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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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Dipartimento per lo Sviluppo dell'Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici
Ufficio II

Nota 7 agosto 2002

Prot. n.14709

Oggetto: Fondi CIPE annualità 2002 - Iniziative dirette a favorire il raccordo fra formazione e mondo del lavoro: tirocini aziendali

Il programma di attività per l'attuazione di iniziative finalizzate al raccordo scuola - mondo del lavoro, viene formulato, per l'anno 2002, in relazione all'ammontare dello stanziamento dei fondi CIPE ed al particolare momento di riorganizzazione del sistema scolastico, che comporta l'esigenza di una pausa di riflessione in relazione alla riprogettazione delle iniziative di raccordo con il mondo del lavoro.

Le considerazioni che precedono hanno dunque indotto la scrivente a riservare le risorse assegnate sui fondi stanziati dal CIPE a sostegno dello sviluppo sociale ed economico delle aree depresse, ai progetti di tirocinio aziendale, quale modalità di alternanza fra attività scolastica ed esperienza del lavoro destinata, sulla base del dibattito attuale sul processo di riforma, a divenire parte integrante dell'attività formativa nella scuola secondaria di secondo grado, sia pure con diverse modalità e con obiettivi formativi correlati alla particolare area ed indirizzo di studi nel quale s'inserisce. Proprio in virtù di tali caratteristiche gli interventi di tirocinio aziendale sono proposti quali azioni a carattere diffuso per tutte le istituzioni scolastiche delle aree depresse, e pertanto, sottoposti alla valutazione a livello Regionale.

A tale fine la Direzione Regionale, nella propria autonomia organizzativa provvederà:

  • alla emanazione nel proprio territorio del bando regolante la realizzazione delle iniziative progettuali, sulla base degli standard organizzativi e di costo definiti nel documento allegato (allegato 1);
  • a definire le modalità organizzative per la valutazione dei progetti. Si segnala l'opportunità al riguardo di stabilire la data di scadenza per la presentazione dei progetti nel periodo compreso tra il 30 settembre ed il 15 ottobre;
  • a valutare i progetti e ad individuarli in ordine di priorità;
  • ad autorizzare i progetti e ad accreditare i relativi finanziamenti, nel limite dei fondi disponibili;
  • a collaborare nella fase di monitoraggio e valutazione didattica e finanziaria dei progetti.

Per finanziare gli interventi le SS.LL. utilizzeranno le somme già stanziate a chiusura dell'E.F. 2001 - e per le quali è stato disposto con nota 26/11/2001 l'accantonamento per successive iniziative - eventuali risorse finanziarie relative a progetti approvati per il medesimo esercizio e non utilizzate e l'ulteriore stanziamento relativo all'E.F. 2002, di cui sarà data dalla scrivente tempestiva comunicazione.

Al fine di favorire la partecipazione del maggior numero di istituzioni si segnala l'opportunità, nel caso di concorrenza di progetti favorevolmente valutati, di contenere le autorizzazioni di tirocini per la stessa istituzione scolastica.

Qualora i progetti positivamente valutati comportino una copertura finanziaria superiore ai fondi disponibili, si suggerisce, inoltre, il criterio, di privilegiare quelli relativi alle istituzioni scolastiche situate in aree con maggior tasso di disoccupazione giovanile rilevato sulla base dei dati ISTAT. Nel disporre le autorizzazioni, con riguardo alle diverse tipologie di tirocinio previste (locali - nazionali - internazionali), sarà inoltre cura delle SS.LL., porre particolare attenzione a criteri che favoriscano l'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse, tenuto conto delle esigenze collegate alla situazione socio-economica del territorio e dell'integrazione degli interventi, in particolare per le Regioni obiettivo 1, con le azioni previste dal PON.

