- Ai Provveditori agli Studi, LORO SEDI
- Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di, TRENTO
- Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di, BOLZANO
- All'Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca, BOLZANO
- All'Intendente Scolastico per la Scuola delle Località,
Ladine BOLZANO
- Alle Direzioni Generali, Ispettorati e Servizio per la scuola
Materna, SEDE
- Ai Sovrintendenti scolastici regionali, LORO SEDI
e. p. c:
- Agli IRRSAE, LORO SEDI
- All'Assessore alla P.I. della Regione Autonoma della Valle d'Aosta,
AOSTA
- Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle
d'Aosta, AOSTA
- All'Assessore alla P.I della Regione Siciliana, PALERMO
- Al Presidente della Giunta Provinciale di, BOLZANO
- Al Presidente della Giunta Provinciale di, TRENTO
CIRCOLARE MINISTERIALE n° 425 del 7 luglio 1997 prot. n. 3153
OGGETTO: Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche
1997-2000
Con la lettera circolare 282 del 24 Aprile è stato
individuato il quadro delle istruzioni concernenti l'applicazione
del Programma in oggetto.
Nel far seguito alle indicazioni procedurali allegate a tale comunicazione,
si trasmettono ora le direttive riguardanti la formazione dei
docenti.
Al riguardo, nel pregare le SS.LL. di trasmetterle alle scuole
della Provincia, prioritariamente a quelle già scelte
per il primo anno di attuazione del Programma, si fa presente
che le disposizioni:
Si segnala l'esigenza che le iniziative di prima formazione possano,
nella più ampia misura possibile, avviarsi a partire dal
prossimo settembre, onde consentire che, nel prossimo anno scolastico,
nelle scuole interessate, possano realizzarsi le condizioni per
l'avvio del progetto 1b e quindi di esperienze di inserimento
della multimedialità nella didattica curricolare.
IL MINISTRO
COMITATO DI COORDINAMENTO PER LE TECNOLOGIE DIDATTICHE
1. Contenuti e modalità dell'aggiornamento
Considerazioni generali
L'azione di formazione e di aggiornamento dei docenti sull'uso
della multimedialità nella didattica sarà un processo
lungo e articolato per il quale occorre distinguere due fasi che
corrispondono a distinte esigenze..
a) La formazione iniziale
Il Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche (allegato
alla circolare n. 282 del 24/4/1997) prevede, come parte essenziale
del progetto 1a, una prima e specifica iniziativa di aggiornamento
collegata alla costituzione delle Unità Operative per i
Docenti (strutture e postazioni multimediali) : l'organizzazione
di tali iniziative è una condizione indispensabile per
la partecipazione al progetto stesso.
Ogni scuola che entra nel progetto 1a riceve un finanziamento
finalizzato (vedi successivo par. 4) alla formazione iniziale
di docenti che non hanno alcuna familiarità o una familiarità
molto limitata con gli strumenti multimediali e telematici.
L'obiettivo di questo primo intervento è limitato alla
familiarizzazione con gli strumenti ed a una prima riflessione
sulle loro valenze didattiche.
b) L'aggiornamento continuo
L'acquisizione, da parte dei docenti, di una padronanza degli
strumenti multimediali e la capacità di introdurre la multimedialità
nella pratica didattica richiedono un' azione di aggiornamento
continua, anche come autoformazione in servizio, strettamente
legata alla pratica didattica.
L'uso della multimedialità deve pertanto diventare un tema
ricorrente in tutta la formazione dei docenti. Nello stesso tempo,
via via che saranno disponibili le strutture multimediali e che
saranno acquisite le competenze di base, tali strutture dovranno
diventare uno strumento e un veicolo costante per qualsiasi iniziativa
di aggiornamento su qualsiasi tema. Di questo terranno conto le
diverse iniziative che verranno promosse a tutti i livelli nell'ambito
del Piano Nazionale di Aggiornamento o qualsiasi altro titolo.
Si ricorda che il progetto 1a prevede l'istituzione delle Unità
Operative per i docenti nelle scuole. Tali unità debbono
costituire una struttura permanente e funzionare come centro di
riferimento sempre disponibile anche individualmente ai docenti
per tutte le iniziative di formazione e autoformazione locali
e a distanza.
Un modello di percorso di formazione iniziale
Anche se i promotori di ogni iniziativa di aggiornamento dovranno
riflettere sul percorso da proporre ai docenti partendo da un'
analisi dei loro bisogni, si ritiene utile fornire un modello
di itinerario che nasce da alcune recenti esperienze (vedi tabella
allegata).
