Direttiva 19 giugno 2007, n. 52
(Registrata dalla Corte dei Conti l’11
luglio 2007, reg. 5, fg. 293)
Prot. n. 6342
IL MINISTRO DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE
VISTA la
legge 28 marzo 2003 n. 53 di delega al Governo per la definizione delle
norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle
prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, ed in
particolare l'articolo 3 che prevede la valutazione del sistema
educativo di istruzione e di formazione ed il riordino dell'INVALSI;
VISTO il decreto legislativo
19 novembre 2004, n.286 concernente l'istituzione del Servizio nazionale
di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione,
nonché il riordino dell'INVALSI;
VISTO il decreto legislativo
19 febbraio 2004 n.59 con il quale, in attuazione dell'articolo 1 della
legge n. 53 del 2003, sono state definite le norme generali relative
alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione ed adottati
in via transitoria gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi di
cui alle Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati
contenuti negli allegati A, B, C e D alla stessa legge;
RILEVATO che, al fine di
superare il carattere transitorio delle Indicazioni nazionali del I
ciclo di istruzione, è stata istituita un’apposita Commissione con il
compito di individuare criteri generali per la revisione delle stesse
Indicazioni nazionali, ai cui esiti dovrà essere adeguata l’attività di
valutazione;
VISTO il decreto legislativo
15 aprile 2005 n.76 con il quale sono state definite le norme generali
sul diritto-dovere all’istruzione ed alla formazione;
VISTO il decreto legislativo
15 aprile 2005 n.77 concernente la definizione delle norme generali
relative all’alternanza scuola-lavoro;
VISTO il decreto legislativo
17 ottobre 2005 n. 226 recante norme generali e livelli essenziali delle
prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema di istruzione e
formazione, con avvio dei relativi percorsi liceali e di istruzione e
formazione professionale dall’anno scolastico formativo 2007-2008;
VISTA la legge 17 luglio 2006
n. 233, di conversione del decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, recante
disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, ed in particolare
l’art. 1, comma 7, con il quale è stato istituito il Ministero della
Pubblica Istruzione;
TENUTO CONTO delle
dichiarazioni programmatiche del Ministro della Pubblica Istruzione al
Parlamento che configurano obiettivi e missioni dell’Amministrazione
scolastica, sulla base del nuovo quadro politico ed istituzionale;
VISTA la legge 12 luglio 2006,
n. 228, di conversione del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante
proroga di termini per l’emanazione di atti di natura regolamentare,
nonché di ulteriori proroghe per l’esercizio di deleghe legislative e in
materia di istruzione, fra cui è prevista la proroga dell’avvio della
riforma della scuola secondaria superiore dall’anno scolastico
2008/2009;
VISTA la legge 27 dicembre
2006, n. 296 ( legge finanziaria 2007), in particolare l’art. 1, commi
612, 613, 614 e 615, con il quale, al fine di potenziare la
qualificazione scientifica nonché l’autonomia amministrativa
dell’INVALSI, sono apportate modifiche all’assetto organizzativo ed
assegnati allo stesso Istituto ulteriori compiti nel campo della
valutazione dei dirigenti scolastici, oltre a quelli già previsti dalla
legge istitutiva n. 286 del 2004 sopra indicata;
VISTO il comma 622 dell’art. 1
della sopra citata legge n. 296 del 2006 che prevede norme per
l’adempimento dell’obbligo di istruzione e per prevenire e contrastare
il fenomeno della dispersione scolastica, fatta salva l’autonomia delle
istituzioni scolastiche;
VISTO il DPCM 10 gennaio 2007
con il quale, in attesa della costituzione dei nuovi organi, sono stati
nominati tre Commissari straordinari fino al 30 giugno 2007, salvo
proroga, per provvedere nel frattempo alla gestione ordinaria e
straordinaria dell’INVALSI nell’ambito delle priorità e degli indirizzi
individuati dal Ministro della Pubblica Istruzione;
VISTA la legge 11 gennaio
2007, n. 1, concernente, fra l’altro, disposizioni in materia di esami
di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria
superiore, ed in particolare:
a. l’art. 3, comma 2, che prevede la competenza dell’INVALSI in ordine
alla predisposizione di modelli per la terza prova di esame di Stato per
la scuola secondaria superiore e la valutazione dei livelli di
apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dello stesso
grado di scuola;
b. l’art. 5, comma 3, lett. c), che prevede l’abrogazione dell’art. 3,
comma 1, lett. b) del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286;
RILEVATO che, per effetto di
quest’ultima disposizione di legge, la predisposizione delle prove
conclusive del primo ciclo di istruzione spetta alle competenti
Commissioni esaminatrici;
VISTA la legge 2 aprile 2007,
n. 40, di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante,
fra l’altro, misure urgenti per la valorizzazione dell’istruzione
tecnico-professionale, che all’art. 1 quater prevede la proroga
dell’avvio della riforma dell’istruzione secondaria di II grado ( II
ciclo) a decorrere dall’anno scolastico 2009/2010;
RILEVATA la necessità di
emanare, ai sensi dell’art. 2, comma 4, del citato decreto legislativo
n. 286/2004, una specifica direttiva sugli obiettivi generali in campo
educativo cui dovrà attenersi l’INVALSI ai fini dello svolgimento della
propria attività istituzionale per l’anno scolastico 2007/2008;
EMANA:
la direttiva prevista dall'articolo 2, comma 4, del
decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286 di individuazione dei
seguenti obiettivi generali delle politiche educative nazionali per
l’anno scolastico 2007/2008, cui dovrà attenersi l’INVALSI per lo
svolgimento della propria attività istituzionale:
-
Provvedere alla valutazione del sistema di
istruzione, adottando le metodologie di indagine più idonee e
minimizzando l’onere a carico delle scuole per gli adempimenti
statistici. Saranno oggetto di rilevazione le condizioni strutturali
e di contesto in cui operano le singole scuole; le scelte e i
modelli organizzativi adottati dalle istituzioni scolastiche
autonome; la loro gestione finanziaria; i processi e azioni da esse
attivate per il conseguimento degli obiettivi di riduzione della
dispersione scolastica e dell’aumento dei livelli di apprendimento
degli alunni.
