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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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C.M. 19 aprile 1990, n. 109, prot. n. 12201/599/MT

Sperimentazione dei programmi proposti dalla Commissione Ministeriale costituita per la revisione delle discipline comuni ai primi due anni dell'istruzione superiore ed artistica

Nella scuola secondaria superiore si vanno sempre più sviluppando vasti processi di innovazione attraverso la sperimentazione e la ricerca educativa, che possono trovare orientamenti e maggiore unitarietà nel confronto con i programmi citati in oggetto che sono frutto di un lungo dibattito tra operatori scolastici ed esperti.
Di particolare rilevanza sono le linee metodologiche che per essere attuate richiedono il ricorso a strumenti didattici, quali la programmazione e l'interdisciplinarità, ritenuti indispensabili "per organizzare il sapere in termini critici e per costruire razionalmente gli esiti produttivi della scuola"
La diffusione dei nuovi programmi, che si ritiene urgente ed utile, vuole rappresentare una offerta di più sistematici fattori di stimolo non solo ai docenti sperimentatori, ma a tutta la scuola per coinvolgerla nel processo di graduale innovazione dei vigenti piani di studio.
"Nell'attesa che vengano sciolti i principali nodi politico-legislativi", il Consiglio Nazionale della P.I. ha suggerito, nella seduta del luglio '89, "una verifica su vasta scala" dei citati programmi anche "per consentire la raccolta di concreti elementi di giudizio" sulla loro validità pedagogico-didattica e la loro fattibilità.
Anche per questo motivo l'applicazione sperimentale degli stessi viene raccomandata.
I testi proposti sono ancora il risultato di una fase intermedia e riguardano solo le discipline comuni ai vari ordini di studi.
L'assenza delle discipline di indirizzo pone complessi problemi di raccordo nei piani di studio del biennio con quelli dell'ulteriore percorso scolastico, oltreché di organico collegamento nell'ambito dello stesso biennio, tra discipline di formazione generale e discipline propedeutiche.
In questa fase di elaborazione, in attesa che vengano definite le ipotesi dei nuovi programmi relativi alle discipline di indirizzo, la proposta di sperimentazione è limitata alle seguenti discipline:

Vedi tabella

Le citate discipline possono essere oggetto di sperimentazione in base sia all'art. 2 del D.P.R. 419/74, sia all'art. 3 del D.P.R. medesimo.

Sperimentazione ai sensi dell'art. 2 del D.P.R. 419/74.
Il conseguimento degli obiettivi dei programmi proposti dipende in gran parte dall'adozione di metodologie didattiche, adeguate allo sviluppo cognitivo degli allievi, capaci di motivarli allo studio ed alla partecipazione attiva all'apprendimento.
Si rimette alla lettura critica ed alla responsabile valutazione del corpo docente il testo dei programmi che sono in corso di diffusione presso tutte le scuole perché, nell'ambito della libertà didattica riconosciute a ciascun docente ed in virtù di quanto stabilito dall'art. 2 del D.P.R. 419/74, sia possibile utilizzare le indicazioni in essi contenute. La sperimentazione medotologico-didattica consentirà, così, di applicare i nuovi "modelli di insegnamento", e costituirà naturale premessa dell'avvio dei processi di rinnovamento.

Sperimentazione dei nuovi programmi ai sensi dell'art. 3 del D.P.R n. 419/74.
Gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, ivi compresi i licei artistici e gli istituti d'arte, che abbiano presentato richiesta per avviare o rinnovare, a decorrere dall'anno scolastico 1990/91, iniziative di sperimentazione di ordinamento e struttura ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. 419/74, possono sostituire secondo le modalità appresso indicate - per una o più discipline - i programmi previsti dall'originario progetto sperimentale con quelli proposti per le medesime discipline, dalla Commissione indicata in oggetto.
La sperimentazione degli anzidetti programmi è attuata con riguardo alle seguenti condizioni:
- che si realizzi una coerenza, sia sotto il profilo delle indicazioni metodologiche-didattiche, sia sotto il profilo dei contenuti, con l'equilibrio generale e gli obiettivi del progetto, con particolare riguardo al biennio;
- che si realizzi una piena corrispondenza, in ciascuno dei due anni del biennio e limitatamente alle discipline richieste, tra l'articolazione oraria dell'insegnamento prevista nel progetto e quella prevista per il medesimo insegnamento nel testo dei nuovi programmi.
Per gli Istituti di Istruzione Professionale la sperimentazione degli anzidetti programmi sarà realizzata - considerato che sussistono le sopraindicate condizioni - nell'ambito delle iniziative sperimentali di cui al "Progetto '92".

