Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente
Nota 28 novembre 2007
Prot.n. 5906/P5
Oggetto: Programma nazionale “scuole aperte”.
Indicazioni operative per lo sviluppo del programma, monitoraggio e
valutazione
La Legge 296/2006 (Finanziaria 2007), al comma 627, dispone che al
fine di favorire ampliamenti dell'offerta formativa ed una piena
fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in
orario diverso da quello delle lezioni, in favore degli alunni, dei loro
genitori e, più in generale, della popolazione giovanile e degli adulti,
il Ministero della Pubblica Istruzione definisca criteri e parametri
sulla base dei quali sono attribuite le relative risorse economiche.
La successiva circolare ministeriale a firma del Ministro del 29 Agosto
2007 (prot. n. 4026/P5) ha presentato il programma nazionale “Scuole
Aperte” per l’anno scolastico 2007/2008, definendo gli ambiti di
intervento e le procedure attuative, che qui si intendono integralmente
richiamate, e rinviando a successive indicazioni operative concernenti
lo sviluppo del programma, il monitoraggio e la valutazione delle
attività realizzate, la rendicontazione contabile delle risorse
assegnate.
La presente nota, che accompagna il piano di riparto delle risorse
finanziarie annunciate nella predetta circolare, è pertanto finalizzata
a favorire la realizzazione, negli ambiti già individuati, di azioni
significative che siano volte ad ampliare l’offerta formativa delle
istituzioni scolastiche ed a valorizzare le specificità territoriali,
nell’intento di migliorare negli studenti il livello di apprendimento
delle discipline curricolari e di sviluppare, in tutti i possibili
fruitori del servizio, il senso di appartenenza alla comunità
scolastica.
Le risorse finanziarie indicate al punto 6-II della circolare
precedentemente richiamata, per un importo complessivo di 34.000.000 di
euro, sono state ripartite fra i diversi Uffici Scolastici Regionali in
proporzione alla rispettiva popolazione scolastica, distintamente per le
scuole statali e paritarie, come è desumibile dalla tabella di cui
all’allegato A.
Ciascuna Direzione regionale, allo scopo di ottimizzare l’utilizzo delle
risorse assegnate:
- inviterà le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado,
statali e paritarie, a proporre specifici progetti, negli ambiti
precisati dalla circolare del 29 agosto sopra citata,
- costituirà un nucleo di valutazione regionale o più nuclei di
livello provinciale, per l’esame e la valutazione dei progetti
presentati, avendo cura di garantire un’equa distribuzione
territoriale delle risorse assegnate.
I suddetti nuclei avranno i compiti di seguito specificati:
- esaminare e selezionare i progetti pervenuti, promuovendo in
particolare le iniziative da realizzare nelle aree di maggiore
svantaggio socio-economico;
- individuare le modalità di monitoraggio sull’attuazione dei
progetti selezionati;
- valutare l’efficacia e l’efficienza dei progetti finanziati;
- indicare le procedure di rendicontazione che gli istituti
scolastici interessati dovranno seguire, con particolare riferimento
agli istituti paritari beneficiari dei finanziamenti.
E’ auspicabile che i finanziamenti di cui trattasi coesistano con
altri provenienti da fonti diverse, sia delle scuole stesse che di Enti
ed Istituzioni pubbliche e private interessate a sostenere le finalità
del Progetto “Scuole aperte”, soggetti con i quali le istituzioni
scolastiche adotteranno le modalità di collaborazione precisate nel DPR
275/1999. E’ dunque auspicabile che, pur nella loro diversa fruibilità
temporale ed eterogeneità, tutti i fondi disponibili per lo sviluppo del
presente Progetto confluiscano in un piano organico di ampliamento
dell’offerta formativa delle scuole, nel quale le singole azioni siano
tra loro connesse e tutte finalizzate all’acquisizione di conoscenze e
competenze certificabili.
Ciò premesso, si precisa che, in conformità a quanto già previsto dalla
richiamata circolare del 29 agosto, i progetti delle istituzioni
scolastiche dovranno collocarsi nei seguenti ambiti tematici:
- Potenziamento delle attrezzature scientifiche e della didattica
laboratoriale
- Percorsi di approfondimento dello studio di Dante
- Promozione dell’attività motoria e sportiva
- Approfondimento della cultura e della storia locale
- Potenziamento delle attività di ascolto e studio della musica
- Promozione delle discipline artistiche, ad esempio: teatro,
danza, arti figurative.
Su queste tematiche sono già operanti presso il Ministero alcune
commissioni tecniche che hanno elaborato dei contributi utili per la
progettazione delle scuole. Tali schede sono consultabili collegandosi
al sito www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/scuoleaperte.zip.
