C.M. 8 novembre 1983, n. 304, prot.
2388/B
Attività sportiva scolastica nell'anno 1983/84
È noto che fin dal 1975 l'intervento ufficiale della scuola nei
Giochi della Gioventù ha conferito nuova vitalità e nuove dimensioni
di partecipazione alla manifestazione, divenuta ormai la più grande
rassegna sportiva giovanile del Paese.
Proprio lo sviluppo qualitativo e quantitativo della manifestazione
stessa, tuttavia, hanno fatto aumentare in modo pressante l'esigenza di
rivedere la formula organizzatoria dell'attività sportiva scolastica,
alla luce di quattro esigenze fondamentali:
a) attivare nuove iniziative che facilitino una promozione sportiva più
incisiva nella scuola secondaria superiore, centrando l'attenzione su
quelle discipline sportive che l'esperienza mostra avere la più facile
"presa" sui giovani;
b) realizzare un miglior raccordo dell'attività sportiva scolastica
svolta in sede nazionale con l'analoga attività svolta dalla
Federazione internazionale dello sport scolastico;
c) assicurare una certa stabilità di formule, che finora sono state
modificate quasi ogni anno, creando qualche disorientamento nella
scuola;
d) semplificare la composizione degli organismi cui è affidata
l'organizzazione delle manifestazioni nel territorio, limitando gli
oneri dell'apparato scolastico a quelle attività alle quali la scuola
è più direttamente interessata in relazione alle preferenze
studentesche, alla preparazione della generalità dei docenti, alla
disponibilità di impianti scolastici.
Tenuto conto delle esigenze predette, d'intesa col Comitato Olimpico
Nazionale Italiano, è stato deliberato di riferire i Giochi della
Gioventù soltanto alla fascia della scuola elementare e della scuola
media, e di indire dall'anno scolastico 1983/84 i campionati
studenteschi nella fascia della scuola secondaria superiore, secondo
linee programmatiche di cui ai documenti qui allegati.
Resta inteso che i Giochi e i Campionati anzidetti, seppure
costituiranno prevedibilmente l'espressione più rilevante
dell'attività sportiva della scuola e delle attività integrative non
devono tuttavia esaurirla. Rimane infatti salva l'autonomia decisionale
degli organi direttivi della scuola in ordine alla realizzazione di
altre attività di interesse educativo nell'area dell'educazione fisica
e sportiva, secondo le indicazioni già contenute nella C.M. n. 222 del
5 agosto 1975 che trovano oggi più saldo riferimento ufficiale nei
nuovi ordinamenti didattici dell'educazione fisica, quali i programmi di
educazione fisica nella scuola media (D.M. 9 febbraio 1979) e nella
scuola secondaria superiore (D.P.R. 1 ottobre 1982, n. 908) e il nuovo
programma delle prove di reclutamento dei docenti (D.M. 3 settembre
1982).
Con riferimento al quadro sopra delineato si riassumono qui di seguito
le principali istruzioni relative all'anno scolastico 1983/84
A) Scuole elmentari e medie
1) Giochi della Gioventù
Considerato il livello di partecipazione e l'interesse suscitato negli
alunni, si è ritenuto opportuno - allo stato attuale - di non
modificare radicalmente la formula dei Giochi salvo quegli adeguamenti
ed aggiornamenti suggeriti dalle esigenze emerse sulla base delle
passate esperienze.
In particolare si sottolineano le seguenti modifiche:
a) il relativo Progetto tecnico assume validità triennale, in modo da
consentire anche l'acquisizione di esperienze più valide riferite a
più lungo arco di tempo.
b) L'impegno organizzativo delle strutture centrali e periferiche del
Ministero è riferito esclusivamente a quelle discipline cui la scuola
partecipa ufficialmente (punti 2.3 e 2.4 del Progetto tecnico) e alle
manifestazioni relative.
c) L'organizzazione delle manifestazioni riguardanti le altre attività
(punto 4.1) è parte esclusiva del CONI e delle rispettive Federazioni
sportive.
d) La composizione delle commissioni organizzatrici viene semplificata
comprendendovi, per motivi di funzionalità, le sole rappresentanze
delle istituzioni promotrici e dell'ente locale.
e) Gli alunni e le alunne delle scuole elementari e medie possono
partecipare, nelle manifestazioni comunali e/o distrettuali, a più
attività, liberamente scelte tra quelle previste dal Progetto Tecnico
per tali tipi di scuole.
f) Per le discipline sportive di ginnastica e di nuoto sono previste
prove distinte per alunni non tesserati e per alunni tesserati alle
Federazioni.
g) Per l'attività di nuoto nelle scuole elementari, i giochi acquatici
vengono integrati con alcune prove su percorsi brevi senza
preordinazione di stili e senza cronometraggio.
E' rimesso ai Provveditori agli Studi e ai Sovrintendenti Scolastici, di
intesa rispettivamente con i Presidenti dei Comitati Provinciali e dei
delegati Regionali del CONI, stabilire tempi e modalità di costituzione
delle commissioni provinciali e regionali, in relazione a quanto
precisato al precedente punto d) e anche con riferimento, sotto il
profilo operativo, al punto 8.1.1 dell'unito Progetto tecnico.
