Nota 8 giugno 2001

Prot. n.5381
Provv. n.13

Oggetto: Direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione n. 10532/DM del 27 aprile 2001- Esercizio finanziario 2001: attuazione

Con D.M. 27 aprile n. 10532, che si porta a conoscenza delle SS.LL., è stata definita la Direttiva generale sull'azione amministrativa per l'anno 2001.

Gli obiettivi da perseguire da parte di questo Dipartimento sono espressamente indicati dalla lettera D) del citato D.M. con le priorità indicate nel medesimo alla lettera C).

Le SS.LL. porranno in essere, nell'ambito della propria competenza, gli atti di gestione necessari al raggiungimento degli obiettivi predetti.

Il perseguimento degli obiettivi presuppone, ovviamente, nel caso in cui sia necessario l'intervento di più centri di responsabilità amministrativa, che le singole attività siano precedute da accordi o intese.

Ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 6 novembre 2000, n. 347, i Servizi forniranno il supporto necessario alle Direzioni generali di questo Dipartimento per la migliore ed efficace realizzazione degli obiettivi e delle priorità indicate nella Direttiva ministeriale ovvero negli atti di indirizzo che successivamente verranno emanati nel corso dell'anno.

Le Direzioni generali regionali, nelle materie di competenza di questo Dipartimento, dovranno attenersi alle indicazioni contenute negli atti di indirizzo dello scrivente, in quanto esse costituiscono linee di indirizzo generale ai sensi dell'art. 3 - comma 3 - del D.P.R. n. 347/2000.

In considerazione del fatto che l'art. 2, comma 1, del D.L.vo 30 luglio 1999, n. 300, dispone a decorrere dall'attuale legislatura l'unificazione del Ministero della Pubblica Istruzione con il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e la creazione dell'unico Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, lo scrivente si riserva di intervenire con propria Direttiva al fine di determinare i programmi per il perseguimento degli obiettivi contenuti nella Direttiva ministeriale non appena il Ministro pro tempore subentrante avrà fatto conoscere se intenda confermare gli obiettivi indicati dal Ministro De Mauro ovvero procedere all'emanazione di una nuova Direttiva politica.

Per il perseguimento degli obiettivi ciascuna Direzione Generale si avvarrà delle risorse di personale e finanziarie già assegnate con precedenti provvedimenti in data 20 marzo e 9 maggio 2001.

Ai fini organizzativi e procedurali interni al Dipartimento, si ritiene peraltro di fornire le seguenti linee programmatiche.

ASPETTI ORGANIZZATIVI E PROCEDURE DI COMUNE INTERESSE

Gli atti di indirizzo, di coordinamento o comunque di portata generale, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi indicati nella Direttiva, sono emanati dal Capo Dipartimento su proposta del Direttore Generale competente.

Gli atti di gestione, anche relativi a disponibilità finanziarie, sono adottati dai singoli Direttori Generali.

Le relazioni con le Organizzazioni sindacali, non ricomprese nelle materie riservate alla contrattazione decentrata nazionale, rientrano nella competenza del Capo Dipartimento, che si avvarrà della collaborazione dei Direttori Generali competenti per materia.

Gli atti di nomina o di designazione per la costituzione di Comitati, Commissioni, Gruppi di studio o di lavoro che abbiano rilevanza esterna, sono riservati alla competenza del Capo Dipartimento, che provvederà sulla base delle designazioni dei competenti Direttori Generali. Gli atti medesimi relativi ai fondi strutturali europei sono di competenza dell'Autorità di gestione.

Le attività che verranno poste in essere per la realizzazione dei programmi e degli obiettivi dovranno formare oggetto di informativa per il Capo del Dipartimento con cadenza, in via ordinaria, bimestrale. Al riguardo si richiama l'attenzione sulla necessità di avvalersi, in via programmatica, di apposite schede analitiche per ciascuna tipologia di attività. Le predette schede, cartacee nell'attuale fase, saranno successivamente sostituite da un sistema di comunicazione in Rete, la cui realizzazione sarà curata dal Servizio per l'Automazione Informatica e l'Innovazione Tecnologica.

Per la trattazione di argomenti di particolare rilievo od urgenza che investono la competenza di più Uffici, e al fine di assicurare la necessaria comunicazione tra le Direzioni generali e il Dipartimento e il conseguente coordinamento delle azioni, saranno indette periodiche sedute di programma.

Gli atti di gestione del personale assegnato alle singole strutture in cui si articola il Dipartimento sono di competenza dei titolari delle strutture stesse.