Per la promozione dell’attività motoria e sportiva, si rimanda alla
circolare prot. n.5352/P5 del 9/11/2007 di questa stessa Direzione
Generale.
Ovviamente si prescinde dagli ambiti tematici sopraindicati
relativamente alle iniziative progettuali rivolte alle fasce d’utenza
specificate nel par. 4 della Circolare Ministeriale del 29 agosto 2007.
I nuclei di valutazione nella definizione dei criteri per l’esame e la
selezione dei progetti da finanziare, dovranno tener conto dei seguenti
elementi al fine di garantire una cornice di unitarietà a livello
nazionale:
- svolgimento delle attività in orario diverso da quello dedicato
alle lezioni curricolari;
- realizzazione degli interventi in aree a rischio di devianza
giovanile, in zone periferiche delle aree metropolitane, in
territori che fanno registrare una forte carenza di centri di
aggregazione giovanile o alti tassi di dispersione scolastica;
- collaborazione con Enti Locali, associazioni ed altri soggetti
pubblici e privati che operano sul territorio, con i quali sarebbe
opportuno formalizzare i rapporti di collaborazione attraverso
appositi accordi, convenzioni, protocolli d’intesa o atti similari;
- promozione di reti di scuole e di reti interistituzionali,
ovvero di “patti educativi territoriali” al fine di agevolare la
possibilità di fruizione da parte degli studenti, delle famiglie e
degli adulti in generale e di potenziarne la efficacia formativa;
- organicità del progetto nel piano dell’offerta formativa;
- coinvolgimento nella progettazione, delle rappresentanze delle
famiglie, e nelle scuole di secondo grado, degli studenti;
- previsione di una specifica fase di verifica, in itinere e al
termine delle attività progettuali, circa l’efficacia delle stesse
in riferimento agli obiettivi previsti ed ai risultati attesi.
Una volta definita, la griglia di valutazione sarà oggetto di
informativa alle OO.SS. di categoria.
Si fa presente che una quota dei finanziamenti stanziati per la
realizzazione dei progetti anzidetti, sulla base del riparto indicato
nella tabella allegata, può essere destinata alla copertura delle spese
necessarie per l’apertura, la vigilanza, il funzionamento e la pulizia
dei locali della scuola durante le ore pomeridiane, ove l’E.L.
competente non sia assolutamente in grado di assumersene l’onere.
Altrimenti, la suddetta quota andrà ad incrementare il budget assegnato
per il finanziamento delle attività progettate.
I progetti, elaborati dai competenti organi collegiali, devono pervenire
entro il 21 dicembre 2007 agli UU.SS.RR. o agli UU.SS.PP. di competenza,
a seconda della scelta operata a livello territoriale dalle SS.LL.
Gli adempimenti di esame e selezione dei progetti da parte degli USR
dovranno concludersi entro il 20 gennaio 2008.
Il piano regionale dei progetti selezionati, previo confronto con il
FORAGS e con il coordinamento regionale delle Consulte degli studenti
per la parte relativa agli istituti superiori, dovrà essere inviato alle
scuole , perché possano immediatamente avviarne la realizzazione, e a
questa Direzione Generale.
Al riguardo si comunica che si sta procedendo alla costituzione di un
gruppo di lavoro, di livello nazionale e composizione interdirezionale,
che si interfaccerà con i nuclei di valutazione territoriali e con le
Commissioni tecniche operanti presso questo Ministero già richiamate,
con il compito di svolgere un’azione di monitoraggio e di valutazione
dei progetti attuati nell’intento di aggiungere contributi significativi
ai risultati della sperimentazione delle innovazioni introdotte
nell’ordinamento del sistema scolastico nazionale.
Si ringrazia e si confida nella consueta e professionale collaborazione
delle SS.LL, tanto per la diffusione massima della presente, quanto per
la sua puntuale applicazione.
Il Direttore Generale reggente
F.to Lucrezia Stellacci
Allegato
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per lo Studente
Nota 29 agosto 2007 Prot.4026/P5
Oggetto: Art. 1, comma 627, Legge n. 296/06 (Legge
Finanziaria 2007). Programma nazionale "Scuole aperte" a. s. 2007/08.
Criteri e parametri organizzativi 1 - Premessa
La Legge Finanziaria 2007, nel comma 627 richiamato in oggetto, dispone
che "al fine di favorire ampliamenti dell'offerta formativa ed una piena
fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in
orario diverso da quello delle lezioni, in favore degli alunni, dei loro
genitori e, più in generale, in favore della popolazione giovanile e
degli adulti, il Ministero della Pubblica Istruzione definisce … criteri
e parametri sulla base dei quali sono attribuite le relative risorse
economiche" .