Si segnalano ancora alcuni aspetti rilevanti:

  • l'importanza di coinvolgere nella iniziativa le Camere di Commercio, il mondo del lavoro e le parti sociali;
  • la necessità che i progetti siano presentati utilizzando gli appositi formulari (Allegato 2);
  • la necessità che presso ogni Ufficio Scolastico Regionale venga individuato un referente amministrativo che curi gli aspetti amministrativi e contabili ed i rapporti con le istituzioni scolastiche.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla fase di valutazione dei progetti, con preciso riguardo alla verifica:

  • della coerenza tra gli obiettivi propri dell'intervento e quelli della singola proposta progettuale;
  • della concreta realizzabilità della proposta stessa;
  • della congruità della previsione del budget finanziario.

Per quanto riguarda gli aspetti normativi delle attività in questione, un riferimento generale può essere tratto dal D.M. 25 marzo 1998, n. 142 "Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'art 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196 sui tirocini formativi e di orientamento".

Per il pagamento dei compensi ai docenti interni all'istituzione scolastica occorre far riferimento alle specifiche disposizioni dei contratti regolanti il rapporto di lavoro del personale della scuola, in relazione alle tipologie e modalità di svolgimento delle prestazioni professionali. Per i compensi da erogare agli esperti esterni e per le attività di progettazione è applicabile la disciplina prevista dal Decreto interministeriale del 12 ottobre 1995, n. 326, regolante i compensi per le attività di aggiornamento e formazione del personale della scuola.

Ulteriori elementi di approfondimento relativamente agli aspetti progettuali, organizzativi e gestionali sono rinvenibili nel testo pubblicato a cura delle ex Direzioni Generali per l'Istruzione Tecnica e per l'Istruzione Professionale, dal titolo "L'integrazione scuola - lavoro. Giuda ai tirocini e stage aziendali", diffuso con relativo CD a tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado a cura dell'I.T.I. "Duca d'Aosta" di L'Aquila.

Al fine di poter essere in possesso del maggior numero di elementi possibili, sia con riguardo agli aspetti finanziari che a quelli organizzativi, per una migliore distribuzione delle risorse disponibili sull'E.F. 2002, e per un confronto delle esperienze maturate in relazione alle attività pregresse, sarà programmato per il prossimo mese di settembre un incontro con i referenti regionali. In funzione di tale incontro si ritiene utile che da parte delle SS.LL. vengano acquisiti preventivamente sul territorio alcuni dati sulle attività pregresse, ed in particolare sullo stato di attuazione dei progetti autorizzati nelle precedenti annualità 1999 - 2001, e sulle somme effettivamente spese.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Silvio CRISCUOLI


MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL’ISTRUZIONE
Direzione Generale Ordinamenti Scolastici
Ufficio II

ATTIVITA’ DIRETTE A FAVORIRE IL RACCORDO TRA FORMAZIONE E MONDO DEL LAVORO FINANZIATE DAL CIPE PER LO SVILUPPO DELLE AREE DEPRESSE

I TIROCINI AZIENDALI

STANDARD ORGANIZZATIVI E DI COSTO

ANNUALITA’ 2002

Contesto normativo

L’attenzione normativa dell’Unione Europea verso un più alto livello di occupazione, avviata nel Trattato di Amsterdam del 1997, confermata dai Consigli dei Ministri degli anni successivi (Lussemburgo, Vienna, Lisbona, e da ultimo Barcellona nel marzo 2002) ha posto l’accento sulle "strategie di prevenzione" ed ha indicato, fra le priorità, lo sviluppo di sistemi che garantiscano o consentano:

· il passaggio dalla scuola alla vita attiva attraverso

a) il miglioramento della qualità del sistema scolastico con "particolare attenzione ai giovani che hanno maggiori difficoltà di apprendimento" in modo da ridurre sostanzialmente il numero di giovani che abbandonano il sistema scolastico;

b) il conseguimento di maggiori capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici ed economici nonché di qualifiche adeguate alle necessità del mercato del lavoro, realizzando e sviluppando sistemi di alternanza e tirocinio.

· la formazione all’imprenditorialità.

Rispetto a tali orientamenti ed obblighi comunitari il nostro Paese sta adottando iniziative di riforma del sistema istruzione e formazione per accrescere il livello culturale e le competenze delle persone nonché una riforma del mercato del lavoro per allargare le possibilità di accesso al lavoro.

