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Decreto Ministeriale 24 luglio 2002 Istituzione Comitati Operativi per la realizzazione degli obiettivi indicati nel protocollo d'intesa tra MIUR e CONFINDUSTRIA Prot. n.9661/MR IL MINISTRO VISTA la legge 9 maggio 1989, n.168 recante l'istituzione del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST); VISTO l'art.17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n.127 e successive modificazioni; VISTO il DPR 27 gennaio 1998, n. 25; VISTO il DM 3 novembre 1999, n. 509, con il quale è stato approvato il regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei e successivi decreti attuativi; VISTO il D. L.vo 30 luglio 1999, n. 300, concernente la Riforma dell'Organizzazione del Governo; VISTO il DPR 8 marzo 1999, n. 275, concernente il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche; VISTO il DPR 1° dicembre 1999, n.477, recante norme concernenti l'organizzazione del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica; VISTO il DPR 6 novembre 2000, n.347, concernente il Regolamento recante norme di organizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione; VISTO il DM 29 dicembre 2000, concernente la determinazione degli obiettivi relativi alla programmazione del sistema universitario per il triennio 2001-2003; VISTO il protocollo tra il MURST e CONFINDUSTRIA sottoscritto nel 1990 e rinnovato una prima volta nel 1994 e una seconda il 4 aprile 2001; VISTI i protocolli tra MPI e CONFINDUSTRIA sottoscritti, rispettivamente, il 18 luglio 1990, il 19 aprile 1994 e il 16 marzo 1998; CONSIDERATO che i suddetti protocolli devono essere attualizzati mediante la stesura di un unico protocollo, che tenga conto dei mutati assetti istituzionali in materia di istruzione, formazione e lavoro; VISTO il protocollo d'intesa tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (di seguito denominato MIUR) e la CONFINDUSTRIA, sottoscritto il 24 luglio 2002; CONSIDERATO che ai sensi dell'art. 14 del protocollo medesimo, per la realizzazione delle iniziative contemplate, le parti si sono impegnate a costituire un Comitato di coordinamento, un Comitato tecnico per la Scuola e un Comitato tecnico per l'Università; VISTA la nota dell'11 luglio 2002, con la quale CONFINDUSTRIA ha designato i propri rappresentanti; DECRETA
ART. 1
Per la realizzazione degli obiettivi indicati nel protocollo d'intesa tra MIUR e CONFINDUSTRIA e per consentire la pianificazione strategica degli interventi, a decorrere dalla data del presente decreto, ai sensi dell'articolo 14 del citato protocollo, vengono costituiti:
ART. 2
Per approfondire e progettare le strategie politiche del Ministro viene costituito un Comitato di coordinamento, presieduto dal Ministro o, in sua assenza, da un suo delegato e composto:
ART. 3
Viene costituito un Comitato Tecnico per la Scuola, così composto: per il MIUR
Per la Confindustria
ART. 4
Viene costituito un Comitato Tecnico per l'Università,
così composto:
Per la Confindustria
Al fine di assicurare un supporto
tecnico-amministrativo al Comitato di coordinamento e ai Comitati di
cui agli articoli 3 e 4, viene costituita una Segreteria Tecnica, ,
che potrà avvalersi della collaborazione degli uffici dei Capi
dipartimento, e così composta: I Comitati sono presieduti dal Sottosegretario
delegato o, in sua assenza, dal Capo dipartimento; possono operare
congiuntamente ovvero tramite gruppi di lavoro o tavoli di confronto
costituiti da entrambe le rappresentanze. Nessun compenso è dovuto per la partecipazione
alle riunioni dei Comitati e le eventuali spese di viaggio e di
missione sono a carico delle rispettive amministrazioni o organismi di
cui i componenti designati fanno parte.
