Ministero della Pubblica Istruzione
GABINETTO Nota 4 luglio 2007
Prot. n. AOOUFGAB 9914/FR Oggetto: Atto di indirizzo
del Ministro della Pubblica Istruzione per l’anno 2008 Com’è
noto, in data 12 marzo 2007 è stata emanata la direttiva del Presidente
del Consiglio dei Ministri contenente gli indirizzi per l’attuazione, il
monitoraggio e la valutazione del programma di Governo.
Tale documento prevede, tra l’atro, che ciascun Ministro con proprio
atto di indirizzo stabilisca le priorità politiche della propria
Amministrazione integrate con quelle del Governo e le priorità da
seguire nell’allocazione delle risorse finanziarie da effettuare in sede
di formazione dello stato di previsione di ciascun Ministero.
L’anzidetto atto di indirizzo, che deve essere comunicato ai titolari
dei centri di responsabilità, costituisce l’avvio del processo annuale
di pianificazione strategica che si conclude con l’emanazione della
direttiva generale sull’azione amministrativa e la gestione.
Si trasmette, pertanto, in allegato alla presente, l’atto di indirizzo
del Ministro della Pubblica Istruzione per l’anno 2008.
Il Direttore Generale Centrale per la Comunicazione, che legge per
conoscenza, è pregato di disporre la pubblicazione del documento sui
siti WEB ed INTRANET di questo Ministero, collocandolo in posizione
consona all’importanza rivestita dal documento stesso, così da
garantirne la facile reperibilità e la piena fruibilità da parte degli
utenti.
D’ordine del Ministro
Il Capo di Gabinetto
F.to Alberti
Ministero della Pubblica Istruzione Prot. n.
AOOUFGAB 9858/FR
Roma, 28 giugno 2007
Atto di Indirizzo del Ministro della
Pubblica Istruzione per l’anno 2008 Il presente atto di
indirizzo è propedeutico all’avvio del ciclo di pianificazione
strategica per l’anno 2008 e costituisce la base di partenza per
realizzare per l’anno stesso l’integrazione del ciclo della
pianificazione strategica con quello della programmazione finanziaria,
coerentemente con quanto disposto dalla Direttiva del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2007.
All’atto della definizione degli obiettivi strategici e dell’allocazione
delle risorse finanziarie nello stato di previsione della spesa del
Ministero della Pubblica Istruzione per l’anno 2008 si terrà pertanto
conto delle seguenti priorità: DIPARTIMENTO PER
L’ISTRUZIONE Portare a compimento l’avviato processo di revisione
e elaborazione delle indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e
quella del primo ciclo di istruzione, ridefinendo anche l’assetto
organico, per superare l'attuale fase di provvisorietà, consentire alle
scuole di disporre di un quadro di riferimento definito già a partire
dal prossimo anno scolastico e attivare contestualmente una fase di
interlocuzione, ascolto e approfondimento con il mondo della scuola per
validare il nuovo testo delle indicazioni nazionali con le esperienze
maturate sul campo. Tale processo sarà supportato da un Piano di
iniziative tese a favorire la reciproca informazione e il dialogo tra
l’Amministrazione, le istituzioni scolastiche autonome e la società
civile.
Far acquisire i saperi e le competenze essenziali a tutti i giovani, e
alla popolazione adulta, per un consapevole esercizio dei diritti di
cittadinanza, anche attraverso l’innalzamento dell’obbligo di istruzione
a 16 anni, realizzando, a tal fine, strategie educative e didattiche che
tengano conto della singolarità di ogni persona, della sua articolata
identità, delle sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di
sviluppo e di formazione, ponendo lo studente al centro dell’azione
educativa in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali,
corporei, etici e spirituali. Stimolare e favorire la partecipazione
degli studenti alla vita della scuola, sia nelle forme istituzionali,
sia in quelle associative e sostenere l’operatività delle Consulte
Provinciali degli Studenti e l’azione del Forum Nazionale delle
Associazioni degli Studenti. Favorire la costituzione dei centri
provinciali per l’istruzione degli adulti.
Eliminare o almeno ridurre significativamente le vecchie forme di
analfabetismo e di emarginazione culturale, gli analfabetismi di
ritorno, che rischiano di impedire a molti l’esercizio di una piena
cittadinanza e la penalizzazione nelle possibilità di espressione di chi
non ha ancora accesso alle nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione. Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente
alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse
quella nazionale, quella europea, quella mondiale.