Presentazione delle richieste
Le richieste di sperimentazione degli anzidetti programmi da avviare per una o più discipline, nelle classi che inizino o rinnovino un nuovo ciclo sperimentale, devono essere corredate dalle delibere del Consiglio di Istituto e del Collegio dei Docenti.
Esse vanno trasmesse, entro il 30 giugno p.v., alle Direzioni Generali, agli Ispettorati, ai Provveditori agli Studi ed agli I.R.R.S.A.E. competenti.
Tali richieste - che dovranno fare espresso riferimento alla domanda già presentata, di nuova sperimentazione o di rinnovo per un nuovo ciclo della sperimentazione preesistente verranno formalmente accolte con successivo decreto, limitatamente alle scuole che abbiano effettivamente ottenuto l'autorizzazione all'avvio, per l'anno scolastico 1990/91, di un ciclo sperimentale.

Scheda di rilevazione
Al fine di garantire una piena ed articolata conoscenza di tutte le iniziative che verranno promosse ed altresì per individuare e valutare i nuovi fabbisogni formativi indotti dalla sperimentazione degli anzidetti programmi, alla presente circolare seguirà la diffusione di una scheda in corso di elaborazione. I Presidi degli Istituti che avvieranno la predetta sperimentazione, sia ai sensi dell'art. 2 che dell'art. 3 del D.P.R. n. 419/74, invieranno alla Biblioteca Pedagogica di Firenze la predetta scheda, debitamente compilata, entro il 15 settembre 1990.
L'elaborazione dei dati contenuti nella scheda consentirà, sulla base del contributo propositivo degli IRRSAE e degli Ispettori, di definire, nell'ambito del piano nazionale di aggiornamento, le linee di indirizzo per il supporto ai processi innovativi promossi, da realizzare poi con il contributo di tutti i soggetti e organismi preposti alla formazione in servizio, a partire dalle singole unità scolastiche.
Si pregano le SS.LL. di dare massima diffusione alla presente Circolare.

C.M. 26 settembre 1990, n. 248, prot. n. 1839/72 BN

Scheda di rilevazione delle iniziative sperimentali dei nuovi programmi del biennio nelle scuole secondarie superiori

La C.M. n. 109 del 19 aprile 1990, concernente la sperimentazione delle discipline comuni ai primi due anni dell'istruzione secondaria superiore ed artistica, prevede la rilevazione delle iniziative sperimentali che si realizzeranno nell'anno scolastico 1990/91.
Sulla base di quanto già preannunciato, questo Ministero ha predisposto l'allegata scheda mirata ad acquisire informazioni omogenee ed esaurienti in merito alle iniziative sperimentali attuate nelle scuole secondarie superiori.
Allo scopo di favorire la rapida diffusione della scheda nelle scuole, le SS.LL. riceveranno - con plico separato ed in numero congruo - copie della scheda medesima.
Le SS.LL. cureranno, pertanto, la trasmissione della scheda a tutte le scuole che effettuano la sperimentazione dei nuovi programmi, autorizzata ai sensi della C.M. n. 227 dell'1 settembre 1990.
Si raccomanda alle SS.LL. di invitare le scuole a compilare la scheda sia nel caso che la sperimentazione sia effettuata ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. 419/74 sia che si tratti di sperimentazione ex art. 2 D.P.R. 419/74 succitato.
Le schede, debitamente compilate da parte degli istituti di istruzione secondaria superiore ed artistica che attuano la sperimentazione ai sensi dell'art. 2 e dell'art. 3 del D.P.R. 419/74, dovranno essere invitate alla Biblioteca di documentazione pedagogica di Firenze entro e non oltre il 29 ottobre p.v.


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