Rivestono particolare importanza a livello nazionale:

  • il Documento di programmazione economico finanziaria per il 2003-2006;
  • il Disegno di Legge di "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale;
  • il "Piano nazionale per l’occupazione" 2002 - approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 giugno 2002
  • il Patto per l’Italia – Contratto per il lavoro del 5 luglio 2002

La scuola, in attesa di una riforma di sistema che attuerà gli obiettivi e gli orientamenti europei, è chiamata ad attivare iniziative che contribuiscano ad una concreta sperimentazione sul campo relativamente ad una formazione che offra agli studenti l’opportunità di conoscere il mondo del lavoro e dell’impresa attraverso specifici progetti quali i tirocini di orientamento e stage.

Finalità

Gli interventi vedono la centralità del soggetto che apprende, con i suoi ritmi e le sue peculiarità. Secondo questo principio educativo appare prioritario offrire strumenti di conoscenza e occasioni di esperienza anche applicativa e pratica che consentano a ciascuno di apprendere a scuola ed interagire nella società e nel mondo produttivo.

Più in particolare gli interventi tendono a:

· orientare ed agevolare la transizione dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro;

· sviluppare negli stessi una maggiore capacità di adattamento ai mutamenti tecnologici ed economici;

· sviluppare specifiche attitudini alla flessibilità nel rispondere alle trasformazioni e innovazioni della realtà lavorativa;

I tirocini aziendali favoriscono l’esperienza diretta di lavoro in azienda ed agevolano le successive scelte professionali dei giovani realizzando, quindi, uno strumento di flessibilità che migliora la formazione e facilita il successivo ingresso nel mondo del lavoro.

L’apprendimento scolastico è,infatti, tanto più facilitato quanto più sono forti le motivazioni che lo studente trova nelle attività concrete che riesce a realizzare. Il tirocinio aziendale, efficacemente inserito all’interno del percorso formativo, costituisce una occasione speciale per l’allievo di sviluppare attitudini mentali rivolte alla soluzione dei problemi ed alla valutazione di esperienze processuali, superando la tradizionale logica dell’attività pratica legata semplicemente alla dimostrazione concreta di principi teorici, realizzando così, l’integrazione vera tra teoria e prassi, tra sapere e saper fare.

Attraverso la pratica dello stage, anche se limitata temporalmente, i giovani in formazione possono realizzare esperienze dirette delle realtà lavorative con le quali entreranno in contatto al termine del percorso scolastico e nel contempo iniziare a sviluppare, con la progettazione di specifici e mirati moduli di accompagnamento/orientamento, capacità relazionali, comunicative ed organizzative indispensabili per il successivo ed efficace inserimento nel mondo del lavoro. L’attività di Tirocinio in senso stretto - supportata dalla presentazione dei nuovi scenari culturali, normativi e socio-economici, delle nuove logiche produttive, delle nuove dinamiche dei mercati, dei nuovi profili psico-attitudinali richiesti dalle imprese - favorirà lo sviluppo della capacità di orientamento nel mercato del lavoro, della capacità di far fronte a situazioni professionali variabili nel tempo, della capacità di scelta nonché di inserimento armonico e produttivo nelle diverse realtà caratterizzanti la vita lavorativa.

Le iniziative hanno anche l’obiettivo di sostenere l’autonomia delle Istituzioni scolastiche, attraverso il collegamento con il tessuto produttivo, commerciale, artigianale, dei servizi o del terzo settore, contribuendo all’arricchimento e all’innovazione metodologica didattica e tecnologica. Il tutto all’interno di uno standard di riferimento e di una rete di supporti che possa facilitare le Istituzioni in difficoltà.

Per le predette finalità si ritiene importante per tutte le iniziative, il momento valutativo e di attestazione delle esperienze maturate e delle competenze acquisite

Obiettivi

In particolare i progetti di tirocinio, da realizzarsi a cura delle diverse istituzioni scolastiche, dovranno tendere a facilitare:

  • l’acquisizione e lo sviluppo di saperi tecnico - professionali in contesti produttivi;
  • l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative;
  • l’acquisizione di competenze finalizzate alla soluzione di problemi;
  • la socializzazione nell'ambito della realtà lavorativa;
  • la flessibilità di risposta a sollecitazioni esterne;
  • l’utilizzo efficace dell’esperienza realizzata all’interno del percorso formativo;
  • la rimotivazione di allievi in difficoltà, favorendo la prosecuzione nell’iter formativo;
  • la conoscenza ed il rispetto delle normative esistenti nel mondo del lavoro.