Educare alla convivenza e alla cultura dell’accoglienza attraverso la
valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni
studente. La finalità è una cittadinanza coesa e vincolata ai valori
fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una
varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in
passato. Sviluppare la conoscenza della lingua italiana e dei nostri
principi costituzionali, potenziando anche i programmi di istruzione
degli adulti e degli immigrati comunitari ed extracomunitari.
Promuovere e sostenere le diverse iniziative di educazione: valori del
dialogo, della comprensione e della solidarietà, integrazione delle
diverse abilità, potenziamento della formazione nell’area scientifica e
diffusione delle tecnologie informatiche nell’ambito delle attività
didattiche rivolte ai soggetti disabili, sostegno della scuola in
ospedale, educazione stradale, accoglienza ai fini dell’integrazione
degli alunni stranieri, sostegno alla creatività/pratica musicale e
teatrale, ambiente e sviluppo sostenibile, educazione motoria e sport
come strumenti per educare alla sana competizione e ai valori del
rispetto degli altri e delle regole.
Sostenere l’attuazione del piano nazionale per il benessere dello
studente, per promuovere, anche attraverso il volontariato a scuola,
stili di vita positivi, contrastare le patologie più comuni, prevenire
l’obesità e i disturbi dell’alimentazione, prevenire e combattere la
diffusione e l’uso di sostanze psicotrope, le dipendenze e le patologie
comportamentali ad esse correlate.
Legalità e aree a rischio. Promuovere lo sviluppo e la diffusione nelle
scuole di azioni e politiche volte all’affermazione della cultura della
legalità, al contrasto delle mafie ed alla diffusione della cittadinanza
attiva. Prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori
la scuola.
Delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo, integrando i saperi di
scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, ricomponendo
i grandi oggetti della conoscenza, per cogliere gli aspetti essenziali
dei problemi; comprendere le implicazioni, per la condizione umana,
degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; acquisire la
capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la
capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento, per
comprendere l’attuale condizione dell’uomo planetario, definita dalle
molteplici interdipendenze fra locale e globale, che sono la premessa
indispensabile per l’esercizio consapevole di una coscienza nazionale,
europea e planetaria.
Valorizzare l’autonomia scolastica: incrementando l’offerta formativa
attraverso l’ampliamento degli spazi e degli orari di fruizione del
servizio scolastico. Aprire la scuola alle famiglie e al territorio
circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia
scolastica. Promuovere la formazione dei genitori e delle famiglie
nell’ambito degli interventi per l’istruzione per gli adulti.
L’autonomia deve promuovere lo sviluppo delle competenze degli allievi e
dell’aggiornamento dei docenti, le scelte di ordine didattico e
organizzativo, stabilendo la concreta organizzazione degli ambiti di
insegnamento, individuando le soluzioni che, nello specifico contesto
della situazione in cui si opera, delle risorse disponibili e del
progetto pedagogico elaborato, appaiano le più efficaci, salvaguardando
in ogni caso il principio della collegialità e corresponsabilità del
gruppo docente. Funzioni quali quelle della progettazione,
organizzazione, gestione delle attività didattiche, valutazione,
orientamento, rapporti con i genitori, devono essere di pertinenza di
tutti i docenti che operano collegialmente all'interno della comunità
professionale e del gruppo docente, (compresi gli insegnanti
specializzati sul sostegno) in un quadro di pari responsabilità tra i
docenti contitolari, senza dar luogo ad alcuna figura docente
gerarchicamente distinta o sovraordinata e la responsabilità deve essere
condivisa, quale che siano le modalità stabilite per assicurarla.
Assicurare una funzione di accompagnamento e di orientamento nei
confronti di ciascun alunno per instaurare un rapporto costante e non
burocratizzato con le famiglie, riconoscendo i genitori degli alunni
come risorsa per la comunità scolastica, senza alcuna confusione di
ruolo, attribuendo loro l’importante ruolo di partner nell’educazione.
