C.M. 3 ottobre 1985, n. 274, prot.
1860/B
Attività sportiva scolastica nell'anno scolastico
1985/86
Anche per l'anno scolastico 1985/86 si richiamano le linee
programmatiche, gli obiettivi e le finalità dell'attività sportiva
scolastica enunciati nelle circolari n. 304 dell'8 novembre 1983, e n
310 del 19 ottobre 1984.
Nel quadro delle direttive ivi impartite, questo Ministero ritiene
opportuno, per maggior utilità degli operatori scolastici, riassumere i
punti essenziali e irrinunciabili cui le iniziative indette in materia
dai competenti organi scolastici devono rispondere.
1) - Si ribadisce che l'attività sportiva scolastica partecipa a pieno
titolo della programmazione educativa, quali che siano le modalità
operative in cui si realizza. Ciò significa che detta attività non
deve essere riservata soltanto ad alcuni alunni particolarmente versati
sul piano tecnico, ma deve avere come prospettiva il coinvolgimento
delle generalità degli studenti. Sembra superfluo sottolineare in
proposito che gli insegnanti nello svolgimento dell'attività sportiva
sono insegnanti di tutti gli alunni, anche e soprattutto di quelli che
abbiano difficoltà di inserimento o una minore padronanza e
predisposizione alle attività motorie.
2) - Ne consegue che una volta che il collegio dei docenti abbia
deliberato lo svolgimento di attività sportive, nell'ambito della
programmazione educativa, tale delibera è impegnativa per i docenti di
educazione fisica interessati.
3) - La promozione dell'attività sportiva scolastica non può non avere
come momento di riferimento essenziale l'attività di istituto alla
quale deve essere rivolta, in maggiore misura rispetto al passato, la
massima attenzione degli operatori scolastici; correlativa a tale
esigenza è quella di una continuità d'impegno da parte dei docenti per
l'intero anno scolastico.
In tal senso l'attività competitiva e la partecipazione a
manifestazioni quali i Giochi della Gioventù, i Campionati Studenteschi
o altre iniziative a carattere necessariamente selettivo, dovranno
costituire solo un momento di sintesi e di verifica, per quanto
rilevante, delle attività di base programmate dell'Istituto.
Qualora infatti la partecipazione della Scuola con le proprie
rappresentative ai Giochi della Gioventù o ai campionati Studenteschi
dovesse comportare una diminuzione di attenzione da parte degli organi
scolastici verso le attività promozionali, sarebbero vanificati e
disattesi proprio gli obiettivi di fondo dello sport scolastico.
4) - Quanto più è forte la domanda di attività sportiva da parte
degli alunni e quanto più elevata è la partecipazione alle attività
deliberate, tanto più essenziale si rivela la previsione di una
struttura organizzatoria interna alla scuola adeguata a farvi fronte e
dotata degli opportuni requisiti di funzionalità ed efficienza; in tal
senso, è in attesa che si chiariscano gli approdi del dibattito
sull'associazionismo scolastico, soluzioni organizzatorie in via
sperimentale, come la costituzione di associazioni sportive d'Istituto
possono costituire utile momento di esperienza, anche per questo
Ministero.
5) - Le SS.VV., una volta effettuata un'attenta ricognizione in ordine
alle esigenze delle scuole, in particolare per quanto attiene alla
disponibilità di adeguate infrastrutture, vorranno tempestivamente
sensibilizzare gli enti locali ad intese di collaborazione nello spirito
dei decreti delegati ovunque e comunque ciò sia possibile, quindi anche
attraverso la stipula di apposite convenzioni, per un maggior
radicamento sul territorio delle iniziative di promozione sportiva dei
giovani scolarizzati. Un'analoga attenzione dovrà essere rivolta agli
organi periferici del CONI, i quali hanno sempre dimostrato, ove
richiesto, una particolare sensibilità ad assecondare i processi di
promozione dello sport scolastico indotti dall'attivazione dei
competenti organi della scuola.
6) - Si richiama inoltre la particolare attenzione dei Capi di Istituto
e dei docenti affinché gli alunni siano opportunamente preparati al
confronto sportivo non solo sul piano tecnico, ma soprattutto su quello
più propriamente educativo.
Si auspica in particolare un rinnovato impegno degli insegnanti perché
sia bandito qualsiasi comportamento - mutuato da negative suggestioni
esterne di conflittualità esasperata -, estraneo o contrario ad ogni
logica educativa. Recenti, drammatiche esperienze nelle quali
manifestazioni sportive sono state occasione di atti di vandalismo e di
violenza impongono alla Scuola un ulteriore impegno inteso a promuovere
anche attraverso la pratica dello sport, una più chiara consapevolezza
dei problemi della convivenza umana ai vari livelli di aggregazione
comunitaria, educando l'alunno a realizzare comportamenti civilmente e
socialmente responsabili.
