Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e
la Comunicazione
Ufficio 7°
Nota 26 maggio 2008
Prot. N. 2633/P7
Oggetto: Protocollo di intesa sulle attività di teatro
della scuola e sull’educazione alla visione. Attività previste per il
secondo anno di vigenza dell’accordo. Precisazioni
Pervengono a questo Ufficio numerose segnalazioni concernenti
l’attività teatrale svolta da singoli istituti del territorio nazionale.
Si precisa, ad ogni buon conto, che la scheda di rilevazione allegata
alla nota prot. n. 2500/P7 del 19 maggio 2008, di pari oggetto, deve
essere compilata esclusivamente a cura degli Uffici Scolastici
Provinciali, i quali sono invitati a «segnalare a questa Direzione
l’esistenza di rassegne di teatro della scuola presenti ed operanti sui
territori di propria competenza, avendo cura altresì di includere
nell’elenco anche quelle istituzioni scolastiche che, singolarmente o in
rete, contemplino nei propri piani dell’offerta formativa una
progettualità significativa in coerenza con il tema di cui trattasi».
Le istituzioni scolastiche che desiderino segnalare l’esistenza delle
proprie attività teatrali, potranno rivolgersi pertanto agli USP di
competenza, inoltrando in quella sede gli opportuni riferimenti utili.
Si prega di voler dare massima diffusione alla presente presso le
istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
F.to IL DIRIGENTE
- Raffaele Ciambrone -
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e
la Comunicazione
Ufficio 7° Nota 19 maggio 2008
Prot. n. 2500/P7 Oggetto: Protocollo di intesa sulle
attività di teatro della scuola e sull’educazione alla visione. Attività
previste per il secondo anno di vigenza dell’accordo Con nota
protocollo 1552/A1 del 23 marzo 2007, questa Direzione Generale ha
diffuso il protocollo d’intesa sul teatro della scuola, firmato il 21
dicembre 2006 dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal Ministero per
i Beni e le Attività Culturali, dall’Ente Teatrale Italiano e dall’AGITA
(http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/all_prot1552.pdf).
In esso, oltre a riaffermare i principi dell’analogo protocollo
sottoscritto dalle medesime istituzioni il 6 settembre del 1995, si
prevedeva l’organizzazione di uno specifico momento di visibilità e di
riflessione, poi denominato Palcoscenico del teatro della scuola, la cui
organizzazione era demandata ad un comitato tecnico scientifico,
costituito all’uopo con mandato triennale da membri delle istituzioni
firmatarie.
Tra i principi che a distanza di un decennio si intendeva riaffermare,
trovava e trova particolare evidenza quello del necessario
riconoscimento di una specificità del teatro della scuola, che non deve
semplicemente essere inteso ad imitazione del modello amatoriale, né
essere pedissequamente rivolto ai programmi ministeriali, ma avere una
sua vita autonoma, come luogo in cui la libera espressività e le istanze
dell’infanzia, dell’adolescenza e della gioventù si coniugano con il
rigore metodologico del linguaggio teatrale; che deve innervare i suoi
messaggi coi bisogni profondi e spesso sommersi delle nuove generazioni;
che deve promuovere, sia attraverso la rivisitazione consapevole dei
classici, sia attraverso elaborazioni drammaturgiche originali,
un’alternativa significativa alla sempre più evidente omologazione
mediatica che interessa i giovani; che, si auspica, possa costituire un
antidoto alla civiltà dell’apparire, della competitività, del facile
successo.
In coerenza con queste premesse, già il Palcoscenico del teatro della
scuola, tenutosi a Viterbo dall’8 al 12 ottobre 2007, ha rappresentato
un momento in cui circa duecento bambini e ragazzi hanno avuto
l’opportunità di rappresentare e veder rappresentati spettacoli
provenienti da tutt’Italia e da ogni ordine di scuola, di discuterne
insieme e, in alcuni casi, anche di scriverne (i materiali sono
pubblicati e reperibili sul sito del Ministero della Pubblica
Istruzione, alla URL www.pubblica.istruzione.it/studentionline/novita/2007/recensioni_viterbo.shtml).
Contemporaneamente gli adulti, sia insegnanti, sia operatori teatrali,
hanno avuto occasione di scambiare esperienze e poetiche, ed anche di
confrontarsi con un gruppo di esperti europei, invitati come
osservatori. Per tutti c’è infine stata la possibilità di scoprire ed
esplorare le istanze, le aspirazioni, i sogni, a volte espressi sopra le
righe, da cui traevano origine, a volte in modo sotterraneo ed
implicito, i lavori dei ragazzi.
