Dipartimento per l’Istruzione
Direzione generale per lo studente
Nota 16 febbraio 2007
Prot. n. 870/A0
Oggetto: Attività sportiva scolastica
A seguito delle numerose richieste pervenute si rende necessario
ricordare che i Giochi Sportivi Studenteschi, nella loro articolazione
in fasi provinciali, regionali e nazionali, costituiscono l’attività
sportiva scolastica ufficiale, riconosciuta dal MPI, come esplicitato
nella nota Prot. n. 6811/A0 del 12 dicembre 2006.
Le singole Istituzioni Scolastiche, nella propria autonomia, valutano e
decidono l’adesione ad altre attività e proposte, sportive e motorie,
programmate da Enti ed Istituzioni riconosciuti.
IL DIRETTORE GENERALE
f.to Mario G. DUTTO
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione generale per lo studente
Nota 12 dicembre 2006 Prot. n. 6811/A0
Oggetto: Scienze motorie e sportive a scuola -
Chiarimenti sulla Circolare 5090 del 13 ottobre 2006 In
risposta ad alcuni quesiti ricevuti sul contenuto della circolare del 13
ottobre 2006, recante "indicazioni ed orientamenti per iniziative
motorie, fisiche e sportive nelle scuole primarie e secondarie per
l'anno scolastico 2006/2007" si ritiene di far presente quanto segue.
Interventi di potenziamento delle attività motorie nella scuola Primaria
e secondaria di I e II grado ed interventi per le scuole primarie delle
città a rischio di devianza giovanile.
Lo stanziamento di 6.600.000 euro, "da destinare alle scuole sulla base
di progetti relativi alla pratica motoria e presportiva nella scuola
primaria e secondaria", ancorché tratto dalla legge 440/97, viene
assegnato, in misura proporzionale al numero degli alunni, direttamente
dal Ministero dell'Economia e Finanze agli Uffici Scolastici Regionali.
Detto finanziamento è destinato a sostenere le spese per le iniziative
volte al potenziamento delle attività motorie nella scuola primaria e
secondaria di primo e secondo grado sulla base dei progetti presentati
dalle scuole (tipologia A), e per far fronte alle spese correlate alla
sperimentazione - nelle tre scuole primarie di ciascuna provincia - del
servizio di consulenza e di collaborazione per gli interventi di
supporto agli insegnanti elementari in materia di educazione motoria e
fisica che saranno direttamente coinvolti nella pianificazione degli
interventi (tipologia B).
Un'altra azione è riservata alle scuole primarie ed agli istituti
comprensivi delle città a rischio di devianza giovanile (tipologia C).
Questa azione è supportata con un apposito ulteriore finanziamento di
euro 900.000 per l'intero territorio nazionale.
Tipologia (A) - progetti presentati dalle scuole primarie e secondarie
di I e II grado per il potenziamento delle attività motorie - €
5.434.761 sul territorio nazionale.
Le scuole che presenteranno i progetti potranno prevedere l'utilizzo di
uno o più esperti (è auspicabile che questo avvenga soprattutto per i
progetti presentati dalle scuole primarie e dagli istituti comprensivi).
L'esperto potrà essere retribuito con contratto di prestazione d'opera,
o, nel caso di docenti appartenenti alla stessa istituzione scolastica,
secondo le norme vigenti in materia contrattuale.
Possono ricoprire la qualifica di consulente/esperto per le attività
motorie docenti esperti in possesso della laurea in Scienze motorie o
del diploma ISEF, con specifiche esperienze, professionalità e
competenze in ordine alla progettazione, programmazione e realizzazione
delle attività ludico-motorie e presportive nell'ambito della scuola
Primaria e Secondaria.
Le scuole individueranno le risorse professionali interne e/o esterne
più idonee allo svolgimento del compito di consulente/esperto per le
scienze motorie secondo i percorsi delineati nel disegno progettuale. La
scelta avverrà tra:
- docenti in servizio a tempo indeterminato titolari
dell'insegnamento specifico negli istituti comprensivi;
- docenti esperti con abilitazione specifica;
- docenti della scuola primaria in possesso di laurea in Scienze
motorie o diploma ISEF;
- docenti esperti esterni in possesso di laurea in Scienze motorie
o diploma ISEF.
Deve essere comunque valorizzato, sia nella fase di progettazione
degli interventi sia nella fase di esecuzione degli stessi,
l'apporto del personale docente della scuola Primaria con competenze
specifiche inerenti l'educazione motoria e dei docenti di educazione
fisica in servizio all'interno dell'istituto comprensivo, anche al
fine di garantire la continuità del percorso formativo.