A - Giochi della gioventù
1) - Si è avvertita l'esigenza sulla base delle esperienze degli anni
decorsi, di rimarcare maggiormente le finalità di promozione scolastica
nell'ambito dei giochi e di definire pertanto un'area di esclusivo
impegno della Scuola nelle seguenti discipline: atletica leggera,
calcio, ginnastica e nuoto.
2) - Viene mantenuta invece la partecipazione oltre che della Scuola,
anche di Istituzioni diverse, nelle seguenti discipline di cui al punto
2.4. del progetto tecnico 1984: pallacanestro, pallamano e pallavolo.
3) - Si è adottato per l'atletica leggera lo stesso meccanismo della
partecipazione per rappresentative d'istituto introdotto nei Campionati
Studenteschi. Tale soluzione organizzatoria, che ha dato risultati
estremamente positivi nell'ambito dei Campionati, sembra la più
rispondente a suscitare ed assecondare, sotto il profilo promozionale,
gli interessi di partecipazione del maggior numero di alunni.
4) - Resta confermata, al fine di favorire il processo di crescita delle
attività motorie della scuola elementare, la possibilità di
utilizzazione di professori di educazione fisica, al di fuori del loro
orario scolastico, nei circoli didattici aderenti ai Giochi della
Gioventù, con compiti di consulenza nei confronti degli insegnanti
elementari esclusa ogni diretta assunzione dell'insegnamento agli
alunni.
L'attività di consulenza relativa allo svolgimento dei "giochi
sportivi" sarà prestata per non più di un'ora settimanale per
ogni classe o per classi abbinate, durante gli orari riservati
all'educazione motoria dovendosi utilizzare altro tempo per lo
svolgimento del restante programma di educazione motoria.
L'utilizzazione di tempi più lunghi per la preparazione ai Giochi sarà
possibile soltanto nelle scuole a tempo pieno ed in quelle in cui si
svolgono attività integrative di educazione motoria in orario
aggiuntivo.
Gli orari d'intervento dei professori di educazione fisica saranno
concordati con le direzioni didattiche in ordine alla programmazione dei
docenti e alle possibilità di utilizzazione degli spazi e delle
attrezzature.
L'utilizzazione dei professori di educazione fisica presuppone, oltre
una loro particolare qualificazione nel settore, l'assenso del loro Capo
d'istituto e l'autorizzazione del Provveditore agli studi al quale i
Consigli di circolo faranno pervenire le loro richieste unitamente alla
deliberazione del Collegio dei docenti di partecipazione ai Giochi nella
quale siano indicate anche le classi interessate all'iniziativa.
Gli insegnanti di educazione fisica che abbiano interesse ad essere
utilizzati nei modi anzidetti devono presentare al Provveditore agli
studi un'istanza corredata dal nulla-osta del proprio Capo d'istituto.
Valutino le SS.VV. anche la possibilità di utilizzare, per il tempo
strettamente necessario, insegnanti elementari a disposizione o comunque
in posizione tale che il diverso impiego non comporti oneri aggiuntivi.
B - Campionati studenteschi
1) - E' parso opportuno a questo Ministero, dopo due soli anni di
sperimentazione della formula dei Campionati Studenteschi che ha
consentito un significativo rilancio dello sport scolastico nell'ambito
della scuola secondaria superiore, non apportare aggiustamenti e
variazioni se non di carattere marginale, per i quali si rinvia ai
regolamenti delle singole discipline.
Si segnalano qui di seguito le modifiche di maggior rilievo:
a) - è stata soppressa la previsione, per alcune discipline, dello
svolgimento dei Campionati nell'arco di due anni scolastici. Con i nuovi
regolamenti pertanto le anzidette manifestazioni si articoleranno, per
tutte le discipline in programma, nel periodo compreso tra l'inizio e il
termine dell'anno scolastico;
b) - nell'intento di garantire una migliore funzionalità operativa, è
stato istituito laddove necessario, per alcune discipline, il Comitato
Regionale Organizzatore, presieduto dal Sovrintendente Scolastico
Regionale. Il Comitato predetto svolge, a livello regionale, i medesimi
compiti ed attribuzioni dei comitati Provinciali;
c) - per quanto attiene ai tesserati, fermo restando il principio dei
Campionati aperti a tutti gli studenti, è stata adottata una formula
meno rigida che consenta soluzioni di compromesso soprattutto per i
tesserati di quelle Federazioni (Calcio e Pallacanestro) maggiormente
interessate al problema, in relazione allo status professionistico o
semi professionistico dei propri aderenti.
C - Altre attività sportive promozionali
Rimane salva l'autonomia decisionale degli organi direttivi della Scuola
in ordine alla realizzazione, oltre o al di fuori dei Giochi della
Gioventù o dei Campionati Studenteschi, di altre attività di interesse
educativo nell'area dell'educazione fisica e sportiva, secondo le
indicazioni già contenute nelle circolari degli anni decorsi e con
particolare riferimento ai nuovi ordinamenti didattici dell'educazione
fisica, quali i programmi di educazione fisica nella scuola media (D.M.
