Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione
Scolastica
Ufficio V
Nota 18 gennaio 2005
Prot. n. INT/153/5
Oggetto: Fondi Strutturali - Programma Operativo
Nazionale "La Scuola per lo sviluppo" 1999 IT 05 1 PO 013. Azioni di
pubblicizzazione. Attuazione Regolamento Commissione Europea (CE) n.
1159/00
A seguito della recente attività di Audit di Sistema operata dalla
Commissione Europea sul PON Scuola, si ritiene opportuno ribadire e
precisare ulteriormente i modi, le forme e gli strumenti possibili
dell'attività di informazione e pubblicizzazione dei progetti prevista
dal Programma.
Tale attività rappresenta, a norma dei regolamenti comunitari, un
elemento essenziale di ogni intervento finanziato con i Fondi
Strutturali: Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo Sviluppo Regionale
(FSE e FESR ). In forza dell'articolo 18, paragrafo 3 e articolo 19,
paragrafo 4 del regolamento (CE) n.1260/1999, per ciascun Programma
operativo il Complemento di programmazione individua le misure che
devono garantire l'informazione e la pubblicità degli interventi.
In tutti i casi le azioni informative e pubblicitarie, a cura degli
Stati membri sugli interventi dei Fondi Strutturali, sono disciplinate
dal regolamento (CE) n.1159/2000.
Come specificato nelle "Linee guida e norme per la realizzazione degli
interventi", la pubblicità in loco dei singoli interventi spetta agli
attuatori degli stessi.
L'autorità di gestione fino adesso ha operato, nel campo della
comunicazione, secondo due direttrici principali:
a. interventi a gestione centralizzata di informazione e di
pubblicizzazione del PON scuola, attraverso seminari, sito Web, articoli
di stampa, pubblicazioni;
b. interventi affidati agli attuatori dei singoli progetti
delle varie misure, che erano, per l'appunto, tenuti a riservare idee e
risorse allo scopo e che per lo più si sono concretizzati in targhe,
manifesti, giornalini, prodotti multimediali.
Lo sviluppo del Programma, la diffusa e massiccia partecipazione delle
scuole, degli studenti e delle loro famiglie, l'attenzione sempre più
vigile della Commissione ai temi della Comunicazione hanno richiesto un
salto di qualità in questo campo che possa meglio valorizzare quanto
prodotto e favorire una ulteriore crescita del grado di partecipazione
ai progetti degli anni conclusivi del PON scuola.
A tal fine l'Autorità di gestione, a poco più della metà del percorso,
ha deciso di affidare il servizio della Comunicazione ad una società
specializzata in comunicazione, previo bando pubblicato sulla Guce il 10
marzo 2004 e aggiudicandolo il 28 luglio 2004.
Tra le attività previste nell'affidamento rientra anche la pubblicazione
periodica di una Newsletter, a redazione centralizzata, che sarà inviata
alla Direzioni Scolastiche Regionali, alle Regioni, alle parti sociali
ed alle scuole e che si avvarrà dei contributi informativi che le
strutture sopramenzionate e le stesse scuole potranno far pervenire alla
redazione secondo uno schema che sarà in seguito suggerito. Un'altra
iniziativa prevista nel piano di comunicazione, che qui si vuole
anticipare, sarà un concorso nazionale che coinvolgerà gli studenti e le
scuole che partecipano al PON. Sarà, infine, rivisitata la pagina web
dedicata ai Fondi strutturali per migliorarne la fruibilità e
facilitarne la consultazione.
L'affidamento a società specializzate di alcune attività di informazione
e di pubblicizzazione non solo non toglie lo spazio e le risorse per le
attività in loco ad opera delle scuole, ma le rende ancora più rilevanti
riservando ad esse il compito delicato della ricaduta sul territorio
delle iniziative del PON attraverso l'esempio delle concrete
realizzazioni e delle esperienze vissute dagli studenti e dalle loro
famiglie. I percorsi formativi, favoriti dai progetti del PON "La Scuola
per lo Sviluppo", dovranno essere i tramiti più efficaci dell'importanza
dei programmi europei e del ruolo dell'Unione europea nei processi di
coesione sociale.