Deve essere ricercata la sinergia con le Regioni, gli enti locali,
il mondo sportivo, anche in riferimento all'ampliamento dell'offerta
formativa nel campo delle attività motorie e sportive.
Le spese devono costituire lo strumento finanziario necessario per
lo svolgimento delle attività progettate, con una relazione diretta
ed univoca tra attività e costi.
Esse possono riguardare:
- compensi per il personale docente impegnato, con gruppi di
alunni, nello svolgimento di attività didattiche previste dal
progetto, nella misura stabilita dal CCNL;
- prestazioni professionali specialistiche di esperti, in base
ad uno specifico contratto di prestazione d'opera, per attività
di consulenza;
- acquisto di attrezzature sportive-didattiche strumentali
alla realizzazione del progetto, ove l'istituzione scolastica ne
sia sprovvista.
Possono essere inclusi nei preventivi di spesa anche compensi
per attività di progettazione, come lavoro documentato che
definisca il progetto secondo tutti gli elementi, con
particolare riferimento al monitoraggio ed alla valutazione dei
risultati conseguiti. Tale attività va inquadrata tra le
prestazioni aggiuntive non di insegnamento. Per la misura dei
relativi compensi si fa riferimento a quanto previsto dal CCNL.
I progetti devono contenere i seguenti elementi:
- l'individuazione e l'analisi dei bisogni formativi degli
studenti anche secondo un criterio di valorizzazione delle
diversità di genere, di cultura, di competenze;
- gli obiettivi, esplicitati anche in termini operativi;
- l'identificazione di specifiche tematiche connesse alle
varie educazioni che tengano conto delle direttive e degli
orientamenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, del
Consiglio d'Europa e dell'Unione Europea - da approfondire
nell'ambito delle scienze motorie;
- le risorse professionali da utilizzare;
- le metodologie di lavoro;
- i tempi di svolgimento delle attività;
- le modalità e gli strumenti di verifica e di valutazione
dei risultati;
- il preventivo di spesa.
Le scuole presenteranno i progetti all'USR di riferimento
per il tramite degli Uffici provinciali dei coordinatori di
Educazione fisica entro il 20 gennaio 2007, previa delibera
del consiglio di istituto. Nella delibera del consiglio di
istituto deve essere contenuta la specifica approvazione del
preventivo di spesa.
Gli Uffici Scolastici Regionali istituiranno un nucleo di
valutazione che potrà essere organizzato anche presso gli
Uffici Educazione Fisica degli Uffici Scolastici
Provinciali, ove possibile con la partecipazione di docenti
in servizio, al fine di selezionare, supportare e monitorare
le iniziative progettuali da finanziare.
Caratteristiche degli interventi
Gli interventi dovranno riguardare preferibilmente il
potenziamento dell'attività motoria nella quota oraria
obbligatoria.
Dovrà essere prevista una manifestazione finale del progetto
con la partecipazione di tutti gli alunni coinvolti.
Le attività saranno finalizzate a:
- favorire il corretto sviluppo fisiologico, motorio,
emotivo, cognitivo e socio - relazionale della persona;
- valorizzare il gioco e lo sport come spazio
privilegiato di apprendimento, socializzazione ed
integrazione;
- promuovere l'acquisizione di corretti stili di vita;
- educare ad una competizione sana nel rispetto del
compagno/avversario.
Nei primi tre anni della scuola primaria sarà
proposta prevalentemente un'attività a carattere
ludico-motorio ed espressiva, mentre nella quarta e
nella quinta classe il lavoro sarà incentrato
sull'educazione sportiva ed espressiva.
Tipologia (B) - attività di consulenza ai docenti della
scuola primaria (3 scuole per provincia) - €. 1.165.239
sul territorio nazionale.
A maggior chiarimento, si fa presente che l'impegno
finanziario per la cennata sperimentazione è pari a:
- € 37,71 (compenso orario contrattuale € 28,41
pari ad una spesa di 37,71 x 100 h annuali) a favore
di ciascuna istituzione scolastica interessata alla
sperimentazione stessa;
- € 11.313,00 (37,71 x 3 scuole) quale spesa
complessiva su base provinciale;
- € 1.165.239 (11.313,00 x 103 province) quale
spesa complessiva su scala nazionale.
La rimanente somma di € 5.434.761 (dello
stanziamento di 6.600.000) verrà utilizzata per
finanziare le iniziative di attività motoria
programmate in piena autonomia dalle scuole statali
di cui alla Tipologia A.