9 febbraio 1979) e nella scuola secondaria superiore (D.P.R. 1 ottobre
1982, n. 98).
Allo scopo di dare incentivo alle relative iniziative e di realizzare un
momento di verifica del lavoro svolto i collegi dei docenti e i Consigli
di circolo e d'istituto potrebbero programmare per la fine del periodo
delle lezioni una giornata di festa dello sport scolastico, con la più
ampia partecipazione degli alunni, dell'intero corpo docente e delle
famiglie. Ove tempestivamente informate, le SS.VV. vorranno favorire nei
modi possibili il buon esito di tale festa dello sport scolastico
coinvolgendo anche gli enti interessati, in primo luogo gli organi
periferici del CONI, perché nel corso di essa i capi d'istituto siano
messi in grado di consegnare degli attestati di merito sportivo o altre
forme di incentivazione a quegli alunni ed alunne che, nelle attività
sportive fondamentali, si siano distinti per impegno, lealtà sportiva e
risultati.
Sarebbe altresì opportuno che nella scuola elementare, detti attestati
siano assegnati a tutti gli alunni che hanno partecipato ai Giochi e che
eventuali altre forme di incentivazione siano riservate alle classi.
I Consigli scolastici distrettuali, nella competenza del potenziamento
delle attività sportive destinate agli alunni, possono trovare modi o
spazi di partecipazione alle iniziative, nell'ambito della loro autonoma
responsabilità decisionale.
D - Disposizioni comuni
1 - Organizzazione delle attività sportive nella scuola
Come sottolineato al punto 4, pag. 2 costituisce, a giudizio dello
scrivente, esigenza imprescindibile la previsione di una adeguata
struttura organizzatoria nell'ambito di ciascuna Scuola o Istituto.
Tale struttura dovrebbe incentrarsi su un Direttore Tecnico-sportivo
nominato dal Capo d'istituto tra gli insegnanti di educazione fisica,
che svolga esclusive funzioni di coordinamento, di consulenza e di
iniziativa in ordine alle attività programmate e alla soluzione dei
relativi problemi tecnici e organizzativi, con conseguente esonero dalla
pratica sportiva.
2 - Svolgimento di ore di insegnamento complementare Anche per l'anno
scolastico 1985/86 i professori di educazione fisica impegnati sia nelle
attività connesse con i Giochi della Gioventù, sia in quelle relative
ai Campionati Studenteschi nella Scuola secondaria superiore, sono
autorizzati a svolgere insegnamento complementare di avviamento alla
pratica sportiva fino al limite di 6 ore settimanali. Analoga
autorizzazione vale per gli insegnanti di educazione fisica impegnati
nelle direzioni didattiche e nelle attività che si svolgono nei mesi
estivi, in conformità di quanto previsto, per queste ultime, con la
circolare prot. n. 1551/B del 4 luglio 1981.
Negli altri casi restano fermi i consueti limiti di 2 ore nella scuola
media e 4 nella scuola secondaria superiore, fatte salve nella scuola
media le possibilità contemplate dalla Legge n. 517 del 4 agosto 1977.
E' essenziale comunque un rigoroso accertamento sullo svolgimento
effettivo di tale insegnamento. A tal fine i capi di istituto vorranno
impiantare un registro nel quale saranno indicati: i nomi dei professori
autorizzati allo svolgimento dell'insegnamento complementare; la
determinazione del numero di ore settimanali; i giorni della settimana
(e l'eventuale località diversa dalla scuola) stabiliti per tale
insegnamento; i nomi degli alunni ai quali l'insegnamento stesso è
impartito.
Si sottolinea a tale proposito che non sarebbe giustificata, sia sotto
il profilo dell'opportunità, in quanto in contraddizione rispetto alle
finalità della programmazione educativa, sia sotto quello dell'esigenza
di contenimento della spesa pubblica, un'autorizzazione ai docenti a
svolgere le anzidette attività qualora il numero degli alunni che
intendono parteciparvi sia particolarmente esiguo.
Il registro di cui sopra costituirà documento di riferimento negli
accertamenti che il Ministro si riserva di svolgere, nonché in quelli
che vorranno disporre direttamente i Provveditori agli Studi, anche
facendo ricorso all'art. 119 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417 e alla
circolare n. 22 prot. 117/A del 23 gennaio 1980 riguardante le funzioni
dei coordinatori.
3 - Ore soprannumerarie ai coordinatori e ad altri insegnanti distaccati
nei servizi periferici
Si autorizzano le SS.VV. ad attribuire, anche per il corrente anno
scolastico, il compenso previsto per prestazioni eccedenti l'orario
d'obbligo agli insegnanti di educazione fisica addetti ai servizi
periferici della materia.