Le finalità del processo formativo, le competenze da sviluppare, gli
obiettivi di apprendimento da garantire sono definiti con chiarezza
nelle indicazioni nazionali che hanno piena forza prescrittiva, il che
implica che le autonome scelte curricolari delle istituzioni scolastiche
devono essere coerenti con tali prioritari riferimenti. Le impostazioni
metodologiche e didattiche, non prescrivibili centralisticamente, e che
attengono al campo della libertà didattica e della ricerca, devono
essere orientate a rispondere ai bisogni fondamentali di apprendimento e
di senso degli alunni e a garantire il raggiungimento degli standard
stabiliti.
Sviluppare la metodologia dell’alternanza scuola lavoro quale strumento
di innovazione didattica e organizzativa, soprattutto per motivare e
orientare gli allievi, diffondere la cultura del lavoro e far acquisire
loro competenze spendibili nel mondo del lavoro e delle professioni.
Innovare e rafforzare il ruolo e l’identità degli istituti tecnici e
professionali, al fine di promuovere e sviluppare la cultura tecnica e
scientifica nel nostro Paese, orientare i giovani alle lauree
tecnico-scientifiche e al mondo delle professioni, facilitare il loro
inserimento nel lavoro, nonché per valorizzare le vocazioni del
territorio e corrispondere ai suoi fabbisogni formativi in una
dimensione nazionale ed europea.
Promuovere e sostenere la realizzazione, in ogni provincia, dei poli
tecnicoprofessionali.
Riorganizzare e potenziare l’istruzione e formazione tecnica superiore
attraverso l’istituzione di istituti tecnici superiori per accrescere il
numero dei tecnici con il livello di specializzazione e di competenza
scientifico-tecnologica necessari a sostenere il rilancio dello sviluppo
economico del Paese.
Eliminare il fenomeno del precariato nella scuola ed evitarne la
ricostituzione con la stabilizzazione degli assetti scolastici,
attivando azioni dirette ad abbassare l’età media del personale docente.
Garantire l’ordinato e regolare avvio dell’anno scolastico e le
condizioni di funzionalità ed efficacia dell’attività degli istituti
scolastici.
Attivare i necessari interventi sul fronte legislativo, negoziale e
amministrativo - regolamentare per l’attuazione del memorandum sulla
scuola.
Favorire ed attivare interventi sul personale della scuola per il
recupero dell’efficienza e della funzionalità del sistema scolastico:
- attivazione di un sistema di valutazione del sistema scolastico e
delle singole scuole;
- formazione permanente per tutto il personale della scuola;
- riconversione professionale per personale inidoneo;
- revisione del sistema di reclutamento.
Incrementare, adeguare e mettere in sicurezza il patrimonio edilizio
scolastico, d’intesa con le regioni.
Sostenere, monitorare e orientare la fase di valutazione dei dirigenti
scolastici, al fine della messa a regime dei relativi modelli
applicativi.
Promuovere una strategia di sviluppo della dimensione europea
dell’educazione in termini di valori, motivazioni e conoscenze, che
assuma come elementi fondamentali la valorizzazione dell’autonomia delle
scuole ed il partenariato con il territorio.
Sostenere la crescita del Paese attraverso l’attuazione delle politiche
dell’Unione Europea nel campo dell’educazione e della formazione, al
fine di rafforzare l'economia attraverso la conoscenza, nel quadro della
strategia europea di Lisbona., in relazione agli obiettivi fissati per
il 2010
Definire e realizzare la programmazione delle risorse finalizzate
all’attuazione delle politiche di coesione europee a supporto degli
obiettivi strategici nazionali ed europei nel campo dell’educazione al
fine di concorrere al raggiungimento degli obiettivi di crescita e di
sviluppo definiti a livello nazionale.
In funzione delle priorità di politica nazionale, contribuire
all’attuazione di accordi internazionali bilaterali e multilaterali e
garantire la partecipazione ai progetti delle Organizzazione
internazionali d’interesse specifico.
Giovani e Orientamento - offrire reali opportunità di prevenzione della
dispersione scolastica e di orientamento nel mondo della formazione
professionale e universitaria, motivando al tempo stesso gli allievi più
impegnati e valorizzando adeguatamente le eccellenze.
DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE, IL BILANCIO, LE RISORSE UMANE E
L’INFORMAZIONE Qualità della P.A.