Anche per il corrente anno, il comitato tecnico scientifico sta
lavorando alla realizzazione di una serie di indicazioni operative e di
obiettivi, i quali si concretizzeranno, verosimilmente, in un secondo
evento che avrà luogo nell’autunno 2008. Anche per questo secondo
appuntamento, i gruppi da coinvolgere saranno scelti da osservatori che,
in tutto il paese, stanno visionando proposte di scuole dei vari ordini
e gradi, giovandosi anche della collaborazione degli organizzatori di
rassegne territoriali o nazionali; per il corrente anno si è scelto di
dar spazio, nel corso dell’evento, ad approfondimenti sul tema
dell’intercultura (l’edizione dello scorso anno era focalizzata
sull’integrazione dei diversamente abili), e a tale scopo sono stati
avviati contatti per coinvolgere gruppi di studenti provenienti da altri
paesi europei e/o extraeuropei. In special modo, si avrà cura di
sottolineare ed analizzare ancora il rapporto culturale ed educativo fra
il vedere e il fare teatro, fra il ruolo dell’insegnante e quello
dell’operatore teatrale, elementi basilari fra i presupposti teorici
sottesi al protocollo d’intesa del 2006.
Al fine di operare al meglio nella pianificazione di quanto esposto, è
intenzione di questa Direzione generale avviare, sul territorio
nazionale, una rilevazione concernente l’esistente sul teatro della
scuola. Tale indagine dovrebbe poter integrare o modificare il quadro di
quella prima rilevazione che seguì la sottoscrizione del protocollo del
1995, pubblicato nel volume Geografia del teatro scuola in Italia
(2001), fornendo ulteriori elementi conoscitivi in ordine soprattutto a
singole iniziative che, pur non afferendo ad alcuna rassegna
territoriale, si caratterizzano nel tempo per qualità e maturità di
intenti educativi.
Gli Uffici scolastici provinciali sono pertanto invitati a segnalare a
questa Direzione l’esistenza di rassegne di teatro della scuola presenti
ed operanti sui territori di propria competenza, avendo cura altresì di
includere nell’elenco anche quelle istituzioni scolastiche che,
singolarmente o in rete, contemplino nei propri piani dell’offerta
formativa una progettualità significativa in coerenza con il tema di cui
trattasi.
A tal proposito è stata predisposta una scheda di rilevazione,
volutamente semplificata nella forma, che si richiede ad ogni USP di
voler inviare compilata alla scrivente entro il giorno 16 giugno 2008,
all’indirizzo v.lifranchi@istruzione.it.
Nel mese di settembre sarà organizzato un incontro con finalità
formative con i docenti che hanno operato, nel corso dei precedenti anni
scolastici, a livello provinciale e regionale, per la realizzazione di
azioni progettuali concernenti il teatro della scuola; i nominativi dei
partecipanti verranno in seguito comunicati.
Nella consueta ottica di collaborazione, le SS.LL. sono pregate di voler
dar seguito alla presente, per quanto di propria competenza, con
tempestività, onde consentire alla scrivente Direzione di poter avviare
nei tempi opportuni la pianificazione delle diverse fasi dell’evento.
F.to IL DIRETTORE GENERALE
Roberto Uboldi
Allegato
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per lo Studente
Nota 23 marzo 2007 Prot. n. 1552/A1
Oggetto: Protocollo di intesa sul Teatro della scuola
A undici anni dalla firma del primo protocollo d'intesa per l'educazione
al teatro, siglato il 6 settembre 1995 dal MPI e dal Dipartimento dello
Spettacolo, questo Ministero ha promosso un nuovo accordo sul teatro
della scuola. Tale documento, che si allega in copia, è stato
sottoscritto dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero per
i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con l'ETI - Ente
Teatrale Italiano e AGITA - Associazione per la promozione e la ricerca
della cultura teatrale nella scuola e nel sociale.
Contestualmente alla pubblicazione di tale nuova intesa, si intende
riaffermare l'importanza della pratica del teatro nelle scuole di ogni
ordine e grado, fornendo sull'argomento alcuni spunti di riflessione e
promuovendo una iniziativa di carattere nazionale volta a valorizzare i
progetti e le attività didattiche che si realizzano in tale ambito.
La galassia delle rassegne di teatro della scuola in Italia è costituita
da oltre un centinaio di iniziative, omogeneamente distribuite nel
Paese. Come rilevato dallo studio Geografia del teatro scuola in Italia
(2001), si tratta di una realtà vasta ed eterogenea, che va da rassegne
generiche a progetti mirati su temi specifici; da iniziative di respiro
nazionale alle piccole ma non meno importanti vetrine locali, che
offrono una preziosa occasione di visibilità all'esterno del lavoro che
si svolge nelle scuole.