Tale trattamento, che, com'è noto, non può superare il limite di 6 ore
settimanali, per la durata di undici mensilità annuali, è esteso a
favore del suindicato personale in considerazione del maggior impegno ad
esso richiesto per l'organizzazione delle manifestazioni sportive
interscolastiche, comunali, provinciali, regionali e nazionali.
4 - Utilizzazione insegnanti soprannumerari
I Provveditori agli Studi, d'intesa con i presidi interessati,
valuteranno le possibilità e le modalità di utilizzazione degli
insegnanti che si trovano in posizione di soprannumero sia per i compiti
di organizzazione delle manifestazioni, sia per la preparazione degli
alunni.
5 - Assistenza sanitaria
Per tutti i partecipanti ai Giochi e ai Campionati Studenteschi è
prescritto l'accertamento della idoneità generica all'attività
sportiva a norma del D.M. 28 febbraio 1983. Detta idoneità, ai sensi di
legge, potrà essere certificata dal personale delle strutture pubbliche
convenzionate (ufficiali sanitari, medici, condotti medici scolastici,
medici di fiducia segnalati dalle U.S.L. e dai medici della Federazione
medico-sportiva italiana).
Tutti i partecipanti alle finali nazionali sia dei Giochi della
Gioventù sia dei Campionati Studenteschi dovranno, invece, sottoporsi
alla visita medica prescritta dal D.M. 18 febbraio 1982, pubblicato
sulla G.U. del 5 marzo 1982, n. 63.
A partire dalla fase comunale e distrettuale, le commissioni
organizzatrici avranno cura di adottare le più opportune misure ed
intese con l'ente locale perché nelle manifestazioni relative sia
approntata una tempestiva assistenza da parte delle strutture sanitarie
esistenti nel territorio.
6 - Assicurazione
Anche per l'anno scolastico 1985/86 tutti i partecipanti ai Giochi ed ai
Campionati Studenteschi, compresi gli insegnanti, sono assicurati
gratuitamente dal CONI e dalle Federazioni interessate.
L'assicurazione copre pure i rischi derivanti da responsabilità civile
nella quale possono incorrere gli insegnanti e gli organizzatori, sia
nel corso della preparazione dei giovani, sia nel corso delle gare (nei
riguardi degli alunni preparati dalla scuola, l'assicurazione è estesa
anche alla preparazione che si attua durante le ore di lezione di
educazione fisica).
L'assicurazione di cui al punto precedente è prevista per tutte le
attività che si svolgono nell'ambito dei circoli didattici e delle
scuole secondarie. Gli alunni e gli insegnanti sono assicurati mediante
l'invio di appositi elenchi firmati dal Direttore didattico o dal
Preside alla commissione provinciale e al Comitato provinciale per i
Campionati Studenteschi.
7 - Finanziamento dell'attività sportiva scolastica
L'autonomia della Scuola in materia di attività sportiva scolastica non
può che fondarsi sull'autonomo finanziamento delle attività
programmate.
In tal senso si sottolinea l'esigenza che le iniziative relative trovino
la loro normale fonte di finanziamento nei fondi dei bilanci deliberati
dai Consigli d'Istituto. Ai fini suindicati, soprattutto nelle scuole
secondarie superiori potranno essere richieste modiche contribuzioni
volontarie agli alunni, che saranno gestite secondo le vigenti norme di
contabilità, in analogia a quanto suggerito al punto 3.2 della
circolare n. 214 del 13 luglio 1982, avente per oggetto indicazioni in
materia di "visite guidate e viaggi d'istruzione o connessi ad
attività sportive".
Come per gli anni decorsi, eventuali integrazioni saranno disposte da
questo Ministero sul Cap. 3052, su proposta dei Provveditori agli Studi,
per sopperire alle maggiori spese che le scuole dovessero sostenere per
la partecipazione a manifestazioni interscolastiche ed extrascolastiche
indette da autorità scolastiche o da enti locali.
Altri finanziamenti potranno essere disposti in favore dei Provveditori
agli Studi per iniziative organizzate a livello provinciale ed
interprovinciale.
In base alle intese intercorse il CONI provvederà ad erogare contributi
ai propri delegati periferici diversificati rispettivamente per i Giochi
della Gioventù e per i Campionati Studenteschi.
Successive specifiche istruzioni in tal senso, saranno impartite
d'intesa con lo stesso CONI.
In relazione a quanto sopra, i Provveditori agli Studi vorranno
predisporre e inviare al Ministero entro e non oltre il 20 dicembre p.
v. un piano organizzativo e finanziario distintamente articolato per le
attività a livello d'istituto e per quelle a livello provinciale.