E' riservata al Capo del Dipartimento la competenza in materia di:

- contrattazione decentrata di sede;
- mobilità interna al Dipartimento;
- formazione specialistica del personale assegnato al Dipartimento.

Per la tenuta del protocollo, per la gestione dei flussi documentali e degli archivi viene attivato un protocollo unico di Dipartimento, nel rispetto di quanto previsto dall'attuale quadro normativo (D.P.R. 428/2000 - D.P.C.M. 31 ottobre 2000), salva restando la costituzione di protocolli riservati per il Capo Dipartimento e i Direttori Generali. La conservazione degli atti rimane, secondo competenza, nell'ambito di ciascuna Direzione Generale, oltre che degli Uffici del Dipartimento.

Il servizio di protocollo che, attualmente, nelle more della realizzazione della Rete dipartimentale, è cartaceo, sarà informatizzato ed organizzato con quattro postazioni (una per gli Uffici del Dipartimento e d una per ciascuna Direzione Generale). Questo Dipartimento, per il tramite dei propri Uffici, ha in corso di elaborazione uno schema tecnico-operativo per l'ottimale funzionamento del servizio. Si fa riserva pertanto di intervenire con specifiche indicazioni.

MONITORAGGIO, CONTROLLO DI GESTIONE E VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI

Le attività poste in essere per il perseguimento degli obiettivi indicati nella Direttiva devono essere correlati ad una specifica azione di monitoraggio che dia ragione dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità degli interventi della P.A..

In materia, come pure in tema di controllo di gestione e di valutazione dei dirigenti, i competenti uffici del Dipartimento hanno allo studio la definizione di apposite linee di indirizzo che saranno nelle dovute forme portate a conoscenza delle SS.LL..

Si fa riserva, pertanto, di dar seguito alla presente anche per quanto riguarda i cennati punti specifici.

Nelle more, le SS.LL. daranno corso alle azioni di monitoraggio secondo le consuete procedure avvalendosi, qualora ne ricorrano le condizioni, anche della collaborazione di soggetti esterni.


 

Direttiva Generale 27 aprile 2001, n.10532/DM
per l'Attività Amministrativa e per la Gestione dell'Anno 2001
(Registrata dalla Corte dei Conti in data 4 giugno 2001, con registro n. 2, foglio n. 238, elenco 85)

VISTO il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni e integrazioni e, in particolare, gli artt. 3 e 14, che fanno obbligo all'organo di indirizzo politico di adottare annualmente, con apposita direttiva, le linee di indirizzo generali che individuano obiettivi, priorità, piani e programmi;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, contenente disposizioni sul riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, relativo al riordino delle amministrazioni dello Stato, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTI il D.P.R. 6 novembre 2000, n. 347 e il decreto ministeriale 30 gennaio 2001, con i quali è stata disciplinata l'organizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione;

VISTA la direttiva generale n. 7522 del 15 gennaio 2001 che ha temporaneamente individuato gli obiettivi e le priorità dell'azione amministrativa nelle more della definitiva operatività del nuovo assetto organizzativo del ministero;

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2000 recante "Indirizzi per la formulazione delle direttive generali sull'attività amministrativa";

VISTE le proposte formulate dal Dipartimento per lo sviluppo dell'istruzione, dal Dipartimento per i servizi nel territorio, nonché dai Servizi per gli affari economici, per la comunicazione e per l'automazione informatica e l'innovazione tecnologica e sentito il Servizio di Controllo Interno;

CONSIDERATO che il carattere definitivo degli obiettivi assegnati ai destinatari della presente direttiva è relativo, in quanto occorre tenere conto dell'esigenza di armonizzare e conciliare l'attuale assetto organizzativo dell'Amministrazione con quello che verrà delineato a seguito della costituzione del nuovo Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca;