IL MINISTRO IV Protocollo d'intesa VISTA la legge 15 marzo 1997, n.59, concernente la
delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle
regioni e agli enti locali, per la riforma della Pubblica
Amministrazione e per la semplificazione amministrativa; premesso che: - il MIUR è da più tempo impegnato in un ampio e
complessivo progetto di innovazione del sistema educativo per poter
sostenere, in maniera adeguata, il ruolo di centralità assunto
dall'istruzione e dalla formazione, a livello europeo, nei processi di
crescita e modernizzazione delle società civili evolute. Questo
impegno assegna priorità ai bisogni, agli interessi, alle aspirazioni
degli studenti, delle loro famiglie e, nel contempo, tende a
valorizzare la funzione docente, quale importante fattore di sviluppo
del Paese. A tale fine il MIUR intende promuovere e sostenere, nel
rispetto dei principi costituzionali dell'autonomia scolastica ed
universitaria e della libertà della ricerca e dell'insegnamento, un
piano strategico per favorire un raccordo sempre più stretto e
proficuo tra le scuole e le università, statali e non statali, con il
sistema produttivo del Paese. Le linee caratterizzanti del piano
mirano ad accrescere e valorizzare il patrimonio culturale,
scientifico e tecnologico, le competenze professionali delle persone
lungo tutto l'arco della vita. Gli obiettivi operativi sono
finalizzati a rafforzare e sviluppare il grado di qualità e di
innovazione dell'istruzione richiesto dagli standard europei, nel
rispetto delle tradizioni e delle nostre radici culturali; a formare
risorse umane dotate di alte conoscenze e di elevata cultura di base,
nonché di competenze professionali idonee ad accedere al mondo del
lavoro. A tal fine si potranno realizzare i talenti e si potrà dare
l'opportunità ad accedere nel mondo del lavoro a tutti, soprattutto
nelle aree deboli del Paese per prevenire e recuperare la dispersione,
gli abbandoni dei percorsi di istruzione e formazione, gli insuccessi,
i disagi della condizione giovanile; Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca e la Confindustria -di seguito denominati parti- si
impegnano a promuovere, sostenere e sviluppare iniziative di
consultazione permanente sui problemi relativi al miglioramento dei
livelli qualitativi del sistema di istruzione e formazione allo scopo
di mettere i giovani nelle condizioni di essere protagonisti
consapevoli del loro progetto di vita e di sviluppo. Nell'ambito delle finalità di collaborazione di
cui all'art. 1, le parti concordano di dare priorità alle seguenti
tematiche ed aree di intervento: Particolare cura va riservata alla programmazione,
progettazione e definizione di azioni comuni fra il sistema
dell'Istruzione e quello della produzione e del lavoro con specifico
riguardo ai distretti industriali, i patti territoriali e i contratti
d'area. Le parti convengono, altresì, che ulteriori temi di confronto
possono essere individuati nel corso del periodo di vigenza del
protocollo, senza che ciò comporti la necessità di modificarlo. Nella predisposizione e nella realizzazione dei
comuni programmi e degli interventi si farà ricorso, ove previsto,
allo strumento della concertazione istituzionale con le Regioni e gli
Enti Locali. Il programma annuale degli interventi, articolato per
settori di attività, tiene conto dei programmi elaborati dagli Uffici
scolastici regionali, d'intesa con i livelli regionali e territoriali
della Confindustria nonché delle linee di indirizzo definite in
materia di programmazione dell'offerta formativa integrata di
istruzione e formazione. Le parti, nella convinzione che il Progetto Qualità
ha avuto un'importanza strategica rilevante nell'acquisizione, da
parte delle scuole, di una cultura progettuale, professionale e
organizzativa capace di garantire il miglioramento continuo del
servizio e i risultati di apprendimento da parte degli studenti,
convengono sull'esigenza che tale Progetto vada adeguatamente
sostenuto e potenziato. Le attività di orientamento, di stage e di
tirocinio sono ritenute essenziali per la realizzazione degli
obiettivi citati in premessa. Per quel che concerne l'orientamento, le
parti convengono sull'esigenza di operare, in raccordo con i soggetti
istituzionalmente competenti, per l'avvio e lo sviluppo di iniziative
prioritariamente dirette a: Con riferimento all'alternanza studio-lavoro, le
parti convengono di svolgere, nel rispetto dell'autonomia scolastica e
universitaria, azioni di sostegno alle convenzioni tra scuole, centri