Non essendo ancora noti in forma certa gli stanziamenti di cui si potrà
disporre nell'anno 1986, i Provveditori vorranno prudenzialmente
contenere le previsioni nel limite delle disponibilità avute nel 1985,
unendo eventualmente un programma aggiuntivo per l'ipotesi che le
disponibilità possano essere maggiori
8 - Si richiama infine l'attenzione delle SS.VV. sull'opportunità di
indire quanto prima incontri con i Direttori Didattici, i Capi di
Istituto e i docenti di educazione fisica per promuovere la più ampia
adesione delle scuole alle iniziative, sottolineando le finalità
promozionali ed educative, indipendentemente dai risultati tecnici.
Per la propria parte, questo Ministero, mentre esprime la propria
massima disponibilità ad assecondare l'impegno di incentivazione del
settore che le SS.VV. vorranno porre in essere, richiama l'attenzione
delle SS.VV. medesime, sull'esigenza di una rigorosa vigilanza, perché
in una situazione di gravi restrizioni della spesa pubblica, gli oneri
finanziari che dovranno essere assunti abbiano un riscontro adeguato e
producano significativi risultati di partecipazione degli alunni ed
impegno professionale da parte dei docenti.
In tal senso, anche ad integrazione delle iniziative delle SS.VV.,
questo Ministero predisporrà immediatamente un piano ispettivo per gli
opportuni accertamenti sulle modalità di effettuazione delle attività
sportive scolastiche e sul livello di partecipazione degli alunni in
relazione al numero degli insegnanti utilizzati.
Per tutto quanto non previsto nella presente circolare sotto il profilo
tecnico-organizzativo e gestionale, si rinvia al progetto tecnico ed ai
regolamenti dei Giochi della Gioventù e dei Campionati Studenteschi.
Ministero della Pubblica Istruzione
Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Giochi della gioventù - Progetto tecnico
1.- Obiettivi e organizzazione
I Giochi della Gioventù 1986 sono promossi dal Ministero della Pubblica
Istruzione e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano con la
collaborazione delle regioni, delle province, dei comuni, delle
organizzazioni sportive, degli organi collegiali della scuola,
nell'intento di sviluppare iniziative intese a suscitare e consolidare
nei giovani la consuetudine alle attività sportive, considerate come
fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale, mezzo di
svago, fonte di salute. Le relative manifestazioni costituiscono il
momento di verifica delle attività svolte ed occasione di
sollecitazione e sensibilizzazione alla pratica sportiva nella
comunità.
In questo quadro, la finale nazionale rappresenta la conclusione delle
attività svolte nell'anno precedente ed insieme festa dello sport
giovanile.
2.- Partecipazione della scuola
2.1. La scuola statale e non statale partecipa ai Giochi con tutte le
classi della scuola elementare e della scuola media.
2.2. La partecipazione delle singole scuole è deliberata dai competenti
consigli di circolo o di istituto e si estrinseca prioritariamente nelle
discipline di cui ai seguenti punti 2.3 2.4.
2.3. Nelle manifestazioni dei Giochi della Gioventù gli alunni e le
alunne di tutte le classi della scuola elementare svolgono attività di
base preordinata ad un organico complesso di prove in successione
(percorso misto), il gioco polivalente "quattro porte" ed i
"giochi acquatici". Gli alunni delle quarte e quinte classi,
espletato il programma attinente al percorso misto e al "gioco
quattro porte" e, ove possibile, ai "giochi acquatici",
possono
partecipare anche alle seguenti attività: un triathlon comprendente
prove di corsa, salto e lancio; attività ginnico espressive; calcio a
sette su campo ridotto; minibasket; minihandball; minivolley; rugby
educativo. La scelta delle attività integrative è deliberata dal
consiglio di circolo.
2.4. Gli alunni e le alunne della scuola media partecipano ai Giochi
della Gioventù con le seguenti attività: atletica leggera (individuale
e per squadre di istituto); ginnastica artistica e ginnastica ritmica
sportiva (individuale e per squadre di istituto); nuoto, calcio,
pallacanestro, pallamano, pallavolo.
2.5. Fino alla fase comunale e/o distrettuale, gli alunni e le alunne
delle scuole elementari e medie possono partecipare a più attività.
Nelle fasi successive a quella comunale e/o distrettuale, ogni alunno o
alunna può partecipare soltanto a due attività.
2.6. Gli alunni delle scuole elementari e medie che hanno aderito ai
Giochi sono preparati nell'intero anno scolastico dagli insegnanti
elementari e dai professori di educazione fisica. La preparazione ha
carattere continuativo, indipendentemente dall'ammissione o no alle
manifestazioni successive a quelle di circolo o di istituto ed è
programmata anche in vista delle partecipazioni ai Giochi dell'anno
successivo. Ove possibile, tale preparazione prosegue anche nel periodo
estivo.