Si segnalano in particolare gli obiettivi indicati nel modello
che costituiscono uno standard riconoscibile a tutti i livelli
e che potranno essere il punto di partenza per
a) Il modello, illustrato nell'allegato, prevede un'organizzazione
in quattro moduli che può anche consentire una fruizione
parziale da parte dei docenti; ad esempio il primo modulo potrebbe
essere saltato dai docenti che hanno già un minimo di confidenza
con l'uso del computer. Un altro vantaggio dell' organizzazione
per moduli è la possibilità di affidarsi a offerte
formative o a gruppi di docenza diversi per ciascuno di essi.
b) Viene suggerito un progressivo passaggio dagli elementi pratici
di base, che debbono essere limitati allo stretto indispensabile
per le operazioni fondamentali necessarie alla gestione delle
risorse (Modulo I), allo studio degli strumenti software di tipo
generale e di quelli specifici della multimedialità (Moduli
II e III), alle applicazioni didattiche (Modulo IV).
c) Per quanto riguarda le modalità di realizzazione il
modello fa riferimento ad una modalità mista che prevede
un'alternanza di momenti di formazione "in presenza",
cioè assistita da esperti, e di autoformazione individuale
o in piccoli gruppi. Sono previste circa 30 ore in presenza. Ovviamente
non è pensabile che esse siano sufficienti per conseguire
un certa padronanza dei mezzi oltre che un minimo di riflessione
sulle possibilità della didattica multimediale. Esse saranno
quindi dedicate essenzialmente alla presentazione dei materiali,
all' assegnazione di compiti e alla discussione. Le attività
di autoformazione, assistite da opportuni sussidi didattici, avranno
lo scopo di consolidare la conoscenza e la padronanza degli strumenti.
I moduli debbono essere distanziati di almeno una settimana per
consentire le esercitazioni e lo studio individuali. Il periodo
complessivo della formazione iniziale, comunque, non si dovrebbe
estendere oltre i due mesi e mezzo e si dovrebbe concludere entro
il mese di Dicembre 1997.
d) Resta fermo l'impegno, da parte del Ministero, a procedere
gradualmente alla promozione dello sviluppo di materiali, anche
multimediali, che saranno resi disponibili sia su CD-ROM sia in
rete, in modo da rendere possibile un maggior ruolo dell'autoaggiornamento.
2. Organizzazione della formazione iniziale
Ogni scuola è responsabile delle scelte fondamentali
che riguardano le iniziative di formazione e in particolare dei
seguenti punti:
La partecipazione
Ogni scuola stabilirà modi tempi e criteri per la partecipazione
dei docenti alle attività di formazione iniziale in relazione
ai bisogni espressi, al numero di docenti della scuola, alle risorse
disponibili.
Nel caso che le richieste di partecipazione siano in eccesso rispetto
alla disponibilità definita, il criterio fondamentale di
scelta è quello di selezionare i docenti in modo da favorire
la creazione di gruppi di lavoro per le successive fasi di sviluppo
del programma. Va evitata, ad esempio, una distribuzione totalmente
casuale dei docenti garantendo invece la presenza di più
docenti di uno stesso consiglio di classe o di una stessa area
disciplinare.
Il Ministero, in sede di riprogrammazione annuale studierà
apposite misure per soddisfare le richieste di partecipazione
alla formazione alle quali non si sarà potuto dare seguito
nell'anno in corso.
Poichè le attività di autoformazione debbono potersi
svolgere nelle strutture tecnologiche a disposizione, il numero
di partecipanti per ogni scuola è condizionato essenzialmente
dalla possibilità di utilizzare tali strutture per un tempo
adeguato. Tali strutture, come sarà meglio specificato
in ulteriori future istruzioni, dovranno essere a disposizione
dei docenti anche nelle ore pomeridiane.
Se la struttura disponibile è quella minima prevista dal
progetto 1a per le Unità Operative per i docenti (due stazioni
di lavoro), la partecipazione di circa 30 docenti sembra il limite
massimo per garantire un adeguato accesso alla macchina nei momenti
di autoformazione.
Nel caso che le strutture tecnologiche interne alla scuola o quelle
eventualmente offerte da soggetti esterni siano tali da consentire
l'accesso a un numero maggiore di docenti per l'autoformazione,
è possibile prevedere anche gruppi di partecipanti più
grandi purchè siano disponibili aule in cui è garantita
una buona qualità della fruizione delle lezioni per una
così più ampia partecipazione.