Tali interventi, inseriti all’interno del percorso formativo dello studente, non potranno essere dissociati, inoltre, da una finalità motivazionale diretta a recuperare e potenziare l’interesse alla riflessione ed allo studio, all’educazione ai principi etici da applicare negli affari, al sostegno delle pari opportunità, allo sviluppo di capacità di utilizzo delle nuove tecnologie.

Anche in questa annualità è possibile realizzare stage al di fuori della propria regione o in altri paesi europei.

Tale eventualità è subordinata all’impossibilità di realizzare una proficua attività a livello locale e, comunque, va limitata ad un ristretto numero di allievi, selezionati in base a criteri stabiliti dalle singole istituzioni scolastiche.

In particolare per i progetti internazionali occorre evidenziare la significatività dell’esperienza professionale che si intende promuovere, la ricaduta nazionale e le aziende individuate per la realizzazione dello stage.

Tutte le proposte di progetto formulate, dovranno comunque prevedere un percorso modulare e flessibile articolato in tre fasi:

A - Orientamento

B – Tirocinio in azienda

C - Valutazione e certificazione.

Per un esame più approfondito delle caratteristiche del tirocinio e per un supporto alla progettazione ed alla realizzazione di questa esperienza ricordiamo la pubblicazione "L’alternanza scuola lavoro - Guida ai Tirocini e stage aziendali" curata dalle ex Direzioni Tecnica e Professionale del Ministero e spedita a tutte le scuole secondarie superiori a cura dell’ITI "Duca d’Aosta" del L’Aquila. Al testo è accluso un Cd Rom con i testi giuridici di riferimento ed utili modelli di attuazione pratica.

Tale guida è, altresì, consultabile via internet sul sito www.scuola-lavoro.it nell’area "supporti".

Fase A - Orientamento.

Questa fase è finalizzata a collegare lo studente all’impresa, a facilitarne l’inserimento nell’attività di tirocinio, a preparare gli allievi all’incontro successivo con il mercato del lavoro, a sviluppare negli allievi capacità di ascolto, di cooperazione, di comunicazione e di negoziazione. In questa fase orientativa dovranno essere progettati moduli o unità didattiche centrati sullo sviluppo delle seguenti aree tematiche, per una durata complessiva non inferiore alle 40 ore:

A.1. Preparazione all’incontro con il mercato del lavoro

L’obiettivo è quello di rispondere alle domande e alle attese degli allievi in rapporto all’impresa, aiutarli a valutare le loro abilità e competenze per una gestione efficace dei colloqui aziendali, permettere loro di redigere

o migliorare il loro curriculum vitae nonché il resto dei contatti e/o della corrispondenza con l’impresa, sapendo affrontare e gestire i problemi più semplici e immediati legati all’inserimento nel mondo del lavoro. Verranno pertanto trattate tematiche quali la conoscenza dell’impresa, la diagnosi attitudinale e la capacità di promuoversi.

A.2. Conoscenza dell’azienda

Appare indispensabile dedicare uno spazio all’approfondimento di tematiche riguardanti il funzionamento globale dell’impresa e del mercato del lavoro almeno nel comparto produttivo dove verrà effettuato il tirocinio. Più in generale i moduli potranno riguardare l’Impresa, il comparto produttivo e il mercato del lavoro.

A.3. Inserimento nelle attività di tirocinio e nella futura vita lavorativa

La progettazione di questi interventi formativi dovrà essere centrata a sviluppare negli allievi competenze relazionali, comunicative ed organizzative che favoriscano la capacità di orientamento, di scelta e di inserimento armonico nelle diverse realtà caratterizzanti la vita lavorativa, quali la comunicazione, il problem solving, la conoscenza di sé.