2.7. Le scuole elementari e le scuole medie che partecipano ai Giochi in
una o più attività di cui ai punti 2.3 e 2.4, possono anche
partecipare alle attività di cui al successivo punto 4.1. Tale
partecipazione è subordinata alla disponibilità di attrezzature idonee
e di docenti specificatamente preparati, nonché alla presenza di un
sufficiente numero di alunni interessati alle attività stesse.
La scelta delle attività di cui sopra è deliberata dal consiglio
d'istituto.
2.8. I contenuti programmatici dei Giochi trovano fondamento
nell'attività motoria di base, formativa e funzionale, destinata a
tutti gli alunni che si svolge nelle lezioni di educazione fisica.
Tali contenuti si sviluppano poi nella scuola elementare nell'ambito
delle attività integrative scolastiche e nella scuola media nell'ambito
delle attività complementari di avviamento alla pratica sportiva.
2.9. Soltanto gli alunni che hanno svolto attività di circolo e di
istituto possono prendere parte alle successive manifestazioni dei
Giochi.
3.- Partecipazione di istituzioni diverse dalla scuola
3.1. Le istituzioni diverse dalla scuola partecipano ai Giochi della
Gioventù con le stesse modalità stabilite nel precedente paragrafo 2 e
possono svolgere tutte le attività previste dal Progetto Tecnico con
l'eccezione di alcune discipline, secondo quanto
precisato dai rispettivi regolamenti.
3.2. Quando la scuola (statale e non statale) partecipa ai Giochi
relativamente alle discipline per le quali la scuola stessa è iscritta,
l'alunno non può partecipare ai Giochi con istituzioni diverse dalla
scuola.
4.- Altre discipline comprese nei Giochi
4.1. Oltre alle attività di cui ai punti 2.3 e 2.4, i Giochi
comprendono le seguenti altre:
- Scuola elementare ed età corrispondente:
baseball e softball, canoa e canottaggio, ciclismo, hockey su prato,
pattinaggio a rotelle, scherma, sport del ghiaccio, sport invernali,
pallatamburello, tennis, tennis-tavolo, tiro con l'arco, vela.
- Scuola media ed età corrispondente:
aeromodellismo, baseball e softball, canoa e canottaggio, ciclismo,
golf, hockey su prato, nuoto pinnato, nuoto sincronizzato, pallanuoto,
pattinaggio a rotelle, pentathlon moderno, rugby, scherma, sci d'erba,
sci nautico, sport del ghiaccio, sport equestri, sport invernali, palla
tamburello, tennis, tennis-tavolo, tiro con l'arco, tuffi, vela,
badminton, lotta, pesi, judo, karate, karting, motociclismo,
motonautica.
Oltre alle suddette discipline, le scuole e le altre istituzioni possono
organizzare, secondo gli ordinamenti vigenti, altre attività quando vi
siano localmente le condizioni idonee, con particolare riferimento alla
disponibilità di collaborazione di forze sportive, alla esistenza degli
impianti ed alla preparazione specifica dei docenti.
I Giochi possono comprendere inoltre attività di spiccato carattere
promozionale, formativo e sportivo rispondenti a tradizioni
folkloristiche.
5.- Fasi di svolgimento dei Giochi
5.1. Nella scuola elementare e nella scuola media le attività dei
Giochi della Gioventù sono svolte nell'intero anno scolastico e si
chiudono, a conclusione dello stesso anno, con manifestazioni di circolo
e di istituto.
Nell'ambito di tali attività è compresa la preparazione e la
formazione delle rappresentative che, nelle date indicate nell'apposito
calendario, partecipano alle manifestazioni previste ai vari livelli.
5.2.- Per le rappresentative designate dai circoli didattici e per
quelle designate dalle istituzioni diverse dalla scuola di età
corrispondente, i Giochi della Gioventù comprendono in successione
manifestazioni comunali e distrettuali. Dove il territorio comunale è
ripartito in più distretti, la fase distrettuale precede quella
comunale.
5.3. Per le rappresentative designate dalle scuole medie e per quelle
designate dalle istituzioni diverse dalla scuola di età corrispondente,
i Giochi della Gioventù comprendono in successione manifestazioni
comunali, distrettuali e provinciali. Dove il territorio comunale è
ripartito in più distretti, la fase distrettuale procede quella
comunale.
5.4. Le modalità di svolgimento delle manifestazioni sono stabilite
dalle commissioni di cui al successivo paragrafo 8.
5.5. I Giochi della Gioventù si concludono con manifestazioni nazionali
intese come feste dello sport giovanile, riservate ai ragazzi della
scuola media ed a quelli delle istituzioni diverse di età
corrispondente.
5.6. Ai fini dell'ammissione alle manifestazioni nazionali, per alcune
discipline sportive possono essere previste selezioni regionali e/o
interregionali.
5.7. Alle manifestazioni provinciali, alle selezioni regionali e/o
interregionali e alle manifestazioni nazionali partecipano gli alunni e
le squadre delle scuole e delle altre istituzioni che nella fase
precedente hanno conseguito i risultati migliori.