L'apertura delle scuole in orario extracurricolare è già prevista da
precedenti disposizioni quali l'art. 2 del D.P.R. n. 567/1996
(Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e
delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche) e l'art. 9 del
D.P.R. n. 275/99 (Regolamento dell'autonomia scolastica). La Legge
Finanziaria 2007, nel confermare Il prolungamento dell'orario di
fruibilità delle istituzioni scolastiche, lo rende cogente in ragione
della previsione di risorse finanziarie aggiuntive destinate allo scopo.
D'altra parte, la prescrittività di tali disposizioni si collega alla
ineludibilità degli obiettivi mirati che attengono alla riduzione dei
tassi di dispersione scolastica (ancora distanti dagli obiettivi
dell'Agenda di Lisbona 2010) ed all'innalzamento del livello di
partecipazione degli adulti in età lavorativa al sistema di educazione
permanente (in conformità al quinto degli indicatori di Lisbona dedicati
all'educazione).
Per dare seguito a quanto sopra richiamato, con la presente si
definiscono criteri e parametri per l'attuazione del programma nazionale
"Scuole aperte" e per l'attribuzione delle relative risorse finanziarie
alle istituzioni scolastiche.
2 - Destinatari degli interventi
La norma della Finanziaria 2007, che prevede la fruizione degli ambienti
e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello
dedicato alle lezioni curricolari, si rivolge ad una platea eterogenea
composta dagli alunni della scuola stessa, dai loro genitori, dalla
popolazione giovanile ed adulta del territorio.
Una utenza potenziale così ampia richiede una programmazione
differenziata per tipologia di destinatari, per contenuti, metodologie e
tempi di svolgimento, tenendo presenti le finalità richiamate in
premessa, che diventeranno misura della efficacia degli interventi posti
in essere.
Naturalmente, stante la significatività dell'ampliamento dell'offerta
formativa che l'iniziativa di cui trattasi propone, le istituzioni
scolastiche potranno farvi fronte singolarmente, o collegate in rete, o
tra loro consorziate, come precisato dall'art. 9 del DPR 8 marzo 1999 n.
275.
3 - Interventi in favore degli alunni della scuola
Con riferimento agli alunni della scuola, il prolungamento dell'orario
di apertura deve essere finalizzato alla realizzazione di:
a) corsi di recupero di debiti formativi maturati negli anni precedenti,
con particolare riferimento alla nuova normativa sugli esami di stato,
da realizzare in attuazione degli artt. 3 e 4 del D.M. n.42 del 22
maggio 2007;
b) corsi di sostegno e di aiuto allo studio, da realizzare durante
l'anno scolastico in concomitanza con lo svolgimento delle lezioni o nei
periodi di sospensione dell'attività didattica, per gli studenti che
evidenzino carenze di preparazione in una o più discipline, ivi compresa
la scarsa padronanza della lingua italiana da parte di studenti
provenienti da altri paesi,in attuazione del combinato disposto del
comma 8 dell'art.3 e del comma 3 dell'art.4 del D.M. n.42 già citato;
c) moduli didattici di approfondimento e sviluppo, finalizzati alla
promozione delle eccellenze;
d) sperimentazione di metodologie didattiche innovative nello studio
delle discipline curricolari, quali, ad esempio, gli insegnamenti
scientifici e tecnologici, la letteratura italiana, la storia
contemporanea, l'apprendimento pratico della musica e dell'arte;
e) iniziative complementari di arricchimento del curricolo a forte
valenza socializzante, quali, ad esempio, il teatro, le arti figurative,
la musica, il canto, le attività sportive, e quant'altro risponda a
concrete esigenze rappresentate dagli studenti e dalle famiglie, per
contrastare la disaffezione allo studio, per potenziare il senso di
appartenenza alla scuola, per favorire una interazione sistematica ed
una corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia. Per queste ultime
iniziative complementari di arricchimento del curricolo, il D.P.R. n.567/96
e successive modifiche ed integrazioni disciplina modalità e procedure
di attivazione, favorendo l'iniziativa degli studenti, riuniti in gruppi
o in associazioni studentesche, anche al fine di incentivare la
partecipazione responsabile dei giovani alla comunità scolastica; è
comunque necessario che anche per tutte le altre ipotesi
sopraevidenziate gli studenti siano preventivamente informati,
coinvolti, motivati.
Parimenti necessario sarà il preventivo esame delle iniziative
congiuntamente con le famiglie, anche per il tramite delle associazioni
di rappresentanza.
Tutte le azioni, ovviamente, saranno preventivamente deliberate dagli
organi collegiali competenti della scuola.