EMANA
la seguente direttiva generale sull'azione amministrativa

A) PREMESSA

A.1- La individuazione delle priorità e degli obiettivi dei centri di responsabilità del ministero è resa particolarmente difficoltosa, quest'anno, dalla contingente situazione che vede tuttora in corso di attuazione un pacchetto di riforme che ha investito non soltanto l'organizzazione del ministero - rivoluzionata, soprattutto in periferia, e in particolare per ciò che attiene ai rapporti tra centro e periferia, assai più in profondità che per altre amministrazioni - ma l'intero contesto istituzionale in cui il dicastero opera, in particolare interessato: dal conferimento di competenze alle autonomie regionali e locali; dalla fondamentale novità costituita dall'autonomia delle istituzioni scolastiche, connessa anche alla istituzione della dirigenza scolastica, alla revisione del regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche, al loro dimensionamento sul territorio; dalla riforma degli esami di Stato; dall'elevazione dell'obbligo scolastico e la introduzione dell'obbligo formativo; dalla riforma dei cicli scolastici, dalla cui attuazione prenderà forma l'ordinamento futuro della scuola italiana; dalle norme sulla parità scolastica, oltre che da riforme incisive apportate sul versante degli enti strumentali di cui il ministero si avvale (ex-CEDE e BDP, IRRSAE, Istituti atipici).
In tale contesto, il varo di uno stato di previsione del bilancio 2001 calibrato sul precedente assetto organizzativo ha comportato la necessità di far precedere la presente direttiva da un altro atto di indirizzo, di durata temporanea. Ha avuto nel frattempo operatività, dal 1° marzo 2001, il decreto non regolamentare di articolazione delle strutture centrali; ma soltanto da poco sono divenuti efficaci gli atti di conferimento dei nuovi incarichi di livello dirigenziale generale (ciò che ha tra l'altro ritardato la stipula dei contratti con i dirigenti di seconda fascia), laddove si è ancora in attesa dell'adozione, da parte del ministero del tesoro, bilancio e p.e., della variazione di bilancio impostata sui nuovi centri di responsabilità. Per le nuove strutture periferiche, inoltre, completatosi il non breve iter di conferimento degli incarichi, si è reso opportuno concertare con le autonomie regionali e locali, in sede di conferenza unificata, il livello minimo di omogeneità che può assicurarsi all'organizzazione delle direzioni regionali, ferma restandone la flessibilità di articolazione sul territorio, voluta dalla legge in funzione delle diversificate realtà locali. Ciò comporta che l'emanazione degli atti non regolamentari relativi alla articolazione delle direzioni regionali avrà data dai primi di maggio.

A.2 - Nel quadro di mutamenti appena rappresentato, si è proceduto preliminarmente a redistribuire le risorse umane, logistiche e finanziarie assegnate alle precedenti direzioni generali tra i nuovi centri di responsabilità dell'amministrazione centrale (dipartimenti e servizi centrali), demandando ai dipartimenti le ulteriori assegnazioni e operando con prevalente riguardo alla nuova collocazione di ciascuna unità organizzativa (divisione) del precedente ordinamento. Tale preliminare operazione, volta a ricomporre il quadro di base, sul quale potranno poi incidere, eventualmente, gli atti di indirizzo, è stata condotta di comune accordo con i dirigenti designati quali responsabili dei dipartimenti e servizi centrali e nell'intesa esplicita che gli andamenti e i risultati del 2001 potranno far emergere la necessità o l'opportunità di correzioni, anche importanti, alle determinazioni così assunte.
Se tale metodo, essenzialmente consensuale, si è dimostrato insostituibile nella delicata fase di primo impianto del nuovo assetto organizzativo, è però evidente che, nel futuro, non appena si siano consolidati la linea distintiva delle attribuzioni ed il piano delle risorse, il coordinamento tra i due dipartimenti, assolutamente indispensabile per il buon funzionamento complessivo dell'amministrazione, dovrà essere soprattutto curato e garantito dall'azione del ministro e dei suoi uffici di diretta collaborazione. Potrà eventualmente essere utile, a tale fine, affiancare alla conferenza dei direttori generali, prevista dal decreto n. 347/2000, una più ristretta ed agile sede collegiale, analoga alla conferenza dei capi dipartimento prevista nella bozza, per ora rimasta tale, di regolamento di riunificazione tra ministero della pubblica istruzione e ministero dell'università e ricerca scientifica e tecnologica. Tale organismo, presieduto dal Capo di Gabinetto e con la partecipazione dei direttori generali di volta in volta interessati, dovrà essere attivato per assicurare una tempestiva programmazione degli adempimenti preliminari all'attuazione della riforma dei cicli scolastici (organico funzionale, edilizia scolastica, infrastrutture tecnologiche, ecc.)
Va ancora rilevato che, nella fase di prima attuazione, in una situazione nella quale è tra l'altro intervenuto in ritardo il conferimento degli incarichi di dirigente generale, il ruolo dei capi dipartimento ha inevitabilmente travalicato i compiti di impulso, indirizzo, coordinamento e monitoraggio che, a regime, ne costituiscono il contenuto, sconfinando in attribuzioni sostitutive, quale l'adozione di scelte gestionali. E' ovvio che sarà in futuro necessario ripristinare la distinzione tra funzioni di indirizzo amministrativo e funzioni gestorie, in coerenza con le previsioni di cui al decreto legislativo n. 300 del 1999.
Va infine tenuto presente quale criterio informatore generale idoneo, eventualmente, anche ad interpretare i contenuti del presente atto, che questa direttiva e, ancora più quelle che ad essa seguiranno, è destinata ad operare in uno schema organizzativo che vede ormai radicate negli uffici centrali le funzioni di indirizzo e negli uffici periferici quelle di attuazione.