Ridefinire ed attuare nuovi assetti funzionali dei Dipartimenti e delle
Direzioni Generali, coerentemente alla riorganizzazione della struttura
del Ministero della Pubblica Istruzione, al fine di realizzare
l’obiettivo di una maggiore efficienza della P.A., a livello centrale e
periferico, tenendo anche conto dello sviluppo del confronto in sede di
Conferenza unificata Stato Regioni relativamente all’attuazione del Tit.
V in materia di istruzione e formazione.
Si rende necessario, altresì, procedere alla ricognizione dei
procedimenti amministrativi e sviluppare progetti di semplificazione
delle procedure e riduzione dei tempi procedimentali.
Migliori professionalità nella P.A.
Nell’ambito delle iniziative da assumere per elevare la qualità
dell’azione del Ministero della Pubblica Istruzione, è prioritario
procedere alla gestione del turn over del personale delle aree e
dirigenziale, in modo da ottenere un significativo accrescimento delle
qualità professionali attraverso rigorose modalità concorsuali.
Occorrerà pertanto adottare una politica di nuovo reclutamento del
personale dell’Amministrazione tenuto conto che l’attuale carenza
quantitativa risulta essere del 35 – 40%. Nell’ambito dei percorsi di
reclutamento del personale delle aree e dei dirigenti, istituire
separati ruoli tecnici riferiti a puntuali aspetti specialistici (es.
ispettori tecnici). Completare i nuovi processi di valutazione della
dirigenza e , nel contempo, verificare la qualità e la congruenza dei
processi stessi. Agevolare la mobilità intercompartimentale eliminando i
punti di “debolezza” presenti nelle attuali procedure (es. trattamento
stipendiale di accesso inferiore a quello di provenienza).
Tenere separate le procedure concorsuali riferite alle fasce di
avanzamento economico da quelle riferite all’avanzamento di stato
giuridico
Monitoraggio e valutazione
Supportare il processo di programmazione, monitoraggio e valutazione
dell’Amministrazione e del sistema scolastico, attraverso l’integrazione
dei flussi dei dati interni ed esterni all’Amministrazione e
l’elaborazione di analisi statistiche e indicatori idonei a individuare
gli interventi necessari a migliorare e accrescere la qualità
dell’azione dell’Amministrazione. Completare ed avviare operativamente
progetti di monitoraggio delle attività e di valutazione dei risultati
in relazione agli obiettivi programmati con puntuale rappresentazione
della correlazione alle risorse finanziarie utilizzate.
Integrazione del ciclo della pianificazione strategica e della
programmazione finanziaria
Attivare le procedure di confronto tra MEF e MPI in modo da individuare
parametri di riferimento e criteri condivisi per la determinazione degli
interventi di razionalizzazione e risparmio, delle le risorse
indispensabili a far fronte alle spese obbligatorie e incomprimibili e
di quelle necessarie a realizzare gli obiettivi di sviluppo e
qualificazione del sistema di istruzione; rivedere le procedure di
bilancio in modo da renderne più efficace la gestione.
Comunicazione
Incrementare i processi di comunicazione istituzionale , procedendo, in
coerenza con le attività già intraprese, allo sviluppo di misure tese ad
un sempre maggiore coinvolgimento delle istituzioni scolastiche , in un
sistema di rete, per migliorare e velocizzare i flussi informativi verso
l’utenza e verso gli altri livelli istituzionali aventi competenza in
materia di istruzione anche in un’ottica di feedback. Proseguire nel
rafforzamento della didattica a distanza. Promuovere una campagna di
informazione per la promozione, tra i giovani, di comportamenti
orientati alla legalità e, più in generale, al rispetto di sé e degli
altri (sana alimentazione, prevenzione delle dipendenze, educazione
scientifica e tecnologica, sport, rispetto dell’ ambiente, intercultura,
volontariato, educazione stradale)
Innovazione Tecnologica
Completare la reingegnerizzazione del patrimonio applicativo esistente ,
anche in linea con quanto previsto dal Codice dell’amministrazione
digitale e a supporto del processo di modernizzazione della struttura
amministrativa. Sviluppare e potenziare l’innovazione didattica
attraverso l’uso delle tecnologie informatiche. Ristabilire le
condizioni organizzative per il funzionamento ordinario del sistema
informatico centrale e delle reti mediante l’impegno delle risorse
finanziarie necessarie.
Il Ministro
F.to Fioroni
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