In considerazione della flessibilità dell’iniziativa in oggetto, tutte le tematiche proposte potranno essere naturalmente integrate ed arricchite in relazione alle caratteristiche e agli obiettivi dei diversi progetti che verranno presentati. Nell’area supporti del sito internet www.scuola-lavoro.it si potranno trovare ulteriori elementi utili per la progettazione dei moduli in questione.

Fase B - Tirocinio in azienda

La pratica del tirocinio scaturisce dalla convinzione della necessaria complementarietà della scuola e dell’impresa nella trasmissione ai giovani in formazione di competenze generali e professionali per l’inserimento nel mercato del lavoro.

L’importanza di questa esperienza consiste nella interazione del giovane con la vita dell’azienda, così da stimolare interessi che lo aiutino a trovare il giusto rapporto con la futura realtà lavorativa, facilitando la transizione dall’ambito formativo a quello lavorativo.

Più in particolare l’attuazione in senso stretto dei tirocini formativi dovrà tener conto che:

  • l’attività di tirocinio deve garantire coerenza con gli studi o un arricchimento professionale aggiuntivo come risposta agli interessi degli studenti;
  • il progetto dovrà essere indirizzato prioritariamente a studenti del 4°o 5° anno;
  • tale attività può riguardare alunni della stessa classe o anche gruppi di alunni provenienti da classi diverse;
  • l’attività di tirocinio va certificata. Essa è valutata all’interno del credito scolastico, sulla base dei risultati conseguiti dagli alunni nelle attività di tirocinio le quali concorrono ad integrare la valutazione delle discipline coinvolte nelle attività medesime;
  • le esperienze di formazione in azienda vanno comunque progettate individuando per la loro realizzazione il momento più opportuno nell’iter formativo dello studente;
  • le stesse potranno essere attuate, compatibilmente ad un’articolazione flessibile del percorso formativo, anche in periodi di sospensione dell’attività didattica, purché venga ultimata in tempi utili a garantire agli studenti la certificazione del credito formativo acquisito;

La durata del tirocinio per le caratteristiche sopra descritte non potrà essere inferiore ad 80 ore in azienda. Il suo decorso ordinario è bene che si attesti almeno su 120 ore con possibilità di estendersi fino a 200 ore laddove esitano una complessità progettuale collegata a particolari esigenze connesse al percorso formativo ed alla caratteristica delle aziende coinvolte. La scelta della durata dello stage deve essere adeguatamente motivata nel formulario di presentazione del progetto.

Fase C - Valutazione, certificazione e diffusione

In questa fase occorre effettuare un’analisi dell’attività posta in essere sotto il profilo della valutazione dei risultati ottenuti, della ricaduta sul percorso formativo dello studente, nonché della certificazione del credito. Inoltre, è auspicabile prevedere momenti di diffusione dell’esperienza all’interno e all’esterno dell’Istituto.

La valutazione dell’attività può essere intesa come:

  • integrazione cognitiva dell’esperienza realizzata;
  • verifica di nuovi skills applicativi;
  • riformulazione dei curricoli formativi alla luce dell’esperienza di tirocinio;
  • valutazione della coerenza tra percorso formativo progettato e risultati complessivi realizzati;
  • valutazione dell’esperienza dal punto di vista aziendale.

Particolare attenzione deve prestarsi al rilascio di una attestazione trasparente del percorso formativo. In attesa che questo Ministero elabori specifici orientamenti in merito, gli Istituti procederanno a certificare l’esperienza formativa e professionale svolta coerentemente con gli orientamenti europei e nazionali.

Per i progetti di tirocinio internazionale può essere adottato il modello contenuto nella decisione del Consiglio dell’Unione Europea n.L.17/45 del 21.12.1998 (Europass della formazione)

Aspetti gestionali

I progetti relativi a questa azione come abbiamo detto si articolano in : Locali, Nazionali ed Internazionali.