Relativamente alla Scuola Elementare si raccomanda, ai fini dell'attività
di formazione, di ricomprendere un numero di docenti destinati
all'insegnamento della lingua straniera proporzionale alla consistenza
del corpo insegnante del circolo. Ciò allo scopo di precostituire
le condizioni per lo sviluppo del "Progetto speciale lingua
straniera" del quale la Direzione Generale dell'Istruzione
Elementare farà conoscere il programma di svolgimento e
i relativi finanziamenti.
Per le Istituzioni di Alta Cultura (Accademie, Conservatori e
ISIA ) saranno previste forme organizzative autonome del lavoro
di formazione e di autoformazione in relazione alla loro specificità
istituzionale e contrattuale. L'Ispettorato per l'Istruzione Artistica
emanerà per questo un apposito documento.
Progettazione e realizzazione delle iniziative di formazione iniziale.
Una volta determinati i propri fabbisogni e gli obiettivi la scuola
deciderà sulla progettazione e la realizzazione dell'azione
formativa.
Quale che sia la provenienza dei formatori nei corsi di aggiornamento
occorre accertarsi che essi abbiano le competenze e l'esperienza
commisurate agli obiettivi. In questa fase può essere particolarmente
utile riferirsi al modello di itinerario proposto per verificare
che i formatori ne condividano gli obiettivi e le scelte di base.
Per quanto riguarda la scelta di chi deve progettare e/o realizzare
l'intervento formativo si possono dare diverse soluzioni.
Équipe interna alla scuola
È la soluzione più facile dal punto di vista organizzativo,
ove siano soddisfatte le condizioni di esperienza dei docenti
disponibili.
Docenti di altre scuole
Ove nella scuola non ci siano docenti in grado di fornire,
del tutto o in parte, la prestazione richiesta, si potrà
fare ricorso a docenti più esperti di altre scuole.
Se tali docenti sono scelti singolarmente la scuola organizzatrice
ha il compito di garantire l'organicità del progetto. Il
ricorso a équipes di docenti di altre scuole già
abituati a lavorare insieme può offrire, ove vi siano,
più garanzie, in questo senso, di singoli formatori.
Esperti e organizzazioni esterne
La scuola può rivolgersi, per l'intervento formativo,
a singoli professionisti o organizzazioni esperte nella formazione
in ambito multimediale.
Ditte fornitrici delle attrezzature e dei materiali
È possibile che le stesse ditte fornitrici di attrezzature
e materiali siano in grado di supportare una parte dell'attività
di formazione. In particolare questo si può verificare
per i contenuti e gli obiettivi dei primi moduli.
Iniziative congiunte di scuole
Le generali disposizioni relative al Piano Nazionale di Aggiornamento,
che privilegia iniziative congiunte di scuole, si estendono anche
a questo programma.
Sono evidenti in tal caso le possibilità di migliorare
il livello dell'offerta formativa: infatti, la produzione di materiali
da parte delle équipes può avere una più
congrua copertura di costi se più scuole uniscono le loro
risorse.
Inoltre, come si è già detto, è possibile,
ove vi siano adeguati ambienti (es.: auditorium con attrezzature
multimediali), che ad alcune lezioni possano assistere molti docenti
e quindi docenti di più scuole.
Si ribadisce comunque che anche l'eventuale svolgimento di alcune
attività in sedi extrascolastiche non esime le singole
scuole dall'obbligo di mettere a disposizione dei docenti, per
il loro lavoro autonomo, almeno le attrezzature e le strutture
previste dal progetto 1a.
Con riferimento al modello proposto si segnala che le eventuali
aggregazioni tengano conto dei diversi livelli scolastici.
È consigliabile, ad esempio, che le attività previste
nel terzo e quarto modulo siano svolte per raggruppamenti di docenti
dello stesso grado di scuola.
3 Azioni di supporto e di collegamento
Tipologie delle azioni
Le azioni che appaiono essenziali per il programma di
sviluppo riguardano diversi aspetti. I diversi soggetti di cui
si dice più oltre dovranno, ciascuno nel proprio ambito
di competenza, contribuire alla loro organizzazione e al loro
sviluppo. Fra le azioni sulle quali merita concentrare l'attenzione
si ricordano:
a) la consulenza per i problemi amministrativo-procedurali che
dovessero nascere nell'applicazione delle disposizioni relative
al Programma di Sviluppo,
b) la consulenza tecnologica che può comprendere sia la
configurazione sia la gestione di risorse tecnologiche,
c) la consulenza metodologico-didattica,
d) la raccolta, l'organizzazione e la fornitura di documentazione,
e) il collegamento e la circolazione delle informazioni.
