina di Giocosa Jonica R.C. |
La traduzione a scuola
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