C.M. 19 aprile 1990, n. 109, prot.
n. 12201/599/MT
Sperimentazione dei programmi proposti dalla
Commissione Ministeriale costituita per la revisione delle discipline
comuni ai primi due anni dell'istruzione superiore ed artistica
Nella scuola secondaria superiore si vanno sempre più sviluppando
vasti processi di innovazione attraverso la sperimentazione e la ricerca
educativa, che possono trovare orientamenti e maggiore unitarietà nel
confronto con i programmi citati in oggetto che sono frutto di un lungo
dibattito tra operatori scolastici ed esperti.
Di particolare rilevanza sono le linee metodologiche che per essere
attuate richiedono il ricorso a strumenti didattici, quali la
programmazione e l'interdisciplinarità, ritenuti indispensabili
"per organizzare il sapere in termini critici e per costruire
razionalmente gli esiti produttivi della scuola"
La diffusione dei nuovi programmi, che si ritiene urgente ed utile,
vuole rappresentare una offerta di più sistematici fattori di stimolo
non solo ai docenti sperimentatori, ma a tutta la scuola per
coinvolgerla nel processo di graduale innovazione dei vigenti piani di
studio.
"Nell'attesa che vengano sciolti i principali nodi
politico-legislativi", il Consiglio Nazionale della P.I. ha
suggerito, nella seduta del luglio '89, "una verifica su vasta
scala" dei citati programmi anche "per consentire la raccolta
di concreti elementi di giudizio" sulla loro validità
pedagogico-didattica e la loro fattibilità.
Anche per questo motivo l'applicazione sperimentale degli stessi viene
raccomandata.
I testi proposti sono ancora il risultato di una fase intermedia e
riguardano solo le discipline comuni ai vari ordini di studi.
L'assenza delle discipline di indirizzo pone complessi problemi di
raccordo nei piani di studio del biennio con quelli dell'ulteriore
percorso scolastico, oltreché di organico collegamento nell'ambito
dello stesso biennio, tra discipline di formazione generale e discipline
propedeutiche.
In questa fase di elaborazione, in attesa che vengano definite le
ipotesi dei nuovi programmi relativi alle discipline di indirizzo, la
proposta di sperimentazione è limitata alle seguenti discipline:
Vedi tabella
Le citate discipline possono essere oggetto di sperimentazione in base
sia all'art. 2 del D.P.R. 419/74, sia all'art. 3 del D.P.R. medesimo.
Sperimentazione ai sensi dell'art. 2 del D.P.R. 419/74.
Il conseguimento degli obiettivi dei programmi proposti dipende in gran
parte dall'adozione di metodologie didattiche, adeguate allo sviluppo
cognitivo degli allievi, capaci di motivarli allo studio ed alla
partecipazione attiva all'apprendimento.
Si rimette alla lettura critica ed alla responsabile valutazione del
corpo docente il testo dei programmi che sono in corso di diffusione
presso tutte le scuole perché, nell'ambito della libertà didattica
riconosciute a ciascun docente ed in virtù di quanto stabilito
dall'art. 2 del D.P.R. 419/74, sia possibile utilizzare le indicazioni
in essi contenute. La sperimentazione medotologico-didattica
consentirà, così, di applicare i nuovi "modelli di
insegnamento", e costituirà naturale premessa dell'avvio dei
processi di rinnovamento.
Sperimentazione dei nuovi programmi ai sensi dell'art. 3 del D.P.R n.
419/74.
Gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, ivi compresi i
licei artistici e gli istituti d'arte, che abbiano presentato richiesta
per avviare o rinnovare, a decorrere dall'anno scolastico 1990/91,
iniziative di sperimentazione di ordinamento e struttura ai sensi
dell'art. 3 del D.P.R. 419/74, possono sostituire secondo le modalità
appresso indicate - per una o più discipline - i programmi previsti
dall'originario progetto sperimentale con quelli proposti per le
medesime discipline, dalla Commissione indicata in oggetto.
La sperimentazione degli anzidetti programmi è attuata con riguardo
alle seguenti condizioni:
- che si realizzi una coerenza, sia sotto il profilo delle indicazioni
metodologiche-didattiche, sia sotto il profilo dei contenuti, con
l'equilibrio generale e gli obiettivi del progetto, con particolare
riguardo al biennio;
- che si realizzi una piena corrispondenza, in ciascuno dei due anni del
biennio e limitatamente alle discipline richieste, tra l'articolazione
oraria dell'insegnamento prevista nel progetto e quella prevista per il
medesimo insegnamento nel testo dei nuovi programmi.