A. 3 - Tutto ciò premesso, va chiarito che la presente direttiva intende preliminarmente identificare un ambito di missioni prioritarie dell'amministrazione nel suo complesso, per poi passare alla individuazione degli obiettivi propri di ciascun centro di responsabilità dell'amministrazione centrale.

B) PERIODO DI VIGENZA E DESTINATARI

B.1 - La presente direttiva ha effetto per l'anno 2001 limitatamente al periodo non coperto dall'efficacia della precedente direttiva n. 7522 del 15 gennaio 2001, registrata dalla Corte dei Conti in data 7 febbraio 2001, registro n. 1, foglio n. 74. I destinatari della direttiva sono i capi dei due Dipartimenti e i capi dei tre Servizi in cui si articola il ministero. Unitamente alle linee di indirizzo che - ai sensi degli artt. 3 -comma 3- 4 -comma 3- e 5 - comma 1- del D.P.R. n. 347/2000 - saranno impartite per le materie di rispettiva competenza, dai due citati Dipartimenti, la presente direttiva contribuisce a creare il quadro generale di indirizzo politico nel cui ambito operano le direzioni scolastiche regionali.

B.2 - I destinatari della presente direttiva sono tenuti ad assicurare la realizzazione dei programmi e degli obiettivi indicati anche attraverso l'assegnazione ai direttori generali, o ai dirigenti di secondo livello, degli obiettivi di rispettiva competenza. Detti obiettivi, ai fini della comprensibilità da parte dell'utenza e dell'effettiva verifica dei risultati raggiunti, dovranno presentare le caratteristiche indicate dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2000 (in G.U - s.g. - n. 21 del 26 gennaio 2001). L'assegnazione ai dirigenti generali e di secondo livello degli obiettivi deve essere finalizzata a garantire, anche e soprattutto nell'attuale delicata fase di messa a regime del riordino dell'amministrazione centrale e periferica della Pubblica Istruzione e dell'autonomia amministrativa e didattica delle scuole, la continuità dell'azione amministrativa e la piena operatività dei centri di responsabilità.

C) MISSIONI ISTITUZIONALI PRIORITARIE

Fatti salvi gli ambiti delle competenze istituzionali previsti dalla normativa vigente e, in particolare dal D.P.R. n. 347/2000, per i quali vanno comunque assicurate le attività di ordinaria gestione, vengono di seguito identificate le missioni prioritarie derivanti dall'insieme delle normative di tipo primario e secondario che hanno riorganizzato l'amministrazione scolastica centrale e periferica, riordinato i cicli dell'istruzione e conferito alle istituzioni scolastiche ed educative l'autonomia amministrativa e didattica. A tali missioni va finalizzata anche, in linea di massima, la utilizzazione degli strumenti finanziari (come la legge n. 440 del 1997) ai quali, per previsione legislativa, si riferiscono distinti atti di indirizzo:

D) OBIETTIVI DEL DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE

Nell'espletamento delle missioni di cui al precedente punto C) e nel limite delle attribuzioni ad esso assegnate dal D.P.R. 347/2000 e dal D.M. 30 gennaio 2001, il Dipartimento dovrà perseguire i seguenti obiettivi:

D.1 - Area degli ordinamenti e dei curricoli:

Ai sensi della legge 10.02.2000, n. 30 ed in conformità alle risoluzioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica in ordine al programma quinquennale di attuazione della predetta legge:

D.2 - Area della valutazione, degli esami e della certificazione

D.3 - Area dell'autonomia scolastica

D.4 - Area della formazione e aggiornamento del personale della scuola

Gli obiettivi concernenti la formazione e l'aggiornamento del personale della scuola, sono:

D.5 - Area delle relazioni internazionali:

