Dipartimento per l'istruzione
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici
Ufficio VI Nota 3 febbraio 2006
Prot. n. 1015 Oggetto: Legge 30 marzo 2004, n. 92 "Il
giorno del ricordo" Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92, la
Repubblica ha riconosciuto il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo, al
fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani
e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli
istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa
vicenda del confine orientale".
Si è trattato di una tragedia consumata su due fronti: eliminazione
fisica e esodo. Le uccisioni e il fenomeno dell'esodo, determinato
questo sia dal terrore psicologico delle foibe sia dalle deportazioni e
dalla perdita della cittadinanza e della propria cultura, hanno
riguardato indistintamente militari e civili.
Anche quest'anno, pertanto, nella suddetta giornata sono previste una
serie di iniziative - studi, convegni, incontri e dibattiti - per
promuovere nei giovani, attraverso la conoscenza di tali tragici eventi,
una coscienza civile che favorisca il superamento della "cultura" del
pregiudizio e dell'odio.
Le iniziative, previste dalla citata legge sono finalizzate "a
valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico
degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in
particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni
trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del
territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare
le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio
nazionale e all'estero".
La scuola, che è il luogo della conoscenza e dell'istruzione, ha anche
l'alto compito di formare i giovani per la vita, di favorire lo sviluppo
del senso civico, di educarli ai valori della cittadinanza, della pace e
della solidarietà.
La celebrazione del giorno del ricordo, recuperando una parte della
storia del popolo italiano, può essere l'occasione per conoscere e per
capire: conoscenza e comprensione sono infatti le basi da cui partire
per sentirsi integralmente cittadini.
In tal senso codesti Uffici sono pregati di sensibilizzare le
istituzioni scolastiche e, in particolare, i docenti perché promuovano,
nell'ambito dei percorsi didattici e dell'offerta formativa, momenti di
studio, di riflessione sui temi del rispetto della persona, delle
diversità e della collaborazione e solidarietà tra i popoli al fine di
superare pregiudizi e odi di parte.
Si ringrazia per la collaborazione.
IL DIRETTORE GENERALE
Silvio Criscuoli
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