Per gli Istituti di Istruzione Professionale la sperimentazione degli
anzidetti programmi sarà realizzata - considerato che sussistono le
sopraindicate condizioni - nell'ambito delle iniziative sperimentali di
cui al "Progetto '92".
Presentazione delle richieste
Le richieste di sperimentazione degli anzidetti programmi da avviare per
una o più discipline, nelle classi che inizino o rinnovino un nuovo
ciclo sperimentale, devono essere corredate dalle delibere del Consiglio
di Istituto e del Collegio dei Docenti.
Esse vanno trasmesse, entro il 30 giugno p.v., alle Direzioni Generali,
agli Ispettorati, ai Provveditori agli Studi ed agli I.R.R.S.A.E.
competenti.
Tali richieste - che dovranno fare espresso riferimento alla domanda
già presentata, di nuova sperimentazione o di rinnovo per un nuovo
ciclo della sperimentazione preesistente verranno formalmente accolte
con successivo decreto, limitatamente alle scuole che abbiano
effettivamente ottenuto l'autorizzazione all'avvio, per l'anno
scolastico 1990/91, di un ciclo sperimentale.
Scheda di rilevazione
Al fine di garantire una piena ed articolata conoscenza di tutte le
iniziative che verranno promosse ed altresì per individuare e valutare
i nuovi fabbisogni formativi indotti dalla sperimentazione degli
anzidetti programmi, alla presente circolare seguirà la diffusione di
una scheda in corso di elaborazione. I Presidi degli Istituti che
avvieranno la predetta sperimentazione, sia ai sensi dell'art. 2 che
dell'art. 3 del D.P.R. n. 419/74, invieranno alla Biblioteca Pedagogica
di Firenze la predetta scheda, debitamente compilata, entro il 15
settembre 1990.
L'elaborazione dei dati contenuti nella scheda consentirà, sulla base
del contributo propositivo degli IRRSAE e degli Ispettori, di definire,
nell'ambito del piano nazionale di aggiornamento, le linee di indirizzo
per il supporto ai processi innovativi promossi, da realizzare poi con
il contributo di tutti i soggetti e organismi preposti alla formazione
in servizio, a partire dalle singole unità scolastiche.
Si pregano le SS.LL. di dare massima diffusione alla presente Circolare.
C.M. 26 settembre 1990, n. 248, prot.
n. 1839/72 BN
Scheda di rilevazione delle iniziative sperimentali dei nuovi
programmi del biennio nelle scuole secondarie superiori
La C.M. n. 109 del 19 aprile 1990, concernente la sperimentazione
delle discipline comuni ai primi due anni dell'istruzione secondaria
superiore ed artistica, prevede la rilevazione delle iniziative
sperimentali che si realizzeranno nell'anno scolastico 1990/91.
Sulla base di quanto già preannunciato, questo Ministero ha predisposto
l'allegata scheda mirata ad acquisire informazioni omogenee ed
esaurienti in merito alle iniziative sperimentali attuate nelle scuole
secondarie superiori.
Allo scopo di favorire la rapida diffusione della scheda nelle scuole,
le SS.LL. riceveranno - con plico separato ed in numero congruo - copie
della scheda medesima.
Le SS.LL. cureranno, pertanto, la trasmissione della scheda a tutte le
scuole che effettuano la sperimentazione dei nuovi programmi,
autorizzata ai sensi della C.M. n. 227 dell'1 settembre 1990.
Si raccomanda alle SS.LL. di invitare le scuole a compilare la scheda
sia nel caso che la sperimentazione sia effettuata ai sensi dell'art. 3
del D.P.R. 419/74 sia che si tratti di sperimentazione ex art. 2 D.P.R.
419/74 succitato.
Le schede, debitamente compilate da parte degli istituti di istruzione
secondaria superiore ed artistica che attuano la sperimentazione ai
sensi dell'art. 2 e dell'art. 3 del D.P.R. 419/74, dovranno essere
invitate alla Biblioteca di documentazione pedagogica di Firenze entro e
non oltre il 29 ottobre p.v.
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