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DIPARTIMENTO PER L'ISTRUZIONE Nota 22 novembre 2004 Prot.n.INT/ 2842 /5 Oggetto: Avviso prot.n. INT/233/5 del 18 giugno 2004 - Proroga dei termini di scadenza dei progetti locali Si comunica che vengono prorogati di TRENTA GIORNI
i termini relativi alla scadenza della presentazione dei progetti
afferenti alla misura/azione 1.4 . "fabbisogni e progetti maturati nel
contesto locale".
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
PON 2000/2006 " La Scuola per lo Sviluppo" Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale Per Gli Affari Internazionali Dell'istruzione Scolastica Ufficio V Viale Trastevere 76/a 00153 Roma Contestualmente, copia del progetto deve essere inviata all' Ufficio
Scolastico Regionale di appartenenza, che si prevede di coinvolgere
nell'attività di valutazione dei progetti.
Dipartimento per
l’Istruzione Nota 18 giugno 2004 Prot. n.233/INT/U05 Oggetto:
Programmazione dei Fondi Strutturali 2000/2006 - Obiettivo.1- Avviso per
la presentazione di progetti relativi alla Misura 1/ Azione 1.4 (FSE)
“Sviluppo di centri polifunzionali di servizio per il supporto
all’autonomia, la diffusione delle tecnologie, la creazione di reti”. PREMESSA Il Programma Operativo Nazionale “ La Scuola per lo Sviluppo” è uno strumento finalizzato al sostegno dello sviluppo e dell’innovazione del sistema scolastico per favorire l’occupabilità di giovani e adulti e promuovere lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno mediante l’ampliamento delle conoscenze e competenze delle sue risorse umane.
Le linee strategiche di intervento del PON, in forte raccordo con le politiche comunitarie e nazionali in materia di istruzione e formazione, riconoscono un ruolo centrale all’innovazione e all’adeguamento dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca, quali fattori di sviluppo, crescita economica, competitività ed occupazione.
Tali linee sono state disegnate dal Trattato di Maastricht, quindi definite in “Agenda 2000” e, nell’ambito della strategia europea per l’occupazione, dai Consigli europei di Lussemburgo e di Vienna che, nel porre l’accento sulle strategie di prevenzione della disoccupazione, hanno individuato, tra le priorità, lo sviluppo di sistemi di istruzione e formazione che garantiscano l’apprendimento durante tutto l’arco della vita attiva, con particolare riguardo alla formazione continua e alla transizione scuola-lavoro.
Uno sviluppo ulteriore a queste strategie è stato impresso dai Consigli europei di Lisbona (2000), Stoccolma (2001) e Barcellona (2002) nei quali i Paesi dell’Unione hanno fissato sia gli obiettivi comuni da raggiungere entro il 2010 nel settore dell’istruzione e della formazione, sia il relativo piano di lavoro nonché le modalità di verifica dei risultati raggiunti. Tra questi obiettivi emerge in particolare l’obiettivo strategico 3 che sottolinea l’importanza di aprire i sistemi d’istruzione e formazione alla realtà esterna rafforzando i legami delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società in generale (Obiettivo 3.1)
Sulla stessa linea si muovono la recente Risoluzione del Consiglio di Europa del 15 luglio 2003 (G.U. C 175 del 24/07/03) che invita gli stati membri a prendere in considerazione gli aspetti del capitale sociale e umano in sede di programmazione, sviluppo e attuazione delle rispettive politiche e iniziative e la decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio sul Programma “e-learning” e sul Piano di Azione 2004-2006 “Promuovere l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica”, definiti nel corso del semestre di presidenza italiana .
Altrettanto importanti degli obiettivi europei nello specifico campo dell’educazione, della formazione e del lavoro, sono gli obiettivi che riguardano la coesione sociale e il riequilibrio territoriale dell’Unione Europea cui sono finalizzati, nello specifico, i fondi strutturali.
Il Programma Operativo Nazionale “La scuola per lo sviluppo (PON Scuola, 2000-2006), finanziato con le risorse dei fondi strutturali, concorre, insieme con altri interventi nazionali e regionali e all’interno del Quadro Comunitario di Sostegno Italia - Obiettivo 1, alla realizzazione degli obiettivi sopra indicati contribuendo, in particolare, alla crescita delle risorse umane, fattore determinante per lo sviluppo economico e sociale delle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Il Quadro Comunitario di Sostegno Italia - Obiettivo 1, che disciplina tutti gli interventi finanziati con i fondi strutturali, indica le linee strategiche dello sviluppo del mezzogiorno, fra le quali vanno ricordate lo sviluppo della società conoscenza, lo sviluppo della società dell’informazione, la promozione delle pari opportunità uomo - donna, la cultura ambientale e lo sviluppo locale, da realizzare mediante adeguate strategie di integrazione degli interventi.
In questa prospettiva sono stati finora realizzati gli interventi del PON Scuola che, fra l’altro, ha dedicato grande attenzione alla Misura 1 (FSE) – Adeguamento del sistema dell’istruzione - e alla Misura 2 (FESR) – Nuove tecnologie per l’utilizzo e la valorizzazione delle metodologie didattiche, -finalizzate:
· al miglioramento della qualità del sistema di istruzione mediante iniziative destinate all’ammodernamento e all’arricchimento dell’offerta formativa degli istituti di istruzione secondaria, alla formazione dei docenti sugli aspetti metodologico-didattici e sullo sviluppo delle nuove tecnologie, ad azioni di orientamento, di supporto e di collegamento con il territorio per lo sviluppo di un sistema di formazione integrata, specialmente per contrastare i fenomeni dell’insuccesso scolastico e della dispersione;
· al rinnovamento delle strutture e della strumentazione tecnologica degli istituti scolastici per promuovere, quale supporto dell’innovazione formativa dei progetti cofinanziati dal FSE, lo sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza, con particolare riguardo a quegli ambiti formativi in cui tale sviluppo ha comportato consistenti cambiamenti delle stesse professionalità richieste dal mercato del lavoro.