I progetti di Tirocinio a carattere "Locale" sono quelli che svolgono la fase di stage presso aziende ubicate sul territorio limitrofo alla sede scolastica e che, pertanto, non necessitano di una diversa ubicazione residenziale degli alunni. Nei tirocini a carattere "Nazionale", la scuola potrà realizzare stage presso aziende collocate in altre province o regioni italiane con residenzialità degli alunni in loco. Si potrà accedere a tale tipologia di progetto dopo aver prioritariamente espletato ricerche per lo svolgimento di tirocini locali o in caso di progetti molto specifici che non vedono la presenza di aziende corrispondenti sul territorio provinciale.

Potranno presentare queste due diverse modalità di Tirocinio aziendale tutti gli Istituti di scuola secondaria superiore, situati in aree depresse, ad esclusione degli Istituti Professionali che già realizzano esperienze di alternanza scuola lavoro come modalità curricolare.

Anche quest’anno, visto l’interesse riscontrato nella precedente annualità, e la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 10 luglio 2001 relativa alla mobilità degli studenti, delle persone in fase di formazione, di coloro che svolgono attività di volontariato, degli insegnanti e dei formatori, è possibile realizzare tirocini all’estero

Questa modalità sperimentale detta "Internazionale" andrà utilizzata solo qualora si intendano promuovere significative esperienze professionali a favore di un numero limitato di studenti, ed in previsione di una successiva ricaduta nazionale. E’ necessario, inoltre, che vengano individuate prioritariamente aziende estere per la realizzazione dello stage ed eventuali partner che possano favorire il proficuo svolgimento del progetto anche attraverso momenti di formazione propedeutica all’esperienza di lavoro. Si precisa che tale formazione non può esaurirsi in un semplice corso di lingua, che è bene venga fornito allo studente presso la propria scuola, prima del tirocinio all’estero, ma potrà contenere aspetti orientativi specifici (FASE A) del contesto lavorativo straniero. Questa ultima modalità, è riservata prioritariamente ad Istituti di scuola secondaria superiore che abbiano già maturato un’esperienza di tirocini e/o di progetti europei.

I costi dovranno essere adeguati alla tipologia di progetto ed alla sua articolazione interna. Anche quest’anno il Ministero intende coinvolgere in modo attivo le scuole che presentano questi progetti. Tale coinvolgimento potrà essere dimostrato anche attraverso una quota di cofinanziamento ai costi complessivi dell’iniziativa. Ciò anche in previsione di un inserimento curricolare delle esperienze di stage.

Le somme finanziabili andranno necessariamente rapportate al numero degli alunni in tirocinio. Ciò rileva anche ai fini della rendicontazione contabile dell’esperienza.

TABELLA DEI PARAMETRI DI COSTO PER INDIVIDUARE

IL BUDGET FINANZIABILE

I parametri sotto specificati sono elementi indicativi per individuare il Budget finanziabile del progetto e non costituiscono dei limiti per le singole voci di spesa né rappresentano il limite del costo complessivo. Pertanto la quota di cofinanziamento potrà essere calcolata come quota parte di quanto finanziabile o come quota aggiuntiva del massimo importo finanziabile.

La presenza della quota di cofinanziamento costituisce elemento di qualità del progetto di cui si terrà conto in fase di valutazione dello stesso.

Le somme sono espresse in Euro.

TIPOLOGIA DI PROGETTO

Orientamento almeno 40 ore

Tirocinio minimo 80 ore massimo 200 ore

COSTI DI GESTIONE

MASSIMO finanziabile

 

Progetti Locali

Max 2.066,00 complessivi

65,00 per studente ogni 40 ore

Min.20 studenti

Max 25studenti

 

Max 1.033,00

 

11224,00

La flessibilità introdotta sulle ore di tirocinio correlate ad un diverso parametro finanziario risponde ad esigenze evidenziate dalle scuole. L’individuazione del periodo di tirocinio dovrà essere motivata all’interno del progetto e legata alla sua reale fattibilità. In fase di rendicontazione sarà operato un attento esame tra quanto

previsto e quanto realizzato e si raccomanda di evitare assolutamente scostamenti nelle ore di tirocinio. Alla luce dei risultati di tale rilevazione saranno intraprese azioni che potranno prevedere sia il mancato finanziamento di nuovi progetti sia la restituzione dei fondi non correttamente utilizzati.