professionali, università e imprese, favorendo iniziative
sperimentali in alternanza scuola-lavoro, come modalità di
realizzazione dei percorsi formativi progettati, attuati e valutati
dalle istituzioni scolastiche e formative in collaborazione con le
imprese, che consentano ai giovani d'acquisire le conoscenze di base e
competenze spendibili nel mercato del lavoro. Gli interventi in materia di formazione del
personale scolastico, di cui all'articolo 2, sono diretti a
realizzare, nel rispetto degli orientamenti contenuti nel piano
nazionale di aggiornamento, un costante scambio di esperienze con il
sistema produttivo. Sono, inoltre, favorite occasioni di conoscenza
dell'azienda anche attraverso stage riservati al personale scolastico
e attività di ricerca destinate al personale universitario. Specifici
programmi sono predisposti anche per i dirigenti della scuola e
dell'Amministrazione. Gli operatori aziendali possono essere, a loro
volta, attivamente coinvolti nelle sperimentazioni attuate. Il MIUR si
impegna a riconoscere ai destinatari delle esperienze maturate
nell'ambito dell'intesa facilitazioni e incentivi. In relazione alla "Collaborazione tra scuole,
università e imprese con particolare riferimento al Mezzogiorno"
le parti si impegnano nello studio di strumenti e di iniziative volte
a promuovere e sviluppare rapporti di collaborazione, anche permanenti
e istituzionalizzati, tra scuole, università, imprese e relative
associazioni. Le parti convengono che le collaborazioni nelle
molteplici forme già ampiamente sperimentate, anche attraverso le
procedure previste dall'art. 11, comma 4, del DM 504/94, nel rispetto
dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e dei singoli Atenei,
costituiscono strumenti di significativo rilievo soprattutto ai fini
della definizione di corsi di studio anche innovativi, in grado di
soddisfare le peculiari esigenze del mondo del lavoro. Le parti consapevoli che "Lo sviluppo delle
nuove tecnologie educative e a distanza" rappresenta un
importante strumento dell'innovazione didattica in grado di migliorare
i processi di apprendimento, si impegnano ad elevare la produttività
del sistema perché raggiunga livelli corrispondenti a quelli degli
altri paesi dell'Unione europea (Ue). In tale ottica le parti
promuoveranno lo studio e lo sviluppo di iniziative preordinate a
favorire la sperimentazione delle nuove tecnologie educative e a
distanza. La Confindustria si impegna a rendere noto, sia a
livello nazionale che territoriale, i fabbisogni formativi delle
imprese, anche al fine di consentire di programmare un'offerta
formativa che tenga conto di tali esigenze. Il Ministero darà
adeguate informazioni e linee di indirizzo per favorire l'incontro tra
domanda e offerta formativa. Le parti consapevoli, come indicato dai più
recenti orientamenti dell'Ue, che la "Formazione continua e
ricorrente", nell'attuale contesto di innovazioni tecnologiche e
di globalizzazione delle economie, assume valore strategico sia sul
piano dell'affermazione del diritto allo studio, sia su quello
dell'aggiornamento professionale, convengono sulla necessità di
promuovere iniziative di studio e ricerca per l'adozione di adeguati
modelli di intervento di carattere sperimentale, soprattutto nelle
aree del Mezzogiorno. Le parti, consapevoli che "le Università non
statali legalmente riconosciute" sono portatrici di esperienze
organizzative e formative meritevoli di considerazione, si impegnano a
promuovere ogni utile iniziativa a supporto della valorizzazione di
tali esperienze. Le parti si impegnano, altresì, a studiare e
formulare proposte intese a valorizzare le peculiarità delle citate
Università soprattutto con riferimento alle materie recepite nel
presente Protocollo e che assumono rilevanza nell'ambito
dell'Istruzione superiore. Le parti si impegnano, altresì, a studiare
iniziative atte a sostenere l'inserimento e l'integrazione nella
scuola dei soggetti più deboli, soprattutto degli studenti stranieri
e adulti extracomunitari, per facilitarne l'inclusione sociale
attraverso percorsi scolastici e formativi personalizzati e aperti al
fare, all'agire e alle esigenze del mercato del lavoro. Per la realizzazione degli obiettivi indicati nel
protocollo e per consentire la pianificazione strategica degli
interventi in materia di istruzione e università, sono costituiti,
con decreto del Ministro: Roma, 24 luglio 2002 |
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