All’interno di tali finalità sono state realizzate, nell’ambito della Misura 1, diversificate esperienze che, per la loro trasversalità, possono considerarsi di grande valenza formativa, mentre circa 75 istituzioni scolastiche sono state dotate, nell’ambito della Misura 2, di infrastrutture tecnologiche di vario tipo, rappresentate in linea di massima da: · una biblio-mediateca multimediale dotata di un sistema di gestione del catalogo delle acquisizioni e del prestito e di un ambiente per la consultazione di testi, supporti multimediali e per la navigazione in rete Internet · un laboratorio per lo sviluppo e l'aggiornamento di prodotti multimediali · un'aula per incontri con almeno una stazione di lavoro multimediale e un proiettore; · una sala per incontri e seminari; · un sistema di videoconferenza;
Con finalità diverse, ma con strutture in buona parte analoghe, sono stati autorizzati, nell’ambito delle Misure 10.2 del POP 1994/99 e 4.1 del PON 2000/2006, progetti di “Centri risorse contro la dispersione scolastica”. Tali centri sono anche in grado di offrire, nel territorio di appartenenza, competenze e mezzi funzionali alla formazione dei docenti, all’orientamento, alla promozione dello sviluppo della società dell’informazione e di un sistema di life-long-learning.
Con l’intento di procedere nella programmazione avviata secondo gli obiettivi prefissati e di valorizzare quanto finora realizzato consentendone la piena fruizione da parte di scuole di ogni ordine e grado, per favorire l’integrazione delle istituzioni scolastiche con i soggetti operanti sul territorio di riferimento e a supporto dell’azione degli Uffici scolastici regionali, si intende dare attuazione all’azione 1.4 relativa allo“Sviluppo di centri funzionali di servizio per il supporto all’autonomia, la diffusione delle tecnologie, la creazione di reti”.
L’Azione, infatti, ha come obiettivo l’attivazione di centri polifunzionali di servizio per promuovere interventi di sostegno alla crescita dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, all’innovazione dei processi d’apprendimento e alla diffusione delle nuove tecnologie nella pratica didattica, attraverso l’utilizzazione integrata di risorse infrastrutturali ed umane sia del sistema scolastico che di altri sistemi - formazione, istruzione superiore, ricerca, ecc. - nella prospettiva dello sviluppo della società dei saperi e dell’informazione. Questo in coerenza con la normativa sull’autonomia (L59/97 art. 21) che, soprattutto sul piano organizzativi, è finalizzata “alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale” L’Azione 1.4 ha caratteristiche di grande attualità e coerenza con le indicazioni ed i riferimenti agli obiettivi futuri dei sistemi di istruzione così come definiti all’avvio del processo di Lisbona, in particolare:“fare in modo che le scuole e i centri di formazione, tutti collegati a internet, diventino man mano centri locali per l’acquisizione di conoscenze polivalenti, accessibili a tutti, facendo ricorso ai metodi più adatti e in funzione della grande diversità dei gruppi bersaglio; realizzare fra scuole, centri di formazione, imprese e stabilimenti di ricerca partenariati per acquisire conoscenze che siano a vantaggio di tutti; nonché fare in modo che le istituzioni scolastiche siano sempre più sollecitate ad aprirsi “alla formazione per adulti mettendo le infrastrutture e le attrezzature a loro disposizione. Questi luoghi polivalenti di apprendimento dovrebbero strutturarsi come reti per collegare un’ampia gamma di partner: scuole, centri di formazione, biblioteche, istituti di formazione tecnologica, autorità locali, ecc. Le iniziative destinate a migliorare “ il collegamento in rete del territorio”devono “facilitare l’accesso di qualsiasi cittadino che lo desideri, ovunque si trovi e qualsiasi sia la sua situazione, a un centro di risorse locali, con o senza dispositivo di accompagnamento a distanza”.
Infine, l’Azione 1.4 risponde alle sollecitazioni che provengono della recente Decisione Europea “E-Learning”, in particolare per quanto riguarda la promozione di azioni per lo sviluppo di centri di acquisizione delle conoscenze e loro collegamento in rete poiché si prevede che “Le tecnologie dell’informazione consentiranno un’intensificazione senza precedenti degli scambi e delle collaborazioni nell’ambito dello spazio educativo e culturale europeo. Tale intensificazione presuppone – come auspica il Consiglio europeo di Lisbona – la trasformazione dei centri di insegnamento e di formazione in centri d’acquisizione di conoscenze polivalenti e accessibili a tutti, ed, evidentemente, anche l’approvvigionamento delle attrezzature e la formazione degli insegnanti”. Per tale scopo in detta Decisione si auspica la creazione di spazi virtuali, il collegamento in rete delle università, delle scuole, dei centri di formazione e dei centri di risorse culturali anche per favorire lo sviluppo di scambi di esperienze, di buone prassi di insegnamento e di formazione a distanza, nel rispetto della diversità culturale e linguistica.
L’azione 1.4, “Sviluppo di centri polifunzionali di servizio per il supporto all’autonomia, la diffusione delle tecnologie, la creazione di reti”, qualifica il PON Scuola in funzione delle suddette linee strategiche e si raccorda al quadro legislativo nazionale sull’autonomia delle istituzioni scolastiche e la riforma del sistema d’istruzione.
Ciò premesso, tenuto conto del quadro degli obiettivi sopra richiamati e condivisi nel Programma Operativo Nazionale per la Scuola, con il presente Avviso i destinatari di seguito indicati sono invitati a presentare un progetto che permetta l’effettivo funzionamento del centro polifunzionale di servizio attraverso la realizzazione delle attività previste dall’azione 1.4 e specificate nei successivi paragrafi.