-
Provvedere, in continuità con le iniziative
realizzate nel corso dell’anno scolastico 2006/2007, alla
valutazione degli apprendimenti sulla base di appropriate
metodologie scientifiche, individuando soluzioni e strumenti di alta
affidabilità. Anche nella prospettiva di un’analisi del valore
aggiunto prodotto dalla singola scuola in riferimento agli
apprendimenti degli studenti, la somministrazione delle prove dovrà
essere effettuata nei momenti di ingresso e di uscita dai diversi
livelli di scuola e, per tener conto dell’estensione dell’obbligo,
alla fine dei primi due anni della scuola superiore. La rilevazione
dovrà essere effettuata su un campione di Istituti, previamente
individuato con metodo statistico e dovrà riguardare gli
insegnamenti dell'italiano, della matematica e delle scienze e
comprendere la II e V classe della scuola primaria e la I e III
classe della scuola secondaria di I grado. Tale processo di
valutazione per la scuola secondaria di secondo grado riguarderà le
classi II e V, tenendo conto, per tale grado di studi, delle
peculiarità delle diverse tipologie e dei vari indirizzi.
La somministrazione delle prove, per ciascun ciclo scolastico, dovrà
essere effettuata mediante rilevatori esterni, preferibilmente
insegnanti di altre scuole adeguatamente formati.
I risultati della valutazione saranno messi a disposizione delle
relative istituzioni scolastiche, rispettando il grado di scuola e i
criteri di rappresentatività del campione, anche per favorire i
processi di autoanalisi e autovalutazione di istituto.
-
Assicurare la partecipazione italiana ai progetti
di ricerca internazionali e comunitari in campo valutativo dando
rilievo anche ad analisi con articolazioni regionali; rappresentare
l’Italia nelle strutture di governo delle relative organizzazioni.
Continuare la collaborazione con l’Organizzazione per la
Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), con la International
Association for the Evaluation of Educational Achievement (IEA) e
con la UE.
-
In collaborazione con la Direzione Generale per
il personale della scuola promuovere la cultura della valutazione
con particolare riferimento alle azioni di formazione del personale
dirigente e docente, per favorire la piena attuazione dell’autonomia
didattica e organizzativa. Incoraggiare la formazione in ogni scuola
di un nucleo (che potrà avere una figura di riferimento) per la
valutazione nazionale e internazionale, in sintonia con la normativa
di cui al CCNL di comparto.
-
Formulare proposte al Ministro della Pubblica
Istruzione per la piena attuazione del sistema di valutazione dei
dirigenti scolastici, definendo le procedure di valutazione e
proponendo la formazione dei relativi team, nonché realizzando un
apposito monitoraggio sugli esiti, tenendo conto delle precedenti
esperienze ed in collaborazione con la Direzione Generale per il
personale della scuola.
-
Provvedere, sulla base di apposite direttive che
saranno impartite dal Ministro della Pubblica Istruzione, alla
predisposizione di modelli da porre a disposizione delle autonomie
scolastiche ai fini dell’elaborazione della terza prova degli esami
di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria superiore.
Sperimentare modalità di valutazione dei livelli di apprendimento
degli studenti a conclusione dei percorsi della scuola secondaria
superiore, utilizzando le prove scritte dei relativi esami di Stato
secondo criteri e modalità che ne consentano la comparabilità a
livello internazionale.
-
Promuovere attività di ricerca a livello
nazionale per attuare nuovi modelli e nuove metodologie nel campo
della valutazione degli alunni e delle istituzioni scolastiche,
anche tramite convenzioni con Università ed altri enti di ricerca.
Gli esiti di ciascuna ricerca dovranno essere riferiti al Ministro
con apposita relazione.
-
Provvedere a ridefinire un assetto organizzativo
dell’Istituto coerente con il decreto legislativo n.286 del 2004 e
con le finalità dell’ente, anche in relazione alle modifiche
apportate dalla legge n.296 del 2006, adottando tutte le iniziative
per assicurarne la piena funzionalità.
-
Sviluppare le altre azioni commissionate dalle
Direzioni Generali del Ministero oltre a quelle connesse ai compiti
istituzionali dell’Ente per i quali sono stati individuati gli
obiettivi generali nei precedenti punti della presente direttiva. In
tal caso le Direzioni generali interessate dovranno motivare
adeguatamente le iniziative commissionate e provvedere ad assegnare
le relative risorse finanziarie.
Ai fini della elaborazione della programmazione
istituzionale coerente con la presente direttiva, saranno destinate le
risorse finanziarie stanziate sull’apposito capitolo del bilancio di
previsione di questo Ministero per l’anno finanziario 2007.
La presente direttiva è soggetta ai controlli di legge.
IL MINISTRO
Giuseppe Fioroni
|