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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Ministero della Salute
Direzione Generale della Prevenzione
Ufficio V

Nota 28 aprile 2003

N.  DPV.5/H-F12/259

Oggetto: Interventi riabilitativi e di integrazione sociale dei soggetti minorati della vista

 Sono molteplici le evidenze che mostrano come la disabilita’ visiva si può’ tradurre facilmente in un handicap pluridimensionale che ostacola l'organizzazione autonoma della vita quotidiana e le opportunità di partecipazione alla vita sociale. E', pertanto, necessario che le difficoltà e i problemi delle persone minorate della vista e delle loro famiglie vengano affrontate attraverso varie tipologie di intervento, sanitario e sociale, con un approccio globale, incentrato sulla persona nella sua totalità.

Obiettivo generale delle politiche di sannita’ pubblica e’ garantire la migliore qualità di vita possibile, attraverso un approccio multidimensionale, che attui la promozione delle aree dell'autonomia e del benessere prevedendo l'individuazione di percorsi integrati preventivi, terapeutici, riabilitativi e di integrazione e recupero sociale.

In questa ottica va autenticamente interpretato lo spirito della legge 328/2000 ("Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”), e della normativa sull'integrazione sociosanitaria (D.L.vo 229/1999 e DPCM 14 febbraio 2002 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie"). Tali norme affidano inequivocabilmente alle Aziende sanitarie e ai Comuni il compito di programmare progetti individualizzati complementari in grado di rispondere ai bisogni sanitari e sociali dei minorati della vista. Tali progetti devono necessariamente inglobare tutti quegli interventi finalizzati a portare il soggetto a muoversi, camminare, parlare, vestirsi, mangiare, comunicare e realizzarsi efficacemente nel proprio ambiente familiare, lavorativo, scolastico e sociale. Cio’ implica, per i minorati della vista, l'attivazione specifica di corsi mirati ad ottimizzare l'orientamento e la mobilita’ (capacita’ e abilita’ a muoversi da solo anche in ambienti sconosciuti); corsi per l'autonomia personale e domestica (capacita di gestire le proprie attività quotidiana, cura della persona, sicurezza in casa, cucina, relazioni interpersonali anche scritte ecc.); corsi di formazione informatica (per l'accesso alla informazione, alla cultura, utilizzazione di Internet, lettura di testi tramite scanner ecc.); corsi per l'inserimento lavorativo mirato, con avviamento alle professioni tipiche dei minorati della vista.

            Cio’ premesso, si invitano le SS.LL. a voler tener conto, nella programmazione e organizzazione del sistema integrato di interventi sanitari e sociali in favore delle persone con minorazioni visive, di tutti gli interventi sopra considerati, ampliando una concezione della riabilitazione identificata da contenuti meramente sanitari, ad una concezione più’ ampia, estesa anche al recupero sociale. Si invita, inoltre, a voler diffondere il contenuto della presente nota alle Aziende sanitarie ed agli Enti locali.

IL MINISTRO
f.to Girolamo Sirchia


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