1.1 DESTINATARI
Il presente Avviso è riservato alle istituzioni scolastiche delle Regioni Obiettivo 1, già dotate, a seguito di autorizzazione nell’ambito della Misura/Azione 2.2.c, delle infrastrutture sopra elencate, nonché alle scuole, sedi di centri risorse realizzati nell’ambito della Misura 4.1 e 10.2 del POP 1994/99, che abbiano dotazioni tecnologiche e risorse umane adeguate agli obiettivi dell’Azione 1.4 e che siano collocate in aree territoriali prive di centri polifunzionali di servizio o a elevata densità di popolazione. Le scuole ammesse a partecipare sono, pertanto, quelle inserite nell’ Allegato A. Le scuole autorizzate di recente, nell’annualità in corso, alla realizzazione della Misura 2.2c, potranno presentare le candidature per i soli progetti nazionali, mentre la partecipazione ai progetti locali sarà consentita dal momento in cui saranno conclusi e realizzati i progetti della suddetta Misura.
1.2 FINALITA’, OBIETTIVI E CONTENUTI DELL’AZIONE 1.4
Il presente Avviso consente di attivare, in coerenza con gli obiettivi generali della Misura 1, un’azione che rientra fra quelle iniziative, previste nel Programma, orientate a promuovere istituti-polo in grado di svolgere azioni di catalizzazione di bisogni e risorse, nonché di servizio per la realizzazione e/o lo sviluppo di reti territoriali.
L’Azione 1.4 promuove, infatti, il sostegno sia alle risorse professionali che ai processi formativi, con particolare attenzione all’ampliamento e al miglioramento della formazione di alunni, alunne, docenti e personale della scuola sui temi generali dello sviluppo della società dell’informazione e sulle tematiche dell’autonomia e dell’integrazione con il territorio, nonché su quelle dell’educazione ambientale e delle pari opportunità uomo – donna. Tale finalità configura l’insieme delle attività svolte dai Centri polifunzionali come “azione di sistema” che, sostenuta da adeguate “azioni di accompagnamento”, deve rispondere ad un preciso ed esplicitato fabbisogno – rilevato nel contesto di riferimento ed evidenziato in maniera dettagliata nel progetto – da soddisfare attraverso l’uso integrato di risorse umane, professionali e soprattutto tecnologiche con azioni che, funzionali ai bisogni individuati, si propongono alcuni dei seguenti macro-obiettivi:
Ulteriori specificazioni sono indicate nel Complemento di Programmazione.
1.3 TIPOLOGIA DELLE ATTIVITA’
Per la realizzazione di quanto elencato al punto precedente potranno essere svolte le seguenti attività (attività che non rientrino nell’elenco seguente verranno specificamente valutate da parte dell’Autorità di Gestione):
1. azioni di formazione e/o collaborazione in presenza e a distanza; 2. seminari, incontri di lavoro, gruppi di lavoro; 3. iniziative di supporto e consulenza; 4. produzione di materiali e/o diffusione di prodotti didattici multimediali e microseminari di diffusione dei pacchetti prodotti; 5. sviluppo e/o supporto per il funzionamento di portali e/o server WEB; 6. studi, ricerche, analisi ed elaborazione dati.
Dette attività, però, vanno inserite all’interno delle specifiche funzioni che, a livello locale, ciascun Centro intende svolgere per rispondere ai fabbisogni del proprio territorio e devono, altresì, essere coerenti con le aree di intervento individuate come prioritarie e con i risultati che si intendono conseguire.
2.1 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Le istituzioni scolastiche, già fornite della strumentazione tecnologica per la realizzazione di un Centro Polifunzionale di servizio, dovranno presentare un progetto finalizzato alla realizzazione di servizi per partecipare e rispondere a:
A. fabbisogni e progetti di carattere nazionale (per esempio sostegno alla riforma della scuola, diffusione di buone prassi del PON scuola e delle altre iniziative comunitarie (Programmi Europei, attuazione di progetti innovativi ecc..) su tutta l’area obiettivo 1; B. fabbisogni e progetti maturati nel contesto locale (per esempio raccordo e sostegno ai Programmi Operativi Regionali, ai Progetti Integrati Territoriali, interventi d’intesa con gli Uffici scolastici regionali, sostegno alla creazione ed alla diffusione di reti di scuole, supporto e sostegno alla istituzioni scolastiche in aree isolate etc.).
La proposta della scuola potrà prevedere contestualmente attività previste dall’ipotesi A e dall’ipotesi B o riguardare una sola delle ipotesi sopradescritte. Per quanto riguarda l’ipotesi B sarà, altresì, possibile presentare proposte che rispondano a esigenze di specifici settori produttivi (agrario, alberghiero, elettronico, meccanico…) con particolare riferimento alla realtà socio-economica in cui la scuola opera che permettano di realizzare veri e propri poli di settore.