4 - Interventi in favore dei genitori nonché della popolazione giovanile
e adulta del territorio
Le istituzioni scolastiche, possibilmente organizzate in rete o tra loro
consorziate, sono invitate a programmare, nel prolungamento dell'orario
di apertura, attività culturali, educative, ricreative, sportive in
favore dei genitori degli studenti che frequentano la scuola, di
studenti di altre scuole, di giovani che non sono più in formazione, di
adulti disponibili ad aggiornare la propria formazione e ad
alfabetizzarsi nei nuovi saperi.
La scuola in tal modo si riappropria del ruolo di centro di promozione
culturale, relazionale e di cittadinanza attiva nella società civile in
cui opera, favorendo rientri scolastici e creando occasioni sistematiche
di formazione, in grado di elevare il livello culturale e di benessere
generale del territorio e di offrire opportunità di accesso e di
mobilità lavorativa.
Con riferimento alle diverse tipologie di utenza, sulla base delle
risorse strutturali, finanziarie e professionali disponibili, possono
essere programmate iniziative mirate per specifiche fasce d'età e per
particolari interessi. Possono essere attivate anche particolari forme
di collaborazione, ad esempio, con gli EE.LL., biblioteche, teatri,
musei, impianti sportivi, al fine di integrare le rispettive offerte
culturali, formative ed educative attraverso apposite intese o
convenzioni.
5 - Organizzazione e gestione delle attività
Il dirigente scolastico, sulla base di una attenta ricognizione dei
bisogni degli studenti e della comunità locale, acquisiti il consenso o
la collaborazione degli eventuali soggetti terzi coinvolti,
nell'esercizio della propria autonomia istituzionale, elaborerà un piano
di azioni da realizzare in orario extracurricolare che sottoporrà
all'esame ed alla approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio
di istituto, ciascuno per i propri ambiti di competenza. La
programmazione degli interventi dovrà essere declinata considerando
anche situazioni territoriali particolari, quali ad esempio le aree a
rischio di devianza giovanile, le zone periferiche delle aree
metropolitane, quei territori che fanno registrare una forte carenza di
centri di aggregazione giovanile o alti tassi di dispersione scolastica.
La programmazione dovrà tenere conto delle norme generali
dell'istruzione, degli obiettivi e delle indicazioni contenute negli
atti di indirizzo e nelle linee guida ministeriali emanate in tema di
partecipazione studentesca, di cittadinanza democratica e legalità, di
prevenzione e lotta al bullismo, di promozione del benessere a scuola.
Il prolungamento dell'orario di apertura della scuola e l'utilizzo a
tempo pieno di tutte le attrezzature disponibili comporterà la necessità
che siano assicurati i servizi di vigilanza, portierato e custodia degli
edifici, dei laboratori, delle palestre, nonché le prestazioni anche
oltre l'orario ordinario di servizio del personale addetto al loro
funzionamento necessario per garantire l'efficace svolgimento delle
attività programmate.
In ogni Scuola che attivi il Progetto "Scuole aperte" sarà individuato
un responsabile di progetto per il coordinamento delle attività, per le
relazioni con le famiglie e gli enti esterni (pubblici e privati)
coinvolti nel progetto, per l'interlocuzione continua che dovrà
instaurarsi con l'Amministrazione centrale e periferica, in merito a
tutte le fasi del progetto.
6 - Risorse finanziarie
Le risorse dedicate al Progetto, e destinate per l'anno in corso a tutte
le istituzioni scolastiche, sono pari ad euro 64.000.000, tratti dalle
previsioni contenute nella legge n. 296/06 (Finanziaria 2007).
Tali risorse, che saranno trasferite direttamente sui bilanci delle
scuole, avranno le seguenti destinazioni:
I) 30 milioni di euro, per attività di recupero, per prevenire ripetenze
ed abbandoni (lettere a) b) c) del precedente paragrafo 3);
II) 34 milioni di euro, per sperimentare metodologie didattiche
innovative nello studio delle discipline curricolari , e più
precisamente:
15 mil.per laboratori scientifici, 2 mil.per percorsi di approfondimento
dello studio di Dante, 2 mil. per la promozione dell'attività motoria e
sportiva, 2 mil per l'approfondimento della cultura e della storia
locale, 2 mil. per l'apprendimento pratico della musica , 2 mil. per le
discipline artistiche, oltre 9 mil destinati alle spese di apertura,
funzionamento e pulizia dei locali della scuola. (lettere d) e) del
precedente paragrafo 3 nonché attività di cui al precedente paragrafo
4).
Con successive istruzioni si forniranno indicazioni operative per lo
sviluppo del Programma, il monitoraggio e la valutazione delle attività
realizzate, la rendicontazione contabile delle risorse assegnate.
Il Ministro
F.to Giuseppe Fioroni
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