Dipartimento per la Programmazione
Direzione Generale per gli Studi la Statistica e per i Sistemi
Informativi Nota 7 ottobre 2009
Prot. n. 2692 Oggetto: Terza edizione del concorso
Matteo Ricci: figlio d’Occidente fratello d’Oriente Egregio
Sig. Dirigente,
in occasione del quarto centenario della morte di Matteo Ricci (Macerata
1552-Pechino 1610), l’Istituto Ricci di Macerata, diretto dal Pof.
Filippo Mignini (http://www.istitutomatteoricci.com),
in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
e con il Comitato per le celebrazioni, bandisce il concorso nazionale
Matteo Ricci. Figlio d’Occidente, fratello d’Oriente aperto alle scuole
primarie e secondarie, secondo le modalità del bando allegato. La
collaborazione con il MIUR si sostanzia in una serie di iniziative
comprendenti, oltre la presente, anche una esposizione in Italia di
strumenti astronomici cinesi pre-galileiani, e un contributo ad una
guida per la formazione dei docenti su temi astronomici e filosofici.
Matteo Ricci è l’uomo che ha stabilito le relazioni culturali tra
l’Europa e la Cina in età moderna. In Cina scopre ciò che egli chiamava
“l’altro mondo”, ossia una civiltà che per antichità, estensione
geografica e autonomia economica costituiva effettivamente un “mondo”; e
che per la differenza dei costumi, della lingua, delle tradizioni, era
del tutto diversa dai mondi fino ad allora conosciuti. Matteo Ricci ha
l’intelligenza di cogliere questa diversità e di rinnovare il metodo di
incontro che fino a quel momento era stato utilizzato dagli europei.
Ricci si fa cinese, si presenta come un uomo che, attirato dalla fama
della civiltà della Cina, è venuto per imparare; ma al tempo stesso
comincia a mostrare i tesori che ha portato con sé. Offrì, infatti,
contributi scientifici e tecnici allora sconosciuti in quel lontano
Oriente, fu mantenuto a spese dello Stato e ottenne, alla sua morte,
primo straniero nella storia della Cina, un terreno per la sepoltura. La
sua tomba è ancora oggi onorata a Pechino. Dopo la morte, i suoi
confratelli cominciarono a disapprovare alcune scelte per lui
fondamentali e fu così che nel 1704 l’Inquisizione condannò da Roma
l’opera e le scelte del gesuita maceratese. Solo nel Novecento si è
iniziato a rivalutarne la memoria e a pubblicarne gli scritti.
Con la presente, invitiamo la Sua scuola a partecipare al Concorso. Si
tratta certamente di un’occasione importante poiché permetterà agli
studenti di confrontarsi contemporaneamente in più settori disciplinari
(lettere classiche, filosofia, religioni comparate, matematica e scienze
applicate, quali astronomia, geografia, cartografia, meccanica) e di
compiere un’esperienza cognitiva dalla quale saranno certamente
arricchiti, specialmente sul piano dei rapporti interculturali.
Ulteriori informazioni riguardanti l’organizzazione e i componenti della
giuria saranno comunicate nelle prossime settimane mentre l’Istituto è
sempre disponibile a fornire le informazioni bibliografiche, le
opportune indicazioni relative agli strumenti disciplinari più idonei e
i supporti utili nell’affrontare lo studio della figura e dell’opera di
Matteo Ricci. Nella viva fiducia che la Sua scuola vorrà aderire al
concorso, Le porgiamo molti cordiali saluti.
IL DIRIGENTE TECNICO
Prof. Giuseppe Marucci
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