Per quanto riguarda i progetti nazionali, di cui al punto A) saranno inizialmente privilegiate le seguenti tematiche:
· formazione del personale della scuola su progettazione, monitoraggio e valutazione. Il tema della “formazione del personale della scuola su progettazione, valutazione e monitoraggio”riveste carattere di priorità alla luce del programma di formazione del personale degli istituti delle regioni obiettivo 1 attivato a espletazione del bando di appalto europeo (Nota prot. 16132 dell'11 novembre 2003); · pari opportunità uomo-donna e attenzione alla differenza di genere, trasversalmente presenti in qualsiasi aspetto della vita scolastica e dei percorsi formativi ( dall’analisi dei bisogni alla progettazione della totalità dell’offerta formativa, formale e non formale); · sostegno alla promozione e, possibilmente, attuazione della qualità degli ambienti scolastici; · sviluppo dei processi di simulazione aziendale (coerentemente con il progetto nazionale della rete I.F.S.- simucenter,formazione ecc..); · definizione di percorsi e strumenti di alternanza scuola lavoro; · promozione della cultura scientifica e tecnologica (coerentemente con le indicazioni espresse nella circolare PON 2.1f – SeT); · formazione del personale dell’Amministrazione e del personale non docente nell’uso delle nuove tecnologie; · creazione e/o sviluppo di reti per la diffusione delle iniziative europee e per l’apprendimento linguistico; · promozione della qualità dell’organizzazione del servizio scolastico; · diffusione di buone prassi contro la dispersione scolastica e della cultura della legalità che comprenda l’attuazione dell’intesa con il Ministero dell’Interno; · centri di riferimento per le attività di formazione e/o raccordo a sostegno ed integrazione dei progetti integrati territoriali;
Per quanto riguarda i progetti locali, di cui al punto B) saranno privilegiati quelli che riguardino:
· supporto alla creazione e al funzionamento di reti di scuole per le finalità fissate dal DPR 275/99 art. 7 · iniziative concordate con le Direzioni scolastiche regionali per lo sviluppo di specificità formative e didattiche, proprie del territorio in funzione di processi innovativi; · iniziative basate sugli accordi con le Regioni per l’integrazione PON scuola e POR e con programmi operativi nazionali. · attività concordate a livello locale, finalizzate ad interagire coerentemente con progetti integrati territoriali e partecipazione a patti formativi territoriali (anche in attuazione dell’intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali); · diffusione della formazione nelle tecnologie multimediali e/o nel supporto tecnologico in favore delle scuole dell’obbligo. · iniziative di formazione per lo sviluppo tecnologico orientate ad integrare gli interventi nell’ambito di distretti tecnologici definiti in ambito Regionale e con il PON Università (ove già definiti); · iniziative di analisi e ricerca con Università e/o enti di ricerca e/o IRRE, enti locali che concorrano allo sviluppo locale; · iniziative di raccordo con gli Uffici per l’impiego, di recente riformati, per analisi, rilevazioni ed orientamento dei giovani, nonché iniziative di promozione dell’inserimento lavorativo dei giovani.; · iniziative finalizzate a promuovere dal punto di vista formativo e di ricerca specifici settori produttivi di rilievo locale, anche con la creazione di partnership con aziende;
Si sottolinea l’importanza di una esplicita richiesta di un servizio di supporto, formativo o di analisi e ricerca, fra quelli sopra elencati, da parte di diversi soggetti o di una rete di soggetti , come ad esempio, la richiesta di scuole dell’obbligo che abbiano bisogno di supporto tecnico e formativo nel campo dell’uso delle nuove tecnologie nella didattica ecc...
Allo scopo di partecipare alla presente Misura sono stati predisposti due formulari allegati al presente Avviso: uno per le scuole che vogliano candidarsi per l’attuazione dei progetti nazionali, di cui all’ipotesi A) ed uno per i progetti, di cui all’ipotesi B). Entrambi contengono una scheda per l’ indicazione, da parte degli istituti, delle tematiche prescelte, dei bisogni a cui si intende rispondere e dei risultati che, rispetto ai bisogni, si vogliono raggiungere. In tale scheda, l’istituto dovrà, inoltre, indicare l’esperienza pregressa e le competenze specifiche di cui la scuola dispone relativamente alle tematiche e ai risultati indicati.
2.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Partecipazione a progetti nazionali:
Per quanto riguarda i progetti nazionali, in considerazione della diversità, peculiarità e complessità delle attività previste, ma anche per la necessità di definire, per ciascuno di essi, le specifiche iniziative, le risorse finanziarie necessarie e, in alcuni casi, il contenuto e l’articolazione, è richiesta una o più candidature, supportate dalle suddette indicazioni e completate da proposte progettuali che si ritengano adeguate ed efficaci per coadiuvare l’Amministrazione nella definizione del progetto definitivo. Si aggiunge che in alcuni dei progetti sopramenzionati è necessaria la partecipazione della buona parte dei centri servizi mentre in altri casi, che prevedono l’approfondimento, lo studio e la ricerca su alcune tematiche, è sufficiente la disponibilità di uno solo. In particolare si richiede che tutte le scuole in allegato propongano la loro candidatura per il progetto di formazione del personale della scuola di cui al punto 1 del paragrafo 2.1 (pag.6).
I progetti locali:
Il progetto locale, che può riguardare una o più tematiche, fondato sull’esistenza di un accordo di rete (protocollo di intesa stipulato fra proponente - gestore del centro servizi e partner nazionali o locali ecc…), dovrà articolarsi in “azioni di sistema” e “azioni di accompagnamento”.
azioni rivolte al sistema:
Le diverse tipologie sono, in gran parte, indicate nel precedente paragrafo, secondo quanto indicato nel complemento di programmazione, tuttavia di seguito si fornisce una esemplificazione: o promozione e/o realizzazione di progetti complessi di supporto e consulenza riguardo a: § modalità e processi di attuazione dell’innovazione educativa e di sistema, ivi compresa la valutazione dei processi formativi e la validazione dei prodotti; § organizzazione e gestione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche; § sviluppo di percorsi di alternanza scuola-lavoro e tirocinio; § diffusione dell’uso delle tecnologie dell’informazione nella pratica d’insegnamento, nella organizzazione e gestione della vita scolastica e/o, nella creazione e nel funzionamento di reti di reti ; § formazione dei docenti; o sostegno allo sviluppo del sistema delle imprese formative simulate e alla sperimentazione di processi aziendali e produttivi; o sostegno all’attuazione e alla disseminazione di progetti innovativi per area o modalità di intervento; o gestione di ambienti virtuali a supporto delle reti tra scuole e tra scuole ed il territorio, con particolare riguardo alla loro utilizzazione interattiva e all’accesso a banche di dati ; o sostegno agli uffici periferici dell’amministrazione scolastica nella progettazione, monitoraggio, valutazione e selezione dei progetti; o studi e analisi dei fabbisogni; individuazione e definizione di standard formativi, di modalità innovative per il bilancio delle competenze e in generale per l’orientamento, di modalità di certificazione anche di competenze informali e non formali, di riconoscimento dei crediti; di metodologie e didattiche partecipative, in grado di valorizzare il vissuto e la totalità delle esperienze di giovani ragazze e ragazzi, di adulte e adulti; o monitoraggio e valutazione dei processi realizzati, degli esiti ipotizzati e di quelli raggiunti, degli eventuali impatti; o partecipazione a progetti di ricerca, nazionali o locali;
misure di accompagnamento:
- iniziative specifiche di sensibilizzazione sul territorio; - informazione e pubblicità.