La cattiva gestione dei finanziamenti, infatti, impedisce ad altri Istituti di accedere alle risorse e dimostra inefficienza nella gestione del progetto.

TIPOLOGIA DI PROGETTO

Orientamento

Almeno 40 ORE

Tirocinio

120 ore

COSTI DI GESTIONE

MASSIMO Finanziabile(fino a )

Progetti Nazionali

Max 2.066,00

complessivo

Max 1291,00 per studente

Min.10 studenti

Max15 studenti

Max 2169,00

23600,00

Progetti Internazionali

Max 2.066,00

complessivo

Max 2600,00

per studente

Min. 4 studenti

Max10 studenti

Max 3500,00

31566,00

Per i progetti nazionali ed internazionali sono stati aumentati gli importi relativi ai costi di gestione prevedendo un aumento del finanziamento complessivo che consenta di corrispondere alle esigenze di carattere organizzativo legate all’espletamento di funzioni tutoriali durante lo svolgimento dello stage.

I suddetti parametri non sono finalizzati a vincolare le singole voci di spesa che potranno, invece, essere articolate dalle istituzioni scolastiche in modo autonomo all’interno della seguente tabella dei costi ammissibili:

Tabella voci di costi ammissibili

  1. Attività di progettazione (raccolta e analisi dei dati del territorio). MAX 7,5%
  • Attività di verifica e valutazione finale. MAX 7,5%
  • Docenze da parte di esperti esterni (Costo massimo orario 52,00 euro onnicomprensivo)
  • Tutor esterno (costo orario massimo onnicomprensivo 26,00 euro)
  • Tutor interno (costo orario massimo onnicomprensivo 26,00 euro. La parte di attività di tutoring dedicata al solo coordinamento può essere remunerata come attività aggiuntiva. Tab.d Contratto.)
  • Docenze interne - Gli importi orari sono rilevati dalla normativa regolante il rapporto di lavoro del personale della scuola.
  • Missioni
  • Assicurazione
  • Materiali Didattici
  • Spese di vitto e di trasporto
  • Diffusione

Si ricorda che nelle voci di spesa non sono previste somme specifiche per la direzione del progetto. Ciò è giustificato dal fatto che tali iniziative, pur essendo innovative, fanno ormai parte integrante dell’attività formativa.

Il preventivo di spesa non rappresenta un vincolo per la gestione del finanziamento se non per le voci in cui sono fissati dei limiti massimi, pertanto durate lo svolgimento del progetto gli importi delle singole voci potranno subire modifiche secondo le ordinarie procedure interne alla scuola.


DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE
Direzione Generale Ordinamenti Scolastici Ufficio II

AREE DEPRESSE

Nel Bando CIPE 2002 si intendono aree depresse quelle rientranti nell'obiettivo 1 e 2 dell'Unione Europea.

Obiettivo 1 è quello di:"promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale nelle regioni in ritardo di sviluppo (cioè con PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria. In Italia: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Sono assimilate alle regioni obiettivo 1 le regioni Abruzzo e Molise (art.27, comma 16 della Legge n.488/99, finanziaria 2000).

Obiettivo 2 è quello di: "favorire la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali (mutamenti socio-economici nei settori dell'industria e dei servizi, zone rurali in declino, zone urbane in difficoltà, zone dipendenti dalla pesca in situazione di crisi).

In Italia: zone specifiche del centro-nord così come individuate nell'elenco contenuto nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 4.9.2000 n. L223/1 e nelle successive modifiche riportate nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 11.5.2001 n. L129/39.

Sul sito del Ministero del Tesoro è anche possibile trovare al seguente indirizzo: http://www.tesoro.it/web/docu_indici/QCS/indexObiettivo2.htm delle carte tematiche che evidenziano graficamente le zone variamente coinvolte in tale obiettivo.

Si ricorda che, come in passato, i fondi sono destinati ad Istituti situati nelle aree depresse come sopra individuate ed a quelli che dimostrino di operare in un bacino di utenza proveniente da tali aree.


Formulari

Allegati


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