L'azione amministrativa, da svolgere in collaborazione con gli altri uffici centrali interessati ed avvalendosi dell'INVALSI, dell'INDIRE e degli IRRE, deve tendere alla realizzazione dei seguenti obiettivi prioritari:

E) OBIETTIVI DEL DIPARTIMENTO PER I SERVIZI SUL TERRITORIO
Nell'espletamento delle missioni di cui al precedente punto C) e nel limite delle attribuzioni ad esso assegnate dal D.P.R. 347/2000 e dal D.M. 30 gennaio 2001, il Dipartimento persegue i seguenti obiettivi:

E.1 - Area dell'istruzione post secondaria e degli adulti e per i percorsi integrati:

E.2 - Area dell'organizzazione e dei servizi nel territorio:

E.3 - Area della parità scolastica:

E.4 - Area del contenzioso:

progettare la costituzione di una banca dati del contenzioso.

E.5 - Area dell'acquisizione e gestione delle risorse umane della scuola e dell'amministrazione centrale e periferica:

E.6 - Area dello status dello studente delle politiche giovanili e per le attività motorie:

F) OBIETTIVI DEL SERVIZIO PER L'AUTOMAZIONE INFORMATICA E L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Nell'ambito dei suoi compiti istituzionali di coordinamento e di gestione dei servizi di automazione informatica dell'amministrazione, delle tecnologie didattiche e innovazione tecnologica nelle scuole ed in coerenza con quanto previsto dal D.P.R. 347/2000 e dal D.M. 30 gennaio 2001, il Servizio attua i seguenti obiettivi:

F.1 - Area dell'infrastruttura informatica e automazione delle procedure amministrative e dei servizi:

F.2 - Area delle tecnologie didattiche e innovazione tecnologica nelle scuole:

F.3 - Area dei servizi statistici
Gli uffici statistici del servizio, negli ambiti dei compiti istituzionali ad essi assegnati, perseguono i seguenti obiettivi:

G) OBIETTIVI DEL SERVIZIO PER LA COMUNICAZIONE
In relazione ai compiti istituzionali assegnati di cui al D.P.R. 347/2000 e al D.M. 30 gennaio 2001 e in linea con gli interventi già realizzati, il Servizio persegue i seguenti obiettivi:

H) OBIETTIVI DEL SERVIZIO PER GLI AFFARI ECONOMICO-FINANZIARI
Il Servizio per gli affari economico-finanziari, in relazione ai compiti istituzionali assegnati di cui al D.P.R. 347/2000 e al D.M. 30 gennaio 2001 e in linea con gli interventi già realizzati, attende, in particolare, al perseguimento dei seguenti obiettivi prioritari:

I) INDIRIZZI RELATIVI ALLA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
Assegnare ai centri di responsabilità del Ministero della Pubblica Istruzione le risorse finanziarie previste dalla legge 23 dicembre 2000, n. 389, iscritte nelle unità previsionali di base a ciascuno di essi pertinenti e ripartite in capitoli, ai fini della gestione e rendicontazione.

Verificare che i centri di responsabilità interessati alla gestione delle risorse stanziate per il "finanziamento amministrativo e didattico" e per le "aree depresse" provvedano ad accantonare la quota da destinare allo sviluppo del programma delle tecnologie didattiche, prevista dalla precedente direttiva per il 2001.

L) INDIRIZZI RELATIVI ALL'ATTIVITÀ DI CONTROLLO, DI VERIFICA E DI MONITORAGGIO
Fermo restando quanto disposto dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 e dal decreto ministeriale 30 gennaio 2001, in materia di controlli di regolarità amministrativa e contabile, di controllo di gestione e valutazione della dirigenza, il Servizio di Controllo Interno prosegue nell'attività di analisi delle politiche e dei programmi dell'Amministrazione, con particolare riguardo ai processi di riforma del ministero e dell'ordinamento scolastico.

M) ADEMPIMENTI FINALI
Ciascuno dei Capi dipartimento e dei Servizi centrali, destinatari della presente direttiva, dovrà trasmettere al Gabinetto del Ministro ed all'Ufficio di Controllo Interno, unitamente alle proposte inerenti alla direttiva sull'azione amministrativa per il 2002, una relazione sull'attività svolta nel corrente anno. Detta relazione dovrà contenere informazioni essenziali sugli obiettivi conseguiti e sulle iniziative attuate.

La presente direttiva è inviata Corte dei Conti per il tramite dell'Ufficio Centrale del Bilancio.