Restano viceversa ferme in quanto compatibili naturalmente con la nuova
strutturazione dei Giochi, le indicazioni e i principi già segnalati
negli anni decorsi in particolare con la circolare n. 242, prot. n.
169/B dell'1 agosto 1981.
2) Iniziative promozionali delle attività motorie della scuola
elementare
Resta confermata per l'anno scolastico 1983/84 la possibilità di
utilizzazione di professori di educazione fisica, al di fuori del loro
orario scolastico, nei circoli didattici aderenti ai Giochi della
Gioventù, con compiti di consulenza degli insegnanti elementari
(esclusa ogni diretta assunzione dell'insegnamento agli alunni).
Questa forma di utilizzazione dei professori di educazione fisica
presuppone, oltre ad una loro particolare attitudine nel settore,
l'assenso dei Capi d'istituto interessati e l'autorizzazione del
Provveditore agli Studi al quale i consigli di circolo faranno pervenire
le loro richieste.
Gli insegnanti di educazione fisica che abbiano interesse ad essere
utilizzati nei modi anzidetti devono presentare al Provveditore agli
Studi un'istanza corredata del nulla osta del proprio capo di istituto.
B) Scuole secondarie superiori - OMISSIS
C) Disposizioni comuni
a) Pratica sportiva nella scuola
Come già si è detto, i Giochi della Gioventù e i Campionati
studenteschi costituiscono l'espressione più nota e rilevante
dell'attività sportiva; non la esauriscono tuttavia, sia perché
l'adesione ai Giochi e ai Campionati è rimessa alla libera
determinazione dei consigli di circolo e di istituto, sia perché
l'attività sportiva scolastica comprende anche attività o forme di
svolgimento delle attività, diverse da quelle contemplate nelle
anzidette iniziative. In tal senso si ribadisce l'impegno di
coinvolgimento del maggior numero possibile di alunni nella pratica
sportiva scolastica. Allo scopo di dare incentivo alle relative
iniziative e di realizzare un momento di verifica del lavoro svolto, si
suggerisce ai collegi dei docenti e ai consigli d'istituto di
programmare per la fine del periodo delle lezioni una giornata di festa
dello sport scolastico, con la massima possibile partecipazione
dell'intero corpo docente e delle famiglie. In tale giornata il capo
d'istituto potrebbe consegnare degli attestati di merito sportivo a
tutti gli alunni e le alunne che nelle attività formative fondamentali
si siano distinti per impegno, lealtà sportiva e risultati. I consigli
scolastici distrettuali, nella competenza del potenziamento dello
sviluppo delle attività sportive destinate agli alunni, possono trovare
modi e spazi di partecipazione all'iniziativa nell'ambito della loro
autonomia decisionale, che il Ministero non vuol limitare con
indicazioni predeterminate.
b) Organizzazione delle attività sportive nella scuola valgono anche
per l'anno 1983/84 i punti fondamentali delle direttive impartite a
questo proposito negli anni scorsi:
- opportunità di costituire in ogni scuola un Comitato tecnico sportivo
in cui sia assicurata la presenza di docenti di educazione fisica;
- possibilità che le attività deliberate dai consigli di istituto si
svolgano anche in corsi articolati per specialità comprendenti alunni
di classi diverse, secondo modalità determinate nell'ambito della
programmazione educativa di cui all'art. 4 del D.P.R. 31 maggio 1974, n.
416, e nello spirito delle disposizioni contenute nella Legge 4 agosto
1977, n. 517;
- possibilità che i consigli di istituto, d'intesa con i collegi dei
docenti e in armonia con quanto è detto nella precedente lettera
b), deliberino la costituzione di corsi misti maschili e femminili, per
quelle attività delle quali le metodiche di preparazione e le forme di
svolgimento sono simili per l'uno e l'altro sesso;
- possibilità di organizzare attività sportive nei mesi estivi in
conformità di quanto è stato previsto con la circolare prot. n. 1551/B
del 4 luglio 1981.
- Svolgimento di ore di insegnamento complementare.
Per l'anno scolastico 1983/84 i professori di educazione fisica
impegnati sia nelle attività connesse con i Giochi della Gioventù sia
in quelle relative ai Campionati studenteschi nella media superiore sono
autorizzati a svolgere insegnamento complementare di avviamento alla
pratica sportiva fino al limite di 6 ore settimanali.
Analoga autorizzazione vale per gli insegnanti di educazione fisica
impegnati nelle direzioni didattiche e nelle attività che si svolgono
nei mesi estivi. Negli altri casi restano fermi i consueti limiti di due
ore nella scuola media e quattro nella scuola secondaria superiore,
fatte salve nella scuola media le possibilità contemplate dall'art. 15
della citata legge n. 517, con riferimento particolare alle scuole
integrate.
E' essenziale comunque un rigoroso accertamento sullo svolgimento
effettivo di tale insegnamento. A tal fine i capi di istituto vorranno
impiantare un registro nel quale saranno indicati: i nomi dei professori
autorizzati allo svolgimento dell'insegnamento complementare; la
determinazione del numero di ore settimanali; i giorni della settimana
(e l'eventuale località diversa dalla scuola) stabiliti per tale
insegnamento; i nomi degli alunni ai quali l'insegnamento stesso è
impartito.
