C.M. 15 settembre 1986, n. 246, prot.
n. 6282
Modifiche ed integrazioni alla C.M. n. 42 del 5
febbraio 1986 concernente l'attività di sperimentazione ex art. 3 del
D.P.R. n. 419 del 1974 nelle scuole di ogni ordine e grado
Con la presente circolare, nei successivi punti da 1 a 6, si
apportano modifiche ed integrazioni alla C.M. n. 42 del 5 febbraio 1986,
indicata in oggetto.
Mentre si ribadisce la necessità che il termine di presentazione delle
proposte fissato per il 15 ottobre venga improrogabilmente rispettato,
si precisa, ad ogni buon fine, che le modifiche ed integrazioni predette
attengono prevalentemente agli aspetti procedurali essendo riferite per
lo più alla presentazione delle proposte di sperimentazione da parte
degli istituti di istruzione secondaria di II grado.
1) Le proposte di sperimentazione relative alla prosecuzione ad
esaurimento non devono essere inviate alle Direzioni generali,
Ispettorati competenti, IRRSAE, Provveditorati agli studi, fatta salva
comunque la necessità che continuino ad essere trasmesse
tempestivamente le relazioni finali, le verifiche (sia in itinere che
finali), i risultati conseguiti ed ogni altro elemento idoneo a fornire
una puntuale valutazione delle esperienze in atto.
2) Per la richiesta di rinnovo senza modifiche devono essere inviate
agli IRRSAE, ai Provveditorati agli studi, alle Direzioni generali o
Ispettorati competenti solo le delibere del Collegio dei docenti, del
Consiglio di istituto e la relazione del preside sul progetto
presentato.
3) Le proposte riguardanti le sperimentazioni di solo ordinamento
(cosiddette sperimentazioni parziali) cioè quelle che prevedono
variazioni ai piani di studio nelle discipline, nei relativi orari e
programmi di insegnamento, presentate dagli Istituti di istruzione
secondaria di secondo grado non devono essere corredate dalla scheda di
rilevazione elaborata dalla B.D.P. di Firenze.
4) All'Ufficio studi andranno inviate, per ogni proposta di
sperimentazione, le schede di rilevazione per le sperimentazioni di solo
ordinamento e per quelle globali, le delibere del Collegio dei docenti e
del Consiglio di istituto o del Consiglio di circolo, la relazione del
preside o del direttore didattico sul progetto presentato. Le schede da
utilizzare sono quelle allegate alla circolare n. 42 del 5 febbraio
1986.
5) Qualora ai sensi del citato art. 3 i progetti vengano presentati
dagli IRRSAE o dai Consigli scolastici distrettuali dovranno essere
corredati dalla documentazione attestante l'adesione delle istituzioni
scolastiche presso le quali la sperimentazione si attuerà (delibera del
Collegio dei docenti, del Consiglio di istituto o di circolo e la
relazione del preside).
6) Per quanto si riferisce alla scuola secondaria di primo grado, il
secondo capoverso va integrato aggiungendo la lettera e): - una diversa
utilizzazione dei docenti di educazione tecnica dell'ambito della classe
o di classi diverse. In proposito si richiamano le disposizioni
impartite con C.M. 9 ottobre 1980 n. 279, che consentono alle scuole
stesse, con le modalità ivi previste, tale utilizzazione senza
necessità, quindi, di ricorrere allo strumento della sperimentazione.
Nel far presente che, di conseguenza, restano invariate le parti
relative alla scadenza dei termini; alla sperimentazione
metodologico-didattica; alla sperimentazione di ordinamenti e
strutture; alla scuola materna ed elementare; all'istruzione secondaria
di secondo grado e le istruzioni particolari per la provincia di
Bolzano, si trasmette in allegato il testo delle disposizioni vigenti,
quale risulta dal coordinamento della sopracitata C.M. n. 42 con la
presente che vi apporta modifiche ed integrazioni.
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