6.- Disposizioni comuni
6.1. Norme di partecipazione alle manifestazioni dei Giochi.
6.1.1. Dalle manifestazioni successive a quelle di circolo e di
istituto, per partecipare ai Giochi è indispensabile l'apposita
"carta di partecipazione". Nella manifestazione provinciale e
in quelle successive la "carta di partecipazione" deve essere
accompagnata da un documento personale di identità.
6.1.2. Tutti i giovani che hanno svolto le attività di cui ai punti
2.3, 2.4 e 5.1 possono partecipare alle manifestazioni dei Giochi. Per
alcuni sport individuali possono essere previste classifiche distinte
per alunni tesserati alle F.S.N.
6.1.3. Le caratteristiche delle attività programmatiche dei Giochi e i
relativi regolamenti sono indicati a parte in appositi
"Programmi".
7.- Organizzazione delle manifestazioni
7.1. Le manifestazioni relative alle attività di cui ai punti 2.3 e
2.4. vengono organizzate congiuntamente dalla Scuola e dal CONI. Le
manifestazioni relative alle attività di cui al punto 5.1 vengono
organizzate dal CONI e dalle rispettive Federazioni Sportive.
8.- Commissioni organizzatrici
8.1. Composizione delle Commissioni
8.1.1. Le commissioni organizzatrici ai livelli regionale, provinciale e
comunale sono costituite e presiedute rispettivamente:
- dal presidente della Regione o dell'Assessore all'uopo delegato
(Presidente), dal Sovrintendente scolastico, dal Delegato Regionale del
CONI;
- dal Provveditore agli studi, (Presidente), o in sua assenza, dal
Presidente del Comitato Provinciale del CONI;
- dal Sindaco o da un Assessore da lui delegato, (Presidente), da un
Preside o Direttore didattico, da un Fiduciario Provinciale CONI.
Esse sono formate da rappresentanti degli Enti locali, della Scuola, del
CONI e delle Federazioni Sportive Nazionali. Il numero dei componenti di
ciascuna Commissione è concordato dagli stessi interessati a livello
locale.
8.1.2. Per ciascuna disciplina ammessa ai Giochi sono costituiti
appositi gruppi di lavoro coordinati dalle rispettive Commissioni.
8.1.3. La manifestazione nazionale è organizzata dal Ministero della
Pubblica Istruzione e dal CONI in collaborazione con l'Ente locale, con
le F.S.N. e con le altre istituzioni interessate.
8.2. Fase di circolo o di istituto
8.2.1. La preparazione e l'organizzazione dei Giochi a livello di
circolo e di istituto è affidata ai rispettivi consigli i quali possono
costituire un comitato tecnico-organizzativo per l'attuazione dei
seguenti compiti:
a) inviare l'adesione, a firma del direttore didattico o del preside,
alle Commissioni comunali, distrettuali o provinciali e al
provveditorato agli studi;
b) coordinare tutte le attività dei Giochi a livello di circolo e di
istituto anche in relazione alle disponibilità degli impianti sportivi
necessari;
c) compilare gli elenchi degli allievi e degli insegnanti per la
copertura assicurativa e trasmetterli alla Commissione provinciale;
d) ritirare dalla Commissione comunale e compilare le carte di
partecipazione ai Giochi destinate agli allievi ammessi alla
manifestazione comunale e/o distrettuale e restituirne
tempestivamente la parte di competenza alla Commissione provinciale;
e) formulare il programma ed organizzare le attività, le gare e i
tornei di circolo e di istituto assicurando l'allestimento dei campi di
gara, l'assistenza sanitaria e quanto altro possa concorrere alla buona
riuscita delle manifestazioni; costituire le giurie con alunni,
genitori, insegnanti, ecc.;
f) inviare alla Commissione comunale le iscrizioni ed organizzare la
partecipazione degli alunni del circolo o dell'istituto alla fase
comunale e distrettuale.