Si sottolinea a tale proposito che non sarebbe giustificata sia sotto il
profilo dell'opportunità, sia sotto quello della esigenza di
contenimento della spesa pubblica una autorizzazione ai docenti a
svolgere le anzidette attività qualora il numero degli alunni che
intendono parteciparvi sia particolarmente esiguo.
Il registro di cui sopra costituirà documento di riferimento negli
accertamenti che il Ministero si riserva di svolgere, nonché in quelli
che vorranno disporre direttamente i Provveditori agli Studi, e alla
circolare n. 22 prot. 117/A del 23 gennaio 1980 riguardante le funzioni
dei coordinatori.
c) Utilizzazione insegnanti soprannumerari - I Provveditori agli Studi,
d'intesa con i presidi interessati, valuteranno le possibilità e le
modalità di utilizzazione degli insegnanti che si trovano in posizione
di soprannumero ai sensi delle O.M. 20 luglio 1983 e 30 luglio 1983 sia
per i compiti di organizzazione delle manifestazioni, sia per la
preparazione degli alunni sono autorizzati a svolgere insegnamento
complementare di avviamento alla pratica sportiva fino al limite di 6
ore settimanali.
d) Assistenza sanitaria - Per tutti i partecipanti ai Giochi e ai
Campionati studenteschi è prescritto l'accertamento dell'idoneità
generica all'attività sportiva a norma del D.M. 28 febbraio 1983.
Detta idoneità, ai sensi di legge, potrà essere certificata dal
personale delle strutture pubbliche convenzionate, ufficiale sanitario,
medici condotti, medici scolastici, medici di fiducia segnalati alle
UU.SS.LL. e dai medici della Federazione medico sportiva italiana.
Tutti i partecipanti alle finali nazionali sia dei Giochi della
Gioventù sia dei Campionati studenteschi dovranno, invece, sottoporsi
alla visita medica prescritta dal D.M. 18 febbraio 1982, pubblicato
sulla G.U. del 5 marzo 1982, n. 63.
A partire dalle fasi comunali e distrettuali, le commissioni
organizzatrici avranno cura di adottare le più opportune misure ed
intese con l'ente locale perché nelle manifestazioni relative sia
approntata una tempestiva assistenza da parte delle strutture sanitarie
esistenti nel territorio.
c) Assicurazione - In attesa di una più puntuale definizione del
problema, in via provvisoria, per l'anno scolastico 1983/84 tutti i
partecipanti ai Giochi ed ai Campionati studenteschi, compresi gli
insegnanti, sono assicurati gratuitamente dal CONI e dalle Federazioni
interessate. L'assicurazione copre pure i rischi derivanti da
responsabilità civile nella quale possono incorrere gli insegnanti e
gli organizzatori, sia nel corso della preparazione dei giovani, sia nel
corso delle gare (nei riguardi degli alunni preparati dalla scuola
l'assicurazione è estesa anche alla preparazione che si attua durante
le ore di lezione di educazione fisica).
L'assicurazione di cui al punto precedente è prevista per tutte le
attività che si svolgono nell'ambito dei circoli didattici e delle
scuole secondarie. Gli alunni e gli insegnanti sono assicurati mediante
l'invio di appositi elenchi firmati dal direttore didattico o dal
preside alla commissione provinciale e al Comitato provinciale per i
Campionati studenteschi.
e) Finanziamento dell'attività sportiva scolastica
- Le attività programmate dalle scuole devono trovare la loro normale
fonte di finanziamento sui fondi dei bilanci deliberati dai consigli di
istituto. Eventuali integrazioni saranno disposte da questo Ministero su
proposta dei Provveditori agli Studi (sul Capitolo 3052) e dal CONI per
sopperire alle maggiori spese che le scuole dovessero sostenere per la
partecipazione a manifestazioni interscolastiche ed extrascolastiche
indette da autorità scolastiche o da enti locali, nonché per le
attività sportive scolastiche organizzate nei mesi estivi.
Istruzioni più dettagliate saranno inviate quanto prima soprattutto
circa i criteri di imputazione dei finanziamenti disposti dal CONI.
In relazione a quanto è detto sopra, i Provveditori agli Studi vorranno
predisporre ed inviare entro il 15 dicembre p.v. un piano organizzativo
e finanziario distintamente articolato per le attività relative ai
Giochi della Gioventù, per quelle relative ai Campionati studenteschi e
per altre attività eventualmente ed autonomamente programmate a livello
provinciale.
Non essendo ancora noti in forma certa gli stanziamenti di cui si potrà
disporre nell'anno 1984 sia da parte del Ministero sia da parte del
Comitato Olimpico Nazionale Italiano, i Provveditori vorranno
prudenzialmente contenere le previsioni nel limite delle disponibilità
avute nel 1983, unendo eventualmente un programma aggiuntivo per
l'ipotesi che le disponibilità possano essere maggiori
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