Nel Piano di lavoro concordato con la società affidataria del servizio
di Informazione e Pubblicità è prevista, tra l'altro, anche la
pubblicazione di un opuscolo che dia indicazioni sul modo di praticare
l'attività di comunicazione da parte dei soggetti attuatori di progetti.
E' importante, allora, definire alcune linee guida per la migliore e più
efficace realizzazione delle iniziative di comunicazione che le singole
istituzioni scolastiche dovranno prevedere e attuare all'interno dei
progetti PON scuola.
Si indicano, a puro titolo di esempio, alcuni possibili percorsi
attuativi delle suddette iniziative.
FINALITA'
- Visibilità, trasparenza e ruolo dell'Unione Europea: queste le
finalità delle azioni di comunicazione.
- Visibilità per sollecitare una partecipazione consapevole dei
potenziali beneficiari, trasparenza per dare di ogni fase di attuazione
del progetto piena contezza ai cittadini e ruolo dell'Unione Europea per
diffondere nell'opinione pubblica la consapevolezza del ruolo delle
istituzioni europee nella pratica dei diritti di cittadinanza attraverso
iniziative di coesione e sviluppo sociale.
AZIONI RIVOLTE AI BENEFICIARI FINALI
Gli strumenti comunicativi possono essere i più vari ( targhe,
pieghevoli, SMS mirati, manifesti, lettere alle famiglie, siti web,
newsletter, contratti formativi, comunicati stampa, prodotti
multimediali...) ma dovranno avere in comune la capacità:
- di invogliare i potenziali utenti a partecipare, e in modo
consapevole, magari utilizzando come testimonial studenti, insegnanti
e genitori che hanno già alle spalle esperienze di partecipazione ai
progetti del PON "La Scuola per lo Sviluppo";
- di rendere trasparenti le procedure di attuazione e di selezione;
- di diffondere i risultati dei progetti realizzati, invitando
l'insieme del corpo studentesco e docente a discuterne criticità e
positività.
Le istituzioni attuatrici devono far sì che ciascun
soggetto beneficiario abbia consapevolezza degli obiettivi e delle
caratteristiche del percorso formativo che dovrà intraprendere. Si
suggerisce che a ciascun soggetto coinvolto in un progetto venga fornita
per iscritto un'adeguata informazione in proposito, che ponga in
evidenza il cofinanziamento dell'Unione Europea, e che venga
generalizzata ovunque possibile l'applicazione di un "contratto
formativo" che espliciti diritti e doveri relativi alla partecipazione
al progetto.
Fa parte degli obblighi di pubblicizzazione, ai fini della trasparenza,
anche un'adeguata informazione e diffusione delle richieste riguardanti
l'acquisizione degli esperti, docenti, consulenti, ecc. che verranno,
poi, selezionati attraverso la valutazione comparativa dei curricoli.
Le istituzioni attuatrici devono garantire, con la massima cura, la
visibilità degli interventi dell'UE anche con apposite targhe e
cartelloni che potranno sia riferirsi a specifiche iniziative di
particolare rilievo (ad esempio, interventi infrastrutturali nell'ambito
delle Misure 2 e 4) che, più genericamente, al fatto che
"nell'istituzione scolastica vengono attuati progetti cofinanziati dai
Fondi strutturali europei".
Si ricorda, a tal proposito, che è obbligatorio collocare sui prodotti,
sulle attrezzature e sul frontespizio di eventuali pubblicazioni, anche
se di tipo informatico (C.D. rom ecc.), - preferibilmente in alto ed in
orizzontale - il seguente logo comunitario (bandierina rettangolare blu
con stelline gialle):
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo |
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Unione Europea
Fondo Europeo Sviluppo Regionale |
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Occorre indicare, nello spazio sottostante la
bandiera europea il tipo di fondo utilizzato: Fondo Sociale Europeo o
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Andrà sempre esplicitata, inoltre,
la dicitura del Programma Operativo ("La Scuola per lo Sviluppo"),
nonché la Misura e l'Azione di riferimento. Nel sottolineare
l'importanza di attuare le forme di pubblicità comunque previste, si
richiama l'attenzione sul fatto che l'inottemperanza a tale obbligo,
anche riscontrata in sede di controllo successivo al termine del
progetto, comporterà la restituzione dei fondi sia pure già spesi.