In proposito, si potrà fare riferimento alle specifiche indicazioni contenute sia nel Complemento di programmazione che nelle “Linee guida e norme” per l’attuazione delle azioni di informazione e pubblicità.
Per quanto riguarda la specifica articolazione richiesta, sono stati predisposti appositi formulari, allegati alla presente circolare. La compilazione del formulario relativo ai progetti nazionali comporta esclusivamente una candidatura che tutti gli istituti in allegato possono avanzare. Di seguito, viene presentato il formulario relativo ai progetti locali che, per ciascun progetto l’istituto intenda proporre dovrà contenere esplicite indicazioni in merito a:
· Informazioni generali sull’istituto promotore
· DESCRIZIONE DEL PROGETTO o Titolo- Il titolo, da riportare nella registrazione nel sistema informativo del PON Scuola, consente, unitamente al codice, l’identificazione del progetto. Potrà essere scelto un acronimo o una qualunque espressione breve o Natura del progetto- Per i progetti relativi a specifici settori produttivi o aree tematiche, esplicitare la tematica di riferimento. o Esperienze pregresse:presentare tutto quanto possa documentare esperienze e competenze dell’Istituto inerenti la tematica/ il settore di interesse. o Partner e Contenuto del progetto - Documentare il partenariato e le collaborazioni alla base della proposta. Esplicitare i fabbisogni in maniera dettagliata, concreta e verificabile con esplicitazione di precisi indicatori. Evidenziare il progetto locale, tematico o di settore cui il centro risponde/aderisce in relazione ai contenuti specifici dell’azione 1.4 (paragrafo 1.2), alle priorità definite nella presente circolare (paragrafo 2.1) e ai fabbisogni rilevati nel territorio di riferimento. Nella presentazione del progetto occorre distinguere fra “partner”, soggetti che collaborano nella gestione dei servizi offerti dal Centro, “destinatari o utilizzatori” del Centro. Di entrambi i gruppi viene richiesta una presentazione e la documentazione dei relativi accordi. Il progetto, inoltre, deve indicare con assoluta precisione i risultati che, rispetto ai fabbisogni locali o alle priorità nazionali, si vogliono raggiungere ( per esempio, quanti e quali utenti o utilizzatori, quante e quali attività di sostegno e/o sensibilizzazione, quante ricerche e in quanto tempo, quanti e quali materiali e per chi o per che cosa, ecc….). Si richiede, inoltre,una programmazione di massima relativi ai tre anni di massima considerati dalla presente Circolare.
· ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PROGETTO
o Programma di lavoro - Il progetto può prevedere una serie di attività indicate nel paragrafo 1.3, accanto ad altre, in particolare quelle relative all’assistenza tecnica (hosting e housing) nei confronti della rete di scuole. Ove necessario, tali attività possono venire affidate a soggetti terzi (organizzazioni o persone che non siano dipendenti né dell’Istituto, né di alcuno dei partner). Il numero complessivo delle attività da richiedere dovrà essere giustificato dai risultati dell’analisi, effettuata a livello territoriale, dei fabbisogni, dall’accordo con i partner e dal loro numero, dalle esperienze dell’Istituto proponente, e dalle dimensioni dell’utenza finale. Questi elementi e le caratteristiche del progetto determineranno anche il costo di ciascuna attività. Si ricorda che l’attività di informazione e pubblicità rappresenta – a norma dei regolamenti comunitari - un elemento essenziale ed obbligatorio di ogni intervento finanziato con i Fondi strutturali. Anche a livello di progetto, essa è costantemente prevista nelle azioni di accompagnamento ed è finanziata con specifiche risorse. La realizzazione delle attività di informazione e pubblicità dovrà essere programmata a livello di singolo progetto o di raggruppamento di progetti - sia nei confronti dell’esterno (cittadini, istituzioni pubbliche e private, mass media, ecc.) che nei confronti degli utenti potenziali ed effettivi degli interventi progettati. Nello specifico, le istituzioni scolastiche dovranno far riferimento alle indicazioni contenute nel Regolamento (CE) n. 1159/2000 del 30.5.2000 relativo alle Azioni informative e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi strutturali, e all’Allegato sulle modalità di applicazione. Si ricorda che la Commissione europea potrà procedere al recupero delle risorse assegnate ai progetti, qualora dai controlli effettuati non risultino attuati gli obblighi per l’informazione e la pubblicizzazione previsti dal citato Regolamento 1159/2000.