La funzione principale di una rassegna non è quella di premiare
l'eccellenza, fatto che spesso innesca dinamiche competitive estranee
agli obiettivi del teatro della scuola, ma di un confronto fra poetiche,
fra itinerari educativi, didattici e di ricerca espressiva, e
specialmente di dar voce alle istanze del mondo giovanile ed infantile,
laddove l'adulto sappia esercitare una opportuna funzione maieutica.
Inoltre, in alcune realtà la rassegna scolastica consente un approccio
al teatro a fasce di pubblico, non solo giovanile, che altrimenti non lo
avvicinerebbero, con un volume di utenza paragonabile a quello del
teatro professionale.
A puro titolo esemplificativo, si possono citare le ormai storiche
rassegne nazionali di Serra San Quirico e di Castellana Grotte, che
costituiscono il nodo di una rete di rassegne locali; fra le altre giova
ricordare inoltre il Palio teatrale studentesco della città di Udine, la
toscana "Garibaldina", la lombarda "Teatro dei ragazzi" e la
"Drammatica" di Napoli; fra quelle a tema, la rassegna organizzata dal
Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento e "Marinando", ad
Ostuni, indetta dal Ministero delle Politiche agricole, sul tema del
mare.
Per un elenco esauriente ed aggiornato, si rimanda al sito
www.agitateatro.it, curato dalla associazione Agita, firmataria del
documento sopra ricordato. Nel sito sono consultabili fonti normative,
saggi e riflessioni teoriche, materiali didattici e di lavoro; sono
inoltre di imminente pubblicazione i risultati di un osservatorio
critico sulle rassegne italiane.
Uno sguardo d'insieme sul mondo del teatro della scuola consente di
individuare, in Italia come in tutta l'Europa, alcune linee operative
che s'intende, di seguito, enunciare brevemente.
Le esperienze più interessanti si configurano come laboratori di
drammaturgia, ove i giovani partecipano alla costruzione e
all'elaborazione scenica, informata alle dimensioni e alle
caratteristiche del gruppo, a partire da opere narrative, teatrali, ma
anche d'arte figurativa, da brani musicali, temi d'attualità o vicini al
mondo dei bambini o dei ragazzi. Il prodotto finale non è l'obiettivo
primario, ma rappresenta l'esito visibile di un percorso educativo ed
espressivo, che deve coinvolgere anche e specialmente gli alunni più
problematici.
In questi contesti operativi, la modalità di lavoro che consegue i
risultati più felici è quella del partenariato, cioè una collaborazione
organica fra l'insegnante e l'operatore teatrale, fin dal momento della
progettazione: ciò consente sia la necessaria attenzione alle
implicazioni pedagogiche ed educative del laboratorio scolastico, sia il
rispetto e l'osservanza delle specifiche regole del linguaggio teatrale,
attraverso momenti di confronto fra i due saperi, dai quali possa
scaturire una progettualità attenta delle due anime, educativa ed
espressiva, della pratica teatrale nella scuola.
Si riconosce, dunque, al teatro della scuola una sua ragion sufficiente,
volta all'esercizio della progettualità, alla valorizzazione dei
linguaggi non verbali, della socializzazione, all'integrazione dei
soggetti disabili e degli stranieri.
Si rammenta infine che storiche e prestigiose riviste di teatro si
occupano ormai da anni del teatro della scuola, e che anche la
saggistica e l'editoria scolastica hanno recentemente prodotto testi che
offrono utili supporti per un autoaggiornamento degli insegnanti (e
degli operatori teatrali) sulla specificità e le modalità di approccio
al teatro della scuola.
Nel rispetto dell'autonomia attribuita alle istituzioni scolastiche
nella progettazione delle proprie iniziative, questa Direzione ritiene
di esprimere un indirizzo di favorevole attenzione verso i temi sopra
esposti. Al fine di promuovere la cultura e la pratica del teatro nelle
scuole di ogni ordine e grado, è in fase di elaborazione un'iniziativa
dedicata alla valorizzazione delle esperienze scolastiche di educazione
alla pratica teatrale in Italia, la quale intende essere un vero e
proprio "Palcoscenico del teatro della scuola italiana", le cui modalità
realizzative saranno successivamente definite e rese note attraverso i
canali di comunicazione istituzionali.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Mario G. Dutto
Protocollo d'Intesa MPI - MiBAC - ETI - AGITA |