f) il monitoraggio
I Soggetti
a) Il Nucleo Operativo per le Tecnologie Didattiche e le Unità
operative delle Direzioni Generali
Si ricorda che è stato istituito presso il Ministero
della Pubblica Istruzione un Nucleo Operativo con compiti di coordinamento
generale del programma e che presso ogni Direzione agisce una
Unità Operativa. Tali strutture organizzano e coordinano
a livello nazionale le diverse azioni e svolgono funzioni di consulenza
per i Provveditori e per gli altri soggetti istituzionali a livello
locale, ma non per le singole scuole: il Nucleo Operativo per
gli aspetti generali e le Unità Operative per gli aspetti
relativi ai diversi ordini di scuola.
b) Il comitato di consulenza del Provveditore
Tale comitato coordinato dal Provveditore o da un incaricato
del Provveditore, che ha anche il ruolo di referente per il Nucleo
Operativo e per le Unità Operative direzionali, è
istituito dai Provveditori.
Tale comitato opererà, nel rispetto delle scelte di merito
delle scuole, per
c) Scuole di riferimento
I Provveditori potranno indicare alcune scuole di riferimento,
fra quelle che hanno acquisito maggiore esperienza per la partecipazione
sia a progetti nazionali promossi dal Ministero, ed in particolare
i progetti pilota indicati nel documento di base del Programma
di Sviluppo, sia a iniziative locali e autonome.
A tal fine i competenti Uffici Centrali metteranno a disposizione
dei Provveditori appositi elenchi di scuole
Le scuole di riferimento potranno svolgere, per le altre scuole
che intendono avvalersene, compiti di
Per quanto riguarda in particolare la funzione di raccordo, finalizzata
sopratutto alla circolazioni di informazioni dall'alto e alla
raccolta di informazioni dal basso, essa appare assai importante,
almeno finchè tutte le scuole non saranno attrezzate per
la ricezione e la spedizione di informazioni in rete telematica.
I Provveditori sono quindi pregati di incaricare, per questo specifico
compito, un numero sufficiente di scuole capaci di ricevere e
spedire posta elettronica, in modo che la circolazione di informazioni
sia sufficientemente capillare. L'elenco di tali scuole con i
relativi indirizzi di posta elettronica sarà comunicato
al Nucleo Operativo che potrà fare riferimento ad esse
per l'invio diretto di documenti.
d) Ispettori tecnici
Per un'utile azione di supporto al Programma, presso ogni
Sovrintendenza sarà costituita, di concerto fra la Segreteria
degli Ispettori e il Sovrintendente, una equipe di ispettori che
abbiano la necessaria esperienza sulla multimedialità e
sul suo uso nella didattica. Uno di essi, sarà segnalato
al Nucleo Operativo come referente.
Gli ispettori avranno compiti di
e) CEDE, BDP, IRRSAE
Gli organismi istituzionali del sistema scolastico eserciteranno,
secondo le competenze e le finalità previste dalle norme
vigenti, opportune azioni di supporto di vario genere verso le
scuole. Si segnalano, in quanto particolarmente urgenti, le azioni
relative alla documentazione e alla consulenza per la formazione
dei docenti.
f) Imprese, agenzie ed enti di ricerca esterni
Diversi soggetti, dalle imprese private alle agenzie e agli
enti di ricerca, possono offrire supporti di vario genere. Tale
partecipazione va stimolata e organizzata a livello locale tenendo
presente le finalità del Programma di Sviluppo e le reali
competenze possedute dai medesimi.
In proposito si rinvia alle forme di collaborazione previste dalle
convenzioni già siglate e che saranno siglate dal Ministero
e alle quali sarà data ampia pubblicizzazione.
g) Enti locali
In molti casi gli enti locali offrono risorse, servizi e collaborazioni.
Questo tipo di supporto è assai utile e merita una particolare
attenzione a livello locale. E' necessaria, anche al fine di armonizzare
gli apporti degli enti locali alle finalità del piano,
una collaborazione fra scuole e Provveditori, da una parte, ed
enti locali dall'altra. E' opportuno che tali rapporti trovino
un'adeguata formalizzazione.
4. Aspetti finanziari
Ogni scuola che partecipa al progetto 1a riceverà il
previsto finanziamento di tre milioni per la formazione.
Le Direzioni Generali, nell'ambito delle loro disponibilità,
possono eventualmente assegnare fondi per compiti e scopi specifici
(scuole di riferimento, produzione di materiali di particolare
rilievo ecc.).
Si auspicano e si stimolano, sia a livello nazionale sia a livello
locale, interventi finanziari anche da parte di enti ed agenzie
sia in forma diretta sia sotto forma di fornitura di servizi e
materiali.