Il progetto potrà avere durata annuale, biennale o triennale. La durata, in termini progettuali, terrà conto delle tipologie delle attività e della prevista evoluzione delle azioni individuate; è possibile, infatti, che alcune delle attività non possano concludersi entro un anno ovvero che la complessità di esse induca ad un cronogramma più lungo per il raggiungimento dei risultati. D’altra parte, è previsto anche il caso di un progetto annuale che possa essere riproposto negli anni successivi, in relazione ad attività che si ritengano continuative e costanti nel tempo, ovvero che le attività pluriennali possano, nel secondo e terzo anno, subire evoluzioni non prevedibili . In ogni caso il piano finanziario dovrà essere annuale, il finanziamento della seconda, e, in seguito, della terza annualità andrà formalmente richiesto e sarà subordinato ad una puntuale valutazione, da parte di soggetti esterni al progetto e secondo modalità che saranno successivamente definite dall’Autorità di gestione, dei risultati raggiunti nel primo anno. Rispetto ai risultati, l’Autorità di gestione si riserva di valutare l’opportunità di integrare il finanziamento previsto nella seconda annualità con risorse aggiuntive per favorire l’impatto, soprattutto nel territorio, dell’operatività dei Centri polifunzionali di servizio e rafforzare il loro ruolo di soggetti catalizzatori di azioni sistemiche.
E’ richiesta la stesura dettagliata del piano delle attività con l’esplicitazione del ruolo dei partner per il primo anno del progetto, mentre il relativo piano per le annualità successive andrà presentato contestualmente alla richiesta di finanziamento per la seconda annualità. Monitoraggio, valutazione e documentazione di tutte le attività svolte, sia di quelle formative (moduli didattici e di sensibilizzazione) sia di quelle propriamente progettuali (progettazione, coordinamento, monitoraggio, valutazione, ecc.), nonché l’archiviazione di tutti i prodotti, sia delle azioni di sistema che delle misure di accompagnamento, dovranno costantemente accompagnare la realizzazione del progetto. Si richiede pertanto un’esplicitazione delle procedure che la scuola intende adottare. Per quanto riguarda la valutazione, andranno indicate sia le modalità di autovalutazione sia quelle di valutazione esterna.
Nella definizione delle risorse umane andrà specificato in particolare la composizione del gruppo operativo di progetto con le relative funzioni ad esso attribuite ad es.: o coordinamento complessivo del progetto o coordinatore per gli interventi e le competenze tecnologiche o coordinamento per interventi e competenze su contenuti specifici (interventi sulla formazione, realizzazione di materiali didattici etc.) o segreteria amministrativa e di supporto dell’azione. I componenti del gruppo operativo di progetto, con l’esclusione del Dirigente Scolastico dell’Istituto proponente, coordinatore dell’intero progetto, possono essere soggetti esterni all’istituto, ma dipendenti dalle strutture partner. Il gruppo non potrà comunque avere meno di 5 (cinque) componenti. La partecipazione dei componenti esterni o interni può essere temporanea anche in funzione della durata delle attività specifiche e diversificate da realizzare ovvero potrà essere organizzato in sottogruppi di lavoro.
o Risultati e impatto - Indicare quali saranno i risultati del progetto in termini di servizi attivati, siti, corsi o manifestazioni realizzati, materiali pubblicati etc. Per ciascuno dei risultati mirati, descrivere le strategie di monitoraggio che verranno adottate per valutarne l’impatto. Si richiede inoltre un impegno di previsione di medio e lungo termine per considerare la trasferibilità dei risultati del progetto e la sue potenziale continuità anche dopo la conclusione del Programma Operativo Nazionale 2000-2006. Indicare altresì gli eventuali “prodotti” che potranno accompagnare la realizzazione delle attività previste, come per esempio la pubblicazione di un manuale, la raccolta dei lavori dei corsisti, un video di presentazione del servizio etc. Copia di ciascuno dei prodotti realizzati va inviata all’Autorità di Gestione del PON scuola e dovrà riportare chiaramente loghi e simboli della Comunità Europea e del QCS obiettivo1.
· PIANO FINANZIARIO (da inviare in formato excel su floppy disk allegato al formulario)
o Pianificazione della spesa - L’istituzione scolastica provvederà a presentare, nel pieno rispetto della normativa europea (Reg. 1685/00 e 448/2004) e nazionale sui costi ammissibili e di quanto contenuto nelle “Linee Guida e Norme” Edizione 2003 sia relativamente alle spese ammissibili che alle disposizioni impartite per l’attuazione dei progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo, un piano dettagliato di spesa per ogni singola attività che si intende realizzare. In considerazione della differente natura e complessità delle attività che possono essere richieste dalle istituzioni scolastiche, non si fornisce alcun modello predefinito di configurazione dei costi, salvo quanto viene indicato di seguito e quanto previsto, ovviamente, in relazione alla normativa nazionale e comunitaria sull’ammissibilità dei costi previsti per il Fondo Sociale Europeo e per la misura specifica-(cfr. Complemento di Programmazione e Linee guida e norme per l’attuazione dei progetti ed. 2003). Le istituzioni scolastiche, pertanto, prendendo anche come termine di paragone i profili di spesa predisposti dall’Autorità di gestione per le varie azioni, provvederanno a predisporre singole configurazioni di costo per ogni attività da richiedere per rispondere alle domande provenienti dal territorio. La progettazione complessiva per i progetti locali – di tipo B - può prevedere attività per un costo massimo annuale complessivo di Euro 75.000,00 così suddivisi, in linea generale, per tipologia di attività di cui al punto 1.3:
Il piano finanziario, tuttavia, dovrà essere puntualmente motivato e commisurato al contenuto del progetto L’importo complessivo richiesto dovrà essere congruente con la complessità del progetto, la quantità delle attività previste, il numero di utenti raggiungibili, la consistenza della rete ecc. In base di tali parametri, pertanto,in sede di approvazione dei progetti, l’Autorità di gestione potrà, eventualmente ridimensionarne la consistenza. In ogni caso dovranno essere rispettati i limiti di costo previsti, per le diverse voci di spesa, nelle “Linee Guida e norme” per l’attuazione dei progetti Ed. 2003. L’importo finanziario per i progetti nazionali, di tipo A sarà determinato in base alla tipologia del progetto, a cura dell’Autorità di gestione.