8.3. Commissione comunale
8.3.1. Nell'ambito di ciascun Comune l'organizzazione dei Giochi è
affidata alla Commissione comunale che, in collaborazione con i consigli
scolastici distrettuali, svolge anche una azione promozionale nei
confronti dello sport. La Commissione svolge, in particolare, i seguenti
compiti:
a) promuovere iniziative tendenti a suscitare l'interesse degli organi
connessi con lo svolgimento dei Giochi, soprattutto per quanto riguarda
impianti, attrezzature e finanziamenti e si adopera affinché vengano
adottate soluzioni adeguate alle esigenze locali;
b) raccoglie le adesioni delle scuole e delle altre istituzioni ai
Giochi, informandone tempestivamente la Commissione provinciale;
c) coordina le attività dei Giochi, sia a livello di plesso, di circolo
o di istituto, sia a livello distrettuale (quando il comune comprende
uno o più distretti) e comunale, anche in relazione alla disponibilità
degli impianti sportivi necessari;
d) distribuisce le carte di partecipazione ai Giochi, le convalida e ne
invia tempestivamente la parte di competenza alla Commissione
provinciale;
e) formula il programma delle manifestazioni distrettuali (quando il
comune comprende uno o più distretti) e comunali ed organizza le
relative gare, curando l'allestimento dei campi, l'assistenza sanitaria,
i servizi d'ordine, costituisce inoltre le giurie di gara,
ricorrendo anche a persone non riconosciute dalle federazioni sportive
(alunni, genitori, insegnanti, ecc.) purché sufficientemente esperte;
f) adotta iniziative per la formazione di operatori ad animatori
sportivi, giudici di gara ed arbitri;
g) controlla lo svolgimento delle manifestazioni distrettuali (quando il
comune comprende uno o più distretti) e comunali, anche per quanto
attiene alla composizione delle squadre, conformemente a quanto
stabilito dai regolamenti e nomina nel suo seno una Commissione
giudicante per l'esame in unica istanza di eventuali ricorsi circa
l'ammissibilità dei partecipanti;
h) organizza le eventuali manifestazioni distrettuali;
i) invia alla Commissione provinciale e al provveditore agli studi i
risultati delle manifestazioni comunali e delle eventuali manifestazioni
distrettuali e le iscrizioni alle manifestazioni provinciali;
l) organizza la partecipazione delle squadre ammesse alle manifestazioni
provinciali;
m) delibera in merito all'impiego di eventuali fondi.
8.4. Commissione provinciale
8.4.1. Nell'ambito di ciascuna Provincia, l'organizzazione dei Giochi è
affidata alla Commissione provinciale che svolge i seguenti compiti:
a) intraprende e mantiene opportuni contatti con le autorità, con la
stampa, ecc. ai fini del più ampio interessamento alla manifestazione
ed appoggio alle iniziative;
b) coordina l'attività delle Commissioni comunali e ne favorisce - ove
necessario - la costituzione;
c) formula il programma delle eventuali manifestazioni distrettuali (nel
caso di distretti comprendenti più comuni) ed affida ad uno dei comuni
interessati l'organizzazione delle manifestazioni relative;
d) adotta iniziative per la formazione di operatori e animatori
sportivi, giudici di gara e arbitri;
e) raccoglie la documentazione sulle adesioni dei comuni delle scuole e
delle altre istituzioni e sulle manifestazioni organizzate a livello
comunale e distrettuale, informandone la Commissione regionale e il
gruppo di lavoro costituito nell'ambito del Comitato permanente;
f) provvede alla consegna alle Commissioni comunali del materiale
propagandistico, tecnico ed organizzativo;
g) facilita lo svolgimento delle gare organizzate a livello comunale e
distrettuale;
h) stabilisce le attività da svolgere nelle manifestazioni provinciali,
salvo quelle a cui la scuola partecipa ai sensi dei precedenti punti;
i) organizza le manifestazioni provinciali, rendendone tempestivamente
noti i programmi e norme alle Commissioni comunali, nomina nel suo seno
una Commissione giudicante per l'esame in unica istanza di eventuali
ricorsi circa l'ammissibilità dei partecipanti;
l) invia alla Commissione regionale ed al gruppo di lavoro costituito
nell'ambito del Comitato permanente i risultati delle manifestazioni
provinciali e le statistiche delle attività comunali e provinciali;
m) invia alla Commissione regionale le iscrizioni delle squadre ammesse
ed organizza la partecipazione delle stesse alla manifestazione
regionale;
n) delibera in merito all'assegnazione del materiale sportivo, nonché
all'impiego dei fondi assegnati per l'organizzazione delle
manifestazioni dal Comitato permanente e da Enti locali.
8.5. Commissione regionale
8.5.1. Nell'ambito di ciascuna Regione, l'organizzazione dei Giochi è
affidata alla Commissione regionale che svolge i seguenti compiti:
a) promuove iniziative tendenti a suscitare la collaborazione delle
autorità ai fini della migliore riuscita dei Giochi nell'ambito del
territorio regionale;
b) collabora con le Commissioni provinciali e mantiene con esse contatti
continui;
c) stabilisce le attività da svolgere nelle selezioni regionali e/o
interregionali;
d) organizza le selezioni regionali e/o interregionali rendendone
tempestivamente noti i programmi e norme alle Commissioni provinciali,
nomina nel suo seno una Commissione giudicante per l'esame in unica
istanza di eventuali ricorsi circa l'ammissibilità dei partecipanti;
e) invia all'organizzazione centrale dei Giochi i risultati delle
rassegne regionali e le relative statistiche;
f) delibera in merito all'impiego dei fondi assegnati sia dagli Enti
locali, sia dall'organizzazione centrale dei Giochi.
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