Per quanto riguarda le modalità di utilizzo dei fondi si
possono verificare due diverse situazioni:
a) la scuola gestisce e organizza direttamente i corsi e quindi
il direttore del corso attribuisce incarichi individuali agli
esperti; in tal caso si dovranno corrispondere i compensi a norma
del Decreto Interministeriale n°326 del 12 Ottobre 1995
b) la scuola affida la realizzazione del corso a soggetti esterni
in regime di convenzione; in tale caso la spesa, definita nell'atto
contrattuale, si riferisce alla prestazione complessiva (docenze,
materiali, assistenza ecc) e non è soggetta al rispetto
della normativa sopra citata.
Nel caso di aggregazioni di scuole, ove non vi siano indicazioni
da parte dei Provveditori agli studi e le aggregazioni si realizzino
per iniziativa delle scuole, le medesime definiranno i criteri
di gestione in comune delle risorse finanziarie.
Acquisire strumentalità di base. Padroneggiare l'uso del computer nelle operazioni di routine e di controllo di semplici situazioni di breakdown.
Saper impostare, intervenire su un documento con un programma di videoscrittura | Alfabetizzazione di base:
a) struttura logico-funzionale di un computer, con particolare riguardo all'uso della tastiera, del mouse e alle problematiche della scheda grafica; b) Sistema operativo a icone e finestre: l'architettura operazioni di routine cenni sulla configurazione del sistema analisi di semplici situazioni di breakdown c) Installazione di un programma Uso di semplici programmi
Passaggio di dati tra i programmi Elementi di videoscrittura | Verifica di ingresso
Distribuzione di- spense su argomenti. Brevi interventi frontali seguiti da esercitaz. assistite.
Schede di lavoro, dischetti, CD-ROM Esercitazioni individuali in laboratorio | Questionario di ingresso
Laboratorio di informatica Materiale di autoformazione e di approfondimento Stazioni singole | Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado
2 docenti per computer |
|
Consolidare le competenze acquisite | Autoformazione | Materiale di autoformazione e di approfondi-mento
Stazioni singole |
|
Saper utilizzare:
- lo scanner per la digitalizzazione delle immagini - il computer come registratore audio per la produzione di file digitali | Tecniche di acquisizione dati e loro digitalizzazione elaborazione immagini uso dello scanner uso di programmi per registrazione digitale di parlato Connessione in rete Posta elettronica Navigazione su Internet | Distribuzione di- spense su argomenti. Brevi interventi frontali seguiti da esercitaz. assistite. Esercitazioni individuali | Laboratorio multimediale | Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado
2 docenti per computer |
|
Consolidare le competenze acquisite
Realizzare microlavori Individuare siti di interesse didattico | Autoformazione | Materiale di autoformazione e di approfondimento
Stazioni singole |
|
Comprendere le potenzialità degli strumenti ipertestuali e multimediali nella didattica | Definizione di:
- multimedialità - ipertesto - ipermedia
Presentazione generale delle possibilità offerte da alcuni ambienti di sviluppo Analisi di materiali multimediali | Distribuzione dispense su argomenti
Brevi interventi frontali seguiti da esercitazioni assistite
Distribuzione di rassegna con notizie sugli ambienti di sviluppo più diffusi Distribuzione di piccole applicazioni multimediali già realizzate da scuole pioniere. Esercitazioni individuali | Laboratorio multimediale | Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado
2 docenti per computer Insegnanti divisi per ordine e grado di scuole e eventualmente per ordine |
|
Consolidare le competenze acquisite | Autoformazione | Materiale di autoformazione e di approfondimento
Applicazioni multimediali di interesse didattico Stazioni singole |
|
Studiare le possibilità applicative della multimedialità nella didattica.
Individuare elementi di valutazione del software multimediale Progettare frammenti di oggetti multimediali | Riconoscimento dei caratteri di applicazioni multimediali di rilevanza didattica anche in termine di problematiche.
Strutturazione dell'informazione Interattività sistemi di navigazione
Rapporto con altre forme di comunicazione Conoscenza delle possibilità tecniche offerte da alcuni ambienti di sviluppo | Distribuzione di bibliografia speciale sull'argomento per autoaggiornamento interno all'Istituto e autoaggiornamento
Brevi interventi frontali Distribuzione di piccole applicazioni multimediali realizzate da scuole con diversi ambienti di sviluppo.
Esercitazioni individuali con produzione di semplici prototipi Verifica di uscita | Laboratorio multimediale Questionario di uscita | Insegnanti divisi per grado di scuola |
|
Consolidare le competenze acquisite | Autoformazione | Motore multimediale
Stazioni singole |
|