Si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sulla necessità di valutare attentamente l’opportunità di richiedere più progetti di tipo locale. Tale valutazione dovrà tener conto delle potenzialità della scuola in termini di risorse umane e strutturali e dovrà trovare piena condivisione dell’intera istituzione scolastica affinché non si verifichi l’eventualità di richieste prive di concreta fattibilità e che non garantiscano la qualità dell’attuazione.
Nel rispetto delle indicazioni dei Regolamenti Comunitari (CE) 1260/99 e (CE) 1685/2000, le spese sono riconducibili alle seguenti categorie:
- Spese insegnanti 1.compensi personale docente ed esperti, tutor e tutor aziendale, coordinatore, responsabile di corso e di progetto; 2. spese di vitto, alloggio e viaggio;
- Spese allievi (assicurazioni, spese di vitto, alloggio e viaggio, ecc.);
- Spese di funzionamento e gestione 1. materiale di consumo: materiale didattico e per esercitazioni pratiche, indumenti protettivi ecc.; 2. apparecchiature strettamente finalizzate alla realizzazione dello specifico progetto; affitto e/o leasing pro rata temporis per la durata dell’azione;
3. spese per il personale amministrativo e non docente: indennità di straordinario come da contratto; 4. spese di viaggio, vitto e alloggio come da normativa nazionale; 5. spese generali: spese amministrative: materiale di cancelleria, luce, acqua, gas e telefono, spese postali, riscaldamento e condizionamento riferite alla durata del progetto; 6. collegamenti telematici, canoni e spese telefoniche necessarie per l’utilizzo degli strumenti tecnologici finalizzati ai progetti, acquisto e gestione di spazi web e siti internet; software didattico, applicativo e di rete. 7. IVA (se non recuperabile).
· Spese di organizzazione o altro: a) ideazione e progettazione dell’intervento; partecipazione a gruppi di progetto ed eventuali comitati tecnico - scientifici, ecc.; b) elaborazione di materiali didattici e dispense, consulenze esterne; c) accoglienza e selezione dei partecipanti; d) monitoraggio, controllo della qualità e verifica dei risultati degli interventi comprendente il costo del personale impegnato, dei materiali e degli strumenti impiegati, direttamente riferiti alla specifica attività; e) esami finali o di certificazione degli esiti: quota di costo del personale impegnato. - Spese dirette a favorire la partecipazione anche delle persone non autonome. (La richiesta di tale spesa deve essere accompagnata da uno specifico progetto didattico di inserimento da cui risultino chiaramente le azioni previste per facilitare l’accesso e la partecipazione all’intervento, in relazione alla tipologia di handicap. - Spese per l’informazione e pubblicizzazione: a) informazione e pubblicizzazione; (manifesti, inserzioni, spot radiofonici e televisivi, contretti formativi, ecc); Le diverse possibilità per l’informazione e pubblicizzazione sono indicate sia nel complemento di programmazione (Piano per la pubblicizzazione degli interventi e per esempio Misura 8) sia nelle linee guida e norme ed. 2003. Le spese che eventualmente vengano effettuate in difformità delle indicazioni sopra riportate, non saranno considerate ammissibili e pertanto non saranno rimborsate.
Si precisa che la configurazione dei costi relativa alla misura/Azione 1.4 allegata alle “Linee Guida e Norme” Edizione 2003 è annullata e, pertanto, non dovrà essere tenuta a riferimento .
Sono condizioni di ammissibilità, per il progetto locale, oltre l’osservanza delle condizioni formali prescritte per la presentazione del progetto:
o la costituzione di un gruppo operativo di progetto, con la definizione delle funzioni dei singoli componenti, i loro nominativi e/o competenze nonché l’indicazione delle organizzazioni di appartenenza; o la completa articolazione di tutte le attività che si intendono realizzare nel rispetto dei limiti e delle modalità previste per la specifica configurazione; o delibere degli organi collegiali (collegio docenti e consiglio d’istituto) con esplicitazione dell’adesione dell’istituto al progetto e l’approvazione della composizione del gruppo operativo di progetto. o La dichiarazione di disponibilità a stipulare una specifica convenzione con l’Autorità di gestione;
I progetti saranno valutati sulla base dei seguenti criteri generali di selezione indicati nel Complemento di programmazione e di ulteriori specifici criteri come che di seguito vengono indicati:
· Criteri generali definiti nel complemento di programmazione per la Misura 1:
· lo sviluppo quantitativo/qualitativo di reti di relazione e di partnership istituzionali, formative, sociali, culturali ed economiche, per la promozione e l’efficace attuazione degli interventi previsti; · l’utilizzazione di risorse strutturali e infrastrutturali, proprie o disponibili all’interno di una rete, già acquisite con fondi comunitari o nazionali; · il ricorso a competenze scientifiche e formative appartenenti al mondo del lavoro e al sistema produttivo, al mondo accademico e della ricerca; · l’acquisizione di certificazioni specifiche, riconosciute a livello europeo; · l’esplicitazione degli interventi specifici o d’integrazione trasversale, rivolti all’educazione ambientale, alla promozione della società dell’informazione e della conoscenza e al sostegno della parità di genere; · uno specifico valore aggiuntivo e l’integrazione rispetto a progetti istituzionali di innovazione e sperimentazione messi in atto dal M.I.U.R.