AZIONI RIVOLTE ALL'OPINIONE PUBBLICA SUL RUOLO DELL'UNIONE EUROPEA
E' questo il versante dove la comunicazione locale non ha avuto sviluppo
e dunque risultati apprezzabili e, del resto, riuscire a dare un'idea al
grande pubblico del ruolo svolto dall'Unione Europea nello sviluppo
dell'istruzione, della formazione, della occupabilità, delle pari
opportunità e del rispetto dell'ambiente richiede mezzi e competenze che
spesso il singolo progetto non possiede.
Per sopperire a ciò l'attività programmata dalla società affidataria del
servizio opererà, in modo particolare, su questo versante soprattutto
attraverso spot televisivi e radiofonici e inserimenti pubblicitari sui
giornali.
E, tuttavia, anche in loco è possibile integrare forme efficaci di
comunicazione rivolta all'opinione pubblica. A tal fine si indica, quale
strumento funzionale a tale scopo, la possibilità di utilizzare parte
dei fondi previsti dai singoli progetti per la pubblicità e
l'informazione in forma associata sia all'interno dell'istituto dove si
attuano varie misure, sia tra istituti del territorio provinciale o
regionale nel quali si realizzino progetti PON scuola.
Attraverso opportuni accordi in comune, formalizzati da eventuali
protocolli di intesa, possono drenarsi risorse sufficienti per piani di
comunicazione diversamente inaccessibile per costi e complessità
realizzative. A puro titolo di esempio si indicano iniziative che
potrebbero realizzarsi nel suddetto modo:
- Spot radiofonici o televisivi da veicolare nelle emittenti locali
che diano il senso della missione sociale dell'Unione Europea;
- Fiere o mostre sui prodotti didattici;
- Giornali a stampa o telematici autoprodotti;
- Concorsi a premi provinciali per le famiglie degli studenti.
Si tratta soltanto di alcuni esempi di un campo attuativo dove la
fantasia, la creatività degli studenti e dei docenti potrebbero
espandersi felicemente.
Si ringrazia per la collaborazione.
IL DIRETTORE GENERALE
Antonio Giunta La Spada
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione
Scolastica
Ufficio V
Nota 31 dicembre 2004
Prot. n. INT/3528/5
Oggetto: Fondi Strutturali - Programma Operativo
Nazionale "La Scuola per lo sviluppo" 1999 IT 05 1 PO 013. Azioni di
pubblicizzazione. Attuazione Reg.CE n. 1159/00 Obbligatorietà
dell'utilizzo del Logo dell'Unione Europea
Anche a seguito della recente visita di Audit effettuata dalla
Commissione Europea presso questo Ufficio, si ritiene opportuno
ricordare a tutti gli Istituti scolastici, titolari di progetti
co-finanziati con i fondi strutturali europei (FSE-FESR), che è
indispensabile rispettare tutte le indicazioni relative alle azioni di
pubblicizzazione di cui al Regolamento CE sopraccitato e contenute nelle
"Linee Guida e Norme" per l'attuazione dei progetti.
In particolare, è obbligatorio collocare sui prodotti, sulle
attrezzature e sul frontespizio di eventuali pubblicazioni anche se di
tipo informatico (C.D.rom ecc.), - preferibilmente in alto ed in
orizzontale - il seguente logo comunitario (bandierina rettangolare blu
con stelline gialle):
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo |
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Unione Europea
Fondo Europeo Sviluppo Regionale |
Occorre indicare nello spazio sottostante il tipo di fondo
utilizzato: Fondo Sociale Europeo, ovvero, Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale.
Andrà aggiunta, inoltre, la dicitura del Programma Operativo, nonché la
Misura e l'Azione di riferimento. Nel sottolineare l'importanza di
attuare tutte le forme di pubblicità comunque previste, si richiama
l'attenzione sul fatto che l'inottemperanza a tale obbligo, anche
riscontrata in sede di controllo successivo, comporterà la restituzione
dei fondi sia pure già spesi.
Si ringrazia per la collaborazione.
IL DIRIGENTE
Annamaria Leuzzi
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