Possono ricoprire la qualifica di consulente per le
attività motorie docenti esperti in possesso della
laurea in Scienze motorie o del diploma ISEF, con
specifiche esperienze, professionalità e competenze
in ordine alla progettazione, programmazione e
realizzazione delle attività ludico-motorie e
presportive nell'ambito della scuola Primaria.
I progetti devono essere presentati con le stesse
modalità e tempi indicati per i progetti di
Tipologia A ai competenti Uffici.
Gli Uffici Scolastici Regionali istituiranno un
nucleo di valutazione che potrà essere organizzato
anche presso gli Uffici Educazione Fisica degli
Uffici Scolastici Provinciali, ove possibile con la
partecipazione di docenti in servizio, al fine di
selezionare, supportare e monitorare le iniziative
progettuali da finanziare.
Tipologia (C) - Risorse finanziarie per la
sperimentazione nelle scuole primarie delle città a
rischio di devianza giovanile. Euro 900.000
suddivisi nelle città elencate nella tabella
allegata alla Direttiva 5090 del 13 ottobre 2006.
Per questa ulteriore sperimentazione - che partirà
nelle scuole primarie delle province e aree
metropolitane di 32 città - è previsto uno
stanziamento ad hoc di € 900.000, iscritto al cap.
1517 del bilancio del MPI.
Si tratta quindi di stanziamento che va ad
aggiungersi al precedente, enucleato dalle risorse
finanziarie messe a disposizione del Ministero dalla
legge 440/97 per il corrente anno.
La sperimentazione vuole essere un ulteriore mezzo
contro la dispersione e il disagio a scuola.
La contrattazione regionale definirà i criteri per
l'individuazione delle istituzioni scolastiche,
prevalentemente Istituti comprensivi, in cui poter
sperimentare specifici percorsi progettuali, con
curriculum formativo fra ordini di scuole diverse,
che vedano lo sport quale strumento privilegiato per
coinvolgere bambini ad alto rischio sociale. Un
modulo di tale sperimentazione sarà dedicato ad
affrontare fenomeni di bullismo nel gruppo dei pari
a scuola. La sperimentazione sarà seguita,
monitorata e valutata a livello nazionale. Al
termine della sperimentazione saranno diffusi gli
esiti che raccoglieranno anche le migliori
esperienze realizzate da tenere presenti per
l'elaborazione delle linee guida.
I Giochi Sportivi Studenteschi
Pervengono a questo Ministero numerose segnalazioni
di difficoltà da parte delle C.O.R. in ordine ai
controlli dello status di TESSERATO degli alunni
partecipanti alle manifestazioni dei Giochi Sportivi
Studenteschi, e soprattutto per quelle scuole
situate in territori confinanti con altre province o
regioni.
Ad evitare, pertanto, il dilatarsi e il
procrastinarsi dei tempi di effettuazione delle
manifestazioni previste dalle Commissioni
Organizzative Regionali si ritiene opportuno
consentire la partecipazione a tutti gli alunni
ancorché tesserati.
Parallelamente, si sollecitano le Commissioni
Organizzative Regionali a volersi adoperare per
organizzare manifestazioni promozionali riservate ai
soli alunni "non tesserati" per le FF. SS. NN.
In attesa di porre in essere gli strumenti
interistituzionali per garantire idonei accertamenti
sanitari, per il corrente anno scolastico si
conferma la procedura in essere che prevede la
certificazione di idoneità alla pratica sportiva
agonistica soltanto per le fasi nazionali.
In ordine alle schede tecniche si confermano le
indicazioni contenute nelle schede relative all'anno
scolastico 2005/2006, con gli opportuni adeguamenti
agli anni di nascita.
I Giochi della Gioventù
Si precisa che l'attività sportiva scolastica
ufficiale riconosciuta dal MPI è quella relativa ai
Giochi Sportivi Studenteschi.
I Giochi della gioventù sono una attività proposta
dal CONI alle scuole secondarie di I grado che, le
stesse, valuteranno nella loro autonomia così come
avviene, di norma, con altre proposte progettuali
programmate da altri Enti ed Istituzioni
riconosciuti.
Rimane inteso che, così come evidenziato nella nota
del CONI, i Giochi della Gioventù si affiancano ai
Giochi Sportivi Studenteschi rispetto ai quali non
rappresentano un'alternativa, bensì un'integrazione,
un sostegno, un momento importante e coinvolgente di
promozione degli stessi.
IL DIRETTORE GENERALE
Mario G. DUTTO
Nota 13.10.06 (Giochi
Sportivi e Studenteschi)
|