· Criteri specifici:
· corrispondenza a tematiche di priorità nazionale; · corrispondenza con le tematiche di interesse locale; · presenza di intese specifiche con le istanze formative, sociali, istituzionali, culturali ed economiche del territorio e collegamento con i Programmi Operativi Regionali (POR); · connessioni con accordi territoriali per lo sviluppo locale (partecipazione a PIT, patti territoriali, etc.); · qualità delle reti di relazione, con particolare riguardo ai partner ed esperienze pregresse di collaborazione: solidità della rete, collaborazioni precedenti soggetti esterni alla scuola, ecc..; · interventi connessi ad un Piano dell’Offerta Formativa elaborato da una rete di scuole che hanno condiviso il comune impegno di promuovere, attraverso lo sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione, la qualità dell’istruzione e quindi degli apprendimenti, consentendo che tutti – ragazzi e ragazze, uomini e donne – abbiano l’opportunità di imparare ad apprendere e di inserirsi nel mondo del lavoro senza alcun pregiudizio sulla loro appartenenza di genere; · attenzione alla diversità di genere dall’analisi dei bisogni alla progettazione, dalla gestione alla loro realizzazione; · congruenza fra dotazioni dell’istituto richiedente e attività proposte; · caratteristiche/struttura del gruppo di progetto; · attuabilità e chiarezza del cronogramma delle attività. · Congruità del piano finanziario.
Avranno priorità quei progetti proposti dalle scuole titolari della Misura 2.2c, nonché quelli che, avendone le strutture, avranno previsto l’adesione al progetto nazionale di formazione dei docenti indicato nel paragrafo 2.1 della presente circolare.
(6) INIZIATIVE DI SUPPORTO ED IMPLEMENTAZIONE
Al fine di supportare la realizzazione dell’azione 1.4, che presenta elementi di complessità maggiori che in altre iniziative, questa Direzione sta definendo un insieme di iniziative che di seguito vengono richiamate:
· predisposizione e realizzazione di specifici percorsi formativi per i docenti già previsti, nell’ambito di un bando di gara in corso di espletamento; · creazione di una rete fra le scuole titolari; · creazione di reti tematiche e settoriali; · Audit di supporto alle singole istituzioni scolastiche; · Incontri per la presentazione ed il trasferimento di buone prassi a livello nazionale, nonché raccordi con il PON Università e ricerca; · Incontri a livello locale con istituzioni e referenti dei PO Regionali.
Questa Direzione, inoltre, ha già provveduto a segnalare alla Direzione Generale per i Sistemi Informativi del MIUR la priorità delle istituzioni scolastiche indicate nell’allegato per il collegamento in banda larga che ad oggi risulta effettuato.
Il progetto prevede la presentazione su formulari distinti secondo le tipologie presentate. Per i progetti a carattere nazionale si richiede solamente la candidatura ( vedi apposito formulario - da compilare almeno la parte che riguarda l’intervento di formazione), anche per più progetti, che dovrà essere inviata entro il 20 luglio 2004 da tutte le scuole presenti in allegato. I progetti locali potranno essere presentati da tutti gli istituti in allegato. Nel caso di istituzioni scolastiche ancora impegnate nella realizzazione dell’azione 2.2c e 4.1.a, questi potranno partecipare al presente bando per l’azione 1.4, solo dopo la presentazione dei modelli REND e MON2 relativi all’azione 2.2c , a prescindere dalle scadenze fissate dalla presente circolare che ha carattere permanente. I progetti a carattere locale, dovranno essere compilati obbligatoriamente secondo il formulario allegato e corredato dalle integrazioni richieste e dovranno essere inviati entro il 15/11/04 al seguente recapito:
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca PON 2000/2006 “ La Scuola per lo Sviluppo” Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell’Istruzione Scolastica - Ufficio VViale Trastevere 76/a 00153 Roma
Contestualmente, copia del progetto deve essere inviata all’ Ufficio Scolastico Regionale di appartenenza, che si prevede di coinvolgere nell’attività di valutazione dei progetti.
Saranno presi in considerazione solo i progetti spediti entro la data prevista. Farà fede il timbro postale di spedizione. Entro la data di scadenza prevista per l’invio del formulario l’istituto richiedente dovrà registrare il progetto nel Sistema Informativo “Partecipa al PON”. L’accesso, già disponibile, alla presente azione 1.4 verrà disattivato l’ 21/07/04 per i progetti nazionali e l’ 16/11/04 per i progetti locali.
Ad esso, dovrà essere allegata: · la documentazione delle intese di collaborazione tra scuole, istituzioni locali,enti territoriali ed ogni altro soggetto partner; · gli estremi della delibera del Collegio dei Docenti titolare del Centro.
Per quanto riguarda la candidatura ai progetti nazionali - di tipo A) –la suddetta documentazione potrà essere prodotta successivamente alla proposta di candidatura, e comunque entro il 30 settembre, tenuto conto dei problemi connessi con la chiusura dell’anno scolastico. Mentre per quanto riguarda i progetti locali, considerato che la documentazione costituisce parte integrante del progetto, dovrà necessariamente essere inviata contestualmente alla proposta di progetto.
Per quanto riguarda le delibere degli organi collegiali, esse devono costituire non un adempimento formale, ma l’atto attraverso il quale tutte le componenti della scuola condividono il progetto, ne assumono collegialmente la responsabilità e ne assicurano la continuità nel tempo. I progetti, presentati entro il termine prescritto e ritenuti ammissibili, verranno valutati, con procedura centralizzata, da un apposito comitato tecnico costituito presso l’Autorità di gestione del PON Scuola 2000/2006. Parallelamente saranno acquisite le indicazioni degli Uffici Scolastici regionali sulle priorità dei fabbisogni a livello locale. A seguito dell’approvazione dei progetti verrà attivato uno specifico piano di monitoraggio, sostegno, valutazione e controllo da realizzarsi in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali. Ad ulteriore sostegno della Misura, è prevista anche la partecipazione della Struttura di valutazione indipendente intermedia.
L’Autorità di gestione del PON autorizzerà i progetti valutati positivamente nel più breve tempo possibile. Contestualmente e comunque entro 15 giorni dalla data di autorizzazione, l’elenco dei progetti autorizzati verrà pubblicato sul sito www.istruzione.it/fondistrutturali.
Per quanto riguarda l’attuazione del progetto e l’ammissibilità dei costi si rinvia alle indicazioni presenti nel Complemento di programmazione 2000-2006 e nelle Linee Guida edizione 2003.
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